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SISTEMA.COMPIUTO MEDICA. VOL. Xt. Digitized by Google . POLIZIA

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SISTEMA .COMPIUTO

i

\

DI

.

POLIZIA MEDICA

-

VOL. Xt

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(7)

SISTEMA COMPIUTO

DI

POLIZIA MEDICA

" .

®

*

G. P. F R A N K

TRÀDVZIOHEDAL TEDESCO

SECONDA EDIZIONE CON NOTE.

VoL.

XI.

M

I

LA N O

COI TIPIDIGIOVANKI PIKOTTA 18 a8.

f

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(8)

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(9)

SEZIONE SECONDA.

Articolo DEaMO.

DegliÌDSiitutìdiseppellimento, delle se- polture e de'luoghidiseppellimento.

Sepulcrtliniveroinillislociinullomodoexcultis,neque ad culturamaptis.

Neque enimavivis,nequeainortuis tcllurisAecunditaairopedieodaesi.

, Pljto^Delegibusylib.XIL

§ *.

Oggettodi quest* articolo,

.i\.LLORCBÈtenuidiacorso»ui pubblicirégo»

lamentidinettezzaboeapreasamente riservato aquesto luogoilparlaredei regolamenti per lesepolture(i).

È

veroperòcheovehoposto sottogliocchidelpubblicoil pericolodive- nireseppelliti vivi,bo anche fattopreventi- vamente menzionedellecostumanze,secondo lequali alcunipopoliaveanoinmassimadi trat- tareiloro morti(a):nondimenodissi iociò soltantoinriguardoaitempo,scorso ilquale veoiva daessideciso,che eratoltaogni spe- ranzadipoterli richiamarea vita,echeilloro allontaiiaiuentodai vividoveaesserepersempre.

(i)V.ilvoi.VII,set.rV,ari.3,8i4.

('2)V.ilvoi.precederne,ari.5,SS 33,a3,a{,38.

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6

SEZIONE SECONDA.

§

Necessitàdiquestiinstituti.

Gli auimali,iqualiinluoghistabilitistanno insiemeingrandi società,non possono,

come

lecreatureisolate,quaelà vaganti,abban- donarea sèstessi icadaveridellalorospecie senzachesienocostretti,•pernonesporsialle conseguenzedellaputrefazione,o pur ancoa quellidelcontagio,o adabbandonareimme- diatamenteil loroluogodidimora,overoad allontanareicadaveri.Per lo chenoivediamo

larepubblicadelleapi rinchiusainunaristretta arnia,oppurenell’angusta cavità dì un al- bero,

lasocietàdelleformicheerranti, che alloggiano inun semplicemucchiodisabbia, allontanare^ colla maggioresollecitudineimorti loroconcittadini,oppureallorché ciònongli vengapossibile,coprirneicadavericolmele, oppure con unamateria resinosa,epreservarli colia piùscrupolosa diligenza dalla putrefa- zione.Ioquantoaglianimali mortiche appar- tengonoalle classiche non vivonoinsocietà, oppure sonoraminghi,lanaturahastabilitoloro tanto nell’acqua,quantosullaterraaltrettante sepolture

,equestesonoquelle deglianimali rapaci,ed unagrande quantitàdi insettiedi vermi;dicoiciascunahalasua propria preda, destinataallaparticolare sua nntrìzione, che colmezzode’ finissimisuoiorgani dell’olfatto fiutandoda lontano, viene loro additataabuon tempo,priachel’atmosfera venga avvelenata dalieesalazionidella putrefazionedeicadaveri

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ARTICOLO DECIMO.

7 che neaccaddero. Nessun’anatomicocol suo acuto scarpelloalla

mano

sa preparare così speditamenteecosiesattamente lo scheletro deglianimalipiccioli

, qua! sonoisorcielo rane,al

modo

chefaunaturbadi formiche;

ecoliastessaspeditezzapure, quantunque con minoremaestria, unasocietàdi jene afTamate sispediscelecarni colossalidiunuccisoele- fante;cosicché noiuomini,secipotesseriu- sciredisradicareaffattodalla terra tutti gli animali dirapina

(imperciocché essendoci noi compiaciutididichiararcidominatoridei

mon-

do,ciimbaldanziamo nel farli servire nello stessomentreancorvivialle sole nostre ta- volereali) ,noi chesiamoquantoincautial- trettantoinvidiosi, priveremmoda noi stessi delmezzoilpiùpossentechelaprovida natura hastabilitoper distruggereicadaveri perni- ciosicheverrebberoa rendere nel più alto grado infetta 1’aria. Sirammentiquiora ciò cheio hodettoantecedentementein riguardo aigran mali che sovrastanoalleabitazioni degli nomini che sono inmoltavicinanzaagli scor- ticato]

(1),alleforche (a),ailaboratorjana- tomici(3). Eglièpurefacile ilcomprendere doversi dalleumanesocietà sollecitamentedare pensiero,afinesiaeseguitoilpiù conveniente allontanamentode’loromorti dai vivi.

fi)Voi.VII,se*.IV,srl.3, Sta.

(a)Voi.cit.

,5i3.

(3)Voi.cit.,1.c.

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8

SEZIONE SECONDA;

<;Storiag^eraledegliinstitutipe'morti.

' DiversoaHontanamentode'cadaveri.

I Iregolamentipe’morti pressoidiversipo- poli (sucui ioquiriferiscosolociòche serve al mio scopo)eranomoltodiversi,comedi leggieri si può immaginare,secondodiversi erano iluoghidelialoro dimora, laloroci- vilizzazione,esegnatamentelareligione loro.

