LA PROVINCIA
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MERCOLEDÌ 10 NOVEMBRE 2021
no gli analisti di Unioncamere, si tratta della conferma della progressiva terziarizzazione dell’economia, fenomeno in corso da molti anni.
Per l’edilizia l’incremento è invece frutto del periodo favo- revole che il settore sta attra- versando dopo una lunga crisi.
La ripresa delle costruzioni è correlata all’inversione di ten- denza delle imprese artigiane (+0,5%; terzo segno positivo consecutivo), dove il comparto edile rappresenta il 40%: «La ripresa in corso ha riacceso la voglia di fare impresa in Lom- bardia anche in settori, come l’edilizia e l’artigianato, reduci da lunghi anni di crisi», dichia- ra il presidente di Unioncame- re Lombardia Gian Domenico Auricchio. M.Del
Trend lombardo in linea: numeri in netta espansione
La demografia lecche- se delle imprese riflette l’anda- mento medio della Lombardia, dove il numero delle imprese attive al terzo trimestre di que- st’anno «sale ai massimi del de- cennio», afferma una nota di Unioncamere Lombardia.
Per le imprese delle province lombarde, il terzo trimestre del 2021 ha segnato un nuovo mo- mento di espansione con un to- tale di 959.861 registrate nelle Camere di Commercio (+1,2%
su base annua), di cui 823.609 imprese attive (+1,5%).
«Si tratta di valori che hanno ormai recuperato i livelli pre- crisi, superando anche i valori
che avevano caratterizzato l’ul- timo decennio per quanto ri- guarda le imprese attive. La spiegazione di questo anda- mento è legata a vari fattori e al loro impatto nel periodo di emergenza sanitaria sulle dina- miche della natimortalità», spiega una nota camerale.
In Lombardia, com’è acca- duto anche a Lecco, nel 2020 l’emergenza Covid ha frenato l’apertura di nuove imprese, mentre gli aiuti di Stato hanno scongiurato le cessazioni nelle piccole realtà.
Il 2021 è l’anno del recupero, visto che le iscrizioni si sono ra- pidamente riportate sui livelli
pre-Covid mentre le cessazioni sono rimaste su valori inferiori,
«anche per il protrarsi delle mi- sure di sostegno da parte delle istituzioni che hanno di fatto disincentivato le chiusure».
Una tendenza confermata nel terzo trimestre 2021, che registra un numero di iscrizioni (10.632) in linea rispetto allo stesso periodo del 2019 e un nu- mero di cancellazioni (7.193) che risulta invece ancora infe- riore di circa 2 mila movimenti.
Motore della nuova crescita di imprese attive sono i settori dei servizi (+3,1% su base an- nua) e delle costruzioni
(+2,3%): nel primo caso, spiega- L’incremento più evidente è quello del comparto edilizio
Economia
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LECCO
MARIA G. DELLA VECCHIA
La tendenza alla ri- duzione annua del numero di imprese si sta finalmente in- vertendo. Parola di Carlo Gui- dotti, responsabile dell’Uffi- cio studi della Camera di Com- mercio di Como Lecco, chia- mato a commentare i nuovi dati camerali locali sulla de- mografia delle imprese.
Il trend
Nei primi nove mesi di que- st’anno, rispetto a dicembre 2020, il numero di imprese a Lecco è cresciuto dello 0,5%, mentre nel terzo trimestre 2021 rispetto al secondo tri- mestre la crescita è stata dello 0,2%. Se si fa il confronto fra il terzo trimestre 2021 e il terzo trimestre 2020, la crescita è dello 0,8%. Si registra quindi quello che Guidotti definisce
«un aumento non certo di- sprezzabile».
In numeri assoluti, al terzo trimestre 2021 le imprese re- gistrate a Lecco sono 25.775, le attive 23.168, le nuove iscritte
Meccanica prima
per numero addetti Cresce il turismo
Il report. In aumento dopo anni il dato delle imprese Traina il settore classico, ma rimbalza anche il terziario Il Covid aveva “congelato” avviamenti e cessazioni
230 e le cancellate 174.
Il calo del numero di impre- se, tuttavia, può anche non es- sere registrato come una catti- va notizia. Guidotti ha infatti argomentato che, consideran- do il maggior settore lecchese della meccanica, «abbiamo os- servato che, seppure il numero di imprese sia calato, è aumen- tato il numero degli addetti.
Significa che nella meccanica locale è in atto un processo di concentrazione industriale dove, ad esempio, la grande impresa ne acquisisce di più piccole, oppure assorbe il lavo- ro di piccole imprese che chiu- dono. Ma, di fatto, gli addetti crescono. E ciò mostra anche che ad uscire sono le più picco- le e arretrate».
