Figuren, Reisen und Einflüsse der Sinneswahrnehmung in Seta (1996) und Novecento. Un monologo (1994) von Alessandro Baricco
Figure, spostamenti e suggestioni sensoriali in Seta (1996) e Novecento. Un monologo (1994) di Alessandro Baricco
DIPLOMARBEIT
zur Erlangung des akademischen Grades Magistra der Philosophie
Studium: Lehramtsstudium UF Italienisch UF Mathematik Alpen-Adria-Universität Klagenfurt
Gutachterin
Assoc.-Prof. PD Dr. Angela Fabris Alpen-Adria-Universität Klagenfurt Institut für Romanistik
Klagenfurt, Oktober 2020
Ich versichere an Eides statt, dass ich
- die eingereichte wissenschaftliche Arbeit selbstständig verfasst und keine anderen als die angegebenen Hilfsmittel benutzt habe,
- die während des Arbeitsvorganges von dritter Seite erfahrene Unterstützung, ein- schließlich signifikanter Betreuungshinweise, vollständig offengelegt habe,
- die Inhalte, die ich aus Werken Dritter oder eigenen Werken wortwörtlich oder sinn- gemäß übernommen habe, in geeigneter Form gekennzeichnet und den Ursprung der Information durch möglichst exakte Quellenangaben (z.B. in Fußnoten) ersichtlich gemacht habe,
- die eingereichte wissenschaftliche Arbeit bisher weder im Inland noch im Ausland einer Prüfungsbehörde vorgelegt habe und
- bei der Weitergabe jedes Exemplars (z.B. in gebundener, gedruckter oder digitaler Form) der wissenschaftlichen Arbeit sicherstelle, dass diese mit der eingereichten digitalen Version übereinstimmt.
Mir ist bekannt, dass die digitale Version der eingereichten wissenschaftlichen Arbeit zur Plagiatskontrolle herangezogen wird.
Ich bin mir bewusst, dass eine tatsachenwidrige Erklärung rechtliche Folgen haben wird.
Pia Lesiak e.h. Klagenfurt, Oktober 2020
INHALTSVERZEICHNIS
Introduzione ... 5
Einleitung ... 8
Kapitel 1: Über den Autor und dessen Werke Seta und Novecento ... 11
1.1 Alessandro Baricco... 11
1.2 Seta ... 14
1.2.1 Inhalt ... 15
1.2.2 Verfilmung: Seta ... 16
1.2.3 Die Figuren ... 17
1.3 Novecento. Un monologo ... 25
1.3.1 Inhalt ... 25
1.3.2 Verfilmung: La leggenda del pianista sull’oceano ... 26
1.3.3 Die Figuren ... 27
Kapitel 2: Die Reise der Protagonisten ... 33
2.1 Theoretische Überlegungen ... 33
2.2 Gliederung der Reise ... 35
Abreise ... 35
Passage ... 36
Ankunft ... 36
2.2.1 Seta ... 37
2.2.2 Novecento. Un monologo / La leggenda del pianista sull’oceano ... 44
2.3 Dimensionen der Rolle des Reisenden ... 55
2.3.1 Seta ... 58
2.3.2 Novecento. Un monologo / La leggenda del pianista sull’oceano ... 59
Kapitel 3: Einflüsse der Sinneswahrnehmung ... 61
3.1 Erotik ... 61
3.1.1 Theoretische Aspekte zur Erotik ... 61
3.1.2 Die Erotik in Seta ... 63
3.1.3 Begegnungen mit dem Mädchen ... 64
3.2 Musik ... 71
3.2.1 Die Musik in Novecento und La leggenda del pianista sull‘oceano ... 71
3.2.2 Intradiegetische vs. extradiegetische Musik ... 73
3.2.3 Soundtrack ... 78
Sintesi ... 87
Fazit ... 91
Literatur- und Quellenverzeichnis ... 96
Abbildungsverzeichnis ... 100
Introduzione
Alessandro Baricco: “La mia scrittura è in movimento, i lettori viaggiano con me”.1 L’autore italiano Alessandro Baricco, famoso anche fuori d’Italia, con questa citazione offre una metafora per la sua scrittura che cambia continuamente. Il viaggio però non funge solo da espressione metaforica, ma anche da argomento concreto nelle sue opere.
Così la presente tesi si occupa di due delle sue opere: i libri trattati saranno Seta, pubblicato nella prima edizione nel 1996, e Novecento. Un monologo2, pubblicato nel 1994. Sulla scia dei testi sono evidenti gli argomenti di cui parlerà la tesi. L’argomento principale, rappresentato in tutti i due i libri e anche in altri testi di Baricco, è il viaggio. I protagonisti dei libri sono viaggiatori che hanno un destino diverso e una propria storia da raccontare. Oltre al viaggio si rivelano due altri argomenti importanti: l’erotismo e la musica. In Seta nasce un amore molto particolare tra il protagonista e una ragazzina giapponese che si basa più sull’erotismo dello sguardo; le due figure si innamorano però non si toccano mai. Novecento dall’altra parte presenta l’amore tra il protagonista pianista e il suo piano, infatti l’importanza della musica viene evidenziata.
Oltre all’analisi della letteratura primaria, ci si interessa anche degli adattamenti cinematografici dei due testi. Il titolo della trasposizione cinematografica di Seta è Seta pure mentre quella di Novecento porta il titolo La leggenda del pianista sull’oceano. In quest’ottica i due film sono stati utili anche come strumento di analisi e gli argomenti trattati vengono analizzati in parallelo fra testo e film.
Per quanto riguarda la letteratura secondaria, Eric Leed (1993) e Erik Cohen (1974) saranno la base della letteratura per il lavoro sul tema del viaggio. Leed (1993) ha diviso l’atto del viaggio in tre parti con cui ha messo a disposizione una struttura per analizzare il viaggio. Cohen (1974), poi, propone diverse dimensioni per definire il ruolo del turista e con questo anche il viaggio intrapreso dal turista. Per il capitolo sull’erotismo vi è anche Leed (1993) quale punto di riferimento perché spiega come la donna svolga un ruolo importante quando il viaggiatore deve integrarsi in una cultura straniera. Inoltre l’enciclopedia della letteratura (Metzler: Burdorf, Fasbender, Moennighoff 20073) e un saggio di Liessmann (2002) sull’erotismo saranno il punto di partenza per il lavoro con la letteratura primaria. La maggior parte del capitolo sulla musica si occuperà della colonna
1 Malaspina, Paola: „Alessandro Baricco: “La mia scrittura è in movimento, i lettori viaggiano con me”.”, https://www.teatro.it/interviste/teatro/intervista-alessandro-baricco-la-mia-scrittura-in-movimento
(24.09.2020)
2 Per facilitare la lettura, il titolo di Novecento. Un monologo è abbreviato con Novecento.
sonora e della sua realizzazione nel film. Il concetto della musica intradiegetica e extradiegetica viene presentato sulla scia di Gräf et al. (20172) per poi combinarlo con la pratica, cioè con la colonna sonora e l’adattamento cinematografico.
Lo scopo principale della presente tesi sarà l’analisi del viaggio dei protagonisti di Seta e Novecento. Da un lato il movimento fisico verrà strutturato e spiegato, dall’altro lo sviluppo psichico dei protagonisti verrà presentato e interpretato nel contesto. Il lavoro sul viaggio rivelerà gli altri due argomenti – l’erotismo e la musica. Da una parte verrà evidenziato in che modo questi due aspetti influenzano il viaggiatore, dall’altra la presenza dell’erotismo e della musica viene analizzata indipendentemente, sia nel testo che nell’adattamento cinematografico. Così ci sarà sempre il quesito sulle differenze tra libro e film che verrà analizzato dove sarà necessario e interessante. Per quanto riguarda la musica nel film La leggenda del pianista sull’oceano, verrà analizzato come si realizza la colonna sonora nell’adattamento cinematografico.
La presente tesi si suddivide in tre grandi parti. Il primo capitolo parla di Seta e Novecento.
In primo luogo vengono presentati brevemente la carriera dell’autore e le sue opere. In secondo luogo ci si concentra sui suoi due testi in generale: il contenuto e gli adattamenti cinematografici vengono illustrati. Di seguito la parte centrale di questo capitolo sarà la descrizione delle figure delle due storie. Per farlo, la base sarà la relativa trasposizione cinematografica che sarà completata con brani e citazioni dei testi. Di nuovo vengono rilevate le differenze tra libro e film. Per concludere questo capitolo viene costruita una costellazione delle figure per tutte e due le opere, al fine di porre in evidenza da una parte le figure e dall’altra la trama.
