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Dip. di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale Università Federico II di Napoli

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Academic year: 2022

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Testo completo

(1)

Corso di Laurea in Ingegneria Edile (A.A. 2020-21) Corso di “Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata”

(Prof. Fabio Iucolano)

Calce aerea

Dip. di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale Università Federico II di Napoli

(2)

Calce aerea: le antiche «calchere»

Il primo trattato sulla costruzione delle fornaci per la calce si trova nel libro “De agricoltura” di Marcus Porcius Cato, scrittore e uomo di stato nato a Tuscolo nel 234 a.C., morto a Roma nel 149 a.C. e conosciuto come “Catone il Censore”. Un intero capitolo è dedicato alla descrizione dei forni per la calce (chiamati perciò «forni Catoniani»)

La calchera era una fornace ricavata nel sottosuolo formata da sassi squadrati resistenti al calore, che serviva alla produzione di calce. La diffusione delle calchere era concentrata principalmente nella catena prealpina, dove sono abbondanti gli affioramenti di calcare o dolomia.

In genere le calchere avevano forma “a botte” con dimensioni variabili comprese tra i 3-5 m di diametro e i 2-4 m di altezza. Per garantire il funzionamento erano necessarie due aperture: una nella parte sommitale, mentre l’altra, assimilabile a un piccola porta d’ingresso (1m x 2m), serviva per introdurre il calcare ed estrarre la calce al termine della cottura.

(3)

Calce aerea: le antiche «calchere»

(4)

Calce aerea: le antiche «calchere»

Foro che serve da sfogo, sulla volta della calchera

Ingresso della calchera, costruita su un pendio

(5)

Calce aerea: materie prime

Principali impurezze presenti:

- dolomite (CaCO

3

• MgCO

3

) - caolinite (Al

2

O

3

•2SiO

2

•2H

2

O) - ossidi di ferro

- silice - feldspati

Le rocce calcaree sono molto diffuse in natura e sono formate

principalmente da carbonato di calcio, CaCO

3

(6)

Calce aerea: cottura

La calce aerea è ottenuta attraverso cottura di rocce calcaree.

Ossido di calcio o

Calce viva in zolle

900-1000°C

CO 2 CaO

CaCO 3 +

La cottura avviene generalmente in forni verticali (forni a tino) d= 3-5 m;

h= 15-25 m.

(7)

Spegnimento calce viva

 La calce viva deve essere trattata con acqua per dare calce spenta (idrossido di calcio):

Idrossido di calcio o

calce spenta

Ca(OH)

2

CaO + H

2

O

La reazione della calce viva con acqua è fortemente esotermica (∆H«0), avviene con notevole aumento di volume (∆V>0) e genera una soluzione fortemente alcalina (alta concentrazione di OH-)

Per tali motivi, al fine di evitare incidenti sul lavoro, lo spegnimento viene effettuato in stabilimento e non più in cantiere.

(8)

Spegnimento calce viva

Vedi video n.13 da sito docente (contenuti multimediali)

https://www.youtube.com/watch?v=r5EK1ji88JA

(9)

Spegnimento con acqua stechiometrica

Fiore di calce

[ Ca(OH)2+ Mg(OH)2 > 91 % ]

Calce idrata da costruzione

[ Ca(OH)2+ Mg(OH)2 almeno 82 % ] Calce viva

CaO + H

2

O Ca(OH)

2

Calce idrata in polvere

+ Q

1 mole + 1 mole  1 mole

56 g + 18 g  74 g

Spegnimento calce viva

(10)

Spegnimento con acqua in eccesso

(almeno il doppio di quella stechiometrica)

calce viva

CaO + H 2 O Sospensione acquosa di Ca(OH)

2

GRASSELLO DI CALCE acqua in eccesso

Col passare del tempo (stagionatura) i cristalli di Ca(OH)2 diventano sempre più piccoli, e ciò rende il grassello sempre più plastico.

Spegnimento calce viva

(11)

Grassello di calce

Lo spegnimento con eccesso d’acqua si effettua in delle grosse vasche.

Quando il grassello comincia a fessurarsi in superficie allora lo si mette in sacchetti chiusi e ben sigillati, e lo si lascia stagionare per diversi mesi.

Un grassello puro e ben stagionato ha l’aspetto di una pasta bianca, lattiginosa, untuosa al tatto.

(12)

Grassello di calce

- l’effetto della stagionatura -

Già Vitruvio, nel suo «de Architectura» (≈15 a.c.), prescriveva che il grassello venisse stagionato da 3 a 5 anni, al fine di ottenere un prodotto più pregiato.

Effettivamente durante la stagionatura accade che i cristalli di Ca(OH)2, inizialmente di forma prismatica o sferoidale, si trasformano via via in cristalli più piccoli, di forma lamellare.

Tale morfologia del cristallo conferisce una migliore plasticità all’impasto legante, e dunque un maggior pregio!

3 mesi

66 mesi

(13)

Resa in grassello (RG)

H2O + CaO W = massa di CaO

Grassello

spegnimento

V = volume del grassello quando sulla sua superficie compaiono le prime fessurazioni.

