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A P R I L E 2018 Numero 04 – APRILE 2018

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Academic year: 2021

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Numero 04 – APRILE 2018

Editoriale

 Il vaccino è un diritto ma anche una responsabilità di Walter Ricciardi In Evidenza

 Influenza, gli anziani che non si sono vaccinati si sono ammalati di più  Influenza, vaccinazioni negli adulti in lieve ripresa

dai Centri e Dipartimenti

 Prevenzione delle IST, un servizio dedicato alle persone sorde  Salute femminile, i progetti dell’ISS per le donne

 Studiare i pollini “di città” potrebbe prevenire i sintomi delle allergie

 Batteri e lieviti nei medicinali, la Farmacopea Europea annuncia l’adozione di standard di qualità Focus

 Giornata Internazionale dell’Infermiere, servono più professionisti per garantire il diritto alle cure dei cittadini Appuntamenti

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EDITORIALE

Il vaccino è un diritto ma anche una responsabilità La vaccinazione è un diritto individuale e una responsabilità collettiva. Lo slogan scelto dall’ufficio europeo dell’Oms per la settimana europea dedicata all’immunizzazione, che inizia il 23 aprile, è più che valido anche per il nostro paese. E’ anche sulla base di questa considerazione infatti che l’Italia ha adottato la legge sull’obbligo, che garantisce anche a chi non può vaccinarsi di poter esercitare i propri diritti, a partire da quello all’istruzione.

L’iniziativa europea, a cui la newsletter partecipa dedicando diversi servizi all’argomento, ricorda ogni anno dal 2005 che bisogna tenere la guardia alta anche dal punto di vista comunicativo sui vaccini. A fare da promemoria per l’Italia purtroppo c’è la cronaca, che periodicamente dà conto dei danni fatti dalle scarse coperture, con già due decessi per morbillo solo nel 2018, ma anche negli altri paesi europei, dalla Francia al Portogallo, gli effetti della disinformazione si fanno sentire, con epidemie diffuse e casi in aumento di malattie prevenibili. Un bambino su 15 nel continente, stima l’Oms, non riceve le dosi necessarie contro il morbillo, e 1 su 21 quelle per difterite e tetano, e gli obiettivi di eliminazione di morbillo e rosolia sono ancora lontani, mentre altre regioni del mondo ci sono già riuscite.

L’impegno dell’Istituto in questo campo è ben rappresentato anche dagli articoli presentati nella newsletter, che rappresentano bene il ruolo ‘scientifico’, con uno studio sull’incidenza dell’influenza negli anziani non vaccinati e un’anticipazione dei dati del sistema di sorveglianza PASSI relativa all’immunizzazione negli adulti. Ma è forte l’impegno anche dal punto di vista comunicativo con diverse iniziative già in atto, dall’attività del nuovo portale “Issalute”, che ha una corposa sezione sulle fake news, alla mostra sui vaccini che farà il giro della penisola.

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in Evidenza

Influenza, gli anziani che non si sono vaccinati si sono ammalati di più

Dopo aver raggiunto un picco del 68.3% durante la stagione 2005-06 la copertura del vaccino antinfluenzale in Italia tra le persone anziane, ultra65enni, ha seguito un trend in netta discesa senza precedenti, diminuendo complessivamente di oltre il 50% negli anni successivi e facendo dell’Italia un caso unico in Europa. E’ quanto testimonia una ricerca pubblicata di recente sull’European Journal of Public Health -

https://academic.oup.com/eurpub/advance-article/doi/10.1093/eurpub/cky053/4953817?guestAcces sKey=e99ca77f-e6b7-46df-876e-400861c504f2

coordinata dall’Università di Ferrara con il

significativo contributo del lavoro del Network della

Sorveglianza Nazionale dell’ISS, da cui emerge che di

pari passo sono aumentati i casi in questa fascia di età. Secondo i dati del Network la copertura è stata inferiore al 50% nel corso di due delle ultime tre stagioni 2014 - 17 (precisamente del 48.6% nel 2014 - 15 e del 52% nel 2016 - 17). In termini assoluti i vaccinati nella suddetta fascia di età sono passati da 9.240.000 a 7.035.000. Oltre 2,2 milioni dunque gli anziani non vaccinati. Di pari passo, i tassi della sindrome influenzale (Influenza Like Illness -

ILI) sono cresciuti dal 2.71% nel triennio 2005 - 08, al

4.24% nell’ultimo triennio.

