• Non ci sono risultati.

Farinacci A. - Nuovo genere di Verneuilinidae (Foraminifera) marker di zona del Senoniano inferiore.

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Farinacci A. - Nuovo genere di Verneuilinidae (Foraminifera) marker di zona del Senoniano inferiore."

Copied!
20
0
0

Testo completo

(1)

ANNA FARINACCI

Istituto di Geologia dell'Università di Roma

NUOVO GENERE DI VERNEUILINIDAE (FORAMINIFERA) MARKER DI ZONA DEL SENONIANO INFERIORE

Si descrive un nuovo genere di Foraminifero: <<Accordiella conica gen. et. sp. nov. 1>, caratteristico di un livello del Senoniano inferiore. È presente in calcari neritico-biostromali a Rudiste dell'Appennino centro-meridionale. I campioni in cui è stato studiato il nuovo genere provengono dalle zone di Alatri e Frosinone (Lazio meridionale).

Il presente studio è stato compiuto sotto gli auspici e con i mezzi del Comitato per la Geografia, Geologia e Mineralogia del C.N.R.

LOCALITÀ DI RITROVAMENTO Nel corso dello studio di alcune serie stratigrafi-

che del Lazio meridionale a SE di Roma è stata osservata la presenza costante di un particolare foraminifero, limitato ad un livello del Cretaceo superiore. Il primo ritrovamento è stato effettuato al Monte Carvarola (Alatri) in calcari stratificati a frammenti di Rudiste, successivamente sotto il paese di Alatri e presso i paesi di Amaseno, Roe-

casecca dei Volsci e Sgurgola in provincia di Fro- sinone, ed inoltre in alcuni campioni prelevati nella grotta del Bussento presso il paese di Caselle in Pittari in provincia di Salerno.

Fuori d'Italia il prof.

J.

Cuvillier* ha rinvenuto il foraminifero, oggetto del presente studio, in Aquita- nia e Spagna, ove è associato a Dicyclina, Lacazina ecc. in calcari neritici del Coniaciano-Santoniano.

SITUAZIONE GEOLOGICA I calcari mesozo1c1 dell'Appennino in << facies

abruzzese>> sono rappresentati da potenti forma- zioni le cui unità litologiche non presentano pur- troppo particolari differenziazioni di interesse cro- nologico. Inoltre le facies eteropiche, così frequenti in aree a sedimentazione neritica, non facilitano certamente l'impostazione di una stratigrafia di det- taglio basata su correlazioni di ambito anche stret- tamente regionale.

Prendendo in considerazione le formazioni del Cretaceo medio e in parte superiore, si osserva come la costruzione delle scogliere biostromali a R udiste, così diffuse in questo periodo, si sposta nel tempo, determinando a volte la demolizione delle precedenti scogliere e di conseguenza la rise- di mentazione degli elementi costituenti.

Tuttavia normalmente la fascia esterna alla sco-

gliera in costruzione raccoglie materiale di demo- lizione della scogliera stessa dovuto in prevalenza a fenomeni meccanici. Ed è giusto anche pensare che l'eventuale sfas?mento di tempo fra la costru- zione e la demolizione di una scogliera, dovute a spostamenti orizzontali della scogliera stessa, sia minimo, dato che non vi è presenza di movimenti orogenici che abbiano potuto, nel Cretaceo, deter- minare una risedimentazione di formazioni molto più antiche.

Premetto questo perchè la microfacies ad Accor- diella conica gen. et

sp.

nov. è associata a Rudiste più o meno in frammenti, attribuite al Senoniano inferiore (Santoniano ?).

*

Colgo qui l'occasione per ringraziare il prof. Cuvillier per la sua cortese informazione.

5

(2)

ROMA

2 ALATRI 3. AMASENO

4 ROCCASECCA dei VOLSCI 5 SGURGOLA

6 CASELLE in PITTARI

"

GHILOMETRI

Fig. 1 - Località di ritrovamento

CARATTERI DELLA MICROFACIES In questo lavoro si vuole esclusivamente ese-

guire lo studio di carattere paleontologico di un Foraminifero, la cui presenza ben limitata e defi- nita nella serie stratigrafica, permette la caratteriz- zazione di una particolare biozona nelle formazioni cretacee appenniniche in facies neritico-biostromale.

