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Dopo due mesi di digiuno l Arechi torna a sorridere di Enzo Sica

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Academic year: 2022

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Dopo due mesi di digiuno l’Arechi torna a sorridere

di Enzo Sica

Finalmente si è sbloccata anche in casa. Era ora, direbbe qualcuno… Dopo oltre 63 giorni di digiuno, dopo l’ultima vittoria contro il Foggia (23 dicembre dello scorso anno) l’Arechi è tornato ad essere determinante per la squadra granata che contro la Cremonese ha centrato quell’obiettivo che era determinante per continuare a cullare i sogni play off che da ieri sera sono di nuovo concreti (la zona è stata agganciata…) anche se bisognerà aspettare la gara di stasera tra Venezia e Perugia visto che gli umbri con un successo potrebbero essere ancora in vantaggio sulla Salernitana (e domenica alle 15 c’è un Perugia – Salernitana al Curi che promette scintille…). Il minimo stagionale di spettatori presenti (6601)i in un Arechi semivuoto è stato il quadro più disarmante e, per alcuni versi imbarazzante e desolante di questo Salernitana – Cremonese nel turno infrasettimanale della ventiseiesima giornata. I cori della curva sud, quel

<vogliamo vincere, vogliamo vincere> è echeggiato nel principe degli stadi come un refrain incessante al quale faceva da contraltare il silenzio assordante dei presenti nei distinti (pochissimi) e in tribuna, settore questo che inaugurava i sediolini nuovi (non con il colore granata, assessore Caramanno…) ma un rosso vivo che poco c’entra con questa casacca… Forse avranno sbagliato colore ma anche la Salernitana ieri sera ha sbagliato ancora una volta la prima parte della gara. Si qualcosa in più si è visto rispetto all’ultima gara interna contro il Benevento ma troppo poco per concretizzare quello che si aspettavano i <pochi intimi> sugli spalti proprio dopo la discreta prova di Verona. La

<rivoluzione> in formazione che molti <beneinformati>

prevedevamo proprio per la gara contro la derelitta Cremonese

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non c’è stata. Il cambio di modulo? Neppure a parlarne perché Gregucci si è riaffidato a coloro che avevano dato una parvenza di ripresa ad Ascoli ma anche al Bentegodi la squadra non si era comportata male. Peccato per la sconfitta in terra veneta ma per decollare c’è bisogno anche di dare una spinta importante in un attacco ancora anemico con un centrocampo privo di idee che è stato facilmente bloccato da una discreta Cremonese (accompagnata a Salerno da 39 irriducibili tifosi) che ha giocato soprattutto per salvare la panchina in bilico a Rastelli. Ma nella ripresa sono cambiate le cose perchè la Salernitana ha cambiato marcia sotto la spinta della sua eccezionale tifoseria. Ed i gol di Minala prima e Jallow dopo hanno permesso alla squadra granata di centrare questa importante vittoria che è un toccasana proprio in vista delle prossime gare. Bisognerà ora solo dare continuità a questa conquista dei tre punti perché solo così si riuscirà a uscire fuori da questa situazione dando concretezza alla fase finale della stagione. Ed il popolo granata, la magnifica curva sud ha riservato alla propria squadra il giusto e convinto applauso anche se ci son o stati ancora una volta cori contro il patron Lotito. Ma alla fine speriamo che sia questa davvero la gara del rilancio definitivo, della svolta per raddrizzare una stagione che poteva e doveva essere diversa da come è andata fino a questo momento.