L’acqua del mare è pe’marina],allorché si trovanoimpegnatiinlunghiviaggi, lapiùna- turaleelapiùordinariasepoltura.Ilitofagi

,

diceCelio, gettanonelmareilorocadaveri, esonodell*opinione essere cosa affattoindif- ferenteche siano essidistruttionel fuoco o nellaterra, oppurenell*acqua. Quasi tuttii popoliche abitano lungoil fiumeGangeget- tano,comeiohoaltrove accennato (i), iloro morti nell*acqua, in verofattasanta. Glian- tichiAlbanesisonodelfermo sentimentoch'egli èunpeccatoil trattenersimoltocoimorti.Si sa altresìcheiGolchìci cucivanoinuna pelle

i loromorti egliappendevanoaglialberi (a).

1Cauri edi Persianidell* antica religionenon seppellivano iloro morti pertemachelaterra nefossecontaminata,edincambioerano questi liberamentetenutiesposti,senza distinzionedi sesso,sualte torri, ediviabbandonatiall’aria edagliuccellidi rapina (3).

È

generalmente

(1)Voi.cit.

,se^.II,art.5

,S22.

(2)JEUASI,Far.Hist.,I.IV.

(3)Chardin,Fojrages,t.X,

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ARTICOLO DECIMO.

9 probabilecheiprimi viventiuomini,ancora quaelàsparsi

come

glialtrianimali,abbiano trovatola sepolturaneivisceri dellelorocom- pagnecreature.GliIrcanigettavanoiloroca- daveriinpredaaicani,che mantenevanoper quest’oggetto.

§ 4.

Seppellimento famigliare.

Finoa tanto cheilfiglio

, pressoipopoli giàper qualche po’civilizzati,poteva reggere, eranoiresti dell’estintopadre unasantare- liquiadellafamigliada cu^ era grave penail separarsi;

ma

sidovette poi prestoprendere ladeterminazionedideporli onellaterrapa- terna,ovveroin quella vicinanza(i).

La

co- stumanzadiimbalsamare imorti, che erain uso presso gliEgizj, quantunque invenzione già dipiò tarda orìgine, s’appoggia proba- bilmentealla bramadisapere cheilgenitore

,

ovveroil figlionon fossero, anche dopo la morte,afifatto separati (a). Cosi pure anche

^(1)Serviusdice.Morisfuitapud Majoresutquimortuus essetdomumreferreluretinUla sepeliretur. L'opinionela piùcomunerelalivpmente all'origine del servigio de' Larie degliDeifamigliari tieneperfermo che essendonei più antichitempisiatiseppellitii morti nellecasecheaveano abitatovivendo, nesiavenutal'ideacheInspirilode'morti dimoravain esse ancora, producendo bene o male,eche

r

rciò5,V.64"dovea

essereJsidor.venerato.Ilispalcns.SE«y.i5,Hori.ii. adFirgil..£n., (u)Secondo Sirabonceraiinusopressogliantichi abitanti dellaMoraviadiiondere con unamateria vitrea parie de' loro morti,ediconservarla nelleproprie case* Ccourapltice

,

iib.

XVII}edit.Hcreshachii.p.538.

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/

IO

SEZIONE SECONDA.

gliEbreiciassicura Tacito,oonbruciavano

ilorocadaveri,

ma

bensì,secondoilcostume degliEgizj,gliimbalsamavano(i).Giàaltempo deiprimi patriarchiesistevanoisepolcridelle famiglie,lacuialienazioneper denaro era pu- nitacolcambiamentodel

nome

(a).Ipoveri

,

iqualinon potevano procurarsi alcuna se- poltura particolare,dovevanonecessariamente essere seppellitiin luoghi aperti; e vediamo noi pure anchealpresentelenostreComunità Ebreeseppellireilorocadaveri,edinverocol visorivolto verso l’oriente, in un proprio

()Lib.V.GliEbrai eranocostrettidaunalegge asep- pellireiloromoni.Jean.NicoLÀYdice:Pluratamenet frequeniioraJudxoriimsepulcra extraurbes,inlocisavi- ventiurtidomiciliisremolis fuisse

,ostenditevidenter scriptura variisexempìis,ium obniloreni etsanitatem,tum ne con- taminareniur,

Libriquatuor deSepulcrisHebreeorum. Lugd.

Balav.i^o6>

(a)Postquam (Ephron) predorictus est,utsepuìcrum ven- deret argentofliceicogenteAbraham, VauUtero,queeapud

illosprò

O

legitur,ablatadeejusnomineest;etpròEphroa appeìlatus estEpbran:significantescriptura,noncumcon- summatteperfecteeque virtutis,qui potuerit raemoriasvendere' inorluorum.Sciant igitur qui sepulcra venditantetnon co- gunlurut accipiantprelium,sed anolentibusquoque extor- quent, immutarinomen suumet perirequidde meritoeorum, cumetiamillereprehendaturocculte,quiinvilusaccesserit.

DiviHieronymiStridonniensis,operaorania ,

t.Ili,p.334,

d.

L’ambasciadorefrancesesignorDeshayes,ioviatoda LuigiXIIInel1631allaPalestina,dice:Lacoutume pormi ksJuifsidétoitpastPenterrerlescorpscommenous faisons enchretienlé}chacun,selonsesmojrens,faisoitpratiquer dans- quelque roche uneformedepetitcabinet.,oìiFon met- toitlecorpsqueFonétendoitsur unetabledu rockermime; etpuisonrefermoit ce lieuareeunepierrequeFonmettoit derantlaporte,quin’avoit d’ordinairequequatre piedsde haut.

V.Chateaubriand,Itinérairede Pariv-à Jeru- salcm

,

t.II, p. a 18.

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(15)

ARTICOLO DECIMO;

ix

campopei morti circondatoda anmaro (i).