Il secondo capitolo della tesi si occuperà specificamente del viaggio dei protagonisti. Come già spiegato, lo spostamento fisico verrà analizzato e strutturato, cioè il viaggio si divide in tre parti: partenza, passaggio e arrivo. Oltre alle descrizioni narrative, sarà presente anche la parte visiva che vuol dire che il confronto con l’adattamento cinematografico occuperà sempre una parte importante. Inoltre si discuterà il livello psicologico dei protagonisti. Per quanto riguarda Seta si trova un cambiamento dei sentimenti che il protagonista prova per la ragazzina, mentre nel libro Novecento e nel suo adattamento cinematografico lo sviluppo del protagonista dall’infanzia all’età adulta svolge un ruolo importante. Alla fine di questo capitolo i due protagonisti, ossia in questo contesto viaggiatori, vengono classificati grazie ai sei livelli individuati da Cohen (1974) - permanency, voluntariness, direction, distance, recurrency, purpose - che formano una struttura sintetica per spiegare un viaggio.
Il terzo capitolo parlerà dell’erotismo e della musica. L’erotismo si riferisce a Seta e al suo adattamento cinematografico, mentre la musica si riferisce a Novecento e a La leggenda del pianista sull’oceano. In primo luogo, per farsi un’idea sulla letteratura erotica e sull’erotismo in generale, verranno spiegati alcuni termini essenziali per poi poter analizzare l’erotismo in Seta. Dopo ci si concentrerà sul rapporto e sugli incontri tra il protagonista e la ragazzina giapponese. Il rapporto rappresenta una forma di erotismo particolare che non va ridotta al contatto dei due corpi, anzi, le due figure non si toccano nemmeno una volta. Di nuovo verrà paragonato il libro con la sua trasposizione cinematografica e le descrizioni verranno accompagnate con scene del film. Anche per il lavoro con la musica nell’ultima parte, entrambi i media (libro e film) saranno presenti.
Per quanto riguarda la musica, è interessante dire che la colonna sonora è anche parte della diegesi (altre spiegazioni capitolo 3.2) che vuol dire che le canzoni sono presenti nelle scene perché il pianista le suona. Il compositore della colonna sonora era l’italiano Ennio Morricone. Era molto conosciuto anche fuori d’Italia ed è mancato nel luglio di quest’anno. Prima di mettere in luce la colonna sonora di La leggenda del pianista sull’oceano, ci si riferirà a Morricone e alla sua vita. Sebbene la musica nel testo di Novecento non sia presentata nello stesso modo come nel film, sarà interessante vedere in che modo viene descritta. Ci si soffermerà in particolare sul duello al piano tra il protagonista e un famoso pianista. Viene spiegato come l’autore descrive le singole canzoni. Inoltre, per capire meglio il funzionamento della musica nel film, si introducono i concetti di musica intradiegetica e extradiegetica. Infatti, una grande parte dell’adattamento cinematografico de La leggenda del pianista sull’oceano consiste nella musica intradiegetica perché il protagonista è un pianista che presenta il suo talento e suona le sue canzoni. La teoria, per capirla meglio, verrà accompagnata con scene concrete del film e poi applicata ai pezzi della colonna sonora.
La presente tesi si chiuderà con un capitolo conclusivo che sintetizzerà il suo contenuto e raccoglierà e rifletterà i risultati più importanti.
Einleitung
Diese Arbeit beschäftigt sich intensiv mit zwei Werken des italienischen Erfolgautors Alessandro Baricco. Die zu behandelnden Texte sind Seta, 1996 in der Originalausgabe erschienen, und der 1994 erschienene Monolog Novecento. Nach deren erster Lektüre werden dem Leser unmittelbar die in dieser Arbeit zur Sprache kommenden Themen bewusst. So ist eines davon die Reise der Protagonisten, die in beiden Texten auf unterschiedliche Art und Weise dargestellt wird. Das Thema der Reise zieht sich wie ein roter Faden durch die Geschichten und bringt zwei weitere Schwerpunkte zum Vorschein, die als Einflüsse der Sinneswahrnehmung zusammengefasst werden können. In Seta ist dies die Erotik zwischen dem Protagonisten und einem japanischen Mädchen, welche jedoch auf den Blickkontakt zwischen den beiden Figuren reduziert werden muss. In Novecento wird die Darstellung und Ausübung der Musik betont und die Liebe des Protagonisten zu seinem Klavierspiel hervorgehoben.
Neben der Beschäftigung mit der Primärliteratur steht auch die Auseinandersetzung mit den Verfilmungen der beiden Texte im Vordergrund. Der Titel der Filmadaption von Seta trägt denselben Namen, während Novecento unter dem Namen La leggenda del pianista sull’oceano verfilmt wurde. Die Filme sollen ebenfalls als Analyseinstrument dienen womit die zu behandelnden Themen in Text und Film parallel analysiert werden.
Basis für die Beschäftigung mit dem Thema der Reise bilden Eric Leed (1993), der den Akt der Reise drei teilte und damit eine Analysestruktur bereitstellte und Erik Cohen (1974), der die Rolle des Touristen definierte und Ebenen vorschlug um eine Reise einzuordnen. Für das Kapitel der Erotik wird ebenfalls Leed (1993) herangezogen, der der Frau beim Eingliederungsprozess‘ des Reisenden in eine fremde Kultur eine wichtige Rolle zuschreibt. Weiters dienen das Metzler Lexikon Literatur (Burdorf, Fasbender, Moennighoff 20073) und ein Artikel von Liessmann (2002) zur Erotik als Ausgangspunkt für die Beschäftigung mit der Primärliteratur. Das Kapitel über die Musik wird sich zum großen Teil mit dem Soundtrack und der Realisierung der komponierten Musik im Film auseinandersetzen. Gräf u.a. sind mit dem Buch Filmsemiotik. Eine Einführung in die Analyse audiovisueller Formate (20172) die Quelle für das Konzept der intradiegetischen und extradiegetischen Filmmusik.
Das Hauptziel dieser Arbeit ist es, die Reise der Protagonisten aus Seta und Novecento zu analysieren. Zum einen wird es das physische Vorankommen sein, welches strukturiert und detailiert erklärt wird, zum anderen wird die psychische Entwicklung der beiden Figuren
aufgezeigt und im Kontext der Geschichten interpretiert werden. Unweigerlich werden dabei die Erotik und die Musik zum Vorschein kommen, und es wird beantwortet werden in welcher Weise diese beiden Aspekte den Reisenden beeinflussen. Auch werden sie losgelöst vom Thema der Reise betrachtet und dessen Realisierung in Buch und Film analysiert werden. Die Frage nach den Unterschieden zwischen den jeweiligen beiden Medien wird im Raum stehen und soll an geeigneter Stelle stets beantwortet werden. Im Falle von La leggenda del pianista sull’oceano ist es ein Anliegen, den Soundtrack in Zusammenhang mit dem Einsatz der Musik im Film genauer zu betrachten.
Die vorliegende Arbeit gliedert sich in drei große Kapitel. Das erste Kapitel behandelt die beiden zu untersuchenden Werke Seta und Novecento. Zuerst wird der Autor Alessandro Baricco kurz vorgestellt und sein Werdegang und sein Schaffen werden dargelegt. Darauf folgend wird der Inhalt der beiden Texte beschrieben und Eckpunkte der Verfilmungen wiedergegeben. Der Fokus in diesem Kapitel wird anschließend auf den Figuren der beiden Geschichten liegen. Hier werden die Verfilmungen Basis für die Figurenbeschreibung sein, wobei jene ebenfalls durch Textpassagen unterstützt werden.
Wiederum wird auf Unterschiede zwischen Text und Film aufmerksam gemacht werden.
Abschließend wird für beide Geschichten eine Figurenkonstellation erstellt, um sich die Handlungen sofort ins Gedächtnis rufen zu können.
Das zweite Kapitel dieser Arbeit beschäftigt sich intensiv mit der Reise der Protagonisten.
Wie bereits erwähnt wird die physische Bewegung analysiert und strukturiert, wofür die Reise in drei Abschnitte (Abreise, Passage, Ankunft) eingeteilt wird. Neben den narrativen Beschreibungen wird die visuelle Ebene ebenfalls Platz finden, das heißt, dass die Gegenüberstellung mit dem Film stets einen wichtigen Teil einnehmen wird. Weiters wird die psychische Ebene der Protagonisten thematisiert: So ist dies bei Seta die langsame Annäherung an tiefere Gefühle, die der Protagonist gegenüber dem Mädchen empfindet.
Bei Novecento bzw. der Verfilmung steht die Entwicklung des Protagonisten vom Kindesalter bis zum Erwachsensein im Vordergrund. Als Abschluss dieses Kapitels werden die Reisen und die Reisenden mittels sechs verschiedenen Dimensionen charakterisiert: Dauer, Freiwilligkeit, Richtung, Distanz, Häufigkeit, Motivation (vgl.
Cohen 1974) bilden hierfür eine komprimierte Struktur zur Charakterisierung einer Reise.
