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Marketing , newsletter e DEM

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Academic year: 2022

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Storti Chiara Francesca Adwords Senior Specialist e Consulente SEO

Marketing

email, newsletter e DEM

ma quanto sono efficaci?

Puoi distribuire gratuitamente i miei appunti a chiunque, dal tuo sito o dal tuo blog, purchè lasci invariati contenuti, grazie.

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Introduzione

Verso la fine del 2011 ho pensato di iniziare a trascrivere i miei appunti in modo ordinato (il più ordinato possibile), suddividendoli per tipologia e per argomento.

Ed ecco che sono nati questi ebook: appunti su AdWords, appunti su Google, appunti sul Marketing, appunti sul SEO, appunti sullo Sviluppo di siti e sulle pagine web, appunti di Cucina e Giardinaggio (?!?!)… insomma, un bel po’ di materiale, accumulato nel corso degli anni, infarcito con quanto ho raccolto e acquisito durante seminari, webminar, convegni e congressi, e dalla lettura di libri ed altri ebook, di articoli e di forum.

A distanza di qualche mese (ed ormai era già il 2012, altro che fine del mondo), ho pensato che non fosse una cattiva idea condividere questo materiale nel web:

gli ebook mi sembrano leggibili, interessanti e soprattutto utili… utili non solo per me, ma anche per quanti di voi siano interessati a questi argomenti.

Gratis?! Si, perché quando lavoro mi faccio pagare, ma quando studio, quando approfondisco un argomento, quando raccolgo informazioni, quando faccio test ed esperimenti, comincio a pensare che quanto ho appreso e “preso” dalla rete e dal mondo, sia giusto restituirlo, magari in qualche altra forma, non sempre in modo bilanciato alla perfezione, su altri canali o ad altre persone… ma comunque restituito.

Per me è importante poter dare qualcosa di mio, diffondere quel che ho raccolto,

elaborato, acquisito e sfruttato, per dire il mio grazie e per contribuire, almeno in parte, al

“sapere” liberamente fruibile in questo world wide web!

Buona lettura

e grazie a chi vorrà contribuire a condividere tutto ciò.

Chiara

Dicono di me:

Una campagna AdWords sta a Chiara come il pane sta alla crema di cioccolata, come Napoli alla pizza, come Genova al pesto. Prova ad affidarle la tua strategia di web marketing e scoprirai come

guadagnare, facendo fare a lei il lavoro più duro. Lei smonterà per te gli annunci, li ricomporrà per farli piacere a Google e per farti vendere di più, ancora di più, sempre di più.

Ma non è tutto: Chiara si occupa anche di

realizzazione e di ottimizzazione di siti web oltre alla gestione di domini internet italiani ed esteri.

Dalle un mazzo di keywords: ti aprirà le porte al

mondo del web(marketing) in un... click!

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Storti Chiara Francesca - Adwords Senior Specialist e Consulente SEO

Marketing

email, newsletter e DEM

Un argomento tanto discusso quanto spesso “oscuro”… per iniziare con il piede giusto, direi di chiarire bene i concetti che andrò ad approfondire.

Sicuramente tutti sappiamo cs’è una email… e una newsletter?

La newsletter è l’invio di notizie o aggregati di notizie e informazioni tramite email ad una lista di utenti, che si sono esplicitamente registrati per riceverli. Viene usata

principalmente per mantenere informati i propri utenti sugli aggiornamenti di un dato sito o settore, ma viene spesso sfruttata a fini commerciali con l’inserimento di pubblicità di vario genere. Ha una frequenza di invio variabile, che viene comunque scelta dall’utente o comunicata al momento dell’iscrizione.

Mailing non significa SPAM: l'invio di corrispondenza a scopo informativo e

promozionale, spesso pubblicitario, si deve comunque rivolgere ad un pubblico che ha manifestato il suo interesse a ricevere tali comunicazioni… se così non è, si parla di SPAM (posta indesiderata).

E cosa significa DEM?

DEM è uno dei tanti acronimi usati nell’ambito informatico e nel marketing, indica Direct Email Marketing, ossia una tecnica di marketing che consiste nell’inviare email

pubblicitarie per comunicare o promuovere prodotti, servizi, ecc.

Lo scopo di questi invii può servire sia a trovare nuovi clienti, sia a fidelizzare clienti già acquisiti da un’azienda.

Tutto chiaro? Iniziamo…

lecito o illecito?

se hai il consenso, è lecito

Chiariamo subito il dubbio se sia lecito o meno l’invio di mail pubblicitarie agli utenti.