1Cori portanoil latto, conservandopertre

(i)Y.ilvoi.prec.,ovehoespostolamiaopinioDesul tropposollecitoseppellimeoto degli Ebrei.

Mifu disomma a piacevole soddisfazioneilleggereun anno doponell' in- teressanteScHERp’s Jrchiv dermedizittischenpoUiejr,VIb., 8.9o5eseg.,lainteressanteletteradiMosè Mandelssohn, edilcomprendere daessa

, che questorispettabilefilosofo ebreo nonmenodimedisapprovava quelprecoce seppelli- ineotode'suoicollegllidifede;nello stesso tempoprovò chepressogliEbreidell'antichitànon potevaaccadere il casofche alcunofradilorofosseseppellitovivo.Essicol- locavanocioè,die' egli,iloromortiincavitàedinvolte sotterranee,elifacevanoivicustodire pertre giorniper vederesevivevano,oppureseper avventurapotesseroes- sererichiamatiancoraavita.Cosisidiceespressamentenel trattatoScUmochoth;u Si fala guardiapertregiorniai mortinelluogodellasepolturasenzaprendersipensiero che inciòsiseguanoicostumidegliEmoriti. Untempovisi trasportòuno creduto cadavere, chevissedinuovo,eche poidopoventicinque annimorirealmente. Sisapurediun altro,ilquale ritornò invita, echequindiebbe cinqueligli e ebepoimorìdopoqualche,tempo».

Restandoiuvigore gliordinidelfeudatariodelpaese(ilducadiMekieoburg) scrisseMandelssohnallacomunitàdegliEbreidiSebwerin:

non possonoessiallorafarmegliocheseguendo1'esempio de' nostriantecessoriiquali fabbricaronouna catacombanella loro piazza perlesepolture, in cuiimorti,secondoicostumi iotrodoUi,potevanoessere purificali,sorvegliatiduranti tre giorni, e quindiBnalmenleseppelliti.

Quantonecessarie sienoledisposizionichesipropongonoperimpedireiltroppo sollecitoseppellimento de' cadaveri pressogliEbrei,risulta chiarodall'1.eR.decreto austriaco in data io aprile1787, nelqualecollarinnovazionedell'ordinegiàemanalorelati- vnmeuleall’oggettoindiscorso,sidice;uCheunterribile falloé nuovamente accaduto,checioèun Ebreofutroppo presto seppellito,echeincoosegueuza venne realmenteam- mazzato».Jo/i.Dionis.JoHH,Lexicon der K.

K

Medicinal- Gesetze

,

1theil

,s.177.

La seguente ordinanzadelredi Danimarcamerita diesserequi conservata,uSua Maestàsi ècompiaciuta distabilireiscgueuliregolamentiinriguardo alsepprlliiiienlo dei cadaveri de’seguaci della religione ebraica.

I."OgniCasodimortefracolorocheprofessanolarebgioim

(16)

la

SEZIONE SECONDA.

anninellelorocaseicatalettide*loropadri(i).

NelregnodellaChinasono braciati soltanto

(brsicii,dovrà, nei luoghi in cuigliEbreiabbianorappre- aenlantiocapi,esserenaoifeslatoaquelli,oppureaquesti, iqualipoinerilascerannogratuitamenteuncerliGcato indi- cantel'avvisoavutosullamorteaccaduta.3.°Neiluoghi nei qualigliEbreinon hannoalcunacomunità

,ed in conse- guenzamancanodirappresentanti,lanotizia dovràessere

«lata all’uflizio dipolizia, ilqualene rilasceràgratuita- mente unatestimonianza. 3°Il cadaverenonpotràessere seppellitosenon chetregiornidopo accadutonelanotizia,e dopolaconsegnadellatestimonianza,adeccezioneperòdei resiseguenti.4Allorchéilmortofessecontaminato da ma- lattiacontagiosa;iotalcasoilseppellimento accaderàsenza alcunaccompagoameoto funebreentrole4^oredopolamorte accaduta,collestessevestiinentacheavea indossonelmentre morì, edincatalettiiqualisianoinlernameoteimpeciatio catramati,edovrannoquesti essere seppellitiquattro braccia profondamentenella terra:sidovrà parimenteindicarelaqua- litàdellamalattiatanto nella notizia,quantonell'attestatoche neverràrilasciato.5.”Nelcasopoiilmorto nonfosse perito per unasifattamalattia, echelaputrefazionesirendesse ma- nifestapria dei tre giornidopolamorte,allocasidovràeseguir- neilseppellimentoanche primadell'epoca supei iorinente sta- bilil8,allorchènesiapresentatol'atlcstatodelmedicodellacittà, ilqualedimostrilaregolarità di questa esposizione. Quest’at- testato sarà rilasciatoaimiserabili senza alcunpagamento, edai facoltosi colpagamentodiuntallero. 6.®Iservi pressoi cimiteri degliEbrei,iqualidannoanolounacarrozzapercadaveri, oppure eseguisconoilseppellimentodiun cadaveresenzaaver riguardoalle prescrizionisoprainroenlovale,verrannotrattati colrigoredelleleggi

: perderannoilloroposto, esaranno sottopostieuna pena cheverrà regolata dalle circostanzej fattiservidovrannoquindiper lorosicurezzaconservarei menzionaliattestati

,afinesene possanoservire,nelcaso diriinostraoza

,aloro propria difesa,y.®Nel casoun seguace dellareligione ebraica,siaegliunsolo,oppure unasocietà, osasseporreimpedimentoall’esecuzionedell’ ordine suddetto:

questipureverrannochiamatiingiudizio,esottopostialle disposizionidelleleggi. Tuttociòcheè quiprescrittosaià fattoconoscerealuttiquellicuineiiicumhel’osservanza.

