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2.5 Analisi delle funzioni e delle attività

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Academic year: 2021

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2.5 Analisi delle funzioni e delle attività

Gli utenti che frequentano l’Istituto scolastico di nuova progettazione sono: gli alunni, il personale docente e non docente, ed occasionalmente i genitori degli alunni. Dalla descrizione delle necessità di questi di compiere determinate attività, è possibile determinare degli spazi per il loro svolgimento.

Le informazioni con le quali viene individuata l’analisi delle funzioni, sono state ricavate da colloqui con i ragazzi, i docenti, il Preside, gli addetti all’Ufficio Tecnico dell’attuale IPSIA di Castelnuovo Garfagnana e dell’ITI di Lucca, gli addetti all’edilizia scolastica del Comune di Castelnuovo e della Provincia di Lucca. Alcune informazioni sono come visto legate al contesto in cui si trova l’area destinata alla nuova costruzione, alla sicurezza, al benessere ed agli altri requisiti di cui è stato precedentemente detto.

Definizione delle funzioni e delle attività

Le funzioni che dovranno essere svolte nel nuovo complesso scolastico sono principalmente incentrate sulla figura dell’alunno, sulla sua educazione ed insegnamento, sul rapporto con i professori e le relazioni con gli altri ragazzi: tali attività si possono definire scolastiche. Oltre a queste, vanno naturalmente prese in considerazione anche altri tipi di funzioni legate soprattutto alla gestione dell’edificio che vengono definite attività di servizio. Viene di seguito riportato un prospetto al fine di elencare le principali funzioni legate alla nuova progettazione:

Funzioni

Assicurare idonea istruzione ai ragazzi Consentire relazioni con altri ragazzi Permettere lo svolgimento dell’attività fisica Garantire la soddisfazione delle esigenze igieniche Assicurare il funzionamento dell’organismo scolastico

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potremmo definire di due tipi:

• Attività scolastiche • Attività di servizio

Per attività scolastiche, si intendono quelle che hanno a che fare con l’educazione degli alunni e che vanno dalla semplice lezione in classe, all’apprendimento in laboratorio o nell’auditorium.

Sotto il nome di attività di servizio, si classificano invece quelle svolte da chi gestisce l’istituto: si va dai professori, al preside, al bidello, ecc.

Vengono elencate tutte le attività che devono essere compiute dagli studenti o dal personale dell’IPSIA.

(3)

Elenco delle attività scolastiche

A-1 Sedere A-24 Montare circuiti elettrici

A-2 Appoggiare oggetti A-25 Uso controllo a logiche programmabili A-3 Leggere / scrivere seduti A-26 Usare la fresa

A-4 Leggere / scrivere alla lavagna A-27 Fare prove tecnologiche e meccaniche A-5 Esporre / parlare A-28 Usare il braccio meccanico

A-6 Imparare A-29 Usare il trapano

A-7 Interrogare gli studenti A-30 Usare il tornio

A-8 Conservare materiale didattico A-31 Usare la macchina rettificatrice A-9 Conservare elaborati A-32 Usare la macchina smerigliatrice A-10 Studiare le lingue A-33 Pulire le macchine utensili A-11 Usare il computer A-34 Misurare col calibro o micrometro A-12 Fotocopiare A-35 Misurazioni elettriche / elettroniche A-13 Ascoltare cd A-36 Usare strumenti per prove di durezza A-14 Vedere filmati A-37 Conservare provini

A-15 Conservare attrezzatura di vario tipo A-38 Misurare grandezze fisiche

A-16 Usare attrezzi (chiavi, cacciaviti, ecc) A-39 Usare macchine a controllo numerico A-17 Montare circuiti pneumatici A-40 Fare ginnastica

A-18 Misurare pressione A-41 Fare attività fisica A-19 Tagliare con macchinari A-42 Praticare sport singoli

A-20 Saldare A-43 Fare sport di squadra

A-21 Togliere scorie A-44 Organizzare lo spazio per lo sport A-22 Pulire i pezzi (con spazzole, lime ecc.) A-45 Cambiarsi

A-23 Conservare tute da lavoro A-46 Riporre abiti Tabella. 2.5.2: Tabella delle attività scolastiche

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A-47 Lavarsi A-62 Caricare / scaricare

