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Il centro Nutrafood come strumento di promozione e corretta divulgazione dell informazione sul cibo

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Academic year: 2022

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Il centro Nutrafood come strumento di promozione e corretta

divulgazione dell’informazione sul cibo

Lucia Guidi

Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-Ambientali Centro Interdipartimentale Nutrafood

Università di Pisa

IL CIBO PER LA MENTE

30 anni di ricerca al Centro “Enrico Avanzi”

San Piero a Grado (PI)

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IL CIBO

Ogni sostanza o miscela di sostanze in qualsiasi stato della materia e struttura non lavorata, parzialmente lavorata o lavorata, destinata a essere ingerita, o di cui si prevede ragionevolmente l'ingestione da parte dell'essere umano

• Apporto di nutrienti FUNZIONE PRIMARIA

• Soddisfazione sensoriale, gusto, aroma, ecc.

FUNZIONE SECONDARIA

• Quella che cercano di sviluppare gli alimenti funzionali FUNZIONE TERZIARIA

zuccheri

proteine grassi

minerali

acqua

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Perché questa funzione terziaria?

L’Italia è un paese dalla grande tradizione culinaria, dove al cibo vengono sempre associati i valori di relazione e convivialità

Il cambiamento dei ritmi e degli stili di vita sta modificando sensibilmente le nostre relazioni con il cibo come emerge dal rapporto Fipe di quest’anno

La risorsa TEMPO scarseggia di più nella vita delle persone e condiziona anche la relazione con il cibo

- 32,7 ed il 53% degli intervistati ha dichiarato di cucinare a pranzo e a cena tutti i giorni - Dal 1998 la percentuale delle persone che pranza a casa è scesa dal 78% al di sotto del - Tra coloro che cucinano “tutti i giorni” o “qualche volta” il 76,9% dedica 30 minuti al72%

giorno a questa attività ed ancora meno sono i minuti dedicati al consumo: appena 29

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Tuttavia aumenta tra gli italiani la consapevolezza dello stretto rapporto tra alimentazione e benessere

- il 97,1% degli intervistati è consapevole del fatto che la nostra salute e il nostro benessere dipendono da ciò che mangiamo

- il 71,8% degli intervistati si informa, durante la scelta del piatto, sulla qualità e la provenienza dei prodotti utilizzati

- solo il 53,3% degli intervistati dichiara di consumare verdure e ortaggi quotidianamente, ciò significa che una persona su due continua ad avere un’alimentazione che non prevede quotidianamente una porzione di verdure

- si nota comunque un trend di crescita rispetto al 2005 in cui il consumo quotidiano di verdura era abitudine solo per il 48,9%

- esattamente nella direzione opposta le abitudini di consumo della frutta: 8 persone su 10 la consumano quotidianamente. Ma il trend è in flessione: dal 77,3%

del 2005 al 74% del 2017

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Indagine Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione

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Spesso si cercano «mezzi più veloci»

per sopperire a tutto ciò, compresa la ricerca di alimenti, nutraceutici integratori che possano avere effetti positivi sul nostro stato di salute e, di conseguenza, sulla qualità della nostra vita anche in considerazione dell’allungamento notevole della vita media

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Nella stessa linea aumenta l’utilizzazione di prodotti alimentari rich- in e quelli del «cibo senza»

Indagine dell’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy, 2017

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Oltre all’altro grande spettro di questi ultimi anni:

L’OBESITA’

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…………INTERNET FONTE DI INFORMAZIONI E NON SOLO…………

NUTRACEUTICA 470.000 risultati

NUTRACEUTICA E SALUTE 481.000 risultati

NUTRACEUTICAL AND HEALTH 27.500.000 risultati

PHYTOCHEMICALS AND HEALTH BENEFITS: 4.100.000 risultati di cui 1.080.000 risultati con il dominio .com, circa 177.000 risultati con .org, circa 34.000 risultati .edu,

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Life in Plants è la nuova linea di estratti vegetali di Nutraceutica. Tutta la nostra conoscenza e la passione in 450 estratti vegetali selezionati da aziende leader mondiali e prodotti in Italia in esclusiva per Nutraceutica.