Guidotti torna alla statistica e spiega che negli ultimi cin- que anni e mezzo, fra l’inizio del 2016 e la fine di giugno 2021, la meccanica lecchese ha registrato 1.400 addetti in più (+5%), ma nonostante ciò il peso degli operatori del com- parto è sceso dal 28,5% al 28,2%.
La percentuale è calata per- ché è salito il numero di addet- ti di altri comparti, e ciò accade in modo vistoso nelle attività del turismo e della ristorazio- ne, «dove sta anche crescendo parecchio il numero di impre- se – afferma Guidotti – anche se a prima vista ciò potrebbe un po’ stupire, data la penaliz-
zazione che ha sofferto il com- parto durante il Covid. Eppu- re, dalle indagini che stiamo completando, questo è il dato che emerge. Nei servizi nasco- no tante nuove imprese, anche se di dimensioni più piccole ri- spetto al passato, mentre nella meccanica ce ne sono di meno ma con più addetti. A Lecco non sta accadendo nulla di strano in questo senso, è un trend comune in Lombardia».
Avviamenti e cessazioni Per ragioni evidenti avvia- menti e cessazioni si sono ri- dotti: se da un lato gli aspiranti imprenditori si erano dati più tempo prima di buttarsi in una nuova avventura d’impresa in pieno Covid, dall’altro le pic- cole attività in difficoltà non si sono affrettate a chiudere, in attesa di capire se e fino a che punto lo Stato le avrebbe so- stenute.
«Ma ora le imprese lecchesi – afferma Guidotti – stanno cercando di competere ancora di più nella meccanica e di cre- scere nei servizi turistici.Ri- cordo che Lecco è prima in Ita- lia per numero delle imprese meccaniche rispetto alle im- prese totali, davanti a Brescia.
Per numero di addetti del set- tore meccanico rispetto agli addetti totali, invece, Lecco è prima in Italia, con Brescia in questo caso al terzo posto».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
n L’industria nel Lecchese vince in Italia
per numero addetti sul totale occupati
«Non c’è dubbio che, nella mecca- nica, Lecco sia un territorio a fortissima concentrazione artigia- na, quindi con un indotto molto importante che rifornisce le indu- strie esportatrici. Ma dai dati che stiamo aggiornando, vediamo che questo insieme sta facendo cre- scere le società di capitali, con un calo delle altre forme societarie», afferma Carlo Guidotti, responsa- bile dell’ufficio studi della Camera di Commercio di Como e Lecco.
Se da un lato è vero che non tutte le società di capitali sono uguali per dimensione e forza finanzia- ria, è altrettanto vero «che con la presenza di più soci – afferma
Guidotti – in genere cresce anche il peso dell’impresa. A Lecco osser- viamo che a chiudere sono soprat- tutto le società di persone».
La tendenza si conferma nei dati regionali diffusi da Unioncamere Lombardia, che spiega come
«nonostante i cambiamenti signi- ficativi che l’emergenza sanitaria ha portato, vengono confermati i processi strutturali di evoluzione in corso da molti anni, con la forte crescita delle società di capitali (+4,5% su base annua), legata alle necessità crescenti di una gover- nance più strutturata e alla pro- gressiva semplificazione introdot- ta dal legislatore, e il calo delle
società di persone (-2%), forme giuridiche sempre meno apprez- zate dagli imprenditori al momen- to di avviare un’impresa».
L’ultimo report di Unioncamere aggiunge anche che la diminuzio- ne più significativa nei livelli di mortalità rispetto al 2019 pre-Co- vid si è concentrata proprio nelle società di persone. Perciò «si può ipotizzare che i provvedimenti di sostegno messi in campo dalle istituzioni per contenere gli effetti negativi dell’emergenza sanitaria abbiano ritardato l’uscita dal mercato di alcune di queste impre- se».
Le ditte individuali, che rappre- sentano oltre la metà del tessuto imprenditoriale regionale, cresco- no (+0,9%) ma meno rapidamente della media.
M.DEL
La meccanica resta settore trainante in provincia di Lecco
Il dettaglio
In calo le società di persone
E non solo per la pandemia
10 Economia Lecco
LA PROVINCIA MERCOLEDÌ 10 NOVEMBRE 2021sotto il profilo economico e professionale. Soprattutto tra i giovani, molti cambiano parecchio, specie perché in numero sempre maggiore so- no poco inclini a lavorare in fabbrica su tre turni a fronte di una paga base che si attesta sui 1.300 euro netti. Ci sono però anche figure con una certa professionalità che vanno a cercare miglior for- tuna in altre imprese, prefe- rendo soprattutto quelle me- dio piccole».