Dalla cancelleria reale di HolsteinaKopenhageii 37luglio1811.

(i)Mabtihi,Rccueildes vofoges auNord^t.Ili.

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ARTICOLO DECIMO.

i3 coloroiqualinon trovanoin istatodipa*

garenncataletto (i):vi siimpiegaa taleog- gettounaparte dellepropriefacoltà a fine, durantelavita, si possa fareseguire uifca<

talettodilegnoduroe moltodurevole;evi furono famiglielequali siprocuravanoper sò e pei loro congiunti certi legni quasi incor- ruttibili,eche erano adunaitoprezzo(2000 tallericirca)(a).

§ 5. Bruciamentode'cadaveri.

InostriantenatiTedeschi»itenneroallaco- stumanzadibruciareiloromorti soloaveano cura, allorchétrattavasidicadaveridiperso- naggi ragguardevoli, difarusodi certe qualità dilegnoper formarneiroghi,ed aveanoper massima di consegnareallestesse fiamme le armidelcavaliere,etalvoltaancheilcavallo dasella

(3).

La

lentaputrefazionedeicorpi sotterrati, la tenacecontrarietàcheeravidi permettere chelungi dalieproprie abitazioni venissero presidallaputrefazioneiproprjcon- giunti disangue,ilpericolonelconservarei

cadaveri cadutiinputrefazione, il timoreche leossadelproprio padre fosserofuori dalla terra gruffolatedaglianimalie divederleintalguisa profanate;echecertemalattieattaccatìcciesi

(i)Dissertationsurlareligion desChinoU, (1)Martini,HistoircdelaChine.

PctiiJAKici, The- saurusrerum judaicarum,p.668,ig.

(3)Tacitus, De sUa,moribuselpoiiuUs Germania;, cap.XXVII.

(18)

14

SEZIONE SECONDA.

spargesserodaicadaveridicoloroche ne pè- riroDO,e fossero ereditate daiviventi: tutte questecause possonoesserestate imotivi più possentiper determinareadarelapreferenzaal bruciamentode’cadaveri

,piuttostochealloro seppéliiniento. AncheiGreci lavavano ebru- ciavano i loromorti (i), affinchè,secondo l'opinionediEraclito,1’

uomo

dovesse retro- cedereallaprimitiva suaorigine.Ilprimo che vennebruciatofu,al diredi

Omero

,Argivo

Licinio. Certamente anche conquesta costu- manzasicommettevano non poche crudeltà: ,

erano insiemebruciatiglianimali, ipiù cari servi,eperhno ancheifanciulli(a).

A

Ceilan lepersonelepiù facoltose bruciano ancorai

loromorti pernonlasciarliinpredaaivermi;

mentre lepiù povere senza tante cerimonie seppellisconoiproprj. Seall’opposto alcuno èmortopelvajuolo, egliè, senza a)cunri- guardoallasua condizione primitiva, consegnato allefiamme (3). Nei Giappone sonobruciati colorochehanno la facoltàdisostenernela spesa; irestanti poi sono seppellitiaguisa deglianimali(4).

(i)Homebvs,Odyss.XXIy,y.45.

ViBGtuus,Mtieid.

yi,T.318.

SeguatameniepoiTjrjquellus,adAlex, ab Alex.

,lib.Ili,c.7. ^

(1

)Francesco Peruoci,Pompefunebridi tuttelenazioni ileimondoylib.11,p.Q7.

(3lKitOX

)RelationdiiCeylan.

(4)NiEUHOP

yAmbassades au Japon,

Joh. Cessety IJapanesischeKirchengeschicbteys.4<>»

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(19)

ARTICOLO DECIMO.

iS

I

6.

Seppellimentode'medesimi.

Pliniodiceche1’uso delseppellimento era pressoiRomani più antico del bruciamento.

IlcorpodiNuniaPompilionon venneper or- dine suo proprio bruciato;

ma

in cambio ne furono seppellitidue sarcofagidi pietra:uno' diquesticonteneva questore,eI’altroilibri santi (i).Secondolatestimonianzadegli storici iljaniculwn^statofabbricatoaGiano, venne dopopiùsecoliriunito alla città;evisitrovò, nel mentredelloscavamentoaccadutoaitempi diG.Terenzio, il cadavere delmenzionato

Numa

Pompilioil quale era conservatoin un sarcofago di pietra(a).L’usodibruciareica- daverifu introdottoda chesiriconobbeche, essendo terminate le guerre, sarebbero gli stessistatiancora esumati; non di

meno

la maggiorpartedellefamiglie si tenne ancora allacostumanzaantica.11metodo del brucia- mentosiconservò6noagliAntonini;daquel-

r

epoca sicominciò ancora a seppellireica- daveri(3).Seiobenintenda ilqui sotto no- tatoframmentodi Cicerone,eranoicadaveri

(i)Plutàrchus,inNuman.

(a)Gyraldus,Devariosepeìiendiritu.

Francesco Perucci,I.c.,p.46.

(3)PaulusMàWUTìVS^ DelegibusRojpanorum,c»p.XVI, edii.Graevìi,voi.II,p.58.

« Mihi quidem,diceCice-

’'jne

,aotiquissiinumsepulturasgenusidfuissevidelur,quo

•pud Xeoophontero Cyrusutitur.Reddiiureiiiinteniecor- pus,etita locatumacsitum,quasioperimeutoroatiisob- uucitur ».Delegibus,lib.II.

