• Non ci sono risultati.

Cap. I – Introduzione

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Cap. I – Introduzione"

Copied!
3
0
0

Testo completo

(1)

Capitolo I – Introduzione

4

Cap. I – Introduzione

Lo scopo di questa tesi è lo studio funzionale del nuovo terminal container del porto commerciale della Spezia alla luce della richiesta da parte degli enti e delle società interessate (in particolare RFI S.p.A. e Autorità Portuale della Spezia) di un adeguamento delle infrastrutture esistenti. L’oggetto della tesi verte in particolar modo sul riassetto della stazione merci di La Spezia Marittima e più in generale del porto commerciale, in vista di un considerevole piano di sviluppo del traffico container.

Lo studio si è reso necessario, quindi, al fine di perseguire l’obiettivo espresso da parte dei soggetti interessati di incrementare fino al 50% del volume totale annuo dei container movimentati la quota di traffico containerizzato trasportato da e verso il porto via ferrovia, e in particolare dai terminal gestiti da La Spezia Container Terminal (LSCT).

Il porto della Spezia già ad oggi rappresenta un fiore all’occhiello sul territorio italiano, in quanto è il terzo porto in assoluto come volume di container trasbordati all’anno (TEUs/anno), dietro solo i porti di Gioia Tauro e Genova, e soprattutto è il primo porto in Italia come volume di container trasportati via ferrovia, raggiungendo già ad oggi una quota superiore al 30% del totale. La vivacità del porto e la necessità di urgenti adeguamenti è rappresentata anche dall’indice di container impilati, per il quale La Spezia si colloca addirittura al primo posto in Europa.

Le prospettive di sviluppo dell’intera area sono supportati da una buona rete infrastrutturale con cui il porto è facilmente connesso. La Spezia è il terminale naturale del corridoio nazionale intermodale Ti. Bre (Tirreno - Brennero), che interferisce positivamente con le aree più produttive del territorio italiano, quali quelle della Pianura Padana, e in particolare dell’Emilia, del Veneto e della Lombardia. In quest’ottica è di fondamentale importanza la facile connessione con la linea ferroviaria “Pontremolese”, che collega La Spezia con Parma e Fidenza, nonché con la parallela autostrada A15 Parma-La Spezia. Gli interventi di potenziamento in atto della linea “Pontremolese” non possono che testimoniare un interesse elevato nella volontà di sfruttare le enormi potenzialità di questo bacino d’utenza.

Nel contempo è da notare come il porto si trovi sulla direttrice tirrenica, altra arteria fondamentale del territorio italiano e sia facilmente collegato sia a livello stradale che ferroviario con Genova che con Pisa (punto di diramazione delle arterie principali per

(2)

Capitolo I – Introduzione

5

Roma e Firenze) tramite la ferrovia “Tirrenica Nord” e l’autostrada A12 Genova - Rosignano Marittimo.

Queste direttrici nazionali permettono di collegare il porto con i nuovi corridoi transeuropei TEN-T Mare del Nord-Mediterraneo (ex corridoio 1), tramite la “Pontremolese” e la Tirrenica direzione Pisa - Firenze, e il Reno - Alpino (ex corridoio 24), tramite la Tirrenica direzione Genova.

Inoltre il porto della Spezia è capofila del progetto europeo WiderMos all’interno del bando sulle autostrade del mare ed effettuato in collaborazione con porti europei di primaria importanza come Barcellona, Porto, Kiel e Rostock; questo progetto, che ha come orizzonte il 2020, ha l’obiettivo di analizzare le attività necessarie per costruire il miglior collegamento operativo tra la parte marittima e la parte terrestre dei corridoi prioritari della rete TEN-T. In quest’ottica lo studio in esame vuol dare un contributo per rendere più efficiente il passaggio delle merci tra i vari modi di trasporto, migliorando e sfruttando l’efficienza delle infrastrutture già esistenti.