C. Doz.
tre, sto registrando le dimis- sioni di tanti lavoratori, per- sone che non vanno alla ri- cerca del reddito di cittadi- nanza ma che non si sentono sufficientemente gratificate dell’automotive: qui non ab-
biamo previsioni di crisi pro- fonde, ma iniziano ad esserci segnali di rallentamento con lo stop degli straordinari, il ricorso allo smaltimento fe- rie o richieste di cassa inte- grazione ordinaria».
Neppure Enrico Azzaro, segretario generale della Uilm del Lario, ha notato «si- tuazioni preoccupanti, anche se ci sono aziende per le quali è più conveniente fermarsi che affrontare il costo attuale dell’energia elettrica. Inol-
Giovanni Sabadini, uno dei cento talenti di The Future Maker
Il lecchese Sabadini
tra i 100 giovani talenti di The Future Makers
LECCO
CHRISTIAN DOZIO
Il suo nome è Giovanni Sabadini, è lecchese ed è uno dei cento talenti scelti per caratteriz- zare la quinta edizione di The Future Makers, andato in scena sul tema “Protecting our Planet”.
Si tratta dell’iniziativa che chiama a raccolta il mondo del- l’economia, delle imprese e delle istituzioni per sostenere il per- corso di crescita di 100 fra i mi- gliori giovani talenti italiani, equamente divisi tra uomini e donne. Quest’anno, ad ospitare l’evento è stata la sede milanese di Boston Consulting Group.
Sono oltre 60.000 i giovani che sono stati coinvolti nelle attività di The Future Makers nei primi 5 anni di vita dell’iniziativa, 500 quelli selezionati che hanno pre- so parte al progetto e hanno dato vita a una community attiva e partecipe alla vita economica e sociale italiana.
Il lecchese
Lecco, in questa cornice, è entrata grazie a Giovanni Sabadini, che è stato scelto tra gli oltre 2mila gio- vani che in Italia hanno presenta- to domanda di partecipazione. Il
Protagonisti. Ai più promettenti un percorso di crescita per prepararli a un ruolo nella futura classe dirigente L’edizione di quest’anno dedicata al futuro del pianeta
suo percorso formativo, prima ancora di quello professionale, è indicativo: il lecchese ha frequen- tato il corso di studi in Economia e Finanza Internazionale all’Uni- versità Bocconi, dove si è laureato triennale con il massimo dei voti e la lode. Ha conseguito quindi due lauree magistrali, una in Eco- nomia alla London School of Eco- nomics and Political Science di Londra e una in Scienze Politiche all’Università degli Studi di Mila- no.
Durante gli studi ha anche co- minciato ad arricchire il proprio bagaglio professionale, lavoran- do a Bruxelles presso la Commis- sione Europea e successivamente in Oxera Consulting LLP, dove lavora attualmente e per la quale ha operato sia a Milano che a Bru- xelles nella divisione Regulation and Market Design.
E’ dunque stato Giovanni uno dei 100 talenti tra i 23 e i 26 anni cui il progetto The Future Makers ha voluto offrire gli strumenti per rafforzare la loro leadership e prepararli a essere voci autorevo- li della futura classe dirigente ita- liana.
Il tema guida
L’edizione 2021 ha avuto come tema guida la salvaguardia del pianeta, in parallelo ai lavori di Cop26 di cui Boston Consulting Group è knowledge partner. Tra gli speaker, Ali Tabrizi, regista del documentario “Seaspiracy”, tra i più visti su Netflix; Ferruccio de Bortoli, editorialista, già direttore de Il Corriere della Sera e Il Sole 24 Ore;Wendy Sue Kopp, CEO e cofondatrice di Teach For All; Ro- berto Tomasi, amministratore delegato Autostrade per l’Italia,
e Giovanna Della Posta, ammini- stratore delegato di Invimit Sgr.
In parallelo all’iniziativa e in occasione dei 5 anni di vita, BCG, in collaborazione con Arbolia, so- cietà creata da Snam e Fondazio- ne CDP per sviluppare nuove aree verdi in Italia, ha scelto di piantu- mare un bosco di 500 alberi, uno per ogni Future Maker che è stato parte dell’iniziativa nel corso de- gli anni.
All’evento conclusivo hanno partecipato grandi nomi nel
mondo delle grandi imprese, del- l’imprenditoria e del Made in Italy, del sociale, dello sport e del- la cultura. Claudio Descalzi, Ceo di ENI; Francesco Starace, Ceo di Enel; Marco Alverà, Ceo di Snam;
Jean Pierre Mustier, Ceo di Uni- Credit; Riccardo Zacconi, fonda- tore di Candy Crush; Elena Zam- bon dell’omonimo gruppo farma- ceutico; Bebe Vio, atleta olimpica;
Christian Greco, direttore del Museo egizio.