La Salernitana riprende colore con Minala e Jallow

di Fabio Setta

SALERNO Una notte nei play off. È quanto si è regalata la Salernitana grazie alla prima vittoria interna del 2019, dopo

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tre ko consecutivi all’Arechi. Una vittoria meritata contro una Cremonese scesa in campo con il chiaro obiettivo di non perdere. Infatti, nel primo tempo il 5-3-2 scelto da Rastelli ha tenuto bene contro una squadra come quella di Gregucci che ha iniziato il match quasi con timore, bloccata. Tanti gli errori, soprattutto tecnici, poche le giocate così come le idee. Se non ci fossero stati a tratti Lopez a dare elettricità e André Anderson fantasia, la prima frazione sarebbe stata da dimenticare. Proprio il brasiliano ha avviato l’unica azione degna di nota, chiusa da un diagonale di Calaiò terminato sul fondo. Nella ripresa, però, è cambiato l’atteggiamento della squadra, scesa in campo più aggressiva e affamata. A volte, poi, basta un episodio favorevole per cambiare l’andamento di un match e la squadra di Gregucci l’ha trovato su calcio d’angolo con Minala, al primo gol stagionale. La Salernitana, però, è stata brava a crearlo l’episodio. Perché premendo e spingendo, con André Anderson che è salito ulteriormente di livello, la squadra granata ha preso campo e sfiorato il gol in due circostanze, prima di sbloccare la rete. Il corner ad esempio è nato dall’occasione sprecata da Jallow. Un inizio di ripresa di totale predominio suggellato poi dal gol del raddoppio, siglato da Jallow lanciato da Migliorini. Da lì in poi, contenuta la reazione grigiorossa, la Salernitana ha avuto spazio e campo per continuare ad attaccare, provando a far divertire anche gli spettatori dell’Arechi. Diverse le occasioni sprecate ma tutto sommato quel che conta è il risultato finale e in attesa del match del Perugia di oggi, la squadra di Gregucci è all’ottavo posto. Infine, un dato da non sottovalutare. All’Arechi si è registrato il minimo stagionale. Presenti solo 6601 spettatori, compresi degli abbonati, molti dei quali però, probabilmente, imitando Lotito, avranno optato, seppur in televisione, per Lazio-Milan. Sbagliando, perché si sono persi due piacevoli novità in una sera: la vittoria casalinga e la zona play off finalmente agguantata.

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Napoli, con la Juve San Paolo sold out Mertens è pronto per ritrovare il gol

di Redazione Sportiva

Un San Paolo tutto pieno contro la Juve. Contro lo strombazzato calo di libido dei tifosi, contro le fronde interne che volevano disertare lo stadio per protesta, chi contro il sistema chi contro De Laurentiis. I tifosi invece rispondono presente e si schierano con il Napoli, con i ragazzi che anche quest’anno sono l’unica vera alternativa ai cannibali in bianconero. La prevendita è appena iniziata ma i botteghini online sono già stati presi d’assalto. Ventimila fra biglietti e mini-abbonamenti già venduti, una proiezione che punta alla quota 50mila, in una parola al pienone. Che scaccerebbe via ogni discussione sul perché i tifosi non vanno più allo stadio. l suo campionato non è mai decollato, ma Dries Mertens ha ancora tutto il tempo, e la voglia, di fare meglio per lasciare il segno anche in questa sua sesta stagione al Napoli. In campionato, per il belga, sono arrivate soltanto 8 reti. Troppo poche per uno che ha abituato la platea del San Paolo a poker e triplette di settimana in settimana negli scorsi anni. Eppure, vuoi il cambio modulo, vuoi il cambio allenatore in concomitanza con uno straripate ritorno di Arkadiusz Milik, l’annata dell’attaccante è andata avanti, finora, a corrente alterna. Prima il buio, poi la luce, ora di nuovo il buio, ma il la fine del tunnel deve essere molto vicina. ‘Ciruzzo’ il gol lo aspetta da tanto, da due mesi (l’ultima gioia il 29 dicembre contro il Bologna) e per questo potrebbe tornare a colpire a breve. Nel mirino del napoletano (dentro) c’è quindi il prossimo avversario di

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campionato, la Juventus. Sbloccarsi contro i bianconeri e, magari, regalare la vittoria al Napoli significherebbe per lui una rinascita definitiva dopo mesi trascorsi nell’oblio.