Tale biozona, per le ragioni precedentemente esposte, è da attribuirsi al Senoniano inferiore.

Non ci sono ancora dati sufficienti per scendere ad una ulteriore suddivisione, tuttavia è possibile presumere l'attribuzione della biozona al Santo- niano, anche in conformità ad alcune analogie con terreni francesi e spagnoli.

Queste analogie sono messe in risalto soprat- tutto dalla presenza di Accordiella conica gen. et sp. nov., la cui grande estensione geografica è una buona premessa per fornire una valida caratteriz- zazione stratigrafica; inoltre la sua distribuzione nel tempo, secondo i ritrovamenti finora effettuati, appare essere molto breve.

Caratteri litologici

In tutte le località in cui sono stati prelevati i campioni, il tipo litologico è sempre costante. Si 6

tratta di calcari molto duri, stratificati, di colore grigio-nocciola, più o meno parzialmente dolo- mitizzati.

La microlitofacies è costituita da calcare opaco a pasta abbastanza fine, a volte pseudodetritico, in cui sono sparse piaghe cristalline spatiche, sottili venature e cristallini romboedrici che pos- sono essere abbondantissimi o mancare completa- mente.

Caratteri micropaleontologici

La microfauna e la microflora presenti sono caratteristiche di mare non profondo, ma nemmeno eccessivamente basso.

L'ultima considerazione è dovuta alla mancanza di alghe Dasycladaceae. L'abbondanza dell'unico genere di alga ( Thaumatoporella) non è indicativa per la definizione della profondità del fondo marino.

Nel Giurassico Thaumatoporella è associata a Dasycladaceae, ma non è abbondante. Ricongiun- gendola al gruppo paleozoico Vermiporella-Pseu- dovermiporella, si nota come anche nel Permiano una grande abbondanza di queste forme porta ad una forte diminuzione di Dasycladaceae.

(3)

Queste osservazioni fanno presumere che il particolare gruppo di alghe (V ermiporella-Pseudo- vermiporella-Thaumatoporella) abbia avuto il suo optimum ambientale al limite con la zona a Dasy- cladaceae. Naturalmente la validità di queste con- siderazioni è estranea all'indagine rigorosa sulla limpidità e temperatura dell'acqua.

A differenza della flora, la microfauna è ricca in specie, e · rappresentata per la maggior parte da Foraminiferi bentonici, a guscio microgranulare- calcitico con tracce di materiale agglutinato. Subor-

dinatamente sono presenti anche Foraminiferi a guscio ialino-calcitico e perforati.

La biofacies è caratterizzata oltre che da Accor- diella conica gen. et sp. nov. e da Thaumatoporella parvovesiculifera (RAINERI), anche da Dicyclina schlumbergeri MUNIER-CHALMAS, Siderolites sp., Aeo- lisaccus sp. Il resto della microfauna è costituito da forme di Miliolidae, Textularidae, Ophtalmi- didae, ecc., che forse potranno risultare indicative se sarà possibile in sezione sottile portare il loro studio alla determinazione specifica.

DESCRIZIONE DEL NUOVO GENERE Ordo FORAMINIFERA

Fam. VERNEUILINIDAE Subjam. EGGERELLINAE

Genus Accordiella gen. nov.

Hologenotypus Accordiella conica sp. nov.

(Tavv. I - V)

Descrizione - Guscio calcareo, imperforato, mi- crogranulare, con rare tracce di materiale aggluti- n.ato. La parte più interna della parete microgra- nulare è più scura, probabilmente a causa di un originario strato chitinoso. Esternamente il guscio è rivestito da un secondo strato sottile, costttmto di calcite ialina, in cristalli facilmente risolvibili al microscopio.

Forma conica ad angolo apicale acuto e base subcircolare e convessa. Le camere si succedono fin dall'inizio in una disposizione trocospirale (tri- seriale). Il numero dei giri di spira va in media da 8 a 12.

In sezione assiale il guscio mostra una caratteri- stica porzione centrale presentante una struttùra labirintica e costituita da tabulazioni orizzontali e pilastri assiali; la porzione esterna, con grandi camere a disposizione trocoide triseriale, ne è priva.