Gli studiosi hanno monitorato 260.407 anziani durante le stagioni influenzali tra il 2005 e il 2017. Di questi circa 9 mila hanno avuto sintomi influenzali, pari al 3,39% del campione. In questo contesto è stata rilevata una significativa associazione tra l’incremento della ILI e il declino della copertura vaccinale, tanto che, secondo stime al ribasso, un aumento di solo l’1% nella copertura vaccinale potrebbe prevenire oltre 2690 casi di ILI casi tra gli anziani.

“Negli ultimi 10 anni l’Italia ha dovuto affrontare un declino generale delle coperture vaccinali che ha riguardato tutti i gruppi di età a tal punto da rappresentare un problema prioritario di Sanità Pubblica – ha dichiarato

Walter Ricciardi, Presidente dell’ISS – e, nonostante le

diverse iniziative promosse dal Ministero della Salute e dalle singole regioni/PA, è cresciuto il fenomeno del

rifiuto vaccinale”.

La vaccinazione antinfluenzale nello specifico è stata penalizzata da due eventi particolari: la fine degli incentivi alla pratica in diverse regioni nel 2013 e un allarme montato dai media nel 2014 quando tre decessi avvenuti dopo la vaccinazione antinfluenzale sono stati associati alla vaccinazione stessa, associazione poi smentita. Nell’intervallo di tempo tra la notizia e la sua smentita, circa due settimane, la vaccinazione è calata dell’80%.

Per aumentare dunque la fiducia nelle vaccinazioni della popolazione generale e modificare i comportamenti dei non vaccinatori, conclude Ricciardi, “è indispensabile lavorare per accrescere la credibilità degli operatori sanitari. Soltanto attraverso conoscenze forti e un approccio comunicativo adeguato, sarà possibile rispondere ai dubbi delle persone e delle famiglie, contenere la paura delle reazioni avverse, accrescere la consapevolezza del valore delle vaccinazioni e inquadrare correttamente la percezione di rischio di quelle malattie che, oggi poco diffuse grazie alle vaccinazioni, fanno a molti meno paura dei vaccini stessi”.

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in Evidenza

Influenza, vaccinazioni negli adulti in lieve ripresa Dopo un vero e proprio crollo visto negli anni passati la vaccinazione antinfluenzale negli adulti è in ripresa, lieve ma significativa. Lo affermano gli ultimi dati raccolti dal sistema di sorveglianza Passi, anticipati in occasione della settimana europea dell’immunizzazione.

Il ricorso alla vaccinazione antinfluenzale fra gli adulti di 18-64 anni non è frequente, segnalano gli esperti dell’Istituto, ed è andata dimezzandosi negli ultimi anni, passando dal 12.9% del 2008-2009 al 6.6% del 2015-2016. “Tuttavia i dati dell’ultima campagna vaccinale mostrano una lieve ma significativa ripresa - spiega Maria Masocco, responsabile del Coordinamento Nazionale Passi - e la quota di adulti, con meno di 64 anni, che ha fatto ricorso al vaccino contro l’influenza nell’inverno 2016-2017 è salita all’8%”.

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dai Centri e Dipartimenti

Prevenzione delle IST, un servizio dedicato alle persone sorde

Dal 16 aprile l’Unità Operativa Ricerca psico-socio-comportamentale, Comunicazione, Formazione (UO RCF) del Dipartimento Malattie Infettive dell’ISS ha attivato, in accordo con il Ministero della Salute, un servizio consultabile dalle persone sorde grazie ad un indirizzo e-mail loro riservato che affianca il TV AIDS e IST. Un servizio frutto del Progetto di collaborazione integrata avviato tra il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e l’UO RCF.

Lo scopo è quello di far giungere informazioni corrette e aggiornate in merito alle IST a chi potrebbe avere maggiori difficoltà nell’usufruire dei canali informativi accreditati convenzionali come le persone con disturbi dell’udito, che in Italia si stima siano complessivamente circa sette milioni.

Per le caratteristiche eterogenee quanto a causa, età di insorgenza, tipo di sordità del target l’intervento informativo erogato sarà effettuato da un’equipe multidisciplinare costituita da ricercatori dell’ISS e da esperti dell’Università Ca ‘Foscari di Venezia.

Si ringrazia VEASYT per il supporto tecnico fornito gratuitamente.

