Appello n. 1 - 21/06/2011 Soluzioni
PROBLEMA I 1)
Per la simmetria sferica il campo elettrico è centrale:
EHrL = ErHrL e` (1) r
identico a quello generato da una carica puntiforme posta nell'origine e di valore pari a tutta la carica con- tenuta nella sfera di centro l'origine e raggio r.
Carica superficiale complessivamente presente al raggio R1: Qs= 4 p R12s (2)
Carica volumetrica complessivamente presente tra i raggi R1 e R2, in funzione dell’incognita r:
QvHR2L =4 (3)
3pIR23- R13M r
Campo elettrico inizialmente presente per raggi r> R2 in funzione dell’incognita r, tenendo conto della nota iniziale:
Er= 1 (4)
4p e0
Qs+ QvHR2L r2
Confrontando la (4) con l’equazione del campo per r> R3 data nel testo IEr= hër2M si ottiene:
Qs+ QvHR2L 4p e0 = h
dalla quale, con le (2) e (3), si ricava immediatamente r:
r = 3e0h- R12s (5)
R23- R13
Carica volumetrica complessivamente presente tra i raggi R1 e r, con R1< r < R2: QvHrL =4 (6)
3pIr3- R13M r = 4
3p r3r - Q1 R1< r < R2 dove Q1=4
3p R13r.
Tenendo conto della nota iniziale e delle cariche calcolate in (2) e (6), si ha:
ErHrL =
0 r< R1
1 4p e0
Qs+QvHrL
r2 R1< r < R2 h
r2 R2< r
ErHrL = (7)
0 r< R1
1 4p e0
Qs-Q1 r2 + r
3e0 r R1< r < R2 h
r2 R2< r
2)
Per simmetria sferica VHrL = VHrL, dalla definizione di potenziale e dalla (1) segue VHrL = Ÿr¶Er„ r.
Dalla (7), per R2< r:
VHrL = ‡ (8) r
¶ h
r'2 „ r' =h r per R1< r < R2: VHrL = ‡
r R2 1
4p e0
Qs-Q1 r'2 + r
3e0
r' „ r' + ‡
R2
¶ h
r'2 „ r' VHrL = 1
4p e0
HQs-Q1L 1 r - 1
R2
+ r
6e0
IR22- r2M + h R2
per r< R1, poiché il campo elettrico è ivi nullo, il potenziale è quello di R1: VHrL = V HR1L = 1
4p e0
HQs-Q1L 1 R1
- 1 R2
+ r
6e0
IR22- R12M + h R2
3)
Dalla densità volumetrica di energia elettrica e dalla (7):
U= ‡
6
e0E2
2 „6 =e0
2 ‡
R1
R2
ErHrL24p r2„ r +e0
2 ‡
R2
¶
ErHrL24p r2„ r
U= 1 (9)
8p e0
HQs-Q1L2 1 R1
- 1 R2
+ 2p 45e0
r2IR25- R15M + 1 6e0
HQs-Q1L r IR22- R12M + 2 p e0
h2 R2
4)
Dalla (8) risulta che, prima di inserire il generatore, VHR2L - VHR3L = h RR3-R2
2R3 .
Questa è proprio la f.e.m. del generatore che, quindi, al momento della chiusura dell’interruttore si troverà all’equilibrio e non sposterà alcuna carica.
Di conseguenza il lavoro erogato è nullo.
5)
Non c’è alcun movimento di cariche, quindi l’energia dissipata per effetto Joule è nulla.
PROBLEMA II 1)
Simmetrie del sistema:
- simmetria per riflessione rispetto al piano x= 0
- simmetria per riflessione rispetto a ciascun piano ortogonale all’asse z - simmetria CP rispetto a ciascun piano ortogonale all’asse y
- simmetria per traslazione parallela all’asse y - simmetria per traslazione parallela all’asse z
Si noti inoltre che, per x∫0, rot B = 0 e per le leggi di Maxwell la distribuzione di corrente può essere presente solo sul piano x= 0. La relativa densità di corrente js, per le proprietà sotto riflessione, deve avere la direzione dell’asse y e, per le proprietà sotto traslazione, non può variare con y né con z e deve quindi essere uniforme su tutto il piano x= 0: js= jse`
y.
