• Non ci sono risultati.

Lezione 21 Ambiente e salute

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Lezione 21 Ambiente e salute"

Copied!
49
0
0

Testo completo

(1)

Lezione 21

Ambiente e salute

Pierpaolo Cavallo

Ambiente e inquinamento

(2)

Inquinamento ambientale

Consiste in alterazioni o modificazioni nocive per gli ecosistemi e per la salute umana.

L’origine può essere:

• naturale = eruzioni vulcaniche con produzione di gas tossici • artificiale = da attività umane

• da sostanze estranee all’ambiente -> pesticidi, plastica

• da sostanze naturali immesse in eccesso -> anidride carbonica, fertilizzanti • fisici -> onde elettromagnetiche, plastica

• chimici -> pesticidi, anidride carbonica • biologici -> rifiuti organici da allevamento

3

Effetti nocivi degli inquinanti

• Tossicità, genotossicità, mutagenicità: danno cellulare diretto o modificazioni del genoma con possibili mutazioni

• Teratogenicità: azione mutagena nella vita intrauterina

• Cancerogenicità: azione come iniziatori o blocco di cancro-soppressori

• Danno neuroendocrino: interferenza con lo sviluppo o con l’azione ormonale (es.: distruttori endocrini della tiroide o fertilità)

• Irritazione: principalmente per via aerea

• Danno immunitario: allergie, immunodepressione, autoimmunità

(3)

Igiene dell’acqua

5

Acqua

Riveste un ruolo fondamentale nella vita di ogni essere vivente in quanto è il componente più importante delle cellule viventi, coinvolto in tutte le funzioni indispensabili per la vita.

Può esistere:

• allo stato gassoso = vapore • allo stato liquido

• allo stato solido = ghiaccio

Viene utilizzata in quasi tutte le attività umane, sia produttive che ricreative.

(4)

7

circa il 71% della

superficie terrestre

è coperto da oceani

Composizione corporea umana

(5)

Fabbisogno individuale e bilancio in Italia

9 http://www.regionieambiente.it/it/a rticoli/acqua-potabile-non-raggiunge-gli-utenti

Ciclo dell’acqua

E’ dato dall’energia

solare che fa evaporare gli oceani; il vapore forma nuvole e si muove fino alla terre emersa dove la

condensazione produce la pioggia.

Le acque sulla

terraferma scorrono per gravità e ritornano agli oceani.

(6)

Pioggia

La pioggia ha varie destinazioni:

• Parte entra direttamente nell’ecosistema come acque meteoriche • Parte precipita sotto forma di neve e sulle cime dei monti o a

determinate latitudini costituisce i ghiacciai, permanenti o ciclici; • Parte di essa costituisce le acque superficiali, formate da laghi, fiumi,

torrenti che normalmente terminano nei mari;

• Parte penetra nel terreno e, scendendo nel sottosuolo, si raccoglie sugli strati impermeabili di terreno formando le falde e dando origine alle acque telluriche.

11

Approvvigionamento idrico

• Acque meteoriche: sono prive di sali minerali e raccolgono germi, sia sospesi nell’aria con il pulviscolo atmosferico che nelle cisterne di raccolta, per cui non sono potabili

• Acque superficiali: acque dei fiumi e dei laghi, habitat naturale di numerosi microviventi, nelle quali possono finire, per dilavamento, liquami, scarichi, inquinanti etc., non sempre sono potabili

• Acque telluriche: penetrando e percolando attraverso gli strati

permeabili del terreno, si arricchiscono di sali e si purificano. Quando trovano uno strato impermeabile del terreno si raccolgono e formano una falda idrica.

(7)

13

Falda superficiale o freatica

Può essere inquinata da qualunque sostanza che penetri nel terreno (es.: pesticidi in caso di pioggia)

Pozzo artesiano: un pozzo dal quale, grazie ad una naturale differenza di pressione, l’acqua risale senza bisogno di sistemi di pompaggio

Falda profonda

Poiché scorre tra strati impermeabili sopra e sotto, è protetta dagli inquinanti che

penetrino nel terreno. Inoltre in essa l’acqua può avere una certa pressione (pozzo artesiano)

(8)

Inquinamento dell’acqua

• Da reflui civili: deriva dalle acque di fogna delle abitazioni che vengono immesse senza depurazione in corpi idrici (in modo intenzionale o per guasti, rotture etc.)