(20)

i6

SEZIONE SECONDA.

disposti nellasepoltura nel

modo

stesso nel quale ifetisi trovano nell’uterodellamadre;

e ritenuto quest’uso,merita considerazioneil vedere ancora traccedello stesso neipiù antichi monumenti sepolcralide’popoligiàdamolto tempo estinti. Malte*6runcihatrasmessola descrizionedi una sepoltura in Westrogozia, ladi cuiantichitàcirichiama fino ai tempi

ipiù remoti.Secondo l’incisione chevi sta, gli scheletri hanno in questo grandissimo sarcofagoaffattolaposizionedinnfeto

umano

nell’utero materno (i). Un’egualesituazione avevano adundipressoglischeletrine’

mo-

numentisepolcralide’Trogloditi (a). Questo popoloprossimoagliEgizj seppellivaisuoica- daveriiti

modo

, chela lorotestastavapen-«

dentefraipiedi(3).Ifanciulli, i qualinon avevanoper anco alcun dente,nonerano presso

iRomani bruciati solennemente,

ma

invece seppelliti(4).

È

sorprendente che questouso dominiin partefragli Indianipresso LGau- rovatiediSaraarati,iqualibrucianoicada-

(i)Lessqueleltes,àl’exceptiond’un seul,étoieotreo- funudsdall*depelile*logesenpierresd’une auoecarré*.

Lem-positioaaccroupie sevoitmieux parlafiguregravée quVIle nesauroitèlredécrile. NoliceiVunancientornbeau detyestrogotliienegliAnnalcs desvopragcsdelagdographic etdeVhisloire

,

tomeIX,p.36i

,367-

(a)Dictionnaire encyclopédique,Toy.Entcrrement.

(3)Annalesdesvojages

,

1 .i.

(4)Annalesetc.

tt. . . . Terraclaudituriufans.

MEt'minor igne regi

Juvenàus,sat. XV, lib.VI, c- i?'

Beroulp^

Annoi.,c.29.

Puiavs

,lib.Vn>c.17.

IlieutEH ,

Decurisinfantum,p.XXV.

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(21)

ARTICOLO DECIMO.

17 Teridegli uominiadulti,equelli poideifau- ciulli,allorchénonabbianoTetàdi treanni

,

liseppelliscooo(1).Brayer parlando de*Sa- moidi,dicecheessiveramenteseppelliscono

i lorofanciulliavanzati io età;

ma

che poi hanno costume diappendere ad un alberoi fanciulli,iqualimorironopria diavere

com-

piutaI’età diunanno (a).ILivonj,sidice,

seppellisconoilorofanciulli, iqualinonsieno ancora battezzati, a canto delle pubbliche strade(3);edin molti luoghiè pressoicat- toliciinusodiassegnareaibambini nonbat- tezzatiunluogo separato enonbenedetto nel cimiterio.

§7-

Sepolturanegataainemiciedaimalfattori.

In risguardoai cadaverideinemici,nonsolo silasciavanoessisenza sepoltura,

ma

frequen- temente sipermetteva altresì che si oltrag- giassero,esi gettavanoanchea pascolo dei cani(4).Per molto tempo ancora fu questa

/ costumanzapropriade’Grecie degli Asiatici (5).

Ercole peròfurispettatoperchènon permet- tevachesi facessealcun insultoaimorti dei suoinemici,

ma

incambio,contro1'uso dei suoi tempi, lifaceaseppellire,oppureaccor- davacheiparentiloroliritirasseroasè.Tresso iRomani era ordinato che i comuni nemici

(1)Allgemeine Reisebeschreibung

,

XIb.

,«.374- (2)Surla religion des Chinois

,p.3<54- (3)Voyages^I.IV.

(4)Feithiianliquit.,tIoMER,,1.IV.

(5)Herbert,surlareligiondes Banians

,p.a.

.RAHK.Poi.Med.T. XI. li

(22)

i8

SEZIONE SECONDA.

della patria, oppurelepereoneche ceti

come

taliriteiiévaiio,imalvagi,ibanditi,igiu8ti*<

ziatirestasserosenza sepoltura. Ài tempi di Uipiano,ilquale vivevasottoSeveroedAn- tonino Bassiano, non potevanoessereseppel- liti inemici,i cittadinichesierano condotti ostilmenteverso lapatria,oppureviavessero portato laguerra(perduelles)^gliimpiccati,i crocefìssi,oppureisuicididementi(t).Questa fulacagione per laqualeanche iGrecinon Tollerobruciareil corpodiAjace.

Lo

stesso accaddea

Meno

rediTebe(a).Serviociri- feriscecheneilibri pontifici è stabilito che quegliilqualecollepropriemanisifosseposto

ilcapestro,ed impiccato, debba essere via gettatoelasciato senza sepoltura (3). Questa leggeha lasuaorigine da Tarquiuio Prisco.

Nelprogressofuperòessacosìmitigata,che vierano sottoposti soltanto coloro,iqualisi fosserostrozzatiper averecommesso undelitto;

glialtriperòiquali siimpiccavano semplice- mente,perchèloroera diventatanojosalavita, ueerano eccettuati(4).lu trovochelalegge di

Mosè

,già da

me

un' altravoltariferita, quantoèumana,altrettanto ègiusta. «Allor- chéun

uomo

hameritatolamorte edèstato

(1)Conr.TVilh. Streckba,Dissert, jurid.demortuis^

Erford.1739, SVII.

(2)SudiquestodiceStazio u Veiatigne rapi

,pucemquesepulcri

<iItnpiisignaris,nequiquaiii inauibus arcet ».Theb.fì,lY.

(3)Ini3jJìn.

(4)Jul.MmvTOLUs,Diss.deRomanorumscpukris.Edit.

Graevii.Idem,Dia, depwnis.

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(23)

ARTICOLO DECIMO.

