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Circ. n. 255 Prato, lunedì 23 marzo 2020 Ai Docenti Al Personale ATA Agli Studenti p.c. Ai Genitori

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Circ. n. 255 Prato, lunedì 23 marzo 2020 Ai Docenti Al Personale ATA

Agli Studenti p.c. Ai Genitori

Oggetto: norme di sicurezza per la Didattica a Distanza e il Lavoro Agile.

Facendo seguito a quanto concordato con i nostri RSPP, Ing. Mattei, ed RLS, Prof. Dario Donatini, si allega alla presente un Vademecum delle norme di sicurezza da rispettare in questo periodo di grande e frequente utilizzo del computer e di vari device, che ci rendono possibile il proseguimento dell’attività didattica e amministrativa.

Per quanto riguarda le lezioni a distanza, ci preme sottolineare che, scartata l’idea di fissare per tutti un momento di ricreazione specifico (potrebbe infatti comportare interruzione di lezioni, eventualmente appena iniziate, o altri svantaggi), si ritiene invece utile lasciare a ogni Docente la possibilità di valutare in prima persona l’opportunità di una pausa, invitando gli Studenti ad abbandonare il proprio device e ad alzarsi dalla postazione per qualche minuto.

I Docenti insisteranno su questo punto, senza alcun timore di sottrarre minuti alla propria lezione, affinché loro stessi e gli Alunni, che soprattutto utilizzano il cellulare, possano godere di qualche minuto di riposo: il fisico e la vista devono essere tutelati.

I Docenti di motoria in particolare torneranno più volte a dare indicazioni in questo senso.

Ringraziando di nuovo tutto il personale scolastico per l’eccezionale disponibilità a collaborare, dimostrata sin dal primo giorno, invito tutti ad affrontare con la massima serenità possibile questo periodo difficile e auguro buon lavoro.

La Dirigente Scolastica Prof.ssa Maria Gabriella Fabbri

“Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, comma 2, del D.Lgs. 39/93”

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Via di Reggiana, 86 – 59100 Prato

Tel. +39 0574 639705/639795 – Fax +39 0574 639704 Sito web: www.itesdagomari.it

PEO: potd01000r@istruzione.it PEC: potd01000r@pec.istruzione.it

Spett.le

Personale Docente Personale ATA

Oggetto: Telelavoro per personale docente e personale amministrativo ATA.

Informazioni sulla sicurezza ai sensi del Dlgs. 81/08

Come è noto, a seguito dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19, il Governo ha emanato il Decreto Legge 17 Marzo 2020, n.18 – cd. Decreto “Cura Italia”, che fra le altre misure prevede per il personale delle pubbliche amministrazioni (nel nostro caso docenti e personale ATA) la prosecuzione delle prestazioni lavorative a distanza, anche utilizzando strumenti informatici nella disponibilità dei dipendenti, come risulta dall’art. 87 del DL 18/2020, che si riporta di seguito.

Art. 87 (Misure straordinarie in materia di lavoro agile e di esenzione dal servizio e di procedure concorsuali)

1. Fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-2019, ovvero fino ad una data antecedente stabilita con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione, il lavoro agile è la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, che, conseguentemente:

a) limitano la presenza del personale negli uffici per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indifferibili e che richiedono necessariamente la presenza sul luogo di lavoro, anche in ragione della gestione dell’emergenza;

b) prescindono dagli accordi individuali e dagli obblighi informativi previsti dagli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81.

2. La prestazione lavorativa in lavoro agile può essere svolta anche attraverso strumenti informatici nella disponibilità del dipendente qualora non siano forniti dall’amministrazione.

In tali casi l’articolo 18, comma 2, della legge 23 maggio 2017, n. 81 non trova applicazione L. 81/2017 - art. 18. Lavoro agile

1. Le disposizioni del presente capo, allo scopo di incrementare la competitività e agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, promuovono il lavoro agile quale modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra le parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell'attività lavorativa. La prestazione lavorativa viene eseguita, in parte all'interno di locali aziendali e in parte all'esterno senza una postazione fissa, entro i soli limiti di durata massima dell'orario di lavoro giornaliero e settimanale, derivanti dalla legge e dalla contrattazione collettiva.

2. Il datore di lavoro è responsabile della sicurezza e del buon funzionamento degli strumenti tecnologici assegnati al lavoratore per lo svolgimento dell'attività lavorativa.

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Configurandosi comunque per i dipendenti in questione prestazioni lavorative in parte similari a quelle previste per gli addetti al video terminale, si riportano di seguito i suggerimenti e le informazioni utili a garantire la sicurezza dell’attività lavorativa ai sensi del Dlgs. 81/08, che hanno valore di “informazione ai lavoratori” secondo il Dlgs medesimo.

Le tutele sostanziali per i telelavoratori subordinati.

