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PARCO EOLICO "SERRA PALINO" RELAZIONE IDRAULICA. Progettisti: Rev: Data Revisione Descrizione Revisione Redatto Controllato Approvato

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(1)

ISO A4

Progettazione:

Data Revisione Titolo del Progetto:

ID PROGETTO: TIPOLOGIA:

Documento:

Elaborato:

Rev: Descrizione Revisione Redatto Controllato Approvato

DISCIPLINA:

FOGLIO: Nome file:

PESPA

N° Documento:

PROGETTO DEFINITIVO

Richiesta Autorizzazione Unica ai sensi del D. Lgs. 387 del 29/09/2003

REGIONE PUGLIA

FORMATO:

Comune

di Sant'Agata di Puglia

Comune di Deliceto

RWE RENEWABLES ITALIA S.R.L.

via Andrea Doria, 41/G - 00192 Roma P.IVA/C.F. 06400370968

PARCO EOLICO "SERRA PALINO"

SCALA:

Progettisti:

Committente:

(Ing. Mariano Galbo)

Comune di Candela

CODICE PRATICA PDDIDD8

di

0 Novembre 2019 PRIMA EMISSIONE EG MG DG

RELAZIONE IDRAULICA

/ PESPA-P09-0

C RT A4

PESPA-P09

1 16

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Realizzazione di un parco eolico di potenza 48 MW in località

“Serra Palino” nei comuni di Sant’Agata di Puglia e Candela (FG) Rev. 00

Relazione idraulica Pag. 2/16

1. PREMESSA ... 3

2. INQUADRAMENTO TERRITORIALE ... 4

3. PROGETTO DELLE OPERE DI REGIMAZIONE IDRAULICA ... 8

3.1. STUDIO IDRAULICO DELL’AREA DI PROGETTO ... 8

3.2. OPERE IN PROGETTO ... 9

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Realizzazione di un parco eolico di potenza 48 MW in località

“Serra Palino” nei comuni di Sant’Agata di Puglia e Candela (FG) Rev. 00

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1. PREMESSA

La società Hydro Engineering s.s. è stata incaricata, dalla società RWE RENEWABLES ITALIA SRL, di redigere il progetto definitivo relativo alla costruzione di un parco eolico, composto da n. 8 aerogeneratori, ciascuno di potenza nominale pari a 6,00 MW, per una potenza complessiva di 48,00 MW, da ubicarsi in località “Serra Palino” del Comune di Sant’Agata di Puglia e in località “Ischia dei Mulini” del Comune di Candela con opere di connessione in località “La Marana” del Comune di Deliceto in Provincia di Foggia.

L'aumento delle emissioni di anidride carbonica e sostanze inquinanti, legato allo sfruttamento delle fonti energetiche convenzionali, connesso anche alla disponibilità limitata delle riserve di combustibili fossili, ha creato negli operatori del settore energetico una crescente attenzione per lo sfruttamento delle fonti energetiche, cosiddette rinnovabili, per la produzione di elettricità. A seguito di approfonditi studi è stato individuato nell’area denominata “Serra Palino” un sito di interesse eolico.

La relazione idraulica in oggetto, oltre il presente capitolo, è composta da ulteriori n°2 capitoli, di cui di seguito un breve riepilogo:

o Capitolo 2 – Inquadramento territoriale: vengono riportate le informazioni necessarie per l’individuazione cartografica del sito.

o Capitolo 3 – Progetto delle opere di regimazione: illustra i criteri e le linee guida utilizzate per gli interventi in progetto e descrive le opere idrauliche previste.

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2. INQUADRAMENTO TERRITORIALE

L’impianto insisterà nei territori dei Comuni di Sant’Agata di Puglia, Candela e Deliceto.

Fig.1 Inquadramento dell’impianto eolico in progetto

In particolare,

o nel Comune di Sant’Agata di puglia saranno installati 6 aerogeneratori, recanti le seguenti sigle, PESPA03, PESPA04, PESPA05, PESPA06, PESPA07 e PESPA08,

o nel Comune di Candela saranno installati 2 aerogeneratori, recanti le seguenti sigle, PESPA01 e PESPA02,

o nel Comune di Deliceto sarà ubicata la sottostazione elettrica

Dal punto di vista cartografico, le opere ricadono all’interno delle seguenti cartografie e Fogli di Mappa:

o Fogli I.G.M. in scala 1:25.000, di cui alle seguenti codifiche “175IV-S-175III-NO”.

o Carta tecnica regionale CTR , scala 1:10.000, fogli n°421142, 434021, 434022, 434034;

o Sant'Agata di Puglia – Fogli di mappa catastali n.11-12-13-14Candela – Foglio di mappa catastale n. 2,3,4,5.

o Ascoli Satriano-– Foglio di mappa catastale n. 71 o Deliceto - Foglio di mappa catastale n. 42.