19 coiulannntoall’ultimo supplizio,evennein\- ]>iccaco; nonsideve perciò lasciareilsuo ca- daveresulleforche, mentre un impiccatoè unabestemmiacontro Dio;laondetunondevi contaminarne iltuopaese;ilqualeil tuo Si- gnore,iltuòDiotiha datoinpatrimonio(1) ».

JGalliall’oppostoappendevano,dopo unabat-

. tagliavinta,icapideiloro nemici al collo de'lorocavalli elistrascinavanopubblicamente a casa,affinchèfossero a scherno,e 'comeè ancorain uso pressoiTurchi, letestede*più ragguardevolivengonoconservatemediante de- gliaromati,efatte vedereaiforestierisenza che possano colmezzodeldanaro esserecam- biate(a).

§8.

Vistenelbruciamento.

Risguardidegliantichi^

sullamorte apparente.

Da

ciò si rilevache presso tuttiìpopoli

iquali avessero appena fattoqualche passo nellacivilizzazione,fuprincipalmente oilbru- ciamento,oppureilseppellimento dei morti,

il mezzodestinatoaseparareimortidallaso- cietàde’ vivi, senzache questi ne frappones- sero alcunaevidentedifficoltà. Io ho già al- trove'datoacomprendereche questa separa- zione presso ^liantichiRomani era stabilita con tuttala circospezione delle leggi sulla possibilitàdi ritornoalla vitadallamorteap>

(t)Dcuteron.,c.XXI,v.22,23. (2)Srtt.i£Oiàeograph.,lib.IY«

(24)

ao

SEZIONE SECONDA.

parente.C.Celiodicecliìararoeuteche presso

iRomaniicadaveri erano inibaleamatidaiprò- prjparenti, a fine, nel casocontinuassead ardereancorainessiqualche scintilla di vita enonavesse adestìnguersi affatto

,potessero dinuovoessererichiamati al giorno(i): si credea cioè,diceServio, cheillavamentocol- r acquacaldapotessenelmiglior

modo

risve- gliareilnascosto spìritovitale

(2).Sì lavano

icadaveri,dice Luciano,sibruciano all'in- tornodi essiipiùpreziosi aronaati,sicirconda laloro testaconun'elegantecorona di 6ori

,

esivestonocoi loco migliori abiti (5).Secondo lenotiziechecidàGyraldo, quando presso

i Romani unindividuo cessava di vivere,il

suocorpositenevaincustodiapersette giornit

duranteil.qualtempoera lavato,imbalsamato, baciato, pianto, ed esclamato. Nell'ottavo giorno sene ifacevanoifunerali, edil corpo venia bruciato\nelnonopoi eradepositato (^).

(1) NellaprefazioneallibroX.

(•j)CjtJLlUS,VeprojimisRomanorumrilibus ,

p.

(3)RabbiPJPJciparladell’uso presso gli.aoiicbiburei dell’avviluppamento, che si eseguivaeoa unagrossolana veste di canevaccio, fosseanchedei valore diunsolofiorino MoidKatan,p.a3.

(4)Devario sepeliendi rifu;quindisidiceva:«Defletu;

atque eonclamaUisprocesserairaortuus ritusque patrio poinp funeris pnbliciduclabalur perforum».Mei,II

^

post,med p.12Ó Elmenh.

Siosservi ciòebe iohogiàdettosi quest’oggettonelvoi.Vili,sez.JI>art.5, S

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(25)

ARTICOLO DECIMO.

ai

§ 9- Baclammto demorii.

La prima coaa chesieseguissenel mentre

dell’agonia,sierache,ilparenteilpiù pros- simo,oppure,pressoìmaritati,quegliche ne' restava,davaaimoribondo (quasiper acco- glierneladiluianima)I’ultimo bacio,egli chiudevagliorchi. Appena posto sul rogo, oveilcadavereeracollocato suldorso,gli si aprivanodinuovogliocchi,comese egliavesse aguardare ir cielo.PressoiCristianiGreciè,

aldiredi Tournefort,diuso generale,chei

parenti,esegnatamenteil marito, oppurela moglie,bacinolaboccadelmorto,fosse egli ancheperitoperlapeste. Ànche'presentemente sonoimortiinRussia,pressotuttiiGreci, senza distinzione, baciati dagliamici edaiparenti.

§

IO.-

Lavatori,preparatoride’cadaveri. Schiamazzi delledonne.

Suono construmentidafiato.

Erano stabiliti per lavare, imbalsamare, e stropicciare alcunilavatori di cadaveri pre- paratoridi cadaveri (PoUinctores)(i).LePre- ficaeerano alcune piagnonecbé si raccoglie- vanoall’intorno delmorto, e cheditempo

(i)Plaut.,Poen.Prot.65.Vlpiakvs,inPandeclis,'W^

3, 5,88.SERriusad Virgil, jEneid.,lib.I.C.Celsus in prcufal.

,

lib.X.CasàuvsRomanus,I.c.,p.•xi'].

(26)

aa

SEZIONE SECONDA.

intempoegclaraavano a tuttapossa (concla- matìo )

,

cosicché nel caso fosse esso sola- mente mortoinapparenza, potesse permezzo delleloro grida essererisvegliato (i).

Lo

schia-

'mazzodelle piagnone eraaccompagnato da nu flauto.Alcunidegli astantisibattevanoforte- mentesulpetto;altri sistrappavanoicapelli

,

e

si stracciavanoleguance:secondocinarra uncelebrescrutatoredell* antichitànonsiac- contentavano trattandosi di persone ragguat-

,

devoli mortedellesempliciesclamazioni

ma

(

come

sirilevadaunbassorilievo chesitrora nelLouvrediParigi)sifaceva ttso altresì-di trombe, e trombette acutamentesquillantiper operare più fortemente sugli organidelloro udito (a); se poi si aveainutilmenteschia- mazzatoall*intornodelmorto,nonprendeva piùulteriorepenaper richiamarlo invira (3).

