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View of Loris Premuda: STORIA DELLA MEDICINA: RUOLO E PROSPETTIVE

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Prikaz knjige Acta med-hist Adriat 2008;6(1);152-154

Book review

Loris Premuda

STORIA DELLA MEDICINA:

RUOLO E PROSPETTIVE’

EUT Edizioni Universit`a di Tireste, Trieste, 2008, 38 pagine, 12x17 cm

La lezione magistrale che proponiamo ai Lettori e che č stata scelta dal profes- sor Loris Premuda tra gli innumerevoli suoi scritti, contiene una lucidissima analisi della situazione del 1977, ma, soprattutto, esprime, in termini profetici, le sue perplessit`a sul futuro. Trenta anni dopo devo constatare, da docente, anco- ra in attivit`a nel Corso Integrato di Scienze Umane, e da persona, che ha

„vissuto“ 40 anni di vita accademica, che ogni singola affermazione di Premuda ha avuto conferma.

E passiamo in rassegna i singoli punti, con i loro aspetti qualificanti e con quelli problematici:

Lo storico della medicina deve essere, per preparazione e forma 1.

mentis, capace di „comprendere“ la sintesi tra storia, medicina e sociologia. Nella frammentazione della specialistica, nel decadi- mento culturale medio, deve possedere una visione ampia e com- pleta e ci`o proprio in quanto possiede la logica e, contemporanea- mente, conosce la storia. Si trova, con le sue qualit`a, nel mondo e nelle sue contraddizioni. In particolare, nell’attivit`a didattica, compito dello storico č di far sentire al discente l’uomo, nella sua meravigliosa complessit`a e nel suo divenire.

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153 Nell’insegnamento il docente di Storia della medicina deve saper 2.

dispensare gli elementi basilari „necessari alla preliminare sistema- zione logica del mastodontico materiale di nozioni, di teorie, di definizioni che riceve lo studente“. Qualit`a fondamentale quindi per lo storico della medicina č essere capace di sintesi.

La medicina č un processo dinamico in continua trasformazione 3.

che riguarda il malato, il medico, la malattia. „Lo studio di questo processo evolutivo richiede allo storico della medicina un’indagine complessa che sconfina in molte parti dello scibile“. Ed č a questo punto che Premuda ipotizza, sempre pi`u nel futuro, un „impoveri- mento culturale, l’apertura incondizionata delle varie scolarit`a che porter`a alla produzione di medici privi di umanesimo“.

Compenetrazione progressiva della tecnica con la scienza.

4.

„Progressivo trionfo della tecnica sulla ragione“ lo chiama Premuda.

Ed infatti si assiste a riduzione sempre pi`u marcata della figura del clinico, „come personalit`a omogenea, e al tempo stesso, empirica, logica e razionale“. L’ insegnamento della Storia della medicina diverr`a erudizione di lusso in una Facolt`a essenzialmente tecnolo- gica?

La storia va dispensata dallo specialista, che deve possedere, nel 5.

caso specifico, una forma mentis biologica e clinica. Il docente deve dare un insegnamento, di natura problematica, scarno di date, nomi e nozioni, e aperto concretamente alla considerazione di grossi capitoli del pensiero medicobiologico. Il contributo della ricerca storico-medica alla Scienza deve essere fonte di ispirazione e matrice di indicazioni positive. Vi sono dei momenti diversi imprescindibili ed inderogabili, il filologico, primo in ordine opera- tivo, ed il secondo, della ricerca, che tende a scoprire, anche nel divenire storico, le leggi generali di causa ed effetto.

In sintesi quindi il compito dello storico, docente di Storia della medicina, č impegnativo e cozza e cozzer`a sull’impoverimento cul- turale medio dei discenti. La medicina sar`a forse solo, in futuro, una tecnica?

Ed č qui che Premuda č profeta. Trenta anni orsono avverte con chiarezza il deterioramento non solo della cultura in senso lato ma anche il modificarsi dell’Universit`a che diviene l’Universit`a di molti, forse di troppi. La quantit`a, fonte spesso di competizione eccessiva, si č sostituita alla qualit`a, i Consigli di Facolt`a sono pletorici con interessi difformi e spesso molto settoriali e tra loro conflittuali.

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Il tempo delle scuole č finito? Viene da rispondere di s`; al Maestro, se ancora esiste, si affianca colui che, medico, scrive di medicina, colui che quasi autoreferenziato, emerge, come dice con una immagine eloquente Premuda, per „generazione spontanea“.

Questo avviene proprio perché altre vie non ci sono. Il maestro potrebbe anche non esistere pi`u o essere personaggio non degno, quindi un non-maestro. Cos`, come nel mondo platonico delle idee ci`o che l’uomo vede č solo un’ombra tremolante, č illusorio pensa- re di fermare lo scorrere del tempo.

Prof. dr. Euro Ponte

*

Realizione tenuta il 14 maggio 1977 nell’ Aula Magna dell’Universit`a di Ferrara durante il Convegno su „La storia della medicina nelle Facolt`a mediche:

ruolo e prospettive dell’insegnamento e della ricerca“. Estratto da „Acta Medicae Historiae Patavina“ Vol XXV – Anno Accademico 1978-1979.

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