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Di seguito le coordinate assolute nel sistema UTM 33 WGS84 dei nuovi aerogeneratori:

Tabella 1 Coordinate assolute degli aerogeneratori nel sistema UTM WGS84

WTG E N

PESPA01 543.743 4.559.906

PESPA02 543.586 4.559.101

PESPA03 540.796 4.558.957

PESPA04 539.963 4.557.619

PESPA05 540.126 4.558.458

PESPA06 540.765 4.558.308

PESPA07 540.174 4.559.014

PESPA08 540.261 4.559.580

Fig.2 Inquadramento satellitare del sito

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Realizzazione di un parco eolico di potenza 48 MW in località

“Serra Palino” nei comuni di Sant’Agata di Puglia e Candela (FG) Rev. 00

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Fig.3 Inquadramento impianto su IGM 1:25.000

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Fig.4 Inquadramento impianto su ortofoto – Torri 03-04-05-06-07-08

Fig. 5 Inquadramento impianto su ortofoto Torri 01-02

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3. PROGETTO DELLE OPERE DI REGIMAZIONE IDRAULICA

La durabilità delle strade e delle piazzole di un parco eolico è garantita da un efficace sistema idraulico di allontanamento e drenaggio delle acque meteoriche.

Gli interventi da realizzarsi nell’area in esame sono stati sviluppati secondo due differenti obiettivi:

i. mantenimento delle condizioni di “equilibrio idrogeologico” preesistenti agli interventi di potenziamento dell’impianto eolico attualmente presente;

ii. regimazione e controllo delle acque che defluiscono lungo la viabilità del parco in progetto, attraverso la realizzazione di una adeguata rete drenante, volta a proteggere le infrastrutture del parco eolico.

Il leitmotiv della progettazione delle opere ha riguardato la salvaguardia ambientale, l’utilizzo di tecniche di bioingegneria, in uno con la gestione economica ed ecocompatibile delle risorse naturali secondo i principi dello sviluppo sostenibile.

Il tracciato delle opere di regimazione è stato definito a partire dal rilievo dell’area e dalla progettazione della viabilità del parco, individuando le vie preferenziali di deflusso, gli impluvi (ed i solchi di erosione) interferenti con le opere in progetto nonché le caratteristiche plano- altimetriche dei tracciati.

Le opere idrauliche in progetto sono descritte nel paragrafo seguente.

3.1. STUDIO IDRAULICO DELL’AREA DI PROGETTO

In questa fase di progetto definitivo, è stato effettuato uno studio preliminare dei bacini interferenti con la viabilità e piazzole del nuovo parco eolico di Serra Palino. Lo studio condotto ha permesso di effettuare un dimensionamento dei fossi di guardia che abbiano, in virtù degli aspetti geomorfologici ed idraulici dell’area di progetto, capacità idraulica sufficiente allo smaltimento delle acque meteoriche di scolo superficiali. Le portate sono state valutate mediante il metodo della corrivazione. Le due tipologie di fossi di guardia dimensionati sono descritti nel paragrafo 3.2.

Nell’elaborato PESPA – P57 è possibile valutare i bacini idraulici interferenti con l’impianto eolico in oggetto, sulla base dei quali è stato effettuato il citato dimensionamento.

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3.2. OPERE IN PROGETTO

Le opere idrauliche previste in progetto sono le seguenti:

Fossi di guardia in terra “Tipo 1” per Q≤0,08 m3/s e pendenza i≤6,00%, aventi le seguenti caratteristiche geometriche:

Sezione trapezia

Larghezza base [m] 0,30

Larghezza in superficie [m] 0,50

Altezza [m] 0,30

Nei tratti con pendenze comprese tra 6,00 e 11,00% tali fossi di guardia (Tipo 1P) presentano il fondo rivestito con pietrame di media pezzatura (d=5-10 cm), per uno spessore di 15 cm, al fine di ridurre l’azione erosiva della corrente idrica.