Esternamente le tre suture longitudinali sono accentuate da tre solchi che si allungano secondo le direttrici del cono.

L'apertura cribrata è rappresentata da perfora- zioni situate alla base della porzione centrale e disposte fra i pilastri.

Le camere esterne e la porzione labirintica in- terna sono messe in comunicazione da una seconda categoria di perforazioni. Esse sono poste in cor- rispondenza del tetto delle camere e allineate regolarmente sul margine interno.

Dimensioni - I valori medi dell'altezza assiale oscillano fra mm. 0,8 e mm 1,2. La misura del diametro basale è funzione dell'altezza e dell'an- golo apicale del valore costante di circa 80°; sono stati in media misurati diametri da 0,6 a l mm.

Provenienza - I campioni nei quali è stata stu- diata Accordiella conica sono stati raccolti nelle seguenti località:

MONTE CARVAROLA, a NW di Alatri.

ALATRI, alla base del pacco di strati su cm è costruito il paese, sul versante SW.

AMASENO, 800 m a SW del paese.

CoLLE SAN BARTOLOMEO, Roccasecca dei Volsci.

Ne è stata riconosciuta la presenza anchL in campioni provenienti da:

RAvA SANTA MARIA, l km a SE di Sgurgola.

GROTTA DEL BussENTO, Caselle in Pittari (Sa- lerno).

Lo stesso Foraminifero mi è stato gentilmente segnalato dal pro f.

J.

Cuvillier in calcari neritici del Coniaciano-Santoniano di Aquitania e Spagna.

In Italia Accordiella conica è diffusa nell'Appen- nino centrale e meridionale e caratterizza sempre il Senoniano inferiore.

Collocazione - Istituto di Geologia dell'Univer- sità di Roma. Collezione micropaleontologica:

Olotipo - Sez. PA 17.

Paratipi - Sez.i A 232, A 60, A 231, A 17c,

c

160,

c

61,

c

218,

c

83,

c

214,

c

16,

c

81, PA 9.

7

(4)

Derivatio nominis - Il nome del genere Accor- diella è derivato dal cognome del prof. Bruno Accordi al quale dedico il nuovo genere.

Osservazioni - Le caratteristiche morfologiche di Accordiella conica sono state esclusivamente osser- vate e ricostruite per mezzo di sezioni sottili ca- suali. Infatti la roccia è troppo dura per essere disgregata, e gli organismi sono troppo piccoli per poter essere sezionati con tagli orientati nella ma- trice calcarea stessa. Non potendo pertanto avere esemplari isolati, la maggior difficoltà è stata quella di determinare nella porzione esterna il numero delle camere per giro di spira, e se questo numero è costante dagli stadi iniziali agli ultimi stadi della forma adulta.

Tuttavia le sezioni trasversali (Tav. I, 3; Tav.

Il, 4, 6) mettono abbastanza bene in evidenza la disposizione trocoide triseriale delle camere esterne;

tale disposizione risulta costante dal vertice apicale alla base secondo le sezioni attraversanti longitudi- nalmente la porzione esterna (Tav. l, 7; Tav. II, l, 5, 7). Le linee suturali longitudinali, corrispon- denti esternamente ai tre solchi, seguono infatti un andamento continuo e uniforme in tutta la lunghezza.

La costanza del numero delle camere per giro porta ad una variazione del rapporto larghezza / lunghezza delle camere. L'allargamento del cono verso la base si determina mediante un allunga- mento delle camere in senso circolare, mentre l'altezza in senso assiale e la larghezza in senso radiale aumentano di poco. Il crescente volume del cono è quindi sempre più occupato dalla por-

zione centrale (Tav. I, l, 2; Tav. II, 3). Essa è suddivisa trasversalmente mediante tabulazioni in numero doppio rispetto all'andamento della sutura spirale. Si hanno pertanto due suddivisioni interne per ogni giro di camere esterne.

Le perforazioni e i pilastri longitudinali cbm- pletano e caratterizzano la compless~ struttura della porzione interna.

Per le caratteristiche morfologiche e strutturali, Accordiella si avvicina a Dukhania, generè istìtuito da Henson e posto nella sottofamiglia Eggerellinae, famiglia Verneuilinidae.