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n Dalla Bocconi alla laurea
magistrate in economia a Londra
sto che è solo un riavvicina- mento alla Fornero, mai smantellata».
Ha una percezione un po’
diversa, invece, Enrico Vac- ca, alla guida della Fim Cisl MBL. «Al momento, di situa- zioni particolarmente gravi non se ne conoscono sul ter- ritorio, anche perché la misu- ra di questo sblocco rischia di avere un impatto più pesante sulle realtà piccole e micro, dove la presenza dei sindaca- ti è anche più rarefatta ed è più facile rimanere esposti, anche alla luce del fatto che si tratta delle aziende che in questi due anni hanno pagato in modo più pesante pande- mia e lockdown. Viceversa ci sono condizioni di sofferen- za per imprese energivore e sta fase di situazioni poten-
zialmente delicate – ha com- mentato il segretario genera- le della Fiom Cgil di Lecco, Maurizio Oreggia -, che si sa- rebbero eventualmente do- vute manifestare a luglio. Nel complesso, al netto dei pro- blemi relativi ai costi di ener- gia, materie prime e semi- conduttori, siamo in un clima di ripresa convinta».
«Quello che tiene banco nelle fabbriche è, in realtà, la Manovra di bilancio, soprat- tutto per quanto riguarda il tema pensioni. Stiamo orga- nizzando una serie di assem- blee nei luoghi di lavoro, per parlare di questi temi e pre- sentare richieste ed eventua- li iniziative. Perché parlare di Quota 102 è inaccettabile, vi- Lecco
Il 31 ottobre finito il blocco senza particolari problemi Soprattutto nell’acciaio la ripresa si vede
Non i licenziamenti post sblocco ma le pensioni e il rallentamento dell’econo- mia per i problemi ormai sul tavolo da tempo: sono questi gli elementi che, in questa fa- se, preoccupano aziende e la- voratori. Il 31 ottobre è venu- ta meno, senza scossoni par- ticolari, la moratoria dispo- sta in relazione ad alcuni comparti per i quali il vincolo era stato mantenuto anche dopo il 30 giugno, ovvero ter- ziario, piccole imprese e nei settori artigianato, tessile abbigliamento e pelletteria.
Di ripercussioni, nel Lec- chese, non se ne sono avver- tite, in particolare in relazio- ne all’ambito principale del- l’economia locale, il me- talmeccanico. «Nella nostra provincia in questo settore non abbiamo sentore in que-
Ora si può licenziare
Ma per le nostre imprese i problemi sono altri
Un’azienda metalmeccanica lecchese. In provincia blocco dei licenziamenti caduto senza conseguenze
n Azzaro (Uil)
«Qualche giovane si dimette a causa di ruolo e stipendio poco gratificanti»
n Giovanni
è stato scelto
tra 2.000 candidati da tutta
la penisola
Mercati esteri Il protocollo
di intesa commerciale delle due banche per le imprese
Un nuovo passo avanti a sostegno dello svi- luppo imprenditoriale sulla direttrice Italia-Cina. Intesa Sanpaolo e ICBC-Industrial and Commercial Bank of China hanno siglato un Pro- tocollo di intesa commercia- le nell’ambito della cornice istituzionale della Fondazio- ne Italia Cina.
Il Memorandum of Under- standing trilaterale, sotto- scritto in occasione della China International Import Expo in corso a Shanghai, è rivolto in particolare al seg- mento Pmi e si pone l’obietti- vo di supportare efficace- mente, attraverso servizi fi- nanziari e non, il mondo delle piccole e medie imprese ita- liane e cinesi interessate da attività industriali e com- merciali nei due mercati di riferimento.
Tale cooperazione potrà essere sviluppata anche at- traverso la possibile indivi- duazione di punti distributi- vi dedicati alle esigenze di entrambe le realtà imprendi- toriali.
«L’internazionalizzazione è uno strumento determi- nante per il rilancio del no- stro Paese» dice Stefano Bar- rese, Responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo.
Italia-Cina Accordo di Intesa con Icbc
n n «C’è qualche segnale di sofferenza fra le aziende energivore e automotive Ma nessuna crisi»
ENRICO VACCA FIM CISL
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LA PROVINCIA MERCOLEDÌ 10 NOVEMBRE 2021Scuola & lavoro La cultura tecnica e le sfide del futuro
L’osservatorio del lavoro
Il 40% dei contratti
è riservato agli under 30
remoto. Di fatto, grazie anche agli investimenti effettuati, a livello di progettazione non ci sono state interruzioni consi- stenti».
L’aspetto positivo
Non soltanto elementi negati- vi, dunque. «Le riunioni onli- ne hanno velocizzato molti aspetti e azzerato i tempi ne- cessari agli spostamenti rela- tivi agli incontri in presenza, con annesse emissioni inqui- in occasione dei Cava Day,
evento che per quest’anno è stato necessario mantenere in forma virtuale.