Gli estratti Life in Plants sono prodotti sotto la nostra supervisione in una moderna struttura a minimo impatto ambientale. Qualità, sicurezza , eco - sostenibilità, il pieno rispetto delle normative alimentari e farmaceutiche: Life in Plants ottiene il meglio dalla natura.

Se “siamo quello che mangiamo”, come affermava Feuerbach, l’alimentazione occupa un ruolo decisivo per il nostro benessere. Spesso però non “sappiamo quello che mangiamo”, e la qualità del nostro vivere ne risente, con gravi conseguenze per l’organismo. L’informazione sul rapporto tra cibo e salute è spesso inesatta o retorica, vittima di luoghi comuni o degli interessi di parte dei produttori. È qui che entra in gioco la Nutraceutica, una parola che sarà sempre più sulla bocca di tutti.

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Il mercato degli integratori e dei nutraceutici mostra ottime prospettive

Negli ultimi dodici mesi, ha registrato infatti una crescita a valore del 4,3 per cento arrivando a toccare quasi quota 3,5 miliardi di euro per un totale di 256 milioni di confezioni vendute

FederSalus, marzo 2019 Tra i Paesi europei, l’Italia si colloca al primo posto per spesa pro capite per prodotti nutraceutici

In media ogni italiano spende 41 euro all’anno, austriaci e belgi 33 euro pro capite ed ultima la Francia con una spesa di 12 euro

Le regioni che maggiormente contribuiscono all’ampliamento di questo mercato sono Emilia Romagna, Lombardia e Lazio, mentre i prodotti più venduti restano i multivitamici

Siamo, tuttavia, ben lontani dall’eguagliare il primato degli Stati Uniti, dove ogni anno vengono spesi circa 60 miliardi di dollari in prodotti nutraceutici

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Molte multinazionali hanno compreso che è l’ora di abbandonare il cibo spazzatura e di accostarsi a prodotti salutari, poiché le esigenze dei consumatori sono radicalmente cambiate

Testimonianza è data dal fatto che aziende come Danone, Nestlé e Coca Cola hanno iniziato ad acquisire marchi minori produttori di integratori alimentari, snack e bevande multivitaminiche

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Cinque categorie di nutraceutici occupano oltre il 70% del totale del mercato (Consumer health) e continuano a crescere in media del 7,6%:

multivitaminici (crescita media del +7,3% in 3 anni)

integratori gastro-intestinali (+6,9%)

integratori cardiovascolari(+10,5%)

integratori per il sistema urinario (+7,9%)

ricostituenti (+5,6%)

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QUALI LE CAUSE?

Oltra all’invecchiamento della popolazione, che continua a lottare con problemi di salute associati a periodi di vita più lunghi incidono anche

- riforme dell'assistenza sanitaria - perdita di benefici sanitari

- aumento delle spese personali per la salute

- maggiore conoscenza da parte del consumatore dei metodi biologici e naturali per migliorare la salute, che ha prodotto un aumento della domanda di vitamine e integratori

spingono i consumatori a cercare mezzi alternativi nella gestione dell'assistenza sanitaria

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Crescita dei costi sanitari

Aumento della durata della vita media Cambiamento dello stile di vita

Malattie cronico-degenerative

Progresso scientifico

Sviluppo di nuove tecnologie

Salute

Qualità della vita

Qualità dell’invecchiamento ALIMENTO

FUNZIONALE

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NUTRAFOOD

7 DIPARTIMENTI E 176 RICERCATORI AFFERENTI

NUTRACEUTICA

Scienza che si occupa di studiare gli alimenti che hanno un effetto benefico sulla salute umana

Si tratta di un campo molto vasto e abbastanza indefinito, dato che sono tantissimi gli alimenti, in particolar modo la frutta, la verdura o le erbe che hanno effetti benefici sulla salute dell'uomo e che coinvolge ricercatori con competenze che vanno dalle scienze agrarie, alla veterinaria, alla biologia, alla farmacia, alla medicina

