ARCHITETTURA DEL ARCHITETTURA DEL
COMPUTER COMPUTER
III Modulo dei dispositivi elettronici del III Modulo dei dispositivi elettronici del
Laboratorio di Fisica
Laboratorio di Fisica
CONTROL BUS
DATA BUS ADDRESS BUS
Trasferimento delle informazioni Trasferimento delle informazioni
L’ADDRESS BUS seleziona la cella di memoria o il dispositivo di I/O
CPU
ROM e RAM
I/O
Il DATA BUS trasporta le informazioni (BYTE) dalla (e verso la) CPU alla (dalla) memoria o ai dispositivi di I/O
Il CONTROL BUS perfeziona la comunicazione precisando il verso e temporizzando la comunicazione
N.B. non esistono comunicazioni dirette fra memoria e dispositivi di I/O
Trasferimento delle informazioni Trasferimento delle informazioni
L’ indirizzamento della memoria e dei dispositivi di I/O può avvenire in due modi:
a- condividendo lo spazio indirizzi e utilizzando un ulteriore segnale del CONTROL BUS (IO/M) che separa indirizzi di memoria da indirizzi di I/O
b- con la tecnica del MEMORY-MAPPING ovvero della mappatura nello spazio di memoria dei dispositivi di I/O.In tal modo un indirizzo individua in modo univoco una cella di memoria o un dispositivo di I/O.
L’ evoluzione dei computer ha portato l’ indirizzamento della memoria dai 64K iniziali ai 16M attuali (anzi l’ indirizzamento può essere virtualmente infinito).
I dispositivi di I/O più diffusi sono TASTIERA, MONITOR, MEMORIA DI MASSA (Hard e floppy disk, nastri magnetici, dischi ottici..), porte di I/O e dispositivi
programmabili come TIMER, USART, DMA, COPROCESSORE MATEMATICO...
CONTROL BUS
DATA BUS ADDRESS BUS
CPU
ROM e RAM
I/O
Condizione di bus contention Condizione di bus contention
quando sono attivi due trasmettitori quando sono attivi due trasmettitori
Schema logico di una porta Schema logico di una porta con uscita three-state e
con uscita three-state e
relativa tabella della verità relativa tabella della verità
+Vcc
T1
T2
Trasmettitore 1
+Vcc
T3
T4
Trasmettitore 2 Linea del bus
D C
I U
D C U X L Hz L H L H H H
Schema di una porta NOT con uscita tree- Schema di una porta NOT con uscita tree- state, simbolo logico e tabella della verità state, simbolo logico e tabella della verità
Q4 Q3
Q2 Q1
D
C
U
D
C
U
D C U X H Hz H L L L L H
linea del bus
Collegamento di più trasmettitori e Collegamento di più trasmettitori e
ricevitori ad una linea del bus ricevitori ad una linea del bus
CT1 CT2 CT3
T3 T2
T1
CR1 CR2 CR3
R1 R2 R3
Terminazioni di una linea del bus Terminazioni di una linea del bus
linea del bus +Vcc = 5V
390
180
+Vcc = 5V
390
180
T T
R R
linea del bus
CT1 CT2 CT3
T3 T2
T1
CR1 CR2 CR3
R1 R2 R3
linea del bus +Vcc = 5V
390
180
+Vcc = 5V
390
180
T T
R R
Per quanto riguarda il
problema della prevenzione dei disturbi eventualmente indotti sulla linea da
sorgenti di rumore, si adottano i criteri
generalmente impiegati nei circuiti digitali, come
un’efficiente schermatura, una opportuna dislocazione delle linee di trasmissione rispetto a sorgenti di
rumore, l’uso di piani di massa per uno stabile
riferimento delle tensioni, ecc.
PREVENZIONE DEI PREVENZIONE DEI
DISTURBI DISTURBI
0 00
Le ROM Le ROM ( (R Read ead O Only nly M Memory) emory)
Le ROM hanno nomi che riflettono il modo utilizzato per scriverne e,
quando è possibile, cancellarne il
contenuto: PROM, EPROM, E2ROM o EAROM.
La fase di lettura consiste
nell’applicare tensione (5V) alla linea orizzontale relativa alla cella che si
vuole leggere. In tal modo sulle linee di uscita è possibile leggerne lo stato.
ROM a FUSIBILI
bit 1
bit 1 bit 2
bit 2 microfusibile
word 1
word 2
1 1
1 0
Le PROM (ProgrammableROM) 0
sono memorie programmabili una volta sola, in quanto la programmazione
avviene bruciando i fusibili in
corrispondenza dei bit che debbono contenere degli zeri.
È un MOS con un gate immerso in uno strato di SiO2 che fa da isolante.