• Da scarichi industriali: per immissione di reflui contenenti sostanza tossiche (idrocarburi, metalli etc.) ma anche termico, da immissione di acqua calda che modifica l’ecosistema locale

• Da agricoltura: per uso non corretto di fertilizzanti e fitofarmaci, che si infiltrano nel terreno e finiscono nei corsi d’acqua o nelle falde, ed anche per immissione di liquami d’allevamento.

15

(9)

Bacino idrografico (o «imbrifero»)

Il bacino idrografico o anche «bacino imbrifero» è una

• area topografica,

• tipicamente una pianura o una valle,

• circondata da uno spartiacque topograficamente identificato,

• in cui si raccolgono tutte le acque confluenti verso un

determinato corpo idrico.

17

(10)

Bacino idrografico ed inquinamento

Data la connessione tra i vari corpi idrici del bacino idrografico,

• tutti gli inquinanti prodotti in qualunque punto di esso

• e immessi in qualunque dei suoi fiumi,

• finiranno nel corpo principale e potranno danneggiare ogni

punto in cui passano.

19 PFAS = sostanze perfluoro-alchiliche (27/09/2017) http://energia- plus.it/inquinamento-da- pfas-serve-una-risposta- univoca-dai-ministeri_87036/ 19

(11)

Le acque per consumo umano

• Sono destinate a uso potabile, culinario e domestico in generale, cucina, imprese alimentari, etc. (le acque minerali in bottiglia hanno una regolamentazione differente)

• Per le acque di acquedotti sono previsti parametri:

• idrogeologici = bacino imbrifero, fonti d’inquinamento etc. • organolettici = colore, odore etc.

• fisici = temperatura, conducibilità, pH

• microbiologici = carica batterica a 22 e 37 °C, E. coli, enterococchi etc. • chimici =

• sostanze inorganiche abituali -> Ca, Mg, cloruri, solfati etc. che dipendono dal terreno • sostanze organiche abituali -> rame, fenoli, COD (chemical oxygen demand)

• sostanze tossiche -> Pb, Cd, As, Hg, pesticidi etc.

21

Durezza dell’acqua

• E’ la quantità di cationi multivalenti in essa contenuti, che sono, in genere ioni calcio e magnesio

• Si dicono acque dure quelle che ne contengono molti, molli quelle che ne contengono pochi.

• Durezza Totale = indica il contenuto totale di questi sali.

• Durezza Temporanea = indica il contenuto in bicarbonati, così detta in quanto col riscaldamento questi sali scompaiono (precipitano).

• Durezza Permanente = indica il contenuto degli altri sali alcalino terrosi quali i solfati, cloruri, nitrati, fosfati ecc. che non scompaiono con l’ebollizione.

• Una acqua troppo dura produce incrostazioni di caldaie e tubature delle industrie, consumo eccessivo di sapone, che fa difficilmente schiuma, cattiva cottura dei vegetali in genere etc.

(12)

Conducibilità dell’acqua

• L'acqua ad elevata purezza ha una conducibilità elettrica

estremamente bassa, per cui se in essa vi sono sostanze ionizzate o dissociate si verifica un aumento della conducibilità elettrica

proporzionale alla loro concentrazione.

• Variazioni improvvise di conducibilità, come per la temperatura, indicano l’infiltrazione di acqua di altro genere in quella che stiamo campionando.

• Es.: infiltrazione di liquami in falda superficiale -> i soluti presenti aumenteranno di colpo la conducibilità di una sorgente a valle

23

Carica batterica totale nelle acque

Potabili Minerali alla fonte Minerali Imbot-tigliate Piscina Immis-sione Piscina vasca Carica batterica a 36°C ufc/ml Senza variazioni anomale 5 20 ≤10 ≤100 Carica batterica a 22°C ufc/ml 20 100 ≤100 ≤200 Senza variazioni anomale 23

(13)

Acquedotti

• Sono gestiti da un unico operatore per ciascun territorio • Gestiscono assieme

la distribuzione, il ritiro dei reflui ed il monitoraggio

continuo della qualità dell’acqua

25

Potabilizzazione dell’acqua

• Viene eseguita su acque non perfettamente adatte al consumo umano ma adattabili

• Consiste in:

• grigliatura (elimina materiali galleggianti) • pre-clorazione (abbatte la carica microbica)

• flocculazione con Sali di Al (elimina le sostanze sospese)

• sedimentazione dei fiocchi (allontana la materia organica flocculata) • filtrazione su sabbia (elimina sostanze chimiche)

• post-clorazione (per eliminare la carica microbica residua)

(14)

27

Cloro per ossidare le sostenze organiche

• Agisce mediante lo sviluppo di ossigeno nascente.