A-48 Asciugarsi A-63 Arrivare a piedi

A-49 Espletare bisogni fisiologici A-64 Arrivare con mezzi

A-50 Curarsi A-65 Parcheggiare

A-51 Muoversi / camminare A-66 Entrare / uscire A-52 Mangiare / bere A-67 Usare le scale A-53 Svolgere attività libere A-68 Usare l’ascensore A-54 Catalogare A-69 Scaldare gli ambienti A-55 Consultare libri A-70 Rinfrescare gli ambienti A-56 Conservare libri A-71 Illuminare gli ambienti A-57 Ricevere alunni / genitori A-72 Dare corrente agli ambienti A-58 Usare il telefono / fax A-73 Aerare gli ambienti A-59 Riporre oggetti per la pulizia A-74 Ritirare cibi e bevande A-60 Riassettare ambienti A-75 Conservare cibi e bevande A-61 Pulire / disinfettare A-76 Garantire sicurezza

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Gli ambiti funzionali omogenei

Gli Ambiti Funzionali Omogenei – AFOi - dell’intervento sono stati individuati facendo

ricorso all’Analisi Funzionale - AF - dello stesso. Enucleate le funzioni che l’intervento dovrà consentire di esplicare, esse sono state raggruppate in Ambiti Spaziali Omogenei – ASOi -

ovvero insiemi di funzioni spazialmente e temporalmente compatibili. Gli insiemi delle ASOi

funzionalmente e tecnologicamente indipendenti, costituiscono gli Ambiti Funzionali Omogenei dell’intervento. Funzioni Unità Funzionali Ambiti Funzionali Omogenei AFOi A – 1 Sedere A – 2 Appoggiare oggetti A – 3 Leggere / scrivere seduti A – 4 Leggere / scrivere alla lavagna A – 5 Esporre

A – 6 Imparare

A – 7 Interrogare gli studenti A – 8 Conservare materiale didattico A - 74 Ritirare cibi e bevande A - 52 Mangiare / bere

A - 75 Conservare cibi e bevande A - 51 Muoversi / camminare A - 53 Svolgere attività libere A - 66 Entrare / uscire

Attività

didattica AFO1

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A – 16 Usare attrezzi

A – 17 Montare circuiti pneumatici A – 18 Misurare pressione

A – 19 Tagliare con macchinari

Realizzazione di circuiti pneumatici A – 16 Usare attrezzi A – 19 Saldare A – 21 Togliere scorie A – 22 Pulire i pezzi Utilizzo della saldatura A – 16 Usare attrezzi

A - 19 Tagliare con macchinari A - 24 Montare circuiti elettrici

A - 24 Uso controllo logiche programmabili

Realizzazione di impianti elettrici

A – 16 Usare attrezzi

A - 19 Tagliare con macchinari A - 24 Montare circuiti elettrici

A - 24 Uso controllo logiche programmabili

Realizzazione di impianti elettrici e automazione A – 16 Usare attrezzi A - 29 Usare il trapano A - 30 Usare il tornio

A - 31 Usare la macchina rettificatrice A - 32 Usare la macchina smerigliatrice A - 33 Pulire le macchine utensili

Utilizzo di macchine utensili

A – 16 Usare attrezzi

A – 34 Misurare col calibro o micrometro A – 35 Misurazioni elettriche / elettroniche

Misurazioni elettrica ed

elettronica

A – 16 Usare attrezzi

A – 27 Fare prove tecnologico-meccaniche A – 36 Usare strumenti per prove di durezza A – 38 Misurare grandezze fisiche

Prove tecnologiche e

meccaniche

A – 27 Usare attrezzi

A – 28 Usare il braccio meccanico

A – 39 Usare macchine a controllo numerico

Spazio per automazione e

robotica

AFO2

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Funzioni Unità Funzionali

Ambiti Funzionali Omogenei AFOi

A – 8 Conservare materiale didattico A – 9 Conservare elaborati

A – 15 Conservare attrezzature di vario tipo

Conservazione

A – 9 Conservare elaborati A – 23 Conservare tute da lavoro A – 45 Cambiarsi Spazio per cambiarsi AFO2 Tabella 2.5.5.b : AFO2 Funzioni Unità Funzionali Ambiti Funzionali Omogenei AFOi A - 51 Muoversi / camminare

A - 66 Entrare / uscire Accoglienza A – 1 Sedere

A – 2 Appoggiare oggetti A – 3 Leggere / scrivere seduti A – 5 Parlare con gli utenti A – 11 Usare il computer A – 13 Ascoltare cd A – 14 Vedere filmati Esposizione / proiezione A – 1 Sedere A – 2 Appoggiare oggetti Spazio per proiettare A – 1 Sedere Sala AFO3 Tabella 2.5.6 : AFO3

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A – 1 Sedere

A – 2 Appoggiare oggetti A – 3 Leggere / scrivere seduti A – 5 Parlare con gli utenti

A – 8 Conservare materiale didattico A – 11 Usare il computer A – 12 Fotocopiare A – 55 Catalogare Prestito e informazioni A – 1 Sedere