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NUTRACEUTICA

Appare ovvio che la nutraceutica non può parlare per vaste categorie, altrimenti si baserebbe sui presupposti per cui frutta e verdura fanno bene o qualche detto della nonna su olio di fegato di merluzzo, succo

di limone e aglio spremuto

La nutraceutica, per essere una scienza, si deve basare sui dati scientifici e sulle scoperte relative ai singoli cibi in modo da fornire

indicazioni utili

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Un'altra caratteristica della nutraceutica è che di solito tratta di alimenti facili da assumere e facili da reperire

Oggetto di studio della nutraceutica è quindi un alimento d'origine naturale che sia facilmente reperibile a tutti ed il cui consumo

permetta, a chi lo fa, di mantenere uno stato di buona salute

Per fare questo l'alimento deve rispondere ad alcuni concetti chiave della disciplina: non favorire il sovrappeso, apportare vitamine, minerali

e acidi grassi essenziali alla salute e avere un'azione farmacologica, tenendo presente che

il bacino d'interesse cambia a seconda del Paese in cui si opera

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Gli alimenti nutraceutici vengono comunemente anche definiti alimenti funzionali, pharma food o farmalimenti

Un nutraceutico è un “alimento-farmaco” cioè un alimento salutare che associa a componenti nutrizionali selezionati per caratteristiche quali

l’alta digeribilità e l’ipoallergenicità, le proprietà curative di principi attivi naturali di comprovata e riconosciuta efficacia

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In realtà dovremmo fare un distinguo:

NUTRACEUTICO: singola sostanza con proprietà medicamentose presente nell'alimento

ALIMENTO FUNZIONALE (FARMALIMENTO): si identifica l'intero cibo che presenta proprietà benefiche

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ALIMENTO FUNZIONALE

………da un punto di vista giuridico è un ALIMENTO (regolamento CE 178/2002)

Aggiunge la FUNZIONALITA’ ad un alimento tradizionale

In Europa nel 1996, sotto il coordinamento dell’International Life Science Institute, viene promossa una Azione Concertata della Commissione Europea sulla Functional Food Science in Europa (FU.FO.S.E), allo scopo di stabilire e sviluppare un approccio scientifico basato sulle evidenze a sostegno dello sviluppo di prodotti alimentari che si possano definire Alimenti Funzionali. Il documento finale è stato pubblicato nel 1999.

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ALIMENTO FUNZIONALE

- possiede effetti addizionali dovuta alla presenza di componenti (generalmente non-nutrienti) che interagiscono selettivamente con una o più funzioni fisiologiche dell’organismo che determinano un miglioramento dello stato di salute e benessere e/o una riduzione del rischio di malattia

- è un alimento non una pillola, una capsula o un integratore alimentare - esercita la sua funzione in quantità normalmente previste dalla dieta - deve dimostrare attraverso modelli e successivi trial clinici un effetto

monitorabile sulla salute dell’uomo

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Gli Indiani, Egiziani, Cinesi, e Sumeri sono solo alcune civiltà che hanno fornito la prova che suggerisce che gli alimenti possono essere efficacemente usati come medicine per curare e prevenire le malattie

L'ayurveda, la medicina tradizionale indiana vecchia di cinquemila anni, cita i benefici del cibo per scopi terapeutici

Ippocrate, considerato da alcuni come il "padre" della medicina occidentale, sentenziava “Lasciate che il cibo sia la vostra medicina e la vostra medicina sia il cibo”

Il moderno mercato dei nutraceutici iniziò a svilupparsi in Giappone durante gli anni 1980

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In contrasto con le erbe naturali e le spezie utilizzate come medicine tradizionali per secoli in tutta l'Asia, l'industria dei nutraceutici si è

sviluppata a fianco dell'espansione ed esplorazione della moderna tecnologia

Infatti, fino a pochi decenni fa, l'analisi degli alimenti era limitata all'aroma del cibo (gusto e tessitura) e al suo valore nutrizionale (composizione in carboidrati, lipidi, proteine, acqua, vitamine e sali

minerali)

