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XXVI Rapporto ISMU sulle Migrazioni 2020

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Academic year: 2021

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XXVI Rapporto ISMU

sulle Migrazioni 2020

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23 febbraio 2021 – Presentazione XXVI Rapporto sulle Migrazioni 2020

Laura Zanfrini - Fondazione ISMU

Dobbiamo arrenderci

all’irregolarità?

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Dobbiamo arrenderci all’irregolarità?

La costruzione sociale e politica dell’irregolarità

Anni 1970/80: Assenza di un quadro giuridico sull’immigrazione, deficit di regolazione istituzionale

invisibilità del lavoro immigrato

Anni 1990/2000: La capacità attrattiva del mercato (sommerso) la scoperta dei push factor

il gap fra fabbisogni professionali e contingenti ammessi Anni 2000/10: Un’immigrazione sempre più:

- guidata da meccanismi auto-propulsivi

- autonoma dalle opportunità di inserimento lavorativo Anni 2010/20: Un confine sempre più poroso tra:

- lavoro «nero» e «cattivo» lavoro

- migrazioni economiche e migrazioni per ragioni di protezione

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Dobbiamo arrenderci all’irregolarità?

La «lezione» della pandemia

Il senso paradigmatico dell’operazione di regolarizzazione:

- il prevalere della logica funzionalistica su quella dei diritti e della protezione - lo sdoganamento del concetto di «lavoro da immigrato» cattivo e sottopagato - distanza tra la legge (e il suo «racconto») e la realtà

L’ambivalenza dei lavori «essenziali»

- Emersione/Accentuazione della condizione di vulnerabilità: 1/3 delle famiglie im migrate sopravvive grazie al lavoro irregolare

- Istituzionalizzazione della relazione di complementarietà, crescente dipendenza da una «infrastruttura schiavista» per la sopravvivenza quotidiana

Verso un nuovo paradigma? Alcuni (tra i molti) ambiti di attenzione - Il fabbisogno di cura e l’equilibrio tra lavoro e vita

- La filiera agro-alimentare (e la necessità di renderla verde, equa e sostenibile) - L’imprenditorialità nata dall’immigrazione

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Dobbiamo arrenderci all’irregolarità?

Il prezzo dell’irregolarità

- Costi umani

- Inefficacia di qualunque tentativo di governo dei flussi (a dispetto delle aspett ative demiurgiche proiettate sulle riforme legislative)

- Snaturamento delle procedure di richiesta di protezione

- Insostenibilità nel lungo periodo dei processi di integrazione Cronicizzazione della condizione di svantaggio sociale

- Etnicizzazione della povertà

- Crescente domanda di welfare e interventi di sostegno - Rischi per la coesione sociale

Impoverimento dei processi di accumulazione del capitale umano

- Elevatissime incidenze di Neet e di early shool leavers tra i giovani stranieri - Attrazione di una immigrazione a bassa istruzione e qualificazione

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Dobbiamo arrenderci all’irregolarità?

La costruzione sociale e politica della regolarità

Ridisegnare il quadro giuridico sulle migrazioni economiche

- Superare l’approccio «respingente», colmare il gap tra l’essenzialità dei lavoratori a bassa qualificazione e le n orme/pratiche che ne regolano l’ingresso e il trattamento (es. sussidiarizzazione)

- Integrare le politiche migratorie con le politiche industriali/settoriali e di cooperazione/internazionalizzazione

«Moralizzare» i comportamenti dei datori di lavoro - Qualità, equità e sostenibilità del lavoro di cura - La responsabilità sociale delle imprese

Rafforzare la governance globale della mobilità (e della globalizzazione) - Una coalizione globale per un lavoro decente e dignitoso

- Il ridisegno delle catene globali di produzione e distribuzione del valore Ricucire la cesura tra “legge-ordine-sicurezza” e “diritti-inclusione”

- Perché la richiesta di sicurezza esprime soprattutto il bisogno di protezione

- Perché un’integrazione sostenibile si fonda sulla legalità e la salvaguardia della coesione sociale

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