Im dritten Kapitel werden die Aspekte der Erotik und der Musik betrachtet. Die Erotik betrifft in diesem Fall den Text und Film Seta, während in Novecento und La leggenda del pianista sull’oceano die Musik analysiert wird. Zuerst werden theoretische Aspekte
eingeführt, um sich einen Überblick über den Begriff erotische Literatur und über die Erotik im allgemeinen zu verschaffen. Darauf aufbauend wird die Erotik in Seta analysiert und es wird ein Fokus auf die Begegnungen zwischen dem Protagonisten und dem japanischen Mädchen gelegt. Das Verhältnis zwischen den beiden stellt eine Erotik dar, die nicht auf das Körperliche reduziert wird - ganz im Gegenteil: die zwei Figuren berühren sich kein einziges Mal. Der Vergleich zwischen Text und Film wird hier erneut deutlich herausgearbeitet, und die Beschreibungen werden mit Bildern aus dem Film unterstützt.
Für das abschließende Kapitel über die Musik sind ebenfalls beide Medien zur Bearbeitung präsent.
Das Interessante ist, dass für diesen Film Stücke komponiert wurden, die nicht nur Teil der Filmmusik ist, die nur für den Zuseher zu hören ist, aber, dass die Musik auch in der Handlung den wohl wichtigsten Teil einnimmt. Komponist war der bekannte Italiener Ennio Morricone, der im Juli dieses Jahres verstorben ist. Im Kapitel zum Soundtrack wird auf ihn Bezug genommen und sein Leben skizziert, bevor die einzelnen Stücke und deren Einsatz im Film im Vordergrund stehen. Zuerst wird allgemein auf die Musik in Novecento Bezug genommen, denn Musik in einem geschriebenen Kontext ist anders darzustellen als in einem Film, wo sich der Zuseher davon berieseln lassen kann. Im Speziellen wird das Klavierduell zwischen dem Protagonisten und einem berühmten Klavierspieler aufgegriffen und beobachtet wie die einzelnen Stücke in geschriebener Form wiedergegeben werden. Für den Einsatz von Musik in einem Film und speziell in La leggenda del pianista sull’oceano, wo der Protagonist ein Klaviertalent ist und ein großer Teil des Films aus der Vorführung von Liedern besteht, werden die Begriffe von intradiegetischer und extradiegetischer Musik eingeführt werden. Es werden Szenenbeispiele dazu gegeben werden, um die Begrifflichkeiten besser verstehen zu können und anschließend wird die Theorie auf den Soundtrack angewendet werden.
Den Abschluss dieser Arbeit bildet ein Fazit, welches die wichtigsten Ergebnisse und Beobachtungen zusammenfasst und kommentiert.
Kapitel 1: Über den Autor und dessen Werke Seta und Novecento
In diesem Kapitel wird das Leben und der Werdegang Bariccos skizziert und die Vielfältigkeit seines Schaffens wird aufgezeigt. Ein paar seiner ersten Romane, welchen er unter anderem seinen Bekanntheitsgrad zu verdanken hat, werden genannt und deren Inhalt kurz vorgestellt. Der Fokus wird schließlich auf die zu behandelnden Werke Seta und Novecento gelegt. Dargelegt wird der Inhalt der beiden Texte und die jeweilige Filmadaption, um schließlich konkret auf die Figuren einzugehen und mittels Text- und Filmausschnitten zu beschreiben.
1.1 Alessandro Baricco
Alessandro Baricco zählt als Erfolgsautor der neunziger Jahre und kann in den Kontext
„neue italienische Erzählliteratur“, der sich seit den achtziger Jahren mit jungen Autoren und Autorinnen entwickelt, gestellt werden. (vgl. Fuchs 2001: 1) Die Beliebtheit seiner Texte liegt „zum einen in ihrer überschäumenden Fabulierlust [...] zum anderen in ihrer abwechslungsreichen, immer wieder mit musikalischen Prinzipien assoziierten Erzählweise, die ein reichhaltiges Inventar stilistischer und narrativer Schreibtechniken variiert“ (ebd.: 1).
Die Vielfältigkeit, die sich in Alessandro Bariccos Werken wiederspiegelt, zeigt sich auch in seinem Leben: Romanschriftsteller, Dramaturg, Werbetexter, Fernsehmoderator, Lehrer, Herausgeber, Kritiker, Essayist, Regisseur. Begonnen hat es am 28. Jänner 1958 in Turin, wo Baricco ebenfalls die Universität besuchte und Philosophie und Musikwissenschaften studierte. Auch in seinen Texten wird die Verarbeitung der Philosophie und der Musik sichtbar. Alessandro Baricco beginnt als Werbetexter zu arbeiten und widmet sich dann der Musikkritik. So veröffentlicht er 1988 einen Aufsatz über Gioachino Rossinis Opernwerk (Il genio in fuga) und vier Jahre später einen weiteren, der die Beziehung zwischen Musik und Moderne behandelt (L'anima di Hegel e le mucche del Wisconsin). Weiters schreibt Baricco für die Tageszeitungen La Repubblica und La Stampa. Er veröffentlicht Artikel, die verschiedenste Themen betreffen: Globalisierung, Sport, amerikanische Wahlen im Jahr 2000, Literatur, Theater, Kino, Musik etc. Seine Artikel aus den zwei Tageszeitungen wurden jeweils gesammelt und daraus die Sammelbände Barnum (1995) und Barnum 2 (1998) veröffentlicht.
Sein erster, im Jahr 1991 veröffentlichter Roman, welcher dem Autor großen Erfolg brachte, heißt Castelli di rabbia. Mit über 350.000 verkauften Exemplaren in Italien gewann Baricco dafür die zwei Literaturpreise Premio Campiello und Prix Médecis étranger. Der Roman spielt im 19. Jahrhundert in der fiktiven Stadt Quinnipark. Thema sind verschiedene Figuren und ihre Geschichten. Darunter befindet sich unter anderem der Signore Rail mit seiner Ehefrau, die sich auf einer Reise kennenlernten und beschlossen, nach Quinnipark zu ziehen. Signore Rail, der eigentlich eine Glasfabrik besitzt, geht weiterhin regelmäßig auf Reisen, ohne jedoch Grund und Ziel dafür mitzuteilen. Eines Tages kommt er mit einer Lokomotive mit dem Namen Elizabeth zurück, für die er eine Eisenbahnlinie bauen möchte.
Zwei Jahre später, 1993, erscheint der Roman Oceano Mare, der den Literaturpreis Premio Viareggio erhält. In Oceano Mare finden unterschiedliche Figuren in einem Gasthaus am Meer zusammen, die sich ihre Geschichten erzählen. Der Text ist in drei Bücher unterteilt:
Locanda Almayer, Il ventre del mare und I canti del ritorno. Im ersten Teil wird beschrieben, warum sich die Figuren genau an diesem Ort befinden, danach wird ein Ereignis über zwei Figuren erzählt und das dritte Buch beschreibt das Ende jedes Einzelnen. Alle haben unterschiedliche Probleme, die sie an diesem Ort konfrontieren möchten. Jede Figur aber hat sich diesen Ort aus demselben Grund ausgesucht: die Locanda liegt nämlich am Meer.
1994 veröffentlicht Baricco den Monolog Novecento. Un monologo, welcher im weiteren Verlauf für Theater und Film adaptiert wird. Die Musik ist in Novecento aufgrund des Protagonisten, welcher Klavier spielt, ein wesentlicher Bestandteil, weshalb Baricco in den Adaptionen die Liebe zur Musik zum Ausdruck bringen kann. Zwei Jahre später erscheint der Text Seta, der neben Novecento Untersuchungsgegenstand der vorliegenden Arbeit ist.
Für seinen folgenden Roman City, 1999 veröffentlicht, beschließt der Autor für die Vermarktung des Textes nur das Internet zu verwenden: Äußerungen werden ausschließlich mithilfe dieses Kommunikationsmittels getätigt. Der Protagonist des Romans City ist der hochbegabte Junge Gould, der in theoretischer Physik promoviert hat und bei einer Telefonumfrage die junge Frau Shatzy kennenlernt, die sein Kindermädchen wird. Sie schreibt an einem Western, er hört sich gerne Boxkämpfe im Radio an. Beide erzählen Geschichten, um sie herum entstehen Geschichten und weitere Figuren treten in das Leben der beiden. Der Titel des Romans erinnert an die Struktur des Textes - die einzelnen Geschichten stellen eine Stadt dar.
Um mit seinen Lesern näher in Kontakt zu treten, entsteht mit Baricco das City Reading Project, welches 2002 im Rahmen eines Festivals im Teatro Valle in Rom präsentiert wird.
An neun Abenden werden Ausschnitte aus dem Roman City gelesen und aufgeführt. Zuvor veranstaltete er ein Casting, um die passende 'Besatzung' zu finden, wobei er nicht den perfekten Schauspieler sondern den passenden 'Vorleser' finden wollte. Außerdem wählte er Musiker aus und fixierte mit einer Choreografin die Bewegungen der vortragenden Personen und die Lichter. Den Roman City wählte er, weil dieser geeignet erschien vorgelesen zu werden, „Mentre scrivevo quel libro pensavo spesso che leggerlo a voce alta sarebbe stato l' ideale“ (Baricco 2002), und das Festival Romaeuropa schien ihm dafür den passenden Rahmen zu bieten. (vgl. ebd.)
