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Comunità Alloggio Socio Sanitaria (CSS) Villetta San Vincenzo - Cesano Boscone (MI)

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Academic year: 2022

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SERVIZI

Comunità Alloggio Socio Sanitaria (CSS)

Villetta San Vincenzo - Cesano Boscone (MI)

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Carta dei Servizi

Comunità Alloggio Socio Sanitaria (CSS) - Villetta S. Vincenzo

Contenuto informativo

1. Definizione 2. Finalità e obiettivi 3. Utenti

4. Status giuridico 5. Requisiti organizzativi 6. Servizi forniti

a. Prestazioni socio sanitarie, educative e assistenziali b. Interventi di servizio sociale

c. Altri servizi 7. Giornata tipo 8. Ristorazione 9. Costi

a. Contributo fondo sanitario regionale b. Retta sociale

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10. Calendario e orari

11. Modalità di ammissione e dimissione 12. Sistema di valutazione della soddisfazione 13. Codice etico

14. Accesso agli atti amministrativi 15. Organizzazione degli spazi 16. Organizzazione del personale 17. Professionisti

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1. DEFINIZIONE

La comunità alloggio Socio Sanitaria per persone con disabilità (CSS), è un’unità d’offerta residenziale appartenente al Sistema Socio Sanitario Integrato a titolarità ATS. La Comunità Villetta S. Vincenzo accoglie attualmente 8 persone adulte di sesso femminile con grave disabilità, ed è situata all’interno della sede centrale della Fondazione Istituto Sacra Famiglia, P.za Monsignor Moneta 1, Cesano Boscone (Milano).

2. FINALITÀ E OBIETTIVI

La comunità alloggio costituisce un modello di residenzialità proposto dalla Fondazione Istituto Sacra Famiglia. Tale modello ha lo scopo di essere maggiormente vicino alle esigenze degli utenti disabili e delle loro famiglie, proponendosi sia come strumento di autonomia della persona disabile, in un percorso di vita che vede la sua graduale emancipazione dalla famiglia, come supporto alla famiglia stessa. L'obiettivo delle comunità alloggio è quello di far condurre agli utenti un'esperienza di vita comunitaria di stile familiare, promuovendone il più possibile l’autonomia e le abilità sia all’interno che nel contesto sociale territoriale.

Si persegue l'osservanza dei seguenti principi:

• presa in carico dell'utente in modo uniforme, globale e flessibile di concerto con la famiglia (ove possibile);

• eguaglianza di ogni utente nel ricevere i trattamenti necessari più appropriati, senza discriminazioni;

• qualità e appropriatezza dei trattamenti, continuità e regolarità delle prestazioni;

• condivisione con utenti e famigliari dei progetti individuali e comunitari;

• tutela della privacy;

• efficacia ed efficienza, intese quale rapporto tra risorse impiegate e risultati raggiunti, per migliorare qualitativamente i servizi offerti.

3. UTENTI

L’ Unità d’offerta Comunità Alloggio Socio Sanitaria ospita disabili adulti, di sesso maschile o femminile, privi del sostegno familiare o con sostegno familiare fragile, che abbiano scelto la Comunità come dimora abituale.

La disabilità presente può essere di vario tipo (intellettiva, motoria, ecc.) e di diversa gravità, compatibile con l’articolazione organizzativa proposta. Si prevede infatti che gli utenti siano impegnati durante la giornata in attività lavorative presso aziende del territorio, servizi diurni

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mensile diversificato per complessità di intervento e in base alla classificazione del beneficiario nelle 5 classi definite con lo strumento SIDI e riportate in ciascuna scheda individuale.

La struttura attualmente accoglie un’utenza prevalentemente storica, rientrante nelle forme di salvaguardia ex D.G.R. 5000/2007. Tale utenza è caratterizzata da disabilità anche grave; per tale motivo la permanenza presso la Comunità, per alcuni soggetti, è di 24 ore su 24.

4. STATUS GIURIDICO

Avendo certificato il possesso degli standard strutturali e gestionali e delle caratteristiche organizzative prescritte dalla D.G.R. 18333/2004, la CSS Villetta S. Vincenzo è stata abilitata all’esercizio con Determina Asl 398 del 1.1.2009 per 8 posti letto ed è accreditata con D.G.R.

10454/2009 per 8 posti letto.

Tutti i posti accreditati sono contrattualizzati con ATS.

5. REQUISITI ORGANIZZATIVI

All’interno della CSS l’équipe multidisciplinare elabora il Progetto Individuale e la pianificazione degli interventi (PEI) per ogni utente, che viene verificato almeno semestralmente tenendo conto dell’individualità del singolo, dei suoi bisogni, dei suoi limiti ma anche delle abilità realmente possedute o emergenti sulla base dell’assessment e della diagnosi funzionale.

