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On   Beatrice   Lorenzin                                                ll   FEDIR   SANITA’  ‐   DIRER

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Academic year: 2022

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ll FEDIR SANITA’ ‐  DIRER                 

Prot.   109         Roma, 29 aprile 2014 

              Al Ministro della Salute      

                On Beatrice Lorenzin     

                   [email protected]  

              Al  Presidente  Comitato  di  Settore  Regioni‐Sanità

                   On Claudio Montaldo     

                   [email protected] Onorevole Ministro 

Egregio Presidente Comitato Settore, 

le scriventi Organizzazioni Sindacali  non possono che associarsi alla lettera delle OO.SS.  ANAAO ASSOMED ‐  CIMO ASMD ‐ AAROI EMAC ‐ FVM ‐ FASSID ‐ CISL MEDICI ‐ FESMED ‐  ANPO‐ASCOTI‐FIALS MEDICI di ieri 28 aprile in  ordine  alla  necessità  che  nell’ambito  dell’emananda  riforma  della  dirigenza  pubblica  si  tenga  conto  dell’assoluta  peculiarità  che  contraddistingue  la  dirigenza  sanitaria  del  SSN  dalla  dirigenza  tecnico  amministrativa delle regioni e del SSN (che FEDIR SANITA’ e DIRER rappresentano). 

Le  differenze  di  status  professionale  e  di  contesto  lavorativo  risiedono  già  nella  differente  normativa  che  disciplina  il  rapporto  di  lavoro  della  dirigenza  tecnico/amministrativa  di  Regioni  e  Sanità  rispetto  alla  dirigenza sanitaria: il decreto leg.vo 165/2001 per la prima ed il decreto leg.vo 502/92 per la seconda. 

Come abbiamo avuto più volte modo di sottolineare in tutti i contesti istituzionali e nelle nostre precedenti  missive tali differenze normative si traducono sui tavoli contrattuali (come l’esperienza degli ultimi 20 anni  ha dimostrato nei fatti soprattutto nell’attuale AREA III di contrattazione)  in una distanza incolmabile fra le  problematiche delle due dirigenze: di tipo squisitamente professionale (quella sanitaria) e di tipo gestionale  (la dirigenza tecnico/amministrativa del SSN e delle Regioni). 

La dirigenza professionale (cioè la massima parte dei 120.000 dirigenti medici, veterinari, biologi, chimici,  psicologi e farmacisti), dedita  alle attività di cura, assistenza e prevenzione, ha problematiche tutte inerenti  orari di lavoro/straordinario/turnazione/libera professione. Le funzioni di tale dirigenza sono rigorosamente  previste  da  norme  e  protocolli.  La  dirigenza  gestionale  ha  invece  il  compito  specifico  del    corretto  ed  efficace utilizzo di risorse e procedimenti,  non ha né orari di lavoro né libera professione e per il suo status  sono  fondamentali  l’incarico  dirigenziale  e  le  funzioni  che  ne  fanno  parte.  Anche  requisiti  e  modalità  di  accesso al profilo sono nettamente distinti per le due dirigenze così come il trattamento fondamentale ed  accessorio di stipendio. 

Concordiamo  quindi  pienamente  che  non  è  possibile  tenere  le  due  dirigenze    in  unica  Area  contrattuale  obbligandole  a confrontarsi in un unico tavolo di discussione che veda insieme “professionalità che hanno  poco in comune tra loro e modalità lavorative ben diverse”. 

Anche  noi  Vi  chiediamo  dunque  di  promuovere  la  modifica  del  dec.  Leg.vo  150/2009  nel  senso  di  dare  adeguata risposta alle peculiarità della dirigenza pubblica  gestionale e  professionale. 

Silvana de Paolis       DIRER 

Antonio Travia      FEDIR SANITA 

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