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aggressioni ai sanitari

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Academic year: 2022

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Numero 1/2020

DDL 867

Una legge contro le

aggressioni ai sanitari

I

n un Paese civile come l’Italia, ci duole constatare che è necessario promulga- re una legge per contrastare il feno- meno delle intimidazioni e aggressioni al personale sanitario, chiamato a tutelare la salute dei cittadini e assicurare i livelli essenziali di assistenza. Per prevenire i fenomeni di aggressione, intimidazione e minaccia ai sanitari, oggetto di un’e- scalation senza fi ne che si prolunga da anni, sono state presentate ben cinque proposte di legge, poi conglobate nell’ot- tobre 2018 in un unico DDL a fi rma del ministro della Salute Giulia Grillo, di concerto con i ministri dell’Interno, della Giustizia e degli Affari Regionali e le Autonomie: “Disposizioni in materia di

sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni”.

Dopo le necessarie verifi che delle com- missioni del Senato e una serie di audi- zioni – nelle quali il SIVeMP ha illustra- to le esigenze della categoria ponendo in luce le criticità e le peculiarità della professione veterinaria – fi nalmente il Senato ha approvato a settembre 2019 il DDL, che è stato inviato alla Camera dei Deputati per la sua approvazione.

Il testo licenziato dal Senato, composto da cinque articoli, prevede la costitu- zione di un osservatorio nazionale, con compiti di monitoraggio del fenomeno e promozione di azioni effi caci per contra-

Angela Vacca*

SIVeMP ha presentato uno

specifi co emendamento per far

includere i medici veterinari

nei benefi ci della Legge

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starlo; modifi che all’articolo 583-quater del codice penale, con l’estensione delle pene previste per aggressioni ai pubbli- ci uffi ciali anche ai casi di aggressioni al personale esercente una professione sanitaria e socio sanitaria; l’ampliamen- to dell’applicazione dell’articolo 61 del Codice penale (circostanze aggravanti), anche nel caso di aggressioni al perso- nale sanitario. Prevede, inoltre, alcune modifi che in materia di procedibilità per rendere applicabili le integrazioni ai citati articoli del codice penale.

Il testo e sitato dal Senato, tuttavia, pre- sentava alcune limitazioni importanti e per migliorarne l’effi cacia sono stati proposti numerosi emendamenti.

In particolare l’applicazione delle modifi - che apportate al codice penale venivano riservate solo ai casi di aggressione at- tuate all’interno delle strutture sanitarie e socio sanitarie pubbliche e private. Tale limitata applicazione avrebbe portato ad escludere tutte le situazioni in cui le aggressioni si fossero verifi cate sul terri- torio, presso aziende private, stabilimenti di produzione e trasformazione o pres- so domicili di privati, ovviamente non annoverabili tra le strutture sanitarie.

Ciò ha destato allarme all’interno della categoria in quanto l’applicazione senza modifi che del testo avrebbe determinato l’esclusione dei veterinari dall’applica- zione della legge.

Allo scopo di includere nei benefi ci della legge i veterinari, il SIVeMP ha presenta- to uno specifi co emendamento, portato all’attenzione del Ministro della Salute, Roberto Speranza, che ne ha condiviso i contenuti, così come le commissioni Af- fari sociali e Giustizia della Camera, che hanno approvato le modifi che proposte.

Le altre richieste, presentate nelle au- dizioni del SIVeMP alla Camera e al Senato, e che meritano di essere evi- denziate, in quanto accolte riguardano l’obbligatorietà per le ASL e le strut- ture sanitarie di costituirsi parte civile nei processi di aggressione ai sanitari, e l’inclusione nell’Osservatorio nazionale sulle Intimidazioni delle Organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative.

Riteniamo che l’esperienza maturata in oltre dieci anni di contrasto al fenome- no e l’utile contributo dato dai Sinda-

cati al tavolo nazionale siano elementi fondamentali non solo per contribuire al rilevamento degli episodi di violenza o degli eventi-sentinella, ma anche per monitorare l’attuazione delle misure di prevenzione e protezione della sicurezza nei luoghi di lavoro da parte delle ammi- nistrazioni, e ridurre i fattori di rischio.

Purtroppo la proposta della creazione delle équipe veterinarie, da noi avanzata per evitare che i veterinari continuassero a lavorare in solitudine, anche in ambienti ostili o di scarsa legalità, non ha avuto pieno accoglimento. Infatti, il testo licen- ziato dalle commissioni indica generica- mente come buona prassi organizzativa aziendale il sistema di lavoro in équipe, al fi ne di garantire una maggiore sicurezza degli operatori, ma non risulta essere una disposizione vincolante per le aziende.

Il testo licenziato dalle commissioni Af- fari sociali e Giustizia della Camera è stato quindi ampliato e migliorato nel

suo complesso avendo recepito gran par- te delle richieste avanzate dalle organiz- zazioni sindacali e di categoria.

Il DDL 867, nel mese di febbraio 2020 era in procinto di essere approvato dalla Camera per poi concludere il suo iter al Senato con l’approvazione defi nitiva. L’e- mergenza sanitaria dovuta alla diffusione del coronavirus ha fatto slittare i tempi e ancora oggi la tempistica risulta incerta.

Siamo fi duciosi che con l’approvazione di tali disposizioni e con le campagne di comunicazione istituzionale, previ- ste nel DDL 867, questa legge possa disincentivare i troppi comportamenti aggressivi nei confronti dei sanitari e dare maggiore tutela ai veterinari che quotidianamente operano sul territorio per garantire salute, benessere animale e sicurezza alimentare.

* Referente nazionale Osservatorio In- timidazioni SIVeMP

© Lightspring- shutterstock.com

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