RELAZIONE PAESAGGISTICA
DESCRIZIONE DEI DATI URBANISTICI:
Gli interventi riguardano la realizzazione di una recinzione atta a prevenire i danni alle colture agricole provocate da cinghiali in località Casa del Conte del comune di Terranova di Pollino, riportato in catasto come segue:
COMUNE FOGLIO PARTICELL E
SUPERFICIE DA RECINTARE COLTURA DA RECINTARE
Terranova di Pollino 32 210 Mq. 2.800 Mais + patate
Terranova di Pollino 21 103 Mq. 3.957 Frutteto (mele-ribes)
Terranova di Pollino 21 104 Mq. 631 Frutteto (mele-ribes)
Terranova di Pollino 32 214 Mq. 11.440 Ortaggi e more
Terranova di Pollino 32 215 Mq. 7.300 Ortaggi e more
Terranova di Pollino 32 217 Mq. 5.670 Ortaggi e more
Terranova di Pollino 32 211 Mq. 5.900 Mais + patate
Terranova di Pollino 32 264 Mq. 4.878 Mais + patate
Terranova di Pollino 32 261 Mq. 858 Mais + patate
Terranova di Pollino 32 266 Mq. 3.013 Ortaggi (patate e fagioli)
in un’area agricola su versante montano.
DITTA: TUFARO LUCA , nato a Chiaromonte il 20/11/1987 e residente in loc. Casa del Conte del comune di Terranova di Pollino C.F. TFRLCU87S20C619
L’AREA RICADE:
Zona “2” del P.N.P.
Zona C3 “Paesaggi di rilevante interesse” del P.T.C.;
Nelle aree agricole del P.R.G..
L’area non è compresa tra quelle interessate dal rischio idrogeologico secondo il piano stralcio per la difesa dal rischio idrogeologico redatto dall’Autorità Interregionale di Bacino della Basilicata.
C O R O G R A F I A
COMUNE FOGLIO PARTICELL
E SUPERFICIE DA RECINTARE
Terranova di Pollino 21 103 Mq. 3.957
Terranova di Pollino 21 104 Mq. 631
Tutti i terreni interessati dall’intervento ricadono in area protetta (Parco Nazionale del Pollino), ed in area Natura 2000 (ZPS Pollino-Raparo).
UBICAZIONE OPERA
COMUNE FOGLIO PARTICELL
E SUPERFICIE DA RECINTARE
Terranova di Pollino 32 210 Mq. 2.800
Terranova di Pollino 32 211 Mq. 5.900
Terranova di Pollino 32 264 Mq. 4.878
Terranova di Pollino 32 261 Mq. 858
Terranova di Pollino 32 266 Mq. 3.013
UBICAZIONE OPERA
COMUNE FOGLIO PARTICELL
E SUPERFICIE DA RECINTARE
Terranova di Pollino 32 214 Mq. 11.440
Terranova di Pollino 32 215 Mq. 7.300
Terranova di Pollino 32 217 Mq. 5.670
UBICAZIONE OPERA
Estratto degli strumenti di pianificazione paesistica quali P.T.C.
. (Piano Territoriale di Coordinamento ) Scala 1: 10.000:
Ubicazione Area ( Zona C3 – Paesaggi di rilevante interesse )
Estratto tavola PNP Scala 1 : 50.000:
L’area ricade nella zona 2 del Parco Nazionale del Pollino
Ubicazione area
DESCRIZIONE DELLO STATO DEI LUOGHI:
Attualmente il terreno su cui si andrà a realizzare l’opera ha una destinazione agricola con le seguenti colture:
COMUNE FOGLIO PARTICELLE SUPERFICIE DA RECINTARE COLTURA DA RECINTARE
Terranova di Pollino 32 210 Mq. 2.800 Mais + patate
Terranova di Pollino 21 103 Mq. 3.957 Frutteto (mele-ribes)
Terranova di Pollino 21 104 Mq. 631 Frutteto (mele-ribes)
Terranova di Pollino 32 214 Mq. 11.440 Ortaggi e more
Terranova di Pollino 32 215 Mq. 7.300 Ortaggi e more
Terranova di Pollino 32 217 Mq. 5.670 Ortaggi e more
Terranova di Pollino 32 211 Mq. 5.900 Mais + patate
Terranova di Pollino 32 264 Mq. 4.878 Mais + patate
Terranova di Pollino 32 261 Mq. 858 Mais + patate
Terranova di Pollino 32 266 Mq. 3.013 Ortaggi (patate e fagioli)
Il contesto ambientale ha un valore paesaggistico medio, in quanto anche se ci troviamo all’interno del Parco Nazionale del Pollino di fatto si tratta di terreni coltivati ha ridosso di un’area urbanizzata.