Per mezzo di impulsi di tensione fra source e drain si carica il gate che quindi attirerà degli elettroni.
La cancellazione avviene
sottoponendo le EPROM ad un fascio di raggi UV che penetrano nel gate e liberano le cariche. Poiché il gate non è un isolante perfetto, col tempo (10 anni) le cariche usciranno.
Non è possibile comunque la cancellazione individuale di singole celle di memoria. Questo inconveniente è stato eliminato con la creazione delle E2 (Electrically Erasable ROM)
N N
EPROM
gate SiO2
N N
E2
gate SiO2
EPROM
EPROM ( (E Electrically lectrically
Programmable P rogrammable ROM ROM) )
UVche invece dei raggi ultravioletti utilizzano un secondo elettrodo immerso nel SiO2.
gate per cancellare
RAM Bipolare RAM Bipolare
Condizione di memoria (“1” cioè lo stato di T1) x, y = 0,3 V;
W/R = 0,5 V.
T1 interdetto;
T2 saturo;
(Circola corrente in T2, x, y, ma non nella linea
W/R perché è ad un potenziale più alto)
è una condizione stabile
Condizione di memoria (“0”)
T1 saturo; T2 interdetto; x, y = 0,3 V; W/R = 0,5 V.
(Circola corrente in T1, x, y, ma non nella linea W/R perché è ad un potenziale più alto)
linea bit ”1”
linea bit ”0”
W/R selezione riga (x) W/R
selezione colonna (y)
T1 T2
Vcc (+5V)
S = “1” S= “0”
è una condizione stabile
RAM Bipolare RAM Bipolare
Operazione di lettura x, y = 3V T1 e T2
rimangono nello stesso stato; la corrente del transistor T2 circola ora sulla linea W/R.
Individuando quale linea W/R è percorsa da
corrente si risale allo stato della memoria (se la linea bit “1” non è percorsa da corrente allora il bit
memorizzato è “1”).
Operazione di scrittura (viene scritto uno “0” ovvero si deve interdire T1)
x, y = 3V e la linea W/R del bit “0” a livello alto T2 interdetto mentre T1 conduce per effetto del livello basso di W/R relativo alla linea bit “1”.
linea bit ”1”
linea bit ”0”
W/R selezione riga (x) W/R
selezione colonna (y)
T1 T2
Vcc (+5V)
S = “1” S = “0”
RAM NMOS RAM NMOS
T
3e T
4sono depletion.mos e hanno solo la
funzione di resistenze di carico per T
1e T
2che funzionano come un flip-flop.
Condizione di memoria (“1”)
T1 = off,T2 = ON, x, y = “0” T5, T6 = “off”
Questa è una condizione stabile che rispetto alle RAM bipolari permette di dissipare meno energia in quanto non circola corrente. Infatti nelle condizioni esposte T3 è off e T4 è on cosicchè su ciascuna linea che va da +5V a massa c’è sempre un transistor off.
linea bit ”1” linea bit ”0”
x, y
T1 off T2 on
5V
T3 T4
T5 T6
off
off off
on p
n n
n n
p
5V 0V
RAM NMOS RAM NMOS
Condizioni di lettura x, y = 1 e le linee bit
“0” e bit “1” a
potenziale basso circola corrente nella linea bit “1” poiché ha il potenziale a destra di T
5alto.
Condizioni di scrittura
x, y = 1 e linea del bit interessato (bit “1” se si vuole scrivere un “1”, bit “0” se si vuole scrivere uno “0”) alto si porterà alto il potenziale dall’altra parte del transistor con la linea del bit alta.
linea bit ”1” linea bit ”0”
x, y
T1 off T2 on
5V
T3 T4
T5 T6
off
off off
on p
n n
n n
p
5V 0V
RAM DINAMICHE RAM DINAMICHE
linee di refresh
0 V 0 V
T1 T4
T3
T2
C1 C2
linea di selezione x, y
bit “0”
bit “1”
on off
S = “1” S = “0”
RAM DINAMICHE RAM DINAMICHE
Condizione di memoria
T
1off, T
2on e x, y = 0 C
2è carico, C
1è scarico.
Questa condizione non è stabile e nel tempo (10 ms) C
2si
scarica e T
2diventa off.
Operazione di refresh
x, y = 10 V e bit “0”, bit “1” = 5V T
3, T
4vanno in
conduzione.
Circola corrente solo verso il condensatore carico (C
2), che così si rigenera.
T1 T2
T3 T4
C1 C2
x, y
T1 T2
T3 T4
C1 C2
x, y 5 V
<5 V
5 V 0 V
bit “1” bit “0”
RAM DINAMICHE RAM DINAMICHE
Operazione di lettura
Si procede come per il refresh e si esamina su quale linea bit circola corrente apprezzabile.