(Fonte INAIL) A tutti i lavoratori subordinati, pubblici e privati, che effettuano una prestazione continuativa di lavoro a distanza (a prescindere dalla sede di lavoro), mediante collegamento informatico e telematico, si applicano le disposizioni sulle attrezzature munite di videoterminale (titolo VII, D.Lgs. n. 81/2008 artt. 172/179) «indipendentemente dall’ambito in cui si svolge la prestazione stessa» (e, quindi, anche nel caso di telelavoro svolto in centri remoti ecc.).

Il telelavoratore subordinato ha diritto a fare «una pausa di quindici minuti ogni centoventi di applicazione continuativa al videoterminale» (articolo 175, comma 3) e ha diritto ad essere sottoposto a sorveglianza sanitaria da parte del medico competente, se si superano le 20 ore settimanali d’impegno, «con particolare riferimento: a) ai rischi per la vista e per gli occhi; b) ai rischi per l’apparato muscolo scheletrico », secondo le periodicità e le modalità statuite dall’articolo 176 (misura non praticabile nelle condizioni attuali, anche nell’ipotesi di superamento delle 20 ore settimanali).

Ove possibile, lo spazio destinato all’attività lavorativa deve essere distinto da quello riservato alle normali attività domestiche e familiari, al fine di:

- facilitare la separazione tra tempi e ritmi di lavoro e tempi e ritmi di vita casalinga e quotidiana;

- ottimizzare l’interazione con gli altri componenti della famiglia per non creare disagi e situazioni potenzialmente stressanti per il telelavoratore stesso.

Per quanto riguarda le attrezzature da lavoro l’All. XXXIV del D.Lgs. n. 81, modificato dal DLgs106/2009, dispone i requisiti minimi per: - schermo; - tastiera e dispositivo di puntamento; - piano di lavoro - sedile di lavoro - computer portatile.

Suggerimenti per lavorare in sicurezza al videoterminale

Soprattutto se la postazione di lavoro domestica al videoterminale viene creata in questa occasione occorre prestare attenzione ai collegamenti elettrici delle apparecchiature, utilizzando preferibilmente una presa elettrica da 16 ampere (calore) e le derivazioni di alimentazione dei singoli apparecchi da una multipresa a ciabatta e non da prese multiple inserite una sull’altra. Fare attenzione che i cavi elettrici non costituiscano pericolo d’inciampo.

Per evitare riflessi e abbagliamenti “posizionare lo schermo e il tavolo parallelamente alla finestra per evitare riflessi e abbagliamenti fastidiosi sullo schermo. In qualsiasi caso, si consiglia di non lavorare con le tapparelle abbassate, ma di usare tendine; in questo modo si può guardare fuori dalla finestra senza avere riflessi o abbagliamenti sullo schermo”.

Come regolare la sedia: - “fatta eccezione per pochi centimetri, le cosce aderiscono al piano del sedile e i piedi poggiano completamente sul pavimento; - le ginocchia formano un angolo di 90 gradi o poco più;

- la schiena esercita una leggera pressione sullo schienale”.

È importante regolare l’altezza del tavolo.

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Verificare innanzi tutto “che vi sia spazio sufficiente sotto il tavolo e togliere qualsiasi elemento che limita o blocca il movimento delle gambe o dei piedi. Quindi impostare l’altezza secondo la

‘regola dei gomiti’: altezza dei gomiti = altezza del tavolo più altezza della tastiera. Se non è possibile regolare l’altezza del tavolo, si raccomanda di sollevare l’altezza della seduta in modo da rispettare la ‘regola dei gomiti’. Per evitare di lavorare con le gambe ‘penzoloni’ si consiglia di usare un poggiapiedi che lasci la massima libertà di spazio ai piedi”.

Altri suggerimenti:

- posizionare schermo, tastiera:

“posizionare lo schermo e la tastiera di fronte a sé e parallelamente al bordo del tavolo.”lasciando uno spazio tra il bordo del tavolo e la tastiera che permetta di appoggiare gli avambracci;

- regolare l’altezza dello schermo:

“il bordo superiore dello schermo si deve trovare circa 10 cm (un palmo) al di sotto degli occhi.

Inclinare lo schermo in modo che lo sguardo sia perpendicolare allo stesso”;

- mantenere la distanza:

“per poter leggere senza difficoltà anche i caratteri più piccoli (per es. le voci dei menu ecc.) lo schermo deve trovarsi a una distanza di 70–90 cm dagli occhi. Se necessario, usare la funzione zoom per ingrandire i caratteri sullo schermo”;

- fare movimento e pause regolari:

cambiare spesso la posizione (per es. variare la postura con la seduta dinamica); sfruttare al meglio lo spazio di movimento; sgranchire le gambe di tanto in tanto e fare qualche esercizio di stretching; intervallare regolarmente (per es. ogni 30 minuti) il lavoro con delle pause di qualche minuto;

Computer portatile o notebook.

Questo computer portatile, chiamato anche laptop, è dotato insieme di display, tastiera, alimentazione a batteria, ha chiaramente il vantaggio di avere dimensioni e peso ridotti e dunque una facile trasportabilità. Questa attrezzatura è dotata di una grande gamma di accessori incorporati come ad esempio la webcam e l’antenna wi-fi. Tuttavia a queste attrezzature si è affiancata recentemente una nuova tipologia di prodotto: il netbook. I netbook sono ancora più piccoli, economici, leggeri. Hanno modelli di buona potenza di calcolo e rischiano di confinare per il futuro i notebook alla funzione che un tempo era dei computer da tavolo.