A – 3 Leggere / scrivere seduti

Studio individuale

A – 55 Consultare materiale cartaceo A – 56 Conservare materiale cartaceo

Consultazione documenti

A – 1 Sedere

A – 8 Conservare materiale didattico A – 11 Usare il computer Consultazione multimediale AFO4 Tabella 2.5.7 : AFO4 Funzioni Unità Funzionali Ambiti Funzionali Omogenei AFOi

A – 15 Conservare attrezzature di vario tipo A – 16 Usare attrezzi

A – 19 Tagliare con macchinari A – 51 Muoversi / camminare

Conservazione AFO5

(9)

Funzioni Unità Funzionali

Ambiti Funzionali Omogenei AFOi

A - 51 Muoversi / camminare

A - 66 Entrare / uscire Accoglienza A – 1 Sedere

A – 2 Appoggiare oggetti A – 58 Usare il telefono / fax A – 57 Ricevere alunni / genitori

Ricezione

A – 1 Sedere

A – 2 Appoggiare oggetti A – 3 Leggere / scrivere seduti A – 5 Parlare

A – 11 Usare il computer A – 12 Fotocopiare

A – 58 Usare il telefono / fax

Attività amministrative

A – 8 Conservare materiale didattico A – 55 Catalogare

Attività di catalogazione

A – 1 Sedere

A – 2 Appoggiare oggetti A – 3 Leggere / scrivere seduti A – 8 Conservare materiale didattico A – 11 Usare il computer

A – 57 Ricevere alunni / genitori A – 58 Usare il telefono / fax

Attività del capo d’Istituto

A – 59 Riporre oggetti per la pulizia A – 60 Riassettare ambienti A – 61 Pulire / disinfettare Attività del personale A – 1 Sedere A – 2 Appoggiare oggetti A – 5 Parlare Attività fra docenti A – 1 Sedere A – 2 Appoggiare oggetti

A – 8 Conservare materiale didattico

Spazio per relatore

AFO6

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A – 1 Sedere

A – 2 Appoggiare oggetti A – 3 Leggere / scrivere seduti A – 8 Conservare materiale didattico A – 11 Usare il computer

A – 23 Conservare tute da lavoro A – 45 Cambiarsi

A – 46 Riporre gli abiti A – 58 Usare il telefono / fax

Spazio per il tecnico

A – 1 Sedere

A – 2 Appoggiare oggetti A – 3 Leggere / scrivere seduti A – 8 Conservare materiale didattico A – 11 Usare il computer

A – 23 Conservare tute da lavoro A – 45 Cambiarsi

A – 46 Riporre gli abiti A – 58 Usare il telefono / fax

Spazio per gli aiutanti tecnici AFO6 Tabella 2.5.9.b : AFO6 Funzioni Unità Funzionali Ambiti Funzionali Omogenei AFOi A – 1 Sedere A – 2 Appoggiare oggetti A - 52 Mangiare / bere A - 74 Ritirare cibi e bevande

Spazio per consumare

cibi

A – 2 Appoggiare oggetti A - 75 Conservare cibi e bevande

Spazio per conservare cibi

AFO7

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Funzioni Unità Funzionali Ambiti Funzionali Omogenei AFOi A – 1 Sedere A – 2 Appoggiare oggetti A – 5 Esporre A – 6 Imparare A – 51 Muoversi / camminare A – 62 Caricare / scaricare A - 66 Entrare / uscire Esposizione AFO8 Tabella 2.5.11 : AFO8 Funzioni Unità Funzionali Ambiti Funzionali Omogenei AFOi A – 47 Lavarsi A – 48 Asciugarsi

A - 49 Espletare bisogni fisiologici

Funzioni di servizio per

alunni

A – 47 Lavarsi A – 48 Asciugarsi

A - 49 Espletare bisogni fisiologici

Funzioni di servizio per amministrazione

A – 47 Lavarsi A – 48 Asciugarsi

A - 49 Espletare bisogni fisiologici

Funzioni di servizio per i

professori

A – 47 Lavarsi A – 48 Asciugarsi

A - 49 Espletare bisogni fisiologici

Funzioni di servizio per biblioteca e auditorium AFO9 Tabella 2.5.12 : AFO9 Funzioni Unità Funzionali Ambiti Funzionali Omogenei AFOi A – 2 Appoggiare oggetti

A – 15 Conservare attrezzature di vario tipo A – 16 Usare attrezzi

A - 51 Muoversi / camminare A - 66 Entrare / uscire

Spazio per locali

tecnici AFO10

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A - 51 Muoversi / camminare A - 52 Mangiare / bere A - 53 Svolgere attività libere A - 66 Entrare / uscire