‘Ciro’ vuole riprendersi la luce dei riflettori, quella che con Sarri lo ha portato ad essere considerato tra i migliori al mondo nel suo nuovo ruolo, quello della prima punta. I primi segnali di un vicino ritorno di Mertens, del vero Mertens, si sono avuti sia con lo Zurigo che a Parma:

l’azzurro ha cercato più volte la porta ma la sorte sembra ancora non essergli amica. Questione di poco, perchè è naturale che chi ha doti come le sue prima o poi debba sbloccarsi e sbocciare definitivamente. Dries lo farà, sboccerà per tornare a pungere come un tempo, fosse anche per l’ultima volta. Da sogno di una notte di mezza estate a obiettivo concreto per la prossima

estate. Mauro Icardi è ai ferri corti con l’Inter, diversamente da quell’estate del 2016 quando il Napoli ci arrivò piuttosto vicino. Un retroscena che qualche tempo fa raccontò lo stesso De Laurentiis. Higuain era appena andato via, la società azzurra aveva 90 milioni in cassa e voleva investirli sul capitano dell’Inter, che anche all’epoca era alle prese col rinnovo di contratto ma era ancora il capitano.

“Arrivai ad offrire 60 milioni”, ha svelato De Laurentiis nel suo retroscena. Ora la situazione è diversa. Diversa la disponibilità dell’Inter, sicuramente, visto che Marotta è entrato nell’ordine di idee di cedere il suo centravanti. Ma diverse anche la valutazione e le richieste del calciatore, che ha sul tavolo offerte importanti. I famosi 60 milioni di s i c u r o n o n b a s t e r a n n o , l a v a l u t a z i o n e d i I c a r d i è sensibilmente lievitata e anche l’ingaggio sarà fuori dai parametri abituali del Napoli. Sul tavolo l’interesse del Real Madrid e soprattutto quello della Juve. Tante voci ma l’unica cosa certa è che, se davvero vuole Icardi, De Laurentiis dovrà fare una vera e propria follia, per regalare ad Ancelotti un numero 9 di caratura mondiale.

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Il ruolo di Rosaria Caracciuolo

di Andrea Bignardi

Assessore Caracciuolo, dopo la riassegnazione delle deleghe da parte del sindaco Francese sono insorte non poche polemiche. A destare le ire di oppositori ed il disappunto perfino di qualche consigliere di maggioranza è stata la nomina dell’assessore Davide Bruno. Sono ormai due mesi che se ne parla, qual è la sua opinione a riguardo? “Non ho nessuna osservazione polemica da fare per il nuovo ingresso in giunta.

Anzi, posso solo essere felice dell’ingresso di nuove professionalità al servizio del progetto di un’amministrazione che nonostante le tante difficoltà riscontrate lavora con grande impegno per conseguire i migliori risultati possibili per la città di Battipaglia.” Il primo cittadino ha spesso rivendicato il carattere civico della giunta e l’indipendenza da filoni politici ben identificati: Lei che appartiene ad un partito strutturato e ormai storico come Forza Italia, sostiene questo tipo di visione? “La sindaca Cecilia Francese ha fondato un movimento civico: sono presenti, infatti, al suo interno, uomini e donne con un orientamento politico diverso, di destra e di sinistra. L’amministrazione rappresenta una coalizione politica realmente civica: un’ alleanza ed un’

unità politica che è sostenuta anche in Consiglio Comunale, e che si prefigge l’obiettivo di fare il bene della città, al di là di quelli che sono i legittimi orientamenti politici personali.” In particolare Lei ha ricevuto dal Sindaco Francese una delega particolarmente delicata, quella alle politiche sociali e soprattutto al piano di zona. Anche su questa vicenda il dibattito è stato a dir poco ampio, con il consigliere Mirra del Pd che ha parlato di “due anni di

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chiacchiere e disservizi” proprio sulle colonne di questo quotidiano… “Al di là delle polemiche, sul piano di zona stiamo lavorando molto e credo anche con cognizione di causa.