Accordiella differisce da Dukhania per avere, nella parte esterna della parete del guscio, un sottile strato calcitico ialino che in Dukhania manca com- pletamente. Le differenze mòrfologiche fra i due generi sono ancora più evidenti perchè in Dukha- nia la disposizione delle camere ha un andamento vario; nella parte giovanile vi sono parecchie ca- mere per giro, nella parte adulta la disposizione è triseriale per poi diventare biseriale. In Accordiella la disposizione delle camere è sempre triseriale.

Inoltre Accordiella presenta la porzione interna più fittamente suddivisa.

Il genere Dukhania è stato rinven-uto in calcari del Cretaceo inferiore e medio in Arabia: con Pseudocyclammina lituus (YOKOYAMA) nell'Infrava- langiniano, e con Qataria dukhani HENSON, Idalina sp., Dicyclina qatarensis HENSON e Praealveolina cre- tacea n' ARCH. nel Cretaceo medio.

Accordiella sarebbe pertanto un diretto discen- · dente di Dukhania ; ciò è avvalorato non solamente della parentela morfologica e strutturale, ma anche dalla sua posizione stratigrafica.

ABSTRACT

Mesozoic limestones of Apennines in << Abruzzi facies >> consist in very thick formations, the litho- logical units of which do not however show pecu- liar differences of chronological interest. Further- more the heteropical facies, very frequent in areas of neritic sedimentation, surely do not facilitate the layout of a detailed stratigraphy based on correlations even of strictly regional nature.

Considering the Middle and Upper Cretaceous formations, it can be noted how the construction of rudistid biostromal reefs, very diffused in this age, moves with the passage of time, determining in some instances the demolition of previous reefs and consequently the resedimentation of elements composing the reef itself.

8

However the external belt of reef, during its formation, normally collects demolition material of reef itself prevalently due to mechanical phenomena.

It is also right to assume that the time shift, if any, between the formation and demolition of a reef, due to horizontal movements of the reef itself, be minimum since there are no orogenic movements which could, in the Cretaceous age, deter- mine a resedimentation of much older formations. ·

I make this premise since the Accordiella conica gen. et sp. nov. microfacies is associateci to more or kss fragmented Rudista ascribed· to the Lower Senonian (Santonian ?).

The samples studied have been collected m Southern Lazio, to the SE of Rome, Italy.

(5)

Characters of microfacies

In this work only a study of palaeontological nature is intended to be affected on one foramini- fer, the well limited and defined presence of which in the stratigraphic series permits to characterize a given biozone in Cretaceous Apennines forma- tions in neritic-biostromal facies.

This biozone is to be ascribed to the Lower Senonian. There are no adequate data yet to make a further subdivision, however it is possible to presume the attribution of this biozone to Santo- nian, also in accordance with ·some analogies with French and Spanish rocks.

These analogies are above ali emphasized by the presence of Accordiella conica gen. et sp. nov., the large geographical extension of which is a _sound basis to give a valid stratigraphic characte- . rization; furthermore its distribution over the time,

according to the findings so far made, appears to be very short.

In ali the localities where samples have been . taken, the lithological type is always constant.

. It is a very hard, stratified gray-hazel limestone Juliy or partially dolomitized. The microlithofacies consists of a very fine opaque limestone, sometimes pseudodetritic, in which crystalline calcite zones and thin veins are spread. Rhombohedral crystals may be very abundant or completely lacking.

Microfauna and microflora are peculiar of sea which is not deep but not even excessively shaliow.

The last consideration is due to lack of Dasy- cladaceae. The abundance of a single algal genus (Thaumatoporella) is not an indication to define the sea bottom depth.

In the Jurassic, Thaumatoporella is associated with Dasycladaceae but is not abundant. Attach- ing the former to the paleozoic group of Vermipo- rella-Pseudovermiporella we note how also in the Permian a large abundance of Vermiporella brings about a great reduction of Dasycladaceae.

These remarks make us assume that the parti- cular group of algae (Vermiporella-Pseudovermipo- rella-Thaumatoporella) had its optimum at the bor- der of the Dasycladaceae area. Of course the vali- .dity of these considerations is not connected to a

investigation on water limpidness and temperature.