Secondo la legge italiana è lecito inviare mail a chi ti ha dato il c onsenso a farlo. Chi dà il consenso può essere un tuo cliente, che ha firmato un contratto con clausole condizioni e privacy che comprendevano voci relative all’invio di messaggi commerciali o informativi, o magari un utente del tuo sito, che con un’iscrizione ad un servizio o newsletter (che possibilmente preveda una doppia conferma “double opt-in”) nel momento della sottoscrizione ha acconsentito all'invio di comunicazioni da parte tua.

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Ma se l’azienda è nuova e non hai ancora un DataBase di utenti? Ti puoi appoggiare a società esterne, che hanno appositi archivi di utenti profilati che possono servire al tuo scopo.

L’importante è che entrambi i sistemi si basino su un elenco di indirizzi che corrispondono ad utenti che abbiano dato l'esplicito consenso alla ricezione delle mail (consenso che in Italia è legalmente imprescindibile).

In pratica, è illegale inviare mail a chi non l'abbia esplicitamente richiesto o non lo abbia richiesto alla società che ci fornisce il DataBase di utenti, o acconsentendo che questa divulghi i suoi dati.

Attenzione quindi anche ai servizi esterni. Innanzitutto va verificato che ci sia il consenso all’uso degli indirizzi email, e poi va verificato comunque il contenuto delle liste che vengono vendute o affittate (a volte gli utenti hanno cambiato indirizzo email o sono duplicati, hanno cambiato occupazione o residenza, ecc).

SPAM

Per partire con il piede giusto, evita di fare SPAM!

Ma cos’è SPAM e cosa non lo è?

Fare SPAM, spammare, fare spamming significa inviare messaggi indesiderati. Il principale scopo è la pubblicità, ma generalizzano, può essere fatto SPAM anche con

materiale pornografico o illegale, dalle goliardate ai veri e propri tentativi di truffa. Si può fare SPAM non solo via mai, ma anche attraverso altri canali (SMS, blog, chat, ecc).

Lo SPAM viene considerato uno dei fattori più fastidiosi di internet da parte degli utenti che lo ricevono e degli ISP che devono gestire la mole di traffico illecito generata.

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Storti Chiara Francesca - Adwords Senior Specialist e Consulente SEO

DEM e grandi liste utente

E’ fondamentale, prima di iniziare una campagna DEM, analizzare gli obiettivi da raggiungere e le risorse a disposizione.

Usi liste affittate o acquistate, che quindi comprendono utenti che non hanno mai fatto un’esplicita richiesta di ricevere le tue informazioni o

comunicazioni? Considera i fattori relativi ai possibili duplicati, utenti irraggiungibili, utenti con interessi variati o utenti non interessati alle tue comunicazioni.

Ti crei un tuo DataBase di indirizzi di utenti che esplicitamente vogliono rimanere aggiornati e ricevere

informazioni o anche offerte commerciali o pubblicità? Sicuramente hai più

controllo sugli utenti, conosci la qualità della tua lista… ma ti servirà (o ti è servito) tempo, soprattutto all’inizio, per crearla.

Mailing List: come crearla e gestirla

Anche Mailing List è un termine che si sente spessissimo, associato a newsletter ed email. Una Mailing List non è altro che una lista di indirizzi email che corrispondono agli utenti destinatari delle nostre informazioni, notizie e volendo anche pubblicità.

Abbiamo visto che a volte una propria lista è migliore di una lista affittata o acquistata e spesso nelle aziende esistono delle liste che aspettano solo di essere scoperte e catalogate: i clienti, gli ex clienti, gli abbonati, i fornitori…

Sono tutti utenti che hanno già dato il loro consenso al trattamento dei dati e all’invio di

comunicazioni di servizio piuttosto che pubblicitarie, ma che non sono mai stati adeguatamente profilati ed inseriti in una lista.

Da questo elenco puoi creare un DataBase più o meno complesso e completo, in base alla tua bravura, inserendo dati e profilazioni più o meno specifici.

Non dovrebbero mancare nel tuo DataBase dati come:

- Nome e cognome / Azienda

- Indirizzo di residenza (o anche solo CAP o città) - Telefono

- Data di nascita (perché un messaggio di auguri spesso è cosa gradita, soprattutto se corredato da un’offerta specifiale per il nostro festeggiato)

- Interessi (come dire, tutto e niente***)

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Una volta creata la lista, è bene ordinarla.