Salute femminile, i progetti dell’ISS per le donne In occasione della Terza Giornata Nazionale della Salute della Donna, sabato 21 aprile, l’ISS sarà presente con uno stand presso la sede del Ministero della Salute in via Ribotta.

Qui sarà possibile incontrare alcuni ricercatori per conoscere i progetti dell’Istituto in favore della salute femminile: dalla salute mentale perinatale a quella evolutiva, dalla medicina di genere-specifica alla sindrome feto-alcolica, dalla donazione di trapianti alle differenze di genere in relazione ai cosmetici, dalla prevenzione delle Infezioni a Trasmissione Sessuale (IST) alla ricerca in tema di violenza contro le donne. Al fine di facilitare l’accesso delle donne all’informazione scientifica sulle infezioni a trasmissione sessuale, in occasione di questa speciale giornata, il Telefono Verde AIDS e IST – 800.861061 si tingerà di rosa, ampliando l’orario di attività anche a sabato 21. Gli esperti risponderanno dalle ore 10.00 alle ore 16.00. Inoltre dall’8 marzo le donne possono partecipare all’indagine anonima Le donne e la prevenzione delle Infezioni Sessualmente Trasmesse pubblicata sul Sito Uniti contro l’AIDS.

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dai Centri e Dipartimenti

Studiare i pollini “di città” potrebbe prevenire i sintomi delle allergie

Inquinamento, cambiamenti climatici e selezioni genetiche possono aumentare l’allergenicità dei pollini e quindi anche la sensibilità agli stessi di chi vive in ambiente urbano. Tuttavia proprio per questa capacità di registrare gli stress ambientali, i pollini allergenici possono essere utilizzati come indicatori ambientali di rischio per la salute respiratoria. Pertanto la determinazione del Potenziale allergenico dei pollini (PAP) potrebbe aiutare a individuare nuove soglie di inquinanti, rilevanti soprattutto per la popolazione pediatrica predisposta geneticamente, come ad esempio i bambini atopici o gli anziani, i quali rischiano di sviluppare una pollinosi o un aggravamento dei sintomi respiratori. Gli attuali “valore soglia” per PM10, PM2,5 o CO2, validi per la prevenzione di patologie cardiache e dell’asma, potrebbero infatti risultare troppo alti per la prevenzione della sensibilizzazione allergica.

La ricerca, attualmente in corso all’Istituto Superiore di Sanità, sarà presentata nell’ambito del Biodiversity

barcamp “Società, Natura e Biodiversità” il 7 maggio a

Nocera Umbra, dalla ricercatrice Claudia Afferni del Centro Nazionale Ricerca e Valutazione Preclinica e Clinica dei Farmaci dell’ISS e già responsabile di precedenti studi sull’argomento.

“L’obiettivo del tavolo di lavoro che si terrà durante il barcamp - dice Afferni - è quello di presentare una simulazione di come il PAP, adeguatamente misurato nei pollini di piante allergeniche naturalmente esposte a vari inquinanti atmosferici negli ambienti urbani, possa costituire un indicatore di effetto utile nella gestione del verde urbano finalizzata alla prevenzione del rischio per la salute da inquinamento atmosferico”.

Batteri e lieviti nei medicinali, la Farmacopea Europea annuncia l’adozione di standard di qualità La Commissione della Farmacopea Europea ha finalmente stabilito i requisiti di qualità dei Prodotti Bioterapeutici Vivi (LBPs) per uso umano. A tale scopo ha redatto una monografia generale sui “Live

biotherapeutics products for human use” e due capitoli

sulla loro contaminazione microbiologica: “Microbial

examination of live biotherapeutics products: test for enumeration of microbial contaminants and Microbiological examination of live biotherapeutics products: test for specified microorganism”.

Si tratta in pratica di tutti quei medicinali contenenti microrganismi vivi come batteri o lieviti che influenzano positivamente la salute e la fisiologia dell’ospite. Tra i batteri più comuni troviamo: Lactobacilli, Bifidobacteria,

alcune specie di Streptococco, Bacillus clausii, mentre il

lievito più conosciuto è il Saccharomyces cerevisiae var

boulardii. Pur essendo disponibili sul mercato europeo,

non esistevano finora standard che ne assicurassero la qualità. “Con la pubblicazione dei tre nuovi testi, che avverrà entro aprile 2019, la Farmacopea Europea, composta da 39 membri tra cui l’Italia – afferma Christina von Hunolstein, del Centro Nazionale Controllo e Valutazione dei Farmaci dell’ISS - ha così riempito un importante ‘gap’ regolatorio”.