Il Progetto Individuale definisce gli obiettivi che verranno perseguiti nel corso dell’anno, gli interventi specifici, le metodologie adottate, il personale coinvolto, le modalità e i tempi di verifica. I Progetti, formulati in équipe pluriprofessionale, vengono sottoposti ad utenti e famigliari per la discussione e la condivisione. Scopo di questi incontri è anche quello di offrire ai famigliari una rilevante, costante e significativa informazione relativa alle tecniche educative utilizzate nella comunità alloggio.

In coerenza con la classe di fragilità, vengono garantite all’ospite:

• attività socio - sanitarie

• attività socio - assistenziali

• attività di socio - riabilitazione

• attività educative.

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6. SERVIZI FORNITI

La metodologia impiegata prevede un intervento integrato dei professionisti dell’équipe con operatori e famigliari, affinché attraverso una collaborazione reciproca si utilizzino le stesse modalità di approccio all’utente che consenta di applicare nella vita di tutti i giorni le abilità apprese.

a. Prestazioni socio sanitarie, educative e assistenziali

Le attività educative e assistenziali sono svolte da educatori e ASA, attraverso i momenti di accudimento quotidiano nei bisogni primari, attraverso la stimolazione degli utenti nell’apprendimento delle funzioni relative alla cura della persona e nelle attività domestiche e per il raggiungimento di maggiori livelli di autonomia, sulla base del Progetto Individuale:

• interventi di assistenza nei bisogni primari (cura e igiene della persona, somministrazione pasti);

• interventi di sviluppo e mantenimento di abilità acquisite, su indicazioni del Programma Individuale;

• interventi per il mantenimento, l’incremento o insegnamento delle abilità cognitive, di comunicazione, socializzazione, autonomie di base, occupazionali e sociali attraverso training di apprendimento individualizzati e il coinvolgimento degli utenti in attività domestiche e di cucina;

• interventi per la riduzione di comportamenti problematici;

• attività di animazione e ricreative per il tempo libero e la socializzazione;

• uscite sul territorio e gite;

• somministrazione della terapia che l’Utente deve assumere nelle ore di frequenza in Comunità;

• rilevazione su apposite schede delle crisi e degli elementi di salute più significativi (peso corporeo, ciclo mestruale, crisi epilettiche, di agitazione psicomotoria, di cadute, comportamenti problema e insonnia);

• contatti con le famiglie per comunicazioni relative al benessere degli ospiti,

• aggiornamento del fascicolo personale e tenuta del calendario delle visite di controllo;

• colloqui periodici con i medici per garantire l’integrazione degli interventi sanitari all’interno del progetto individualizzato;

• accompagnamento a visite mediche e/o specialistiche utilizzando le strutture del territorio (se la famiglia è impossibilitata a farlo).

In fase emergenziale da pandemia da Covid-19, le attività sono rimodulate al fine di rispettare le norme legate al contenimento del contagio.

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Intervento medico

Con l’ingresso in comunità l’ospite mantiene il proprio Medico di Medicina Generale, che provvede alle prescrizioni di farmaci, di visite mediche specialistiche, di ricoveri, ecc. tramite il Servizio Sanitario Nazionale.

Nel caso di impossibilità a mantenere il proprio medico di famiglia, viene scelto , con la collaborazione degli educatori, un medico di base del distretto ASL di appartenenza della Comunità. Si fruisce, per urgenze ed emergenze sanitarie, della Guardia Medica del territorio e/o del Pronto Soccorso.

Per l’utenza attualmente in carico ai sensi della D.G.R. 5000/2007 l’assistenza medica e la fornitura dei farmaci è a carico della Fondazione Istituto Sacra Famiglia.

b. Interventi di servizio sociale (svolti dall’Assistente sociale del servizio accettazione)

• In fase di accoglienza vengono raccolti elementi conoscitivi in ordine alla storia personale e sociale dell’utente e vengono indagate le sue richieste o aspettative e quelle dei familiari per favorire un positivo inserimento;

• vengono offerte informazioni e consulenza in merito a procedure e problematiche di tipo amministrativo, previdenziale e di tutela giuridica (ad es. amministrazione di sostegno);

• si forniscono informazioni e si agevola il collegamento con la rete territoriale dei servizi alla persona, con enti e istituzioni.

Attività diurne fruibili dagli utenti della comunità alloggio

In fase emergenziale da pandemia da Covid-19, la frequenza dei Centri Diurni potrà essere rimodulata (o sospesa) al fine di rispettare le norme di contenimento del Virus.

Nel territorio

• Gli utenti, con l’ingresso in comunità alloggio, mantengono la frequenza ai Centri Diurni per disabili, ai servizi di formazione all’autonomia, alle cooperative di lavoro, alle attività occupazionali del territorio, di cui fruivano precedentemente;

• le Comunità attivano collegamenti con servizi e associazioni del territorio, che possano favorire risposte sollecite ed adeguate ai bisogni sanitari, occupazionali, ricreativi dell’utenza e stimolino gli stessi utenti a fruire dei servizi disponibili (piscina, biblioteca, cinema, teatro, attività sportive ecc.)