Operazione di scrittura
(scrivo uno “0” ovvero porto T2 in interdizione)
x, y = 10 V e linea bit “0” = 10 V T
1conduce T
2si interdice.
T1 T2
T3 T4
C1 C2
x, y 5 V
<5 V
5 V 0 V
bit “1” bit “0”
T1 T2
T3 T4
C1 C2
x, y
10 V
bit “1” bit “0”
Charge Couple Devices Charge Couple Devices
Sono memorie ad alta densità di immagazzinamento, realizzate con materiale semiconduttore. Per queste memorie il tempo di accesso (in questo caso detto anche tempo di latenza) è superiore a quello ad accesso casuale per una singola cella, ma diventa inferiore per leggere l’intera memoria.
Durante la fase di acquisizione il CCD ha i singoli PIXEL in condizione di immagazzinare elettroni grazie ai potenziali dei tre elettrodi che creano una buca di potenziale opportuna.
Q Q
15V 5V
10V
5V 10V 15V
Charge Couple Devices Charge Couple Devices
Poiché le celle di memoria sono equivalenti, è possibile procedere allo scorrimento delle cariche immagazzinate nelle singole celle di
memoria, utilizzando solo tre segnali che collegano gli elettrodi simili.
Alla fine dell’elemento di linea c’è un amplificatore di carica che legge il contenuto della memoria. L’informazione dell’indirizzo relativo alla cella della quale l’amplificatore di carica sta leggendo il valore è deducibile utilizzando il CLOCK, che temporizza tutto il processo di lettura.
Q Q
15V 5V
10V
5V 10V 15V
Charge Couple Devices Charge Couple Devices
La memoria può essere organizzata in modo bidimensionale, ed in tal caso esisterà una struttura analoga in verticale capace di trasferire il contenuto di un’intera riga nella riga superiore; quindi attraverso un’opportuna operazione di scorrimento orizzontale si procede alla lettura.
Nei CCD per uso televisivo la
struttura è duplicata in modo che mentre una parte è in fase di lettura l’altra parte è in fase di
memorizzazione
riga n+1
riga n
parte in lettura
parte in
memorizzazione CCD televisivo
Organizzazione decodifica delle Organizzazione decodifica delle
memorie memorie
Un chip di memoria contiene di solito un certo numero di byte, per cui per comporre una certa estensione di memoria occorre organizzare
questi banchi in modo opportuno.
1 Kbyte
AD0
AD9
address bus
data bus
DB 0 DB 7
CS R/W
Questi chip presentano, oltre all’alimentazione e alla massa:
Un set di pin (address bus) per indirizzare le singole celle di memoria;
Un set di pin (data bus) come supporto per l’entrata e l’uscita dei dati;
Un pin (R/W) per controllare la scrittura o lettura del dato;
Un pin (CS) per selezionare il chip.
Organizzazione decodifica delle Organizzazione decodifica delle
memorie memorie
Supponiamo ora di voler
organizzare una zona di
memoria di 4 Kb
1 Kbyte 1 Kbyte 1 Kbyte 1 Kbyte
address bus
AD0
AD9
AD0
AD9
AD0
AD9
AD0
AD9 data
bus data
bus data
bus data
bus DB7 DB0
R/W
R/W CS R/W CS R/W CS R/W CS
AD11 AD10
selezione della locazione del chip
AD11 AD9 AD0
selezione del chip
Concettualmente sono necessari 12 bit per
l’indirizzamento ed il segnale R/W
Organizzazione decodifica delle Organizzazione decodifica delle
memorie memorie
1 Kbyte 1 Kbyte 1 Kbyte 1 Kbyte 1 Kbyte 1 Kbyte 1 Kbyte 1 Kbyte
address bus AD0
AD9 DB0 DB7
data bus
E1 E2 E3
+5V
AD10 AD11 AD12
A0 A1 A2
AD12
selezione della locazione del chip
AD9 AD0
selezione del chip
decoder 8205
00 01 02 07
Lettura dei dati Lettura dei dati
Si suppone che ad un certo istante t0, considerato istante iniziale, venga fornito l’indirizzo di memoria della parola che si desidera leggere.
L’invio di questo indirizzo non rende automaticamente
disponibile il dato richiesto: deve essere anche attivato il segnale di abilitazione della memoria CS.
tempo di lettura
CS
DATI VALIDI
tR tempo di accesso
INDIRIZZO
t0
iniziano le varie attività all’interno della memoria per rendere disponibile all’esterno il dato richiesto.
Questo avverrà dopo un tempo indicato in figura come tempo di ritardo tR. Dall’attivazione di questo segnale
Considerando che l’operazione di lettura richiede necessariamente anche l’invio dell’indirizzo, si può dire che il minimo tempo necessario per avere il dato a disposizione è quello indicato in figura con il nome di tempo di accesso.