Facciamo ordine: segmentiamo

Ossia? Prendi tutti i tuoi utenti e ordinali secondo i loro interessi. Potrai avere utenti interessati solo ad un certo tipo di prodotti o servizi, utenti interessanti maggiormente a fiere ed eventi, utenti che preferisco offerte specifiche per la loro localizzazione

geografica, ecc. E in base a queste, l’ideale è inviare loro messaggi molto mirati e specifici.

Inizialmente potresti non avere un numero adeguato di informazioni, e per reperire questi interessi puoi porre delle domande agli utenti proprio all’interno delle mail, per aumentare ed invogliare l’interazione e migliorare nel contempo la qualità della tua lista, inoltre puoi dare la possibilità ad ogni utente di personalizzare il suo account, specificando delle preferenze.

Per una prima profilazione di base, non avendo molti dati, puoi comunque porti alcune domande:

- Chi sono i miei clienti?

- Cosa comprano abitualmente?

- Cosa chiedono nelle mail che mi inviano?

- Perché rispondono alle mail che gli invio?

- Come posso fidelizzarli?

E altri dettagli che possono essere preziosi per inquadrare ancora meglio i tuoi clienti possono essere reperiti dai loro acquisti:

- Cosa ha acquistato?

- Come ha pagato?

- Ha usato la carta di credito?

- Quando ha acquistato la prima volta?

- E le successive?

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Storti Chiara Francesca - Adwords Senior Specialist e Consulente SEO

Aumenta il valore della tua lista utenti

Bene, la lista è fatta e siamo pronti ad iniziare la nostra campagna DEM. Quali possono essere dei consigli utili per renderla il più possibile efficace e mai invasiva?

1 Rispetta l’accordo con i tuoi utenti

Una corretta relazione con i propri utenti è il punto di forza di ogni azione di marketing. Avere moltissimi utenti nella propria lista, che però non risultano attivi (non cliccano sugli

approfondimenti o sui banner o non convertono) non serve granché. Meglio averne pochi, ma fidelizzati.

La forma di comunicazione che si instaura con gli utenti è una delle chiavi: serve chiarezza. L’utente deve sapere fin dall’inizio che cosa aspettarsi dalla mail, quando e perché la

riceverà ed è fondamentale rispettarle ogni accordo, inviando solo quello che viene richiesto dall’utente.

E’ anche utile stimolare l’interazione con gli utenti, con quiz, giochi, domande, video, che possono servire sia per portare l’utente sulle nostre pagine, sia per raccogliere informazioni che ne migliorino la profilazione.

2 Stabilisci le aspettative e soddisfale

Le aspettative degli utenti devono essere chiare fin dall’inizio.

Ancor prima di registrarsi l’utente deve essere sicuro sul procedimento, riducendo al minimo l’ansia… e soprattutto la paura di vedere la propria casella email riempirsi di SPAM.

Prenditi il tempo di specificare cosa verrà inviato via mail, e con che cadenza periodica.

Cosa: l’obiettivo principale deve essere il valore del contenuto delle email. Specifica che tipo di comunicazioni verranno inviate per far sì che l’utente sia sicuro che la newsletter possa essere di suo interesse (meglio pochi ma buoni… tanti utenti non

interessati valgono meno di pochi utenti interessati).

Quando: indicata la cadenza periodica degli invii, o meglio ancora, lascia che ogni utente decida con qualche cadenza ricevere le comunicazioni di posta elettronica.

Perché: quali sono i vantaggi? Sii descrittivo. Non è sufficiente chiedere di iscriversi ad una newsletter gratuita… anche se è gratuita, deve dare qualche vantaggio all’utente perché possa risultare interessante ed efficace nel lungo periodo.

E’ sicuro: inserisci sempre il disclaimer sulla privacy per far sì che l’utente abbia ben chiaro il modo in cui verranno usati e trattati i propri dati personali. In questo modo spesso si riesce a superare quella diffidenza iniziale che coglie molti utenti nel momento in cui devono condividere informazioni personali.

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3 Convinci gli utenti, sempre più scettici

Un tempo bastava avere un form in cui si chiedeva l’indirizzo email e moltissimi si iscrivevano senza troppe remore. Con l’aumento dello SPAM e delle pratiche illecite è aumentata la diffidenza degli utenti a condividere i propri dati.

Serve chiarezza e bisogna rassicurare l’utente sulla serietà del servizio.