Solo nella seconda metà del secolo scorso evidenze sperimentali hanno dimostrato che altri componenti degli alimenti possono svolgere un ruolo

fondamentale nel collegamento tra cibo e salute

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RELAZIONE TRA CIBO E SALUTE

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RELAZIONE TRA CIBO E SALUTE

Nel 2017 un decesso su cinque legato a malattie cardiovascolari, cancro e diabete,

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RELAZIONE TRA CIBO E SALUTE

Recentemente è stato pubblicato sulla rivista The Lancet uno studio firmato da 130 ricercatori e condotto in 195 Paesi

Sono stati analizzati i consumi alimentari dal 1990 al 2017 e quasi 11 milioni di persone - più della metà delle quali con più di 70 anni - hanno perso la vita per colpa di una dieta «povera»: intendendo come tale non

soltanto la penuria di cibo, ma anche di qualità

Nella quasi totalità dei casi - 9.5 milioni - i decessi sono avvenuti per cause cardiovascolari

La restante parte è stata determinata dallo sviluppo di tumori (913mila), del diabete di tipo 2 (339mila) e delle malattie renali

(137mila)

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RELAZIONE TRA CIBO E SALUTE

Il filo conduttore a cui possono essere relazionati un decesso su due e due casi su tre di disabilità «legati» all'alimentazione è rappresentato da:- basso apporto di cereali integrali

- basso apporto di frutta e di verdura - elevato consumo di sale

La parte restante è attribuibile all'eccessivo consumo di carni rosse e lavorate, di bevande zuccherate e di alimenti ricchi di acidi grassi trans

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RELAZIONE TRA CIBO E SALUTE

PAESI POVERI: la povertà è un fattore di rischio a sé stante, poiché chi vi è colpito ha meno strumenti per informarsi (e dunque per fare prevenzione) e per accedere alle cure più avanzate (terapia) ed infatti negli Stati meno abbienti, le scelte alimentari che più spesso mettono a rischio la salute derivano dal ridotto consumo di cereali integrali, frutta e verdura

PAESI PIU’ RICCHI: elevato consumo di alimenti abbondanti in sale, spesso di origine industriale. E’ quindi il benessere a rappresentare la principale minaccia per la salute del cuore e delle arterie

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RELAZIONE TRA CIBO E SALUTE

E’ quindi necessario un cambio di approccio che porti a promuovere linee guida per una corretta alimentazione, piuttosto che indicazioni basate

sui principi nutritivi

Gli interventi per promuovere la salute a partire dalla tavola devono concretizzarsi a più livelli:

- dalla comunicazione

- all'etichettatura dei menù e degli alimenti - dalla tassazione dei cibi meno salutari

- alla promozione della salute nelle scuole e nei luoghi di lavoro

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RELAZIONE TRA CIBO E SALUTE

In Italia sono avvenuti 107.7 decessi su centomila determinati da una dieta di scarsa qualità e nella classifica è preceduta da altri Paesi europei quali la Francia (89.1) e la Spagna (89.5)

DIETA MEDITERRANEA

Lavori scientifici di Ancel Keys negli anni ’50 Seven Countries Study

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MA SOLO ED UNICAMENTE BENEFICI?

In realtà la maggior parte dei consumatori attua quella che viene definita la dieta da supermercato

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MA SOLO ED UNICAMENTE BENEFICI?

Nessuno degli alimenti maggiormente acquistati (dati anno 2013 e 2017)

fa parte dei prodotti caratteristici della dieta Mediterranea

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RUOLO DELLA RICERCA

Navigando su Internet o dai mass-media arrivano molteplici informazioni su una sana alimentazione e sul concetto di nutraceutica

Ma aumentano anche le fake news o false informazioni senza alcun rigore scientifico

Istituto Superiore della Sanità: https://www.issalute.it/index.php/falsi-miti-e- bufale/l-alimentazione

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FAKE NEWS

Può la cannella essere usata per curare il diabete?

Aggiungere polvere di cannella agli alimenti che consumiamo può renderli più gradevoli al gusto, ma non esistono prove scientificamente valide che questa abitudine aiuti a combattere il diabete.