I costi delle iniziative territoriali fruibili e quelli relativi al trasporto per raggiungere i luoghi dove si svolgono le attività diurne, sono a carico dell’utente/famiglia.

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Presso la Fondazione Sacra Famiglia

• Atelier occupazionali: presso la sede centrale di Cesano Boscone della Fondazione Sacra Famiglia sono presenti atelier strutturati per disabili, che svolgono le seguenti attività:

falegnameria, ceramica, pittura su ceramica, cucito e ricamo, lavoro con la carta e con la creta; sono inoltre presenti laboratori espressivi e laboratori di informatica. Le attività di giardinaggio sono svolte in una serra attrezzata. Le attività occupazionali sono condotte da terapisti occupazionali, da educatori e da artigiani istruttori.

Gli ospiti delle comunità alloggio possono frequentare tali atelier previa disponibilità di posti indicata dal Responsabile dei Laboratori di Terapia Occupazionale.

• Cooperativa Sociale: all’interno della Sede Centrale è situata la Cooperativa Sociale

“Prospettive Nuove” avente come scopo l’inserimento sociale e lavorativo di persone svantaggiate. La Cooperativa opera nel campo della cartotecnica e dell’assemblaggio, oltre a gestire l’attività orto-floro-vivaistica che si svolge nella serra.

Agli ospiti storici presenti nella struttura, qualora connotati da disabilità grave, vengono proposte giornalmente attività educative o di socializzazione all’interno della CSS.

c. Altri servizi

Servizio socio-assistenziale di cura di sé (per gli ospiti storici)

Il servizio, così identificato, comprende alcune componenti quali, a titolo di esempio, creme idratanti, deodoranti, rasoi, dopobarba, pettini, spazzolini da denti, forbicine, bustine igieniche, ecc., oltre al lavaggio, etichettatura, rammendo degli indumenti personali.

Il servizio lavanderia è centralizzato ed è utilizzato sia per la biancheria personale degli assistiti che per la biancheria dell’unità. L’acquisto degli indumenti personali è a carico dei familiari, che periodicamente sono invitati ad integrare i capi usurati.

Per l’anno in corso, per il servizio socio assistenziale di cura di sé viene richiesto, a titolo di contribuzione ai costi, un importo forfettario di € 5,00 giornaliere.

Servizio di igiene ambientale

Una impresa esterna garantisce il servizio attraverso personale specializzato. Il personale dipendente dalla CSS si occupa direttamente del riordino dei letti, degli armadi e dei comodini.

Il Responsabile di Unità controlla e verifica che la pulizia sia rispondente alle più appropriate misure igieniche.

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Servizio religioso

L’Unità assicura il servizio religioso cattolico, curato dai frati cappuccini e dalle suore volontarie di S. Maria Bambina; nel rispetto delle convinzioni religiose di ciascuno, è assicurato l’accesso all’Unità dei ministri di culto richiesti dall’utente o dai suoi familiari.

Servizio Volontariato e Servizio Civile

La Fondazione promuove e valorizza il contributo del volontariato a supporto delle attività animativo, ricreativo e culturale dedicate ai propri assistiti.

Presso la Sede di Cesano Boscone è istituito un Servizio Volontariato che accoglie le richieste di coloro che vogliono proporsi e coordina tutte le forme di volontariato, sia di singole persone che di gruppi o associazioni, che operano nell’ente.

Il Servizio Volontariato coordina anche i giovani del Servizio Civile che, per l’anno in corso, sono inseriti in 5 nuovi progetti da sviluppare nella sede e nelle Filiali della Fondazione.

Anche i giovani, come i volontari, in base al progetto prescelto, partecipano alla realizzazione di attività culturali, sportive, animative e di socializzazione nei contesti territoriali individuati, con affiancamento al personale dedicato.

I volontari, come i giovani del servizio civile, vengono distribuiti nelle diverse Unità, a seconda delle esigenze, con una programmazione coordinata dal Servizio Volontariato.

In fase emergenziale legata alla pandemia da Covid-19, l’accesso alle unità ai volontari e agli operatori del servizio civile, viene sospeso in presenza e vengono attivate, dove possibile, attività animative a distanza.

Servizio di parrucchiere/pedicure/podologo

A tutti gli assistiti è garantito gratuitamente per il taglio di capelli con la presenza periodica di personale specializzato. Eventuali servizi aggiuntivi (tinte, messe in piega, permanenti, ecc.) sono forniti con assunzione del relativo costo da parte degli assistiti/familiari/legali rappresentanti.

Il taglio delle unghie e della barba è a cura degli operatori impegnati nell’assistenza diretta.

L’Unità garantisce inoltre un servizio di podologo attraverso la presenza di personale qualificato. Il servizio viene offerto agli assistiti su segnalazione del medico.