Evaporazione eccesso d’acqua

RG = W

V [m

3

ton

-1

]

1,5 < RG < 2,5 calce magra

RG

 2,5 calce grassa Grasselli più pregiati

• più plastici

• si mescolano meglio con la sabbia

• migliore azione legante

(14)

Fattori che influenzano la resa in grassello

RG = W

V [m3 ton-1]

La resa in grassello dipende dalla qualità del calcare e dalla T di cottura:

- Se il calcare di partenza presenta notevoli impurezze, RG si riduce.

- Se la T cottura è troppo bassa, resta del CaCO3 non decomposto, che quindi non prende parte all’idratazione RG si riduce.

- Se la T di cottura è troppo elevata si ottiene la «calce cotta a morte», che presenta grani di calce viva grossolani e poco porosi, che si idratano molto lentamente RG si riduce.

N.B. Il carbonato di magnesio MgCO3 si decompone a 500°C, e quindi risulterà sempre «stracotto» e perciò poco idratabile. E’ importante dunque che ce ne sia il meno possibile e che lo spegnimento sia abbastanza lungo da far idratare i granuli di MgO comunque presenti.

(15)

Calce viva in zolle

Grassello di calce

spegnimento in eccesso d’acqua

con acqua stechiometrica

Calce idrata In polvere

Sospensione acquosa di cristalli di idrossido di

calcio

La calce idrata in polvere impastata con

acqua forma un grassello di calce

Calce aerea: riepilogo sullo spegnimento

(16)

MALTA DI CALCE

CaCO

3

+ H

2

O Ca(OH)

2

+ CO

2

presente nell’aria

Posa in opera della calce aerea

1. Presa  Evaporazione acqua in eccesso (mecc. natura fisica) 2. Indurimento  Carbonatazione (mecc. natura chimica)

GRASSELLO + ACQUA + SABBIA

CALCE IN POLVERE + ACQUA + SABBIA

(17)

Indurimento delle malte di calce aerea

CO aria CaCO H O OH

Ca ( )

2 2

( )

3 2

 La calce è un legante aereo perché ha bisogno dell’anidride carbonica dell’aria per indurire.

 In assenza di CO2 la calce non indurisce affatto.

 Tale reazione avviene con ΔV<0 (ritiro igrometrico).

 Tale reazione è piuttosto lenta (possono volerci mesi per una completa carbonatazione)

CARBONATAZIONE

N.B. La reazione di carbonatazione, così come schematizzata, è in realtà l’effetto complessivo di una serie di fenomeni chimico-fisici più complessi, che avvengono in soluzione acquosa.

(18)

Il ruolo della sabbia nelle malte di calce

 La calce, perciò, deve essere messa in opera sotto forma di malta (legante + acqua + sabbia), altrimenti indurirebbe sotto forma di polvere poco coerente.

 Il prodotto indurito è costituito da uno scheletro di granelli di sabbia saldati tra loro dal legante indurito.

 La sabbia svolge le funzioni di:

1. Contrastare il ritiro derivante dall’indurimento del legante (stabilità dimensionale);

2. Contribuire alla resistenza meccanica del prodotto indurito;

3. Garantire alla malta una porosità sufficiente per consentire l’ingresso dell’aria necessaria alla carbonatazione degli strati più interni della malta.

La presa e l’indurimento di una malta di calce aerea avvengono con una significativa contrazione di volume (ritiro igrometrico).

CO2

Senza sabbia Con sabbia

CO2

(19)

Calcinelli

- granuli di CaO cotto a morte nel grassello -

 Un eccesso di cottura porta alla formazione di CaO sinterizzato a bassa superficie specifica («calcinelli» o «bottaccioli»), che non si idrata durante il processo di spegnimento ma solo dopo che il grassello è stato messo in opera e si è indurito.

 L’aumento di volume conseguente a tale idratazione ritardata genera tensioni interne e quindi perdite di materiale negli intonaci a calce.

H2O

CaO Ca(OH)2

Muratura

Intonaco indurito

Fenomeni

espansivi Distacco e perdita materiale

(20)

 Malte da interno per intonaci e finiture (in quest’ultimo caso anche sotto forma di paste).

 Malte da «allettamento» (collegamento di pietre e mattoni).

 Calce + sabbia + cemento = malte «bastarde», per esterni.

 Calce + polvere di marmo = «marmorino», lavorabile e lucidabile.

Calce aerea: alcuni impieghi

0.25-0.4 m3 di grassello 0.85-1 m3 di sabbia 0.1-0.2 m3 di acqua

Composizione di una malta da muratura

(21)

 Solo per usi all’interno!

Calce aerea: limitazioni

L’acqua, resa acida dall’anidride carbonica che in parte vi si scioglie (s), è in grado di attaccare il carbonato di calcio con cui viene a contatto:

O H s

CO Ca

H

CaCO3  2 2( ) 2 )

( )

( 2

2 g CO s

CO

H O HCO H s

CO2( ) 2 3

Combinando tra loro le reazioni (2) e (3) si ottiene la reazione complessiva:

2 2 3

3

H O CO ( s ) Ca 2 HCO

CaCO

solido

in soluzione

(1) (2)

(3)

 Basse Rc (1÷2 MPa)

Solubilità CaCO3

pH=7.0 s=0.014 g/l pH=6.5 s=0.58 g/l pH=5 s=3.20 g/l

(22)

Il ciclo della calce

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