DESCRIZIONE DELLE OPERE DA REALIZZARE:
Le opere da realizzare consistono nella recinzione atta a prevenire i danni alle colture agricole provocate da cinghiali.
La recinzione verrà realizzata con pali in legno castagno del diametro in testa di cm. 8-10 dell’altezza di mt. 2,00 posti ad una distanza di mt. 2,00, rete metallica romboidale dell’altezza di mt. 1,50 di cui 30 cm. interrata e n. 5 ordini di filo liscio, di cui tre utilizzati come tendi rete e due posizionati in testa ai pali.
La parte interrata della rete sarà consolidata con la posa in opera di pietre di fiume.
La recinzione ogni 100 mt. lineari ( e comunque non meno di due per appezzamento) sarà interrotta con uno spazio di cm. 15 per proteggere la fauna selvatica minore.
Le superfici recintate sono tutte a colture di pregio così come riportato nel quadro di cui sopra.
La recinzione ogni 100 mt. lineari ( e comunque non meno di due per appezzamento) sarà interrotta con uno spazio di cm. 15 per proteggere la fauna selvatica minore.
Si precisa che i terreni oggetto di recinzione sono ubicati a ridosso del bosco in una zona ad alta concentrazione di cinghiali e cervi che durante tutto l'anno causano ingenti danni alle colture praticate quali vigneto e ortaggi.
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA (da 1 a 16 fotogrammi)
FOTO N 1 Foglio n. 21 p.le n. 103-104
FOTO N 2 Foglio n. 21 p.le n. 103-104
FOTO N 3 Foglio n. 21 p.le n. 103-104
FOTO N 4 Foglio n. 21 p.le n. 103-104
FOTO N 5 Foglio n. 21 p.le n. 103-104
FOTO N 6 Foglio n. 32 p.le n. 210-211-264
FOTO N 7 Foglio n. 32 p.le n. 210-211-264
FOTO N 8 Foglio n. 32 p.le n. 210-211-264
FOTO N 9 Foglio n. 32 p.le n. 214-215-217
FOTO N 10 Foglio n. 32 p.le n. 214-215-217
FOTO N 11 Foglio n. 32 p.le n. 214-215-217
FOTO N 12 Foglio n. 32 p.le n. 214-215-217
FOTO N 13 Foglio n. 32 p.le n. 266
FOTO N 14 Foglio n. 32 p.le n. 266
FOTO N 15 Foglio n. 32 p.le n. 266
FOTO N 16 Foglio n. 32 p.le n. 266
EFFETTI CONSEGUENTI ALLA REALIZZAZIONE DELLE OPERE:
La realizzazione del locale trasformazione non causa nessuna alterazione sostanziale dello stato dei luoghi trattandosi di una semplice recinzione per la protezione delle colture da parte dei cinghiali.
MITIGAZIONE DELL’IMPATTO DELL’INTERVENTO:
Nella progettazione si sono previste delle opere per limitare l’impatto ambientale dell’intervento, quali:
L’utilizzo di tipologie e di materiali tipici della zona quali pali in legno e rete metallica a maglie romboidali;
La riduzione al minimo dei movimenti terra.
VALUTAZIONE DI INCIDENZA:
Per quanto riguarda la valutazione di incidenza ambientale prevista dal D.P.R. 357/97 e succ. mod. e int. Anche se l’area interessata ricade nella zona ZPS:
A T T E S T A
CHE l’intervento non comporta incidenze significative al di fuori dell’area di cantiere e pertanto non si ritiene necessario procedere alle fasi successive che prevede la norma sulla valutazione di incidenza.
Il tecnico
(Geom. Giuseppe Abitante)