Stiamo pensando ad un piano che dia risposte specifiche ed efficaci in relazione ai bisogni espressi dalla comunità locale. Con una recente delibera, nell’ultimo consiglio comunale del 2018, abbiamo chiesto alla Regione Campania la possibilità di impiegare risorse economiche diverse e di raggiungere obiettivi comuni e condivisi con i Comuni costituenti il nuovo Ambito, in un’ottica di sviluppo locale e di confronto costante.” Quali saranno le misure che contraddistingueranno il nuovo Piano di zona e quali saranno i comuni protagonisti di questa nuova progettualità territoriale? “Nelle more della decisione della Regione Campania, siamo costantemente presenti presso l’Ufficio di Piano per promuovere interventi ed azioni a vantaggio delle fasce più deboli, curando una gestione più attenta delle risorse finanziarie disponibili nel Fondo Unico di Ambito. Tra questi ricordiamo il banco alimentare che lo scorso anno ha sostenuto 126 famiglie indigenti, il bonus idrico, il bonus gas, il bonus elettrico, quello per le famiglie numerose che hanno tre figli minori. Non mancheranno poi misure assistenziali per la tutela di anziani e disabili, grazie anche alla valorizzazione delle loro rispettive consulte. Il nuovo ambito è stato individuato da vari atti amministrativi tra cui una delibera di giunta del comune di Bellizzi che ha deciso di far parte insieme a noi di questo nuovo progetto territoriale.”

Il bando rivolto a migliorare

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le impres

di Fedele di Nunno

“Incentivare le microimprese e le piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli per l’acquisto di nuovi macchinari ed attrezzature di lavoro caratterizzati da soluzioni innovative per abbattere in misura significativa le emissioni inquinanti, ridurre il livello di rumorosità o del rischio infortunistico o di quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali, ciò al fine di soddisfare l’obiettivo del miglioramento del rendimento e della sostenibilità globali dell’azienda agricola mediante una riduzione dei costi di produzione o il miglioramento e la riconversione della produzione assicurando, al contempo, un miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori”, lo ha affermato Maria Antonietta Aquino, responsabile di Confartigianato Vallo di Diano, che ha sottolineato l’importanza del Bando Isi Inail 2018 per incentivare le imprese a realizzare progetti per il miglioramento documentato delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori. I fondi messi a disposizione per l’Avviso 2018 dall’Inail superano i 360 milioni di euro suddivisi in 5 Assi di finanziamento, differenziati in base ai destinatari. L’Asse 1 riguarda i progetti di investimento e quelli per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale. I soggetti destinatari dei finanziamenti sono esclusivamente le imprese, anche individuali, ubicate su tutto il territorio nazionale iscritte al registro delle imprese o all’albo delle imprese artigiane.

L’Asse 2 è destinato per i progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi; il 3 per i progetti di bonifica da materiali contenenti amianto; il 4 per i progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività e l’Asse 5 per i progetti per le micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola

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primaria dei prodotti agricoli. “La sicurezza sui luoghi di lavoro, sottolinea la responsabile della sede Confartigianato Vallo di Diano, Maria Antonietta Aquino, oggi è non sono un adempimento normativo ma deve essere un modo di operare nel rispetto del lavoro svolto. Questi strumenti nascono per incentivare ad investire in miglioramenti in termini di sicurezza dei luoghi di lavoro.” Per ulteriori delucidazioni in merito al bando e per ricevere assistenza nella compilazione della domanda è possibile rivolgersi alla sede Confartigianato Vallo di Diano, ubicata nella filiale della Banca Monte Pruno a Sala Consilina.

