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Obiettivo Lisbona per il 2010: 12,5%

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Academic year: 2022

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(1)

LA FORMAZIONE CONTINUA IN ITALIA E LA FORMAZIONE CONTINUA IN ITALIA E

NEL CONFRONTO EUROPEO NEL CONFRONTO EUROPEO

Roma, 18 febbraio 2010 ALBERTO BARCELLA ALBERTO BARCELLA

Presidente Commissione Scuola e Formazione Presidente Commissione Scuola e Formazione

Confindustria Confindustria

LIFELONG LEARNING - TASSO DI PARTECIPAZIONE

Italia: da 4,8% nel 2000 a 6,3% nel 2008

nel 2008: Svezia 32,4%, Regno Unito 20%

Obiettivo Lisbona per il 2010: 12,5%

a)Nel mese precedente l'indagine

*2007

Fonte : elaborazioni Confindustria Education su dati Eurostat

(valori %, quota di popolazione 25-64 anni che ha partecipato ad attività di istruzione e formazione 2000 e 2008)

4.86.3 0.0

5.0 10.0 15.0 20.0 25.0 30.0 35.0

RomaniaTurchiaCroaziaGreciaUngheria Rep. Slovacca

PoloniaLituaniaPortogalloMalta ItaliaLettoniaBelgioFranciaRep. CecaGermaniaCipro Lussemburgo

EstoniaIrlandaSpagnaAustriaSloveniaPaesi BassiNorvegiaRegno UnitoFinlandiaIslandaDanimarcaSvezia*

2000 2008

LISBONA 2010= 12.5%

EU 27 (2006) = 9.6%

a)

(2)

Fonte: Eurostat, Continuing Vocational Training Survey, 2006

IMPRESE CHE INVESTONO IN FORMAZIONE CONTINUA

(% di imprese sul totale)

Italia 32% - Regno Unito 90%, Norvegia 86%, Francia 74%

Imprese che hanno effettuato corsi di formazione per classe dimensionale, 2007 (valori percentuali sul totale delle imprese per classe dimensionale corrispondente)

18,8 29,5

33,5

51,3

79,7

0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 80,0 90,0

1-9 10-49 250-499 500 e oltre 50-249

La diffusione della formazione è elevata tra le imprese di dimensione media (50-249)

LA DIMENSIONE DELLE IMPRESE CHE

INVESTONO IN FORMAZIONE IN ITALIA

(3)

ü La Vita buona ha le radici in unavita attiva in cui illavoro è la base dell’autonomia sociale delle persone

ü Libro Bianco Ministro Sacconi Welfare delle opportunità e delle responsabilitàprevede 3 diritti fondamentaliper la piena espressione della persona attraverso il lavoro:

Ÿsalute e sicurezza Ÿequa remunerazione Ÿapprendimento continuo

Incremento delle conoscenze e competenze lungo tutto l’arco della vita

=

garanzia di stabilità occupazionale e di espressione delle proprie potenzialità

LA FORMAZIONE CONTINUA NEL NUOVO MODELLO DI WELFARE

ü La formazione è indissolubilmente legata al lavoro ü 3 linee di riforma del tradizionale sistema di formazione:

1. Lavoro è parte essenziale di tutto il percorso educativo di una persona

2. Impresa è il contesto più idoneo per lo sviluppo delle professionalità

3. Competenze, conoscenze e esperienze sono gli elementi da testare per certificare le capacità reali di un lavoratore

LA FORMAZIONE CONTINUA NEL NUOVO

MODELLO DI WELFARE

(4)

ATTORI E STRUMENTI DELLA FORMAZIONE CONTINUA IN ITALIA

ATTORI

ü Imprese, Ministero del Lavoro, Ministero dell’Istruzione, Regioni e Province Autonome, Parti Sociali

STRUMENTI

üFondo Sociale Europeo, Legge n. 236/93, Legge n.

53/00, Fondi Paritetici Interprofessionali (agricoltura, commercio, industria, servizi)

ü1 miliardo di euro/anno per FC tra: risorse 0,30% , FSE, Regioni e cofinanziamento privato

ü I Fondi Interprofessionali - attualmente 18-

costituiscono l’unica novità nel panorama italiano sulla formazione continua

ü Liberare la domanda delle imprese da un’offerta formativa troppo autoreferenziale

ü Rendere l’offerta formativa più orientata ai bisogni delle imprese

ü Per valorizzare il ruolo formativo dell’impresa (work-based learning) occorre:

üun quadro di regole semplici, condivise e rispettate, capaci di contribuire a cementare rapporti collaborativi

LA FORMAZIONE CONTINUA NELLO

SCENARIO ITALIANO

(5)

OBIETTIVI DEI FONDI

LE PRIORITA’ DI INTERVENTO ü PICCOLE E MEDIE IMPRESE

ü SNELLIMENTO E SEMPLIFICAZIONE ü MARKETING ASSOCIATIVO

ü MERCATO DELLA FORMAZIONE

üRENDERE PIU’ CENTRALE IL RUOLO DELL’IMPRESA NELLA FORMAZIONE nuovi strumenti e approcci per riconoscere e valorizzare la formazione on the job üCONOSCERE I BISOGNI DI IMPRESE E PERSONE

ruolo strategico del sistema associativo per far emergere i bisogni formativi dell’impresa

üLA DOMANDA DELLE PMI nuovi strumenti e più attenzione al mercato, alla domanda delle imprese e dei lavoratori

üMIGLIORARE L’OFFERTA E LA QUALITA’

più competizione, più qualità, più valutazione ex post delle azioni di formazione continua

OBIETTIVI PER IL FUTURO

(6)

ü Investire in conoscenza, ricerca e innovazione: il Made in Italy di qualità nasce dall’incontro tra

formazione e tecnologia

ü Intraprendere azioni per far crescere l’attenzione di imprese e lavoratori alla formazione lungo tutto l’arco della vita e avvicinarsi agli standard

internazionali

ü Accrescere la competitività delle imprese sviluppando la cultura del cambiamento per affrontare nuove sfide

LA FORMAZIONE CONTINUA

UNO STRUMENTO PER USCIRE DALLA CRISI

ü IL NUOVO WELFARE TO WORK

i nuovi compiti degli enti bilaterali dalla formazione alla gestione degli ammortizzatori sociali

ü LA FORMAZIONE COME STRUMENTO PER USCIRE DALLA CRISI

favorire la transizione ad un sistema di flexicurity e sfruttare la crisi per riconvertire il sistema e dare più sicurezza ai giovani

OBIETTIVI PER IL FUTURO

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