• Non ci sono risultati.

APOLLO Dio del Sole ENERGIA SOLARE

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "APOLLO Dio del Sole ENERGIA SOLARE"

Copied!
9
0
0

Testo completo

(1)

APOLLO

Dio del Sole

ENERGIA SOLARE

Racconto e illustrazioni di Francesco Ghizzani Marcìa

(2)

Il sole, con i suoi raggi luminosi, è da sempre la più importante fonte di calore e luce.

(3)

Gli antichi sapevano che senza il sole non ci sarebbe stata vita sulla terra, le piante non sarebbero cresciute, non ci sarebbero stati i frutti sugli alberi…anzi non ci sarebbero stati nemmeno gli alberi, il grano non sarebbe cresciuto, e quindi niente farina e niente pane, gli orti sarebbero stati senza verdure…

insomma, senza sole gli uomini e gli animali si sarebbero trovati a fare la fame!

(4)

Il sole era quindi una risorsa davvero preziosa e gli antichi, che erano molto attenti, vedendo quante cose riuscivano a fare grazie al sole, cominciarono a pensare che il sole fosse un dio. Un dio fortissimo, naturalmente.

Il suo nome era Apollo. Era giovane, forte e bellissimo, aveva capelli che sembravano d’oro e la testa circondata da una corona di raggi luminosi. Lo chiamavano anche Febo, che voleva dire "splendente", perché era di una bellezza addirittura accecante e siccome gli antichi non avevano gli occhiali da sole, per guardarlo, dovevano stare a distanza.

(5)

Sapete come si muoveva Apollo? Su un carro! Proprio così, un carro specialissimo, naturalmente, creato appositamente per lui da un altro dio (Efesto).

(6)

Era un carro splendente, d’oro e d’argento, coperto di pietre preziose scintillanti.

Un carro degno di portare il dio del sole, insomma, che aveva uno speciale potere:

poteva volare!

A differenza degli aerei che oggi sfrecciano nei nostri cieli, però, il carro di Apollo non volava grazie a motori, eliche o turbine, ma grazie a quattro cavalli speciali:

cavalli alati dai nomi difficilissimi, fatti di fiamme, fuoco e luce.

Ogni giorno, a bordo di questo carro incandescente, Apollo faceva il suo viaggio attraverso il cielo per portare luce e calore a tutto il mondo. Al mattino saliva su una strada in salita ripidissima e poi scendeva giù in picchiata, fino a tuffarsi con il carro e i cavalli in mare, all’ora del tramonto.

Era un lavoro molto faticoso, e solo Apollo, tra tutti gli dei, poteva farlo: i cavalli che trainavano il carro erano sempre agitati e ad ogni occasione cercavano di liberarsi e correre a loro piacimento per tutto il cielo. Ma Apollo, con le redini, riusciva a tenerli a bada, per fortuna: infatti se si fossero avvicinati troppo alla terra, tutto il nostro mondo avrebbe preso fuoco, e se fossero saliti troppo in alto, sarebbe stato il cielo a bruciare!

(7)

Apollo era anche un bravissimo arciere:

con le sue frecce infuocate poteva abbattere le montagne e sconfiggere i mostri più temibili. Da bambino, per esempio, si raccontava che avesse sconfitto un terribile drago che si chiamava Pitone, che aveva provato a mangiarsi lui e la sua mamma in un solo boccone.

(8)

Apollo non era solo dio del sole, ma anche delle arti: della poesia, della musica, del canto, ecc. per questo spesso lo raffiguravano con una cetra in mano, perché era colui che aveva insegnato agli uomini a cantare e suonare. Apollo aveva anche una sorella, Artemide, dea della luna, che quindi saliva in cielo quando il sole andava a dormire.

(9)

Perché nell’antichità il sole era così forte? Perché in base a lui si organizzavano le giornate di tutti, mamme, papà… e bambini! Non esisteva la luce elettrica, al massimo si poteva contare sulla luce delle candele o delle lucerne a olio, che però erano costose. Quindi si cercava di sfruttare al massimo la luce che veniva dal cielo:

la mattina ci si alzava all’alba, molto presto, e si andava a dormire al tramonto… sempre insieme al sole!

Riferimenti

Documenti correlati

Lo stesso Valentinelli redasse due cataloghi tematici, uno sui manoscritti contenenti documenti legati alla storia tedesca (1864) e un altro sui codici

(20 July 1969) --- Close-up view of the plaque which the Apollo 11 astronauts left on the moon in commemoration of the historic lunar landing mission.. The plaque was attached to

Un mese dopo, con il lancio dello Sputnik 2, i sovietici furono in grado di mandare in orbita una cagnolina dal nome Laika, mostrando non solo di essere

Lo scopo del progetto era chiaro: portare degli uomini sulla Luna e riportarli a Terra sani e salvi.. Il progetto fu, oggettivamente, un successo senza

Il progetto di ricerca Interreg MUSE ha trovato una prima sintesi nello sviluppo di un’applicazione sperimentale, Apollo Zero, una macchina solare, ma anche una mac- china

Sfruttando una traiettoria di rientro libero attorno alla Luna volò a una distanza di 254 chilometri dalla superficie della faccia nascosta della Luna, stabilendo così il record,

La durata e le date di partenza sono riportate in ogni programma. In caso di festività nazionali con cadenza infrasettimanale la scuola/partner si riserva il diritto di non

Sirona era una divinità celtica legata alla fertilità, talvolta venerata singolarmente nelle dediche ma solitamente associata ad Apollo Grannus e, come comunemente