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ASP, Genio Civile, Classe XXXI, n° 2, Fascicolo 51, Lettera 19 giugno 1889 R. PREFETTURA DELLA PROVINCIA DI PISA Div. 4a N. 246-4605 Oggetto

Restauri alla Chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno in Pisa Sig.e Ingegnere Capo del Genio Civile Pisa

Pisa, li 19 Giugno 1889

Il Ministero della Pubblica Istruzione, dietro analogo rapporto di questa Prefettura, ha disposto con dispaccio del 13 corrente N° 6518-9605, che sia da cotesto Ufficio compilata la perizia dei lavori più strettamente necessari alla conservazione della Chiesa Monumentale di S. Paolo a Ripa d’Arno in Pisa. Nel dare alla S. V. comunicazione di tale Superiore disposizione perché possa eseguirla, debbo soggiungerle, per norma dell’Ufficiale Tecnico che verrà delegato alla compilazione della suddetta perizia che i lavori riconosciuti strettamente urgenti dal Ministero sono i seguenti, fatti prima d’ora rilevare dal Cav.e Prof.e Angelo Nardi Dei, membro della locale Commissione Conservatrice dei Monumenti:

1° Restaurare l’occhio a finestra che si trova sopra la porta laterale destra di chi guarda la facciata della Chiesa; finestra danneggiata dalle corrosioni apportate alle pietre che la compongono dagli agenti atmosferici.

2° Apporre qualche lega di pietra fra il pilastro sud-ovest della stessa facciata e il muro laterale corrispondente, essendosi stabilita una discontinuità, forse per la mancanza di ricorrenza fra la parte inferiore del pilastro e la superiore della facciata.

Inoltre occorrerà tenere presente che le fasce nere della facciata principale sono in qualche punto scrostate; che sono molto sgretolate le bozze e i cunei dello stesso materiale che si alternano al marmo bianco nella lunetta della prima arcata terrena a destra; che vi è qualche altro pezzo staccato, e che infine le erbe allignano nelle commettiture spaccate.

E se oltre ai lavori succitati si riconoscesse indispensabile, per la sicurezza del tempio, qualche altra riparazione, potrà questa pure essere compresa nella perizia.

Il Prefetto

ASoP, F 123, M. G-257-261-163-396, G 4/2: Lavori di restauro dei tetti, delle docce e del tetto del campanile della chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno, Lettera 12 febbraio 1892

UFFICIO REGIONALE PER LA CONSERVAZIONE DEI MONUMENTI DELLA TOSCANA Oggetto Certificato di regolare esecuzione e collaudo dei lavori di restauro alla Chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno in Pisa

Firenze, 12 febbraio 1892

Con Decreto del 12 Marzo 1891, registrato alla Cassa dei Conti il 12 aprile successivo, S. E. il Ministro della Pubblica Istruzione approvava il progetto compilato dall’Ufficio del Genio Civile di Pisa il 30 Novembre 1890 pei lavori indicati in margine, e in pari tempo disponeva che quei lavori venissero eseguiti in amministrazione per cura del Commissariato per le Antichità e Belle Arti della Toscana, al quale Ufficio partecipava tale risoluzione con Lettera dei 9 Maggio 1891 N° 5181/2470. L’esecuzione dei lavori fu dal R. Commissariato affidata al Capo Maestro Sig. Giovanni Antonini di Pisa, il quale aveva dato sin dal primo giorno di operazioni non dubbie prove di idoneità. I lavori, che ebbero principio col giorno 12 luglio 1891 e furono condotti a termine col giorno 27 dicembre successivo, consisterono:

nella costruzione e remozione dei ponti di servizio; nel consolidamento, previa smontatura, di vari archetti colle respettive colonne, basi e capitelli, e della cornice di coronamento della facciata; nella rimozione di talune colonnette, di due capitelli e di non pochi altri pezzi rotti o mancanti; nella intonacatura delle volticciole dei tre ordini; e finalmente nell’estirpazione delle piante erbacee e nell’otturamento di tutte le fenditure che per effetto di movimenti esistevano in ogni parte della facciata.

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Per tali lavori vennero impiegati materiali di ottima qualità e perfettamente eguali a quelli antichi, e la spesa generale prevista dal Genio Civile in £ 3070 è stata della minor somma di £ 2800, come partitamente si rileva dalle note del maestro Antonini.

Quest’Ufficio è lieto di dichiarare che il maestro Antonini nel condurre questo importante restauro non solo si è pienamente attenuto alle indicazioni della citata Perizia, ma ha anche scrupolosamente ottemperato alle prescrizioni che da quest’Ufficio medesimo venivano date affinché il restauro fosse in ogni sua parte eseguito in piena conformità delle vigenti norme, e conservasse integro l’aspetto vetusto e caratteristico della bellissima facciata.

L’arch. Direttore Del Moro

ASoP, F 123, M. G-257-261-163-396, G 4/2: Manutenzione dell’area circostante la chiesa, Lettera 2 luglio 1895 R. ISPETTORATO DEI MONUMENTI E DEGLI SCAVI DI ANTICHITÀ PISA N. di Protocollo 547 Oggetto

Chiesa d S. Paolo a Ripa d’Arno

Al Sig. Priore della Chiesa Monumentale di S. Paolo a Ripa d’Arno

Pisa

Pisa 2 Luglio 1895

Fra le cornici e le commettiture dei pilastri della chiesa monumentale di S. Paolo a Ripa d’Arno nascono delle piante che oltre deturpare e danneggiare il monumento attestano l’incuria in cui è tenuto. Fatto osservare l’inconveniente ad un guardiano questo rispose che i ragazzi […] pensavano a togliere via le piante. Deplorando la sconveniente necessità fo nuove premure alla S. V. perché voglia provvedere a rimuovere le cause di danno a guasti anche maggiori.

