• Non ci sono risultati.

Ad Asti dal 20 al 30 giugno torna AstiTeatro

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Ad Asti dal 20 al 30 giugno torna AstiTeatro"

Copied!
63
0
0

Testo completo

(1)

Ad Asti dal 20 al 30 giugno torna AstiTeatro

Ad Asti dal 20 al 30 giugno torna AstiTeatro, lo storico festival di teatro nazionale e internazionale, con la direzione artistica di Emiliano Bronzino, giunto alla quarantunesima edizione e organizzato dal Comune di Asti, nell’ambito del progetto di rete PATRIC, Polo Astigiano per il Teatro di Ricerca e di Innovazione Contemporaneo, il cui maggiore sostenitore è la Compagnia di San Paolo nell’ambito dell’edizione 2019 del bando Performing Arts, e grazie al prezioso sostegno di Regione Piemonte, Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, Fondazione CRT, MIBAC, Fondazione Piemonte

d a l V i v o e A S P .

AstiTeatro41, negli 10 giorni di festival in programma, più due giorni di anteprime, consolida la sua vocazione per la drammaturgia contemporanea, con 8 prime nazionali e numerose prime regionali, oltre a performance di attori e drammaturghi emergenti ed espressioni di artisti astigiani.

(2)

Tre le location principali, alle quali si aggiungono piazze e cortili come in una grande costellazione, che vengono svelate e aperte per poche occasioni all’anno, tra cui proprio AstiTeatro. Tre chiese sconsacrate del centro storico di Asti sono gli affascinanti spazi riconvertiti a sale teatrali. Lo Spazio Kor in piazza San Giuseppe, già Centro G i r a u d i e p r i m a a n c o r a C h i e s a d i S a n G i u s e p p e , è un’architettura barocca che dialoga con la creatività contemporanea, all’esterno con l’opera “Lens Flare” di Valsania e Poletti, e all’interno con “La Macchina delle Illusioni”, un piccolo museo interattivo, ideato dallo scenografo Francesco Fassone, primo e unico spazio in Italia dedicato alla scenotecnica. Il Diavolo Rosso di piazza San Martino dal 2000 è spazio multiculturale e ristorante dedicato al grande ciclista astigiano, Giovanni Gerbi, una volta chiesa di San Michele dall’architettura barocca. L’ex Chiesa del Gesù al Michelerio, in corso Alfieri 381, palazzo al quale era annesso l’antico monastero delle Clarisse, era un luogo di culto progettato a metà del XVI secolo da Vincenzo Seregno, lo stesso ingegnere della Fabbrica del Duomo di Milano, che ancora oggi costudisce al suo interno l’affresco “La Gloria del Paradiso” del noto pittore astigiano Gian Carlo Aliberti. Saranno luogo di spettacoli anche piazza San Secondo e lo storico Teatro Alfieri.

(3)

AstiTeatro è un festival vitale, con la vocazione di luogo di scambio e di ritrovo. Dal 2017 il direttore artistico del festival è Emiliano Bronzino, regista diplomato al Teatro Stabile di Torino, sotto la direzione artistica di Luca Ronconi, per il quale ha lavorato come suo assistente alla regia per anni. È regista per il Piccolo Teatro di Milano, direttore artistico dello Spazio Kor e ha collaborato a lungo con la Fondazione TPE e per l’INDA al Teatro Greco di Siracusa. Due le missioni che Bronzino ha deciso di affrontare nella direzione artistica di AstiTeatro: generare un bene al servizio della Città di Asti e del suo territorio, in collaborazione con il sindaco Maurizio Rasero e l’assessore alla Cultura Gianfranco Imerito, e consolidare l’identità del festival e il suo ruolo nel panorama nazionale.

Spiega Emiliano Bronzino: “Dopo i festeggiamenti dei quaranta anni di storia della scorsa edizione, quest’anno con coraggio vogliamo ripensare il ruolo di AstiTeatro nel panorama nazionale. Per questo abbiamo immaginato questa edizione con un forte sguardo rivolto al futuro. Astiteatro 41 ha una

(4)

programmazione ricca di prime e anteprime, una particolare attenzione alla creatività giovanile e una missione che si apre a collaborazioni produttive e programmatiche con diversi festival, le Colline, Kilowatt e Vignale. La riconoscibilità della nostra visione e l’affermazione degli artisti e dei progetti che abbiamo supportato ci dimostra che siamo stati capaci di intercettare a aiutare la creatività delle nuove generazioni di artisti. Ma vogliamo anche che il Festival continui a essere un momento importante di incontro di cittadini, un luogo di aggregazione e di partecipazione, coinvolgendo direttamente nella sua attività il proprio pubblico, creando luoghi e momenti di incontro. La Città si trasforma durante i giorni del festival aprendosi al pubblico, vivendo delle persone che lo frequentano, diventando così un bene al servizio della comunità. Con questa voglia di pensare al futuro, al pubblico più giovane e alle nuove generazioni di a r t i s t i i m m a g i n i a m o q u e s t a n u o v a e d i z i o n e c o m e l a

“quaranta+unesima”, un nuovo “numero uno” che non scorda la nostra storia ma che vuole iniziare a costruire le prossime quaranta edizioni”.

Aggiunge il dirigente Gianluigi Porro: “Il Teatro Alfieri, 3 chiese, 4 cortili, 2 piazze, 2 spettacoli in carcere, oltre 40 spettacoli in 10 giorni, dalla drammaturgia contemporanea al t e a t r o c a n z o n e , d a l c i r c o a l t e a t r o r a g a z z i , a l l e installazioni. Ancora una volta si ripete il rito di una Città che viene invasa dal Teatro. Continuiamo, dopo i primi 40 anni, ad inseguire il sogno di “Asti Città Festival”, avvicinandoci, per approssimazioni successive, sempre più alla concretizzazione di questo progetto che nasce dalla configurazione stessa della nostra Città e dalla convinzione che la Cultura, e soprattutto il Teatro, possa essere il modo per “visitarla” facendoci catturare dalle sue magie, utilizzando spazi che sono lì, da sempre, pronti a farsi scoprire”.

(5)

AstiTeatro41 è organizzato dal Comune di Asti, nell’ambito del progetto di rete PATRIC, Polo Astigiano per il Teatro di Ricerca e di Innovazione Contemporaneo, il cui maggiore sostenitore è la Compagnia di San Paolo nell’ambito dell’edizione 2019 del bando Performing Arts grazie al prezioso sostegno di Regione Piemonte, Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, Fondazione CRT, MIBAC, Fondazione Piemonte dal Vivo e ASP.

Con questo festival, il progetto Patric è entrato a far parte di PERFORMING +, un progetto per il triennio 2018-2020 lanciato dalla Compagnia di San Paolo e dalla Fondazione Piemonte dal Vivo con la collaborazione dell’Osservatorio Culturale del Piemonte, che ha l’obiettivo di rafforzare le competenze della comunità di soggetti non profit operanti nello spettacolo dal vivo in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.

IL PROGRAMMA

Come anteprima del festival, sabato 15 giugno alle 18 i Narratempo condurranno il pubblico in un viaggio nelle vecchie osterie astigiane, che si concluderà alla Cascina del Racconto; domenica 16 giugno alle 18 allo Spazio Kor, all’interno del cartellone del festival “Babel – I 3 giorni del Diavolo”, andrà in scena “Overload”, spettacolo di Sotterraneo scritto da Daniele Villa e premiato con il Premio UBU 2018 e con il Premio Best of Be Festival di Birmingham, con Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Lorenza Guerrini, Daniele Pennati e Giulio Santolini. È un esperimento di ipertesto teatrale: a partire da un discorso centrale, i performer offrono continuamente dei collegamenti a contenuti nascosti che innescano possibili azioni e immagini. Il pubblico ha la facoltà di rifiutare i collegamenti e continuare a seguire il discorso, oppure di attivarli, allontanandosi dal centro dello spettacolo e perdendosi in un labirinto di distrazioni, attraverso una rincorsa continua al frammento che è molto simile alla nostra esperienza quotidiana.