Circolazione orizzontale

A – 1 Sedere

A – 2 Appoggiare oggetti Attesa

A - 67 Usare le scale A - 68 Usare l’ascensore A - 51 Muoversi / camminare Circolazione verticale AFO11 Tabella 2.5.14 : AFO11 Funzioni Unità Funzionali Ambiti Funzionali Omogenei AFOi A – 40 Fare ginnastica A – 41 Fare attività fisica A – 42 Fare sport singoli A – 43 Fare sport di squadra

A – 44 Organizzare lo spazio per lo sport

Zona attrezzata per lo sport

A – 62 Caricare / scaricare A – 63 Arrivare a piedi A – 64 Arrivare con mezzi A – 65 Parcheggiare

Parcheggio

A – 1 Sedere

A – 51 Muoversi / camminare A – 53 Svolgere attività libere

Verde attrezzato

AFO12

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In conformità a quanto detto, sono stati individuati i seguenti:

• Spazio per l’insegnamento ordinario

E’ lo spazio dove si svolgono le normali attività didattiche. Attività didattica:

Unità Funzionale dove si svolgono lezioni di insegnamento ordinario come: Italiano, Matematica, Religione, Storia, Scienze, ecc. ed anche le materie particolari che saranno poi approfondite nei vari laboratori. Necessita di banchi e sedie per gli alunni e per l’insegnante, di una lavagna e di accessori (mobili, scaffali, ecc.) per la conservazione del materiale relativo all’insegnamento.

Gli utenti della struttura, devono poter usufruire di tali spazi anche per il ritiro del cibo e delle bevande e per la loro consumazione.

Tale unità deve consentire di svolgere tutte quelle funzioni connesse alla mobilità e alla fruizione di tutti gli spazi interni, consentendo facilità di movimento.

• Spazio per l’insegnamento tecnico - pratico

E’ lo spazio dove si approfondiscono le materie studiate, tramite l’uso di materiale e strumentazione specifica, sotto la guida di tecnici - insegnanti specializzati.

Realizzazione di circuiti pneumatici

Vi vengono svolte applicazioni pratiche per la realizzazione di circuiti pneumatici. Le funzioni svolte all’interno di questo laboratorio, vanno dal montaggio dei circuiti stessi (costituiti da elettrovalvole, pistoni, ecc.) al taglio di tubi e altri materiali, all’uso di misuratori di pressione, ecc.

Utilizzo della saldatura

Questo reparto può essere diviso in vari locali per l’esercitazione pratica dei diversi tipi di saldatura che sono: saldatura elettrica ad arco ; saldature MIG-MAG; saldatura ossiacetilenica

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Realizzazione di impianti elettrici

Vi viene studiata l’impiantistica civile, dallo studio alla progettazione, dalla realizzazione pratica al collaudo e la verifica dei guasti. Si usano tecniche circuitali elettriche per il comando ed il controllo di tipo civile.

Realizzazione di impianti elettrici e automazione

In questa Unità Funzionale si svolgono gli stessi studi già elencati nel laboratorio di impianti elettrici, però applicati agli edifici industriali. Si utilizzano tecniche circuitali elettriche, ma anche elettropneumatiche ed elettroniche per il comando, il controllo e la regolazione di processi industriali semplici e complessi. Vengono utilizzate apparecchiature informatiche come i P.L.C. (controllo a logiche programmabili) e software applicativi per la progettazione, il disegno, la programmazione e la simulazione.

Utilizzo di macchine utensili

Questo ambiente necessità di una vasta superficie, perché in esso devono potersi svolgere vari tipi di lavorazioni che vanno dalla lavorazione al tornio all’utilizzo di fresatrici e rettificatrici, dall’uso dell’affilatrice ,dei trapani e delle mole, alla lavorazione al banco. Le macchine presenti qui dentro, necessitano di frequente manutenzione. Affinché questa possa avvenire, devono essere portate all’esterno e, per consentire tale operazione, è fondamentale che tale aula sia dotata di grosse aperture provviste di scivoli.

Misurazione elettrica ed elettronica

Questo laboratorio deve essere attrezzato con strumentazione all’avanguardia per la misurazione di precisione a carattere elettrico ed elettronico. Nella vecchia sede non era presente cosicché la strumentazione (se presente) era localizzata in altri ambienti.

Prove tecnologiche e meccaniche

L’attrezzatura ivi presente, consente di effettuare prove tecnologiche e meccaniche sui materiali, misurazioni e controlli sui manufatti eseguiti dagli allievi del settore meccanico nelle varie officine. Attraverso la programmazione “da tastiera” o “automatica” elaborata da computer, è possibile effettuare lavorazioni tramite una fresatrice CNC.