Il R Ispettore Supino

ASoP, F 123, M. G-257-261163-396, G 4/2: Manutenzione dell’area circostante la chiesa, Lettera 6 luglio 1895 All’Illustrissimo Signore Ben. Supino R. Ispettore dei Monumenti e degli Scavi di antichità Pisa Pisa 6 Luglio 1895

Mi credo in obbligo di rispondere alla pregiata sua lettera del 2 luglio corrente, facendo osservare a V. S. Illustrissima come fuor d’ogni ragione cotesto R.o

Ispettorato siasi a me rivolto allo scopo d’indurmi a far togliere le piante che deturpano lo esterno della Chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno.

La mia qualità di semplice economo, esonerato perciò da ogni responsabilità di mantenimento, e i solo sei mesi che segnano il mio arrivo i n questa Chiesa basteranno, credo, a giustificarmi: non so poi quanto onore faccia a cotesto R.o Ispettorato l’essersi accorti dell’incuria in cui è tenuto l’insigne monumento solo questa volta, mentre sono già anni ed anni da che le erbe vi crescono. Tuttavia le piante sono state rimosse.

Conchiudo pertanto, facendo osservare alla S. V. Illustrissima che sarebbe conveniente, prima di redigere siffatte lettere, assumere informazioni più esatte a scanso di ogni e qualunque errore.

Il Priore di S. Paolo a Ripa d’Arno

ASoP, F 123, M. G-257-261-163-396, G 4/2: Richiesta di intervento per riparazioni urgenti, Lettera 2 giugno 1898

Illustrissimo Sig. Prof. Ghelardo Ghelardini R. Ispettore dei Monumenti della Provincia di Pisa Pisa il 2 Giugno 1898

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Dietro la visita fatta alla Chiesa Monumentale di S. Paolo a Ripa d’Arno, per ordine ricevuto dal Sig. Ing. Castellucci per potere riferire riguardo ai danni e alle cause dei guasti, ho trovato che ai tetti in varie parti occorrono pronte riparazioni, per non dare luogo a che i legnami deperiscano per il continuo infiltrare delle acque, e per togliere la causa di vedere macchiato lo scempiato.

Secondariamente le […] dal giorno che furono messe in opra ad oggi, credo non siano mai state riparate e così si trovano ad essere in bona parte ossidate, e di conseguenza bucate e dissaldate, in modo che le acque in tempo di pioggia non vanno regolarmente a scaricarsi in basso, ma da ogni parte lasciano passare acqua che va lungo i muri. Questi per essere nella muratura scommentati e per le spesse buche che vi sono, per mancanza di bozze, incorporano acqua, e all’interno poi si manifestano delle grosse macchie, e non minore effetto producono le acque piovane che vanno a cadere sui muri in tempo di pioggia.

Queste sono le cose che nella visita fatta ho riscontrato, e alle quali occorre prontamente provvedere per non avere danni maggiori. Per tanto col piacere di riverirla e di avere con questo adempiuto al mandato, mi onoro segnarmi di Lei

Devotissimo G. Antonini

ASoP, F 123, M. G-257-261-163-396, G 4/2°: Richiesta per restauro dei danni causati dall’umidità, Lettera 24 aprile 1900

Illustrissimo Signor Subeconomo

Mi credo in dovere di significarle che già da tempo nel muro interno di questa Chiesa di S. Paolo a Ripa D’Arno, dalla parte di mezzogiorno e precisamente presso l’altare di S. Agata, grosse macchie d’umidità deturpano l’artistico tempio. Mi parrebbe che ora, attesa la buona stagione, fosse il tempo opportuno per rimediarvi; e però prego la V. S. Illustrissima a prendersi a cuore questo restauro, che credo necessario, anche perché quelle larghe macchie d’umidità producono evidentemente penosa impressione nei forestieri che visitano la Chiesa. In ogni caso io gliene ho dato avviso e sarò grato a V. S. Illustrissima se vorrà accusarmi ricevuta di questa lettera per ogni mia eventuale giustificazione. Profitto di questa occasione per ricordarle il restauro all’ingresso della canonica, restauro già domandato altre volte.

Gradisca i miei ossequi e mi creda di V. S. Illustrissima Pisa 24 Aprile 1900

Devotissimo Servo Sac. Gaetano Meucci

E. Spi. di S. Paolo a Ripa d’Arno

ASoP, F 123, M. G-256-261-163-396, G 4/2°: Restauro della copertura della crociera destra della chiesa e richiesta di intervento per altri restauri urgenti, Lettera 5 marzo 1904

R. ECONOMATO GENERALE DEI BENEFIZI VACANTI Ufficio 2° N. di Pos. 3605 N. di Fasc. 62 Rip. 1 N. di Prot. 3529 OGGETTO Pisa

S. Paolo a Ripa d’Arno Danni del ciclone

All’Ufficio Regionale per la Conservazione dei Monumenti in Firenze

Firenze, li 5 Marzo 1904

Il Subeconomo di Pisa mi scrive che il ciclone della notte del 13 corrente, ha danneggiata la copertura della crociera destra della Chiesa controindicata, rovesciando ed asportando le terre cotte e la doccia che conteneva quel Monumento Nazionale, e che allo scopo di evitare possibili pericoli nei passanti e danni maggiori alla copertura ha ritenuto necessario disporre la remozione dei tetti caduti e le riparazioni della doccia.

Ne rendo consapevole cotesto Ufficio Regionale per sua notizia.

