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D Sulla strada della ricetta digitale ci sono ancora ostacoli

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Academic year: 2022

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f o c u s o n

14 M.D. Medicinae Doctor - Anno XXII numero 8 - novembre-dicembre 2015

D

al 2016 la ricetta digitale sarà valida in tutte le farmacie d’Italia e non solo faciliterà la dispensazione dei farmaci, ma con- sentirà di garantire una migliore, e più semplice, assistenza nel percorso di cura e anche di verificare l’appropria- tezza delle prescrizioni. Ne è convinto il Ministero della Salute che recente- mente ha siglato il decreto che defini- sce le modalità di dispensazione dei medicinali prescritti su ricetta medica dematerializzata. Sulla strada però ci sono ancora alcuni ostacoli: gestiona- li inadeguati, problemi di connettività e la quantità di promemoria cartacea che si va accumulando nelle farmacie delle Regioni che hanno già introdot- to da tempo questa modalità, come ad esempio il Piemonte dove i medici di famiglia sono già sul sentiero di

‘guerra’ e minacciano di interrompere l’invio delle ricette online.

“Il processo di digitalizzazione del Ssn - ha spiegato in una nota il mini- sto della Salute - compie un ulteriore importante passo verso il migliora- mento del rapporto tra costo e quali- tà dei servizi sanitari, rendendo più omogeneo l’accesso ai servizi nelle diverse aree del Paese, nonché sem- plificando il rapporto tra assistito e servizio sanitario. La nuova ricetta

dematerializzata consentirà di garan- tire una migliore, e più semplice, as- sistenza nel percorso di cura, e anche di verificare l’appropriatezza delle prescrizioni”. La ricetta digitale infatti dovrebbe facilitare la tracciabilità del- le prescrizioni, creare una più effica- ce integrazione tra tutti gli operatori sanitari grazie alla sincronizzazione delle attività di prescrizione da parte del medico e di erogazione da parte del farmacista. Ciò, come evidenzia il Ministero della Salute, consentirebbe non solo di controllare l’appropriatez- za prescrittiva, ma di ridurre eventua- li truffe e falsificazioni, con un rispar- mio di tempo e di oneri burocratici.

Le criticità

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Ma tutto questo sarà possibile, se- condo quanto sottolineato da vari rappresentanti delle categorie coin- volte, se saranno sanati alcuni vul- nus che continuano ad essere pre- senti anche in quelle realtà all’avan- guardia sulla sperimentazione prima e introduzione poi a regime della ri- cetta digitale.

Malgrado le rassicurazione del Mini- stero della Salute che dal 2016 i vari sistemi elettronici saranno interco- nessi, non si può fare a meno di se-

gnalare che in Italia sono ancora molti i territori in cui non sono pre- senti collegamenti ad alta velocità e che spesso i sistemi gestionali utiliz- zati risultano troppo eterogenei. Bi- sogna poi fare i conti con l’avvio di una dematerializzazione più di forma che di sostanza. Non dimentichiamo che al momento ai pazienti non ba- sta presentare al farmacista la tesse- ra sanitaria col codice a barra per ot- tenere quanto prescritto in modalità digitale, devono consegnare al far- macista un promemoria cartaceo.

Una soluzione transitoria, così era stata presentata, ma che vige tutt’ora e che ha costretto molti medici di famiglia a cambiare pc, a comprare stampanti e pure la carta. Alcune Regioni, come il Piemonte, tra le prime ad introdurre la ricetta digitale, ha istituito un tavolo ad hoc sulla questione ed ha siglato un accordo con i Mmg affinché si adeguassero ai nuovi standard, accordo che però scade a fine dicembre ed al momen- to non ci sono notizie di nuove con- vocazioni per rinnovarlo. Nell’accordo era previsto per l’adeguamento dei software, hardware e rete un contri- buto di 150 euro a trimestre e uno di 210 euro, sempre trimestrale per le spese di stampante e toner.

Il Ministero della Salute ha siglato di recente il decreto che definisce le modalità di dispensazione dei medicinali prescritti su ricetta medica dematerializzata. Dal 2016 sarà valida in tutte le farmacie d’Italia, nel frattempo però bisogna fare i conti con alcune criticità

tra cui l’inadeguatezza dei gestionali e i problemi di connettività

Stefania Piccolo

Sulla strada della ricetta digitale

ci sono ancora ostacoli

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