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A N D A M E N T O D E G L I I N F O RT U N I S U L L AV O R O
DATI
©NUMERO
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MARZO 2013
I N A I L - R o m a , P i a z z a l e G i u l i o P a s t o r e , 6 - Te l . 0 6 / 5 4 8 7 . 1 Segretaria di Redazione Vitalina Paris - Tel. 06/54872290 - Fax 06/54872603 Spedizione in abbonamento postale - art. 2, comma 20/c, legge 662/1996 - Filiale di Milano Iscrizione al N. 178 del 17/4/2000 del Registro della Stampa presso il Tribunale di Roma
QUESTO MESE:
Direttore Responsabile Carlo d’Amato Tabelle a cura di Andrea Bucciarelli
Capo redattore Alessandro Salvati Grafici a cura di Vitalina Paris
Questa newsletter è disponibile nel sito web dell’INAIL all’indirizzo http://www.inail.it alla sezione STATISTICHE
ISSN 2035-5645
LA CRISI ECONOMICA INFLUENZA IL CALO INFORTUNISTICO
IRIDE: L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELLA CLASSIFICAZIONE DELLE VARIABILI ESAW/3
POPOLAZIONE E LAVORO NEL 2012
LA CRISI ECONOMICA INFLUENZA IL CALO INFORTUNISTICO
Alla data di rilevazione del 28.02.2013 risultano pervenute all’Inail 656mila denunce d’infor- tuni avvenuti nel corso del 2012 per le tre gestioni principali (agri- coltura, industria e servizi, dipen- denti conto stato). Il dato è desti- nato a crescere leggermente per effetto dei tempi tecnici di proto- collazione/archiviazione e quello definitivo, dovrebbe attestarsi intorno alle 657mila denunce con un calo atteso di circa il 9%
rispetto alle 726mila del 2011 (oltre 68mila infortuni in meno).
Anche nel settore navigazione è previsto un calo delle denunce:
dai 1.003 casi del 2011 a meno di un migliaio nel 2012.
La crisi economica e occupazio- nale che ha colpito ancora più duramente il nostro Paese nel 2012 ha influito, in misura mag- giore rispetto all’anno preceden- te, sulla riduzione degli infortuni sul lavoro. Oltre la metà del calo infortunistico registrato tra il 2011 e il 2012 è imputabile alla suddetta crisi, ma la rimanente quota è pur sempre attribuibile all’effettivo miglioramento dei livelli di rischio in atto ormai da molti anni nel nostro Paese.
Il calo infortunistico accomuna tutti i rami di attività. La diminu- zione più pronunciata si registra nell’industria (-16,4%), seguita dall’agricoltura (-9,0%) e dalle attività dei servizi (-5,1%).
(Alessandro Salvati)
TAV. 1: INFORTUNI SUL LAVORO DENUNCIATI PER AREA GEOGRAFICA E SESSO - ANNI EVENTO 2011-2012
Nord Centro Mezzogiorno
0 50000 100000 150000 200000 250000 300000 350000 400000 450000 500000
2011 2012
2011 2012
0 100000 200000 300000 400000 500000 600000
Femmine Maschi
SESSO AREA GEOGRAFICA
RAMI/SETTORI INFORTUNI (*) OCCUPATI (**) DI ATTIVITÀ
2011 2012 Var. % 2011 2012 Var. %
ECONOMICA
INFORTUNI SUL LAVORO DENUNCIATI E OCCUPATI PER RAMO DI ATTIVITÀ ECONOMICA - ANNI 2011-2012
Agricoltura 47.054 42.800 -9,0 850 849 -0,2%
Industria 261.320 218.400 -16,4 6.538 6.362 -2,7%
di cui Costruzioni 66.331 55.000 -17,1 1.847 1.754 -5,0%
Servizi 416.965 395.800 -5,1 15.579 15.688 0,7%
TOTALE 725.339 657.000 -9,4 22.967 22.899 -0,3%
(*) Fonte: Inail, esclusi infortuni settore Navigazione
(**) Fonte: Istat (dati grezzi) - I valori assoluti sono espressi in migliaia di unità.
DENTRO LA NOTIZIA
POPOLAZIONE E LAVORO NEL 2012
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Secondo fonti amministrative e non censuarie, la popolazione italiana nel 2012 è stata mediamente di circa 60,5 milioni di persone, con un incremento dello 0,3% rispetto al 2011. Le donne costituiscono il 51,4% della popolazione, ma solo il 41,3% degli occupati. La popola- zione con più di 54 anni rappre- senta quasi un terzo del totale (32,9%), mentre i giovani con meno di 15 anni appena il 14,1%.
La situazione si capovolge quando si analizzano le “non forze lavo- ro”: in particolare tra gli “inattivi”
il 41,6% sono uomini e il 58,4%
sono donne.