(6)

Giovedì 20 giugno il festival si apre alle 19 allo Spazio Kor con l’anteprima de “La notte è dei fantasmi”, il nuovo progetto people-specific ideato e diretto dalla regista Eleonora Pippo (vincitrice nel 2010 con il Mulino di Amleto della prima edizione del Premio Scintille con “Come fu che in Italia scoppiò la rivoluzione ma nessuno se ne accorse” di Davide Carnevali) che ha per protagonista un gruppo di ragazze e ragazzi di Asti. Nel tempo record di sette giorni questa compagnia locale temporanea parteciperà alla creazione di una performance originale ispirata all’omonima sceneggiatura del fumettista Ratigher con contributi video curati da Pier Paolo Ceccarini. Una festa tra tredicenni, una serie di telecamere che riprende in diretta tutto quello che accade. Questa la situazione in cui si ficca Zurlo, uno spregiudicato studente delle medie che per guadagnare qualche soldo vende le riprese della festa a un servizio online di guardoni. La notte però è dei fantasmi: tre smidollati cani sciolti e un fantasma ‘vero’

irrompono alla festa portando terrore e tensione nel gruppo di ragazzini costringendoli a guardare in faccia la paura più profonda. Migliaia di utenti, nascosti dietro i loro schermi, spiano senza muovere un dito…

Alle 22 in piazza San Secondo “Romeo e Giulietta, l’amore è saltimbanco” di Stivalaccio Teatro, con Anna De Franceschi, Michele Mori e Marco Coppelli, che cura anche la regia. Una rilettura del classico shakespeariano irriverente e scanzonata che coinvolge il pubblico in un divertente mix di trame, dialetti, improvvisazioni, duelli e pantomime con una macchina comica che sa rendere contemporanea una tradizione senza tempo.

Il 21 e 22 giugno, nei principali cortili del centro storico, spazio alla decima edizione di Scintille, il concorso nazionale che mira ad individuare nuove proposte teatrali,

(7)

promosso dal Teatro Alfieri di Asti, in collaborazione con Tieffe Teatro Milano e la Fondazione Piemonte dal Vivo. Otto le compagnie in gara, che verranno selezionate da una giuria di esperti e operatori del settore entro il 10 maggio tra le proposte che stanno arrivando da tutta Italia. Al vincitore un premio di produzione e la possibilità di far circuitare lo spettacolo. La scadenza per le candidature è prorogata al 29 aprile.

AstiTeatro41 entra nel vivo domenica 23 giugno: alle 17 allo Spazio Kor il sipario si alza su “Hans e Gret”, spettacolo della Fondazione TRG Onlus scritto e diretto da Emma Dante, con Manuela Boncaldo, Salvatore Cannova, Clara De Rose, Nunzia Lo Prest e Lorenzo Randazzo. Emma Dante, autrice e regista palermitana tra i migliori talenti della scena contemporanea, con questa favola esplora il tema della famiglia e dell’abbandono attraverso una poetica di tensione e follia, nella quale non manca una punta di umorismo.

Alle 19 alla Chiesa del Gesù “Happy Hour” di Cristian Ceresoli con Silvia Gallerano e Stefano Cenci. Dopo aver vinto numerosi premi, tra cui l’oscar del teatro europeo al Fringe Festival di Edimburgo, e registrato un grande successo di pubblico e critica in tutto il mondo con “La Merda”, Cristian Ceresoli presenta una sua nuova scrittura, lisergica e rock, dove Silvia Gallerano, già osannata interprete de “La Merda”, incarna la piccola Ado, una ragazzina affamata d’amore, mentre Stefano Cenci, interprete unico e potente, è suo fratello Kerfuffle. La regia è affidata alla sensibilità di Simon Boberg, regista danese di fama internazionale.

Alle 21 al Teatro Alfieri grande attesa per “Il sistema periodico”, con protagonista Luigi Lo Cascio (noto per le

(8)

magistrali interpretazioni in film come “I cento passi” e “La meglio gioventù”), diretto da Valter Malosti, una produzione TPE dall’opera omonima di Primo Levi, testo a cura di Domenico Scarpa. Il sistema periodico è un punto dove si concentra tutta l’opera dello scrittore e tutta la sua biografia intellettuale. Le ventuno storie brevi che compongono il libro sono intitolate ciascuna a un elemento chimico, da Argon a Carbonio. È l’autobiografia di un chimico, o per meglio dire la storia di una passione e delle sue radici: fin dagli anni dell’università, fin da prima di Auschwitz, Levi ebbe il desiderio di raccontare la storia di un atomo di carbonio.

Oggi, ascoltare uno dopo l’altro sulla scena quei ventuno racconti, ventuno giornate come in un decameron abbreviato, sarà una movimentata e sorprendente avventura.

Lunedì 24 giugno alle 20 allo Spazio Kor torna ad AstiTeatro Saverio La Ruina con “Masculo a Fìammina”, una produzione Scena Verticale, evento in collaborazione con l’associazione

“La Città del Sole” di Asti. Un uomo semplice parla con la madre che non c’è più. Lui la va a trovare al cimitero. Si racconta a lei, le confida con pacatezza di essere omosessuale, “o masculu e fìammina cum’i chiamàvisi tu”, l’esistenza intima che viveva e che vive. Per lui scatta un tipico confessarsi del sud, al riparo dagli imbarazzi, dai timori di preoccupare. Forse con un piccolo indicibile dispiacere di non aver trovato prima, a tu per tu, l’occasione di aprirsi, di cercare appoggio, delicatezza. E affiorano memorie e coscienze di momenti anche belli, nel figlio, a ripensare certi rapporti con uomini in grado di dare felicità, un benessere che però invariabilmente si rivelava effimero, perché le cose segrete nascondono mille complicazioni, destini non facili, rotture drammatiche.

Alla 22 al Diavolo Rosso spazio a “Schianto”, l’ultimo

(9)

progetto di Oyes, Premio Hystrio Iceberg 2018 e tra le nuove compagnie di rilevanza nazionale under 35 riconosciuta del Ministero dei Beni Culturali. Ideato e diretto da Stefano Cordella, con Francesca Gemma, Dario Merlini, Umberto Terruso, Fabio Zulli.

Lo schianto è la condizione di partenza della nostra generazione. Ogni personaggio dovrà fare i conti con la propria spinta vitale in equilibrio precario tra speranza e disincanto. La storia è un pretesto per far esplodere i rapporti tra i personaggi ed esplorare l’abisso del desiderio contemporaneo. Una serie di incidenti reali e metaforici porterà i quattro protagonisti a condividere ansie, paure e quel che resta dei sogni nell’epoca della disillusione.

Martedì 25 giugno alle 20 allo Spazio Kor Claudia Castellucci e Chiara Guidi presentano in prima regionale “Il regno profondo – Perché sei qui?”, una produzione Societas. “Perché sei qui?” è la prima di molte domande che due ‘luogotenenti’

arroccate su un podio si scambiano. Presidiano un luogo su cui sono arroccate, simbolo di fermezza circa il compito di difendere la logica del loro ragionare. L’unico motore, su cui tutto ruota, è la generazione continua di domande insaziate da provvisorie risposte. Il carattere scettico e vedovile del dialogo rifluisce in un mare comico che lascia perplessi. La forma di teatro scelta per questo spettacolo recupera il dialogo didascalico classico, per la rappresentazione di un mondo privo di peso, dove ‘non succede niente’, come si suol dire. La metrica delle frasi serve a conferire velocità crescente alle domande, e la ricerca idiomatica para- dialettale inventata da Chiara Guidi fa abitare in ambienti domestici e ‘bassi’ la loro risonanza. Le asprezze vernacolari tingono di sangue le vette glaciali di un ragionamento sofisticato che ridiventa primitivo e sfacciato.

(10)

Alle 22 alla Chiesa del Gesù prima nazionale per “Sangue del mio sangue”, di Riccardo Spagnuloliberamente ispirato a “Io, Pierre Rivière, avendo sgozzato mia madre, mia sorella e mio fratello…” di Michel Foucault con Simone Benelli, Tommaso Bianco, Matteo Di Somma, Maurizio Sguotti regia di Maurizio Sguotti, una produzione Kronoteatro e con il sostegno di Armunia Centro di Residenze Artistiche Castiglioncello e di AstiTeatro.

Nel nord della Francia di inizio Ottocento, avviene un fatto di sangue che sconvolge l’opinione pubblica: Pierre Rivière, appena diciottenne, si macchia dell’omicidio a sangue freddo di sua madre, della sorella e del fratello di pochi anni allo scopo di “liberare il padre” dalle sofferenze della famiglia.

Chi era, dunque, Pierre Rivière? Un contadino semianalfabeta, un folle, un assassino, un liberatore, un prodigio, un mostro?

Attraverso il teatro, si cercherà di mettere alla luce gli aspetti contraddittori e stridenti della vicenda ancora comuni della nostra realtà: il limite tra il ruolo di vittima e quello di carnefice.

Mercoledì 26 giugno alle 20 allo Spazio Kor Babilonia Teatri presenta in prima regionale “Calcinculo”, spettacolo di e con Enrico Castellani e Valeria Raimondi candidato ai premi Ubu come miglior novità italiana/ricerca drammaturgia e come miglior progetto sonoro/musiche originali.

È uno spettacolo dove le parole prendono la forma della musica e la musica prende la forma delle parole. Musica e teatro si contaminano e dialogano in modo incessante e vertiginoso.