• La “cloro-richiesta” è la quantità di cloro necessaria ad un'acqua per la sua depurazione e varia secondo il tipo di acqua.

• Tipo di acqua Quantità di cloro attivo in mg/l • Acque limpide 0,6

• Acque torbide 1 - 2 • Acque luride 30 - 45

• Tempo d'azione: deve essere almeno di 15 - 30 minuti.

• Valutazione: tracce di cloro attivo dopo 30’ (“cloro residuo”) -> 0.5 mg/L indica che la clorazione è stata adeguata.

(15)

Acque minerali

Sono caratterizzate da elevata purezza alla sorgente e, talora, proprietà favorevoli per la salute.

Non possono essere condottate ma vanno imbottigliate alla sorgente, e debbono riportare etichetta con indicazione di contenuto e data di imbottigliamento.

• Oligominerale: residuo fisso a 180 °C < 500 mg/l • Minerale: tra 501 e 1499

• Ricca di Sali minerali: oltre 1500

Il loro consumo al posto dell’acqua di rubinetto non favorisce la salute.

29

Le acque reflue

(16)

Tipi di reflui

Industriali: sono molto variabili in base al ciclo produttivo da cui provengono, e sono regolamentate specificamente

Civili: sono la quota maggiore, composizione piuttosto costante • reflui organici (feci, urine)

• residui di detergenti, saponi, etc. • residui organici di cottura

• reflui di attività artigianali (parrucchiere, bar, officina, lavanderia etc.) • reflui meteorici che dilavano il manto stradale e portano via tutto,

compreso il particolato prodotto dagli scarichi veicolari

31

Composizione dei reflui civili

• Caratteristiche fisiche: torbide, tendono a consumare O2 disciolto • Caratteristiche chimico-fisiche: sono rilevanti

• COD = valuta la richiesta chimica di ossigeno per la depurazione

• BOD5 = Biochemical Oxygen Demand 5 giorni, valuta il contenuto di sostanze organiche biodegradabili dai microrganismi saprofiti

• Caratteristiche chimiche: si ricercano ammoniaca, nitrati, fosfati (in quelli industriali si cercano le molecole specifiche del processo)

• Caratteristiche microbiologiche: E. coli, enterococchi, etc.; i campioni vanno trattati come infetti perché sono presenti i patogeni espulsi da malati e portatori

(17)

Depurazione dei reflui urbani

Si svolge in diverse fasi:

• Raccolta e allontanamento = condutture fognarie

• fogna separata = una per le acque nere e una per le bianche (piovane) • fogna mista = veicola acque nere e in caso di pioggia anche le meteoriche

• Trattamento = depuratore

• grigliatura, dissabbiamento, disoleatura

• sedimentazione primaria (particelle sospese vanno a fondo) • ossidazione aerobica (batteri e agitazione con insufflazione di aria)

• sedimentazione secondaria (allontamento fango formato da fiocchi batterici, che viene riutilizzato come inoculo nella vasca di ossidazione)

33

(18)

35

L’inquinamento atmosferico

(19)

Aria

L’aria atmosferica è materia prima indispensabile per la vita degli organismi viventi, nonché fonte di ossigeno per i processi vitali. La sua composizione media è:

• N2 78,08% • O2 20,95% • ARGON 0,93% • CO2 0,03%

• ALTRI: tracce di Ozono, Radon, etc.

Respirazione: 6-9 litri/minuto, che salgono fino a 100 per attività pesante.

37

Strati dell’atmosfera

Altezza totale circa 150 km

Oltre 80 km iniziano gli strati superiori: mesosfera, termosfera ed esosfera

STRATOSFERA (fino a 80 km circa)

(a circa 30 km: ozonosfera) Tropopausa: area di transizione

TROPOSFERA (8 km ai poli, 20 all’equatore) La zona bassa, capace di sostenere la vita

(20)

Aria e clima

Il clima è l’insieme di tutte le condizioni meteorologiche che agiscono con una certa regolarità in una determinata zona, legato ai parametri fisici di base.

Sono fattori climatici quei parametri che possono influenzare il clima: • la latitudine

• l’altitudine

• la vicinanza al mare od a laghi estesi • la natura ed il colore del terreno • la posizione topografica e geografica

39

Temperatura e venti

La sorgente diretta ed indiretta di calore più importante è costituita dalle radiazioni solari.

