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Documento preliminare all’avvio della progettazione - Dpp

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Academic year: 2021

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Documento preliminare all’avvio della progettazione -

Dpp

1) Premessa

Il presente capitolo costituisce il documento preliminare di avvio alla progettazione.

Il documento contiene gli obiettivi che si intendono raggiungere con il servizio programmato, le esigenze del committente, le prestazione attese ed i requisiti per l’ottenimento di un prodotto che soddisfi le esigenze manifestate all’interno delle risorse economiche del committente, per quanto riguarda la produzione, l’utilizzazione e la gestione del prodotto nel ciclo di vita ipotizzato.

2) Obiettivi Generali

Conoscenza dello stato strutturale e architettonico dell’edificio adibito a scuola elementare e materna “G. Pascoli” in Piazza S. Maria Forisportam. Individuazione della distribuzione più consona degli ambienti, considerando la necessità di ampliamento di due sezioni della scuola materna, in relazione alle esigenze della committenza e ai vincoli della ristrutturazione

Adeguamento alle normative vigenti riguardo all’abbattimento delle barriere architettoniche, antincendio e dell’edilizia scolastica

3) Prestazioni attese

Le prestazioni attese rappresentano il comportamento del prodotto in determinate condizioni di ambiente, in base a determinati vincoli, derivanti da raccomandazioni tecniche o da legge e norme vigenti:

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a) Normativa sull’edilizia scolastica mediante opportune dotazioni, caratteristiche e dimensioni prescritte o suggerite

b) Normativa antincendio, sia come sistema di opportune vie di fuga, di adeguata larghezza e lunghezza, con relativi sistemi di segnalazione.

c) Normativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche mediante la localizzazione di opportuni sistemi di collegamento verticale ed orizzontale che siano:

i) privi di ostacoli;

ii) di adeguate dimensioni iii) di idoneo materiale

iv) con minima variazione di quota v) compatibili con l’esistente

d) Normativa sulla ristrutturazione edilizia di edifici esistenti:

conservazione delle facciate, delle aperture, della struttura portante e degli elementi di valore storico-artistico

3.1) Norme relative alle condizioni di abitabilità

Ogni edificio scolastico nel suo complesso ed in ogni suo spazio o locale deve essere tale da offrire a coloro che lo occupano condizioni di abitabilità soddisfacenti per tutto il periodo di durata e di uso, malgrado agenti esterni normali; queste condizioni di abitabilità debbono garantire, inoltre, l'espletamento di alcune funzioni in caso di agenti esterni anormali.

Le condizioni di abitabilità, alle quali corrispondono determinati requisiti e livelli prestazionali, possono essere raggruppate come segue:

i) condizioni acustiche (livello sonoro, difesa dai rumori, dalle trasmissioni dei suoni, dalle vibrazioni, ecc.);

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ii) condizioni dell'illuminazione e del colore: (grado e qualità dell'illuminazione naturale e artificiale; eccesso e difetto di luce, regolarità, qualità del colore e suoi rapporti con la luce, ecc.); iii) condizioni termoigrometriche e purezza dell'aria dal caldo e dal

freddo, dall'umidità, dalla condensazione, ecc.);

iv) condizioni di sicurezza (statica delle costruzioni, difesa degli agenti atmosferici esterni, degli incendi, dei terremoti, ecc.); v) condizioni d'uso dei mezzi elementari o complessi necessari a

stabilire i livelli di esigenze espresse nei punti precedenti (ricerca dei livelli di agibilità, tipo e complessità di manovrare per il funzionamento di apparecchi, per l'apertura di finestre o per l'inclusione o l'esclusione di impianti o sistemi di ventilazione, rispetto di norme di uso da parte dell'utente, ecc.); vi) condizioni di conservazione dei livelli raggiunti nel soddisfare le

esigenze di cui ai punti precedenti (durata dei materiali o delle parti costituenti la costruzione degli apparecchi impiegati, manutenzione, ecc.).

3.2) Condizioni acustiche.

Si dovranno eseguire misure in opera e in laboratorio, al fine di verificare i requisiti richiesti.

- -

Le misure in opera devono essere eseguite su tutti i tipi di spazi adibiti ad uso didattico presentanti caratteristiche diverse.

Le determinazioni di isolamento acustico dovranno essere eseguite fra ambienti ad uso didattico adiacenti e sovrastanti, aventi normale o particolare destinazione, anche a titolo saltuario (come :ad esempio aule speciali, officine, laboratori, ecc.).

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-

-

-

-

Le determinazioni devono essere eseguite, in aule complete di rivestimento assorbente, col normale arredamento scolastico: non oltre due persone debbono essere presenti nelle aule durante l'esecuzione delle misure.