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Spazio per automazione e robotica

Il laboratorio è attrezzato per lo studio, la progettazione, e la realizzazione di applicazioni in campo di automazione industriale. L'aula è attrezzata con un robot di ultima generazione: è un piccolo braccio meccanico che può compiere azioni a velocità elevata con la massima precisione in una serie infinita di combinazioni. Il prototipo, sinonimo di alta tecnologia industriale permette agli alunni di confrontarsi, interagire, programmare cicli di lavoro automatici. Nel vecchio edificio era accorpato al laboratorio di pneumatica.

Conservazione

Ogni laboratorio deve essere dotato di uno spazio munito di armadi dove conservare materiale di vario tipo: attrezzature di vario tipo (chiavi, cacciaviti, ecc.), elaborati degli studenti e materiale didattico.

Spazio per cambiarsi

In tale unità, gli alunni devono avere degli armadietti muniti di chiave personale dove poter conservare la tuta da lavoro ed eventuali elaborati.

• Auditorium

Anche la Normativa del 18/12/’75 chiede che negli edifici scolastici di II° grado vi sia uno spazio polivalente per attività didattiche a scala di grande gruppo, spettacoli, assemblee, riunioni di genitori, riunioni d’istituto, corsi d’aggiornamento, convegni sia in orario scolastico che extrascolastico.

Questo deve naturalmente servire tutti e tre gli Istituti. Negli edifici già presenti non esiste infatti un locale vero e proprio adibito a tale scopo, e le riunioni vengono fatte o nei corridoi o nella palestra. Questo ambiente deve avere un acceso rapido dall’esterno della scuola per facilitarne l’uso da parte della comunità locale, essere dotato di un nucleo di servizi igienici, essere corredato con gli spazi necessari per lo svolgimento di attività parascolastiche, essere corredato da tutti quegli ambienti di servizio necessari per il funzionamento, il tutto naturalmente nel rispetto delle vigenti norme di sicurezza.

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adibita a schermo sul quale poter proiettare filmati o slides. Deve essere munita di un palco rialzato, dotato all’occorrenza di computer, impianto stereo, microfono, ecc.

Spazio per proiettare

Nel caso di proiezioni su grande schermo di filmati. Situato dalla parte opposta rispetto allo spazio per la proiezione. Tale spazio necessita di spazio per appoggiare il proiettore, una sedia ed eventuali mobili a scaffali per conservare il materiale.

Sala

Unità destinata a chi è spettatore o ascoltatore. Deve essere dotata di sedie (più di 300), e posti per i portatori di handicap. Le sedie sono sfalsate per permettere la migliore visibilità.

• Biblioteca

La biblioteca deve permettere lo svolgimento di tutte le attività relative all’informazione ed alla ricerca.

Prestito e informazioni

In tale Unità Funzionale si svolgono le funzioni del bibliotecario riguardanti la catalogazione, la ricerca dei volumi o del materiale su supporti magnetici, la registrazione degli utenti (professori, alunni, ecc.) e dei prestiti/restituzioni effettuati. In tale unità dovrà altresì svolgersi l’attività legata alla riproduzione e alla copia parziale dei documenti nel rispetto delle vigenti leggi.

Studio individuale

Nel quale si possono esplicare le funzioni di lettura e studio del materiale preso in prestito. Deve essere dotato di sedie e tavoli e dotato del giusto confort acustico senza interferenze con gli altri ambiti funzionali omogenei della struttura.

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Consultazione documenti

Tale unità deve consentire la conservazione e la consultazione dei documenti. In una biblioteca scolastica l’accesso avviene:

- direttamente (servizio a scaffale aperto)

- indirettamente (soggetto a procedura di richiesta e consegna)

Il servizio di consultazione a scaffale aperto sarà articolato in: un servizio di consultazione generale; un servizio di consultazione di una raccolta di documenti completa e interdisciplinare organizzato per sezioni tematiche; un servizio di consultazione di tutte le novità; ecc.

Consultazione multimediale

Le moderne biblioteche danno ampio spazio alle funzioni connesse alla consultazione multimediale e alla navigazione in internet. Devono quindi essere installate idonee postazioni di rete, così da fornire un servizio utile per gli alunni. La dotazione di personal computer può essere naturalmente adibita anche alla consultazione di documenti su supporto informatico.

• Magazzino Conservazione

Tale unità deve consentire la conservazione di materiale di vario tipo al servizio sopratutto dei laboratori. Deve essere dotato di ampie aperture per il carico lo scarico della merce e munito di macchinari per il taglio dei pezzi che devono essere usati negli spazi specializzati.