Tuttiquelli poi cheaveanoavuto qualchein- cumbenzaall’intornodelcadavere, eranoal- tresì obbligatialavare pertrevolteildihii corpo(4).

Licurgostabilìchesidovea piangere per un- dici giorniil mortopriadi seppellirlo(5).

(i)Plavt.Tn.c.Il,6,i4,J.A. JoJCHiui,Diss. jurid., devivisepultura^ delieto)etpoena, S

"(a)Dictiormaireencrclopédiqu^v.Funeraiiles.

.(3)« MedicicoDclamalis, desperatisquecorponbus non adhi- Ijentnedentesniauus ». Apvlej,Doctr.PiatijII

jpo*I

med.,p.ai ,l^l.Elmenb.

. '

(4)ViRCUiVS,dEneid.,lib.I,v.

(5)S,Fr. Pervcci,1.c.,lib.I, p-aao.

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(27)

I

ARTICOLO DECIMO.

§ i»- Imbalsamamento.

a3

À

finepoi1cadaveri,senzachefossero loro levatii visceri,potesseroresistereallaputre- fazione duranteil tempodiotto giorni, che secondola costumanza de*

Romani

venivano conservati per poibruciarli, sicoprivatutta lalorosuperficie con del mele (i). Per lo chelabile era pressogli antichi il simbolo dellavita,edil mele quellodella morte(a).

Forseaccadde per questo motivo, chegliEbrei neipassatitempinonfacevano alla Divinità alcuna olFertadimele;cosìpuronessuna cera veniadaessi!bruciataneltempioessendo questa trattadalmele;

ma

invece volodell’oliod’u- liva(3)

Allorchévifossemancanzadìmele, si impiegava, perlostessooggetto,dellace- ra(4).Il terzo

modo

per preservaredallapu- tredineeradiintonacareicadaveri con del-

(i)Pliaio,dice;«Mellis quidemnatura lalisest, ut^ putr68ccre corporanonsinai

^jucuuHosapore atcjQC non aspero,alia,quamsalisnatura».Lib.XXII,cap?

Presso Zenofontesidice;»Melle ubiitusdomumdeportatus,

»cr.>gi»nisepiilliiram conseculus».Griecorumhistoria,lib.V.

(a)CoBLlVS HoDlO;lib.i8,cap.in.

(3)fvevit.2.S.Gerooimodice:« In Dominisacrifìciismel nonolFerunt,ceraque contempta,qu-a!mellis hospiliura est

,

oleumacccnditur intempio Dei quod de amaritudineexpri- roiiurolivarum*>.j4dGuudentium

,deùifhntuUB education&l Opp. omn.,t.I.p.ii5.

(i)EmilioProbodice di Agesilao:u Inmorbnmimpliciliis dercssit.Ibicumamici,quo Sparlamfaciluisperferrepos- seul

,quod mel nonhab.rent,ceracircunifudetuul,alque indomumretulerunt».LostessodicePlutarco.

(28)

a4

SEZIONE SECONDA.

rollodicedro(i).La quartatnaniera consi- stevanell’impiego didiversi aromati, la'coi cognizione è giuntafinoanoi,eco’qualiper secolivennero conservatiicadaveridallapu- trefazione(a).

§ la.

Custodi de* cadaveri.

Dopo

chei preparatoride’cadaveri (Libi- tinarii ) (3)aveanoeseguitetutte questefun- zioni,addossavanoalcadavere imbalsamatouna toga bianca,oppure,seera un personaggio d’ altorango,il più splendido suovestito;ed

'

alloraera vicinoil tempo del bruciamento;

ma

frattanto siponevaildefuntoall’ingresso dellacasa,oppurenel vestìbolo,sudiunletto da mortocoipiedirivoltiversola porta, e

(i)MPriinussudorcedri!(o piuUoslolapiu sottile resina delcedro)aqucemodofluiicanali.HocinSyriacedrium yo- calur, cui tanta visest,utin£gyptocorporabominumdefun- clorumpeifusaserventur».Plinjus,I.XVI,c.II.

u Gli abitanti dell' isolaRukbiya(unadelleisoledi Sandwicb) lavano, giusta riferisce Kruseiistern

,iloromorti.Gliamici, ovveroiparentipiù prossimi delmortodevonopoirestare peralcunimesi adassistereilcadavere,elostropicciano coll’ oliodiGocos per impedirnelaputrefazione.Ilcadavere diventaconquesto stropicciamentodurocome unapietraed indislruiUbile Reiscum'dieìVelt.St. Petersburgi8io.

Itheii,s.190-193.

(a)Càsjlws Romanus,1.c.p.o53. ' (3)QuestiLibitioarii,dopocuifuronoiPollinctores,erano provvistidi tuttociò cheeranecessarioperpreparareil morto.Essiaveaoo questonome,perchèleloro ofGciueerano neltempiodiVenereLibitiua, in cuierano ancheregistrati imorti. Altrilodeduconodalladea protettrice deimouumenli sepolcrali.LibilinavitaSfetokiusinUcrontì,cap.35.

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(29)

ARTICOLO DECIMO.

a5

viIaceaundiscorso funebre (laudatio in rostris),edopoquesto, fattosi un solenne invitopel funerale,era via trasportato (i), esipassava perlaportaUhìtìnica

pei pri-

mf

vi sitrovavanoinobili sul

campo

diMarte, edirestantiabitantierano alladistanzadiun trattodiduemille passi dalla città, ed in vicinanzadei lorosepolcri; quindi il morto erarecatoalrogo

(roguspyra )

(a). Allora questo,priachefossero poste sottolacata- stale ardentiiìaccole,venia purificatoebe- nedetto (lustrano),e circondatodaunagran quantitàdipopolo(3).Postosul rogo,gliera primadi tutto,

come

ho giàaltrove accen- nato',tagliato viaundito(4).