Die gleiche Form der Kommunikation verwendet der Schriftsteller bei seinem Roman Senza sangue, der 2002 veröffentlicht wird. Wie auch für den Roman City steht der Autor in einem Chat bereit, um mit seinen Lesern zu kommunizieren. Die Protagonistin in Senza sangue ist Nina. Im ersten Teil des Textes ist sie noch ein Kind und wird Zeugin eines Mordes an ihrem Vater und ihrem Bruder. Sie wird zwar in ihrem Versteck gefunden, aber von einem der Mörder zurück gelassen. Einige Jahre später, Nina ist nun erwachsen, trifft sie auf jenen Mann, der damals Mittäter gewesen war und sie entdeckt hatte. Die beiden treffen sich in einem Café und Ninas Intention ist es, an dieses schreckliche Ereignis zu erinnern und dorthin zurück zu kehren.
Weitere Romane wie Questa storia (2005), die aus den vier Romanen Emmaus (2009), Mr Gwyn (2011), Tre volte all‘alba (2012) und La sposa giovane (2015) bestehende
Sammlung I corpi und Smith & Wesson (2014) folgten.
Alessandro Baricco, der neben der Schriftstellerei einige weitere Tätigkeiten ausführte, schreibt nach der Adaptierung von Novecento weitere Theaterstücke wie zum Beispiel 1996 Davila Roa, das stark kritisiert wurde und zwar aufgeführt aber nie publiziert wurde und 2003 sein drittes Theaterstück Partita spagnola, welches über den italienischen Kastratensängers Farinelli handelt. Ebenfalls bleibt die Lesung des Romans City nicht die Einzige - ein Jahr danach trägt er in der Accademia Francese Il racconto dell'Iliade vor, woraus die Idee einer Neufassung von Homers Ilias entsteht und Baricco 2004 Omero, Iliade veröffentlicht.
Bariccos Schaffensbereich ist breit, so muss, neben weiteren vielen von ihm veröffentlichten Artikeln und Texten, auch seine Tätigkeit als Regisseur und
Drehbuchautor genannt werden. 2008 erscheint sein erster Spielfilm Lezione 21, für welchen er das Drehbuch schreibt und Regie führt. Literatur und Musik wird wieder vereint und der Film handelt über eine Figur seines Romans City und die neunte Sinfonie Beethovens. Die Aufgabe als Drehbuchautor führt er auch für die Adaptierung von Seta (2007) und Novecento (1998) aus, die Regie wird von François Girard bzw. von Giuseppe Tornatore übernommen.
Zwei weitere bedeutsame Tätigkeiten in seinem Leben, auf die aber hier nicht weiter eingegangen werden soll, ist zum einen die Gründung einer Schriftstellerschule. Bariccos Intention war es, sein Wissen und seine Erfahrungen als Lehrer an andere weiterzugeben, weshalb er 1994 mit weiteren Schriftstellern in Turin die Scuola Holden gründete. Zum anderen wird Bariccos Bekanntheitsgrad durch Fernsehauftritte gesteigert. Er arbeitet und moderiert für die Literatursendungen L’amore è un dardo (1993) oder Pickwick, del leggere e dello scrivere (1994). Mehr als 20 Jahre später tritt Baricco wieder im italienischen Fernsehen auf. Diesmal mit der Sendung Steinbeck, Furore, in welcher er aus dem bekannten Roman Furore von John Steinbeck (Originaltitel: The Grapes of Wrath, 1939 erschienen) vorliest. (vgl. „Un po’ di cose su “Furore”, letto da Baricco su Rai3”, https://www.ilpost.it/2017/10/02/furore-john-steinbeck-baricco/ 14.05.2020)
(Obige Ausführungen über das Leben Bariccos vgl. Agliati, Vöhringer 2008 und Campagna 2012)
Wie bereits erwähnt ist der Arbeitsbereich von Alessandro Baricco sehr weitläufig und vielfältig, für diese Arbeit wichtig ist aber seine Tätigkeit als Buchautor. Im Folgenden werden nun die Werke Seta und Novecento. Un monologo bearbeitet.
1.2 Seta
Ruhm und Anerkennung, vor allem auch außerhalb der Grenzen Italiens, erhielt Baricco mit dem 1996 erschienenen Text Seta. Er erzählt über einen französischen Seidenraupenhändler, der ins Ausland reist um Raupeneier zu erwerben um damit seinem Heimatort die Produktion von Seide zu ermöglichen.
Die Erzählweise von Seta ist knapp und das Werk erstreckt sich mit seinen 65 Kapiteln auf etwa 100 Seiten. Der Erzählstil ist fragmentarisch und fast minimalistisch, wobei die Thematik der Seide als narrative Metapher der inhaltlichen Einheitlichkeit gesehen werden kann. (vgl. Fuchs 2001: 12)
Diskutiert werden kann über die Gattung des Textes Seta. In der deutschsprachigen Ausgabe als Roman bezeichnet, spricht zum einen bereits die Länge des Textes dagegen.
Agliati und Vöhringer (2008: 130) geben an, dass der geringe Umfang aber auch die Stringenz und die Symbolik der Handlung für eine Novelle sprechen würden. Baricco hat die erste Ausgabe des Buches selbst kommentiert und meint zur Gattungszugehörigkeit des Textes: „Questo non è un romanzo. E neppure un racconto. Questa è una storia.“ Und er gibt eine sehr kure Inhaltsangabe: „Inizia con un uomo che attraversa il mondo, e finisce con un lago che se ne sta lì, in una giornata di vento“ (Baricco 1996). Für Alessandro Baricco ist der Text also einfach eine Geschichte, die sich zwischen dem Mann, der die Welt überquert und einem See abspielt.
1.2.1 Inhalt
Die Geschichte spielt in der zweiten Hälfte des 19. Jahrhunderts. In dem südfranzösischen Dorf Lavilledieu beginnt für den Leser das Leben des französischen Seidenraupenhändlers Hervé Joncour. Sein Vater, der Bürgermeister des Dorfs ist, hätte für ihn eine Karriere beim Militär vorgesehen. Als aber Baldabiou in Lavilledieu die Seidenraupenproduktion und das Seidengeschäft zum Zentrum macht, überredet jener Hervé, für ihn zu arbeiten. Da die europäischen Raupen von einer Seuche befallen waren, war es nun Joncours Aufgabe ins Ausland zu reisen, um gesunde Raupen zur Produktion von Seide in seinen Heimatort zu bringen. Seine erste Reise führt ihn nach Ägypten, wohin sich die Seuche nach und nach aber auch weiter ausbreitet. Die nächste Idee Baldabious soll Hervé ins unbekannte, weitentfernte Japan führen: „ – E dove sarebbe, di preciso, questo Giappone? […] – Sempre dritto di là. Fino alla fine del mondo“ (Seta 2008: 16).
Am 6. Oktober 1861 verabschiedet er Lavilledieu und seine Frau Hélène und begibt sich auf eine beschwerliche Reise quer durch Europa und Asien. Bei seinem ersten Aufenthalt lernt Hervé seinen Handelspartner Hara Kei kennen. An Keis Seite befindet sich ein junges Mädchen, welches ein Grund für Hervé ist drei weitere Male nach Japan zu reisen. Hervé spricht nie mit ihr, die Kommunikation erfolgt nur mit Blicken und Gesten. Trotzdem ist Hervé fasziniert von dem japanischen Mädchen und in ihm entfacht eine Sehnsucht, die es ihm erschwert keinen Gedanken an es zu fassen. Trotz des in Japan herrschenden Bürgerkriegs reist Hervé Joncour ein viertes und damit sein letztes Mal dorthin. Nicht nur der Bürgerkrieg stellt eine Gefahr für ihn dar, auch der mächtige Hara Kei, der den Kontakt zwischen Joncour und dem Mädchen verwehren möchte, ist eine Bedrohung für Hervé. Aufgrund des Krieges ist das japanische Dorf, in das Hervé Joncour wegen der
Raupeneier reiste, bereits von allen Bewohnern verlassen, auch von Hara Kei und seinem Mädchen ist keine Spur mehr. Hervé macht sich zwar auf die Suche, muss die Insel aber erfolglos wieder verlassen. Die Raupenlarven, die er somit an einem anderen Ort in Japan kaufen musste, sind wegen seiner verspäteten Rückkehr nach Hause bereits geschlüpft und gestorben und damit nicht mehr zu verwenden.
Nachdem Hervé zu Hause angekommen ist und sich ein friedliches Zusammenleben mit seiner Frau Hélène eingestellt hat, erhält er einen Brief in japanischer Schrift, den er bei der japanischen Prostituierten Madame Blanche übersetzen lässt. Der Brief beschreibt eine Liebesszene Joncours mit dem Mädchen, ist aber zugleich Abschiedsbrief. Sie bittet ihn nicht mehr zu handeln, da es für beide gefährlich sei. Hervé lebt zufrieden an der Seite seiner Frau, bis diese erkrankt und folglich stirbt.
Eines Tages findet Hervé auf dem Grab seiner Ehefrau Hélène kleine blaue Blumen, die gleiche Art, die er bei Madame Blanche gesehen hat. Dieser Hinweis führt ihn zu ihr.
Madame Blanche erzählt von dem Besuch Hélènes und ihrem bereits verfassten Brief, der in die japanische Schrift übersetzt werden sollte. Hélène wollte wie dieses Mädchen sein, wie Madame Blanche es Hervé erklärte: „Sapete, monsieur, io credo che lei avrebbe desiderato, più di ogni altra cosa, essere quella donna. Voi non lo potete capire. Ma io l’ho sentita leggere quella lettera. Io so che è così.” (Seta 2008: 115)
Hervé lebt weitere 23 Jahre in seinem Heimatort, den er nie wieder verlässt. Er pflegt weiterhin seinen angelegten Park und erzählt anderen von seinen Reisen.
1.2.2 Verfilmung: Seta
Der Bekanntheitsgrad und die Internationalisierung des Buches Seta von Alessandro Baricco waren ausschlaggebend für dessen Verfilmung. Mehr als zehn Jahre nach der Veröffentlichung der Erstausgabe 1996 wurde der Film herausgegeben. Der Film erhielt wenig positive Rückmeldungen und gewann somit auch keinen Filmpreis.
Die Originalverfilmung ist in englischer Sprache, weshalb der Film, gleich wie der englische Buchtitel, den englischen Namen Silk trägt. Auch der italienische Filmtitel hat denselben Titel wie die italienische Fassung des Buchs. Der Film wurde 2007 produziert und kann dem Genre Drama zugeordnet werden. Regie führte der kanadische Regisseur François Girard, der gleichzeitig mit Michael Golding das Drehbuch verfasste. Als Produktionsländer können die folgenden angegeben werden: Kanada, Frankreich, Italien, Großbritannien, Japan.
Die Verfilmung wurde sehr getreu an den Text Bariccos angelehnt. Die Protagonisten und deren Handlungen sind dieselben, kleine Unterschiede, die den Plot aber nicht verändern, können beobachtet werden. Das sind zum Beispiel weitere Figuren oder Variationen der Namen, der Orte oder der Kleidung.
1.2.3 Die Figuren
Die Figuren spielen bei der Modellierung der Handlung eines Films eine grundlegende Rolle. Sie können auf unterschiedlichen Ebenen charakterisiert werden bzw. sollten auf diesen Ebenen differenziert betrachtet werden. Deshalb werden im Folgenden kurz die Figurenkonfiguration, -konstellation und die Merkmalszuweisung erklärt, um daraufhin die Figuren der Filme bezüglich dieser Ebenen einzuordnen.
Die Figurenkonfiguration ist auf der Ebene der Szene einzuordnen und beschreibt das Auftreten und die Interaktion der Figuren. Ausschlaggebend ist wo, wann und wie häufig die jeweilige Figur vorkommt. Jene, die häufiger auftauchen, besitzen eine „visuelle Dominanz“ (Gräf u.a. 20172: 173) gegenüber jenen, die in weniger Szenen präsent sind.
Die Figur, die den Verlauf des Films bestimmt und diesen einrahmt, kann als Protagonist bezeichnet werden. In einem Film können mehrere Protagonisten existieren.
Die Figurenkonstellation betrifft die viel weitläufigere Ebene des Gesamtfilms. Dabei werden die Beziehungen zwischen den Figuren betrachtet und Figuren werden, wenn möglich, zu bestimmten Klassen zusammengefasst. Wird eine schematische Figurenkonstellation angefertigt, dient diese zum einen dazu, sich eine Übersicht über das Figureninventar zu machen und zum anderen, um sich den Film schnell wieder ins Gedächtnis rufen zu können. (vgl. Gräf u.a. 20172: 173f.)
Für die Erstellung einer Figurenkonstellation können folgende Leitfragen hergenommen werden, um eine graphische Darstellung anzufertigen. Die Fragen sind aus der Einführung Italienische Literaturwissenschaft von Gröne, Kulessa, Reiser (2007: 146) entnommen. Sie sind auf die Analyse eines Textes ausgelegt, können aber gleichermaßen für die Figurenanalyse eines Films verwendet werden.
▪ Welche Figuren gibt es?
▪ Wie stehen sie zueinander in Beziehung?
▪ Sind sie eigenständig oder immer mit anderen Figuren auf der Erscheinungsfläche?
▪ Wo bestehen Oppositionen zwischen den Figuren?
▪ Sind die Beziehungen zwischen den jeweiligen Figuren einseitig oder beruhen sie auf Gegenseitigkeit?
▪ Welchen Wert hat eine Figur für die andere?
▪ Welche anderen beeinflusst jede Figur im Lauf der Handlung?
Mit diesen Begriffen ist es nun möglich, die Figuren mit Hilfe ihrer Merkmale zu beschreiben. Figuren sind „künstliche Konstrukte und damit ein Bündel von Merkmalen und Daten“ (Gräf u.a. 20172: 174), die durch den Film auf sie übertragen werden. Dies geschieht durch Figurenreden (die Figur spricht über sich selbst oder über eine andere) oder durch Verhaltensweisen. Auch können sie durch die Umgebung, durch kulturelles Wissen oder zum Beispiel durch eine bestimmte Kameraeinstellung semantisiert werden.
(vgl. ebd.: 174f.)
Mit dieser kurzen Einführung zu einer möglichen Analyse und Beschreibung von Figuren eines Films, soll nun auf die beiden Filme dieser Arbeit Bezug genommen werden. An dieser Stelle werden die Figuren von Seta beschrieben werden und im nächsten Kapitel zu Novecento jene der Verfilmung La leggenda del pianista sull’oceano. Neben dem Film wird auch mit Textpassagen aus den Büchern auf die Merkmale der Figuren Bezug genommen.
Der Protagonist der Geschichte ist, wie mittlerweile schon bekannt, der Franzose Hervé Joncour. Er besitzt eine starke visuelle Dominanz gegenüber den anderen Figuren, da er in den meisten Szenen vorkommt. Außerdem rahmt er den Film ein, da er zu Beginn und am Ende des Films präsent ist. Gegen den Willen seines Vaters widmet er sich dem Handel von Seidenraupeneiern und erwirbt diese in weit entfernten Ländern, um damit in seiner Heimatstadt Lavilledieu kostbare Seide herstellen zu können.
Herve Joncour aveva 32 anni.
Comprava e vendeva.
Bachi da seta. (Seta 2008: 3)
Abb. 1: Hervé Joncour
Seine ersten Aufträge und demzufolge langen Reisen sind von externen Faktoren bestimmt: Baldabiou überredet ihn dazu und der finanzielle Aspekt stellt die Motivation dar diese Arbeit anzunehmen. Die letzte Reise jedoch war selbstbestimmt und er wollte sie trotz schlechter Bedingungen antreten. Unglücklicherweise führten jene Voraussetzungen zu einem großen Misserfolg.
In der Verfilmung wird Hervé Joncour vom amerikanischen Schauspieler Michael Pitt dargestellt. Der Protagonist ist ein Mann mittlerer Statur, er hat blonde, etwas längere Haare und trägt, wenn er sich in seinem Heimatdorf befindet keinen Bart. Während seiner Reisen hat er keine Möglichkeit zur Rasur, weshalb er immer mit einem Vollbart nach Frankreich zurückkehrt. Er wird als liebender Ehemann dargestellt und versucht seiner Ehefrau alles zu ermöglichen. So plant und konstruiert er zum Beispiel einen großen Garten, den sie sich gewünscht hat. Trotz der starken Liebe zu seiner Frau, spürt Hervé eine Anziehungskraft zum asiatischen Mädchen, weshalb er es nicht schafft, sich von den Gefühlen zum Exotischen loszureißen.
Zu unterscheiden sind die Erzähler in Text und Film. Während der Text in der dritten Person geschildert wird, der Erzähler also ein heterodiegetischer Erzähler ist, ist der Erzähler in der Verfilmung Hervé selbst. Der Film beginnt mit der jungen Japanerin, woraufhin folgende Worte gesprochen werden:
Vorrei parlartene. E vorrei farlo adesso. Perché ho bisogno di raccontarlo a qualcuno. E forse quel qualcuno sei tu. Credo che tutto abbia avuto inizio quel giorno quando tornai a casa in licenza. Il giorno in cui per la prima volta vidi Hélène. [...]
Schnell wird ersichtlich, dass die erzählende Figur der Protagonist Hervé Joncour ist. Es scheint, als ob er sich an den Rezipienten des Films wendet und diesem seine Geschichte schildern möchte. Als Zuseher wird man durch die direkte Zuwendung des Erzählers aufmerksam und fühlt sich integriert.
Am Ende des Films stellt man aber fest, dass Hervé die Erzählung an Ludovic, der Sohn einer Freundin Hélènes, richtet. Der junge Mann kannte Hélène und hat Hervé bei der Bepflanzung des Gartens geholfen. Hervé berichtet innerhalb der Geschichte von den Erlebnissen, weshalb es eine intradiegetische Erzählung ist, da sie Teil der erzählten Welt ist. (heterodiegetisch und intradiegetisch vgl. Gröne, Kulessa, Reiser 2007: 139)
Hervé ruft Ludovic zu sich auf eine Parkbank und es ertönen dieselben Worte (Vorrei parlartene etc.). Währenddessen erscheint die glückliche Hélène auf der Bildfläche, die sich in einem Gewässer befindet (diesmal ist es nicht das japanische Mädchen).
Abb. 2: Ludovic und Hervé
Schließlich wird wieder Hervé mit traurigem Blick gezeigt, der folgende Worte spricht:
„Così adesso sai la vera storia.“ Dieser Rahmen spannt sich zu Beginn des Films auf und am Ende wird deutlich, dass die eigentliche Erzählung eine Binnenerzählung ist.
Die Frau an Joncours Seite heißt Hélène. Während sie im Text bereits verheiratet sind, ist die Hochzeit der beiden Teil des Films.
Abb. 3: Hélène
Lavilledieu era il nome del paese in cui Hervé Joncour viveva.
Hélène quello di sua moglie. (Seta 2008: 5)
Era una donna alta, si muoveva con lentezza, aveva lunghi capelli neri che non raccoglieva mai sul capo. Aveva una voce bellissima. (Seta 2008: 21)
Der Unterschied der Figur zum Film wird visuell ersichtlich. Hélène trägt im Film langes blondes Haar, welches sie meist hochsteckt oder zu einem Zopf flechtet. Im Text hingegen hat sie langes dunkles Haar, welches sie nie hochsteckt. Hélène arbeitet als Lehrerin, liebt bepflanzte Gärten, weshalb sie sich für ihr Eigenheim einen wünscht, und erhofft sich sehnlichst ein Kind. Die Sehnsucht danach kann ihr Hervé nicht erfüllen.
Hélène ist als Ehefrau des Protagonisten eine weitere wichtige Figur in Film und Text. Als Protagonistin kann sie nicht bezeichnet werden, da sie im Gegensatz zu Hervé in den Szenen eine untergeordnete Rolle spielt und nicht so oft auftritt. Eher wird die Liebe zu Hervé betont, als die Figur Hélène an sich behandelt wird.
Verkörpert wird Hélène von der britische Schauspielerin Keira Knightley, die durch Filme wie zum Beispiel Fluch der Karibik oder Stolz und Vorurteil bekannt ist. Für die Rollen in diesen Filmen wurde sie auch für verschiedene Filmpreise nominiert.
Baldabiou ist der Geschäftsmann der Geschichte, der das Dorf Lavilledieu bereichert. Er ist ursprünglich nicht aus Lavilledieu, sondern ist zugereist, und schlägt bei seiner Ankunft in dem Dorf dem Bürgermeister vor, eine Seidenproduktion zu eröffnen. Es werden damit Arbeitsplätze für die Bewohner geschaffen und mit den verkauften Produkten wird einiges an Geld verdient. Wie bereits erwähnt ist er es, der Hervé dazu überredet, die langen Reisen für die wertvollen Eier zu tätigen, als aber schlussendlich Krieg in Japan herrscht, rät er Hervé ab dorthin zu reisen, um ihn nicht in Gefahr zu bringen.
Abb. 4: Baldabiou und Hervé
Baldabiou spielt meistens Billard, wenn er auf der Bildfläche erscheint. Stets spielt er allein aber immer gegen sich selbst: seine rechte Hand allein stellt einen Spieler dar und seine rechte Hand mit der linken Hand als Stütze. In der deutschen Fassung des Films antwortet Baldabiou Hervé auf die Frage ob es denn nicht schwierig genug mit zwei Händen sei: „An dem Tag an dem der Krüppel gewinnt, verlass‘ ich die Stadt und komme nie mehr zurück.“ Diese Situation ist schließlich angeblich ausschlaggebend für Baldabiou das Dorf zu verlassen. An dieser Stelle wird außerdem ein intertextueller Bezug auf ein anderes Werk Bariccos genommen. Baldabiou erzählt: „Una volta ho conosciuto uno che si era fatto costruire una ferrovia tutta per lui. [...] E il bello è che se l’era fatta fare tutta diritta, centinaia di chilometri senza una curva.” (Seta 2008: 110f.) Damit verabschiedet er sich bei Hervé und Hélène, die ihn an den Bahnsteig begleitet haben. Dieses Zitat bezieht
sich auf Bariccos Roman Castelli di rabbia, in welchem der Protagonist für eine Lokomotive eine lange, gerade Eisenbahnlinie bauen möchte.
Die Rolle von Baldabiou übernimmt der ebenfalls britische Schauspieler Alfred Molina, der durch viele Filme und Fernsehserien bekannt ist und auch Auszeichnungen dafür gewonnen hat bzw. als Darsteller dafür nominiert wurde (z.B. Spider-Man 2).3
Der japanische Handelspartner Hara Kei bzw. Hara Jubei (in der Verfilmung) verkörpert mit seinen langen dunklen Haaren das Fremde und Exotische. Der Schauspieler dieser Figur ist der Japaner Koji Yakusho.
Il kimono scuro, i capelli neri, perfettamente raccolti sulla nuca. (Seta 2008: 61)
Abb. 5: Hara Jubei
An seiner Seite befindet sich stets ein junges Mädchen, dessen Augenform ihre europäische Herkunft verraten könnten. Das Mädchen ist Haras Konkubine, in die sich Hervé ohne jegliche Kommunikation verliebt - nicht einmal ihren Namen bringt er in Erfahrung. (vgl. Rebane 2005: 387)
Abb. 6: das japanische Mädchen
Der Umgang mit dem Mädchen scheint sehr zärtlich zu sein, gegenüber Hervé wirkt er in jeder Szene wie eine Bedrohung. Grund dafür könnte sein, dass Hara die Anziehung zwischen den beiden bemerkt und diese sicher nicht seiner Vorstellung einer Handelsbeziehung entspricht.
3 vgl. Wikipedia: „Alfred Molina“, https://de.wikipedia.org/wiki/Alfred_Molina (20.04.2020)
Hara Kei besitzt im Text ein Vogelhaus mit einer großen Anzahl an unterschiedlichsten Vögeln und auch in der Verfilmung beobachtet er den Vogelflug.
Si ricordò di aver letto in un libro che gli uomini orientali, per onorare la fedeltà delle loro amanti, non erano soliti regalar loro gioielli: ma uccelli raffinati, e bellissimi. (Seta 2008:
42)
Hervé bezeichnet dieses gefüllte Vogelhaus „pegno d’amore“ (=Liebespfand), welches eines Tages geöffnet wird, um die vielen Vögel frei zu lassen. Dieses Spektakel soll ein Zeichen dafür sein, dass etwas Gutes passiert ist.
Der Japaner schwankt, wie bereits erwähnt, zwischen dem professionellen Handelspartner und dem bedrohlichen Herrscher des japanischen Dorfs, der nicht davor zurück schreckt, einen jungen Bewohner als Zeichen umbringen zu lassen.
Die Figur des Mädchens, welches sich stets an Haras Seite befindet, spricht nie ein Wort, weshalb sie geheimnisvoll wirkt. Die Verbindung zwischen der jungen Frau und Hervé scheint vertraut - die Blicke treffen sich ständig und das Mädchen scheint die Anziehung ebenfalls zu bemerken. Das Mädchen schreibt sich nur über Mimik und Gestik seine Merkmale zu, da es nie spricht. Dieser Umstand liegt auch daran, dass es der Sprache des fremden Hervés nicht mächtig ist. Dies wird von Hara angemerkt, nachdem Hervé sich an das Mädchen richtet und sagt, er hoffe sie bald wieder zu sehen: „Non conosce la vostra lingua.“ (Seta 2008: 61)
Abb. 7: Madame Blanche
Die Figur der Madame Blanche wird hier noch kurz erwähnt, da sie in der Figurenkonstellation eine wichtige Rolle spielt und als Japanerin ein wichtiges Bindeglied darstellt. Sie ist es, die die geheime Botschaft, die Hervé von dem Mädchen erhält, übersetzt und ihm rät, jenes zu vergessen. Und sie ist es, die die Ehe von Hervé und Hélène mit einem von Hélène formulierten und von ihr ins Japanische übersetzten Brief rettet. Erst nach Hélènes Tod erfährt dies Hervé und ihm wird bewusst, wie groß ihre Liebe zu ihm gewesen ist.
Figurenkonstellation Seta
Für die Erstellung der Figurenkonstellation können die oben formulierten Fragen beantwortet werden, um sich über die Beziehungen zwischen den Figuren klar zu werden.
Die wichtigsten Figuren sollen in die graphische Darstellung miteinbezogen werden, das heißt jene Figuren, die eine Rolle für das Funktionieren des Textes bzw. Films spielen.
Hervé steht in der Mitte der Figurenkonstellation, da er der Protagonist der Handlung ist.
Er ist mit Hélène verheiratet, die ihren Mann liebt - es besteht eine beidseitige Beziehung zwischen dem Ehepaar. Auch mit Baldabiou existiert eine Gegenseitigkeit: Baldabiou ist Hervés Arbeitgeber und Hervé bringt die Ware nach Frankreich und durch die Seidenproduktion Geld, womit sich Baldabiou bereichert. Auch die Beziehung zu Hervés japanischen Handelspartner beruht auf Gegenseitigkeit, da es die Ware als Tausch gegen Gold gibt. Dennoch haben die Seidenraupeneier für Hervé einen höheren Stellenwert, als für Hara das Gold, der nicht von Hervés Bezahlung abhängig ist. Die Beziehung zum Mädchen ist ebenfalls eher einseitig. Trotz einer Botschaft, die sie dem Franzosen gibt, dem Augenkontakt und den ständigen Gesten, verliebt sich Hervé und kehrt wegen des Mädchens einige Male nach Japan zurück. Die unterbrochene Linie zwischen dem Mädchen und Madame Blanche wurde eingezeichnet weil beide der japanischen Sprache mächtig sind. Die Japanerin, die in Frankreich lebt, stellt die Brücke zum Verständnis zwischen Hervé und dem Mädchen dar. Auch Hélène steht in einer Beziehung zu Madame Blanche, da diese ihr helfen möchte, Hervé von den Gedanken an die junge Japanerin loszureißen. In welcher Verbindung Hélène und Baldabiou stehen, wird nicht offensichtlich dargestellt. Die einzige Szene, in welcher vermutet werden kann, dass Baldabiou mehr war, als der Arbeitgeber von Hervé, ist, als er die Stadt verlässt und Hélène am Bahnsteig in den Armen Hervés weint, obwohl sie dies zuvor nie tat. Dies wird nur im Text erzählt, da Hélène in der Verfilmung bereits tot ist, als Baldabiou in den Zug steigt. Die Figur des Ludovics ist nur in der Verfilmung präsent, trägt aber dazu bei, die
Hervé Hélène
Hara Kei/Jubei
Baldabiou
Mädchen Madame Blanche
Ludovic
Rahmenhandlung der Geschichte aufzuspannen. Er steht in der Figurenkonstellation zwischen Hervé und Hélène, da er mit beiden eine bestimmte Verbundenheit besitzt. Da er der Sohn einer Freundin Hélènes ist, kennt sie ihn seit er ein Baby ist, und ist der Grund, weshalb sie ein eigenes Kind gebären wollte. In der Verfilmung hilft er Hervé dabei, Hélènes Wunsch eines Gartens zu verwirklichen. Und er ist derjenige, dem Hervé seine Geschichte erzählt.
1.3 Novecento. Un monologo
Im Jahr 1994 wurde der Monolog Novecento veröffentlicht, welcher von Baricco als Bühnenstück angedacht und sogar für ein bestimmtes Theaterensemble, wie der Autor es im Vorwort erläutert, geschrieben wurde. (vgl. Fuchs 2001: 10)
Ho scritto questo testo per un attore, Eugenio Allegri, e un regista, Gabriele Vacis. [...]
Adesso che lo vedo in forma di libro, mi sembra piuttosto un testo che sta in bilico tra una vera messa in scena e un racconto da leggere ad alta voce. Non credo che ci sia un nome, per testi del genere. (Baricco 2012: 3)
Für Baricco ist es offensichtlich nicht von großer Wichtigkeit das Genre des Textes festzulegen, aber er möchte eine Geschichte schreiben, an der die Leser Gefallen finden.
Damit könnte das Werk als Erzähltheater bezeichnet werden, da dem Text ein Auftrittsszenario und eine dramatische Struktur fehlt. (vgl. Lüderssen 2008: 379)
Novecento erzählt von einem Klaviertalent, welches auf einem Schiff sein Leben verbringt.
Baricco konnte damit die Liebe zur Musik einbringen, und vor allem die Adaptionen (Film und Theater) ermöglichten ihm, den musikalischen Aspekt zu realisieren.
1.3.1 Inhalt
Die Handlung des Textes Novecento findet in der ersten Hälfte des 20. Jahrhunderts statt.
Hauptaustragungsort ist das Schiff mit dem Namen Virginian, welches als Verkehrsmittel zwischen Europa und Amerika fungiert. Im Jahr 1900 findet der Seemann Danny Boodmann ein Baby, welches nach Ankunft in Amerika zurückgelassen wurde. Er tauft es Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento. Als Novecento acht Jahre alt ist, stirbt Danny Boodmann und der Kapitän des Schiffes will folglich nicht die Verantwortung über das Kind übernehmen. Novecento soll von der Behörde mit an Land genommen werden, er versteckt sich aber so gut und wird bis zur Abfahrt des Schiffes nicht gefunden. Ein paar Tage später wird Novecento vom Kapitän beim Klavierspielen im Ballsaal erwischt und bereits zu diesem Zeitpunkt wird ersichtlich, dass der Junge ein Klaviertalent ist. Im Laufe
der Geschichte wird bekannt, dass Novecento sich seine Fähigkeiten, wie Fuchs (2001: 10) es ausdrückt, mimetisch aneignet und durch Beobachtung die Musik reproduziert.
Die Geschichte wird vom Trompetenspieler Tim Tooney erzählt, der, als Novecento 27 Jahre alt ist, auf das Schiff kommt. Die beiden lernen sich in einer stürmischen Nacht kennen, als Novecento mit ihm und dem Klavier durch den Ballsaal rollt. Sie werden vom Kapitän schließlich in den Maschinenraum verbannt, wo Tim mehr über das Leben Novecentos herausfindet. Novecentos Stärke ist es die Passagiere zu beobachten. Das ist der Grund warum der Protagonist, obwohl er das Schiff nie verlassen hatte, einige Orte der Welt gedanklich bereist hatte. Die Erzählungen der Personen und die damit verknüpften Gefühle lässt Novecento in seine Musik mit einfließen.
Eines Tages fällt Novecento den Entschluss in New York von Bord zu gehen, um sich von dort aus das Meer anzusehen. Tim versteht diese Begründung nicht:
“Sono trentadue anni che lo vedi, il mare, Novecento.“ “Da qui. Io lo voglio vedere da là.
Non è la stessa cosa.” (Novecento 2012: 55)
Novecento wagt diesen für sein Leben großen Schritt nicht und bleibt für sein restliches Leben auf der Virginian.
Tim verlässt das Schiff als Novecento 33 Jahre alt ist, wodurch der gemeinsame Weg der beiden endet. Nach dem Krieg erhält Tim einen Brief, der ihm mitteilt, dass die Virginian in die Luft gesprengt werden soll. Er ist sich sicher, dass sich Novecento noch auf dem Schiff befindet und reist in den Hafen von Plymouth, um auf dem Schiff nach Novecento zu suchen. Sie treffen dort das letztes Mal aufeinander. Novecento sitzt auf Dynamit, philosophiert über sein Leben und wartet darauf, mit dem Schiff die Welt zu verlassen.
1.3.2 Verfilmung: La leggenda del pianista sull’oceano
Novecento wird im Jahr 1998 als Verfilmung adaptiert. Der Film trägt nicht den gleichen Titel wie der Text, sondern im Italienischen La leggenda del pianista sull'oceano. Der Regisseur des Films ist der Italiener Giuseppe Tornatore, der unter anderem den mit dem Oscar preisgekrönten Film Nuovo Cinema Paradiso produzierte.
Giuseppe Tornatore wurde 1956 in Sizilien geboren, der Ort, an dem auch viele seiner Filme erzählt werden. Er interessierte sich bereits in jungen Jahren für das Kino, inszenierte mit 16 Jahren Pirandello und drehte kurze Filme zum Beispiel bei Hochzeiten.
Sein erster Kinofilm Il Camorrista erscheint 1986, für welchen er für die Arbeit als Regisseur den Preis Nastro d’Argento gewinnt. Zwei Jahre später kommt sein Film Nuovo
Cinema Paradiso heraus, der vorerst ignoriert wird. Schlussendlich aber, nachdem er in Cannes einen Preis und schließlich einen Oscar als bester fremdsprachiger Film erhält, stellt dieser einen großen Erfolg für Tornatore dar. Nach seinem ersten Erfolg entstehen weitere Filme unter anderem auch Dokumentationen und schließlich erscheint 1998 die Verfilmung des Bestsellers Novecento. Der Titel des Films wird nicht vom Text übernommen, sondern lautet im Italienischen La leggenda del pianista sull’oceano. Der Erfolg Tornatores bleibt bestehen und es erscheinen einige weitere Filme, einige davon gewinnen Filmpreise oder werden für den Oscar nominiert. (vgl. Barbara Mattiuzzo)
1.3.3 Die Figuren
Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento, kurz Novecento genannt, ist der Protagonist der Geschichte. Trotz unterschiedlicher Betitelung der beiden Medien, beinhalten Text und Film die Hauptfigur im Titel. Novecento ist nämlich der Ozeanpianist (il pianista sull'oceano).
Die Figur des Novecento rahmt den Film ein. Ihr gesamtes Leben wird dargestellt - der Film startet mit Novecento als Baby und endet mit seinem Tod. Da der Film das ganze Leben des Protagonisten abbildet, wird Novecento von insgesamt vier Figuren verkörpert:
▪ Novecento als Baby, als Danny Boodmann es findet und im Maschinenraum aufzieht,
Abb. 8: Novecento als Baby
▪ Novecento als Kleinkind, als Danny ihm das Lesen beibringt,
Abb. 9: Novecento als Kleinkind
▪ Novecento als achtjähriger Junge, als Danny stirbt und sein Talent als Klavierspieler offenbart wird,
Abb. 10: Novecento als Achtjähriger
▪ und schlussendlich der erwachsene Novecento, der den größten Teil der Verfilmung einnimmt und vom bekannten britischen Schauspieler Tim Roth verkörpert wird.
Abb. 11: Novecento als Erwachsener
Danny Boodmann übernimmt die Vaterrolle von Novecento. Er findet das Baby in einer Schachtel und beschließt, es großzuziehen. Danny arbeitet als Seemann auf dem Schiff und nimmt den kleinen Novecento sogar zu seiner Arbeit im Maschinenraum mit. Danny bringt dem Jungen das Lesen und Schreiben bei. Er ist immer gut gelaunt und lacht sogar noch an seinem Sterbebett, als Novecento ihm die albernen Namen von Rennpferden vorliest.
Leider stirbt er als der Junge acht Jahre alt ist und damit zum Waisenkind wird. Danny Boodmann wird in der Verfilmung vom amerikanischen Schauspieler Bill Nunn verkörpert.
Abb. 12: Danny Boodmann
Der Erzähler im Text wie auch in der Verfilmung ist die Figur des Trompetenspielers Tim bzw. Max Tooney, der Novecento erst im Erwachsenenalter kennenlernt. Die Filmrolle übernahm der amerikanische Schauspieler Pruitt Taylor Vince. Tim/Max ist der fast auktoriale Erzähler der Geschichte, der das Leben Novecentos von seiner Geburt bis zu seinem Tod kennt. In gewissen Passagen stellt die Figur den ‚Allwissenden‘ dar, in anderen schlüpft er in seine eigene bzw. in die Rolle Novecentos. (vgl. Fuchs 2001: 10)
Abb. 13: Max Tooney
Die Einbettung der Figur in die Geschichte passiert in den beiden Medien auf unterschiedliche Weise. Während im Text der Erzähler die Geschichte einfach beginnt vorzutragen, sich selbst vorzustellen und das Leben Novecentos abzubilden, wird in der Verfilmung eine Rahmenhandlung mit einer weiteren Figur hinzugefügt. Diese Figur ist Besitzer eines Musikgeschäfts, welchem Max seine Trompete verkaufen möchte. Er will sich von seinem wertvollen Instrument trennen, womit er sich gleichzeitig von einer Vielzahl an Erinnerungen lösen würde. Diese Erinnerungen teilt Max aber dem älteren Eigentümer des Geschäfts mit - er erzählt rückblickend von seiner Zeit auf der Virginian und damit von Novecento.
Tim/Max betrat die Virginian als er 17 bzw. im Film 24 Jahre alt war. Das Schiff war auf der Suche nach neuen Angestellten und er ergriff seine Chance und präsentierte sein Trompetenspiel. Es wurden eigentlich keine neuen Musiker gesucht, Tim/Max spielte seine Trompete und begeisterte. Er wurde Musiker der Atlantic Jazz Band, die täglich mehrere Konzerte spielte.
Quando c'ero salito avevo diciassette anni. E di una sola cosa mi fregava, nella vita:
suonare la tromba.[...] Li abbiamo già i suonatori, disse il tizio [...] “Ci vanno matti, per quella musica, lassù.” [...]E quella specie di sorriso voleva dire che mi avevano preso.
(Novecento 2012: 9f.)
Auch Novecento war Teil dieser Band und präsentierte sein Talent auf dem Klavier. Die Passagiere waren davon begeistert und erzählten dies nach dem Verlassen des Schiffs
weiter. Novecento wurde zur Sensation - ein junger Mann, der auf dem Schiff geboren wurde, dieses nie verlassen hatte und Klavier spielte, als hätte er nie etwas anderes getan.
Der bekannte Jazzpianist Jelly Roll Morton erfuhr dadurch von Novecento. Er betrat die Virginian, um Novecento kennenzulernen und sich davon zu überzeugen, dass dieser kein besserer Klavierspieler als er selbst sei. Er war von sich und seinem Können überzeugt und forderte Novecento daher zu einem Klavierduell gegen ihn auf. Jelly Roll Morton musste sich schließlich mit einer Niederlage geschlagen geben und verließ danach das Schiff.
Abb. 14: Jelly Roll Morton
Den Jazzpianisten Jelly Roll Morton spielt der amerikanische Schauspieler Clarence Williams III, der selbst Sohn eines Musikers und Enkelsohn eines Jazz- und Bluesmusikers ist.4
Eine Nebenrolle im Film und eine Figur, die im Text nicht präsent ist, ist ein junges Mädchen, welches von der französischen Schauspielerin Mélanie Thierry verkörpert wird.
Es erregt während der Aufnahme eines Klavierstücks die Aufmerksamkeit Novecentos. Er verliebt sich in sie und möchte ihr die Platte mit dem Lied der Aufnahme geben, doch er ist schüchtern und traut sich nicht. Letztlich ist es ihre Einladung am Hafen von New York, sie besuchen zu kommen, die Novecento dazu ermutigt das Schiff zu verlassen.
Abb. 15: junges Mädchen
4 vgl. Wikipedia: „Clarence Williams III“, https://en.wikipedia.org/wiki/Clarence_Williams_III (27.02.2020)
Figurenkonstellation von Novecento und La leggenda del pianista sull‘oceano
Im Mittelpunkt stehen der Protagonist Novecento und sein Freund und der Erzähler Tim/Max Tooney. Dieser ist nämlich genau so wichtig für die Erzählung, da er über Novecentos Lebens genau so viel weiß wie der Protagonist selbst und dieses Wissen weitergeben kann. Die Beziehung zwischen den beiden beruht ab deren Kennenlernen im Erwachsenenalter auf einer Gegenseitigkeit, weil sie zu besten Freunden werden. In Novecentos Kindheit ist seine wichtigste Bezugsperson Danny Boodmann, sein Finder und
„Vater“, da er ihn großzieht. Als Baby und Kleinkind ist er abhängig von ihm, und Danny übernimmt die Verantwortung, anstatt den Jungen am Festland wegzugeben. Als dieser jedoch stirbt ist Novecento auf sich alleine gestellt. Im Erwachsenenalter hat Novecento viele Bekannte und Bewunderer, die einzige Figur, die ihm nahe steht, ist aber nur der Trompetenspieler.
Der bekannte Jazzpianist Jelly Roll Morton steht in einer duellierenden Beziehung zu Novecento. Novecento wirkt vor dem Klavierduell naiv und denkt, jeder würde ihn mögen.
Mit Morton erfährt er aber das Gegenteil. Die Herausforderung zeigt ihm, dass sein Erfolg und sein Können nicht von jedem wertgeschätzt wird.
Die Liebesgeschichte mit dem Mädchen ist nur in der Verfilmung präsent und doch ein wichtiger Teil für dessen weitere Entwicklung. Novecento verliebt sich, ist jedoch zu schüchtern sie anzusprechen und kennenzulernen. Die Zeit auf dem Schiff jedoch ist begrenzt und somit verlässt das Mädchen das Schiff schließlich bei ihrer Ankunft in New
Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento Danny Boodmann
Tim/Max Tooney
Jelly Roll Morton Mädchen
Besitzer des Musikgeschäfts
York, und Novecento sieht es nie wieder. Als Figur stellt sie im Film einen Motor dar, der die Motivation Novecentos nach einem Leben auf dem Festland verstärkt.
Ebenfalls ist der Besitzer des Musikgeschäfts nur eine Figur des Films. Wie bereits erwähnt ist es jene, der Max Tooney die Geschichte Novecentos erzählt. Er ist damit Teil der Rahmenhandlung: Max möchte ihm seine Trompete verkaufen, stößt dann aber im Geschäft auf die einzige Schallplatte Novecentos, von der er geglaubt hatte zerstört worden zu sein. Der Unterschied zur Rahmenerzählung von Seta ist, dass bei La leggenda del pianista sull’oceano bereits zu Beginn offensichtlich ist, um welche Art von Erzählung es sich handelt.