Fossi di guardia in terra “Tipo 2” per Q≥0,08 m3/s e pendenza i≤6,00%, aventi le seguenti caratteristiche geometriche:

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Sezione trapezia

Larghezza base [m] 0,40

Larghezza in superficie [m] 0,60

Altezza [m] 0,40

Anche il fosso di guardia “tipo 2”, nei tratti con pendenze comprese tra 7,00 e 11,00%, presenta il fondo rivestito con pietrame di media pezzatura (d=5-10 cm), per uno spessore complessivo di 15 cm, ed assume la denominazione “tipo 2P”.

In alcuni tratti con pendenze superiori all’11% (e fino al 18,8%)- i fossi di guardia (tipo 1P e tipo 2P ) potranno essere “integrati” con briglie filtranti in legname (e denominati rispettivamente, “1PS”, “2PS”). Tali briglie (fig. a seguire) sono poste in opera con una interdistanza pari a circa 3,60 m; esse sono realizzate con paletti in castagno infissi nel terreno, aventi un diametro di 10-12 cm ed una lunghezza variabile tra 0,5 e 0,8 m.

L’altezza fuori terra della briglia è pari a 0,30 m. Lo scopo è quello di ridurre la pendenza del fosso di guardia, attraverso il deposito del materiale solido, limitando così l’azione erosiva della corrente.

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Opere di dissipazione: tali opere sono poste al termine degli scarichi, in modo tale da ridurre l’energia della corrente idrica reimmessa negli impluvi naturali e limitare quindi l’erosione dei versanti. Sono previste opere di dissipazione con pietrame di grandi dimensioni (D>40 cm), con differente geometria in funzione delle caratteristiche della corrente in uscita e del corpo idrico ricettore.

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Sistema di fossi di guardia con fondo rivestito in pietrame e briglie.

Pozzetti in cls prefabbricato, aventi dimensioni interne 100x100 cm e spessore delle pareti pari a 0,15 m; l’altezza sarà variabile in funzione delle peculiarità delle quote dei fossi di guardia (o delle tubazioni in HDPE CRG) in ingresso e uscita.

Arginelli in terra (nei tratti in rilevato) aventi le seguenti caratteristiche geometriche:

Larghezza base [m] 0,60

Larghezza in superficie [m] 0,30

Altezza [m] 0,25

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Attraversamenti “Tipo T” in corrispondenza dei punti di scarico: tale tipologia di attraversamento è necessaria per lo scarico - presso gli impluvi esistenti - delle acque meteoriche (di piattaforma e provenienti dai versanti) intercettate dai fossi di guardia di progetto. Gli attraversamenti sono realizzati con tubazioni in HDPE CRG SN8 (DE variabile) e prevedono (i) in ingresso un pozzetto per ispezione e raccordo con il fosso di guardia ed (ii) in uscita lo scarico diretto presso gli impluvi esistenti, previa opera di dissipazione in pietrame.

Di seguito si riportano, a titolo di esempio, un’immagine delle sezioni longitudinali e trasversali dell’attraversamento tipo ed una pianta dello stesso attraversamento.

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Canalette in legname per tagli trasversali alla viabilità, per i tratti con pendenza superiore a 15%, aventi le seguenti caratteristiche geometriche:

Sezione rettangolare

Larghezza base [m] 0,10

Spessore [m] 0,05

Altezza [m] 0,12

Tali opere trasversali a cielo aperto assolvono essenzialmente la funzione di limitare la lunghezza del percorso dell’acqua sul piano stradale convogliandola presso i fossi di guardia in progetto.

Esse, interrompendo lo scorrimento dell’acqua, ne riducono il potere erosivo, limitando la formazione di solchi e l’approfondimento delle tracce lasciate dalle ruote dei veicoli.

La distanza tra le canalette è sicuramente l’elemento di maggior interesse progettuale. In generale, essa deve garantire lo smaltimento del deflusso superficiale prodotto sulla sede stradale e di quello sottosuperficiale intercettato, limitare l’erosione del fondo stesso ed evitare la formazioni di solchi, ma al contempo garantire una qualità di transito ragionevole. Nel caso in esame, nei tratti di utilizzo, si è deciso di installare una canaletta ogni 50-60 m.

L’orientamento scelto è di 30° rispetto alla perpendicolare dell’asse stradale, per evitare che le ruote gravino contemporaneamente sul manufatto e per conferire una pendenza trasversale alla canaletta. La pendenza trasversale delle canalette deve infatti garantire lo smaltimento del deflusso prodotto dal tratto di strada sotteso ed evitare la deposizione almeno del materiale più fine. A tale scopo la pendenza non è inferiore al 3-4%.

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Sezione longitudinale con ubicazione delle canalette in legno.

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