The microfauna, contrarily to the flora, is rich in species and consists mostly of benthonic imper- forate foraminifera, with microgranular calcitic test

· with traces of attached sediment.

Subordinately there are also perforate forami- nifera, with hyaline-calcitic test.

The biofacies is characterized besides Accordiella conica gen. et spec. nov., also by: Thaumatoporella parvovesiculifera (RAINERI), Dicyclina schlumbergeri MUNIER-CHALMAS, Siderolites sp., Aeolisaccus sp ..

The remainder of microfauna consists of forms of Miliolidae, Textularidae, Ophtalmidida<J, etc.

which perhaps may be indicative when the related study will cover the specific determination.

Description of the new genus

Ordo FORAMINIFERA Fam. VERNEUILINIDAE Subfam. EGGERELLINAE

. Genus Accordiella gen. nov.

Genotype Accordiella conica sp. nov.

(Pls. I ,- V)

Description - Calcareous, imperforate microgra- nular test, with infrequent traces of agglutinated matter. The most inner part of ,the microgranu- lar wali is darker, probably because of an originai chitinous layer. The external surface of test is ::overed with a second thin layer consisting of

h~aline-calcite in crystals easily resolvable at the mtcroscope .

Conica! shape with apical acute angle, subcircu- .lar and convex base. The chambers foliow, from

the first one, a trochospiral (triserial) arrange- ment. The average number of spirai turns varies between 8 and 12 .

The axial section of test shows a peculiar cen- trai portion which presents a labyrinthic structure consisting of horizontal plates and vertical piliars;

the external portion, with large trochoid triserial . arrangement is without them.

Externaliy the three longitudinal sutures are accentuated by three grooves which extend along the eone directrices.

The cribriform aperture consists of perforations located at the base of the centrai portion and situat- ed among the piliars.

A second type of perforations make the external chambers communicate with the inner labyrinthic portion. They are located at the chambers roof and are evenly lined up on the inner edge.

Dimensions - The average values of axial height vary between 0,8 mm and 1,2 mm. The size of base diameter is a function of the height and apex angle which has the constant value of about 80°;

average 0,6 - l mm diameters have been measured.

Type-localities - The samples on which Accor- diella conica has been studied have been taken in the foliowing sites:

MoNTE CARVAROLA to NW of Alatri.

ALATRI, at the base of strata pack on which the town is built, on the southern declivity.

AMASENO, 800 m to SW of village.

CoLLE SAN BARTOLOMEO, Roccasecca dei Volsci.

Others localities: RAvA SANTA MARIA, l km to SE of Sgurgola.

GROTTA DEL BussENTO, Caselle in Pittari (Sa- lerno).

The same foraminifer has been kindly indicated to me by prof.

J.

Cuvillier, in neritic limestones of Coniacian-Santonian of Aquitania and Spain.

9

(6)

In ltaly, Accordiella conica is extended ìn cen- trai and southern Apennines and always charac- terizes the lower Senonian.

Depository - Institute of Geology, University of Rome. Micropaleontological collection. Holotype:

Slide PA 17. Paratypes: Slides A 232, A 60, A 231, A 17c, C 60, C 61, C 218, C 83, C 214, C 16, C 81, PA 9.

Derivatio nominis - The name of genus Accor- diella is derived from the surname of prof. Bruno Accordi, to him the new genus I dedicate.

Remarks - The morphological characteristics of Accordiella conica have been observed and derived by means of thin random sections. As a matter of fact the rock is too hard for being disgregateci and the organisms too small for being cut by sec·

tions oriented in the calcareous matrix itself. The- refore since it was not possible to obtain separate specimens the greatest difficulty has been to deter- mine in the external portion the number of cham- bers per spirai turn and to verify whether this number is constant from the initial to the last stages of the grown up form.

However the transverse section (Tav. I, 3; Tav.

II, 4,6) well renders evident the trochoid-triserial arrangement of external chambers: this arrange- ment is constant from the apex to the base accord- ing to the sections longitudinally made through the external portion (Tav. I, 7; Tav. II, l, 5, 7);

in fact the longitudinal sutures, which correspond externally to the three grooves, are continuous all over the length.