Lettura dei dati Lettura dei dati
Il tempo di accesso può
assumere valori variabili da pochi ns fino a qualche s, in base al tipo di memoria utilizzata, ed in particolare della tecnologia impiegata.
tempo di lettura
tempo di accesso
CS
DATI VALIDI
tR
INDIRIZZO
t0
L’operazione di lettura termina non appena è possibile l’invio di un nuovo indirizzo per leggere un altro dato, dopo aver prelevato quello precedente. Da parte di un utilizzatore della memoria, una operazione di lettura richiede un tempo che nella figura è compreso fra le due
variazioni dei segnali che forniscono l’indirizzo.
Scrittura dei dati Scrittura dei dati
All’istante iniziale t0 viene fornito l’indirizzo di memoria della parola che si desidera modificare.
E’ reso quindi attivo il segnale chip
select CS. CS
tdw
INDIRIZZO
t0
tempo di scrittura
R/W
th
DATI VALIDI DATI
Successivamente si invia il segnale R/W per informare che
l’operazione che si desidera compiere è di scrittura.
Infine è inviato il dato da scrivere, che deve restare disponibile per un certo tempo per completare
l’operazione di scrittura.
Questo tempo può essere spesso diviso in due parti:
Un primo intervallo di tempo, indicato in figura con tdw,
intercorrere da quando il dato è valido a quando il segnale R/W è disattivato; un secondo tempo, che può essere indicato come tempo di mantenimento th,
è il tempo minimo che deve
è il tempo minimo durante il quale il dato da scrivere deve essere mantenuto valido dopo che il segnale R/W è stato disattivato.
Scrittura dei dati Scrittura dei dati
Dopo quest’ultimo intervallo di tempo l’indirizzo può assumere un nuovo valore, per iniziare un’altra operazione di scrittura.
L’intervallo di tempo compreso fra due possibili modifiche
dell’indirizzo prende il nome di tempo di scrittura.
Si vuole far presente che sono possibili anche altri modi di organizzazione. Ad
esempio non è sempre necessario che gli indirizzi siano disponibili per l’intero ciclo di scrittura o lettura: con questo tempo si deve intendere il ritardo che ci deve essere all’istante t0 in cui ha avuto inizio una operazione a quello in cui è possibile
iniziarne un’altra.
tempo di scrittura
tdw th
CS
INDIRIZZO
t0
R/W
DATI VALIDI DATI
Diapositiva 10: Nel secondo disegno sostituita la scritta EPROM con E2.
Diapositive 11, 12, 15: Sostituita nel disegno della RAM Bipolare la Q con la M, in quanto si è riusciti a trovare il carattere M soprasegnato (Inserisci -
Simbolo - MS Reference 1), mentre ciò non è stato possibile per la lettera Q.
Diapositiva 13: Ci sono nel disegno ben tre scritte “T3”: unoa è stata eliminata (quella sopra T2on) mentre quella sopra T1 è stata corretta con T4. In tal modo c’è corrispondenza tra quello che viene detto nel testo ( T3 off e T4 on) e
quanto riportato nel disegno.
Diapositiva 16: I due schemini semplificati sono stati completati, per renderli piu aderenti a quanto riportato nel testo, in cui si parla di T3, T4, x, y, bit “0”, bit “1”. Verificare la correttezza delle modifiche apportate. Inoltre nel testo, dopo la frase Condizione di memoria, sono state soppresse le parole: (indicata nello schema sopra).
Diapositiva 17: Vengono riproposti due schemini semplificati. Quello
superiore è lo stesso dell’Operazione di refresh della diapositiva precedente;
quello inferiore è stato realizzato sulla scorta del testo “Operazione di scrittura…”. Verificarne la correttezza.
Diapositive 18 e 19: Nella figura il terzo valore di tensione è stato corretto da 5 V a 15 V. E’ esatto?
Diapositiva 23: E’ corretto il titolo della diapositiva? O è meglio titolarla
“Decoder 8205”? Anziché ripetere nel disegno otto volte “Data bus”, tale testo è stato inserito tra le linee DB0 e DB7 .
Diapositive 24, 25 e 26: Piccole correzioni nel testo.
Diapositiva 26:Nel testo è stato sostituito W sopralineato con W sottolineato.
Diapositiva 27: L’ultima frase del testo, dopo … l’intero ciclo di scrittura o lettura:… non è affatto chiara (forse manca qualcosa nel testo).
Diapositive # >27: Che titolo si deve dare alle diapositive successive alla 27 (ancora da realizzare)?
Verificare tutti i titoli delle diapositive e il sottotitolo della diapositiva titolo.