7. GIORNATA TIPO

La giornata, per i nuovi ingressi, è programmata, in linea generale, secondo le linee guida dello schema seguente:

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7.00 - 8.30

Il personale presente, dopo la lettura delle consegne, è impegnato nella sveglia degli utenti, nell’igiene personale, nell’aiuto per la colazione e per la terapia nel rispetto delle abitudini, delle autonomie e delle preferenze di ogni singolo utente. Gli utenti lasciano la

comunità per recarsi alle rispettive attività diurne.

11.30 – 13.00

Pranzo, igiene orale, riordino degli ambienti con partecipazione degli utenti. Gli utenti poi lasciano la Css per recarsi alle rispettive attività del pomeriggio.

15.00 - 16.00

Lettura del registro delle consegne da parte del personale e accoglienza degli utenti di ritorno in comunità.

Col rientro degli utenti il personale raccoglie le informazioni in merito all’andamento della giornata pervenute dalle diverse situazioni diurne frequentate dagli utenti. Spuntino pomeridiano e racconto di ciò che si è fatto durante

la giornata.

16.00 - 17.30

In questo momento della giornata si svolgono attività di igiene personale, cura della persona, attività educative, momenti ricreativi, uscite e acquisti sul territorio, con perseguimento degli obiettivi del progetto educativo.

17.30 - 19.30

La preparazione della cena e dell’ambiente-soggiorno dove fruirla prevedono l’affiancamento utente e personale presente affinchè, anche durante queste azioni tipiche della vita quotidiana, si possano realizzare gli obiettivi previsti nei PEI.

19.30 - 20.15 Consumazione della cena in soggiorno e nel rispetto dei tempi e delle abitudini dei singoli utenti. Assunzione della terapia farmacologica.

20.15 - 22.00

Riordino degli ambienti (cucina, soggiorno), lavaggio delle stoviglie con la partecipazione degli utenti. Igiene orale, relax (musica, TV) Secondo le abitudini personali e le competenze, gli utenti si recano in camera per il riposo notturno in tempi e con modalità differenti. Il personale presente aggiorna il registro delle consegne.

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Nel caso in cui l’utente non possa lasciare la comunità (malattia, chiusure dei servizi frequentati, scioperi dei mezzi di trasporto, convalescenza, altri motivi) il personale in servizio garantirà la necessaria assistenza. Nei week-end gli utenti rientrano in famiglia, laddove la famiglia è presente e disponibile ad accoglierli, secondo il principio per il quale la comunità alloggio supporta e non sostituisce la famiglia d’origine. Coloro che non possono rientrare in famiglia e rimangono in comunità durante il week-end svolgono le consuete attività previste dai Progetti Individuali. Per l’utenza storica le prestazioni di tipo alberghiero, socio sanitario ed educativo sono garantite per l’intero arco della giornata nella CSS.

8. RISTORAZIONE

La definizione del menù e la preparazione degli alimenti avviene con la supervisione del servizio di dietologia presente in Fondazione nel rispetto dei criteri stabiliti nel Manuale HACCP. I pasti sono forniti dalla cucina centrale e il menù offre possibilità di scelta per meglio soddisfare preferenze alimentari o particolari problemi di masticazione, deglutizione e dietetici.

Presso la Fondazione è costituita una Commissione Mensa che ha il compito di:

• vigilare sul buon funzionamento del servizio prestato e sulla rispondenza dello stesso alle necessità degli assistiti;

• segnalare eventuali disfunzioni o criticità;

• suggerire cambiamenti innovativi per una maggiore efficienza del servizio.

9. COSTI

a. Contributo fondo sanitario regionale

La CSS appartiene alla rete del sistema Socio Sanitario e come tale prevede che una parte degli oneri della gestione sia assicurata dal Fondo Sanitario Regionale tramite tariffe di accreditamento

b. Retta sociale

La retta di frequenza per la Villetta S. Vincenzo, per l’anno 2021, è stabilita in Euro 91,00 giornaliere; eventuali variazioni saranno comunicate agli interessati a seguito di delibera del Consiglio di Amministrazione dell’Ente.

La fatturazione è anticipata rispetto al mese di competenza.

In caso di morosità si dà corso alle procedure per il recupero del credito, fino alla eventuale dimissione dell’assistito.

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N.B. L’unità continua a ospitare utenti provenienti dall’IDR ex art. 26 sulla base di specifiche norme transitorie di salvaguardia regionale, gli utenti possono avere fragilità diverse da quelle prescritte per l’unità a regime e modalità di remunerazione particolari. Tali norme prevedono il prosieguo del ricovero mantenendo la maggior parte degli oneri a carico del Fondo Sanitario senza limiti di tempo con una quota a carico dell’assistito stabilita da Regione Lombardia con DGR XI/2672 del 16/12/2019, in € 18,50 giornaliere.

c. Comprensività della retta

La retta giornaliera comprende:

• gli interventi educativi, socio-sanitari, socio-assistenziali, gli interventi di servizio sociale, le prestazioni alberghiere di ristorazione, la pulizia degli ambienti e i costi di gestione della struttura.