Le variazioni di temperatura dell’aria atmosferica possono dipendere da vari parametri, quali ora del giorno, altitudine, stagione, latitudine, morfologia del terreno, etc.

I venti sono spostamenti d’aria dovuti alle differenze di pressione atmosferica provocate dal riscaldamento irregolare della superficie terrestre.

(21)

41

Umidità

L’umidità dell’aria è costituita dal vapore acqueo che evapora dalle raccolte di acque superficiali e dal suolo.

• Umidità massima: quantità massima di acqua che può essere

contenuta in un metro cubo di aria ad una determinata temperatura. • Umidità assoluta: quantità di acqua contenuta in un metro cubo di

aria in un dato momento. • Umidità relativa: UA/UM (%)

• Deficit di saturazione: UM-UA (% o g)

(22)

Inquinamento atmosferico

Definizione (D.Lgs. 152/2006 - Norme in materia ambientale):

"ogni modificazione dell'aria atmosferica, dovuta all'introduzione nella stessa di una o di più sostanze in quantità e con caratteristiche tali da ledere o da costituire un pericolo per la salute umana o per la qualità dell'ambiente oppure tali da ledere i beni materiali o compromettere gli usi legittimi dell'ambiente".

Gli inquinanti possono essere: • naturali (es.: emissioni vulcaniche)

• artificiali (es.: emissioni urbane o industriali)

43

Emissioni artificiali

Definite dal D.Lgs. come «qualsiasi sostanza solida, liquida o gassosa introdotta nell'atmosfera che possa causare inquinamento

atmosferico», possono essere

• convogliate: attraverso punti di emissione (es.: camini)

• diffuse: tutte le altre (es.: vapori da vasche di depurazione, polveri da usura di pneumatici sul manto stradale, etc.)

In base alla provenienza, si considerano

• gassose

• liquide (aerosol) • corpuscolate (polveri)

(23)

45

Origine e tipo degli inquinanti

Le emissioni più importanti sono quelle prodotte da veicoli e da impianti di combustione (civili o industriali).

Gli inquinanti prodotti sono di due tipi:

• Primari = restano nell’aria in forma identica a come sono stati emessi (es.: ossidi di carbonio, azoto e zolfo, IPA, particolato etc.)

• Secondari = si producono per combinazioni chimiche di 2 o più inquinanti (es.: biossido d’azoto, ozono, smog etc.)

(24)

Inquinanti primari

• Ossidi di carbonio: CO è prodotto di combustione in carenza di

ossigeno, molto velenoso, CO2 è prodotto da combustione completa e il più importante «gas serra»

• Ossidi di azoto: NO e NO2 si formano assieme per combustione e sono irritanti per i bronchi

• VOC (Volatile Organic Compound) e Benzene: insieme di sostanze organiche (motori, sigarette, solventi etc.), cancerogeni

• Particolato: insieme di particelle sospese in aria, espresso dal PTS (polveri totali sospese), classificato per diametro (es.: PM10 = particelle con diamtero inferiore a 10 micron)

47

Il particolato è classificato come cancerogeno tipo 1 da IARC. Contiene di tutto, poiché alle microparticelle può aderire quasi ogni tipo di molecola (IPA, ossidi di azoto e zolfo, benzene, metalli etc.).

Più sono piccole le particelle più tenderanno a depositarsi in profondità nell’albero

respiratorio. https://it.wikipedia.org/wiki/Particolato

(25)

Effetto serra

Viene prodotto in quanto la CO2 assorbe le radiazioni solari di lunghezza d'onda più alta (infrarosso o radiazione termica) ed è

trasparente a onde più corte (visibile e ultravioletto)

La radiazione solare riscalda suolo e acque, e parte del calore viene riflesso verso lo

spazio.

In presenza di CO2 nell’aria, il calore riflesso rimane intrappolato: la temperatura dell’aria aumenta.

49

Inquinanti secondari

• Biossido d’azoto: induce la produzione di ozono a bassa quota • Ozono: forma allotropica dell’ossigeno (O3 instabile) che si trova in

masima parte alla quota di 20-30 km e funge da barriera di protezione assorbendo gran parte dei raggi UV solari.

• Smog: fusione delle parole «smoke» e «fog» (fumo e nebbia).

fenomeno dato da una nebbia con alta concentrazione di inquinanti, tipicamente in inverno (freddo, umidità, riscaldamenti accesi).