Viviamo un tempo ossessivo che le parole e le immagini non riescono più a raccontare da sole, la musica arriva in soccorso come una medicina e o una miccia esplosiva.

“Calcinculo” è uno spettacolo che vuole fotografare il nostro oggi. Le sue perversioni e le sue fughe da se stesso. La sua incapacità di immaginare un futuro, di sognarlo, di tendere

(11)

verso un ideale, di credere.

Alle 22 al Diavolo Rosso Giuseppe Pambieri sarà il protagonista della prima nazionale di “Un Edipo”, scritto e diretto da Nicola Fano.

I n u n l u o g o s e n z a s p a z i o e s e n z a t e m p o , m a n o s t r o contemporaneo, Edipo, accompagnato dalla figlia Antigone, ormai cieco e deluso da sé e dalla vita, incontra il figlio di Tiresia. Il ragazzo non vorrebbe farsi riconoscere ma è il vecchio Edipo a riconoscerlo, malgrado la propria cecità, e dunque a “smascherarlo”. Come se l’esperienza di vita (con il suo accumulo di sconfitte) fosse sufficiente a penetrarne i segreti. E alla fine proprio contro questa pretesa onnipotenza del vecchio Edipo si scaglierà il figlio di Tiresia, accusando il vecchio re decaduto di aver costruito un mondo dal quale la vitalità è esclusa.

Giovedì 27 giugno si prosegue alle 20 allo Spazio Kor con Marta Cuscunà e “Il canto della caduta”. La guerra è parte incancellabile del destino dell’umanità? È realisticamente possibile il passaggio da un sistema di guerre incessanti e di ingiustizia sociale a un sistema mutuale e pacifico? Il canto della caduta pone punti interrogativi propri anche del nostro tempo: una risposta, possibile, sta forse fra le pieghe di un’antica storia ladina, il mito dei Fanes, un regno pacifico di donne, distrutto dall’inizio di un’epoca del dominio e della spada. Uno stormo di corvi animatronici e una piccola comunità di bambini-pupazzo superstiti, ispirati alla street art di Herakut, sono i nuovi compagni di scena della straordinaria Marta Cuscunà, in un nuovo viaggio di resistenza.

(12)

Alle 22 alla Chiesa del Gesù prima nazionale per “Piccola Patria”, uno spettacolo di Lucia Franchi e Luca Ricci, con Simone Faloppa, Gabriele Paolocà e Gioia Salvatori. Regia di Luca Ricci.

Un testo per tre attori, ambientato nel nostro presente, diviso in tre parti, cioè il giorno prima, il giorno stesso e il giorno successivo a un referendum locale dove si chiede agli abitanti di un luogo non specificamente identificato se vogliono staccarsi dall’Italia e proclamare di nuovo l’indipendenza della loro antica Repubblica. Ne emergono conflitti familiari e vari livelli di disgregamento, perché quando si rompe qualcosa, altri cocci si vengono a creare incidentalmente, e ogni lacerazione ne porta altre, anche nei rapporti tra le persone o interni alle persone stesse.

Venerdì 28 giugno alle 19 allo Spazio Kor va in scena in prima regionale “L’ombra della sera” di Alessandro Serra con Chiara Michelini, una produzione Teatro di Sardegna / Compagnia Teatropersona.

Lo spettacolo si ispira alla vita e all’opera di Alberto Giacometti il cui universo viene evocato con un racconto silenzioso ed essenziale, fatto di immagini e movimento. Un movimento che non corrisponde mai al puro spostamento, ma piuttosto a una qualità più profonda e intima. La struttura d r a m m a t u r g i c a s i c o m p o n e a p a r t i r e d a l l e o p e r e dell’artista: forme precise da cui estrarre possibili qualità di movimento e corrispettivi frammenti di umanità da evocare.

Il racconto si sviluppa attraverso un punto di vista femminile ispirato alle tre donne della sua vita: la madre Annetta, la moglie Annette e la prostituta Caroline. Sarà un ritratto dal vivo.

Alle 20,30 alla Chiesa del Gesù prima nazionale per “Le

(13)

confessioni di Monica a Sant’Agostino”, uno spettacolo di Lorena Senestro, prodotto dalla Caduta, tratto da “Le Confessioni” di Sant’Agostino. Loredana Senestro dà voce alla madre di Agostino, Santa Monica, figura dibattuta e contraddittoria, che rivolge le sue confessioni al figlio invece che a Dio. La vita che narra è quella di una madre, apprensiva e severa, completamente dedita alla conversione del figlio primogenito al Cristianesimo. Un traguardo raggiunto faticosamente che le è valso la santificazione. Un figlio adorato più di Dio, un dialogo vivo, illuminato, che conduce gli spettatori ad una riflessione sui limiti e sulle speranze dell’esistenza.

Alle 22 alla Casa del Teatro 3 – L’Arcoscenico prima nazionale de “L’uomo più crudele del mondo”, scritto e diretto da Davide Sacco, con Mauro Lamanna e Gianmarco Saurino, prodotto da Teatro Bellini di Napoli e Teatro Vascello.

Una stanza spoglia, in un capannone abbandonato. I rumori della fabbrica fuori e il silenzio totale all’interno. Paul Veres è seduto alla sua scrivania, è l’uomo più cattivo del mondo, o almeno questa è la considerazione che la gente ha di lui. Proprietario della più importante azienda di armi d’Europa, ha fama di uomo schivo e riservato. Davanti a lui un giovane giornalista di una testata locale è stato scelto per intervistarlo, ma la chiacchierata prende subito una strana piega.

“Lei crede ancora che si possa andare avanti dopo questa notte… lei crede che questa vita domani mattina sarà la stessa che viveva prima?” dirà Veres al giornalista. In un susseguirsi di serrati dialoghi emergeranno le personalità dei due personaggi e il loro passato, fino a un finale che ribalterà ogni prospettiva.

(14)

Sabato 29 giugno alle 18 in Sala Pastrone “Emigranti” di Slawomir Mrozek, spettacolo con Besmir Haliti ed Endri A h m e t a j , d i r e t t o d a E m i l i a n o P a l a l i e p r o d o t t o dall’associazione Dora e Pajtimit. È la storia di due profugi che si ritrovano vivere in un sottoscala in una capitale europea, affrontando drammi personali e cercando di fuggire da questa realtà. Dalle loro diversità nascono incontri e scontri.

Evento realizzato in collaborazione con la Fondazione Giovanni Goria.

Alle 20 il festival torna al Teatro Alfieri per Alessandro Bergonzoni con “Trascendi e Sali”, del quale è autore del testo, oltre che regista insieme a Riccardo Rodolfi.

Bergonzoni è diventato un “sistema artistico” complesso che produce e realizza le sue idee in svariate discipline per, alla fine, metabolizzare tutto e ripartire da un’altra parte facendo tesoro dell’esperienza acquisita. E tutto questo ad un autore che non ha rinunciato alla sua matrice comica, mai satirica, aggiunge un ulteriore, ovvia, complessità per il suo quindicesimo debutto teatrale. “Trascendi e sali” arriva infatti dopo “Urge” e “Nessi” spettacoli che hanno inciso profondamente Bergonzoni, in tutti i sensi, aprendogli artisticamente e socialmente strade sempre più intricate e necessarie. Uno spettacolo dove il disvelamento segue e anticipa la sparizione, dove la comicità non segue obbligatoriamente un ritmo costante e dove a volte le radici artistiche vengono mostrate per essere subito sotterrate di nuovo.

Alle 22 la Chiesa del Gesù ospita un’altra prima nazionale, prodotta dalla Corte Ospitale, “Molière e Madelaine”, scritto e diretto da Roberto Cavosi, con Patrizia Milani, Marco Spiga

(15)

e Antonio Carnevale.

È il racconto di una delle più famose coppie di teatranti, Molière e Medeleine Bejart, sul palcoscenico del teatro dove Molière stava rappresentando Il Malato Immaginario. La notte in cui renderà l’anima a Dio, per quanto Dio avesse realmente voglia d’accoglierla.

Egli è infatti in collera con il nostro Creatore e con l’umanità intera: una collera così sorda da provocargli i mali più impensati, da farlo sentire ormai un osso completamente spolpato, da diventare lui stesso un malato immaginario. Ma c’è una ragione più profonda: egli infatti non sa se la sua attuale sposa, la giovane figlia della Bejart, sia sua figlia.

Madeleine, in quella strana notte, è con lui, ma non vuole sciogliere l’enigma. Lo scontro tra i due ex amanti diventa così cocente e lacerante, ma anche e soprattutto rivelatore di un grande amore, di un amore carnale e intellettuale al tempo stesso, un amore capace di legarli per sempre.