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per i docenti ed il capo di istituto, per il personale addetto alla pulizia e per eventuali relatori. Accoglienza

Il termine rimanda soprattutto alla funzione di passaggio fra ambiente esterno ed interno. Ricezione

Spazio per la prima accoglienza di genitori o alunni. Attività amministrative

Tale Unità Funzionale è al servizio del personale che dirige l’Istituto, vi si svolgono le mansioni d’ufficio: usare il computer, il fax, il telefono, fotocopiare ecc.

Attività di catalogazione

Spazio al servizio dell’amministrazione nel quale si conservano i registri ed i documenti. Attività del capo d’istituto

Un capo d’Istituto necessita di un ambiente dove svolgere attività legate alla direzione dell’edificio scolastico quali usare il computer, il fax, il telefono,ecc. ed anche funzioni di ricezione di alunni e genitori. L’Unità Funzionale deve essere ubicata possibilmente in posizione baricentrica nell’edificio.

Attività del personale

Il personale addetto alla pulizia ha bisogno di appositi locali dove poter conservare materiale per la pulizia degli ambienti.

Attività fra docenti

Ambiente per i professori. E’ la stanza dove gli insegnanti colloquiano, si rilassano, prendono un caffè.

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Spazio per il relatore

Posizionato in luogo adiacente all’Auditorium, è una stanza in cui vengono preparati gli elaborati da esporre nella sala.

Spazio per il tecnico

Deve servire al professore affinché qui possa svolgere in tutta tranquillità le varie funzioni: preparare le esercitazioni pratiche, teoriche, cambiarsi, ecc.

Spazio per aiutanti tecnici

E’ l’ufficio dove si preparano i collaboratori del professore. Vi vengono svolte le stesse funzioni elencate nell’ufficio tecnico.

• Bar

Il servizio bar serve soprattutto in orario scolastico. Può funzionare anche in orari serali, nel caso si usi l’auditorium in orari extra-scolastici.

Spazio per consumare cibi

Gli utenti della struttura, devono poter usufruire di spazi per il ritiro del cibo e delle bevande e per il loro consumo. La sala bar deve essere dotata di banco, tavoli e sedie per il consumo veloce.

Spazio per conservare cibi

L’addetto al bar, ha naturalmente necessità di uno spazio dove poterli conservare. Tale ambiente sarà abbastanza grande da poter contenere un frigorifero, scaffali e mobili per conservare cibi e bevande.

• Spazio per esposizione Esposizione

Spazi che servono sia per l’esposizione degli elaborati per gli studenti, che per la descrizione e la mostra di tematiche strettamente connesse agli argomenti di studio.

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In base al D.M. 18/9/1975, per le scuole secondarie, il numero di vasi per gli alunni deve essere uno per classe. Il locale che contiene le latrine e le antilatrine deve essere illuminato ed aerato direttamente o tramite impianti. Le latrine devono essere separate per sesso, avere le porte apribili verso l’esterno, essere costituite da box le cui pareti divisorie siano alte 2,10 – 2,30 metri. Avere preferibilmente vasi del tipo alla turca. Nel locale per i maschi, devono essere collocati anche gli orinatoi con opportune schermature fra l’uno e l’altro. Devono essere previsti bagni per i portatori di handicap.

Funzioni di servizio per amministrazione

Spazi vicini agli uffici per l’espletamento delle funzioni fisiologiche. Funzioni di servizio per professori

La permanenza dei professori in tale luogo, implica la necessità di esplicare funzioni connesse all’igiene personale ed al fabbisogno fisiologico.

Funzioni di servizio per biblioteca e auditorium

Spazi vicini all’auditorium o alla biblioteca per l’espletamento delle funzioni fisiologiche. Possono essere utilizzati sia dal personale e dagli alunni della scuola, sia dagli utenti esterni che usufruiscono di tali servizi.

• Locali tecnici Spazio per locali tecnici

locale per l’uso e la manutenzione dei macchinari necessari a fornire energia dell’edificio (pannelli fotovoltaici, caldaie ecc.)

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• Disimpegni Circolazione orizzontale

Il termine rimanda soprattutto alla funzione di passaggio fra i vari ambienti di ogni piano, entrare ed uscire dall’edificio.

Attesa

Zone dotate di sedie o poltrone per la sosta e l’attesa (vicino alla presidenza o alle aule professori).

Circolazione verticale

Passaggio fra i vari piani. Tramite scale o ascensore. Alcune zone devono essere dotate di rampe per permettere lo spostamento di persone diversamente abili.

• Spazio ricreativo ludico - sportivo Zona attrezzata per lo sport

Questa zona è collocata nella parte nord del lotto. Affiancata alla palestra, deve consentire lo svolgimento dell’attività sportiva all’aperto da parte di tutti gli alunni. Tutto questo nella massima sicurezza.