• Smog fotochimico: accumulo di inquinanti secondari in caso di forte sole senza vento, contiene ozono, formaldeide, idrocarburi etc.

(26)

51 http://time.com/4448813/worst-smog-in-years-southern-california/

Effetti sulla salute

Gli inquinanti gassosi hanno effetti dannosi principalmente sull’apparato respiratorio:

• effetti tossici generali (fastidio, tosse) • irritazione (asma)

• cancerogenesi

In occasione di episodi di smog, smog fotochimico, incendi etc. si ha un aumento repentino di ricoveri e accessi in PS per anziani, broncopatici e malati cronici in generale, con successivo aumento di mortalità.

(27)

I rifiuti solidi

53

Definizione

«Qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l'intenzione o abbia l'obbligo di disfarsi» (D. Lgs. 152/2006)

Il concetto di «disfarsi» è riferito all’avviare un oggetto o sostanza ad operazioni di smaltimento o di recupero (Circ. Min. 28/6/99)

Classificazione:

• urbani = domestici, sono i più importanti come quantità • speciali = da attività produttive (edili, agro-alimentari etc.) • pericolosi = contengono sostanze tossiche o nocive

(28)

I rifiuti sanitari

Sono classificati tra i rifiuti speciali e suddivisi in differenti categorie. Includono tutto ciò che viene prodotto da attività medica, veterinaria, di diagnosi, cura, riabilitazione e ricerca.

Si distinguono:

• assimilati agli urbani = es.: scarti di cucina, carta, pannolini etc. purchè non provenienti da malati contagiosi

• pericolosi non infettivi = es.: farmaci scaduti

• pericolosi a rischio infettivo = es.: residuato di campioni di laboratorio, piastre per microbiologia etc.

55

Gestione dei rifiuti

• E’ l'insieme delle politiche, procedure o metodologie volte a gestire l'intero processo dei rifiuti, dalla loro produzione fino alla loro destinazione finale.

• In Italia la gestione integrata dei rifiuti (D. Lgs. 22/1997, «Decreto Ronchi»), include:

• raccolta differenziata dei rifiuti urbani

• riutilizzo = usare nuovamente un rifiuto «tal quale» (es.: bottiglie di vetro con il «vuoto a rendere»).

• riciclo = usare nuovamente il materiale di cui è fatto un rifiuto (es.: sacchetti della spesa fatti con carta riciclata).

• recupero = usare nuovamente l’energia che si può ricavare dal rifiuto (es: produrre elettricità da un termovalorizzatore).

(29)

Composizione dei R.S.U.

57

(30)

59

(31)

Termovalorizzatore di Acerra - polveri

61

Termovalorizzatore di Acerra - 2

(32)

Discarica controllata

Una volta era il principale sistema di smaltimento dei rifiuti.

Oggi viene usata solo per smaltire i residui di incenerimento e gli inerti, con un impatto ambientale minimo.

In pratica è è uno scavo nel quale vengono depositati/stoccati in modo non selezionato e permanente dei rifiuti.

Il principale rischio è dato dall’accumulo sul fondo di un liquido

prodotto dall’ossidazione della materia organica, detto «percolato» e dalla produzione di biogas poiché la materia organica stessa fermenta in modo anaerobico.

63

Discarica pronta e vuota

(33)

Discarica completata e coperta

65

Landfill mining

Tecnologia di intervento sulle vecchie discariche: escavazione dei rifiuti depositati e successivo trattamento.

Si provvede a inertizzazione delle frazioni pericolose e selezione delle diverse componenti che saranno poi gestite in modo differenziato. Mira a:

• bonificare il sito e allontanare le frazioni pericolose • recuperare volume, es.: trasformare in discarica per inerti • recuperare materia riciclabile, magari immessa decenni prima • recuperare il sito, se esso può essere riutilizzato (es.: industria)

(34)

67 http://www.sciencedirect.com/science/ article/pii/S0956053X14004516

Inquinamento elettromagnetico

(35)

Definizione

Per «campi elettromagnetici» si intendono le porzioni di spazio in cui si propagano onde elettriche e magnetiche.

Essi sono di origine naturale (sole, magnetismo terrestre) e artificiale: in questo caso abbiamo

• a livello domestico: campi prodotti da elettrodomestici e impianti tecnologici in abitazioni, uffici, aziende etc.