Il festival si chiude domenica 30 giugno: alle 17 (con replica alle 21) in Sala Gianni Basso (ex ridotto Teatro Alfieri) va in scena in prima regionale “Scavi”, un progetto di Daria Deflorian e Antonio Taglierini scritto ed interpretato da Francesco Alberici, Daria Deflorian e Antonio Taglierini, una coproduzione A.D. e Festival di Santarcangelo.

Si tratta di un progetto collaterale allo spettacolo “Quasi niente” dedicato al film di Michelangelo Antonioni “Il deserto rosso”, una performance per un numero limitato di spettatori, che vuole essere la restituzione pubblica delle “scoperte”

della compagnia nella fase di indagine del lavoro, gli “scavi”

appunto, che hanno portato alla luce il diario di uno degli assistenti alla regia, le fotografie di scene girate non montate, e i primi pensieri di Antonioni scritti a penna quando l’idea era vaghissima.

(16)

Alle 19 lo Spazio Kor ospita il debutto di “Sempreverde”, da

“Trilogia dei legami” di Caroline Baglioni e Michelangelo Bellani, con Caroline Baglioni e Christian La Rosa.

Il terzo elemento della Trilogia dei legami affronta quello che forse è il più complesso e affascinante tra i rapporti di sangue, ovvero quello tra Sorella e Fratello. Le vicende interiori dei protagonisti sono emblema di un’epoca, quella contemporanea, e assumono un valore generazionale, i personaggi infatti incarnano sentimenti diffusi e contraddizioni del nostro tempo.

Chiude il festival alle 21 alla Chiesa del Gesù in prima regionale “Io sono. Solo. Amleto”, spettacolo scritto e interpretato da Marco Cacciola. Come si fa a “uccidere un padre che è già morto”? Che di vendicarlo proprio non si ha voglia… Bisogna davvero “ereditarne il nome” e seguirne i passi sulla terra? O meglio risolversi a lasciarlo riposare sotto quella terra e seguire i propri passi, rischiando pure di sparire? Da queste e da altre domande ancora, l’interprete di Amleto parte per indagare i propri confini. E così, in questo non-luogo, misterioso e di passaggio, sono destinati a sprofondare alcuni personaggi dell’Amleto, ognuno portatore di un tema e di una rinnovata visione sulla vita e sulla morte, ognuno interpretato dallo stesso uomo, Solo. Il progetto parte dal testo shakespeariano per attraversare i dubbi che fondano il nostro tempo.

Al cartellone del festival si affiancano numerose iniziative, a partire da AstiTeatro per la Città, sezione dedicata alle proposte teatrali locali che animerà il cortile della Cascina del Racconto dal 23 al 30 giugno.

(17)

Il 24 giugno alle 18 al Teatro Alfieri andrà in scena “La Straviata”, a cura dell’associazione L’Altro Verso. Dal 26 al 30 giugno a Palazzo Ottolenghi si potrà scoprire “Il viaggio fragile al Mago Povero” a cura di Antonio Catalano.

Torna anche il consueto appuntamento conBurattinarte, rassegna internazionale del teatro di figura, che farà tappa ad AstiTeatro giovedì 27 giugno.

AstiTeatro farà un’incursione alla Casa di Reclusione di Quarto d’Asti il 28 e 29 giugno con lo spettacolo“Lisistrata nei quartieri spagnoli” di Mimmo Sorrentino, interpretato da tredici detenuti.

Grande novità: in piazza San Giuseppe, dal 18 al 25 giugno, arriva il tendone di MagdaClan, compagnia di circo contemporaneo al suo ottavo anno di tournée formata da venti elementi, tra acrobati, musicisti e tecnici sotto i 35 anni.

MagdaClan unisce all’immaginario tradizionale del circo e della vita itinerante, l’innovazione di un linguaggio contemporaneo, poetico, ironico e multiforme non riconducibile a q u a l s i v o g l i a g r a m m a t i c a o f o r m u l a c l a s s i c a , m a i superficiale, fatto di una poetica surreale e disequilibri fragili. Oggi MagdaClan Circo è una delle più affermate compagnie italiane di circo contemporaneo ed è riconosciuta dal MiBAC, Ministero dei Beni culturali, organizzando nel Monferrato “Fantasy – festival di circo contemporaneo del Monferrato” e “Mon Circo”, rassegna di circo contemporaneo di Montiglio Monferrato.

All’interno del tendone dal 14 al 16 giugno alle 21,30 la compagnia Zenhir presenterà “Ah, com’è bello l’uomo, mentre dal 18 al 25 giugno, sempre alle 21,30, MagdaClan Circo sarà protagonista di “Emisfero”.

(18)

Infine, come di consueto durante il festival resterà aperta l’osteria del Gat Rustì in via Bonzanigo per gustare piatti della tradizione.

Biglietti:

10 euro intero

7 euro ridotto abbonati stagione Teatro Alfieri e over 65

5 euro ridotto studenti under 25 abbonati Festival delle Colline

MagdaClan Circo: 15 euro (ridotto 12 euro, 8 euro bambini under 12)

Abbonamenti:

Abbonamento a 21 spettacoli: 100 euro; abbonamento a 10 spettacoli: 50 euro

Speciale abbonamento a 5 spettacoli riservato a ragazzi under25: 20 euro

È disponibile la card “AstiTeatro under18”, riservata ai giovani sotto i 18 anni, che dà diritto a 5 ingressi gratuiti.

Ingresso libero per anteprime 15-16 giugno e Scintille 21-22 giugno.

Per informazioni e prenotazioni: Biglietteria Teatro Alfieri (Asti) 0141.399057-399040

www.astiteatro.it/ www.comune.asti.it

(19)

Le immagini della 50^

Verzegnis-Sella Chianzutan

La 50^ edizione della cronoscalata Verzegnis-Sella Chianzutan ha visto trionfare – quasi a sorpresa – il trevisano Denny Zardo che su Norma M20 FC ha regolato la concorrenza sull’impegnativo tracciato carnico. Causa la concomitanza con la gara di Campionato Europeo Montagna ECCE HOMO – disputatasi in contemporanea in Repubblica Ceca – alcuni dei potenziali pretendenti al gradino più alto del podio non hanno potuto essere al via della gara friulana splendidamente organizzata dalla E4Run. Ne hanno così approfittato Michele Fattorini, che ha portato la sua Osella PA30 sul secondo gradino del podio, e Giuseppe Vacca, classificatosi al tezo posto assoluto con l’Osella PA2000. Nulla da fare invece per Omar Magliona, arrivato a Verzegnis con i favori del pronostico ha dovuto abdicare causa problematiche al propulsore che non lo hanno mai messo in condizione di puntare alla vittoria.

(20)

Denny Zardo

A completamento del servizio con i risultati della Vezegnis – Sella Chianzutan vi proponiamo di seguito le

immagini di alcuni momenti, volti e situazioni della gara:

(21)

Michele Fattorini

Giuseppe Vacca

Si inizia la giornata!

(22)
(23)

La vestizione

(24)
(25)
(26)

La Gloria C8P di Federico Liber, quarto assoluto.

(27)

LOsella PA2000 di Omar Magliona

Luungooooo! …..da notare l’espressione del pilota Visentin

(28)
(29)
(30)
(31)

Ambroso, vincitore fra vetture storiche

(32)
(33)
(34)
(35)
(36)
(37)

Rino Muradore

(38)

Soretti

(39)

Servizio e foto Dario Furlan

Teatro Miela giovedì 13

giugno 2019 – ore 21:00

JAZZPOOL presenta Canzone

(40)

Formazione nata dall’incontro di un “pool” di musicisti tedeschi con il pianista friulano Glauco Venier ed il siciliano Giovanni Falzone, che insieme hanno fuso le loro diverse sensibilità per portare e rivisitare sul palco m e l o d i e o r i g i n a l i e a l c u n i c l a s s i c i d e l l a t r a d i z i o n e americana e italiana.

“Canzone”, il titolo di questo progetto, è un omaggio all’emblema della patria del bel canto, ed è la sintesi di questa storia.

Questo intenso interscambio culturale ha già portato il gruppo italo tedesco ad esibirsi in Germania e in Sicilia ed ora è approdato in FVG.

organizzazione: Bonawentura in collaborazione con 2R Studio Produzione Multimediale

Ingresso € 10,00, riduzioni convenzionate € 8,00.

Prevendita c/o biglietteria del teatro (tel.

0403477672) tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00.

PATTI SMITH MARTEDÌ 11 GIUGNO AL “FESTIVAL DELLA BELLEZZA”

DI VERONA

Patti Smith protagonista martedì 11 giugno (ore 21.00 – Teatro Romano) alla VI edizione del Festival della Bellezza – i Maestri dello Spirito di Verona con un acoustic band concert.