Il R.o Economo Generale

ASoP, F 123, M. G-256-261-163-396, G 4/2°: Restauro della copertura della crociera destra della chiesa e richiesta di intervento per altri restauri urgenti, Lettera 24 luglio 1904

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R. ISPETTORATO DEI MONUMENTI E DEGLI SCAVI DI ANTICHITÀ PISA N° di Protocollo 54 OGGETTO Chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno (Pisa) Riparazioni urgenti al fianco meridionale della Chiesa.

All’Illustrissimo Signore Cav. Direttore dell’Ufficio regionale per la conservazione dei Monumenti della Toscana

Firenze

Pisa, 24 luglio 1904

Mi sono accertato che i lavori eseguiti dal Sig. Oreste Puntoni alla chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno si limitarono alla tettoia. Ma continua ancora la filtrazione dell’acqua a traverso le mura e perfino ai pilastri; onde si vede che fu eliminata una causa (e forse straordinaria) di danni e rimasero quelli permanenti non verificati. Torno dunque a domandare la visita d’un ingegnere, il quale saprà determinare la ragione di questo continuo stillicidio e forse la troverà nei larghi e lunghi crepti del fianco meridionale della chiesa, come è probabile che spieghi col disgregamento della pietra nella base l’inconveniente di aver ricoperto d’acqua il pavimento ogni volta che cade una pioggia alquanto forte. Questa riparazione ha carattere di vera urgenza, e non so comprendere il perché il mio benemerito predecessore Sig. avv. Simoneschi facesse sospendere il lavoro di riparazione alla parete esterna, se non supponendo in lui il timore che il lavoro non venisse eseguito col riguardo dovuto all’antichità di quell’edificio.

Il R. Ispettore Prof. C. Lupi

ASoP, F 123, M. G-256-261-163-396, G 4/2°: Restauro della copertura della crociera destra della chiesa e richiesta di intervento per altri restauri urgenti, Lettera 21 febbraio 1905

R. ECONOMATO GENERALE DEI BENEFIZI VACANTI Ufficio 2° N. di Pos. 3605 N. di Fasc. 62 Rip. 1 N. di Prot. 26996 Allegati N. 1 All’Ufficio Regionale per la Conservazione dei Monumenti Firenze Firenze, li 21 Febbraio 1905 OGGETTO

Ripa d’Arno in Pisa San Paolo

Restauri alla Chiesa Urgente

Il Subeconomo di Pisa mi riferisce quanto segue:

“Il ciclone del 18 agosto u.s. avendo asportato quasi la totalità delle gronde del tetto della Chiesa Monumentale in oggetto controindicata, fu di necessità, anche per avviso verbale delle guardie Municipali provvedere alla rimozione del materiale pericolante per la sicurezza dei passanti e al riordinamento dei tetti e doccie onde evitare danni maggiori alla fabbrica. Il manifattore Oreste Puntoni , a cui fu di necessità affidare quella esecuzione ha rimesso l’unito conto, chiedendone il pagamento, ed è perciò che lo scrivente venne a domandare alla SV Illustrissima di assecondare la richiesta colle rendite della Commenda in oggetto indicata e per la ridotta somma di Lire 285. Prego codesto On. Ufficio di riferirmi se nulla abbia da osservare in contrario pel modo col quale furono eseguiti i restauri alla Chiesa Monumentale controdistinta come alla unita nota Puntoni che attenderò in restituzione.

Il R. economo Generale

ASoP, F 123, M. G-256-261-163-396, G 4/2°: Restauro della copertura della crociera destra della chiesa e richiesta di intervento per altri restauri urgenti, Lettera 16 marzo 1908

All’Illustrissimo Signore Ispettore per la conservazione dei monumenti della provincia di Pisa Il sottoscritto si fa in dovere di richiamare l’attenzione della S. V. Illustrissima sulla Chiesa di S. Paolo a ripa Arno in Pisa, iscritta nell’albo dei monumenti nazionali.

Innanzi tutto, un lavoro di alta importanza artistica potrebbe farsi e sarebbe da farsi: l’isolamento dell’abside e del braccio di destra per rimettere in luce la pura architettura del sec. XIII che ne riveste l’esterno e che-tutt’ora integra- è, non di meno nascosta e seppellita sotto la canonica come

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indicano alcune parti che occhieggiano al di sopra dei tetti ed altre che si scoprono nell’interno della casa.

Questo lavoro sarebbe il complemento dei restauri artistici iniziati nel 1855 sotto la direzione dell’Ing. Bellini e sarebbe un bel vanto del tempo nostro perché avremmo riparato un’altr’onta che un periodo di deplorevole cecità inflisse ad uno dei più gloriosi monumenti della nostra città. Che se questo lavoro artisticamente e moralmente grande non è possibile affrontare per il momento, il sottoscritto non può dispensarsi dall’invocare da codesto Onorevole Ufficio i provvedimenti opportuni ed indispensabili alla conservazione di questa ammirabile Chiesa di S. Paolo che raccoglie nel suo silenzio impenetrabile la storia così diversa di 10 secoli.

E principalmente, il sottoscritto raccomanda col più vivo interesse che -quanto prima- codesto On. Ufficio proceda ad una ispezione tecnica:

1° del lato sud nella navata sinistra ove si notano tre crepti -uno dei quali molto pronunciato- che salgono da terra fino al tetto minore e si rivelano tanto all’interno quanto all’esterno;

2° del lato ovest nella Cappella di sinistra ove all’interno si notano: a) uno strapiombo della muraglia, assai sospetto, b) una infiltrazione molto evidente in tempo di pioggia all’altezza di 4 o 5 metri sull’angolo, c) un grosso sbollo di parete che chiude un vuoto nella muraglia, d) all’esterno si notano crepti e disgreghi.