Sono esclusi dalla retta:

• le spese per soggiorni di vacanza;

• il trasporto dell’utente dalla comunità al domicilio della famiglia e viceversa,

• il trasporto a servizi o ad attività territoriali (frequenza a Centri Diurni, attività sportive, ricreative, ecc.);

• le spese derivanti da iniziative particolari diverse da quelle giornalmente programmate (pizzeria, ristorante, manifestazioni varie, ecc.);

• l’assistenza individuale dell’utente se ricoverato in strutture ospedaliere,

• le esigenze personali di ciascun utente come parrucchiere, estetista, podologo;

• le cure odontoiatriche, i farmaci non mutuabili, i ticket su farmaci e le visite ed esami medici specialistici, le protesi e gli ausili non prescrivibili dall’ATS, gli occhiali, i pannoloni per incontinenti e simili, gli assorbenti ecc.;

• le altre spese sostenute dall’utente per esigenze personali.

Il servizio di trasporto al momento dell’ingresso, dell’eventuale dimissione o per i trasferimenti per visite, esami, ricoveri non disposti dalla struttura, è a carico dell’utente.

Per l’utenza storica la retta sociale, a carico della famiglia o dell’Ente Locale, copre gli oneri gestionali derivanti da tutte le attività socio sanitarie e socio assistenziali ad esclusione solo delle seguenti:

• spese derivanti dall’organizzazione e dall’effettuazione di soggiorni di vacanza;

• spese derivanti da altre attività complementari programmate;

• spese derivanti da necessità specifiche e personali;

• spese e assistenza durante ricoveri ospedalieri.

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d. Rilascio certificazione delle rette ai fini fiscali

In conformità alla DGR n. 26316 del 21.03.1997, alle circolari regionali n.4 e n.12 del 03/03/2004 e per fini previsti dalla legge, la Fondazione Istituto Sacra Famiglia Onlus rilascia, a chiusura del bilancio di esercizio (nel periodo aprile-maggio), ai richiedenti e aventi diritto una certificazione avente ad oggetto il pagamento annuale della retta e la sua composizione secondo il modello esplicativo in allegato alla DGR n.26316 del 1997 e successive integrazioni, ai sensi della quale la parte sanitaria della retta viene determinata al fine di consentirne la deduzione o la detrazione fiscale.

10. CALENDARIO E ORARI

La CSS garantisce l’apertura per tutti i giorni dell’anno.

11. MODALITÀ DI AMMISSIONE PRESA IN CARICO E DIMISSIONE

In fase di emergenza da Covid-19 le modalità di ammissione e presa in carico prevedono ulteriori procedure (oltre a quelle di seguito indicate) che verranno preventivamente illustrate dall’assistente sociale in fase di definizione dell’ammissione stessa.

Gli interessati, i loro legali rappresentanti o familiari possono inoltrare domanda di ammissione alla Direzione Sociale della Fondazione direttamente o tramite i Servizi Sociali di zona, mediate la compilazione dell’apposita modulistica. Ogni informazione può essere richiesta alla Direzione DS.

È possibile scaricare il modulo dal sito internet della Fondazione www.sacrafamiglia.org Può essere inoltre richiesta una visita alla struttura: in tal caso il richiedente viene affidato al responsabile dell’Unità per una visita guidata e per la consegna di ulteriore materiale illustrativo sui servizi offerti.

La domanda compilata e sottoscritta dal richiedente e/o legale rappresentante o familiare, o dal Servizio Sociale del Comune di residenza, integrata da altra documentazione ritenuta significativa, viene accolta e valutata dalla Commissione competente.

Alla domanda deve essere allegata espressione di consenso al trattamento dei dati sensibili, come previsto dal Dlgs n. 196/2003 e da Progetto Regionale CRS-SISS.

Entro 45 giorni lavorativi dalla presentazione della domanda, la Direzione Sociale comunica al richiedente, legale rappresentante, familiare l’esito della stessa.

Analogamente, ai sensi della Legge Regionale n. 3/2008 la Direzione Sociale informa il Comune di residenza del richiedente della domanda di ricovero.

In caso di idoneità all’ammissione ma in mancanza di posto disponibile, la domanda viene posta in lista di attesa presso la Direzione Sociale; la lista d’attesa rispetta l’ordine cronologico di presentazione delle domande.

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In presenza di posto libero e, coerentemente con la sua posizione nella graduatoria di accesso, il richiedente viene chiamato dalla Direzione Sociale per l’ingresso.

Hanno la precedenza per l’ingresso in struttura le situazioni di fragilità sociale segnalate dal Servizio Sociale del Comune nel quale l’unità d’offerta è situata, e gli utenti provenienti da altre unità della Fondazione.

L’ammissione in struttura è subordinata all’impegno scritto col quale il richiedente o l’ente locale si assume l’onere e garantisce il pagamento della retta.

