L’apprendimento della letto-scrittura secondo il metodo
sillabico nel Disturbo dello Spettro dell’Autismo con Disabilità intellettiva e del linguaggio: presentazione di un caso singolo
Eleonora Simion, Benedetta Colavolpe
Polo Blu SRL, Servizi per l’età evolutiva e l’autismo - Padova
Il Metodo Sillabico
Il metodo sillabico (Bertelli e coll., 2013) si propone di avviare il processo di alfabetizzazione utilizzando le SILLABE, selezionate secondo il principio di massima discrepanza (di forma e suono) e generatività .
Rende accessibile il processo di alfabetizzazione anche a soggetti che presentano elementi di fragilità (es. difficoltà linguistiche; disabilità intellettiva)
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La SILLABA :
• è più stabile del fonema (non varia a seconda del contesto)
• rappresenta un costituente concreto della forma sonora delle parole
• consente un rapido recupero di rappresentazioni lessicali
• sgrava la Memoria di Lavoro.
SI MO CA RE FA TU NE MA NO LU PO SI MO RE FA TU CA NE
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Presentazione caso clinico
G., 11 anni
Diagnosi: Disturbo dello spettro dell’autismo (F84.0), associato a Disabilità
intellettiva di grado grave (F72)e assenza di linguaggio.
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Profilo di funzionamento
Abilità adattive:
L’inflessibilità comportamentale, l’avversione per i cambiamenti e la scarsa tolleranza alla frustrazione, così come la sensibilità sensoriale, compromettono il funzionamento quotidiano; interferiscono con l’alimentazione, il sonno e l’acquisizione di autonomie personali e portano ad agiti auto ed etero aggressivi.Abilità socio-relazionali:
presenti importanti deficit delle abilità di comunicazione verbale e non verbale che causano gravi compromissioni del funzionamento e avvio limitato delle interazioni sociali. Il bambino risponde solo ad approcci sociali molto diretti.Eleonora Simion, Benedetta Colavolpe, Polo Blu SRL [email protected]
Profilo di funzionamento
Sviluppo cognitivo:
G. si colloca nello stadio di sviluppo pre-operatorio.Leiter-3 (QI non-verbale): 51 (int. confidenza 41-61), <1perc.
Linguaggio:
in comprensione G. possiede un repertorio lessicale composto prevalentemente da sostantivi e qualche predicato ad alta frequenza d’uso; è in grado di comprendere semplici consegne, che prevedano un’unica azione, legate al contesto situazionale. L’eloquio è caratterizzato da poche parole a struttura monosillabica o bisillabica, raramente utilizzate a scopo comunicativo.PinG (Comprensione lessicale):
Comprensione nomi: 11/20, 25° per.tile per i 19 mesi
Comprensione predicati: 9/20, 10°-25° per.tile per i 22 mesi.
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Profilo di funzionamento
Apprendimenti:
presente la capacità di sintesi sillabica (competenza metafonologica globale);corrispondenza grafema-fonema stabile; G. sta acquisendo il sillabario piano ed è in grado di leggere parole bisillabe piane e combinare due sillabe per formare parole ad alta frequenza d’uso.
In riferimento alla cognizione numerica, G. ha appreso la sequenza di numeri fino al 20 e il conteggio progressivo entro la decina; in acquisizione la cardinalità numerica.
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Trattamento abilitativo
Frequenza: due incontri a settimana della durata di due ore ciascuno.
Obiettivi di lavoro: promuovere le abilità comunicative e di interazione sociale, la regolazione comportamentale, gli apprendimenti e le funzioni cognitive e linguistiche, anche mediante un intervento logopedico specifico.
Obiettivi specifici:
1. Allenare la flessibilità cognitiva (es. inserire piccole variazioni nella strutturazione della seduta).
2. Migliorare la comunicazione (abilità responsive e assertive).
3. Migliorare la comprensione linguistica (lavoro sui predicati).
4. Aumentare il controllo mandibolare per l’articolazione di suoni e la produzione di parole.
5. Attività per migliorare la cognizione numerica (1-10)
1. Potenziamento delle competenze metafonologiche globali.
2. Apprendimento sillabario piano.
3. Lettura parole bisillabe piane.
4. Combinazione di sillabe: scrittura di parole bisillabiche piane.
Selezione degli stimoli:
Sillabe ad alto contrasto gradualmente viene ridotto
Parole bisillabe piane ad alta frequenza (PVB, Caselli e e Casadio, 1995)
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Obiettivi letto-scrittura
Per ciascun obiettivo si è previsto:
1. una base-line iniziale e l’individuazione di strumenti adatti al profilo funzionale del bambino;
2. la messa a punto delle proposte operative e il monitoraggio in itinere dello stato degli apprendimenti;
3. l’analisi finale dei risultati.
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1. Attività di sintesi sillabica (es . Tocca l’immagine corrispondente alla parola che senti: TO-PO )
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Compiti proposti
2. Compito di riconoscimento di sillabe: il bambino deve indicare, tra tre sillabe ad alto contrasto, quella pronunciata dal clinico (es. Tocca « SO » ).
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Gradualmente si introducono distrattori più simili: graficamente o per suono.
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3. Lettura di parole bisillabe piane: Il compito prevede di selezionare, tra una serie di distrattori, l’immagine corrispondente alla parola presentata.
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4. Completamento di parola: al bambino viene chiesto di individuare la sillaba che completa la parola, tra 2 distrattori selezionati secondo il criterio di massima discrepanza.
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5. Composizione
di parole
Pre-test
Base-line
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Parole Somm. 1 Somm. 2 Somm. 3
NASO 0 0 0
LUCE 1 2 1
RISO 0 0 0
CADE 1 0 1
LUNA 2 2 2
RIDE 0 1 0
DITO 2 2 1
SUGO 1 1 0
CUBI 0 0 1
NERO 2 2 2
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20
1 2 3
Tot sillabe corrette
Somministrazioni
20-mag 25-mag 27-mag
5. Composizione di parole: il bambino deve scegliere tra 4 sillabe ad alto contrasto le due che compongono la parola richiesta e ordinarle correttamente (es. Scrivi «ride»)
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Gradualmente aumenta il numero delle sillabe tra cui scegliere, introducendo distrattori a basso contrasto.
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Post-test
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Parole Somm. 1 Somm. 2 Somm. 3
NASO 0 2 0
LUCE 2 2 2
RISO 2 2 2
CADE 2 2 2
LUNA 2 2 2
RIDE 2 2 2
DITO 2 2 2
SUGO 2 2 2
CUBI 2 2 2
NERO 2 2 2
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20
1 2 3 4
Tot sillabe corrette
Somministrazioni
13-lug 20-lug 27-lug
I risultati si mantengono
anche dopo due settimane
Conclusioni
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Obiettivi raggiunti: in seguito ad un mese di trattamento, il bambino è ora in grado di comporre correttamente 9/10 parole.
Obiettivi futuri:
• Completare il sillabario piano;
• lavorare su nuove liste di parole bisillabe piane;
• Valutare la generalizzazione degli apprendimenti: testare la capacità del bambino di
operare con le singole unità sillabiche per comporre parole nuove.
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