Il sottoscritto fa notare inoltre che i lati esterni suaccennati hanno traccie di vecchi intonachi e di ristucchi più recenti attraverso i quali s’indovina l’antico il che da al fianco della Chiesa vetusta l’aspetto miserevole e cadente.

Per questi motivi il sottoscritto invoca per mezzo della S. V. Illustrissima l’interessamento della Commissione di Pisa e dell’Ufficio regionale per la conservazione dei Monumenti.

In tal modo Ella, Illustre Signore e tutti i Chiarissimi Componenti gli anzidetti uffici avranno ancora una volta tutelato l’arte ed il decoro nazionale dinanzi ai numerosi forestieri che di frequente vengono a rendere il tributo dell’unanime ammirazione dell’insigne chiesa di S. Paolo a ripa d’Arno.

Con ossequi distinti mi è grato segnarmi Della S. V. Illustrissima

Pisa, 16 Marzo 1908

Devotissimo Obbligatissimo Luigi Fiaschi

Parroco di S. Paolo a r d’Arno

ASoP, F 123, M. G-256-261-163-396, G 4/2°: Restauro della copertura della crociera destra della chiesa e richiesta di intervento per altri restauri urgenti, Lettera 23 aprile 1908

R. ISPETTORATO DEI MONUMENTI E DEGLI SCAVI DI ANTICHITÀ PISA

Risposta al foglio del 246 OGGETTO

Chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno in Pisa

Restauri urgenti

All’Illustrissimo Sig. Direttore dell’Ufficio regionale per la conservazione dei Monumenti della Toscana

Firenze

Pisa, li 23 aprile 1908

Il Parroco della chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno in Pisa mi dirige una lettera, nella quale chiese con viva insistenza una ispezione di quell’edifizio, di cui enumera i guasti, cioè:

1° Navata meridionale. Crepti più o meno pronunziati da terra a tetto all’interno e all’esterno.

2° Braccio destro; parete che strapiomba, è vuota in un punto in basso, ed è disgregato all’esterno.

Sono poi d’avviso che l’edifizio tutto richieda un esame accurato, e intanto richiamo io l’attenzione anche sull’angolo nord ovest del braccio o cappella sinistra, che presenta una lunga macchia di umidità.Mi viene ricordato che anni sono si pose mano a restaurare l’esterno della navata meridionale, ma che fu dato ordine di sospendere il lavoro, non giudicandosi conveniente alla importanza del monumento.

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ASoP, F 123, M. G-257-261-163-396, G 4/2: Sostituzione Dell’architrave marmoreo e degli stipiti della porta del transetto sinistro della chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno, Articolo “Per l’architrave di San Poalo a Ripa D’Arno (Una deplorevole negligenza)”, da “Il corriere toscano”, 9 marzo 1911

Giorni sono capitammo presso il tempio monumentale di San Poalo a Ripa d’Arno, che porta ancora le traccie dei vandalismi compiuti il 14 ottobre 1909 dagli agitati e dagli agitatori per la morte di Francisco Ferrer. Alludiamo all’incendio della porta sinistra della chiesa, da cui si originò la distruzione dell’architrave in marmo soprastante la porta. Abbiamo notato che la facciata comincia a risentire del mancato sostegno che andò perduto nell’incendio; ma quello che più ha impressionato si è il fatto che in ben diciassette mesi a nulla siasi provveduto pei necessari ed ora urgenti restauri.

Fortunatamente c’è in Pisa una Regia Sopraintendenza ai Monumenti, diretta dal chiarissimo e solerte dottor Peleo Bacci al quale abbiamo chiesto notizie in proposito. Ed abbiamo, con nostra sorpresa saputo che la Sopraintendenza, appena insediatasi nella nostra città, non mancò di fare sollecitazioni al Ministero dell’Istruzione Pubblica che subito accordò un sussidio di lire duecentocinquanta. Il male si è che l’Economato Generale dei Benefizi Vacanti, al quale fu domandato un modesto contributo per la spesa occorrente al restauro che in complesso costerà un cinquecento lire (!), fino ad oggi, benché continuamente sollecitato, non ha dato alla Sopraintendenza nessuna risposta. Così il danno dura e forse andrà anche ad aggravarsi. E col danno verrà anche la vergogna; perché si approssima la venuta di forestieri in Italia che vedranno come in Italia si fa conto dei tesori d’arte da tutti ammirati meno che da noi. Noi diciamo una cosa sola: Cosa si aspetta a porre mano ai lavori di restauro? Che sia crollata la parete della navata a sinistra della Chiesa?

ASoP, F 123, M. G-257-261-163-396, G 4/2: Occupazione militare della chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno, Lettera 24 maggio 1915

Illustrissimo Sig. Prof. Peleo Bacci

R. Soprintendenza ai monumenti per la provincia di Pisa

Essendo mio vivo desiderio di contribuire al compito umanitario e patriottico che la Nobile Sezione Pisana della Croce Rossa si prefigge in questo periodo grave e solenne, dato l’eventuale passaggio di ammalati o di feriti per Pisa io offro parte della Chiesa di S. Paolo a ripa d’Arno per essere adibita a padiglione della Croce Rossa.

Nel sottoporre a codesta R. Soprintendenza la mia proposta ove la S.V. Illustrissima la creda attestabile La prego a volerne rendere informata la R. Sezione suddetta prendendo in pari tempo gli opportuni accordi nei riguardi dell’igiene e dell’arte.