The constant number of chambers per turn yields a variation of the width Jlength ratio of chambers. The conica! enlargement towards the base is determined by a circular lenghtening of

chambers while the axial height and radiai width have a slight increase (Tav. I, l, 2; Tav. II, 3).

The increasing volume of the eone is then more and more filled by the centrai portion. This is transversally subdivided by a number of plates twice the spirai suture seams. Therefore there are two inner subdivisions per each turn of the externai chambers.

The perforation and the longitudinai pillars com- plete and characterize the complex structure of the inner portion.

Accordiella, because of its morphoiogical and structural characteristics, is probably allied to Du- khania, genus established by Henson and placed in subfamilia Eggerellinae, familia V erneut'linidae.

Accordiella differs from Dukhania in having in the externai portion of the test wall a thin hyaiine- caicitic layer absent in Dukhania. The morpho- Iogical differences between the two genera are em- phasized for the various arrangement of chambers in Dukhania; in its young stages there are several chambers to a coil, becoming later triseriai and biserial. The arrangement of chambers in Accor- diella is always triserial. Furthermore the cen- trai portion of Accordiella is more closeiy subdi- vided.

Genus Dukhania has been found in Iimestones of Lower and Middle Cretaceous of Arabia: with Pseudocyclammina lituus (YokoyAMA) in Infravalan- ginian and with Qataria dukhani HENSON, Idalina sp., Dicyclina qatarensis HENSON and Praealveolina cretacea n' ARCH. in the Middie Cretaceous.

Accordiella therefore would be a direct offspring of Dukhania; this is supported not only by the morphological and structural relationship but also by its stratigraphic location.

Manoscritto presentato il 1 O III 1962

BIBLIOGRAFIA

CusHMAN J. A. (1937) - A Monograph of the Fora- minifera Family Verneuilinidae. Cush. Lab. Foram.

Res., Special Publication n. 7, 157 pp., 20 tavv., Sharon, Mass.

CuvrLLIER J. (1956) - Stratigraphic correlations by mi- crofacies in Western Aquitaine. 33 pp., 100 tavv., Ed. J. Brill, Leiden.

DAVIES L. M. (1930) - The Genus Dictyoconus and its Allies. Trans. Royal Soc. of Edinburgh, vol.

LVI, part II, n. 20, pp. 485-505, tavv. 1-11, Edin- burgh.

GALLOWAY J. J. (1933) - A manual of Foraminifera.

483 pp., Ed. The Principia Press lnc., Bloomington, Indiana.

HENSON F. R. S. (1947) - New Trochamminidae and Verneuilinidae from the Middle East. Ann. f!:J Mag.

Nat. Hist., ser. 11, vol. XIV, pp. 605-630, tavv.

XIV-XVIII, London.

10

HENSON F. R. S. (1948) - Larger imperforate Fora- minifera of South-Western Asia. 127 pp., 16 tavv., Ed. Brit. Mus. Nat. Hist., London.

KRASHENINNIKOV V. A. (1956) - Microstructure de la paroi de quelques Foraminifères cénozoiques, mé- thode d' étude en lumière polarisée. Voprosy Mikro- paleont., n. 1, pp. 37-48, 2 tavv., Mosca. (Trad.

M. Sigal).

PoKORNY V. (1958) - Grundzuge der Zoologischen Mi- kropaHiontologie. Band l, 582 pp., Ed. Veb Deu- tscher V erlag der Wissenschaften, Berlin.

RADOICIC R. (1960) - Microfacies du Crétacé et du Paleogène des Dinarides externes de Yougoslavie.

Pal. des Dinarides Yougosl., ser. A, tome IV, livre 1, 35 pp., 67 tavv., Ed. lnst Réch. Géol. de Crna Gora, Titograd.

SrGAL J. (1952) - Ordre des Foraminifera, in Pive- teau J.: Traité de Paléontologie, tome l, pp. 133- 301, Ed. Masson, Paris.

(7)

TAVOLA I

l

(8)

TAVOLA I

FrGG. l - 7: Accordiella conica gen. et

sp.

nov. x 50. Senoniano inferiore.

l) Sezione assiale leggermente obiJqua. Olotipo. Colle San Bartolomeo (Rocca- secca dei Volsci). Sez. PA 17.