Il glutine nemico di tutti

E’ l’ennesima dimostrazione dello sfruttamento economico di una notizia falsa

Il glutine fa male solo alle persone celiache e sensibili (circa il 2-3 % della popolazione)

Chi non appartiene a questi gruppi e toglie il glutine dalla dieta rinuncia a proteine vegetali e si espone a una condizione innaturale. L’organismo umano da migliaia di anni si è ben adattato ad assumerlo.

La privazione può potare a ‘disbiosi’, cioè alterazioni della flora intestinale, che è uno dei nostri migliori alleati per la salute e andrebbe invece preservata

Il kamut è un cereale antico?

Kamut non è il nome di un cereale, ma un marchio registrato dalla società Kamut International come avviene per altri marchi pubblicitari

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FAKE NEWS

Meglio l’integrale che le farine bianche

Qualcuno dice che la farina bianca fa male perché ha un elevato indice glicemico, viene privata di principi nutritivi e addirittura sbiancata

In realtà la farina bianca non fa male e la sbiancatura è vietata

Inoltre nessuno la mangia cruda ma si assume con altri alimenti, che ne integrano il valore nutrizionale e rendono equilibrati i pasti

Al contrario la glorificazione della farina integrale dovrebbe essere fatta con cautela Infatti, la farina integrale (ed i prodotti) non dovrebbe essere dati troppo presto ai bambini in quanto nella crusca rimangono sostanze che ostacolano l’assorbimento di calcio e ferro

Gli spinaci contengono molto ferro

Vero, ma viene assorbito con grandissima difficoltà

Il latte fa male

In realtà il latte di mucca, capra o pecora fa parte da migliaia di anni della dieta umana, al punto che il genoma si è modificato per consentire anche in età adulta la produzione dell’enzima deputato a scindere il lattosio

L’ananas brucia i grassi

Unico effetto è quello attribuibile alla bromelina che favorisce la digestione delle proteine ma non la neutralizzazione delle calorie e dei grassi

Inoltre essa è contenuta nel gambo dell’ananas, che nessuno mangia

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STUDI CLINICI SUI NUTRACEUTICI

SOLO ATTRAVERSO STUDI CLINICI SI POSSONO AVERE INDICAZIONI

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STUDI CLINICI SUI NUTRACEUTICI

TUTTAVIA QUESTI STUDI SONO ANCORA LIMITATI PER DIVERSI MOTIVI:

- popolazione negli studi clinici è molto spesso eterogenea (elevata variabilità dei risultati con difficoltà nel confronto degli studi tra di loro)

- gli studi clinici sono spesso effettuati con prodotti che contengono mix di nutraceutici, dei quali non è sempre agevole determinare la biodisponibilità o gli eventuali effetti sinergici, agonisti o antagonisti

- assenza ad oggi di score diagnostici e prognostici che permettano di verificare l’effetto dei nutraceutici in maniera riproducibile e comparabile: gli effetti sulla salute di questi prodotti infatti sono

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QUALE E’ IL RUOLO DEL CENTRO NUTRAFOOD?

137 linee di ricerca che spaziano dallo studio dei mezzi di produzione del cibo sino agli effetti di questo su alcune patologie

Centinaia di lavori scientifici e lavori divulgativi

Cosa fare per informare anche il cittadino e, soprattutto, educare i bambini alla cultura del cibo di qualità?

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UNIRE LE FORZE PER UNA DIVULGAZIONE SCIENTIFICA CORRETTA E UNA DIVULGAZIONE DELLA CULTURA DEL CIBO E DELLA SUA

PRODUZIONE ANCHE IN TERMINI DI EFFETTI POSITIVI O NEGATIVI SULLA SALUTE UMANA

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COSA FARE??

- Vendita di prodotti nutraceutici o cambio del regime alimentare e dello stile di vita?

- Nuovo concetto di alimentazione

- Tecniche agronomiche finalizzate ad aumentare il contenuto in fitochimici

- Studi sull’attività biologica dei fitochimici ma anche della loro biodisponibilità e bioaccessibilità

- Tecniche gastronomiche finalizzate all’esaltazione delle componenti fitochimiche

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GRAZIE A TUTTI PER L’ATTENZIONE!

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