Molte delle email che vengono classificate come SPAM o che finiscono nelle graylist dei server degli ISP (fornitori di servizi web) risultano essere state richieste dagli utenti su server del tutto legittimi… ma che probabilmente non hanno rispettato adeguatamente gli accordi iniziali!

4 Favorisci l’interazione e soddisfa i desideri

Il panorama si evolve continuamente, ed una campagna marketing di successo segue questi cambiamenti, e spesso li anticipa.

Nell’ambito DEM devi costruire i messaggi allo scopo di migliorare i rapporti con gli utenti, dando loro ciò che desiderano, senza inviare loro nulla di superfluo.

Suddivisione per preferenze: a volte nel corso del tempo un abbonato potrebbe non essere più interessato alle stesse cose di quando si è iscritto ad una determinata newsletter… può aver cambiato lavoro, aver messo su famiglia, aver semplicemente cambiato gusti.

Dai agli utenti la possibilità di modificare le proprie categorie di interesse: otterrai una migliore profilazione dei tuoi utenti e loro saranno più soddisfatti dalle tue mail. Bisogna comunque fare attenzione: non esagerare nel chiedere informazioni, dati o preferenze. Non essere mai assillante e chiedi solo ciò che ti serve per un’ottimale fornitura del servizio.

Pause sull’invio: se un utente va in vacanza, potrebbe trovare interessante la possibilità di mettere in pausa una newsletter, per una settimana o anche un mese.

Pensa a chi va in vacanza e usa un dispositivo mobile (ad esempio uno smartphone) per controllare la posta: vuole vedere in velocità solo le comunicazioni per lui fondamentali e ricevere una newsletter potrebbe essere visto come una seccatura… da cui cancellarsi. Con la possibilità di gestire delle pause, ogni utente può mantenere la sua costanza nella ricezione della mail in futuro, mantenendo nel contempo la propria casella pulita nei periodi di

stacco/vacanza.

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Storti Chiara Francesca - Adwords Senior Specialist e Consulente SEO

Cancellazioni: Se fornisci agli utenti la possibilità di cancellarsi dalla tua lista in ogni email che mandi aumenti la serietà e la credibilità del servizio. Non è un fattore

controproducente, perché se un utente non è più interessato ai nostri invii non è comunque un utente che potrà aumentare l’efficacia della nostra campagna o generare conversioni

interessanti e dimostreremo grande serietà nel consentirgli una pronta cancellazione.

Essere classificati o segnalati come SPAM potrebbe essere di gran lunga peggiore che perdere qualche utente che si cancella dai nostri link.

5 Una lista di qualità

I capisaldi della qualità per una buona mailing sono esclusività, unicità ed umiltà.

Esclusività: diventare leader di un settore può permettere di inviare contenuti esclusivi di altissima qualità ai nostri utenti, e di aumentare notevolmente il numero di utenti che richiedono di riceverli.

Mantieni settoriali e specifiche le tue email e costruisci un rapporto di fiducia e di interesse reciproco con i tuoi utenti.

Unicità: fornisci ai tuoi utenti abbonati dei contenuti che non possono trovare da nessun’altra parte. Cerca di fare la differenza e di metterti in evidenza tra le moltissime comunicazioni che arrivano costantemente nelle caselle email.

Umiltà: A volte si crede di sapere ciò che vuole l’utente, ancor prima che ce lo comunichi…

verifica cosa vuole l’utente e mandagli esattamente quello, niente di più.

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Creatività o chiarezza?

L’oggetto della mail è il punto chiave: se cattura l’attenzione il resto del messaggio verrà letto, altrimenti la mail potrebbe essere ignorata o cestinata con facilità.

Un test eseguito inviando 20 mail con oggetti scritti in modo creativo piuttosto che in modo chiaro, a 45.000 utenti, hanno dimostrato che la chiarezza è più apprezzata. Ma perché?

Gli obiettivi di ogni mail sono essenzialmente 3:

1 fare branding e rendere il marchio noto e riconoscibile agli utenti è sufficiente inviare la mail, perché già il mittente riporta il brand 2 ottenere una lettura dei contenuti dell’email

qui può influire notevolmente l’oggetto della mail, ma anche la fiducia tra il marchio/l’azienda e gli utenti

3 inviare un chiaro messaggio ai destinatari della mail.