2) Sezione assiale. Paratipo. Alatri. Sez. A 232.

3) Sezione trasversale basale. Paratipo. Monte Carvarola (Alatri). Sez. C 160.

4) Sezione trasversale. Paratipo. Monte Carvarola (Alatri). Paratipo. Sez. C 61.

5) Sezione obliqua. Paratipo. Alatri. Sez. A 60.

6) Sezione obliqua. Para tipo. Monte Carvarola (Alatri). Sez.

c

218.

7) Sezione obliqua. Paratipo. Monte Carvarola (Alatri). Sez.

c

83.

PLATE I

FrGs. l - 7: Accordiella conica gen. et

sp.

nov. x 50. Lower Senonian.

l) Axial slighty oblique section. Holotype. Slide P A 17.

2) Axial section. Paratype. Slide A 232.

3) Transversal basai section. Paratype. Slide C 160.

4) Transversal section. Paratype. Slide C 61.

5) Oblique section. Paratype. Slide A 60.

6) Oblique section. Paratype. Slide C 218.

7) Oblique section. Paratype. Slide C 83.

Locality: Southern Lazio, Italy.

(9)

.\. FARI:-\ACCI - :-\uon1 genere di c·erneuilinidae del Senoniano inferiore. Tav. I

Gl:'OLOr;JrA ROMAiVA, vol. l, 19o2

(10)

TAVOLA II

(11)

TAVOLA II

Free. l - 7: Accordiella conzca gen. et

sp.

nov. x 50. Senoniano inferiore.

l) Sezione corticale. Paratipo. Monte Carvarola (Alatri). Sez. C 218.

2) Sezione obliqua. Paratipo. Amaseno (Frosinone). Sez. PA 9.

3) Sezione longitudinale obliqua rispetto all'asse. Paratipo. Monte Carvarola (Alatri). Sez. C 214.

4) Sezione trasversale. Paratipo. Alatri. Sez. A 231.

5) Sezione corticale. Paratipo. Monte Carvarola (Alatri). Sez. C 16.

6) Sezione trasversale prossima all'apice. Paratipo. Alatri. Sez. A 17 c.

7) Sezione corticale. Paratipo. Monte Carvarola (Alatri). Sez. C 81.

PLATE II

FIGs. l - 7: Accordiella conica gen. et

sp.

nov. x 50. Lower Senonian.

l) Cortical section. Paratype. Slide C 218.

2) Oblique section. Paratype. Slide P A 9.

3) Longitudinal, oblique in respect of the axis, section. Paratype. Monte Car- varola (Alatri). Slide C 214.

4) Transversal section. Paratype. Alatri. Slide A 231.

5) Cortical section. Paratype. Monte Carvarola (Alatri). Slide C 16.

6) Transversal section near the apex. Paratype. Alatri. Slide A 17c.

7) CJrtical section. Paratype. Monte Carvarola (Alatri). Slide C 81.

Locality: Southern Lazio, Italy.

(12)

.-\. F.\ li !:'\:\CCI - :'\uon> genere di f -erneui/inidat• del Scnoniano inferiore. Tav. II

GEOT.OGICA ROMANA, vol. l, 1962

(13)

(::·: ..

, ..

l

TAVOLA III

(14)

TAVOLA III

FIGG. l - 2: Calcare a pastai fine, grigio-nocciola, stratificato, di facies neritica, con frammenti di Rudiste.

La microfacies è rappresentata da calcare opaco, leggermente pseudodetritico e caratterizzata dalla presenza di Accordiella conica gen. et sp. nov., Thauma- toporella parvovesicul~fera (RAINERI), Aeolisaccus sp. e in associazione Miliolidae.

Senoniano inferiore. x 30.

Località: Monte Carvarola, Alatri (Lazio meridionale).

l) Sez. C 210, 2) Sez. C 218.

PLATE III

Frcs. l - 2: Fine, stratified, gray-hazel limestone, in neritic facies, with fragmented Rudista.