Parcheggio

Spazio che permette di lasciare il proprio mezzo di trasporto, sia esso automobile o motorino o bicicletta. Deve rispettare la normativa vigente e consentire massima accessibilità anche ai disabili.

Verde attrezzato

Tale Unità Funzionale è collocata intorno all’edificio e può avere le funzioni più svariate. Deve consentire svago, punto di incontro fra gli alunni delle varie scuole, sosta e contemplazione del verde e della natura.

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l’analisi si è spostata verso l’individuazione dei requisiti richiesti agli spazi che ospiteranno tali attività. Nello specifico l’introduzione dei requisiti dimensionali e tecnologici ha consentito il passaggio dagli Ambiti Funzionali Omogenei - AFO, agli Ambiti Spaziali Omogenei – ASO.

Secondo la norma UNI 10838:1999 “Terminologia riferita all’utenza, alle prestazioni, al processo edilizio e alla qualità edilizia” con il termine “requisito” si intende la “traduzione di

un’esigenza in fattori atti ad individuarne le condizioni di soddisfacimento da parte di un organismo edilizio o di sue parti tecniche, in determinate condizioni d’uso e/o di sollecitazioni”

Il requisito dimensionale di ogni Unità Spaziale, rappresenta uno degli elementi fondamentali per l’approccio alla progettazione, in quanto consente la stima degli spazi che dovranno essere realizzati nonché permette una valutazione economica di massima dell’intervento.

Il parametro prestazionale che quantifica tale requisito è, nel caso specifico, la “superficie utile pavimentata”.

Il calcolo delle superfici utili pavimentate necessarie allo svolgimento delle attività è stato effettuato, sulla base delle seguenti ipotesi:

- vita utile ipotizzata del complesso: 20 anni, - utenza potenziale: 384 studenti;

Le aule, i laboratori, i servizi igienici e gli altri locali dell’edificio, sono stati dimensionati seguendo le norme tecniche così come specificate nel Decreto Ministeriale del 18/12/’75. Le dimensioni dei laboratori sono state precisate dal capo dell’Istituto e dal responsabile dell’Ufficio Tecnico così come specificato al punto 3.3 del D.M. Per questi locali sono richiesti dei piccoli magazzini di 20 m2 per poter conservare manufatti, elaborati, strumentazione ecc. e, per alcuni poi è necessario che vi sia un piccolo spogliatoio anche questo di 20 m2 nel quale conservare le tute da lavoro degli studenti.

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Alcune aule speciali e laboratori non sono previsti nell’edificio di nuova costruzione in quanto già presenti in altri complessi del polo scolastico.

Ambiti Spaziali Omogenei Superficie

ASO1

Spazi insegnam.

ordinario 1.1 Aule 784 ÷ 800 m

2

Totale ASO1 784 ÷ 800 m2

2.1 Spazio per Pneumatica 60 ÷ 70 m2 2.2 Spazio per Saldatura 100 ÷ 120m2 2.3 Spazio per Impianti elettrici 110 ÷ 130 m2 2.4 Spazio Impianti elettrici ed elettronici 110 ÷ 130 m2 2.5 Spazio Macchine utensili 270 ÷ 300 m2 2.6 Spazio Misure elettriche - elettroniche 80 ÷ 100 m2 2.7 Spazio Tecnologico 80 ÷ 100 m2 2.8 Spazio Automazione e Robotica 60 ÷ 70 m2 2.10 Magazzini per laboratori 130 ÷ 150 m2

ASO2 Spazi per l’insegnamento tecnico - pratico 2.11 Spogliatoi 130 ÷ 150 m2 Totale ASO2 1130 ÷ 1320 m2 3.1 Atrio 50 ÷ 70 m2 3.2 Palco 30 ÷ 40 m2 3.3 Proiezione 3 ÷ 5 m2 ASO3 Auditorium 3.4 Sala 300 ÷ 340 m2 Totale ASO3 383 ÷ 455 m2

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Tabella 2.5.16.b : Tabella ASO

Ambiti Spaziali Omogenei Superficie

4.1 Prestito / Informazioni 10 ÷ 20 m2 4.2 Studio individuale 100 ÷ 140 m2 4.3 Consultazione documenti 30 ÷ 50 m2 ASO4 Biblioteca 4.4 Ambito multimediale 80 ÷ 100 m2 Totale ASO4 220 ÷ 310 m2

ASO5 Magazzino 5.1 Conservazione 300 ÷ 350 m2

Totale ASO5 300 ÷ 350 m 2 6.1 Atrio 100 ÷ 135 m2 6.2 Ricezione 10 ÷ 15 m2 6.3 Segreteria 30 ÷ 40 m2 6.4 Uffici / Archivio 25 ÷ 35 m2 6.5 Presidenza 35 ÷ 40 m2 6.6 Bidelli 40 ÷ 50 m2 6.7 Docenti 30 ÷ 40 m2