«Nel nostro settore – ha spiegato -, la parte prettamen- te di cantiere si è fermata completamente a causa della pandemia, nella primavera dello scorso anno. Fortunata- mente siamo riusciti però a la- vorare come azienda sugli al- tri fronti, portando avanti di- versi progetti e operando da L’incontro
Il direttore di cava ha illustrato lo stato del sito produttivo sui nostri monti
Matteo Redaelli, di- rettore di cava di Fassa Borto- lo Srl, ha illustrato le caratte- ristiche del sito produttivo di Lecco, che negli anni passati è stato tra quelli che hanno ac- colto fisicamente gli studenti
«Cantiere fermo nella pandemia abbiamo operato diversamente»
nanti. Questa modalità dovrà essere mantenuta in futuro, ma il contatto con le persone resta fondamentale, quindi speriamo si possa trovare un giusto equilibrio e di poter tornare ad accogliere i ragazzi in visita in cava».
Una cava che Redaelli ha descritto minuziosamente con il supporto di un filmato nel quale ha potuto mostrare le varie fasi della lavorazione che vi si svolge, dalla prepara- zione dei piazzali per la colti- vazione nell’ambito estrattivo alla preparazione per il tra- sporto all’impianto di maci- nazione fino alla discesa al- l’impianto di produzione, do- ve poi avvengono le frantuma- zioni e la vagliatura che servo-
no a dare una pezzatura omo- genea al materiale. «L’im- pianto è automatizzato, con sistemi di controllo e monito- raggio di tramogge, nastri, frantoi e vagli. L’operatore – ha aggiunto il direttore – ha il compito di effettuare il con- trollo giornaliero in relazione alle manutenzioni da fare».
Il tecnico
Giuseppe Carbone, sorve- gliante di cava, lavora in Fassa Bortolo da sedici anni, fresco di diploma liceale. «Ho inizia- to come addetto alla perfora- zione e al carico delle mine, poi sono gradualmente cre- sciuto come competenze e in- carichi. Ho fatto il patentino per maneggiare l’esplosivo e
ho quindi imparato a usare tutti i mezzi di cantiere, dalle pale agli escavatori ai dumper.
Ho sempre avuto una vera passione per le macchine che fanno movimento terra e mi piace stare all’aperto, quindi questo lavoro non può che pia- cermi. Adesso mi occupo di tutti i processi produttivi, in cava, dalla produzione alla frantumazione della materia prima, verificando che non ci siano problemi per organizza- re eventualmente la manu- tenzione. Ai giovani – ha con- cluso – dico di studiare, per- ché il titolo di studio e le com- petenze sono sempre impor- tanti: ad esempio per leggere i disegni serve una base».
C. Doz.
Come ha rilevato il Report sul primo semestre 2021 realizzato dall’Osservatorio provinciale del mercato del lavoro, il 40% circa delle attivazioni di contratto è destinato agli under 30. Il dato proposto per l’ultimo semestre illustra come la metà di questi
appartenga alla classe 20-24 anni.
Alcune tendenze, sia di carattere settoriale, che contrattuale sono caratteristiche del segmento in esame (nella fattispecie in relazio- ne al 1° semestre 2021): gli under30 beneficiano, ad esempio, del 56%
circa delle attivazioni di contratto
totali del settore turismo. Così come, a livello di contratto, è facilmente comprensibile il fatto che la quota di attivazioni a tempo indeterminato scenda al 13% e quella dell’apprendistato salga al 9%. Un ultimo spunto di analisi viene proposto relativamente ai
tirocini extracurricolari (non considerati, in questo report come altrove, attivazioni di contratto vere e proprie: negli ultimi 2 seme- stri sono stati mediamente 550 e, relativamente agli ultimi sei mesi, hanno riguardato principalmente la fascia 20- 24 anni).
Il Cava Day e i ragazzi Scoprire un settore
che dà buone occasioni
La giornata. Molti partecipanti tra gli studenti di Lecco e di Sondrio Anche in questo settore la tecnologia digitale è diventata centrale
CHRISTIAN DOZIO
Sono stati numerosi gli studenti degli istituti superiori delle province di Lecco e Sondrio che hanno partecipato all’edizio- ne 2021 del Cava Day, il tradizio- nale evento promosso per far co- noscere agli studenti le opportu- nità professionali offerte da un settore spesso poco conosciuto e magari altrettanto considerato, ma che anche sul nostro territorio mette a disposizione possibilità di tutto rispetto.