La conferma del fenomeno si ha nel confronto tra i tassi di occupa- zione, dove per le donne si è regi-
strato un tasso di quasi 10 punti inferiore a quello generale (47,1%
contro il 56,8%) e di oltre 19 punti inferiore a quello maschile (66,5%). La partecipazione femmi- nile nel mondo del lavoro è massi- ma nel settore dei servizi, dove le donne costituiscono più della metà degli occupati totali (50,4%), men- tre è minima nel settore delle costruzioni (solo il 6,6%).
L'occupazione straniera aumenta di 83mila unità, ma il tasso di occupazione scende dal 62,3% al 60,6%.
Nella media del 2012 il calo glo- bale dell’occupazione - pari allo 0,3% - è la sintesi delle flessioni dell’industria (-2,7%, con le costru- zioni in calo del 5%) e dell’agri-
coltura (-0,2%), mentre i servizi fanno registrare un aumento (+0,7%).
Prosegue l’andamento positivo della componente femminile (+109mila unità +1,2%), che però non riesce a compensare la con- trazione dell’occupazione maschi- le (-178mila unità -1,3%); conti- nua inoltre la crescita (ben il 10%
in più) dell’occupazione a tempo parziale (in gran parte part-time involontario) con circa 355mila lavoratori in più, mentre i dipen- denti full time risultano diminuiti di 423mila unità, causando il saldo globale negativo di circa 68mila occupati rispetto alla media del 2011.
(Paolo Perone)
TAV. 2: TASSO DI DISOCCUPAZIONE PER SESSO E TRIMESTRE DI RIFERIMENTO
4T2009 1T2010 2T2010 3T2010 4T2010 1T2011 2T2011 3T2011 4T2011 1T2012 2T2012 3T2012 4T2012
0 2 4 6 8 10 12 14
Maschi Femmine Totale
RAMI/SETTORI % FEMMINILE
DI ATTIVITÀ MASCHI FEMMINE TOTALE % PER
ECONOMICA ATTIVITÀ
NUMERO DI OCCUPATI PER RAMO DI ATTIVITÀ ECONOMICA E SESSO - ANNO 2012
Agricoltura 603 246 849 3,7 29,0
Industria 5.051 1.311 6.362 27,8 20,6
di cui: Costruzioni 1.639 115 1.754 7,7 6,6
Servizi 7.787 7.901 15.688 68,5 50,4
di cui: Commercio 1.975 1.402 3.377 14,7 41,5
TOTALE 13.441 9.458 22.899 100,0 41,3
Fonte: Istat (dati grezzi) - I valori assoluti sono espressi in migliaia di unità.
(Valori %)
APPUNTI PROFESSIONALI
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IRIDE: L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELLA CLASSIFICAZIONE DELLE
VARIABILI ESAW/3
La base dati a disposizione dell’Inail per analizzare il feno- meno infortunistico è estrema- mente ricca, sia in termini di variabili indagate, sia in termini di numerosità di osservazioni registrate. Tuttavia va considerato che, nonostante si tratti di infor- mazioni di qualità, esiste ancora un margine di miglioramento per- seguibile soprattutto per quanto riguarda le variabili che descrivo- no le modalità di accadimento dell’infortunio e che sono fonda- mentali per ispirare misure di pre- venzione in grado di ridurre gra- vità e frequenza degli infortuni sul lavoro.
Le variabili in questione sono quelle identificate nella terza fase del progetto Esaw nato per nor- malizzare le statistiche degli infortuni sul lavoro dei diversi paesi della Ue.
Migliorare la qualità della codifi- ca di queste otto variabili è diven- tato così uno degli obiettivi priori- tari dell’Istituto al punto tale che alla fine del 2010 è stato intra- preso un ambizioso progetto che grazie all’innovazione tecnologi- ca facilita e affina tale classifica- zione.
In particolare è stato utilizzato un motore semantico in grado di interpretare informazioni non strutturate, quali quelle presenti
nella denuncia di infortunio, e di restituire una rosa di suggerimen- ti di codifica secondo le regole di classificazione stabilite a livello europeo.
Inizialmente il motore semantico è stato istruito attraverso documenti per renderlo edotto della materia e poi attraverso regole di codifica e denunce reali e ad hoc in grado di addestrarlo sui vari scenari possibili.
Nell’ottica del miglioramento con- tinuo è stato poi previsto che il motore semantico possa giovare dei feedback di operatori esperti, che a gennaio 2013 hanno ini- ziato a codificare con questo stru- mento, e delle regole che potran- no essere create/affinate in base ad alcune delle denunce classifi- cate dagli esperti che verranno campionate a livello centrale.