I limiti di isolamento sono fissati essenzialmente tenendo conto dei requisiti minimi richiesti per scuole o aule d'insegnamento generale. Per, scuole o aule di determinato tipo e ubicazione destinate a insegnamento particolare (sale di musica, ecc.) possono: essere richiesti valori più elevati dell'isolamento acustico.

Possono essere richiesti, particolari requisiti per ambienti in rapporto alla loro specifica funzione come ad esempio: auditori, sale di musica, sale di spettacolo.

il tempo di riverberazione nelle aule arredate non deve superare i limiti prescritti dalle presenti norme. Il controllo può anche essere effettuato mediante la conoscenza dei coefficienti di assorbimento e delle superfici dei materiali adoperati per il trattamento. I valori dei coefficienti, di assorbimento dei materiali impiegati devono risultare da certificati rilasciati da laboratori qualificati nei quali le misure siano state effettuate secondo le norme.

Le grandezze da sottoporre a misure di laboratorio saranno:

- il potere fonoisolante (R) di strutture divisorie interno, di infissi verso l'esterno, di griglie, prese d'aria e pareti esterne opache;

- il coefficiente di assorbimento acustico dei materiali isolanti acustici I requisiti di accettabilità da determinare con misure di laboratorio saranno i seguenti:

- potere fonoisolante di strutture divisorie interne verticali ed eventualmente, orizzontali (come specificate nel seguente punto v) - I = 40 dB;

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- potere fonoisolante di infissi verso l'esterno - I = 25 dB; potere fonoisolante di chiusure esterne opache: superiore di 10 dB a quella di infissi esterni;

- potere fonoisolante di griglie e prese d'aria installate verso l'esterno - I = 20 dB;

- livello di rumore di calpestio normalizzato di solai - I = 68 dB.

Il coefficiente di assorbimento deve essere misurato in camera riverberante e suono diffuso alle frequenze di 125, 250, 500, 1000, 2000, 4000 Hz.

La rumorosità dei servizi, determinata dal massimo livello (A) misurato, non dovrà superare i seguenti limiti:

- servizi a funzionamento discontinuo A = 50 dB - servizi a funzionamento continuo A = 40 dB

3.3) Condizioni dell'illuminazione e del colore

L'illuminazione naturale e artificiale degli spazi e dei locali della scuola deve essere tale da assicurare agli alunni il massimo del conforto visivo; pertanto deve avere i seguenti requisiti:

i) livello d'illuminazione adeguato; ii) equilibrio delle luminanze;

iii) protezione dai fenomeni di abbagliamento;

iv) prevalenza della componente diretta su quella diffusa soprattutto nel caso di illuminazione artificiale

I valori minimi dei livelli di illuminamento naturale ed artificiale sono esposti nella seguente tabella:

Illuminamento sul piano di lavoro lux

- -

Sul piano dei tavoli negli spazi per il disegno, il cucito, il ricamo,

ecc. 300

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- - -

Sul piano di lavoro negli spazi per lezione, studio, lettura,

laboratori, 200 negli uffici, negli spazi per riunioni, per ginnastica, ecc. misurati

su un piano ideale posto a 0,60 m dal pavimento 100 Nei corridoi, scale, servizi igienici, atri, spogliatoi, ecc. misurati su un piano ideale posto a 1,00 m dal pavimento 100 Allo scopo di assicurare l'economica realizzazione dei livelli di illuminamento e contemporaneamente le esigenze derivanti dalla protezione dall'irraggiamento solare è opportuno che il fattore medio di luce, definito come il rapporto tra l'illuminamento medio dell'ambiente chiuso e l'illuminamento che si avrebbe, nelle identiche condizioni di tempo e di luogo, su una superficie orizzontale esposta all'aperto in modo da ricevere luce dall'intera volta celeste senza irraggiamento diretto del sole, risulti uguale ai seguenti valori:

Fattore medio di luce diurna η m

. Ambienti ad uso didattico (aule per lezione, studio, lettura,

laboratori, disegno, ecc.)

0,03

Palestre, refettori 0,02

Uffici, spazi per la distribuzione, scale, servizi igienici 0,01

3.4) Temperatura ed umidità relativa dell'aria degli ambienti.

La temperatura degli ambienti adibiti ad usi scolastici dovrà essere assicurata, in condizioni invernali, da un adatto impianto di riscaldamento capace di assicurare in tutti gli ambienti quando all'esterno si verificano le condizioni invernali di progetto, le seguenti condizioni interne:

temperatura . . . 20°C ± 2°C salvo non sia diversamente prescritto per locali ad uso speciale.