I rischi dei computer portatili.

L’uso dei computer portatili o notebook comporta maggiori difficoltà nel mantenere una posizione ergonomica”. Pertanto non dovrebbero essere utilizzati nel luogo di lavoro se non per brevi periodi”.

Con il Decreto legislativo 81/2008 anche le attività connesse all’uso del computer portatile rientrano in quelle tutelate dal titolo VII relativo ai videoterminali.

Alcune buone pratiche nell’uso di computer portatili:

- “regolare l’inclinazione, la luminosità e il contrasto sullo schermo in modo ottimale;

- quando si prevede di dover effettuare un lavoro prolungato è bene munirsi e fare uso di una tastiera esterna, di una base per il notebook (in modo da sollevare lo schermo) e di un mouse separati rispetto al computer portatile.

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È bene invece usare uno schermo esterno se i caratteri sullo schermo del computer portatile sono troppo piccoli”. Ricordiamo che l'adozione di un mouse ottico (al posto del touchpad) e di una tastiera ergonomica favoriscono l'appoggio di entrambi gli avambracci. In questo modo è possibile attenuare il sovraccarico degli arti superiori, ridurre l'angolazione dei polsi e l'affaticamento dei tendini della mano;

- “cambiare spesso posizione facendo pause molto frequenti; - evitare di piegare la schiena in avanti; - mantenere gli avambracci, i polsi e le mani allineati durante l’uso di mouse e tastiera, evitando di piegare o angolare i polsi”.

È evidente che le misure di prevenzione possibili e consigliabili dipendono sia dal tipo di uso del portatile, che dall’ambiente in cui si lavora. Se del portatile si fa un uso saltuario i rischi sono minori, ma comunque non vanno sottovalutati. In ogni caso come per un computer fisso anche per un portatile è importante sistemare la postazione di lavoro regolando la sedia, posizionando e regolando lo schermo, con particolare attenzione alla posizione di finestre o fonti di luce che potrebbero abbagliare o creare fastidiosi riflessi sullo schermo.

Se poi si utilizza il portatile durante il viaggio, il documento propone innanzitutto di “non posizionare il computer portatile direttamente sulle gambe, ma tenerlo un po’ più alto anche usando un piano di appoggio di fortuna".

E’ è necessario sottolineare come non si debba mai utilizzare come sopralzo una superfice morbida o un indumento: potrebbero ostruire fessure e aperture di aerazione causando un surriscaldamento del PC portatile. Per tenerlo sollevato in sicurezza si può invece usare un piano rigido come una valigetta o un libro.

Si suggerisce inoltre: - "se il sedile è troppo basso rispetto al piano di lavoro, sopraelevarlo con un cuscino/una coperta/un asciugamano;

- se necessario, creare un poggiapiedi con un oggetto di dimensioni opportune;

- se lo schienale del sedile è scomodo, coprirlo con una coperta e mettere un asciugamano arrotolato nella zona lombare;

- creare adeguati sostegni per le braccia quando si lavora sul divano, usando ad es. i cuscini”.

E’ necessario, “prima di iniziare a lavorare, verificare che la posizione rispetto alle fonti di luce naturale e artificiale sia tale da non creare problemi di riflessi sullo schermo o di abbagliamento per l’utilizzatore”. Riguardo ai piccoli netbook e ad attrezzature similari, l’Inail ci ricorda che per evitare problemi di affaticamento della vista è “opportuno evitare attività prolungate di lettura e scrittura su tutte le apparecchiature informatiche attuali con schermi di dimensioni ridotte quali netbook (schermi di solito da 7-10”), smartphone, palmari, ecc., soprattutto se non presentano la possibilità di aumentare la dimensione dei caratteri”.

Occorre infine ricordare che è importante, durante la lettura sul portatile, “distogliere spesso lo sguardo dallo schermo per fissare oggetti lontani” e che la normativa prevede per ogni operatore (che utilizzi portatili per almeno 20 ore settimanali) una pausa di 15 minuti ogni 2 ore di applicazione continuativa al computer.

Il telelavoro è caratterizzato anche da rischio dovuto all’incremento di stress; gli atteggiamenti da tenere per ridurre questo tipo di rischio sono già stati trattati nell’incontro svolto in teleconferenza dalla Psicologa dell’Istituto.

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Anche se può sembrare inutile, si ricorda che, vista la situazione eccezionale con conseguente mancanza di esperienza da parte di tutti, chiunque si trovasse in difficoltà non dovrà avere alcun timore a chiedere consigli o aiuti ai colleghi o alla dirigente che sta scrivendo.

Un cordiale saluto e auguri anche di buon lavoro.

Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Prof. Donatini Dario

La Dirigente Scolastica

Prof.ssa Maria Gabriella Fabbri RSPP

Ing. Roberto Mattei

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