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Raccolta differenziata condominio: multe

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Raccolta differenziata condominio:

multe

Autore: Mariano Acquaviva | 14/10/2020

Rispetto delle norme sulla raccolta dei rifiuti: quali sono le responsabilità e i compiti dell’assemblea, dell’amministratore e del condominio?

La raccolta differenziata dei rifiuti non è solo una scelta rispettosa dell’ambiente, ma un vero e proprio obbligo. La legge italiana prevede una disciplina ad hoc per il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti provenienti dalle raccolte differenziate domiciliari.

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La materia in Italia è stata poi recepita dai singoli regolamenti comunali. La raccolta differenziata dei rifiuti è un obbligo anche per i condomìni, i quali dunque devono attrezzarsi per rispettarne le norme. Gli oneri maggiori ricadono ovviamente sull’amministratore, il quale deve assicurarsi che il condominio non violi le disposizioni legislative. Con questo articolo vedremo in cosa consistono e chi deve pagare le multe per la mancata raccolta differenziata in condominio.

Sin da subito, possiamo anticipare che l’omessa osservanza delle norme sulla raccolta differenziata dei rifiuti rischia di far incorrere in responsabilità l’intero condominio, anche se l’infrazione è stata commessa solamente da uno degli inquilini. Insomma: c’è il rischio che tutti paghino per l’inadempimento di pochi.

Peraltro, se i condòmini non rispettano la legge, la colpa non ricadrà sull’amministratore, il quale non può accollarsi la responsabilità delle azioni dei condòmini.

Se vivi in condominio e l’argomento ti interessa, prosegui nella lettura: vedremo insieme quali sono le conseguenze nel caso di mancato rispetto delle norme sulla raccolta differenziata dei rifiuti e quali sono i principali compiti dell’assemblea e dell’amministratore.

L’assemblea decide il posizionamento dei bidoni?

L’argomento delle multe per mancato rispetto della raccolta differenziata non può prescindere dai compiti concreti che spettano all’amministratore e all’assemblea all’interno dell’ambito condominiale.

Innanzitutto, rileva il problema della collocazione dei bidoni per la raccolta differenziata. È l’assemblea condominiale che decide in merito al posizionamento e all’uso dei contenitori, in quanto beni comuni.

La delibera che disciplina l’uso di una cosa comune va approvata con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell’edificio [1].

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Contenitori rifiuti: dove vanno collocati?

Se quanto detto nel precedente paragrafo è vero, è altrettanto vero che l’assemblea decide sulla scorta delle indicazioni fornite dall’amministratore. È infatti dovere dell’amministratore del condominio individuare le aree adatte al posizionamento dei contenitori all’interno degli spazi condominiali (cortili, ecc.), tenendo presente che spesso il regolamento comunale prevede una distanza minima che deve essere tenuta tra i bidoni e le eventuali finestre e/o porte di ingresso del condominio.

I contenitori, in ogni caso, non possono essere collocati in un luogo qualsiasi, ma devono essere custoditi in aree condominiali e devono essere esposti nei giorni e negli orari stabiliti per la raccolta.

Amministratore: gestione dei contenitori dei rifiuti

Una volta che l’assemblea ha deliberato, spetta all’amministratore la gestione dei contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti, così come avviene per ogni altro bene comune.

Innanzitutto, va ricordato che la raccolta differenziata della spazzatura viene organizzata, solitamente, con la consegna da parte del comune (o del gestore del servizio) all’amministratore di condominio dei contenitori da collocare all’interno degli spazi condominiali per indifferenziata, carta e cartone, organico, plastica, vetro, ecc.

Più nel dettaglio, in riferimento alla raccolta differenziata dei rifiuti in condominio, l’amministratore è tenuto a:

ricevere e custodire i contenitori, che sono concessi in comodato gratuito, utilizzandoli come previsto dal contratto o dalla natura del bene.

In caso contrario, i condòmini rischiano di dover pagare i danni al proprietario dei bidoni, nell’ipotesi in cui ne avessero fatto un uso improprio o, addirittura, li avessero persi;

informare i condomini in merito alle norme per la custodia, la conservazione dei contenitori ricevuti e il loro utilizzo. Non si tratta di un

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generico obbligo di informazione, ma di un compito che si può dire svolto solo quando i condòmini sono a conoscenza delle modalità organizzative della raccolta dei rifiuti, comunicate debitamente dall’amministratore con gli opportuni mezzi (raccomandata con avviso di ricevimento, pec, fax o email), anche con un cartello esposto nella bacheca condominiale;

curare la manutenzione e il lavaggio dei contenitori assegnati, che sono a carico del condominio e devono essere organizzati dall’amministratore, tenendo presente che la manutenzione e la sostituzione dei contenitori, se dovuta a rotture per deperimento, per usura o per cause non imputabili all’utente per dolo o colpa grave, sono a carico del gestore.

Raccolta differenziata: chi paga le multe?

I condòmini, in quanto proprietari (o titolari di diritti reali o personali di godimento) dell’area su cui si trovano i rifiuti, potrebbero essere chiamati a rispondere di abbandono o deposito incontrollato degli stessi.

In questa ipotesi, la violazione delle norme che disciplinano la raccolta differenziata comporta l’irrogazione di una sanzione che consiste in una multa da pagare a carico dell’intero condominio.

Le multe vengono comminate sia in caso di erronea modalità di effettuazione della raccolta differenziata (ad esempio, se si trovano nel contenitore della carta degli imballaggi di plastica) sia per la mancata collocazione dei contenitori così come previsto dalla normativa pubblicistica (cioè, quella locale).

L’amministratore di condominio, ricevuto il verbale della sanzione, deve addebitare la spesa all’intero complesso condominiale, ripartendola in base ai millesimi tra tutti i condomini.

Tutti, quindi, saranno costretti a pagare quando è impossibile individuare il vero responsabile.

Nel caso in cui il singolo responsabile venisse individuato, il condominio potrà agire giudizialmente nei suoi confronti per ottenere il rimborso dell’importo pagato.

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La responsabilità solidale del condominio

In pratica, nel caso di mancato rispetto della normativa sulla raccolta differenziata, il condominio risponde solidalmente nei confronti della Pubblica Amministrazione se l’autore della trasgressione è ignoto. Ciò significa che tutti i condòmini dovranno pagare la propria quota di multa, in proporzione ai millesimi di proprietà posseduta [2].

Nei rapporti interni, invece, se è individuato l’autore della violazione, al condominio è data la possibilità di rivalersi nei confronti del singolo condomino concretamente responsabile, ottenendo così il rimborso di quanto ingiustamente pagato per colpa sua.

Note

[1] Cass., sent. n. 1421 del 26 gennaio 2016. [2] Trib. Roma, sent. n.3874 del 21 febbraio 2020. Autore immagine: Canva.com

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