(41)

Un evento tra rock e simbolismo.per la “sacerdotessa” del rock, che in oltre quarant’anni di carriera ha attraversato il punk diventandone l’icona, analizzato il mondo e lo spirito umano in tutte le sue forme d’arte – la musica, la fotografia, la poesia, i romanzi, la pittura e la scultura -, lasciando un segno indelebile in ogni sua espressione.

Amata, discussa, potente e idealista, cantautrice e poetessa, indissoolubile icona, Patti Smith è un vero e proprio mito del rock per tutte le generazioni, e tra gli artisti più influenti di sempre.

(42)

Festival della Bellezza – i Maestri dello Spirito

Con eventi ideati per il festival, riflessioni in format teatrale, concerti e spettacoli unici e in prima nazionale, il Festival della Bellezza è oggi un unicum nel panorama culturale italiano.

L a V I e d i z i o n e , d e d i c a t a a l t e m a “ L ’ A n i m a e l e Forme”, indaga l’espressione artistica dello spirito nelle sue varie espressioni, la musica, la letteratura, la filosofia, la pittura, il teatro, il cinema. Il titolo fa riferimento all’omonimo testo di György Lukács sulle forme del rapporto tra uomo e assoluto.

www.festivalbellezza.it Bio Patti Smith

Cantante, cantautrice e poetessa, Patricia Lee Smith, in arte Patti Smith, è nata il 30 dicembre 1946 a Chicago, Illinois.

Nel 1950 si trasferisce con la famiglia a Philadelphia e poi nel New Jersey. La maggiore di quattro figli, Patti Smith è sempre stata una bambina alta, allampanata, malaticcia, con un occhio sinistro pigro. Comportamenti timidi che mai avrebbero fatto pensare che Patti avrebbe potuto trasformarsi nella rockstar innovativa che sarebbe poi diventata. Tuttavia, Patti racconta di aver sempre saputo di essere destinata alla grandezza. “Quando ero una ragazzina, ho sempre saputo che

(43)

avevo qualcosa di speciale dentro di me. Voglio dire, non ero attraente, non ero molto comunicativa, non ero molto intelligente, almeno a scuola. Non ero nulla di tutto ciò, e non ho mai dimostrato al mondo che ero qualcosa di speciale, ma ho avuto questa enorme speranza per tutto il tempo ed è questo lo spirito che mi mantenuto forte…ero una bambina felice perché avevo la sensazione che sarei andata oltre il mio corpo fisico..” dichiara Patti Smith.

Erano gli anni ’60 quando la giovanissima Patti Smith, poco più che ventenne, si trasferisce nella vibrante New York per trovare la sua strada. Il resto è storia: dalla chiacchierata relazione con il fotografo Robert Mapplethorpe fino alle primissime esibizioni nello storico CBGB’s, senza tralasciare il contratto con la Arista e la pubblicazione di “Horses”, uno dei migliori album della storia del rock.

Patti Smith si è conquistata di diritto un posto nell’olimpo delle leggende del rock.

Senza dubbio tra gli artisti più influenti di sempre, cantautrice e poetessa di enorme talento, Patti viene spesso citata da illustri colleghi come grande fonte di ispirazione, da Michael Stipe (R.E.M.) a Morrissey e Johnny Marr (The Smiths), da Madonna agli U2 a molti altri.

Brani come “People Have The Power”, “Gloria” (cover del brano dei Them di Van Morrison), “Dancing Barefoot” e “Because The Night” (scritta insieme a Bruce Springsteen) sono vere e proprie pietre miliari della musica e dell’immaginario collettivo.

(44)

Caneva Music Contest, settima edizione Sea John, si aggiudica il premio, consegnato da Tuck e Patti

Vincitore del primo premio (800 Euro) del Caneva Music Contest, la cui finale si è svolta a Villa Frova nell’ambito del Caneva Music Festival è Sea John di San Vito al Tagliamento, fondatore nel 2014 della band Sparkle Haze con la quale ho pubblicato nel 2017 Headlight, album di soli inediti, e ora impegnato in un progetto solista. Ha vinto il contest con la canzone “I hate myself” che parla di uno dei rapporti che forse ci mettono più in difficoltà: quello con se stessi.

In particolare Sea John ha fatto riferimento all’adolescenza, periodo che si caratterizza per la ribellione verso tutto e tutti, il desiderio di sovvertire l’ordine imposto dalle figure educative di riferimento, il senso di protezione che diventa oppressione, l’esigenza di andare oltre, sfidare i propri limiti. “Questa ribellione nei confronti di tutto – riflette Sea John nella sua canzone – travolge con forza inaspettata anche noi stessi. Odiamo ciò che siamo, siamo ciò che odiamo, abbiamo paura di noi stessi, abbiamo paura di continuare a scavare nel nostro io. Ci isoliamo, vorremmo scomparire, vorremmo stordirci per sempre e non guardarci in faccia mai più. Impareremo ad amarci solo ci guarderemo fissi negli occhi”. Seconda Classificata la Massimo Francescon Band di Treviso, alla quale va un buono sconto del valore di 300,00 euro su prestazione service audio/luci da parte della G.B.M.

di Povoletto.La band nata per proporre dal vivo le canzoni di Massimo Francescon (voce/chitarra acustica) è compost da Alberto Turchetto (chitarra acustica/cori) Antonio Moret (chitarra elettrica) Marco Dassi (basso) Ludovico Antiga (batteria). Nel 2014 con la canzone “Babi”, che tratta il

(45)

problema della violenza sulle donne, la Massimo Francescon Band si è aggiudicata il “Premio Voci Nuove 2014”. Il primo album del gruppo “Cuore Nero”, tocca i risvolti negativi degli conformisti e globalizzatori che caratterizzano la società contemporanea. Nel 2016 la Band ha prodotto il video “Sognando la Rivoluzione” sui fatti della Diaz durante il G8 di Genova, singolo andato in finale al Parco della Musica di Roma per il

“Premio Fabrizio De Andrè 2016” e che riceve nel 2017 il

“Premio Botteghe d’Autore e il Premio “Web Voci per la l i b e r t à ” . S e m p r e n e l 2 0 1 7 l a B a n d h a r i c e v u t o i l riconoscimento “Stefano Ronzani alla critica musicale al Festival Rock Targato Italia. Tra gli altri traguardi raggiunti nel 208 la finale di Sanremo Rock, il Premio Nazionale Sottotoni e la partecipazione col singolo

“Arcobaleni al Temporale” alla compilation di Rock Targato Italia. Nel 2019 sono arrivati i premi la Compagnia di Donida e Social Amnesty International Italia Emergenti” per la canzone “Quello che io non so”. Terzo classificato il gruppo Il Mercatovecchio di Udine, a cui va un buono acquisto per valore di 200 euro da M.P. Musica. La giuria, con gli ospiti internazionali Tuck & Patti, il musicista Fabio Mittino, Luca Deluigi dell’Agenzia Zenart di Genova e Giovanni Gorgoni rappresentante della cooperativa Polinote. Ha anche assegnato due premi speciali consistenti nella partecipazione al Festival Rock Mantica di Mezzano e al Giais on the Rock, ripetitivamente a Ossi Grossi e Il Mercatovecchio. Questi i noemi dei 12 finalisti: Modium, Acaustic, Ossi Grossi, Lorenzo Cittadini, Skriccio, Bratiska, Full of Empty, Double A & Mr.

Tone, Grace Off, Sea John, Massimo Francescon Band, Il Mercatovecchio. Il Caneva Music Contest – sostenuto da Banca della Marca – è stato organizzato da Comune di Caneva con Polinote Cooperativa e Associazione Musicaneva, con la collaborazione di Pro Stevenà, Pro Castello , Maggio Fiaschettano, Great Balls Music, M.P. Musica, Associazione Kaleidos, i pubblici esercizi che hanno ospitato le serate nella frazioni dal 3 al 7 giugno.

(46)

Grado, dalle escursioni a Mota Safòn al Bus Natura:

ecco tutte le attività di Luglio 2019

Dall’Archeobus al Boat&Bike “Laguna experience”, dalle escursioni a Mota Safòn dove Pasolini girò varie scene di Medea al Bus Natura: Grado – l’“Isola del sole”, perla delle località balneari del Friuli VG – è animata questa estate da una serie di interessanti manifestazioni, spettacoli e inconsueti servizi per i propri ospiti.

Ecco il calendario di luglio.

Lunedì 1 – Bus Natura: il bus parte da varie zone di Grado e raggiunge, la mattina, la Riserva Naturale Regionale “Valle Cavanata” per una breve vista guidata; si ferma per il pranzo in agriturismo e, il pomeriggio, prosegue per la vista guidata alla Riserva Naturale Regionale dell’”Isola della Cona”.

Rientro previsto, a Grado, per le ore 17.00.