The microfacies consists of opaque limestone, slightly pseudodetritic and characterized by the presence of Accordiella conica gen. et sp. nov., Thauma- toporella parvovesicu#fer,a (RAINERI), Aeolisaccus sp. and Miliolidae.

Lower Senonian. x 30.

Locality: Monte Carvarola, Alatri (Southern Lazio, Italy).

l) Slide C 210, 2) Slide C 218.

(15)

A. FARI:\"ACCI - :\"uo\·o genere di 1·ernmili11idae de' :-ìL·noniano inferiore. Tav. III

c;t-:OU)r;JC.I H(l\l.-1\".-J. \·ol. l. 1%2

(16)

TAVOLA IV

(17)

TAVOLA IV

FIG. l: Calcare a pasta fine, grigio-nocciola, stratificato, di facies neritica, con fram- menti di Rudiste.

La microfacies è costituita da calcare fine,, opaco e caratterizzata da una grande abbondanza di Dicyclina schlumbergeri MUNIER-CHALMAS, Accordiella conica gen. et sp. nov., Siderolites sp., Trochamminidae.

Senon:ano inferiore. x 20.

Località: Amaseno (Lazio meridionale).

Sez. PA 62.

PLATE IV

FIG. l: Fine, str::ttified, gray-hazellimestone, inneritic facies, with fragmented Rudista

The microfacies consists of fine, opaque limestone and is characterized by a very great abundance of Dicyclina schlumbergeri MUNIER-CHALMAS, Accor- diella conica gen. et sp. nov., Siderolites sp., Trochamminidae.

Lower Senonian. x 20.

Locality: Amaseno (Southern Lazio, Italy).

Slidc PA 62.

(18)

.\. F.-'I.RI:'\.-'I.CCI - :'\um·o genere di T'emeuilinidae del Senoniano inferiore. Tav. IV

GEOU)GJCA ROJJ..i.Y.-1, yol. l. l %2

(19)

TAVOLA V

FIG. l: Calcare a pasta fine, grigio-nocciola, stratificato, di facies neritico-biostro- male, con Rudiste.

La microfacies è costituita di calcare pseudodetritico a cemento cristallino, con Accordiella conica gen. et sp. nov., Aeolisaccus sp. e Thaumatoporella par- vovesiculzfera (RAINERI).

Senoniano inferiore. x 20.

Località: Alatri (Lazio meridionale).

Sez. A 231.

PLATE V

FIG. 1: Fine, stratified, gray-hazellimestone, in neritic-biostromal facies, with Rudista.

The microfacies consists of pseudodetritic limestone cemented by crystalline calcite, with Accordiella conica gen. et sp. no1-·., Aeolisaccus sp. and Thaumato- porella parvovesiculijera (RAINERI).

Lower Senonian. x 20.

Locality: Alatri (Southern Lazio, Italy).

Slide A 231.

(20)

.·\. FARI:'\ACCI - .'\Wl\"O genere di l"l'rlll'llilinidae del Senoniann inferiore. Tav. V

GEOLOGIC.--1 ROMAXA, vol. I. 1962

Riferimenti

Documenti correlati

In extreme circumstance, the errors leaded to 30% under- estimate of the peak tangential velocity and 85% overestimate of the vortex core radius evaluated at a streamwise location

Gabriyelyan [53, Corollary 1] proved that every characterized subgroup H of a compact metrizable abelian group K admits a finer Polish (and locally quasi-convex) group topology..

Wojtaszczyk, Banach Spaces for Analysts, Cambridge University Press,

Each flue gas desulfurization plant has its &#34;technological limits&#34; that should not be passed. Numerous technical aspects of the used process media influence the effectiveness

2-7, provengono dalla sezione stratigrafica del Monte Meta, Gran Sasso d’Italia (Abruzzo) e Monte Cefalo, Monti Aurunci (Lazio meridionale).. RETICO – The microfacies of

Loch Ness The Palace of Holyroodhouse Dunstaffnage Castle The Royal Mile?. Glasgow

These processes in fluenced the evolution of landforms and fluvial pathways, where major rivers Tigris, Khabur, and Great Zab incise the landscape of Northeastern Mesopotamia

Bibliographic research and a subsequent in-depth study of 1D, 2D and 3D ADE models and their applications were conducted to examine the state of the art and possible areas for