Con rispettosa osservanza anticipatamente ringrazio dell’accettazione della S.V. Illustrissima. Pisa li 24 Maggio 1915

Devotissimo Sac. Luigi Fiaschi

Parroco di S. Paolo a ripa d’Arno

ASoP, F 123, M. G-257-261-163-396, G 4/2: Occupazione militare della chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno, Lettera 7 giugno 1915

R. SOPRINTENDENZA AI

MONUMENTI PER LE PROVINCE DI PISA, LUCCA, LIVORNO E MASSA-CARRARA

Posizione G 4 N di Prot. Gen. 825 N. di Partenza 360

Risposta al Foglio del 24 maggio Oggetto

S. Paolo a Ripa d’Arno

Pisa, li 7 giugno 1915

In risposta alla sua controcitata informo che avendo conferito col Presidente della Sezione pisana della Croce Rossa, esponendogli i desideri di V. S. Illustrissima, il Presidente medesimo mi dichiarava di essere nell’impossibilità di accogliere l’istanza avendo già impegnato tutto il materiale disponibile per allestire ospedali e padiglioni atti ad accogliere malati e feriti.

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Trasformazione in padiglione per feriti Al Rev. Sac. Luigi Fiachi

Priore di S. Paolo a Ripa d’Arno Pisa

Il Sopr

ASoP, F 123, M. G-257-261-163-396, G 4/2: Occupazione militare della chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno, Lettera 2 agosto 1919

OGGETTO: Accusa di ricevimento ILLUSTRE SIG. COMM. PROF. PELEO BACCI SOPRINT. AI MONUMENTI PISA Pisa, lì 2 Agosto 1919

Pregiomi accusare ricevimento dell’Ufficiale n° 856/431 del 1-8-1919 e dell’elenco dei lavori di riordinamento munito del visto e del nulla osta per la liquidazione dei danni e l’esecuzione dei lavori in seguito all’occupazione militare durante il triennio 1916-17-18. Ringrazio di nuovo e nella speranza che la Sottocommissione del Genio Militare di Livorno corrisponda con giustizia, mi riserbo di informare la S. V. circa il daffarsi per il riordinamento tecnico, sicuro di riportare per la maggiore armonia dei lavori, suggerimenti e direttive della illuminata competenza della S. V.

Con ossequi Devotissimo Sac. Luigi Fiaschi

Parroco di S. Paolo a ripa d’Arno

ASoP, F 123, M. G-257-261-163-396: Restauro di danni causati dai bombardamenti del 31 agosto e 23 settembre 1943 (Riapertura al culto della chiesa 1954), Restauro dei danni di guerra apportati alla chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno, Lettera 7 settembre 1943

7 Settembre 1943

Pisa: Chiesa di S Paolo a Ripa d’Arno-Lavori

Molto Rev. Parroco della Chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno PISA

Si prega di agevolare il lavoro del Sig. Chini Guido che deve erigere i ponti nella vostra Chiesa per rimuovere le vetrate dell’abside.

IL SOPRINTENDENTE (Arch. Ing. Piero Sanpaolesi)

ASoP, F 123, M. G-257-261-163-396: Restauro di danni causati dai bombardamenti del 31 agosto e 23 settembre 1943 (Riapertura al culto della chiesa 1954), Relazione dei danni di guerra e dei lavori eseguiti, n. d.

La Chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno fu colpita gravemente nei bombardamenti del 31 Agosto e del 23 Settembre 1943. Successivi cannoneggiamenti hanno continuato a danneggiare l’edificio. In conseguenza di ciò la Chiesa è stata scoperchiata per circa la metà della navata principale con perdita di buona parte della piccola orditura del tetto e ha avuto danni ingenti alle navate laterali Sud e Nord con perdita di metà del materiale di coperta. Un largo tratto del muro principale Sud è crollato in seguito ai bombardamenti, e la caduta di una bomba nel centro della navata principale ha provocato il crollo di una colonna, di due tratti del muro di separazione tra la navata principale e le laterali, e danni notevoli alle pareti interne, ai capitelli e alle basi della altre colonne, agli altari e al pavimento.

Danni notevoli sono stati causati alla decorazione esterna della facciata con conseguenti lesioni e distacchi di parti marmoree, e spostamento degli stipiti della porta centrale e di quella sinistra. Nel bombardamento del 31 agosto si deve inoltre deplorare la quasi totale distruzione della vetrata absidale del sec. XIV, pregevole per l’iconografia e la bellezza artistica, mentre in quello del 23 settembre la rottura in pezzi minuti del famoso sarcofago di Burgundio.

La Soprintendenza ai Monumenti e Gallerie, che lavorò attivamente durante il dolorosissimo periodo bellico portandosi subito nei luoghi colpiti, spesso con grave rischio dei suoi funzionari, e che instancabilmente si prodigò per salvare dalle distruzioni della guerra il materiale artistico compreso nel territorio della sua giurisdizione, iniziò i lavori di primissimo intervento subito dopo

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il primo bombardamento con ingenti opere di protezione e puntellamento di parti pericolanti e con la rimozione di quanto rimaneva della vetrata absidale e del Sarcofago di Burgundio. Appena che Pisa fu liberata la Soprintendenza iniziò la sua opera attiva di ricostruzione e squadre di operai lavorarono continuamente intorno agli edifici monumentali tanto duramente colpiti.

La Chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno, dato l’importante interesse artistico che riveste, fu una delle prime in cui furono iniziati i lavori di restauro con puntellamento degli archi in sostituzione della colonna caduta, con puntellamento smontaggio ricostruzione completa di tre archi tra la navata principale e la navata laterale Sud, con paramento in pietra di tufo del muro sul perimetro esterno Sud della Chiesa fino alla sommità della gronda; con riparazione e messa in opera del paramento marmoreo della parte absidale; con rifacimento del manto di copertura per tutto il tetto; con smontaggio e messa in opera delle capriate della navata principale con nuova fornitura delle parti deteriorate o mancanti.