Martedì 2 – Dietro le quinte – Imparare a cucinare il boreto a la graisana: show cooking per imparare le tecniche di preparazione del piatto tipico gradese per eccellenza: il Boreto a la graisana. Ritrovo, alle ore 10.00, presso il ristorante Serenella (via dello Sport 2). A seguire, degustazione del piatto.

Mercoledì 3 – Archeobus: il bus gratuito parte da varie zone di Grado (dai campeggi a piazza V. Carpaccio), collega

(47)

settimanalmente Grado ad Aquileia e accompagna i turisti alla scoperta delle bellezze dell’antica città romana. La passeggiata parte dal porto fluviale fino alla Basilica (ingresso a prezzo ridotto), prosegue fino alla Domus/Palazzo Episcopale e si conclude con una gustosa pausa al Cocambo, il nuovo laboratorio artigianale di cioccolateria dove poter osservare, in prima persona, il procedimento di lavorazione che trasforma le fave di cacao in delizioso cioccolato, sapientemente abbinato anche a prodotti locali come il Santonego® (il tipico liquore gradese a base di assenzio di mare che è possibile degustare). La visita guidata al Cocambo prevede, inoltre, l’assaggio di vini dei vari produttori della Doc Friuli – Aquileia.

Giovedì 4 – Escursione al casone di Mota Safòn: location di molte delle riprese del film “Medea”, di Pier Paolo Pasolini, girato in laguna nel 1969. Partenza da Riva Slataper alle ore 10.00. Transfer in barca, visita guidata e piccola degustazione. Per le ore 13.30 è previsto il rientro a Grado.

– Collio Experience: il bus parte da varie zone di Grado verso Cividale del Friuli, borgo medievale, prima capitale del ducato dei Longobardi in Italia. Si prosegue, poi, con una vista guidata in una cantina del Collio. Per le ore 17.00 è previsto il rientro a Grado.

Venerdì 5 – Boat & bike laguna experience: escursione in barca fino a Marano Lagunare con rientro a Grado in bici, accompagnati da una guida cicloturistica, passando per Torviscosa, Strassoldo e Aquileia. Allo stesso modo la barca porterà i turisti da Lignano a Grado per farli rientrare poi in bici a Marano Lagunare e, infine, nuovamente a Lignano Sabbiadoro con la barca. Il battello Santa Maria parte alle ore 8.00, dalla darsena Porto Vecchio di Lignano e arriva alle 10.00 al Molo Torpediniere di Grado. Da qui, riparte alle ore 10.15 per arrivare a Marano alle 12.15; dopo una breve sosta

(48)

per il pranzo inizia l’escursione in bicicletta (percorrenza 45 Km, tempo previsto 4 ore).

S a b a t o 6 e d o m e n i c a 7 – “ S a b o G r a n d o ” e “ P e r d ò n d i Barbana”: il “Sabo Grando” (sabato grande) segna l’inizio delle celebrazioni del rinomato pellegrinaggio del Perdòn di Barbana. Un giorno molto importante per il borgo marinaro che, per l’occasione, si abbellisce di luci, suoni e colori andando alla riscoperta delle antiche tradizioni popolari, tra musiche, danze e spettacoli che proseguono fino a notte fonda.

La storia del pellegrinaggio del “Perdòn di Barbana”, invece, risale al lontano 1237 quando Grado fu salvata da una terribile pestilenza. Ogni anno, ininterrottamente, nella prima domenica di luglio, un suggestivo corteo di barche imbandierate e inghirlandate si sposta in laguna da Grado al santuario dell’isola di Barbana. La processione, che inizia di p r i m o m a t t i n o , è g u i d a t a d a l l a “ S t e l l a d e l M a r e ” , l’imbarcazione che trasporta la statua della Madonna degli Angeli custodita, solitamente, nella Basilica gradese.

Nell’occasione viene aperto il ponte girevole che collega Grado alla terraferma e l’autorità civile consegna un dono simbolico ai frati di Barbana. Il fine settimana è preceduto da una serie di manifestazioni culturali e di intrattenimento che culminano nella processione di barche a scioglimento dell’antico voto, pubblico e solenne, professato in perpetuo dalla comunità civile per la liberazione dalla pestilenza più grave e mortale fra quelle che si abbatterono sulla regione nel m e d i o e v o e i n e t à m o d e r n a . L’isola di Barbana è collegata a Grado da un regolare servizio di traghetti, con partenza dal Canale della Schiusa. Il viaggio richiede circa 20 minuti di navigazione. L’isola è pure dotata di un porticciolo e può

(49)

essere raggiunta anche con mezzi privati.

Lunedì 8 – Bus Natura: il bus parte da varie zone di Grado e raggiunge, la mattina, la Riserva Naturale Regionale “Valle Cavanata” per una breve vista guidata; si ferma per il pranzo in agriturismo e, il pomeriggio, prosegue per la vista guidata alla Riserva Naturale Regionale dell’”Isola della Cona”.

Rientro previsto, a Grado, per le ore 17.00.

Martedì 9 – Dietro le quinte – Imparare a cucinare il boreto a la graisana: show cooking per imparare le tece di preparazione del piatto tipico gradese per eccellenza: il Boreto a la graisana. Ritrovo, alle ore 10.00, presso il ristorante Serenella (via dello Sport 2). A seguire, degustazione del piatto.

Mercoledì 10 – Archeobus: il bus gratuito parte da varie zone di Grado (dai campeggi a piazza V. Carpaccio), collega settimanalmente Grado ad Aquileia e accompagna i turisti alla scoperta delle bellezze dell’antica città romana. La passeggiata parte dal porto fluviale fino alla Basilica (ingresso a prezzo ridotto), prosegue fino alla Domus/Palazzo Episcopale e si conclude con una gustosa pausa al Cocambo, il nuovo laboratorio artigianale di cioccolateria dove poter osservare, in prima persona, il procedimento di lavorazione che trasforma le fave di cacao in delizioso cioccolato, sapientemente abbinato anche a prodotti locali come il Santonego® (il tipico liquore gradese a base di assenzio di mare che è possibile degustare). La visita guidata al Cocambo prevede, inoltre, l’assaggio di vini dei vari produttori della Doc Friuli – Aquileia.

Giovedì 11 – Alla scoperta del Santonego®: degustazione del tipico liquore gradese a base di grappa e di assenzio marino ascoltando l’affascinante storia di questo elisir. Sarà,

(50)

inoltre, possibile abbinare la grappa ad altri prodotti tipici della laguna come salicornia di Grado o finocchietto di mare.

Ore 21.00, Wine & gourmet, centro storico.

– Collio Experience: il bus parte da varie zone di Grado verso Cividale del Friuli, borgo medievale, prima capitale del ducato dei Longobardi in Italia. Si prosegue, poi, con una vista guidata in una cantina del Collio. Per le ore 17.00 è previsto il rientro a Grado.

Venerdì 12 – Boat & bike laguna experience: escursione in barca fino a Marano Lagunare con rientro a Grado in bici, accompagnati da una guida cicloturistica, passando per Torviscosa, Strassoldo e Aquileia. Allo stesso modo la barca porterà i turisti da Lignano a Grado per farli rientrare poi in bici a Marano Lagunare e infine nuovamente a Lignano Sabbiadoro con la barca. Il battello Santa Maria parte alle ore 8.00, dalla darsena Porto Vecchio di Lignano e arriva alle 10.00 al Molo Torpediniere di Grado. Da qui, riparte alle ore 10.15 per arrivare a Marano alle 12.15; dopo una breve sosta per il pranzo inizia l’escursione in bicicletta (percorrenza 45 Km, tempo previsto 4 ore).

Sabato 13 – Il pipistrello vien di notte: presso la Riserva regionale naturale di Valle Cavanata, un’intera serata dedicata ai chirotteri, con visite guidate, cultura, osservazioni del cielo e degustazioni sotto le stelle.

Lunedì 15 – Bus Natura: il bus parte da varie zone di Grado e raggiunge, la mattina, la Riserva Naturale Regionale “Valle Cavanata” per una breve vista guidata; si ferma per il pranzo in agriturismo e, il pomeriggio, prosegue per la vista guidata alla Riserva Naturale Regionale dell’”Isola della Cona”.

(51)

Rientro previsto, a Grado, per le ore 17.00.

Martedì 16 – Dietro le quinte – Imparare a cucinare il boreto a la graisana: show cooking per imparare le tecniche di preparazione del piatto tipico gradese per eccellenza: il Boreto a la graisana. Ritrovo, alle ore 10.00, presso il ristorante Serenella (via dello Sport 2). A seguire, degustazione del piatto.