• nell’ambiente esterno: campi prodotti da elettrodotti, antenne per telecomunicazione etc.

69

Intensità

I campi EM sono classificati in tre livelli di intensità:

• a frequenza estremamente bassa (ELF, Extremely Low Frequency, < 300 Hz), prodotti dai comuni elettrodomestici e dalle linee elettriche • a frequenza intermedia (300 Hz - 10 MHz), prodotti dai computer • a radiofrequenza (> 10 MHz - 300 GHz), prodotti da radio, televisione,

schermi dei computer, telefoni cellulari, antenne per la telefonia cellulare, ripetitori radio-TV, forni a microonde, ecc.

La loro intensità diminuisce rapidamente con la distanza dalla sorgente di emissione.

(36)

Efetti biologici e rischi per la salute

I campi a radiofrequenza cedono calore (è il meccanismo del forno a microonde!), e la WHO ha dichiarato che non vi sono prove di

cancerogenicità per esposizione a basse frequenze (telefoni, ripetitori TV etc.).

I campi ELF sono stati sospettati di essere cancerogeni ma nessuno studio ha prodotto prove sufficienti.

In ogni caso la WHO raccomanda di contenere le esposizioni.

In Italia esistono regole e limiti di esposizioni più severi di quelli WHO, fissati con la legge 36/2001.

71

Ambienti di vita e lavoro

(37)

Aria confinata e microclima

• L’aria confinata è quella racchiusa nelle abitazioni e negli edifici in generale

• Il microclima è il clima di tali ambienti, molto importante perché noi trascorriamo la maggior parte della vita in essi.

• Il microclima è modificabile, e dipende da:

• illuminazione (naturale ed artificale); • ventilazione (naturale ed artificiale); • rumore e vibrazioni,

• radiazioni, onde elettromagnetiche; • qualita’ dell’aria.

73

Inquinanti indoor

Il microclima può essere danneggiato dall’inquinamento «indoor», che: • può provenire dall’esterno

• prodursi nell’interno dell’edificio, per vari processi, quali

• combustione (es.: cucina, camino etc.) • fumo di tabacco (anche fumo passivo)

• rilascio da parte di mobili, arredi, rivestimenti etc. (es.: formaldeide)

• rilascio da parte del sottosuolo ed infiltrazione nel corpo del fabbricato (es.: radon)

(38)

Radon

Gas nobile radioattivo naturale, distribuito in maniera non uniforme su tutto il pianeta.

Secondo fattore di rischio per il tumore del polmone

La distribuzione eterogenea dei suoi progenitori nei diversi tipi di rocce causa una produzione non uniforme nelle varie zone del pianeta.

In aria la quantità di radon presente è una funzione del processo di fuoriuscita del gas dal terreno in cui si è formato.

75

(39)

Radon: concentrazione negli ambienti

Dipende da numerosi fattori:

• concentrazione del radon nel suolo e nei materiali da costruzione (composizione)

• propagazione attraverso il suolo e i materiali (permeabilità, porosità)

• per convezione (differenza di pressione) • per diffusione (differenza di concentrazione)

• presenza di microfratture nei pavimenti e di tubature (acqua, gas) • distanza dell'abitazione dal suolo

• tasso di ventilazione dell'ambiente

77

(40)

79 Obbligo solo per locali aperti al pubblico con sede a piano terra o piano interrato.

Si fa mediante dosimetri passivi posti a muro per 6 mesi. Il campionamento si fa per almeno due semestri, per tenere conto delle differenze di stagione, temperatura, ventilazione etc.

Sick Buiding Syndrome

E’ la «Sindrome dell'Edificio Malato», una situazione in cui gli occupanti di un edificio possano lamentare generici disturbi di salute.

Essi non sono riconducibili ad una malattia specifica o ad una causa ben precisa, ma avvertibili solo ed esclusivamente durante la permanenza all'interno.

Gli occupanti lamentano sintomi riconducibili a sensazioni di disagio acuto, come ad esempio cefalea, irritazione di occhi, naso, gola; tosse secca; pelle disidratata; vertigini o nausea; difficoltà di concentrazione; affaticamento; particolare sensibilità agli odori.

La causa dei sintomi è ignota. La maggior parte dei sintomi svanisce o si attenua fortemente allontanandosi dall'edificio.

(41)

Cause della SBS

I principali responsabili della SBS sono i VOC, Volatile Organic Compound, che includono numerose molecole come benzene, idrocarburi, aldeidi, chetoni, terpeni etc.