Per tutti questi lavori è stata necessaria una spesa complessiva di £ 3.042.000. In questo tempo molto è stato fatto per ricondurre il Monumento allo stato in cui si trovava prima di essere così gravemente danneggiato, e già l’edificio comincia a riacquistare il suo aspetto d’imponente solennità, ma rimangono ancora da eseguire il completamento della copertura sulla navata principale e sulle laterali, la sistemazione della facciata, della decorazione esterna e delle pareti interne con restauro dei capitelli; la fornitura e collocamento in sito di una colonna di granito; il restauro degli altari; la sistemazione del pavimento; la liberazione della costruzione addossata all’abside con restauro del paramento esterno della Chiesa e ricostruzione delle porte per una spesa di circa 5 milioni.

Opere tutte che la Soprintendenza si accinge a compiere con la consueta attività e solerzia. IL SOPRINTENDENTE

P Sanpaolesi

ASoP, F 123, M. G-257-261-163-396: Restauro di danni causati dai bombardamenti del 31 agosto e 23 settembre 1943 (Riapertura al culto della chiesa 1954), Restauro dei danni di guerra apportati alla chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno, Fornitura e messa in opera di una colonna di granito nella chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno, Lettera 23 settembre 1947

Chiesa di S. Poalo a Ripa d’Arno-Pisa Al Sig. Italo Bontempelli

-Cave di granito- S. Piero. Isola d’Elba (Livorno)

In riferimento alla Vostra lettera del 5 Agosto in seguito alle trattative verbali avute con l’Ing. Nuti, ritrasmettiamo l’ordinazione per una colonna di granito della lunghezza di m 5,42 a sezione circolare di diametro di m. 0,62 e di m. 0,70 secondo l’esatte indicazioni riportate nel grafico allegato.

La lavorazione della superficie deve essere tipo Romano senza lucidatura in modo che la colonna si presenti con il trattamento suddetto pronta per la messa in opera.

Quest’Ufficio si riserva di completare direttamente sul posto il lavoro per la rastrematura e per la sagomatura del collarino e della zona basamentale.

La Soprintendenza ai Monumenti nel rimettere la presente ordinazione accetta in linea generale il preventivo di massima di £ 107.000 già presentato con lettera del 5 Agosto e si richiede un computo più dettagliato delle spese occorrenti per la fornitura a bordo Veliero a Campo.

Si rimane quindi in attesa di conoscere la data di approntamento della colonna per provvedere in tempo al suo trasporto.

IL SOPRINTENDENTE

ASoP, F 123, M. G-257-261-163-396: Relazione tecnica sui restauri da effettuare alla chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno-presentata a Roma. Rifiuto del Ministero per finanziamenti 14.4.1948, Relazione tecnica 13 marzo 1948

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delle Provincie di Pisa Lucca Livorno Apuania PISA, 13 Marzo 1948

CHIESA DI S. PAOLO A RIPAD’ARNO-PISA RELAZIONE TECNICA

La perizia allegata prevede la demolizione di tutte le strutture murarie adiacenti la parte absidale della Chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno, allo scopo del suo isolamento.

È previsto il ripristino del paramento in pietra da taglio; per la parte bassa in pietra verrucana e per la parte alta in pietra di S. Giuliano, in corrispondenza delle zone dove sono innestati i muri da demolire.

Tale lavoro comporta la spesa di £ 3.000.000 (tre milioni), e si ritiene necessario per la valorizzazione ambientale della zona, nonché per l’isolamento della Chiesa.

L’Architetto Il Soprintendente P. Sanpaolesi

ASoP, F 123, M. G-257-261-163-396: Relazione tecnica sui restauri da effettuare alla chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno-presentata a Roma. Rifiuto del Ministero per finanziamenti 14.4.1948, Lettera 14 aprile 1948

14 Aprile 1948

PISA: Chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno All’On. Italo Bargagna sindaco di PISA Egregio Onorevole,

rispondendo alla Sua lettera del 24 Marzo u. s. n° 2857, La informo che la perizia riguardante l’isolamento della parte absidale della Chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno, fu redatta in data 3 Marzo e successivamente inviata al nostro Ministero.

Da quanto ho potuto desumere durante la mia ultima visita a Roma, il finanziamento richiesto per un importo di Lire Tre milioni, non può per il momento essere concesso, poiché nell’esercizio attuale sono già stati esauriti i fondi disponibili.

Per avere la possibilità di ottenere un contributo, sarebbe opportuno un suo interessamento diretto presso il Ministro.

Con ossequio

IL SOPRINTENDENTE

ASoP, F 123, M. G-257-261-163-396: Fornitura e messa in opera di una colonna di granito nella chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno, Lettera 18 marzo 1950

18 marzo 1950

Chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno A S. E. Ugo Camozzo

Arcivescovo di PISA

Per conoscenza al Mons. Angiolo MENCIASSI

Parroco della Chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno presso Suore Stefanine di S. Benedetto PISA

Questa Soprintendenza, riprendendo i lavori per il completamento del restauro della Chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno e per l’isolamento dell’abside, rendendosi necessari procedere per le precarie condizioni di stabilità alla demolizione della torre campanaria, si rivolge all’ E. V. perché a questo Ufficio sia comunicato il suo consenso e sia indicata la posizione dove dovranno essere collocate le campane in attesa di una futura permanente sistemazione.