Incidente: muore sul colpo Elvis Petrillo di Albanella

di Mario Marrone

Mancava ancora qualche ora al sorgere del sole, quando un terribile schianto e un lugubre rumore di lamiere che si contorcevano, ha svegliato di soprassalto i residenti di via Roma ad Albanella. Erano all’incirca le di un mattino che si preannunciava triste e drammatico. La gente è accorsa in strada ed ai primi soccorritori si è presentata una scena terribile ed angosciosa. All’interno dell’abitacolo di una Fiat Punto versava in condizioni disperate un giovane di appena 23 anni, Evis Petrillo originario di Agropoli ma residente ad Albanella. Nonostante il suo stato apparisse estremamente grave, tuttavia ancora dava segni di vita. Sono stati allertati i soccorsi sanitari e il ragazzo,con un’ambulanza inviata sul posto con la massima celerità dalla centrale operativa del 118, trasferito in codice rosso presso l’ospedale San Luca di Vallo della Lucania. Una corsa

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disperata nella notte, a sirene spiegate e con i lampeggianti accesi, che non è servita a strappare ad un tragico destino una giovane vita. Infatti, ricoverato al suo arrivo in rianimazione, dopo poco tempo il 23enne ha cessato di vivere a causa di un profondo e irreversibile trauma alla testa e il suo giovane cuore di battere. La dinamica del grave incidente è al vaglio dei carabinieri della Compagnia di Agropoli e della locale Stazione, diretti e coordinati dal Capitano Francesco Manna. Elvis avrebbe perso il controllo dell’auto della quale era alla guida per schiantarsi contro il muro di un’abitazione. Una tragica fatalità che ha stroncato la ancora acerba esistenza di un ragazzo che tutti descrivono fiero della sua giovinezza e rispettoso degli altri. La Magistratura ha predisposto un primo esame esterno della salma e non si esclude che venga effettuato l’esame necroscopico. Cordoglio e dolore sono i sentimenti di quanti, appresa la notizia, si sono stretti in un comprensibile abbraccio ai familiari della vittima della strada. Quella strada che non risparmia di essere teatro di simili eventi facendo precipitare nel dolore tante famiglie che restano orfane dei loro figli. Due località immerse nel lutto, Agropoli ed Albanella, costrette a piangere la morte di un ragazzo, con la gioia di vivere ed eternamente sorridente, all’improvviso divenuto cittadino dell’eternità.

La denuncia di Cammarano

Il consigliere regionale Michele Cammarano del Movimento cinque stelle ha segnalato alla procura, al Comune al Consorzio di bacino e ad altri enti che ai primi di novembre dello scorso anno «una montagna di rifiuti si è riversata nell’alveo del fiume Sarno al confine tra Pompei e Castellammare di Stabia generando allarme nella popolazione.

Un fenomeno analogo si è ripresentato, nelle ultime settimane,

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lungo il tratto del canale alveo comune nocerino, pochi metri prima di confluire nel fiume Sarno, precisamente nel territori di San Marzano Sul Sarno. ad oggi tonnellate di bottiglie di plastica e altri materiali hanno formato un vero e proprio tappo lungo il corso d’acqua, in un luogo individuato in località “Ciampa di cavallo”. Ciò premesso, ricordo che numerosi studi hanno evidenziato che le plastiche sono già presenti in numerosi organismi marini e che lo sversamento di macroinquinanti contribuisce a danneggiare ulteriormente non solo l’ambiente ma anche la salute delle persone. I rifiuti galleggianti sull’acqua ad oggi fermi nei pressi di un ponte potrebbero riversarsi, trascinati dalla corrente, verso la foce, in mare, causando così danni incalcolabili all’intero ecosistema. alla luce delle esposte considerazioni, si chiede a tutti gli enti e autorità in indirizzo, ognuno per quanto di competenza, di intervenire urgentemente al fine di tutelare l’ambiente, la salute e attivare ogni procedura al fine di evitare il ripetersi di tali gravi situazioni. a fronte di questi disagi e nell’ambito delle rispettive competenze, si chiede di intervenire per accertare le cause di tale stato di inquinamento eventuali responsabilità in merito e di procedere prontamente con le azioni previste per perseguire i responsabili affinché le conseguenze dell’inquinamento non assumano profili più rilevanti in termini di tutela del benessere e della salute.