Se le tue email vengono inviate ad un gruppo di utenti già ben profilato, l’oggetto che inserirai nelle

comunicazioni rappresenterà comunque un qualcosa che l’utente stesso ha chiesto di ricevere (se rispetti quanto scritto finora) e quindi sarà favorevole ad aprire e leggere la mail.

Quindi, evita oggetti generici:

l’oggetto deve trasmettere in pochi caratteri un messaggio di utilità per il destinatario. Prova a scriverlo sotto forma di domanda, per incuriosire.

Non usare più di 50 caratteri: molti client di posta elettronica visualizzano solo i primi 20-30 caratteri

dell’oggetto.

Non incappiamo in errori banali

Attenzione ai duplicati:

Cerchiamo di evitare di far arrivare ad un nostro utente un messaggio che inizia con “Signor Paolino, la ringraziamo per essere nostro cliente…” e nel contempo un altro messaggio che dice “Gentile sig.

Paolino, per coloro che non sono ancora nostri clienti…”

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Storti Chiara Francesca - Adwords Senior Specialist e Consulente SEO

Facciamo qualche test di efficacia

Se abbiamo liste molto grandi, possiamo sfruttare il gran numero di utenti anche per verificare l’efficacia dei nostri messaggi: suddividiamo in gruppi e inviamo una mail diversa ad ogni gruppo, per vedere quale ha maggior successo, quale converte di più, quale genera maggior interazione.

Anche il momento in cui inviamo le nostre mail va testato: inizio mese è meglio che metà mese?

Dipende. E in che giorno della settimana è meglio inviare i messaggi? Dipende. Anche l’orario può fare la differenza.

La percentuale media di apertura delle mail di una campagna DEM è del 25%.

Per raggiungere (e possibilmente superare) questo parametro, usa un mittente riconoscibile per l’utente, che gli rammenti che lui stesso ha chiesto l’invio di informazioni ed appfodonimenti.

Ricorda anche l’importanza dell’oggetto della mail-

Considera sempre che la percentuale di clic all’interno della mail si aggira dall’1% al 4% (valore identificato come CTR Click Thru Rate).

I filtri antiSPAM

Una buona campagna DEM deve garantire la consegna di almeno il 95% delle email, senza incappare in filtri antiSPAM dei server di posta. Come si può ottenere un così buon risultato?

Innanzitutto devi assicurarti che il server che usi per l’invio delle mail non sia in blacklist.

E’ sconsigliato utilizzare indirizzi di posta del mittente che siano di domini .info o .biz (spesso usati dagli spammer) o indirizzi di posta gratuiti tipo gmail o libero o yahoo.

Anche indirizzi del tipo noreplay@tuodominio non sono ben graditi (senza contare che chi è meno esperto di internet avrebbe problemi a stabilire un contatto e ne risentirebbero l’affidaiblità e la serietà del servizio).

Fai attenzione al codice HTML: non devono esserci errori nei tag e negli attributi, oltre che nella struttura.

A livello di testo e comunicazione evita quei termini spesso abusati dagli spammer (gratis e free) e la ripetizione della punteggiatura non consueta (!!! o anche $$$).

Non voler strafare… pianifica gli invii

Se si tratta di pianificare la prima campagna di e-mail marketing devi muoverti con attenzione e prudenza, senza grosse pretese.

Nessuno può partire ed iniziare ad inviare su due piedi email settimanali. C’è da tenere in conto il blocco dello scrittore, i ritardi sulla consegna del materiale o dei testi, i rinvii dovuti a qualsiasi altro motivo, ecc.

Sul modulo di iscrizione alla tua newsletter metti le mani avanti, piuttosto che creare una aspettativa che poi verrà disattesa:

specifica con chiarezza “newsletter trimestrale” oppure “invio sporadico“.

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Sfrutta tutte le possibilità

Non c’è nulla di più fastidioso che creare una fantastica newsletter e non aver nessuno a cui mandarla. Creare fin da subito un modulo per l’iscrizione alla newsletter nel tuo sito ed inizia a proporla nel modo giusto ai visitatori: mettilo in evidenza, crea un’efficace call to action.

Sfrutta anche altri canali e altre possibilità:

- inserisci il link al sito e l’invito ad iscriversi alla newsletter nella firma delle mail;

- stampalo sul fondo di tutte le ricevute e documenti che invii ai clienti o potenziali clienti:

- metti un link sul sito o sul blog a tema;

- istruisci gli addetti al customer service e dì loro di chiedere ai clienti se vogliono ricevere la newsletter e di raccogliere gli indirizzi email nel corso delle telefonate (potranno scriverli su un DataBase specifico o inserirli manualmente direttamente dal modulo del sito web, per conto del cliente che poi confermerà l’iscrizione tramite una mail di avviso).