E' consigliabile che vengano assicurati adatti valori della umidità relativa negli ambienti interni adibiti ad attività didattiche e collettive nel periodo invernale, mediante un trattamento di umidificazione dell'aria esterna effettuato dall'impianto di ventilazione idoneo a realizzare un'umidità relativa dell'aria ambiente del 45-55% e a mantenere negli ambienti T = 20°C.

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3.5) Purezza dell'aria.

Dovrà essere assicurata l'introduzione delle seguenti portate d'aria esterna, mediante opportuni sistemi:

i) Ambienti adibiti ad attività didattica collettiva o attività di gruppo. Per scuole materne ed elementari coefficienti di ricambio 2,5.

ii) Altri ambienti di passaggio, uffici. Coefficiente di ricambio 1,5. iii) Servizi igienici, palestre, refettori. Coefficiente di ricambio 2,5.

4) Esigenze dell’amministrazione comunale

L’edificio in oggetto, un ex monastero del XVI sec., è attualmente di proprietà del Comune di Lucca. Adibito a scuola, ospita tre sezioni di scuola materna e 9 classi della scuola elementare.

L’amministrazione comunale è intenzionata ad intervenire per cercare una disposizione più funzionale dei locali interni senza un aumento della volumetria esistente. Con questo principale obiettivo, il Comune vede anche la necessità di una ristrutturazione edilizia finalizzata ad un consolidamento strutturale affinché siano rispettate le esigenze di sicurezza che un edificio di questo tipo richiede e perché non si perda nel tempo un’opera di tale valore storico, artistico e architettonico. Nel perseguire queste prioritarie finalità, si vede il bisogno di:

- rispettare le normative sull’abbattimento delle barriere architettoniche, ed in particolare lo studio di una o più soluzioni che rendano accessibile anche il primo piano a persone con impedita capacità motoria;

- adeguare i locali alle normative antincendio, con particolare cura di valutare la pericolosità e il rischio della presenza di solai in legno

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Le esigenze sono, quindi di: - accessibilità - fruibilità - sicurezza - comfort - aspetto

Le esigenze di sicurezza, fruibilità e accessibilità sono di norma relative agli elementi del sistema distributivo dell’organismo edilizio, gli elementi di collegamento orizzontale e verticale devono avere determinate caratteristiche dettate dalla normativa.

L’esigenza di comfort riguarda l’esistenza di locali, quali aule, refettori ed uffici, con sistemi di riscaldamento e la conflittualità con zone non riscaldate, ambienti esterni, corridoi, scale, ecc. Particolare attenzione andrà posta anche alla capacità di rinnovo dell’aria nei locali suscettibili di affollamento e alla capacità di dotare gli ambienti di adeguate capacità di illuminamento naturale.

Infine l’esigenza di aspetto è relativa all’edificio in sé e nel valore storico che esso possiede. Si dovranno quindi mantenere inalterate le facciate, specialmente quella sulla Via del Giardino Botanico, i materiali, gli infissi e le strutture portanti

5) Vincoli

Un edificio del XVI secolo, indipendentemente dalla qualità e dal pregio che possa avere, deve essere manutenuto per il valore di memoria storica che si porta con sé. Per restauro si intende, secondo l’art.31 della legge

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457/78, «un intervento rivolto a conservare l’organismo edilizio […] nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali». E’ inammissibile lo stravolgimento dei contenuti distintivi dell’edificio ai fini dell’adeguamento alle esigenze moderne. Il fatto che questo edificio abbia assolto il suo compito già da un secolo deve far riflettere sulle modalità di adeguamento che devono essere estremamente cauti e contenuti. La “messa a norma” non può essere condotta irresponsabilmente, danneggiando in maniera irreversibile il valore dell’edificio. Si deve conservare questo documento architettonico, mantenendo inalterate le facciate, le strutture murarie portanti, le volte, gli infissi, le colonne del chiostro; ogni intervento dovrà essere ben ponderato e si dovranno utilizzare gli stessi materiali o altri compatibili che non compromettano la natura dell’edificio. In questa ottica si pongono anche le indicazioni contenute nel Regolamento Urbanistico, adottato con delibera di Consiglio Comunale n° 101 del 8/4/2002; nel capitolo III –titolo 2 “Norme speciali per edifici di valore storico” art.32 troviamo, tra gli altri, il convento di S. Maria Forisportam” per cui si dispone:

«Oltre la manutenzione ordinaria e straordinaria, sempre ammesse, nel rispetto delle condizioni sotto specificate, saranno anche ammessi il ripristino di parti eventualmente non recuperabili, mancanti o alterate, nonché limitate modificazioni volte ad assicurare la continua funzionalità dei manufatti edilizi in questione per utilizzazioni compatibili con le loro caratteristiche strutturali, distributive e formali.