IL SOPRINTENDENTE P S

ASoP, F 123, M. G-257-261-163-396: Costruzione delle due porte laterali della facciata e completamento del pavimento in cotto dei transetti, Perizia per la costruzione di due porte laterali nella chiesa di S. Poalo a Ripa d’Arno, Relazione tecnica, 18 ottobre 1950

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Pisa 18 ottobre 1950

CHIESA DI S. PAOLO A RIPA D’ARNO (parrocchiale) RELAZIONE TECNICA

Dopo la ricostruzione parziale delle strutture ed il ripristino della copertura, con le opere già in corso e preventivate, la Chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno sarà quasi completamente riparata. Si prevede con la presentazione della presente perizia, per un importo di £ 3.307.000 (Tre milioni trecentosettemila) la esecuzione dei seguenti lavori:

1-Sistemazione e rispristino della parte absidale dopo le demolizioni eseguite per l’isolamento della Chiesa dalle case danneggiate;

2-Demolizione delle strutture residue rimaste addossate alla Chiesa nei tratti basamentali; 3-Chiusura di una breccia in un tratto della cupola;

4-Completamento di ripresa muraria interna alle pareti del braccio trasversale; 5-Nuova fornitura di telai e di vetrate alle monofore interne;

6-Ricostruzione del pavimento in laterizio; 7-Sistemazione dell’Altar Maggiore e dei gradini; 8-Ricostruzione delle porte principali della Chiesa. L’Architetto

IL SOPRINTENDENTE

ASoP, F 123, M. G-257-261-163-396: Lavori di restauro alla chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno, Lettera 20 gennaio 1951

20 Gennaio 1951

PISA: Chiesa di S. Paolo a Ripa

Ill. mo Signor Sindaco del Comune di PISA

Con il proseguimento dei lavori per il restauro della Chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno, questo Ufficio ha provveduto alla liberazione delle strutture appoggiate all’abside.

Si rende ora necessario l’intervento da parte del Comune per la sistemazione del piano attiguo alla Chiesa, la demolizione dei muri rimasti, e lo sfollamento delle persone che ancora vi abitano, con il pericolo continuo per la loro incolumità.

Si prega pertanto la S. V. di voler disporre per eseguire le opere previste in accordo con questo Ufficio, per la sistemazione definitiva della zona.

IL SOPRINTENDENTE P S

ASoP, F 123, M. G-257-261-163-396: Lavori per la realizzazione della porta centrale e delle vetrate delle monofore della chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno, Lettera 12 giugno 1953

Pisa, 12 Giugno 1953

Spett. le SOPRINTENDENZA AI MONUMENTI PISA-Via S. Cecilia

Questo Ente riceve con frequenza lamentele per la mancata riapertura della chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno, ricordata in tutte le guide turistiche italiane e straniere.

Si prega codesta Soprintendenza voler comunicare la data di riapertura della chiesa suddetta, tenendo conto dell’eccezionale importanza che nel quadro turistico di Pisa ha la chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno.

Distinti saluti. IL PRESIDENTE Carlo Vallini

ASoP, F 123, M. G-257-261-163-396: Lavori per la realizzazione della porta centrale e delle vetrate delle monofore della chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno, Lettera 6 agosto 1953

6 agosto 1953

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All’Ente Provinciale Turismo PISA

In relazione a quanto richiesto con lettera n. 3487/53 del 12 giugno e successiva n. 3893/53 del 3 luglio u. s., quest’Ufficio rende noto che per la Chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno sono in lavorazione le vetrate delle monofore e la porta della navata principale. Per il prossimo anno finanziario si prevede di mettere in opera il finestrone istoriato dell’abside. Si fa presente che tale lavoro non si è ancora potuto eseguire date le condizioni del piazzale retrostante la Chiesa in oggetto.

Il Soprintendente Sanpaolesi

ASoP, F 123, M. G-257-261-163-396, G 42: Riapertura al culto della chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno (7.4.1954), Lettera 10 marzo 1954

Pisa 10 marzo 1954

Gentile Signora D. Neville Lees,

per quanto in ritardo, essendo io rientrato a Pisa domenica mattina per presenziare l’inaugurazione della Chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno, Le comunico ugualmente i dati che ritengo possono interessarLa.

Il restauro è consistito nella ricostruzione di una parte delle pareti della navata destra e della navata principale, colpite da bombe dirompenti; su una delle pareti distrutte era un affresco rappresentante la Madonna e vari Santi, che quindi è andato perduto. Nella ricostruzione interna è stato cambiato il fusto di una delle colonne di granito dell’Elba-sono stati ricomposti i capitelli con le parti recuperate fra le macerie-è stato interamente ricostruito il tetto e rinnovato in gran parte il pavimento-altri affreschi su un pilastro di sinistra della navata centrale sono stati invece salvati. Sono state ricostruite le porte di facciata delle quali è ricollocata soltanto la principale- l’abside e il transetto sono stati liberati dalle costruzioni che vi erano addossate-è venuta in luce l’antica sala capitolare del monastero dei Monaci Olivetani, che sarà adibita a sacrestia dopo il restauro.

La data di fondazione ad opera di Carlo Magno nell’805 può riferirsi, ma non è accertato ad una chiesa di ugual titolo esistente nella stessa ubicazione; ad essa si riferisce il documento che le attribuisce temporaneamente le funzioni di cattedrale durante la ricostruzione del Duomo a partire dal 1063. L’attuale chiesa è stata iniziata non prima del 1150, quando cioè la Cattedrale era costruita quasi per intero.