Mercoledì 17 – Archeobus: il bus gratuito parte da varie zone di Grado (dai campeggi a piazza V. Carpaccio), collega settimanalmente Grado ad Aquileia e accompagna i turisti alla scoperta delle bellezze dell’antica città romana. La passeggiata parte dal porto fluviale fino alla Basilica (ingresso a prezzo ridotto), prosegue fino alla Domus/Palazzo Episcopale e si conclude con una gustosa pausa al Cocambo, il nuovo laboratorio artigianale di cioccolateria dove poter osservare, in prima persona, il procedimento di lavorazione che trasforma le fave di cacao in delizioso cioccolato, sapientemente abbinato anche a prodotti locali come il Santonego® (il tipico liquore gradese a base di assenzio di mare che è possibile degustare). La visita guidata al Cocambo prevede, inoltre, l’assaggio di vini dei vari produttori della Doc Friuli – Aquileia.

(52)

Giovedì 18 – Escursione al casone di Mota Safòn: location di molte delle riprese del film “Medea”, di Pier Paolo Pasolini, girato in laguna nel 1969. Partenza da Riva Slataper, alle ore 10.00. Transfer in barca, visita guidata e piccola degustazione. Per le ore 13.30 è previsto il rientro a Grado.

– Collio Experience: il bus parte da varie zone di Grado verso Cividale del Friuli, borgo medievale, prima capitale del ducato dei Longobardi in Italia. Si prosegue, poi, con una vista guidata in una cantina del Collio. Per le ore 17.00 è previsto il rientro a Grado.

Venerdì 19 – Boat & bike laguna experience: escursione in barca fino a Marano Lagunare con rientro a Grado in bici, accompagnati da una guida cicloturistica, passando per Torviscosa, Strassoldo e Aquileia. Allo stesso modo la barca porterà i turisti da Lignano a Grado per farli rientrare poi in bici a Marano Lagunare e infine nuovamente a Lignano Sabbiadoro con la barca. Il battello Santa Maria parte alle ore 8.00, dalla darsena Porto Vecchio di Lignano e arriva alle 10.00 al Molo Torpediniere di Grado. Da qui, riparte alle ore 10.15 per arrivare a Marano alle 12.15; dopo una breve sosta per il pranzo inizia l’escursione in bicicletta (percorrenza 45 Km, tempo previsto 4 ore).

Sabato 20 – Carnevale gradese: carri e gruppi mascherati provenienti da varie regioni italiane, attraversano in lungo e in largo il borgo marinaro portando, con il loro giocoso passaggio, colore, musica e allegria fino a tarda notte.

Svolgendosi nel cuore della stagione estiva, il buonumore mascherato coinvolge direttamente anche le migliaia di turisti presenti, in quel momento, sull’Isola d’Oro. La festa, in mezzo a “un mare di coriandoli”, si conclude nel Parco delle Rose con musica dal vivo, balli e premiazione delle maschere più belle.

(53)

Lunedì 22 – Bus Natura: il bus parte da varie zone di Grado e r a g g i u n g e , l a m a t t i n a , l a Riserva Naturale Regionale

“Valle Cavanata” per una breve vista guidata; si ferma per il pranzo in agriturismo e, il pomeriggio, prosegue per la vista guidata alla Riserva Naturale Regionale dell’”Isola della Cona”. Rientro previsto, a Grado, per le ore 17.00.

Martedì 23 – Grappa & Friends: una degustazione gratuita per assaggiare e scoprire i tanti prodotti della Distilleria Aquileia. Ore 21.00, bar Hotel Astoria, centro storico.

Dietro le quinte – Imparare a cucinare il boreto a la graisana: show cooking per imparare le tecniche di preparazione del piatto tipico gradese per eccellenza: il Boreto a la graisana. Ritrovo, alle ore 10.00, presso il ristorante Serenella (via dello Sport 2). A seguire, degustazione del piatto.

Mercoledì 24 – Archeobus: il bus gratuito parte da varie zone di Grado (dai campeggi a piazza V. Carpaccio), collega settimanalmente Grado ad Aquileia e accompagna i turisti alla scoperta delle bellezze dell’antica città romana. La passeggiata parte dal porto fluviale fino alla Basilica (ingresso a prezzo ridotto), prosegue fino alla Domus/Palazzo Episcopale e si conclude con una gustosa pausa al Cocambo, il nuovo laboratorio artigianale di cioccolateria dove poter osservare, in prima persona, il procedimento di lavorazione che trasforma le fave di cacao in delizioso cioccolato, sapientemente abbinato anche a prodotti locali come il Santonego® (il tipico liquore gradese a base di assenzio di mare che è possibile degustare). La visita guidata al Cocambo prevede, inoltre, l’assaggio di vini dei vari produttori della

(54)

Doc Friuli – Aquileia.

Giovedì 25 – Collio Experience: il bus parte da varie zone di Grado verso Cividale del Friuli, borgo medievale, prima capitale del ducato dei Longobardi in Italia. Si prosegue, poi, con una vista guidata in una cantina del Collio. Per le ore 17.00 è previsto il rientro a Grado.

Venerdì 26 – Boat & bike laguna experience: escursione in barca fino a Marano Lagunare con rientro a Grado in bici, accompagnati da una guida cicloturistica, passando per Torviscosa, Strassoldo e Aquileia. Allo stesso modo la barca porterà i turisti da Lignano a Grado per farli rientrare poi in bici a Marano Lagunare e infine nuovamente a Lignano Sabbiadoro con la barca. Il battello Santa Maria pare alle ore 8.00, dalla darsena Porto Vecchio di Lignano e arriva alle 10.00 al Molo Torpediniere di Grado. Da qui, riparte alle ore 10.15 per arrivare a Marano alle 12.15; dopo una breve sosta per il pranzo inizia l’escursione in bicicletta (percorrenza 45 Km, tempo previsto 4 ore).

Domenica 28 – Medea 50. Pier Paolo Pasolini, Maria Callas e Grado: chiusura della Mostra fotografica (nel foyer dell’ex cinema-teatro Cristallo) dedicata agli eventi e alle presenze succedutesi sull’Isola, durante la registrazione del film Medea, nel 1969. Foto di Mario Tursi, fotografo di scena, manifesti, locandine, testi poetici e letterari di Pier Paolo Pasolini, Maria Callas e Giuseppe Zigaina. Orario visite:

tutti i giorni, dalle ore 19.00 alle 23.00.

Lunedì 29 – Bus Natura: il bus parte da varie zone di Grado e raggiunge, la mattina, la Riserva Naturale Regionale “Valle Cavanata” per una breve vista guidata; si ferma per il pranzo

(55)

in agriturismo e, il pomeriggio, prosegue per la vista guidata alla Riserva Naturale Regionale dell’”Isola della Cona”.

Rientro previsto, a Grado, per le ore 17.00.

Martedì 30 – Grappa & Friends: una degustazione gratuita per assaggiare e scoprire i tanti prodotti della Distilleria Aquileia. Ore 21.00, ristorante La Dinette, Porto San Vito.

– Dietro le quinte – Imparare a cucinare il boreto a la graisana: show cooking per imparare le tecniche di preparazione del piatto tipico gradese per eccellenza: il Boreto a la graisana. Ritrovo, alle ore 10.00, presso il ristorante Serenella (via dello Sport 2). A seguire, degustazione del piatto.

Mercoledì 31 – Archeobus: il bus gratuito parte da varie zone di Grado (dai campeggi a piazza V. Carpaccio), collega settimanalmente Grado ad Aquileia e accompagna i turisti alla scoperta delle bellezze dell’antica città romana. La passeggiata parte dal porto fluviale fino alla Basilica (ingresso a prezzo ridotto), prosegue fino alla Domus/Palazzo Episcopale e si conclude con una gustosa pausa al Cocambo, il nuovo laboratorio artigianale di cioccolateria dove poter osservare, in prima persona, il procedimento di lavorazione che trasforma le fave di cacao in delizioso cioccolato, sapientemente abbinato anche a prodotti locali come il Santonego® (il tipico liquore gradese a base di assenzio di mare che è possibile degustare). La visita guidata al Cocambo prevede, inoltre, l’assaggio di vini dei vari produttori della Doc Friuli – Aquileia.

Martedì 30, mercoledì 31 – I concerti del gusto: il Comune di Grado e il Consorzio “Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori”, organizzano un duplice Dinner Show. La cena spettacolo si svolgerà sulla passeggiata a mare di Grado,

(56)

affacciata sul tramonto. Qui si snoderanno 20 tappe del gusto, di cui saranno protagonisti i migliori chef della ristorazione friulana, che creeranno per l’occasione piatti ispirati all’estate, con i suoi sapori e i suoi profumi, e li cucineranno in diretta davanti al pubblico. Accanto alle loro postazioni ci saranno una ventina, tra vignaioli e distillatori delle più prestigiose aziende vinicole friulane, che proporranno raffinati abbinamenti fra cibi e vini. Attenti alle esigenze alimentari, gli chef non mancheranno di preparare anche piatti per celiaci e vegetariani. La cena spettacolo, inoltre, sarà l’occasione per degustare i prodotti, i dolci, i gelati, il caffè, degli Artigiani del gusto che, insieme a ristoratori e vignaioli, rappresentano l’eccellenza enogastronomica della regione. In chiusura, ciascuno chef presenterà la sua personalissima interpretazione del dolce estivo.