In particolare, gli interventi sugli elementi strutturali comporteranno la salvaguardia di tutti gli elementi in questione, comprendenti murature esterne ed interne, solai, volte, vani scala e coperture, con il mantenimento della giacitura di tutte le strutture portanti e delle quote di

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imposta e di colmo dei tetti, e con l'impiego esclusivo di tecniche di consolidamento e di materiali tradizionali. La bucatura dei solai e l'apertura delle murature interne saranno ammesse solo se, a seguito di richiesta motivata e documentata, esse risultino compatibili con l'integrità complessiva degli edifici in questione, siano ritenute indispensabili a garantirne la continua funzionalità e non interferiscano con decorazioni e superfici murarie di pregio. Nei casi in cui, a seguito di documentate verifiche tecniche, si dimostri che gli elementi strutturali non sono più recuperabili, se ne ammetterà la sostituzione parziale o integrale, ma solo e sempre con l'uso di strutture e materiali uguali o tecnicamente equivalenti, anche sotto il profilo statico, a quelli originari. Sarà anche ammesso il ripristino filologico di parti strutturali eventualmente crollate o demolite, ma solo nei casi in cui esista una documentazione certa dell'assetto preesistente e sempre con l’uso di strutture e materiali uguali o tecnicamente equivalenti, anche sotto il profilo statico, a quelli originari. Sarà infine ammesso l'inserimento di nuovi elementi strutturali, chiaramente differenziati per materiali e forme, ma solo nei casi in cui essi risultino indispensabili all'adeguamento delle attuali funzioni o all’inserimento di nuove funzioni compatibili.

Gli interventi sugli elementi distributivi comporteranno la salvaguardia delle caratteristiche tipologiche e degli impianti planimetrici degli edifici in questione, comprendenti i principali spazi coperti (refettorio, biblioteca, dormitorio, capitolo, aule, ecc.), i collegamenti verticali e orizzontali (androni, corridoi principali, portici, ecc.) e gli spazi scoperti di pertinenza (chiostro, giardini, orti, cimitero, patii, ecc.).

Saranno ammesse limitate modificazioni del sistema distributivo atte a facilitare l'adeguamento funzionale o l'inserimento di nuove funzioni compatibili, purché esse non compromettano la qualità e l'integrità

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tipologica degli edifici in questione. Nei casi in cui si dimostri che uno o più fra gli elementi distributivi e spazi sopra elencati siano stati impropriamente alterati o frazionati, sarà ammesso il ripristino delle loro condizioni originarie sulla base degli elementi superstiti e della documentazione disponibile. È inoltre ammessa, a seguito di richiesta motivata e documentata, e nel rispetto delle norme generali relative alle superfetazioni contenute nel precedente Capitolo 1, l’eliminazione delle aggiunte deturpanti o incongrue che non rivestano alcun interesse per la lettura filologica e per la definizione delle caratteristiche tipologiche degli edifici in questione. L'inserimento di impianti tecnologici ed igienico-sanitari, ascensori, uscite di sicurezza accessorie e accessi per i disabili sarà ammesso nel rispetto delle prescrizioni contenute nel precedente Capitolo 1.

Gli interventi sugli elementi architettonici e le superfici comporteranno il mantenimento di tutti i fronti esterni e interni e delle aperture esistenti, salvaguardando integralmente sia i materiali originari impiegati, sia la loro organizzazione (proporzioni, allineamenti, numero, forma, ecc.), sia infine i singoli elementi decorativi, quali colonne, portali, lesene, polifore, cornici, cornicioni, ma senza comportarne il ripristino nei casi in cui tali elementi risultino mancanti, non recuperabili o alterati. Per il trattamento delle superfici ci si atterrà alle norme comuni riportate nel precedente Capitolo 1 a seconda che si tratti di facciate caratterizzate prevalentemente da intonaci ovvero da partiti murari a vista. Si prescrive inoltre il mantenimento di tutti i serramenti esterni ed interni e, se ammalorati, la loro integrazione e/o sostituzione con materiali e finiture identiche a quelle originarie, incluse le ferramenta utilizzate per la sospensione, chiusura e manovra dei serramenti stessi. L'opera di salvaguardia si estenderà infine a tutti gli ambienti interni di particolare

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pregio costruttivo e decorativo assicurando la pulitura e il mantenimento di volte, soffitti a cassettone, affreschi, stucchi, pavimenti in marmo e pietra, mattonati in laterizio, ecc»