Non so indicarLe articoli apparsi in questi giorni nei giornali di Pisa; Le posso però comunicare che alla cerimonia era presente l’Arcivescovo di Pisa che è anche Primate di Sardegna, ma dalla morte del Cardinale Maffi il titolo di Cardinale non è stato più dato. Il nome di S. E. l’Arcivescovo è Mons. Ugo Camozzo.

Le sarò grato se vorrà farmi avere una copia del giornale riproducente l’articolo e anche il Suo articolo sulla Torre Pendente di Pisa che Lei mi dice riprodotto qualche tempo fa.

Con i migliori saluti

Prof. Arch. Piero Sanpaolesi

ASoP, F 123, M. G-257-261-163-396, G 42: Lavori di completamento dei restauri della chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno, Lettera 3 gennaio 1956

PRIORIA S.PAOLO A RIPA D’ARNO PISA

Alla Sopraintendenza ai Monumenti e alle Gallerie Pisa

Segnalo a cod. Sopraintendenza, perché voglia urgentemente provvedere, le larghe infiltrazioni d’acqua, che avvengono in S. Paolo a ripa d’Arno, nel tetto della navata laterale destra, all’incrocio di detta navata con il transetto e in un pennacchio della cupola.

Mi permetto inoltre di aggiungere preghiera perché voglia interessare il Comune di Pisa a una ripulitura e alla liberazione da pietre e detriti del marciapiede fiancheggiante all’esterno la navata laterale destra, da cui trapela all’interno della chiesa una forte umidità.

(13)

Pisa, 3 gennaio 1956 Sac. Alberto Cvecich Priore

ASoP, F 123, M. G-257-261-163-396, G 42: Lavori di completamento dei restauri della chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno, Lettera 12 novembre 1956

PRIORIA S.PAOLO A RIPA D’ARNO PISA

Alla Sopraintendenza ai Monumenti e Gallerie Pisa

Ho già avuto occasione di richiamare l’attenzione di cod. Sopraintendenza sulle larghe infiltrazioni d’acqua, che si verificano in vari punti dei tetti di S. Paolo a Ripa d’Arno, ma soprattutto nel tetto della navata destra, tra la prima e seconda arcata. L’entità di questo inconveniente può essere rilevata nella sua gravità anche da un sopraluogo superficiale. Voglio sperare in un sollecito sopraluogo e in un pronto intervento, visto che la parrocchia non dispone assolutamente di mezzi propri.

Attendo una gentile risposta, positiva o negativa che sia, in proposito. Con deferenti saluti e ringraziamenti

Pisa, 12 novembre 1956 Sac. Alberto Cvecich Parroco

ASoP, F 123, M. G-257-261-163-396, G 42: Lavori di completamento dei restauri della chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno, Lettera 12 novembre 1959

Pisa, 12 novembre 1959

PRIORIA S.PAOLO A RIPA D’ARNO PISA

Alla Sopraintendenza ai Monumenti e Gallerie Pisa

Sono costretto a segnalare, invocando un intervento, le larghe infiltrazioni di acqua avvenute in questi giorni nella chiesa di S. Paolo, lungo tutta la linea della facciata e in molti punti del tetto. Ringrazio e saluto con deferenza.

Sac. Alberto Cvecich

ASoP, F 123, M. G-257-261-163-396, G 42: Lavori di completamento dei restauri della chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno, Lettera 7 gennaio 1960

7 gennaio 1960

Pisa-Chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno Al Molto Rev. do Don Alberto Cvecich Priore della Chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno PISA

In relazione alla lettera del 12 novembre 1959, si comunica che è stato eseguito un sopraluogo alla Chiesa di S. Paolo per determinare la causa delle infiltrazioni di acqua proveniente dal tetto verificatasi a seguito delle ultime abbondanti pioggie. Purtroppo i lavori da eseguire comportano una spesa che attualmente non può essere affrontata.

La Sopraintendenza tiene presente quanto accaduto con la speranza di poter intervenire non appena arriveranno i fondi messi a disposizione dal Superiore Ministero.

IL SOPRINTENDENTE Sanpaolesi

ASoP, F 123, M. G-257-261-163-396, G 42: Lavori di completamento dei restauri della chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno, Lettera 12 febbraio 1960

Pisa, 12 febbraio 1960

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PISA

Alla Sopraintendenza ai Monumenti e Gallerie Pisa

Preso atto della risposta di codesta Sopraintendenza in data 7 gennaio u. s. a proposito delle riparazioni al tetto della chiesa di S. Paolo, il sottoscritto ha cercato di intervenire secondo le sue possibilità per tamponare le gravi infiltrazioni di acqua, non essendo operazione dilazionabile. Ma ora, esauriti i suoi brevi mezzi, segnala la gravissima penetrazione di acqua, che prende i due muri d’angolo fra la navata laterale destra e il transetto. Lentamente l’acqua permea la muratura minacciando la consistenza delle pareti e scorre in chiesa.

Si chiede un rapido, urgente esame e un pronto intervento. Con deferenza

Sac. Alberto Cvecich

ASoP, F 123, M. G-257-261-163-396, G 42: Lavori di completamento dei restauri della chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno, Lettera 27 febbraio 1960

27 febbraio 1960

Pisa-Chiesa di S. Paolo a Ripa

Al Molto Rev. do Don Alberto Cvecich Parroco della Chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno PISA

A seguito della Sua lettera del 12 febbraio corr. si comunica che il Ministero della Pubblica Istruzione ha approvato il proseguimento dei lavori di restauro alla Chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno. Nello svolgimento di tali lavori sarà tenuto conto delle riparazioni da eseguire alla copertura della Chiesa, in modo da evitare le infiltrazioni di acqua che deteriorano le strutture murarie.

IL SOPRINTENDENTE Sanpaolesi

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