Purtroppo, a causa della pande- mia dalla quale non siamo ancora usciti, si è dovuto rinunciare a visi- tare fisicamente le cave locali, spo- standosi invece su un piano vir- tuale, che ha comunque permesso a tanti giovani di approfondire l’argomento.
Numerosi gli operatori che hanno voluto aderire all’invito di Confindustria Lecco e Sondrio, che ha organizzato l’evento attra- verso la Categoria Merceologica Attività Estrattive: Fassa Bortolo e Unicalce per la provincia di Lec- co; Nuova Serpentino d’Italia e Serpentino e Graniti per Sondrio.
I protagonisti
Simone Cabello, nipote del socio fondatore di Nuova Serpentino d’Italia Srl e addetto al laboratorio di finitura, controllo qualità e cari- chi, ha raccontato alle centinaia di ragazzi in collegamento le caratte- ristiche della cava ubicata nel co- mune di Lanzada, ripercorrendo le fasi di perforazione e di taglio
con le macchine dotate di filo dia- mantato.
«Per la movimentazione dei blocchi, il cui peso è di diverse mi- gliaia di kg, si utilizzano escavatori di ultima generazione. Le prime fasi della lavorazione avvengono invece nel nostro laboratorio di Chiesa in Valmalenco, dove si ef- fettuano i primi tagli con macchi- ne a filo diamantato, dischi dia- mantati e l’ausilio dei telai atti ad ottenere lastre di diverso spesso- re. L’azienda dispone natural- mente di tutti i macchinari neces- sari ad ottenere il prodotto nelle varie dimensioni e finiture (sab- biate, lucide, spazzolate, levigate, bocciardate)». Non mancano
l’uomo, mentre oggi, dopo questa grande trasformazione, in questo campo possono lavorare anche le donne».
Le difficoltà permangono però a livello logistico, sia per il traspor- to dei blocchi dalla cava allo stabi- limento, ma anche per le spedizio- ni dei prodotti finiti: «ci troviamo a circa 200 km da Milano e le no- stre strade non ci aiutano. La spe- ranza è che gli enti superiori, Re- gione e Stato, intervengano per la costruzione di strade a scorrimen- to veloce».
Per Serpentino e Graniti sono invece intervenuti la responsabile degli uffici Adele Cabello e Matteo Fortini, responsabile CNC e robo- tica. E’ stato in particolare que- st’ultimo a descrivere i processi produttivi che caratterizzano l’azienda, dall’estrazione del bloc- co all’arrivo allo stabilimento di Chiuro dove poi viene sottoposto a tutte le lavorazioni del caso, uti- lizzando anche strumentazione tecnologicamente avanzata, come la fresa computerizzata o la pistola laser che serve a inserire nel mac- chinario la dimensione del pezzo da lavorare, passando per il dise- gno 3D che attraverso l’utilizzo di specifici software permette di rea- lizzare gli oggetti desiderati.
«Io mi occupo della program- mazione dei robot e della proget- tazione dei pezzi da lavorare, assi- curandomi poi che il prodotto cor- risponda alle richieste del cliente.
Ho studiato da perito meccanico e questo è il lavoro per cui mi sono
preparato e che mi piace anche per il fatto che mi permette di vedere l’oggetto finito, realizzato da me.
Una stufa, una fontana, la pavi- mentazione di una piazza o il rive- stimento di un palazzo: vedere quello che ho contribuito a realiz- zare è davvero piacevole. Bisogna però dire che da piccolo non im- maginavo che avrei lavorato qui:
avevo papà macchinista, quindi
La cava Nuova Serpentino d’Italia srl a Chiesa Valmalenco mi vedevo come lui nelle Ferrovie.
Ma sono venuto a fare una prova e mi è piaciuto, quindi ai ragazzi dico di fare la stessa cosa: provate e conoscete. Nell’opinione comu- ne il marmista è la persona che spacca le pietre con le mazze, ma i tempi sono cambiati e anche in questo ambito c’è moltissima tec- nologia».
La formazione
Nei ragazzi, comunque, non si cer- cano abilità specifiche. «L’aspetto fondamentale è saper usare un pc e saper disegnare digitalmente.
Per il resto, competenze ad esem- pio su progettazione e program- mazione si possono acquisire an- che direttamente in azienda», ha concluso Fortini. Anche Marco macchinari di ultima generazione
quali frese CNC a cinque assi, ro- bot che lavorano 24 ore al giorno anche senza la presenta fissa del- l’operatore. «Con queste tecnolo- gie abbiamo realizzato numerose facciate di edifici generalmente con tagli a casellario in base al di- segno del progettista e i progetti realizzati sono molteplici: i più importanti sono la pavimentazio- ne interna della Cancelleria di Berlino, Università di Lipsia, Ga- rak tower, ASML in Olanda, aero- porto di Basilea, Palazzo del Mini- stero di Dresda. Il nostro lavoro è cambiato profondamente negli ultimi 15 anni: prima era impron- tato su manualità e presenza del-
Giovani al lavoro, lo scenario
TIROCINI EXTRA-CURRICOLARI
200 300 400 500 600 700 800
2019 2020 2021
1°
sem.