Si riporta anche quanto stabilito nel capitolo 1 citato in questo estratto di R.U.,per quanto concerne i locali tecnici:

«13.2 - Servizi interni:

La realizzazione di servizi interni agli alloggi, quali bagni e cucine, è sempre ammessa all’interno degli edifici storici. Nei casi in cui essi siano privi di aperture esterne, si prescrive l'installazione di impianti di ventilazione forzata. Inoltre, ove sussistano caratteri di particolare pregio architettonico e risulti prioritario il rispetto di elementi decorativi all’interno dell’unità edilizia interessata, si prescrive l’uso di elementi prefabbricati leggeri opportunamente posizionati, eventualmente predisponendo le condizioni per rendere possibile la futura reversibilità dell’intervento.

13.3 - Inserimento di ascensori:

Ove tecnicamente possibile, è sempre ammessa la realizzazione di ascensori e montacarichi nelle unità edilizie storiche, fatte comunque salve le precisazioni e le limitazioni di cui al successivo Titolo III.

L’installazione di tali impianti dovrà comunque adeguarsi alla normativa vigente e alle specifiche indicazioni fornite dall’Amministrazione Comunale in merito alla loro installazione. In particolare, dette installazioni verranno realizzate in forme chiaramente differenziate per tipologia e materiali dal contesto storico in cui si inseriscono e in modi che non alterino l’impianto tipologico e distributivo, e i profili altimetrici

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delle coperture. Ove l'installazione della gabbia portante all'interno dell'edificio risulti dimensionalmente impossibile o possa comprometterne in modo irreversibile i caratteri storici, potranno realizzarsi, in alternativa, impianti di elevazione collocati all'interno di cortili o spazi scoperti di pertinenza, sempre che, anche in questo caso, i caratteri storici degli edifici siano opportunamente salvaguardati.

13.4 - Uscite di sicurezza accessorie e accessi per i disabili.

La realizzazione di uscite di sicurezza accessorie e di accessi per i disabili è sempre consentita, nel rispetto della normativa vigente, per tutte le unità edilizie storiche destinate ad uso pubblico. Tali installazioni potranno essere realizzate anche in forme amovibili e chiaramente differenziate per forma e materiali dal contesto storico in cui si inseriscono, e in modi che non contrastino con l’impianto tipologico e distributivo degli edifici in questione e che non arrechino pregiudizio all’estetica dei fronti esterni.»

6) Obiettivi particolari

Nel rispetto degli obiettivi generali, si sono individuati i seguenti obiettivi particolari:

5.1) Dotare l’edificio di tutti i dispositivi che permettano un efficiente espletamento delle attività, in conformità con la nuova disposizione dei locali.

Tali dispositivi sono:

a) Un sistema antincendio, adeguato alla destinazione d’uso, che preveda:

i) Dispositivi di rilevamento automatico dell’incendio

ii) Opportune vie di fuga di adeguata larghezza e distanza, con relativi sistemi di segnalazione

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iii) Dispositivi di spegnimento automatico e manuale iv) Impianto elettrico di emergenza

v) Sistema d’allarme

b) Un sistema di collegamenti verticali e di percorsi, con zone di soste, che ne permettano la fruizione anche da parte di persone con ridotta capacità motoria o sensoriale

c) Ambienti per personale addetto a svolgere funzione di controllo e di comunicazione tra genitori, personale docente, amministrativo e alunni.

d) Ingresso principale sulla Via del Giardino Botanico

e) Ingresso, controllato e protetto, ed uscita di emergenza sulla Piazza S. Maria Forisportam

f) Eventuale costruzione di un vano per localizzare un ascensore per persone con ridotta capacità motoria

g) Conservazione delle facciate e delle aperture, della struttura portante e dei livelli in cui è costituito l’edificio

5.2) Disposizione delle sezioni della classe materna e delle classi elementari che permettano di svolgere le attività di docenti e degli allievi con un adeguato grado di:

a) Comfort, dotandole di: i) Sistema di riscaldamento

ii) Impianto di illuminazione diffusa

iii) Sufficienti aperture per illuminazione naturale e ricambio aria b) Sicurezza, per mezzo di

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ii) opere tese ad adeguare, se necessario, il comportamento statico delle strutture

iii) Uso di vetri antischeggia

5.3) Nuova disposizione delle aule laboratorio, disegno e biblioteca che permettano un adeguato svolgimento delle attività con adeguato grado:

a) Comfort, dotandole di: i) Sistema di riscaldamento

ii) Sufficienti aperture per illuminazione naturale e ricambio aria b) Sicurezza, per mezzo di:

i) Dispositivi antincendio come sopra da punto 5.1) comma a) ii) opere tese ad adeguare, se necessario, il comportamento statico

delle strutture

iii) Uso di vetri antischeggia c) Funzionalità, tramite:

i) Impianto di illuminazione diffusa e concentrata sul piano di lavoro

ii) Dispositivi informatici che permettano l’uso del computer - Unità singola (normali funzioni di elaborazione dei dati) - Collegamento alle periferiche della rete interna