D editi ai furti davanti scuola: quattro in manette

Prendevano di mira le auto dei genitori che accompagnavano i figli a scuola lasciando nell’abitacolo gli effetti personali.

Quattro persone sono finite agli arresti domiciliari e per due

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indagati è scattato l’obbligo di dimora nel comune di residenza: un gruppo legato da vincoli di parentela, con il coinvolgimento di figlio e nipoti, che ha agito non solo a Caserta, ma anche a Pompei, Scafati e Prato. almeno 15 colpi messi a segno, tutti di mattina: tra le 8 e le 9.30. a eseguire le misure cautelari i carabinieri della Compagnia di Caserta su mandato dei magistrati di Santa Maria Capua Vetere.

Dei sei componenti del gruppo criminale, cinque erano dediti ai furti e il sesto alla ricettazione dei beni sottratti dalle vetture che si occupava di resettare telefoni cellulari e apparati informatici per poi rivenderli. Le razzie venivano consumate mentre i genitori entravano negli istituti edifici scolastici dei

figli minori, lasciavano momentaneamente incustoditi i veicoli al cui interno vi erano borse, effetti personali, carte di credito e bancomat, telefoni cellulari, computer e denaro. I veicoli presi di mira dai ladri erano aperti senza alcuna effrazione utilizzando dei disturbatori di frequenza, chiamati Jammer, per inibirne la chiusura centralizzata. Il 15 settembre 2016 fu arrestato in flagranza un uomo che, nei pressi di una scuola materna di Caserta, venne sorpreso mentre portava via una borsa da un’auto. Le indagini successive, coordinate dalla procura sammaritana, hanno consentito di identificare i destinatari delle misure cautelari. grazie all’acquisizione delle immagini registrate dagli impianti di video sorveglianza degli istituiti bancari è stato, inoltre, contestato agli indagati anche il prelievo fraudolento di denaro utilizzando le carte bancomat rubate.

L’asso nella manica Anna

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Robustelli

di red.cro.

Il centrodestra sarnese, dopo anni di divisioni, si unisce sotto il nome di Anna Robustelli, professionista 42enne sarnese. A giorni, infatti, dovrebbe essere ufficializzato il nome della candidata sindaco di: Forza Italia, Lega, Udc e civiche, in attesa della decisione di Fratelli d’Italia. I cirielliani, infatti, non hanno ancora sciolto la riserva e le prossime ore saranno decisive. Anna Robustelli, già candidata al consiglio comunale alle ultime elezioni comunali del 2015, tra le fila dell’Udc, superò le duecento preferenze, ma non bastarono per conquistare un posto a palazzo San Francesco. E’

la prima volta di una donna candidato sindaco nella storia di Sarno, ma in passato ha avuto una donna sindaco Filomena Corrado, scelta all’interno delle varie correnti della democrazia Cristiana, con il vecchio sistema elettorale. Oltre al nodo Fratelli d’Italia l’interrogativo che si pone è chi dei partiti appoggerà la candidata accogliendola tra le proprie fila. La qual cosa in caso di sconfitta per la coalizione andrebbe a creare problemi per i partiti essendo il candidato sindaco eletto con l’ultimo quoziente attribuito alla lista di appartenenza. E questo sarà il banco di prova per l’alleanza del centrodestra. A parlare dell’unità del centrodestra è il consigliere comunale di Forza Italia Giuseppe Agovino: “Stiamo lavorando tutti insieme verso l’unità del centrodestra e le prossime ore saranno decisive per completare il quadro. – spiega Agovino – Sicuramente abbiamo raggiunto il primo degli obiettivi: l’unità. La volontà, di tutti gli uomini e le donne che si riconoscono nei valori e nei principi del centrodestra, era quello di unire tutti i partiti che rappresentano quest’aria politica e a giorni ufficializzeremo il nome del candidato sindaco. Come in Abruzzo e in Sardegna l’unione dei partiti di centrodestra ha portato la vittoria, così in Campania stiamo rispettando

