Capitolo 8 − Conclusioni
Capitolo 8
Conclusioni
Bisogna anzitutto sottolineare come un software CMMS necessita di tempo prima di apportare vantaggi. Pertanto una valutazione dell’impatto che tale software avrà sulla gestione della manutenzione potrà esser data solo in seguito.
Si può comunque sottolineare come questo semplice lavoro di tesi abbia indotto il reparto manutenzione ad accorgersi dell’importanza che oggi ha un sistema di gestione della manutenzione, e che l’informatizzazione di tale settore riveste un ruolo fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi aziendali, primo fra tutti quello della redditività.
Spesso infatti si è constatato la totale assenza di inventari informatici, al punto che talvolta sono stati necessari dei sopralluoghi sull’impianto per reperire delle informazioni su alcuni equipaggiamenti. Addirittura alcuni equipaggiamenti non si sono potuti prendere in considerazione perché accessibili solo a macchina ferma, pertanto è stato impossibile recuperare di questi anche pochi dati. Dove una base di informatizzazione era presente, come ad esempio presso l’officina manutenzione elettrica, si è spesso verificata una notevole discrepanza tra i dati presenti nell’inventario informatico e la situazione reale dell’azienda.
E’ stata inoltre fatta capire l’importanza di usare un codice di manutenzione che definisse univocamente ogni singolo equipaggiamento là dove questo non era presenta, come per tutti gli equipaggiamenti meccanici. Ciò al fine di poter associare, proprio tramite il software di manutenzione, ad ogni equipaggiamento una sua storia che man mano si evolve nel tempo.
Purtroppo nelle aziende italiane la spesa per prodotti informatici è la più bassa se confrontata con quella degli altri paesi europei: quindi salvo pochissime eccezioni e qualche caso di eccellenza tali aziende non sono troppo avanti nell’adozione di tecnologie moderne e
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complesse. Può sembrare strano ma ancora vige una politica economica aziendale che guarda al breve periodo piuttosto che spendere tempo e risorse che poi frutteranno sicuramente in futuro: questo vale sia per le tecnologie sia per gli operatori di macchina. L’iniziale difficoltà a comprendere le proposte e le richieste da parte dell’ingegneria della manutenzione hanno tuttavia lasciato il posto ad una reale comprensione dei percorsi finalizzati al miglioramento del settore e all’implementazione di un sistema di gestione della manutenzione.
Fortunatamente ci si è trovati di fronte un’industria come la “Cartiera Lucchese S.p.a.” che sentiva la necessità di effettuare un salto di qualità nell’ambito della gestione dei processi aziendali e quindi di dotarsi di nuovi strumenti di Information and communication technology. Già in precedenza l’azienda stessa aveva intrapreso la strada dell’innovazione puntando per ben due volte su sistemi per l’implementazione della manutenzione senza però ottenere i risultati sperati: è evidente che non basta possedere un potente software per risolvere una serie di problemi che affondano le radici innanzi tutto su come viene sentita e vista la funzione manutentiva. Infatti il progetto più ampio di cui fa parte questo lavoro ha investito adeguate risorse temporali e mentali puntando soprattutto su un cambiamento della mentalità degli addetti ai lavori. Del resto la diffusione in continuo aumento dei sistemi in esame, nonché la presa di coscienza degli innegabili e potentissimi strumenti da questi ultimi offerti, non devono condurre alla conclusione che un’eventuale implementazione possa considerarsi di facile attuazione. Gli ostacoli da superare sono numerosi e, soprattutto, decisamente ostici ed una previsione errata degli stessi e degli interventi necessari ad oltrepassarli potrebbe compromettere la riuscita dell’intero progetto
In definitiva questo lavoro ha probabilmente prodotto una controtendenza anche perché è più facile ora far comprendere gli immediati ritorni economici di una efficace ed efficiente gestione della manutenzione. A conferma di ciò vi è il fatto che il lavoro, partito dall’Università di Pisa, sia passato di mano arrivando all’azienda informatica Omega System che ad oggi segue il completamento e la commercializzazione di Coremaint.
Con particolare riferimento all’analisi di criticità, svolta sulla macchina continua di macchina 3, si sono esposti i risultati ai responsabili di manutenzione, soprattutto sottolineando come alcuni equipaggiamenti che risultavano critici erano completamente trascurati dall’azienda, che li considerava di poca importanza gestendoli con semplice manutenzione reattiva. Per tali equipaggiamenti è stato pertanto proposto un cambiamento, talvolta radicale, delle politiche manutentive, in quanto, se è vero che la funzione manutenzione deve costantemente confrontarsi con un budget limitato, è ancor più vero che una gestione come quella attuale su questi
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equipaggiamenti potrebbe comportare in caso di guasto gravi ripercussioni in termini di costo, qualità e sicurezza.
E’ naturale prendere questo come un semplice lavoro di tesi, ma si spera che da tante proposte e soluzioni si prenda spunto per una forte innovazione secondo i principi dell’ingegneria di manutenzione e un radicale cambiamento nella mentalità per una più efficiente ed efficace gestione di questo complesso settore.