- Collegamento alla rete esterna

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5.4) Disposizione di uffici per la direzione e il personale amministrativo che permettano lo svolgimento delle attività con un adeguato grado di:

a) Comfort, dotandole di: i) Sistema di riscaldamento

ii) Sufficienti aperture per illuminazione naturale e ricambio aria b) Sicurezza, per mezzo di:

i) Dispositivi antincendio come sopra da punto 5.1) comma a) ii) opere tese ad adeguare, se necessario, il comportamento statico

delle strutture c) Funzionalità, tramite:

i) Impianto di illuminazione diffusa e concentrata sul piano di lavoro

ii) Dispositivi informatici che permettano l’uso del computer - Unità singola (normali funzioni di elaborazione dei dati) - Collegamento alle periferiche della rete interna

- Collegamento alla rete esterna

iii) Dispositivi antincendio come sopra da punto 5.1) comma a) 5.5) L’esistenza di una sala auditorium di cui si deve valutarne la

effettiva necessità o la eventuale sostituzione con locali più strettamente connessi con le attività da espletare nell’edificio.

5.6) Nuova disposizione dei locali di refettorio all’interno dell’edificio, ad uso di mensa per i bambini che ne vogliano usufruire, sotto stretto controllo di personale addetto, dotandoli di:

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a) Adeguate dimensioni da valutare seconde le indicazioni delle norme sull’edilizia scolastica

b) Locale di preparazione cibi (sporzionatore)

c) Adeguate vie di uscita che adducano direttamente a luogo sicuro d) Divisori fissi o mobili che separino i locali per i bambini della

scuola materna e quelli della elementare

e) Sufficienti aperture per illuminare e aerare i locali f) Impianto di illuminazione artificiale diffusa

g) Dispositivi antincendio come sopra da punto 5.1) comma a)

7) Attività

Le attività di seguito elencate sono svolte dai lavoratori, ovvero docenti, tecnici, ausiliari, personale amministrativo. La principale attività svolta nel comparto è ovviamente l'insegnamento e/o intrattenimento, ed è dunque svolta nelle aule ed eventualmente nei laboratori. Fanno da corollario a questa attività principale le attività sussidiarie con caratteristiche proprie, quali:

· il servizio mensa: generalmente presente nelle scuole materne ed

elementari, pressoché assente nelle scuole medie. Lo svolgimento di questo servizio può comportare o meno la presenza di una cucina all’interno dell’Istituto perché spesso ci si serve di ditte che forniscono pasti precotti che vengono poi distribuiti agli studenti; nella scuola in oggetto l’amministrazione comunale si avvale già di un servizio distribuzione pasti;

· l'attività ginnica: viene svolta nelle palestre o in alcuni casi nei

giardini o nei locali adibiti a tale scopo, questo tipo di attività è prevalentemente svolta dagli alunni delle scuole elementari e medie ed è seguita da docenti che hanno una formazione specifica;

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· l'attività di laboratorio: viene svolta in locali adeguatamente attrezzati

per le attività da svolgere, prevalentemente con computer o tavoli da disegno. Più frequentemente si incontrano laboratori nelle scuole medie per le quali il corso di studio può prevedere applicazioni pratiche delle materie studiate;

· la pulizia dei locali: tale attività può essere svolta dai collaboratori

scolastici (bidelli) o da personale addetto in funzione, soprattutto delle dimensioni della scuola. Le pulizie vengono svolte in tutti i locali dell’istituto generalmente al termine delle attività didattiche;

· l’attività di tipo amministrativo: è quella svolta dalla direzione e

presso la segreteria dell’istituto, e può comportare l’uso di videoterminali.

Gli edifici scolastici ospitano, oltre alle attività principali sopra descritte, altre attività di carattere periodico e straordinario, che sono state comunque considerate nel presente studio per completezza.

Tali attività periodiche sono ad esempio: · Elezioni e referendum.

· Cerimonie pubbliche, religiose o laiche (seminari, conferenze ecc.). Tutte queste possono essere schematicamente riassunte nel modo seguente::

ATTIVITA’ DIDATTICA 1) Didattica Teorica

2) Didattica Tecnico-Pratica 3) Lab. Tecnico e Grafico-artistico 4) Attività artistiche collaterali 5) Attività ginnico sportiva

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ATTIVITA’ EXTRADIDATTICA 7) Attività Direttiva – amministrativa 8) Manutenzione Edificio e impianti 9) Attività del collaboratore scolastico 10) Mensa

11) Attività straordinarie periodiche 12) Controllo dei flussi di persone

Per quanto riguarda le figure professionali presenti è possibile individuare le seguenti:

· Personale direttivo: il Direttore didattico che svolge un'attività

paragonabile a un dirigente di azienda e che è coadiuvato da “fiduciari”, che sono presenti nelle scuole elementari e materne, composte da più plessi, che svolgono funzioni di coordinamento per conto del Capo d'istituto nelle sedi distaccate. Le attività vengono svolte dal personale direttivo prevalentemente negli uffici.

· Docente: svolge le attività didattiche ed educative utilizzando tutti i

sussidi messi a disposizione dall'istituto, condivide con il Capo d'istituto la responsabilità della linea di insegnamento da adottare. Le attività sono prevalentemente svolte nelle aule, per quanto riguarda la didattica teorica e alcune attività artistiche collaterali, nei laboratori tecnici nel caso di esercitazioni pratiche, nelle palestre, nei giardini o nei campi sportivi dell’istituto nel caso di attività ginnico sportiva. Compito specifico è svolto dagli insegnanti di sostegno che hanno il compito specifico di seguire alunni con problemi particolari di apprendimento.

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· Responsabile amministrativo/assistente amministrativo: si occupano

della gestione amministrativa dell'istituto per ciò che attiene la gestione del personale, delle ditte esterne alle quali vengono appaltate alcune attività svolte all’interno dell’edificio o la fornitura di attrezzature, materiale per la didattica, ecc., sono inoltre nella maggior parte dei casi responsabili della revisione e dell’aggiornamento di tutta la documentazione relativa all’edificio scolastico. Anche queste attività, come per il personale direttivo, vengono svolte negli uffici.

· Assistente tecnico: coopera con il docente che utilizza il laboratorio,

generalmente questa figura è presente nelle scuole medie, per le quali sono previste esercitazioni pratiche inerenti le materie del corso di studi.

· Collaboratore scolastico: (Ex Bidello) provvede ai servizi generali della

scuola, i suoi compiti sono quelli legati all’accoglienza e alla sorveglianza degli alunni prima dell’inizio delle lezioni e durante gli intervalli, in alcuni casi alle pulizie dei locali dell’istituto, oltre a svolgere alcune commissioni su richiesta dei docenti (fotocopie, rifornimento di materiale di cancelleria, ecc.).

8) Requisiti generali dell’organismo edilizio

I requisiti generali che l’organismo edilizio nel suo complesso deve assicurare per il corretto svolgimento delle attività previste sono di seguito esposti:

8.1) Accessibilità per tutti

Gli spazi pubblici devono essere accessibili e visitabili in autonomia da parte di tutti gli utenti, senza discriminazioni e con pari possibilità di uso delle attrezzature. Gli spazi per la mobilità pedonale devono essere

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caratterizzati da un adeguato grado di accessibilità, anche ai sensi di quanto disposto dal DPR 503/96 che sottolinea come “…negli edifici pubblici deve essere garantito un livello di accessibilità degli spazi interni tale da consentire la fruizione dell’edificio sia al pubblico che al personale in servizio…”. Accessibilità per tutti significa assicurare la massima autonomia ad un ampia fascia di utenti che possono essere affetti da problematiche psico-fisiche molto varie, tra le quali: malattia; menomazione, perdita di funzioni cognitive, di strutture psicologiche o anatomiche; disabilità: limitazione o impossibilità di portare a termine un compito o un’azione relativa al comportamento, alla comunicazione, alle cure personali, al moto, alla destrezza, alla tolleranza ambientale. Le possibili strategie per raggiungere questi obiettivi passano attraverso i seguenti accorgimenti:

- Prevedere dimensionamenti dei percorsi di connettivo sovrabbondanti rispetto agli standard attuali

- Studiare la morfologia dei percorsi anche dal punto di vista volumetrico, assicurando rapporti larghezza-altezza che non provochino sensazioni claustrofobiche

- Assicurare una corretta illuminazione diretta naturale, preferibilmente laterale, in modo da consentire una corretta percezione delle sagome e delle distanze anche da parte degli utenti con limitazione visive

- Studiare morfologie dei percorsi lineari ma adeguate all’instaurarsi di più flussi di utenti, dotando gli spazi di isole di sosta e attrezzature di supporto alla mobilità