2°
sem.
1°
sem.
1°
sem.
2°
sem.
626 614
553 540
290
108 20,0%
15-19 anni
254 47,0%
20-24 anni
over30 anni 29 5,4%
25-29 anni 149 27,6%
ATTIVAZIONI DI CONTRATTO (di cui under 30)
5.000 6.000 7.000 8.000
2019 2020 2021
1°
sem. 2°
sem. 1°
sem.
1°
sem. 2°
sem.
7.069 40,3% 7.034
40,0%
7.246 40,1%
7.309 41,5%
5.302 39,1%
1.011 5,7%
15-19 anni
3.562 20,2%
20-24 anni
25-29 anni 2.736 15,5%
1° SEMESTRE 2021
Peso su totale attivazione under30 Peso su attivazione settore
Costruzioni 4,1
30,4 Agricoltura
3,0
45,0 Industria
37,7 45,2
Altri servizi 26,8
32,4 Commercio
9,6
46,1 Turismo
18,8
55,8
n Robot
da programmare che gestiscono molte fasi
delle lavorazioni
LA PROVINCIA
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un’occupazione rudimentale e fa- ticosa: con l’aiuto delle tecnologie che caratterizzano il settore è faci- le ormai ottenere buoni risultati».
La chiosa finale è stata affidata ad Adele Cabello, che si è soffer- mata sul tema della sostenibilità.
«Dopo l’attività estrattiva le cave vengono recuperate con opere di mitigazione, ma importante è an- che il fatto che l’impatto, in termi- ni di emissioni di CO2, lasciata dalla lavorazione della pietra na- turale è molto inferiore rispetto ai prodotti artificiali. Senza dimen- ticare il tema del recupero del ter- ritorio: anche i materiali di scarto trovano un loro utilizzo, spesso per mettere in sicurezza i nostri paesi».
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Della Rodolfa, operatore macchi- ne utensili in Serpentino e Grani- ti, ha voluto portare la propria te- stimonianza. «Mi occupo di mac- chine a controllo numerico, fa- cendo quotidianamente foratura, bordatura, fresatura e lucidatura.
Ho studiato elettrotecnica al- l’ITIS Mattei e questo mi ha dato le basi per sviluppare meglio il mio lavoro, in quanto le macchine CNC erano un argomento che co- noscevo già. Ho dunque avuto pre- sto la possibilità di programmare pezzi in modo reale e vederne la realizzazione, come la pavimenta- zione della Cancelleria di Berlino, ma anche di sviluppare la manu- tenzione delle apparecchiature. A tutti coloro che possono essere interessati dico di non pensare a
ATTIVAZIONI UNDER30 1° SEMESTRE 2021
L’EGO - HUB
Tempo determinato
52%
Contratto di somministrazione
25%
collaboratori coordinati e continuativi
1%
Tempo indeterminato
13%
Apprendistato
9%
A presentare ai ragazzi degli istituti di Lecco, Sondrio e Bergamo l’ambito estrattivo e la cava Unicalce in modo partico- lare è intervenuto anche David Govoni, presidente della Cate- goria Merceologica Attività Estrattive di Confindustria Lecco e Sondrio e responsabile Cave e Geologia di Unicalce Spa.
«Purtroppo come l’anno scorso non abbiamo potuto or- ganizzare visite all’interno del- le nostre cave -dice - quindi ab- biamo pensato di proporre visi- te virtuali per potervi guidare ugualmente a conoscere le no- stre realtà e un settore, quello estrattivo, che è strategico, fon- damentale per il benessere del- la società. Abbiamo davanti molte sfide: non solo industriali e produttive ma anche relative a sostenibilità e innovazione; e per affrontarle al meglio abbia- mo bisogno che le nuove gene- razioni entrino nel nostro com- parto».
Il cambio di visione
«Iniziative come il Cava Day - prosegue rivolgendosi ai ragaz- zi - servono a far nascere in voi l’interesse verso il settore, per- ché possiate in futuro prendere in considerazione anche questo quando farete le vostre scelte di studio e professionali. Natural- mente, ci rivolgiamo sia ai ra- gazzi che alle ragazze, perché se in Italia questo ambito è ancora prevalentemente maschile, co- sì non è altrove in Europa e nel Mondo. Speriamo quindi che la vostra sia la generazione che anche nel nostro settore cambi questa visione».