Presa in carico nell’Unità

L’utente entra nella CSS dopo aver espletato, in proprio o tramite i rappresentanti legali/familiari, o ente locale, gli adempimenti amministrativi previsti (firma del contratto e del Regolamento) presso la Direzione Sociale.

Al momento dell’ingresso viene accolto, insieme a chi lo accompagna, dal Responsabile dell’Unità che fornisce una serie di informazioni riguardo a:

• gli spazi della struttura, il servizio alberghiero, l’assistenza di base, gli interventi educativi, animativi e di socializzazione;

• le regole di vita comunitaria, l’organizzazione della giornata e le metodologie di lavoro (colloqui, riunioni, predisposizione dei Piani di lavoro, ecc.);

• le diverse figure professionali presenti e gli orari di servizio.

Nel corso del colloquio vengono inoltre raccolte informazioni relative a:

• i dati anagrafici e socio-familiari della persona e dei suoi familiari/legali rappresentanti;

• l’ambiente di provenienza: relazioni sociali, territorio, situazione abitativa ecc.;

• la storia personale (scolarità, lavoro, parenti. ecc.);

• le competenze funzionali, le abitudini alimentari, le capacità di movimento;

• altre notizie riguardo alla vita quotidiana e alle abitudini e interessi personali;

• le aspettative, le richieste, le opinioni che la persona ritiene di voler render note.

Vengono mostrati gli spazi di vita e illustrato il loro utilizzo e la persona in ingresso viene presentata al personale e successivamente ai compagni.

All’inserimento della persona fa seguito un periodo di assessment (osservazione e valutazione), che si conclude entro 30 giorni con l’elaborazione del Progetto Individuale e la pianificazione degli interventi (PEI). Il Progetto Individuale viene rivisto almeno semestralmente o secondo le necessità.

Alla redazione del Progetto e alla successiva realizzazione concorre tutto il personale della Comunità.

Il Progetto Individuale viene discusso e concordato con la persona interessata e/o i suoi familiari o legali rappresentanti.

Il percorso di presa in carico si conclude, mediamente, nell’arco di 90 giorni, con una rilevazione di rispondenza del servizio alle necessità della persona accolta.

Viceversa, qualora la struttura non fosse in grado di soddisfarne le esigenze o si

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Visite

Gli utenti della Comunità possono ricevere visite da parte di familiari o amici, previo accordo con gli Educatori della CSS.

Nel caso in cui la famiglia si avvalga di terze persone per l’accompagnamento al domicilio durante i week end e il rientro in Comunità, è tenuta a darne preventiva comunicazione scritta, fornendo nome e cognome e fotocopia della carta d’identità delle stesse e concordando col Responsabile le modalità delle uscite.

L’ente gestore si riserva, comunque, la facoltà di assumere informazioni su persone non conosciute.

Le uscite dalla CSS, con familiari o amici, durante l’arco della giornata, vanno comunicate al Responsabile della Comunità. Gli accompagnatori si assumono la responsabilità dell’utente per tutto il periodo di permanenza fuori dalla CSS.

In periodo emergenziale da pandemia Covid-19, le uscite e le visite potranno essere sospese o fortemente limitate.

Assenze (Regolamento CSS)

Le assenze vanno concordate tra famigliari o rappresentanti dell’utente e Responsabile della Comunità.

Le assenze per eventi straordinari e improvvisi vanno comunicate immediatamente al Responsabile. Per altre informazioni fare riferimento al Regolamento della Comunità.

Per quanto riguarda le assenze degli ospiti ex Idr storici si fa riferimento allo specifico Regolamento.

Trasferimenti

Eventuali trasferimenti ad altra unità possono essere proposti dalla èquipè dell’unità di appartenenza sulla base della valutazione delle necessità dell’utente e in coerenza con l’organizzazione della unità di appartenenza e di destinazione.

In tal caso le due equipe coinvolte provvedono ad un adeguato passaggio di consegne e all’accompagnamento dell’utente e della sua famiglia al fine di garantire la continuità del percorso di presa in carico.

Dimissioni (Regolamento CSS)

Le dimissioni di un utente dalla CSS generalmente avvengono per:

• libera scelta dell’utente, dei suoi legali rappresentanti o familiari o del Comune che ha in carico il caso;

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• presenza di significativa problematicità psichica con disturbi del comportamento non gestibili in comunità;

• indisponibilità a stabilire relazioni significative nell’ambito di un piccolo gruppo;

• assenza di un’occupazione diurna feriale in CSE/CDD o in altro servizio formativo/assistenziale o in servizio di inserimento lavorativo

• peggioramento significativo del quadro clinico, per cui la Comunità non sia più rispondente alle necessità dell’utente.

Le dimissioni vengono anticipatamente preparate e concordate con l’utente e/o chi lo rappresenta e i famigliari, con le amministrazioni comunali e/o i servizi territoriali.