(Silvia Mochi)
TAV. 3: BENCHMARK PER NUMERO DI VARIABILI CORRETTAMENTE RINTRACCIATE IN IRIDE
Variabili Esaw/3 Codice Frequenza assoluta Benchmark IRIDE-INAIL
BENCHMARK IRIDE-INAIL PER I PRIMI QUATTRO CODICI DI CIASCUNA VARIABILE ESAW/3
Tipo di luogo
20 57 84%
22 29 93%
62 29 90%
13 27 93%
Tipo di lavoro
61 43 88%
12 35 91%
51 31 77%
52 29 93%
Attività fisica specifica
61 41 85%
53 26 92%
21 18 83%
31 17 100%
Deviazione
51 33 85%
52 30 77%
64 28 79%
42 26 85%
Contatto
31 69 91%
71 30 93%
53 22 77%
41 18 89%
Variabili Esaw/3
Benchmark IRIDE – INAIL
8 variabili
7 variabili
6 variabili
5 variabili
4 variabili
3 variabili
2 variabili
1 variabili
0 variabili
Totale
39%
29%
10%
8%
6%
4%
2%
1%
1%
100%
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L’OSSERVATORIO STATISTICO
a cura di Adelina Brusco
LA PRODUZIONE INAIL
GLI INDENNIZZI PER INFORTUNIO
INDENNITÀ PER INABILITÀ TEMPORANEA (1)
PERIODI GESTIONI
Industria e Servizi Agricoltura TOTALE
Gennaio 2012 31.459 2.894 34.353
Gennaio 2013 29.377 2.569 31.946
Variazione % -6,62 -11,23 -7,01
Feb. 2011 - Gen. 2012 433.458 37.500 470.958 Feb. 2012 - Gen. 2013 384.747 33.953 418.700
Variazione % -11,24 -9,46 -11,10
(1)Per data di definizione.
Feb2012 Mar2012 Apr2012 Mag2012 Giu2012 Lug2012 Ago2012 Set2012 Ott2012 Nov2012 Dic2012 Gen2013
0 500 1000 1500 2000 2500
TAV. 5: INDENNIZZI IN CAPITALE PER MESE DI EROGAZIONE
INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA
Feb2012 Mar2012 Apr2012 Mag2012 Giu2012 Lug2012 Ago2012 Set2012 Ott2012 Nov2012 Dic2012 Gen2013
0 300 600 900
TAV. 6: RENDITE DIRETTE PER MESE DI COSTITUZIONE
INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA
Feb2012 Mar2012 Apr2012 Mag2012 Giu2012 Lug2012 Ago2012 Set2012 Ott2012 Nov2012 Dic2012 Gen2012
0 40 80 120 160
TAV. 7: RENDITE A SUPERSTITI PER MESE DI COSTITUZIONE
INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA
INDENNIZZI IN CAPITALE PER MENOMAZIONE PERMANENTE (DANNO BIOLOGICO) (2)
PERIODI GESTIONI
Industria e Servizi Agricoltura TOTALE
Gennaio 2012 2.287 318 2.605
Gennaio 2013 2.180 341 2.521
Variazione % -4,68 7,23 -3,22
Feb. 2011 - Gen. 2012 28.423 3.895 32.318 Feb. 2012 - Gen. 2013 25.236 3.517 28.753
Variazione % -11,21 -9,70 -11,03
(2)Per data di erogazione.
RENDITE PER INABILITÀ/MENOMAZIONE PERMANENTE (3)
PERIODI GESTIONI
Industria e Servizi Agricoltura TOTALE
Gennaio 2012 640 86 726
Gennaio 2013 624 106 730
Variazione % -2,50 23,26 0,55
Feb. 2011 - Gen. 2012 7.621 1.214 8.835 Feb. 2012 - Gen. 2013 6.947 1.188 8.135
Variazione % -8,84 -2,14 -7,92
(3)Per data di costituzione della rendita.
RENDITE A SUPERSTITI (4)
PERIODI GESTIONI
Industria e Servizi Agricoltura TOTALE
Gennaio 2012 95 17 112
Gennaio 2013 105 12 117
Variazione % 10,53 -29,41 4,46
Feb. 2011 - Gen. 2012 1.459 174 1.633 Feb. 2012 - Gen. 2013 1.307 180 1.487
Variazione % -10,42 3,45 -8,94
(4)Per data di costituzione delle rendite (vedovi, orfani, ecc.).
Feb2012 Mar2012 Apr2012 Mag2012 Giu2012 Lug2012 Ago2012 Set2012 Ott2012 Nov2012 Dic2012 Gen2013
0 5000 10000 15000 20000 25000 30000 35000 40000
TAV. 4: INDENNITÀ DI TEMPORANEA PER MESE DI DEFINIZIONE
INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA