Servizio di rassegna stampa a cura di Sandro Forte
Adnkronos 13 settembre 2012
Roma, 13 set. - (Adnkronos Salute) - "Il Servizio sanitario nazionale copre solo l'8% delle cure odontoiatriche che si effettuano in Italia. Ci stiamo battendo affinchè venga inserita nei Lea una maggiore copertura. Sarebbe vantaggioso sia per i cittadini, sia per i giovani dentisti in cerca di un'occupazione". È quanto afferma all'Adnkronos Salute il presidente nazionale dell'Andi (Associazione nazionale dentisti italiani), Gianfranco Prada, che commenta così i dati del ministero della Salute relativi al personale delle strutture sanitarie pubbliche, da cui è emerso che su oltre 110.000 medici con contratto a tempo indeterminato solo 157 sono odontoiatri.
"È da tempo - sottolinea Prada - che chiediamo che questo scenario venga corretto. I cittadini, soprattutto in questo periodo di crisi economica, hanno il diritto di poter usufruire di cure odontoiatriche erogate dal servizio sanitario pubblico. Purtroppo però il Ssn copre solo l'8%". Gli scogli che sbarrano la strada del pubblico ai giovani odontoiatri sembrano essere sostanzialmente due.
"Innanzitutto - spiega Prada - per accedere al ruolo di dirigente nel pubblico al dentista viene chiesta un'ulteriore specializzazione, ad esempio in ortodonzia o chirurgia orale. Inoltre - aggiunge - le strutture pubbliche preferiscono assumere un medico che possa fare le guardie, anche di notte, piuttosto che reclutare un odontoiatria".
L'Andi già da tempo si sta battendo per cercare di 'allargarè il campo delle cure odontoiatriche nel pubblico.
"Visto che si sta affrontando il tema della revisione dei livelli essenziali di assistenza - conclude Prada - chiederemo al ministro Balduzzi di inserire nei Lea una maggiore copertura dell'odontoiatria da parte del Ssn".