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quelle che sono le indicazioni nazionali: uniti si può e siamo convinti di riconquistare Sarno e siamo certi di essere la vera alternativa a questa maggioranza. Il percorso che ci ha portato all’unione non è stato semplice, abbiamo dovuto superare delle resistenze e le legittime ambizioni delle varie parti politiche che compongono il tavolo di centrodestra ma, alla fine, ha prevalso il buon senso e lo spirito di squadra che ha sempre caratterizzato questa parte politica”. Dalla possibile candidatura a sindaco di un volto noto della politica locale Ignazio Ingenito all’inatteso passo indietro per dare spazio ad una donna: “Se dovessi oggi individuare un fautore, o meglio un protagonista del processo di unità del centrodestra, quella persona è Ignazio Ingenito, a lui va il mio personale ringraziamento, sia a nome mio che a nome del partito di Forza Italia. La figura di Ingenito ha consentito, alle principali forze di centrodestra di ritrovare il dialogo e la coesione. Ha dato lo slancio per il definitivo accordo per l’unione dei partiti, di ritrovarsi nel dialogo. Quando il centrodestra aveva individuato nella persona di Ingenito il candidato che potesse rappresentare tutti i partiti, lui mise tra le condizioni l’unità. Da quel momento è iniziato il dialogo, tutti noi abbiamo fatto un passo indietro e abbiamo pensato giustamente di porre fine alle liti e ai diverbi per pensare all’obiettivo, che è diventato comune tra noi, quello di riconquistare Palazzo San Francesco con una coalizione forte. In tutto questo processo hanno avuto un ruolo forte tutti gli uomini e le donne che si riconoscono in questi partiti, che hanno da sempre auspicato che tutto ciò accadesse. Vogliamo quindi aprire una nuova stagione del centro-destra, riprenderci la città, dopo gli anni bui del governo di centrosinistra”

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FdI ufficializza l’appoggio ad Alberico Gambino

di Marco Califano

Fratelli d’Italia ha ufficializzato il suo appoggio al candidato del centro destra Alberico Gambino per le prossime elezioni amministrative a Pagani. Dopo un summit con i vertici del partito è stato deciso di sostenere l’ex sindaco paganese, già consigliere regionale, di cui si è già tanto parlato negli ultimi tempi proprio in merito ad un accordo preso con l’ex alleato Massimo D’Onofrio. La notizia è divenuta ufficiale nella giornata di ieri. Dopo un incontro avvenuto pochi giorni addietro si è arrivati all’accordo sul candidato da sostenere.

Se in un primo momento, infatti, si pensava di avanzare un candidato del partito, la scelta ha virato sull’appoggio di un personaggio forse più forte politicamente e che, pare, stia avendo la forza di riunire gran parte del centro destra.

Presenti al vertice erano i dirigenti cittadini del partito Massimo d’Onofrio e Francesco Ianniello, insieme ad Attilio Tortora e Raffaelina Stoia, nonché il senatore Antonio Iannone e la dirigente provinciale Imma Vietri. Dall’incontro è emerso di aver preso atto dell’impossibilità di ritrovare una candidatura unitaria per il partito nella figura di Raffaelina Stoia e di aver così deciso in accordo comune di appoggiare il candidato Alberico Gambino, riunendo così gran parte del centro destra in un unico candidato. La Stoia, precedentemente indicata come candidata ideale del partito, ha fatto sapere, dal canto suo di appoggiare totalmente la scelta venuta fuori dall’incontro e di sostenere Gambino durante la campagna elettorale e la possibile amministrazione. Intanto ci sarà molto da lavorare insieme a tutta la coalizione composta da Udc, Lega e Direzione Italia, oltre che da Fratelli D’Italia, per limare tutto il programma da portare avanti durante la campagna elettorale e definire le linee guida per una

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possibile guida amministrativa della città.

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