1 INDICE
INDICE Pag. 1
CAPITOLO I Introduzione. Il movimento anti-globalizzazione Pag. 4
da Seattle a Napoli:una panoramica.
1.1 Radici e temi del movimento Pag. 4
1.2 Porto Alegre 2001: “L’internazionale dei ribelli” Pag. 6
1.3 Napoli. Ordine Pubblico e violenza Pag. 9
CAPITOLO II: La costruzione dello scenario Pag. 15
2.1 La trasformazione urbanistica e i problemi dell’accoglienza. Pag. 18
2.2 Dibattito politico ed escalation della tensione Pag. 23
2.2.2 G8 e movimento sui media: la percezione del pericolo Pag. 29 2.3 L’ordine pubblico prima di Genova: addestramento, intelligence Pag. 32
e azioni preventive
2.3.1 Prevenzione e informazione Pag. 34
2.3.2 Il dialogo con il movimento Pag. 39
2.3.3 Aggiornamento e preparazione della forza pubblica Pag. 43
2.4 Conclusioni Pag. 47
CAPITOLO III: Il controvertice Pag. 49
3.1 La giornata inaugurale, le prime iniziative e il clima disteso Pag. 51
3.2 Il 19 luglio: la “festa dei migranti” Pag. 58
3.2.1 Le navi greche nel porto di Ancona Pag. 60
3.2.2 La notte tra il 19 e il 20 luglio Pag. 61
3.3 Venerdì 20 luglio: le piazze tematiche Pag. 64
3.3.1 Le piazze e i cortei Pag.66
2
3.3.3 L’assemblea di Piazzale Kennedy Pag. 78
3.4 I Black Bloc Pag. 79
3.5 21 Luglio: il corteo internazionalista Pag. 85
3.6 Modalità di intervento di piazza delle Forze dell’Ordine Pag. 93
CAPITOLO IV: Diaz e Bolzaneto. La concezione punitiva dll’Ordine Pubblico Pag.97
4.1 Le scuole “Diaz” Pag. 97
4.1.1 Modalità e ragioni dell’intervento Pag. 98
4.1.2 L’irruzione Pag. 104
4.1.3 La perquisizione nella scuola Pascoli Pag. 109
4.1.4 Esiti della perquisizione Pag.113
4.2 Bolzaneto Pag. 114
4.3 La vessazione: il dolore come unità di misura della punizione Pag. 124 CAPITOLO V: Le ragioni della violenza. Analisi dei fatti e analisi oltre i fatti Pag. 129
5.1 Chiusura di una “parentesi” ventennale Pag. 129
5.1.1 Hard Protest Policing: il cambiamento del modello Pag. 130
5.1.2 L’addestramento speciale Pag. 133
5.1.3 Polizia di cittadini Pag.137
5.2 Modelli e immaginario: cosa costituisce il “sapere di polizia” Pag. 139
5.2.1 L’ideale fascista come modello del linguaggio Pag. 140
e del pensiero
5.2.2 L’immaginario bellico: percezione dei rischi e dell’azione Pag. 143
5.3 Il processo di deumanizzazione: legittimazione a priori Pag. 146
della violenza
5.3.1 La deumanizzazione sottile ed esplicita Pag. 147
3
5.4 La sfida all’Ordine Pubblico e l’estensione Pag. 151
dell’assioma di Clausewitz
CAPITOLO VI: Conclusioni Pag. 155
6.1 Una “nuda” violenza Pag. 155
6.2 Memorie di Genova Pag. 157