Il lavoro si è sviluppato in più fasi. Nella prima fase è stato analizzato lo stato attuale sia per quanto riguarda le infrastrutture presenti che i livelli di traffico container rilevati nell’ultimo decennio, evidenziando le criticità che vi sono dal punto di vista logistico e ferroviario; nella seconda fase sono state analizzate le prospettive di sviluppo del porto e la compatibilità di tali incrementi di traffico con le infrastrutture esistenti; nella terza fase si è reso necessario uno studio approfondito di nuovi sistemi di movimentazione, con particolare riferimento a quei terminali portuali moderni che permettono di sostenere dei volumi di traffico elevati sia a livello di soddisfacimento della domanda che a livello di convenienza economica; infine, nella quarta fase, si è studiata la fattibilità di tali modelli di terminal applicata al caso del porto della Spezia.

Lo studio vuole pertanto, da un lato, migliorare l’efficienza del terminal portuale dal punto di vista ferroviario, snellendo il numero di manovre che ad oggi sono necessarie per far partire e arrivare treni blocco dalla stazione Marittima e gestendo al meglio le operazioni di carico e scarico, e dall’altro lato vuole nello stesso garantire dei livelli di efficienza ottimali nella gestione delle aree di stoccaggio, andando a migliorare alcuni parametri quali l’altezza di impilaggio o i tempi medi di attesa ai gate. Il raggiungimento di questi obiettivi deve essere fatto nel rispetto di criteri di convenienza economica che portino all’abbattimento dei costi operativi del terminal.

(3)

Capitolo I – Introduzione

6

Il tema in oggetto è di grandissima attualità in considerazione del fatto che sia il gruppo Ferrovie dello Stato che Autorità Portuale della Spezia hanno posto al centro della loro attenzione la necessità di un nuovo piano per gestire al meglio le manovre ferroviarie, e la recente istituzione (nel mese di Novembre 2013) della società “LSSR - La Spezia Shunting Railways” testimonia la volontà di gestire l’intero servizio ferroviario in maniera più efficiente rispetto allo stato attuale.

Lo studio in esame prevede quindi l’adeguamento di tutte le infrastrutture che già a oggi rendono il porto della Spezia tra i principali attori del panorama dei porti del Mar Mediterraneo, con l’obiettivo di renderlo sempre più competitivo e adeguato alle prospettive di sviluppo.

Si vedrà che la progettazione sarà incentrata sul rendere il terminal “moderno” dal punto di vista gestionale e operativo; la tesi dimostrerà che grazie all’automatizzazione e al coordinamento dei mezzi di movimentazione si può soddisfare la domanda prevista, senza per questo stravolgere l’area portuale e le infrastrutture di accesso ad essa, ma rendendole anzi compatibili con le indicazioni date dal Piano Regolatore Portuale. Ecco quindi che il quadro si rivela piuttosto complesso ma allo stesso tempo ricco di spunti e di prospettive di sviluppo a breve - medio termine.

Riferimenti

Documenti correlati

This thesis’ work takes place in a general plan where a volumetric engine is used in a steam system to supply small quantity of electric energy to a small- medium farm;

Available Open Access on Cadmus, European University Institute Research Repository.... In fact this Second Directive foresees supervision on the part of the home

The RAND Institute for Civil Justice survey of insurance companies led by Pace found that 89 per cent of reported insurance class actions in the period 1993

Definito più correttamente volo punto-punto, questo nuovo modo di spostarsi deve parte del suo successo e della sua rapida diffusione ad Internet: grazie alla

Assuming that every utterance involves the performance of (at least) one speech act (Searle & Vanderveken, 1985), our goal is to determine what (and how many) types of

The Maastricht Treaty and the successive Treaty of Amsterdam, which enshrined the detailed provisions for implementing subsidiarity, elevated the principle to one with

Per la resa di questi nomi sono state effettuate delle ricerche al fine di individuare gli originali in lingua thailandese da utilizzare nella traduzione, e rimandare alla nota

I tegoli sono stati verificati come elementi semplicemente appoggiati soggetti ai carichi verticali presenti nella loro zona di competenza: su di essi sono state