Crea degli incentivi. Crea un concorso con un premio ad un fortunato sottoscrittore scelto a caso (per esempio un gadget o una t-shirt aziendale) e annuncia il nome del vincitore nella newsletter, di modo che tutti possano verificare la genuinità dell’operazione.

Bene, sei pronto ad iniziare?

Ricordati alcuni consigli preziosi.

Scegli il tono giusto con cui rivolgerti al destinatario e personalizza l’e-mail chiamando per nome il destinatario. Fai in modo di evidenziare i benefici del prodotto o del servizio proposto, in modo breve, chiaro e semplice.

Inserisci qualche link alle tue landing page, che contengono approfondimenti dell’argomento e possibilmente un form di contatto o di profilazione o un’interazione ulteriore.

Scrivi delle call to action efficaci, affinché il destinatario sia invogliato a cliccare sui link alle landing page.

Ricorda sempre al destinatario che l’email gli è stata inviata in accordo al permesso che ha dato in precedenza, lasciando sempre visibili i link per la cancellazione.

Il peso di una buona email non deve mai superare i 50 Kb ed evita di allegare file. A livello di grafica, una buona email ha una larghezza massima del corpo di 500-600 pixel.

Prova a verificare come viene visualizzata la tua email su diversi dispositivi (PC, notebook, netbook, smartphone, tablet).

Considera che con alcuni dispositivi i destinatari tendono a non visualizzare le immagini, quindi fa in modo che il messaggio sia comprensibile anche se il client blocca le immagini: non inserire nelle immagini informazioni importanti e possibilmente scrivile sempre come testo.

Crea il messaggio in HTML (niente Flash, gif animate o javascript) e fornisci anche una versione solo testo dei contenuti, per i destinatari che non visualizzano messaggi HTML.

Permetti la condivisione del contenuto dell’e-mail sui social network o la segnalazione ad un

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Storti Chiara Francesca - Adwords Senior Specialist e Consulente SEO

Pianifica con attenzione il processo di iscrizione. Quando gli utenti si iscrivono alla tua mailinglist per ricevere le newsletter, hai l’opportunità di fare una buona impressione… o una pessima impressione! Considera i punti critici di ogni processo di iscrizione e valuta come ottimizzarli:

Modulo di iscrizione

Fornisci sempre link chiari alla dichiarazione sulla privacy, di modo che l’utente non abbia dubbi su come verranno trattati i suoi dati. Rendi disponibili anche un link alle vecchie

newsletter, se sono disponibili, perché possa capire esattamente se la newsletter è di suo interesse.

Pagina di ringraziamento/benvenuto

Dopo che inviano il form per l’iscrizione, ringrazia gli utenti con un messaggio a video, che conferma l’iscrizione e avvisali su cosa devono fare subito dopo (magari controllare la loro casella di posta per il

messaggio di conferma).

Già a questo punto potresti proporre un incentivo (per esempio un e- book gratuito o un coupon/codice promozionale) che gli verrà spedito non appena confermeranno l’iscrizione.

Link di conferma

Quando l’utente riceve la tua mail di conferma, ricordagli di aggiungere il tuo indirizzo

(mittente) alla sua rubrica, per prevenire eventuali blocchi dei filtri antiSPAM e quindi di cliccare su uno specifico link (da scrivere anche per esteso, di modo che l’utente possa fare un

copia/incolla su un browserse riscontrasse problemi).

Iscrizione confermata

Quando confermano, falli arrivare su una bella schermata con su scritto “Grazie!”. In quest’ultima pagina di ringraziamento potresti includere l’incentivo: il link all’e-book gratuito promesso o un coupon/codice promozionale per un acquisto da fare nel futuro.

Mail di conferma

Dopo la conferma dell’iscrizione, in genere è buona norma inviare un’ulteriore mail con un

messaggio tipo “Iscrizione eseguita con successo!”, magari il più possibile personalizzata. Riassumi i dati principali e fin da subito un link per disdire l’iscrizione.

Qualche servizio utile

Mailup http://www.mailup.it/

eCircle http://www.ecircle.com/it/home.html ContactLab http://www.contactlab.com/

Sendbaster http://www.sendblaster.it/

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Marketing

email, newsletter e DEM

mail mirate ad utenti profilati = successo!

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