Smart Metering: non solo tecnologia ma una reale opportunità di sviluppo e di crescita per il Sistema Italia
Parolo Barbagli – vice presidente ANISGEA
10 dicembre 2013, Roma
ANISGEA
– Associazione Nazionale Imprese Servizi Gas Elettricità Acquaè l’Associazione nazionale di categoria, aderente a Confindustria Federprogetti, formata dalle imprese che forniscono servizi alle aziende operanti nei settori gas, elettricità e ciclo idropotabile, attraverso la gestione delle reti tecnologiche per il loro trasporto e distribuzione, o l’attività di vendita.
ANISGEA conta tra i propri associati alcune delle principali aziende italiane del settore, riunendo oltre 40 imprese con oltre 4.500 dipendenti diretti, per un fatturato globale di oltre 830 milioni di euro.
GAS SMART METERING
Oltre 22 milioni di contatori da teleleggere nel mercato domestico entro pochi anni..
Diffusione capillare di concentratori radio di zona..
Standardizzazione dei protocolli di comunicazione radio
Nuove tecnologie di misura applicate al gas (principio termomassico, ultrasonico, ecc..)
Sviluppo di funzionalità multi-servizio…
Ancora una volta il nostro Paese rappresenta un «Front-runner» nell’adozione massiva delle tecnologie di smart metering,
come già avvenuto anni fa con l’installazione di oltre 32 milioni di smart-meters elettrici.
Divenendo nuovamente un riferimento internazionale su questa tematica!
Appare opportuno, anzi doveroso, far si che tale investimento possa costituire
un motore per un nuovo sviluppo economico, una vera chance di crescita per il Sistema Italia.
La diffusione dei sistemi di SMART METERING GAS nel mercato residenziale sarà inoltre un cospicuo investimento del Paese a cui contribuirà in gran parte ciascuno di noi
(in quanto cittadini e utenti della rete gas nazionale).
Ma tale investimento può essere ricondotto solo ad un’esigenza di misura e
telegestione?? Probabilmente no, esistono ulteriori opportunità!
Tutto questo dipende dalle scelte che effettuiamo, ADESSO!
L’introduzione massiva dei sistemi di SMART METERING GAS nel mercato residenziale rappresenta un’occasione imperdibile per alimentare lo sviluppo di un mercato a valore aggiunto in tutte le attività del post-contatore (non solo in ambito gas), che possa trarre
beneficio dalla fruibilità e «dall’apertura» del sistema stesso,
«l’apertura» del sistema dovrà consentire:
la possibilità da parte di soggetti terzi di accedere ai dati acquisiti dal sistema di telegestione per l’erogazione di servizi;
la disponibilità dell’infrastruttura di trasmissione del sistema di telegestione per la fornitura da parte di soggetti terzi di servizi diversi da quelli strettamente connessi alla distribuzione del gas.
Le infrastrutture di SMART METERING GAS che andremo ad installare non dovranno essere pensate per svolgere un solo compito limitato, ma accogliere in
maniera «aperta» tecnologie in grado di supportare servizi evoluti nel post- contatore, il cui sviluppo è oggi frenato da:
mancata disponibilità di infrastrutture comuni accessibili a bassi costi per il trasferimento di piccole quantità di dati
un sistema regolatorio-normativo ancora non in grado di favorire appieno gli investimenti
Facciamone qualche esempio..
Sviluppo dei servizi di contabilizzazione divisionale (sub-metering): attualmente esistenti nel campo idrico e termico, estendibili in futuro all’elettrico e al gas.
Ottimizzazione dell’uso delle energie rinnovabili nei contesti residenziali (fotovoltaico, geotermico, cogenerazione di quartiere, ecc.) attraverso una gestione ottimizzata e distribuita a livello di edificio - condominio.
Servizi basati sul paradigma dell’internet of things: l’utilizzo di reti intelligenti per far dialogare in modo «intelligente» differenti tipologie di device.
Quali i possibili effetti?
Ecco alcuni possibili effetti economici attivabili dallo sviluppo di un nuovo paradigma legato ad una accezione estesa dell’infrastruttura di comunicazione dei dati di misura:
Crescita dei mercati di servizio nell’area del post-contatore, e delle energie rinnovabili nel mercato residenziale, in grado di combinare nuove
funzionalità al servizio del cittadino-utente.
Sviluppo di un modello economico e di un nuovo paradigma di sviluppo basato sulla «internet of things», esportabile in altri paesi.
e sociali:
Crescita dell’occupazione nei vari comparti di servizio (oltre all’occupazione legata alle attività di deploy delle installazioni dello smart metering)
Crescita dell’indotto per la produzione dei device
Ottimizzazione della diffusione di energie rinnovabili all’interno del mercato residenziale
Razionalizzazione nell’utilizzo delle risorse idriche ed energetiche negli edifici
Possibilità per i cittadini di accedere a tipologie di servizio più vicine alle loro reali esigenze di consumo e utilizzo delle risorse energetiche
Quali sono i passi necessari per raggiungere questo obiettivo?
I fattori che possono giocare un ruolo cruciale nel successo sono molteplici, ma alcuni di essi appaiono fondamentali:
Sperimentazione di soluzioni tecniche in grado di interfacciarsi in modo dinamico con i concentratori del «mass market» e supportare servizi integrati nei contesti del sub-metering, delle rinnovabili, dell’internet of things e delle smart-city
Disporre di una visione regolazione tecnico-normativa globale in grado di fissare chiaramente le caratteristiche minime dei sistemi in ottica di «multi-servizio» (es.
Delibera 393-13) e individuare i confini tra l’azione del distributore e lo spazio per il libero mercato
Sviluppo di concentratori e device in ottica di reale multiservizio e di «internet of things» in grado di supportare queste funzionalità unitamente a quelle già
definite per la Telegestione Gas
Chiari e oggettivi meccanismi di accessibilità alle infrastrutture di
comunicazione installate e ai relativi dati per l’integrazione dei sistemi e lo sviluppo dei servizi diversi da quelli regolati
ROAD MAP…
Ragioniamo di un progetto di Telegestione Gas già partito da tempo ed incanalato su un percorso preciso per cui la verifica dell’opportunità di ampliarne il bacino di destinazione va fatta alla luce di vincoli precisi:
Mantenere ferma l’attuale pianificazione degli step attuativi della Del 155/08 per come sono oggi stati definiti in termini di calendario. Altrimenti il rischio è di vanificare gli investimenti fatti nella filiera industriale per adeguarsi ai volumi programmati con la conseguenza di ricadute occupazionali importanti come successo con la Del. 28/12
L’opportunità di valutare uno scenario più ampio non può essere la
giustificazione per fare «un passo indietro» rispetto a quanto oggi definito e programmato
I VINCOLI
Grazie per l’attenzione
Parolo Barbagli – vice presidente ANISGEA