Per determinare js è sufficiente applicare la legge di Ampère alla curva chiusa g (bordo di un rettangolo) che unisce, nell’ordine, i punti H-x, y, zL, Hx, y, zL, Hx, y, z + hL, H-x, y, z + hL, con x > 0:
®gBÿ‚ l = m0Ig
Nel caso in questione:
®gBÿ‚ l = 2 B h e
m0Ig= m0FgH jsL = -m0 jsh
Il segno negativo deriva, nel calcolo del flusso, dal versore normale al rettangolo che, in accordo all’orien- tazione di g, è -e`
y
In conclusione:
js= -2 B (10)
m0
Naturalmente la (10) è in accordo con la legge che lega la discontinuità della componente parallela di B alla densità lineare di corrente su una superficie (legge che si potrebbe usare, in alternativa al metodo presentato, per determinare js) :
DB»»= m0 js
2)
Quando la spira è completamente immersa nel semispazio x< 0 oppure in quello x > 0, per l’uniformità del campo magnetico essa risente di una forza risultante nulla e si muove di moto rettilineo uniforme.
Inizialmente ha una velocità v0= Jm0 e`
x e la velocità resta costante finché la spira inizia a penetrare nel semispazio x> 0.
Quando la spira è penetrata parzialmente nel semispazio x> 0, le forze applicate ai lati paralleli all’asse x continuano ad annullarsi a vicenda, mentre quelle applicate ai lati paralleli all’asse y danno una risultante parallela all’asse x. Di conseguenza la velocità della spira, pur cambiando in modulo, continua a mantenere la direzione dell’asse x: v= v e`
x
In conclusione è sempre:
v= vHtL e` (11)
x= x◊HtL e`
x
Per identificare la posizione della spira è sufficiente dare le coordinate Hx, y, zL del suo centro di massa. Per quanto detto precedentemente le coordinate y e z rimangono costanti.
Scegliendo come verso di riferimento della corrente nella spira quello orario quando osservato dal semiasse z> 0, il versore normale alla superficie quadrata della spira risulta n`= -e`
z.
Poichè il campo magnetico non fa lavoro, l’energia della spira, costituita da una parte cinetica e una magnet- ica, si conserva:
1 (12)
2m v2+1
2L IS2=1 2m v02
Da cui:
ISHx, vL = m (13)
L J02 m2 - v2
La corrente è positiva per la legge di Lenz: infatti, mentre la spira penetra nel semispazio x> 0, il flusso del campo magnetico esterno, secondo l’orientamento della normale n`, diminuisce (può anche annullarsi, poi
cambiare segno) e il campo generato da IS tende a compensare tale diminuzione.
Vale la pena osservare che, fissata v, la corrente nella spira non varia al variare di x.
3)
Quando la spira ha raggiunto la massima penetrazione, la sua velocità è nulla. Pertanto, dalla (13):
ISHxmax, 0L = J0 (14)
m L
Poiché la spira è superconduttrice (resistenza nulla), il flusso complessivo del campo magnetico attraverso di essa deve rimanere costante: „FHB„ttotL = 0.
Tenendo conto che IS inizialmente è nulla:
FHBtotL = B a2 x< -a2 -2 B a x + L IS -a2 < x < a2 Pertanto:
-2 B a x + L IS= B a2 (15)
da cui, sostituendo la (14), si può ottenere la massima penetrazione xmax: -2 B a xmax+ L J0
m L
= B a2
xmax= -a (16)
2+ 1 2 B a
L m J0
Naturalmente la formula precedente vale solo se xmax<a2, altrimenti la spira penetra completamente nel semispazio x> 0 e prosegue indefinitamente.
4)
Per la (15), al momento in cui la spira viene espulsa dal semispazio in oggetto, x=
-
a2 implica che IS è di nuovo nulla e, per la (12), essa ha una velocità con lo stesso modulo iniziale v0.Mentre -a2 < x <a2 la forza risultante sulla spira, dovuta ai due lati paralleli all’asse y, vale Fx= -2 a ISB, l’equazione del moto è -2 a ISB= m x◊◊ dalla quale, sostituendo la corrente ricavata dalla (15), si ottiene:
m x◊◊= -4B2a2 (17)
L Kx +a 2O
che è l’equazione di un moto armonico con pulsazione w = 4 Bm L2a2 = 2 B a m L .
La spira compie quindi mezza oscillazione e viene espulsa dal semispazio x> 0. Dalla pulsazione si ricava il semiperiodo:
T (18)
2 = p
w = p
2 B a m L
5)
La soluzione della (17) si ottiene come somma di una soluzione particolare x= -a2, e della soluzione ge- nerale dell’equazione omogenea associata:
xHtL = -a (19)
2+ A1cosHw tL + A2sinHw tL x◊HtL = -w A1sinHw tL + w A2cosHw tL (20)
Scegliendo l’origine dei tempi nel momento in cui la spira inizia la penetrazione del semispazio x> 0, le condizioni iniziali sono xH0L = -a2 e x◊H0L = v0 che, sostituite nelle equazioni (19) e (20), permettono di trovare le costanti A1 e A2:
-a2 = -a2 + A1 v0= w A2
(21)
A1= 0 A2=v0
w