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FOCUS

Giornata Internazionale dell’Infermiere, servono più professionisti per garantire il diritto alle cure dei cittadini

Si celebra il 12 maggio la Giornata Internazionale

dell’Infermiere, in memoria della nascita di Florence

Nightingale, il 12 maggio 1820, fondatrice delle Scienze infermieristiche moderne. In Italia dal 1992 la

Federazione Nazionale degli Infermieri sostiene questa

Giornata anche con la diffusione di slogan e manifesti che sottolineano l’impegno degli infermieri italiani sui temi della solidarietà e dell’alleanza con i pazienti e le loro famiglie. Quello degli infermieri è senza dubbio l’Ordine più numeroso d’Italia: rappresenta oltre 447mila professionisti, che però non bastano. Come si legge nel comunicato stampa della Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI), mancano all’appello almeno 20mila infermieri in ospedale e 30mila sul territorio. Allo scopo di rendere efficiente il sistema di assistenza continua che caratterizza tutti i Paesi più avanzati.

“Tagliare sugli investimenti - afferma Barbara

Mangiacavalli, Presidente della FNOPI - significa far

crescere i costi complessivi. Ricerche internazionali continuano a confermare questi dati, così come l’aumento della mortalità in ospedale cresce se il carico di lavoro per gli infermieri è eccessivo. Basta infatti ridurre il numero di pazienti gestiti dal singolo operatore, facendoli passare da 10 a 6, per registrare una diminuzione della mortalità del 20%”.

Ma la figura dell’infermiere non è solo necessaria, è anche “desiderata” fortemente dai cittadini.

Secondo i risultati dell’Osservatorio civico

Fnopi-Cittadinanzattiva, i cittadini, oltre che in ospedale,

vorrebbero più infermieri sul territorio: a domicilio, nelle scuole, in farmacia, vorrebbero consultare infermieri esperti ad esempio in trattamento di ferite/lesioni cutanee, vorrebbero istituzionalizzare la figura dell'infermiere di famiglia/comunità in analogia con la figura del medico di medicina generale.

Programma

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APPUNTAMENTI

2° CONVEGNO NAZIONALE SULL’ATTUAZIONE

DEI PRINCIPI DI BUONA PRATICA DI

LABORATORIO (D.L.VO N. 50 DEL 2 MARZO 2007) AGGIORNAMENTO PER ISPETTORI E FIGURE PROFESSIONALE AFFERENTI AI CENTRI DI SAGGIO BPL

Luogo: Aula Pocchiari Data: 4 maggio 2018

Aggiornare gli ispettori dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute e contribuire ad un importante momento di riflessione con l’obiettivo di migliorare il loro ambito di azione. Questo il tema del 2° convegno nazionale sull’attuazione dei principi di BPL (Buona Pratica di Laboratorio) (D.L.Vo n. 50 del 2 marzo

2007) Aggiornamento per ispettori e figure

professionale afferenti ai centri di saggio BPL, che si svolgerà in ISS il prossimo 4 maggio.

L’evento è dedicato ai Centri di Saggio ma anche alle altre amministrazioni pubbliche interessate al tema, con l’obiettivo di fornire un panorama completo ed aggiornato sugli attuali criteri di applicazione dei principi di BPL, sulla loro interpretazione nei vari settori interessati e sulle modalità di conduzione delle verifiche ispettive, con l’intento di arrivare ad una sempre più effettiva armonizzazione e semplificazione nel contesto nazionale, comunitario ed internazionale.

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CONTATTACI

Ufficio Stampa

Viale Regina Elena, 299 00161 Roma Tel +39.06.4990 6600 Fax +39.06.49387154 Email ufficio.stampa@iss.it Website: https://newsletter.iss.it/archivio-newsletter/

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ALLISS - Newsletter di Informazione dell'Istituto Superiore di Sanità

Direttore: Mirella Taranto

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In redazione: Daniela De Vecchis, Gerolama Maria Ciancio, Paola Prestinaci, Margherita Martini, Debora Serra Segreteria di redazione: Franca Romani, Patrizia Di Zeo

Impaginazione: Cinzia Bisegna

Grafica: Cosimo Curianò, Massimo Delle Femmine, Servizio Attività Editoriali Web: Marco Tallon, Servizio di Informatica

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