§ i5.~

Urneperraccogliereleceneri.

Dopo

ilbruciamento de’cadaveri le ossa ,

restatespogliatedal fuoco erano raccolte da manipure,lavate conlatteevino,ecusto- diteinun’urna insiemealleceneri(5).Leurne

(1)Eracioèannunzialo pubblicamente da unaraldo.«£';rc- quiasL.N.filaquibusestcommodumire

,tempiisest,ollus (ille)extedibuseffertiir».

(9) Inconseguenzadiunordineemanatodai consoliA.Claudio e G.Nerbano Dio,Kb. 48. Pei poveri vi eralapubblicaca- tasta

(ustrinà),di cuiMarzialedice:

uQuatuorinscriptiportabant vile cadavcr, u Accipii infelix qualia millerogus». '

Epigr.yS,lib.Vili.

(3)Qointiujnus,declatnat.3ag.

(4)V.ilvoi.prec.

(5)Casalws Romanus,p.a54-

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(30)

a6

SEZIONE SECONDA;

de’Greci erar.->piùvolfegrandi dieicada- veri inesse,dopoche antecedentemente erano statilavaticol vino ecollelagrime,ed or- natidifìori,come hannofattogliSciti edi

Marsigliesi,sipotevanoconservarerittiinpie- de (i).Del restononera indifferente anche peicadaverichesiseppellivano^il

modo

di giacerenella terra, eperdistinguersidaiFe-

iiicjche volgevanoiloromorti versoponente, dovea piuttosto essere rivolto il loro viso versolevante.

§ *4-

^Nuovaintroduzione del seppellimento ,

ma

fuoridellacittà.

Molte sonolecagioniperlequalialtempo degliAntoniniimortinonvenivano piùbru- ciati,

ma

incambiosiseppellivano,

e cer- tamentefuoridellacittà: primieramente per noncontaminareleofferte, lequali perIopiù si eseguivanoincittà(a) Insecondoluogo, per nonavvelenare1*aria;interzoluogo per rammentare aipasseggieri lamortalità,edec- citarliabuone azioni: Gnalmente,inquarto luogo,per preservarelacittàdaimalidelfuo- co(3).AdrianoedAntoninostabilirono in fine

(1)VAienws Maxiuvs.Perucci,I.c.,p. 9S.'^ (2)Nefirniestareritursacracivitatis.

In esiste una- leggediDiocleziano e diMassimioiatio,laqaait dice:Ne sancium municipiorumjus pollaatur.

(5)Giànelle dodicitavolevenne moltoscritto relslivajuenta aimortiedollesepolture.Ciceronedice:« Hom\ne\nmor- Utuminquit ìex inXIItabulisiinurbene sepeli'^!Credo

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(31)

ARTICOLO DECIMO.

27 cheildecretoche vietavadiseppellirei ca- daverinella cittàdovesserestarecostantemente inalterabile;e venne stabilitauna gravepena pecuniaria contro coloro che avessero costrutto de’sepolcri nell’interno della città (1).

Da

questa leggeerano eccettuateleverginivestali,igrandi, segnatamentegli ìmperadori,quelliche erano statiportati in trionfo nella città,

come

è accadutoconTrajauo,conPnblicola,con G.

Puiilicio,coi Fabrizjedaltri(a).La maggior partede’sepolcri fuori di città erano Inngo levieFlaminia,Latina,Lauretana, Ostiense,

Prenestina,SalariaeTiburtiua (3). L’ inipe-

veipropterignispericulurn ».Lib.II,delegihus.Allorché sibruciòilcaclavar»Ai Ctodiosulrostro,ilfuocos’appiccò aivicinifabbricalidiquellapuDblica.piaci».

(1)Adrìaous,imperator,poeoaniataluilquadragintaau..

reorun)tamineos quiiourbesepelirent,quatninmagi- stratus,quiidpassi esseut,jussitque iusupcr,utcorpus aliotransferrelur.UlPUrfUS}Desepult.Vtol.

, lib.3o in

Edict.L. prtet.

Ulpianodiceebe questorescrittoha avuto

ilsuoeffettoancheiorisguardoallealtreciltò

, acui er»

sialadatalaleggemunicipale,cheiloromortidovesseroes- sere seppellitifuoridella mura. AvGVSTlllI

, DeIcgihux Uber.ItiGrtEvithesaur. antiquit;v. Il,p.3o 3. Lostesso ordiuaronoÀntonioo FioeDiocleziano,c.Dereìig,

(3)Publìeola acagionedei suoi meriti distinti versoilpopolo romenofuper ordinodi questo sepolto nella città sul colle Falia, equestoonorefuconcessoatutti idiscendentidiquesto grand'uomo.Scorso qualche tempo

,nonfupiù alcunodiquesti seppellito in tale situazione;nondimenoicsdavtri diquesta famigliafuronoinqnel luogorecatiessendone’ loropropif cataletti,indidiuoovoviatrasportati,afìneconciòfossa indicatocheilmorto potevaessere seppellito iuquelluogo;

macheivinonsitratteneva, echeil

mu

tosifaceavclonfa- riamenteseppellireah» ove.PlvtarchvsinPuhìicolam,p.147.

(3)AucliegliAteniesiseppellivanoi loromerlicoiiciitii- dinichesidistinseix)sullastradache conducevaall’accade- mia.Cateaubriacdctice:«Leeberoiuque ncus parcourions.

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