Per informazioni e prenotazioni:

Consorzio Grado Turismo

www.grado.it/eventi – experience@grado.it www.grado.it – info@gradoturismo.org

www.grado.info – turismo@comunegrado.it

PORDENONE: La Musicale San

Marco : 50 anni di musica

(57)

insieme

Un parterre costituito da amministratori pubblici della città e del territorio e dai vertici di enti ed

associazioni culturali sono intervenuti a Palazzo Ricchieri alla presentazione del programma di

festeggiamenti del 50° anniversario della Fondazione della Società Musicale San Marco di Pordenone.

La Società – ha esordito in conferenza stampa la presidente Alessandra Montini Natalucci è

composta dall’Orchestra barocca che si caratterizza per il fatto che le esecuzioni delle musiche, fra le altre

di Beethoven, Mozart Hayden, avvengono con strumenti storici e con interpretazioni filologicamente

corrette. L’uso di strumenti originali inoltre rende l’Orchestra un punto di riferimento per lo sviluppo di una

cultura musicale di “alta classe” ed è l’unica di riferimento per le “Giornate del Cinema mutio”. Le altre

“sezioni” sono la – Brass section – creata dalla sezione ottoni dell’orchestra con musicisti di altro profilo

artistico che collaborano con importanti orchestre italiane, il – Coro San Marco – che da quando è nato nel

1969 ben presto ha allargato la propria attività e collaborazioni e l’orchestra ritmo-sinfonica che esegue

musica leggera e da film con grandi produzioni. Solo negli ultimi 5 anni oltre 1200 musicisti, molti di fama

internazionale hanno collaborato con l’Orchestra in più di 200 concerti esibendosi in diverse città italiane e

all’estero.

Questa capacità di proporre musiche di diverso genere e per le sue offerte culturali – ha

commentato il sindaco Alessandro Ciriani – rende la Società Musicale San Marco grande ed importante al

punto di essere una certezza indentitaria della città e del territorio. Alla versatilità e alla qualità artistica va

associata anche la capacità di attrarre continuamente

(58)

l’interesse e la partecipazione di giovani.

L’assessora regionale alla cultura Tiziana Gibelli, orgogliosa della realtà pordenonese e

considerate le virtuose capacità artistiche della Società musicale, ha puntualizzato il concetto di “impresa

culturale” per cui l’Orchestra va sostenuta e non solo dal

“pubblico”, ricercando nel contempo progetti e collaborazioni con soggetti altrettanto validi.

Il direttore artistico Diego Cal ha illustrato il programma musicale che tra giugno e dicembre

prevede quasi una trentina di concerti in diverse città italiane e in futuro sono in programma anche

tournée internazionali mentre l’assessore alla cultura Pietro Tropeano ha sottolineato l’importanza

dell’offerta culturale che la Società Musicale San Marco porta avanti per affermare una peculiarità

musicale importante di e per Pordenone

Jazz al museo: Le nuove rotte del jazz, dal 19 al 21 giugno a Trieste nel Museo Revoltella

Linguaggi originali, ricerca, esplorazioni musicali

coraggiose che giocano con sonorità diverse, anche

c l a s s i c h e e p o p o l a r i , i m p r o v v i s a z i o n e ,

estemporaneità, esplosioni di energia: è la cifra

che contraddistingue la rassegna “Le nuove rotte del

jazz”, dal 19 al 21 giugno ancora ospite del Museo

Revoltella di Trieste. Tre serate (tutte alle 20.30

(59)

CON INGRESSO LIBERO) curate da Circolo Controtempo e con la collaborazione del conservatorio “Giuseppe Tartini”, per avventurarsi in un universo dove la musica è raffinata, innovativa, ha uno sguardo su ciò che di più nuovo si muove nel panorama jazz, non solo nazionale ed è capace di oltrepassare i confini dei generi musicali, all’insegna del divertimento.

Si comincia mercoledì 19 giugno con i nuovi brani ai quali sta lavorando il trio ”Drumlando”, nato da g i o v a n i m u s i c i s t i

(Francesco De Luisa al pianoforte, Alessandro Turchet al contrabbasso e M a r c o D ’ O r l a n d o a l l a batteria) nel settembre del 2017 e che nel settembre 2018 ha autoprodotto il

primo cd, “Augh!”, registrato alla Casa della Musica di Trieste. Insieme hanno costruito un repertorio di brani originali (scritti da D’Orlando) che hanno una f o r t e b a s e j a z z , p e r q u a n t o r i g u a r d a l’improvvisazione, ma che toccano anche sonorità più classiche o popolari. È un progetto autobiografico, il loro, che, attraverso la storia di D’Orlando, racconta quella di una generazione intera: gli incontri, i sogni, le riflessioni, le storie.

Giovedì 20 giugno ecco “Tilt”, concerto improvvisato

per flauto e orchestra da camera (che sarà

registrato dal fonico Stefano Amerio per poter

essere pubblicato in un cd prodotto dall’etichetta

discografica Artesuono), co-produzione di

Controtempo e conservatorio Tartini. Sul palco

Angelica Groppi, Rachele Castellano e Giovanni Dalle

Aste alla viola, Simone Lanzi al contrabbasso, Iva

Bobanović e Piercarlo Favro alla chitarra classica e

(60)

Anna Talbot all’arpa. Con loro Luigi Vitale, vibrafono e marimba; Massimo De Mattia ai flauti e Giovanni Maier alla direzione. In “Tilt” tutto e ̀ frutto dell’ estemporaneità e dell’improvvisazioni e sarà perlopiù usata la tecnica della “conduction”, che consiste nel fornire agli esecutori i comandi, che faranno poi evolvere il flusso musicale, tramite dei gesti effettuati con le mani e, a volte, con tutto il corpo del direttore, che quindi diventa una sorta di “partitura umana”. Giovanni Maier ha sviluppato un vocabolario di segni/gesti che servono a comunicare agli interpreti in quali ambiti musicali devono improvvisare e come modulare i vari parametri che compongono le figure musicali; Massimo De Mattia dialogherà in tempo reale con questo substrato preparato all’istante, modificando le sue s c e l t e i n b a s e a g l i s t i m o l i f o r n i t i dall’accompagnamento orchestrale. Il ruolo del vibrafono e della marimba di Luigi Vitale si porrà in uno stadio intermedio, a volte assurgendo al ruolo di solista e a volte rinforzando le fila dell’”orchestra”.

Venerdì 21 giugno, Le rotte del jazz incroceranno

ancora una volta la Festa della musica che saluta in

tutta Europa l’arrivo dell’estate e lo farà con gli

Hobby Horse (Dan Kinzelman, sax tenore, clarinetti,

percussioni, voce, elettronica; Joe Rehmer,

contrabbasso, armonium, voce, elettronica e Stefano

Tamborrino: batteria, voce, elettronica), un trio

collettivo nato nel 2010 guadagnandosi subito

notorietà per la sua tendenza a oltrepassare i

confini del jazz, attingendo liberamente ad altri

generi fino a creare un proprio linguaggio

originalissimo e difficilmente classificabile. La

musica di Hobby Horse è un imprevedibile mix di

stili e generi, incontro a tratti violento fra

Riferimenti

Documenti correlati

[r]

I biologici, infatti, sia in monoterapia sia in associazione al methotrexate (MTX), agiscono più rapidamente ri- spetto ai DMARDs e sono in grado di ridurre l’attività della

Le informazioni relative alle linee che servono la fermata (orari e diagrammi di linea, contatti e informazioni) sono affisse nella bacheca della palina di fermata. Nella

- continuare ad effettuare il prelievo dei cinghiali tenendo presente che, verosimilmente, tale attività andrà effettuata anche in futuro, per

2427- bis del Codice Civile e si compone di Stato Patrimoniale, Conto Economico e Nota Integrativa.I criteri utilizzati nella formazione del bilancio chiuso al

Il dispositivo risponde al master asserendo il segnale di DEVSEL e il segnale TRDY: ha inizio la fase dei dati. Essendo IRDY e TRDY asseriti, viene trasferito il

Per la messa in servizio dell’apparecchio è sufficiente dare tensione alla linea di alimentazione in ingresso alla quale è collegato l’apparecchio. L’accensione del LED

Progettare il Sottosistema di Calcolo (SCA) di un processore RISC, con organizzazione pipeline, con il minor numero di stadi, atto a supportare l’esecuzione delle seguenti