Un punto fermo resta co-
David Govoni
Visite virtuali all’impianto L’evoluzione di un lavoro
Lo scenario. Si ragiona sulle sfide produttive ma anche sulla sostenibilità
«Iniziative come il Cava Day servono a far nascere in voi l’interesse»
stema di coltivazione che non rendeva possibile l’esecuzione del ripristino ambientale. Per questo motivo negli anni No- vanta si è cambiato il sistema e si è passati alle spianate discen- denti, potendo quindi ripristi- nare i gradoni in concomitanza con la coltivazione».
A portare la propria testimo- nianza, proposta per far meglio comprendere agli studenti col- legati le caratteristiche di uno dei ruoli presenti in azienda, è stato anche Luca Fumagalli, geologo dell’Uficio cave di Uni- calce.
«Mi occupo di numerose at- tività per tutte le cave del grup- po, dall’ambito geologico a quel- lo minerario e amministrativo - comincia - Il mio ruolo prevede studio geologico dei giacimenti ed elaborazione dati, modella- zione geologica e progettazione mineraria in 3D. Inoltre mi oc- cupo anche della gestione dei ri-
lievi topografici che vengono eseguiti dai nostri consulenti per mezzo di droni, di strumen- ti di rilievo mobile e addirittura con elicotteri. Supporto e coor- dino diversi progettisti e consu- lenti per tutti i nostri progetti di cava, dai più semplici ai più complessi, come varianti ai pro- getti di coltivazione fino agli ampliamenti. Nell’ultimo peri- odo, l’azienda ha chiesto di inte- grare in modo crescente tema- tiche quali sostenibilità am- bientale, valorizzazione delle risorse economia circolare e di- gitalizzazione».
In ufficio e all’aperto
Per la maggior parte del tempo, Fumagalli (che si è diplomato allo scientifico Grassi e ha con- seguito quindi una triennale in geologia alla Bicocca e la magi- strale in geologia alla Statale di Milano) lavora in ufficio, ma una serie di attività vengono svolte in cava. «Sono in Unical- ce da sei anni - chiosa - e ho svi- luppato competenze minerarie e amministrative, visitando al contempo diversi siti sia nazio- nali che internazionali e incon- trando professionisti qualifica- ti sia in azienda che all’esterno.
Ho anche frequentato corsi di formazione soprattutto per i software più complessi, accre- scendo le mie competenze pro- fessionali».
Da ragazzino non si immagi- nava che avrebbe lavorato in questo contesto, ma «da aman- te di natura e di montagna in particolare ho scelto la geologia.
La passione per l’ambito mine- rario è nata durante gli studi».
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munque quello relativo alla so- stenibilità dei processi che, os- serva Govoni, «ormai fa parte di tutto il ciclo di lavoro di una ca- va. Serve a partire da pianifica- zione e progettazione, le fasi in cui si decide cosa sarà la cava per i successivi 10/15 anni. E biso- gna ragionare su come massi- mizzare la risorsa, minimizzan- do gli scarti usandola intera- mente. Anche il trasporto in- fluenza molto, per questo è fon- damentale realizzare fornelli e gallerie quando possibile, senza dimenticare poi la gestione del- le acque».
A raccontare l’evoluzione che ha avuto nell’arco dei de- cenni l’approccio operativo alla cava è stato il direttore della Ca- va Vaiolo Alta, sempre di Uni- calce, Marco Gnecchi, il quale ricorda come dagli anni Settan- ta, quando il sito è divenuto operativo, «si lavorava salendo dal basso verso l’altro, con un si- Il sito produttivo
La cava Vaiolo Alta
operativa dagli anni ’70
La cava Vaiolo Alta di Unicalce, operativa dagli anni Settanta, basa una parte della propria struttura su fornelli subverticali (lunghi 120 metri) che permettono di far arrivare il materiale estrat- to fino al fondo valle senza dover- lo trasportare costantemente con
i camion. In questi collegamenti la materia prima viene caricata dopo il passaggio in frantoio. Una volta giunta alla base del versan- te viene caricata su nastri (per complessivi 1 km) che la trasferi- scono fin nello stabilimento sfruttando una galleria. «Questo
sistema di trasporto del materiale – ha evidenziato David Govoni – è stato ideato e realizzato 50 anni fa. All’epoca era davvero innova- tivo e ha permesso in tutti questi anni di trasferire la materia senza utilizzo dei mezzi. Alla fine dei nastri sono presenti cumuli del
materiale sottoposto a frantuma- zione primaria e pronto per le fasi successive di frantumazione secondaria e lavaggio prima di arrivare ai due forni, dentro i quali resta a cuocere a oltre 1.000 gradi da 24 a 48 ore, uscendone quindi come calce».
La cava Fassa-Bortolo
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