La loro presenza può essere dovuta a:

• Ventilazione insufficiente

• Contaminanti chimici da fonti interne • Contaminanti chimici da fonti esterne • Contaminanti biologici

La situazione è, in genere, risolta intervenendo sulle fonti di inquinamento e sul ricambio dell’aria.

81

Punti di indagine per la SBS

(42)

Benessere termico

Il microclima ha effetto anche sul benesere termico, legato a • PRODUZIONE di calore, ad opera del metabolismo cellulare; • DISPERSIONE di calore, ad opera dei sistemi di termoregolazione

(conduzione da pelle asciutta, evaporazione da respiro o sudorazione).

I principali parametri che avvertiamo subito in caso di bassa qualità sono la temperatura e, se è molto scarsa, la qualità dell’aria.

Entrare in un ambiente sovraffollato e non aerato produce una istantanea sensazione di disagio!

83

Patologie da caldo

L’eccesso di calore produce una sensazione di malessere derivante dall'eccessivo impegno metabolico e cardiocircolatorio dell'organismo. Se lo stress termico diviene più intenso, si possono manifestare sintomi più gravi, come crampi muscolari, sudorazione fredda e collasso

cardiocircolatorio.

L’estremo è il colpo di calore, con aumento della temperatura corporea al di sopra dei 43 °C e letalità del 40% circa.

Sono più esposti alle patologie da caldo i soggetti deboli in periodo estivo («ondate di calore»), con mortalità elevata nei centri urbani.

(43)

Patologie da freddo

L’eccessivo freddo produce disagio e malessere, conseguenti all'aumento del tono muscolare e all'insorgenza di brividi, e se la situazione permane si può arrivare a congelamento e assideramento. Il congelamento interessa le parti più periferiche dell'organismo, come le dita dei piedi, naso etc. e produce anche necrosi.

L'assideramento sopraggiunge quando l'abbassamento della

temperatura interessa tutto l'organismo fino a scendere al di sotto di 35 °C negli organi interni, con collasso cardiocircolatorio e morte.

Anche qui sono più a rischio i soggetti deboli, specie se di livello sociale disagiato.

85

Climatizzazione

Il microclima può essere controllato mediante sistemi di climatizzazione che agiscono su temperatura, umidità e ventilazione.

Tuttavia la sensazione soggettiva può cambiare da persona a persona sulla base di:

• costituzione fisica e capacità di termoregolazione = giovani più adattabili, sovrappeso più sensibili al caldo

• abbigliamento = se adatto alla stagione o meno

• attività fisica = più intensa produce più dispersione di calore

(44)

Parametri

• Temperatura: ottimale intorno a 17 (inverno) e 21 (estate) °C, più alta di 0.5 °C per gli anziani e 1 °C per gli uomini

• Umidità: ottimale 40-60%, ma correlata con la temperatura, es.: al 60% -> quasi tutti provano sensazione di caldo afoso oltre 24.8 °C • Ventilazione: ottimale 0.1-0.2 m/s, maggiore per lavoro fisico

impegnativo, es.: palestra

• Temperatura effettiva: indice ricavato dai tre parametri combinati, da cui si calcolano gli indici di Fanger

• PMV = predicted mean value

• PPD = predicted percentage of dissatisfied

87

Indici di Fanger

http://www.mygreenbuildings.org/2009/12/30/valutare-benessere-abitativo-comfort-Esempio Per PMV -0.5 °C rispetto all’ottimale, è probabile un 10% di persone insoddisfatte.

Questo valore passa a 40% se si arriva a -1.2 °C

(45)

Temperatura radiante

E’ la temperatura che viene calcolata tenendo conto delle dissimetrie termiche di un locale, cioè

dell’assorbimento di calore da parte delle pareti e degli oggetti.

Es.: «Capodanno nella casa in

montagna» = un locale rimasto per mesi senza climatizzazione non darà la

sensazione di caldo se non dopo

moltissime ore coi riscaldamenti accesi!

89

Benessere visivo

Richiede una adeguata illuminazione, naturale o artificiale, degli ambienti chiusi.

Si misura in:

• lumen = flusso luminoso (quello immesso nell’ambiente) • lux = illuminamento (quello che arriva sugli oggetti o testi)

• lettura = intorno a 500 lux

• attività delicate (es.: chirurgia, riparazione di orologi) = fino a 1000 lux

Il colore delle pareti riflette la luce, quindi intonaci scuri possono ridurre notevolmente l’illuminazione effettiva!