Alla dimissione viene consegnata all’ Utente e/o a chi lo rappresenta una certificazione redatta dal medico curante con le considerazioni diagnostiche, e una relazione della CSS riportante le competenze funzionali, le prestazioni erogate e i risultati conseguiti, le indicazioni e i suggerimenti per l’eventuale prosecuzione di interventi assistenziali e/riabilitativi. Viene, inoltre, fornito il Progetto Individuale.

Le dimissioni per libera scelta dell’utente, dei suoi legali rappresentanti o familiari o del Comune che ha in carico il caso devono essere comunicate in forma scritta al responsabile della CSS almeno quindici giorni prima di lasciare la struttura; qualora non venisse rispettato il tempo di preavviso, sarà richiesto il pagamento della retta per tale periodo fino al 15° giorno.

Per le dimissioni degli ospiti ex Idr storici si fa riferimento a specifico Regolamento.

Per questi soggetti la dimissione determina la perdita delle condizioni di salvaguardia di cui alla DGR 5000/2007.

12. SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA SODDISFAZIONE

Annualmente viene somministrato un questionario inviato alla residenza di tutti i care giver che si avvalgono dei servizi di Fondazione, laddove è possibile, le domande vengono rivolte direttamente agli utenti fruitori del servizio. I questionari vengono elaborati e attraverso un software alimentano dei grafici disponibili sul portale aziendale per consultazione e stampa da parte del responsabile di ogni singola Unità di offerta. Il questionario indaga le seguenti aree:

• Qualità delle strutture

• Qualità delle informazioni/comunicazioni

• Qualità delle cure/prestazioni

• Qualità delle relazioni interpersonali

• Qualità complessiva dell’unità.

I risultati vengono restituiti e inviati in occasione dell’intervista annuale. Sono disponibili e consultabili all’interno di ogni Unità di offerta, facendone richiesta al responsabile di struttura.

Le aree di criticità sono oggetto di programmazione di azioni di miglioramento da parte della singola unità.

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Per l’anno 2020, Fondazione ha fatto la scelta di effettuare un’intervista telefonica utile sia per cogliere meglio lo stato di benessere/malessere complessivo del nucleo familiare, progettando le linee legate alla possibile riapertura dei servizi in presenza, sia per la vera e propria impossibilità di consegnare fisicamente il questionario alle famiglie, a causa della sospensione degli accessi in struttura, causa emergenza Covid 19.

Osservazioni, informazioni, lamentele ed encomi, possono a essere inoltrati mediante l’apposito modulo (allegato alla presente Carta e disponibile in ogni Unità Operativa) da riporre nelle cassette presenti nelle unità o da consegnare alla Direzione Sociale - Ufficio Informazio-ni/Relazioni col Pubblico o Servizio Qualità.

Le risposte dovute verranno fornite al richiedente, a meno che lo scrivente decida di rimanere anonimo, entro 30 giorni dalla ricezione.

13. CODICE ETICO

Come previsto dalla Dgr 8496 del 26/11/08 e dalla DGR 3540 del 30/5/2012, la Fondazione è dotata di un proprio Codice Etico – Comportamentale (CEC) che rappresenta il documento ufficiale contenente la dichiarazione dei valori, l’insieme dei diritti, dei doveri e delle responsabilità dell’Ente nei confronti dei “portatori di interesse” (dipendenti, fornitori, utenti, ecc.).

Esso è deliberato dal Consiglio di Amministrazione e costituisce, unitamente alle prescrizioni portate dal Modello Organizzativo, il sistema di autodisciplina aziendale.

Il Modello in vigore è stato approvato con Ordinanza Presidenziale n. 15 del 5.7.2010, ratificata nella seduta del Consiglio di Amministrazione in data 27.7.2010. Con la stessa delibera è stato stabilito che il Modello va osservato in ogni realtà della Fondazione, Consiglio di Amministrazione compreso.

Contestualmente il Consiglio ha proceduto alla nomina dell’Organo di Vigilanza.

14. ACCESSO AGLI ATTI AMMINISTRATIVI

L’articolo 13 del Regolamento 679/2016/UE "General Data Protection Regulation" prevede la tutela delle persone rispetto al trattamento dei dati personali e sensibili.

Nel rispetto della legge, il trattamento dei dati è improntato ai principi di correttezza, liceità, trasparenza e di tutela della riservatezza e dei diritti dell’utente.

Il trattamento dei dati personali e sensibili è diretto esclusivamente all’espletamento da parte dell’ente delle proprie finalità istituzionali, essendo attinente all’esercizio delle attività di assistenza e cura delle persone ricoverate. L’informativa completa redatta ai sensi degli articoli 13 e 14 del Regolamento 679/2016/UE è reperibile presso gli uffici aziendali e consultabile sul sito web dell’ente all'indirizzo http://www.sacrafamiglia.org/gdpr/

(18)

Al momento della presentazione della domanda di ammissione l’interessato o i suoi legali rappresentanti o famigliari devono sottoscrivere il modulo per il

consenso al trattamento dei dati personali e sensibili che, per la Regione Lombardia, prevede l’adesione al progetto CRS-SISS.

