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Una risposta all’esigibilità degli accordi sindacali e all’affidabilità delle relazioni sindacali

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03/04/13 Una risposta all’esigibilità degli accordi sindacali e all’affidabilità delle relazioni sindacali

www.ildiariodellavoro.it/adon.pl?act=doc&doc=47440 1/2

ACCORDO POMETON

Una risposta all’esigibilità degli accordi sindacali e all’affidabilità delle relazioni sindacali

Alcuni giornali hanno descritto impropriamente contenuti e portata dell’accordo Pometon.

Prima di tutto, non c'è nessuna tassa a favore della Cisl. Il contributo volontario dei lavoratori resterà in azienda e andrà ad un fondo di solidarietà gestito dalla Rsu, ovvero dei rappresentanti eletti dai lavoratori che pensano di devolverla alla ricerca sul cancro. E comunque, anche in Germania i contratti si applicano solo agli iscritti dei sindacati che firmano i contratti e nessuno parla di una tassa. In gran parte delle categorie dei lavoratori in Italia ci sono quote contratto o di servizio nella bilateralità. Tutti firmati dalla Cgil, è una tassa?

La realtà sulla vertenza

La Pometon è una fonderia di 180 dipendenti a Martellago e con uno stabilimento in Serbia, produce graniglie e polveri metalliche ferrose e non ferrose (rame e leghe). Prodotti da cui si ricavano le più diverse applicazioni.

L’azienda vive un periodo di crisi per l’eccessivo costo dell’energia (il 30% in più del resto d’Europa).

A fronte della disdetta degli accordi da parte dell’azienda il Contratto integrativo in Pometon, ripristina diritti e normative ai lavoratori. La Fim di Venezia si è battuta nel negoziato per salvare l’azienda in difficoltà e le tutele pre- esistenti. Non ha cercato l’accordo separato, la contrattazione si è svolta unitariamente Fim-Fiom ed è stata seguita dai lavoratori in tutti i suoi passaggi.

Inoltre, l'accordo è stato approvato a stragrande maggioranza dai lavoratori, con un referendum (tanto caro alla Fiom quando l’esito gli da ragione) passato all’unanimità per ben 2 volte a ottobre e dicembre 2012. Ma non è stato possibile firmarlo unitariamente perché i metalmeccanici della Cgil, come spieghiamo da tempo sono diventati “un’

organizzazione in fuga” e sono scappati dalle proprie responsabilità lasciando soli i 180 lavoratori. Anche perché delle due l’una, o l’accordo è positivo e allora bisognerebbe spiegare perché non lo si firma o se è un cattivo accordo e allora dovrebbe essere una fortuna non farlo applicare ai propri iscritti.

L’accordo Pometon è una risposta alle relazioni sindacali inaffidabili

Dopo le consultazioni è stato quindi firmato dalla Fim e, come prevede il nostro ordinamento giuridico, esso viene correttamente applicato ai lavoratori iscritti all'organizzazione firmataria, la Fim, e quindi esteso ai lavoratori non iscritti su base volontaria. La novità dell’accordo è l’adesione del singolo lavoratore affinché il contenuto vincoli impresa, lavoratori aderenti, sindacato.

La Fiom sta demolendo l’erga omnes con le cause e l’inaffidabilità sindacale

Chiediamoci perché si arriva a ciò? Facciamo come in Finmeccanica o in altri Gruppi (chissà perché ex partecipazioni statali) dove la Fiom firma accordi a livello centrale e aziendale, fa due volte i referendum, dove passano gli accordi e poi sciopera contro gli accordi che firma? Si pensa forse che faremo più contratti con questi comportamenti irresponsabili? Quanto può valere la parola e l’impegno di un sindacalista così? Quando non vale nulla, non valgono nulla le istanze dei lavoratori.

Di fatto è solo il via libera alle aziende perché facciano da sole e degradano fino a scomparire le relazioni industriali.

La Fim preferisce assumersi degli impegni piuttosto che salvarsi la coscienza e lasciar soli i lavoratori, spesso con le fabbriche chiuse.

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03/04/13 Una risposta all’esigibilità degli accordi sindacali e all’affidabilità delle relazioni sindacali

www.ildiariodellavoro.it/adon.pl?act=doc&doc=47440 2/2

La Fiom è la principale responsabile dell’indebolimento dell’efficacia degli accordi.

L’efficacia per tutti i lavoratori (erga omnes) dei contratti non è stata messa in discussione da noi. Tutti i ricorsi Fiom contro gli accordi separati puntano a far applicare ai soli iscritti Fim e Uilm i contratti da questi ultimi firmati. Con la variante furbacchiona: dal 2001 dicono che i soldi (che iniziano ad esser tanti) degli accordi Fim, devono essere dati anche ai lavoratori Fiom come acconto per quando arriveranno contratti firmati dai metalmeccanici della Cgil.

Ebbene, si sappia che sono 12 anni che i lavoratori attendono i contratti migliorativi della Fiom, che evidentemente sono dispersi nelle nebbie delle chiacchiere e di troppe ricostruzioni mediatiche faziose.

di Marco Bentivogli (segretario Nazionale Fim Cisl) e Stefano Boschini (Segretario Fim Cisl) Venezia

03 Aprile 2013

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