(46)

Luce

Naturale

• richiede la presenza di vetrate ed è disponibile solo di giorno

• superficie vetrata = almeno 1/8 della superficie dei locali (es.: per 20 mq, sia ha 1/8 = 2.5 mq -> finestra minima 2x1.25 m)

Artificiale

• meglio evitare luce diretta, che può abbagliare, la luce indiretta viene proiettata su soffitto e pareti

• tipo di sorgenti = LED (minor consumo, maggior durata)

91

Benessere acustico

Esiste un minimo e un massimo di livello sonoro: troppo basso = deprivazione sensoriale, troppo alto = danni da rumore.

• Suoni: onde sonore ad una certa frequenza (es.: diapason) • Rumori: somma di più suoni (es.: traffico stradale)

L’intensità si misura in decibel (dB) mediante fonometro:

• oltre 85 dB = problemi vari per la salute e ipoacusia, prima reversibile, poi irreversibile (es.: discoteca, officine, cantieri etc.)

• oltre 120 dB = soglia del dolore

• oltre 160 dB = rottura dei timpani e perdita dell’udito

(47)

93

Incidenti domestici

Eventi lesivi che avvengono in casa o nelle pertinenze (garage, terrazzi, giardini etc.).

Epidemiologia:

• circa 3 milioni/anno in totale • circa 350.000 richiedono ricovero • circa 9000 decessi di cui 250 bambini

Soggetti a rischio:

• sesso: donne 70% del totale

• età: maggior rischio per anziani e bambini fino a 5 anni

(48)

Incidenti stradali

Eventi lesivi che avvengono nella circolazione stradale, riguardano conducenti, passeggeri e pedoni.

Fattori coinvolti:

• caratteristiche del veicolo = sistemi di sicurezza e condizioni di manutenzione

• caratteristiche della strada = tracciato, ostacoli, fondo, traffico

• comportamento delle persone = imprudenza, uso di sostanze (alcool e droghe), non rispetto delle norme di sicurezza (casco, cinture, sedile bambini)

95

Rischi sanitari per viaggi al’estero

Vi sono diverse patologie correlate ai viaggi:

• stanchezza da viaggio = sindrome di disorientamento e cefalea legata a tensione, fatica, tempo in attesa, ritmi inusuali, immobilità

• jet lag = sonnolenza, astenia, emicrania, disturbi visivi, squilibri del sonno, disturbi gastrointestinali, difficoltà di concentrazione

• disturbi respiratori = specifici per soggiorno in alta quota, tipicamente solo a soggeti con pneumopatie croniche

• infezioni = in prevalenza per paesi a basso livello sanitario, legati a infezioni oro-fecali (diarrea del viaggiatore) e sessuali

(49)

Materiale didattico

• da studiare: Barbuti – Giammanco – Fara, cap. 18

97

Riferimenti

Documenti correlati

In this regard, many extremely sensitive analytical approaches have been developed to identify and quantify specific and individual classes of contaminants in

- LE RETI IDRAULICHE ESISTENTI ED INTERFERENTI CON IL LOTTO DI INTERVENTO DOVRANNO ESSERE RIMOSSE PREVIA INTERCETTAZIONE E COLLEGAMENTO AI NUOVI COLLETTORI DI PROGETTO O RIFACIMENTO

L’indicatore rappresenta la percentuale di stazioni monitorate per fitofarmaci nel 2019 sul numero totale di stazioni di monitoraggio ambientale delle acque

In Liguria vertenze storiche hanno ri- guardato Pitelli: sedimenti a mare interessati sia dai metalli pesanti che da composti or- ganostannici, e secondariamente dagli IPA,

La classificazione dello stato ecologico di ciascun corpo idrico lacustre, come per tutti i corpi idrici superficiali, viene ottenuta integrando lo stato degli elementi di

Macrofite: nell’anno 2018 i siti monitorati sono risultati in stato Elevato (27%), Buono (27%), Sufficiente (37%) e uno in Scarso (pari al 9% del totale); generalmente i

Per quanto riguarda lo stato chimico il 61% dei corpi idrici è in stato buono mentre risulta in stato non buono il 37%, dei corpi idrici nei quali sono state

L’annuario dei dati ambientali (e la reportistica ambientale in genere) si deve confrontare con le tendenze in atto da parte dei pubblici in termini di domanda di informazioni