- Realizzare raccordi verticali sempre adeguati a tutti gli utenti

- Studiare adeguatamente la segnaletica interna ponendola ad una altezza tale da essere facilmente percepita da tutti

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- Studiare i percorsi in modo da poterne assicurare la polivalenza - Assicurare la visibilità all’esterno

8.2) Benessere

Le soluzioni progettuali dovranno garantire un sufficiente livello di comfort ambientale per tutti gli occupanti, in funzione delle attività svolte e del loro tempo di permanenza nell’edificio. Tale comfort sarà prodotto dalla soddisfazione di livelli prestazionali relativi a:

- Benessere acustico - Benessere termico - Benessere igienico-olfattivo - Benessere ottico-luminoso - Benessere visivo 8.3) Sicurezza

La sicurezza nel campo degli edifici ad uso collettivo con funzioni pubbliche si occupa dei seguenti principali ambiti:

- sicurezza statica dell'organismo edilizio, - sicurezza impiantistica,

- sicurezza in caso di incendio,

- protezione degli occupanti dalle intrusioni esterne, - protezione del sistema di comunicazione interna, - protezione dei dati trattati ed archiviati,

La risoluzione di queste esigenze è attuabile rispondendo alle normative vigenti e progettando con attenzione i sistemi tecnici e impiantistici. In ogni caso il progetto dovrà specificare i flussi di

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accesso dei dipendenti e dei visitatori, individuando aree a diverso grado di sicurezza compartimentale con sistemi di controllo dell'accesso. Le soluzioni adottate potranno ricorrere a sistemi tradizionali e innovativi, quali:

- il controllo visivo diretto dell'accesso - il controllo visivo differito (telecamere)

- l'introduzione di barriere d'accesso con sistemi di allarme - altri sistemi di riconoscimento automatico dell'utente

8.4) Risparmio energetico e delle risorse

Nel progettare gli aspetti energetici dell'edificio sarà necessario considerare elementi di varia natura, tutti concorrenti al bilancio energetico del sistema edilizio-ambientale. Il primo di essi è l'aspetto delle dispersioni termiche invernali, affrontato dalle vigenti disposizioni normative nazionali e regionali. A causa della prolungata occupazione dell'edificio da parte degli operatori sarà necessario mantenere al suo interno una temperatura sufficiente al benessere, in relazione alle attività svolte. Il problema delle dispersioni termiche si pone anche in condizioni estive, quando si dovrà evitare che il calore accumulato dall'involucro per effetto dell'irraggiamento diretto sia trasferito agli ambienti interni, gravando sull'eventuale impianto di raffrescamento dell'aria. Il consumo energetico deve essere ridotto anche sul versante dell'energia elettrica, limitando l'uso dell'illuminazione artificiale e privilegiando quando possibile la luce naturale. Come principio guida si suggerisce il ricorso a soluzioni tipologiche, sistemi tecnici e impianti che riducano quanto più possibile l'entropia prodotta dal sistema, cercando di sfruttare gli apporti energetici naturali e minimizzando i flussi energetici uscenti.

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8.5) Funzionalità

Le scelte tipologiche e distributive dovranno assicurare un efficace ed efficiente funzionamento della scuola. A tale scopo sarà necessario rispettare lo studio delle attività che sono state evidenziate nelle presenti linee guida.

Inoltre dovranno essere rispettate le indicazioni circa i livelli prestazionali attesi per gli aspetti funzionali e tecnici dell'organismo edilizio.

8.6) Manutenibilità e Durabilità

La soluzione progettuale dovrà assicurare una opportuna durabilità finalizzata al mantenimento della integrità prestazionale nel tempo, assicurando anche la manutenibilità programmata delle parti. Come dimostra l’edificio stesso l’utilizzo di materiali adatti e la scelta di corrette soluzioni architettoniche ha permesso l’uso ininterrotto dello stesso, il suo ampliamento e alcuni adattamenti interni che gli hanno permesso di assolvere egregiamente a diverse funzioni (conventuali, musicali e scolastiche).

8.7) Flessibilità e adattabilità

Le soluzioni progettate dovranno essere flessibili a variazioni dell’organizzazione funzionale della scuola e delle sue competenze. Le principali linee guide che possono essere individuate e suggerite ai progettisti sono:

- suddivisione dell'edificio in blocchi funzionali distinti

- prevedere una prevalenza distributiva orizzontale rispetto alla verticale

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- realizzare unità ambientali a profondità ridotta, al fine di favorire la visibilità e l'areazione naturale

- valutare la possibilità e la convenienza ad usare elementi divisori mobili

- ideare spazi per uffici liberi da condizionamenti strutturali per lasciare la massima flessibilità all'organizzazione interna

Riferimenti

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