In conformità a quanto stabilito dalla Lg 241/90 la documentazione amministrativa relativa alla posizione del singolo ospite può essere richiesta dall’ospite stesso o suo legale rappresentante presso la Direzione Sociale, per la sede e la filiale di Settimo M.se, o presso gli uffici amministrativi delle singole filiali. Gli uffici preposti, previa verifica della titolarità del richiedente, rilasciano detta certificazione a firma del Direttore Responsabile.

Per il rilascio di copia di Fasas/Cartelle cliniche viene richiesto un contributo di € 30,00=.

La documentazione richiesta viene consegnata entro 30 giorni lavorativi.

15. ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI

Standard strutturali

La Comunità Socio Sanitaria garantisce il possesso dei requisiti previsti dalle norme vigenti in materia di urbanistica, edilizia, prevenzione incendi, igiene e sicurezza, nonché quelli relativi alle norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche.

16. ORGANIZZAZIONE DEL PERSONALE

Standard gestionali

All’interno di ogni CSS opera in équipe multidisciplinare formata da figure professionali appartenenti all’area educativa, riabilitativa e socio assistenziale.

Ogni operatore concorre e collabora, secondo le proprie specifiche funzioni professionali, per il raggiungimento degli obiettivi che l’équipe ha individuato nella stesura del Programma Annuale delle attività e in ciascun Progetto Individuale.

17. PROFESSIONISTI

Nella CSS sono presenti i seguenti profili professionali:

• Responsabile,

• Educatori Professionali,

(19)

Il personale operante è identificabile sia mediante cartellino personale di riconoscimento, sia dall’esposizione di un organigramma cartaceo, ubicato all’ingresso della struttura, in cui sono visibili all’ospite e ai suoi famigliari il nome, il cognome e la qualifica di chi opera a qualsiasi titolo nella struttura.

(20)

COME RAGGIUNGERCI

COMUNITÀ SOCIO SANITARIA Villetta S. Vincenzo

P.za Monsignor Moneta 1 20090 Cesano Boscone (Mi) tel. 02 45.677.492/291

SEDE CENTRALE CESANO BOSCONE

Piazza Mons. L. Moneta 1, 20090 Cesano Boscone (MI) Tel.: centralino 02 45.677.1

Direzione Sociale 02 45.677.740 - 02 45.677.741 - 02 45.677.451 fax 02 45.677.309

www.sacrafamiglia.org - accettazione@sacrafamiglia.org

IN AUTOMOBILE:

• Tangenziale Ovest uscita Cusago, direzione Milano-Baggio, al primo semaforo svoltare a destra per Cesano Boscone

CON I MEZZI PUBBLICI:

• Metropolitana linea 1 rossa, capolinea Bisceglie, e poi autobus per Cesano Boscone centro. N. 322 o n. 323

• Metropolitana linea 1 rossa, capolinea Bisceglie, e poi autobus n. 76 fermata via Benozzo Gozzoli

(21)

La definizione e la pubblicazione delle Carte dei Servizi costituisce un requisito organizzativo obbligatorio ai fini dell’accreditamento.

Ogni Carta viene aggiornata annualmente ed è uno strumento di informazione veloce e flessibile.

Al momento dell’ingresso, gli utenti/legali rappresentanti/familiari degli utenti devono firmare, su apposita modulistica, la presa visione dei contenuti della Carta.

Il funzionamento delle C.S.S. è regolamentato con DGR 18333 del 23 Luglio 2004.

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ALLEGATI

Menù tipo

Modulo segnalazioni

Questionario tipo per rilevazione soddisfazione (da non compilare)

(23)
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(26)
(27)

MODULO PER SEGNALAZIONI E SUGGERIMENTI ALLA DIREZIONE

La Fondazione Istituto Sacra Famiglia intende rendere la permanenza dell’Utente ricoverato presso la nostra struttura, la più serena e confortevole possibile.

Il presente modulo è uno degli strumenti per raggiungere questo obiettivo; con esso Utenti e loro Familiari possono far conoscere alla Direzione dell’Ente, anche in forma anonima, eventuali problemi riscontrati, fare reclami, segnalare disservizi, fornire suggerimenti e proposte.

Il presente modulo va consegnato in portineria, in busta chiusa, perché venga trasmesso al Direttore di Filiale, il quale si impegna a convocare il firmatario per fornirgli risposta entro 30 giorni dalla ricezione.

(28)

Alla Cortese attenzione del Direttore Generale

Il/la Sottoscritto/a

……….………

Utente dell’Unità

………

(oppure) grado di parentela

………

del/della Sig./Sig.ra

………

degente presso l’Unità Operativa

……….

ritiene utile portare a Sua conoscenza quanto segue:

………..………...

………..……..………..……….

……….………

data ……… firma ………..………

Ai sensi della legge n. 196/03 autorizzo la Fondazione Istituto Sacra Famiglia al trattamento dei dati personali di cui sopra.

data ……… firma ………..………

(29)

28

(30)

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