6.8 Attività fra docenti 30 ÷ 40 m2

6.9 Ufficio Tecnico 40 ÷ 45 m2

ASO6

Spazio tecnico - amministrativo

6.10 Ufficio Aiutanti Tecnici 45÷ 55 m2

Totale ASO6 385 ÷ 495 m2

7.1 Spazio per consumare cibi 10 ÷ 15 m2

ASO7 Bar

7.2 Spazio per conservare cibi 35 ÷ 50 m2

(25)

Dai calcoli fatti, risulta che l’edificio avrà una superficie complessiva compresa fra i 4717 m2 ed i 5840 m2.

Ambiti Spaziali Omogenei Superficie

ASO8 Spazio per

esposizione

8.1 Esposizione 170 ÷ 200 m2

Totale ASO8 170 ÷ 200 m

2

9.1 Servizi per gli alunni 120 ÷ 135 m2 9.2 Servizi per l’amministrazione 10 ÷ 15 m2 9.3 Servizi per i professori 10 ÷ 15 m2

ASO9 Servizi igienici

9.4 Servizi per biblioteca e auditorium 80 ÷ 100 m2

Totale ASO9 220 ÷ 265 m

2

ASO10 Locali tecnici 10.1 Spazio per locali tecnici 50 ÷ 60 m2

Totale ASO10 50 ÷ 60 m2 11.1 Circolazione orizzontale 800 ÷ 1200 m2 11.2 Attesa 50 ÷ 100 m2 ASO11 Disimpegni 11.3 Circolazione verticale 180 ÷ 220 m2 Totale ASO11 1030 ÷ 1520 m 2

12.1 Zona attrezzata per lo sport 8000 ÷ 8500 m2

12.2 Parcheggio 6500 ÷ 7500 m2

ASO12

Spazio ricreativo

ludico-sportivo 12.3 Verde attrezzato e percorsi 7500 ÷ 8000 m

2

Totale ASO12

22000 ÷ 24000 m2

(26)
(27)

2.6 Stima dei costi

Costi standardizzati

Fra le indicazioni rivolte ai responsabili del progetto preliminare contenute nella Legge Quadro sui lavori pubblici (Legge 109/1994) e nel Regolamento di Attuazione (D.P.R. 554/1999), c’è anche la prescrizione di redigere un calcolo sommario della spesa applicando alle quantità caratteristiche delle opere dei lavori i corrispondenti costi standardizzati determinati dall’Osservatorio sui lavori pubblici. Compito di tale organismo è quello appunto di "…determinare annualmente i costi standardizzati per tipo di lavoro in relazione a specifiche aree territoriali e per categoria di opere, facendone oggetto di una specifica pubblicazione" (art .4 Legge 109/94).

In loro assenza (art.23 del regolamento) si applicano parametri desunti da interventi simili o si redige un computo metrico estimativo di massima con prezzi unitari di prezziari o listini ufficiali.

La proposta di utilizzare i costi standardizzati già nel documento preliminare all’avvio alla progettazione, appare interessante soprattutto perché tale soluzione rende tale strumento un riferimento conoscitivo ed informativo utile per l’assunzione delle decisioni successive. L’uso del costo standardizzato nella fase di programmazione, quando l’ente programmatore potrebbe non essere in grado di definire la tipologia costruttiva, la tecnologia e solo in maniera sommaria le quantità caratteristiche fa emergere chiaramente l’obiettivo finale del processo costruttivo cioè il rispondere a un bisogno. Lo studio del costo si pone come obbiettivo quello di verificare la congruità economica di un intervento fissando l’attenzione sulla risposta in termini funzionali e non solo economici al fine di istituire un parallelo fra il fabbisogno rilevato e intervento programmato.

L’indicazione dei costi in fase programmatoria non vuole tuttavia vincolare a priori la risposta funzionale e qualitativa che gli enti, nella loro autonomia e libertà di programmazione, potranno fornire alla collettività, purché ne sia data una adeguata motivazione.

I costi standardizzati rappresentano un riferimento dal quale potersi discostare per avere, per esempio, ritorni gestionali, contenimento di costi energetici, ecc., ovvero un favorevole rapporto tra utilità delle funzioni previste e costi globali.

(28)

immediati, ovvero sul costo iniziale per l'acquisizione dell'area edificabile e sui costi di costruzione. La gestione degli edifici pubblici in generale, e delle scuole in particolare, diviene invece sempre più un elemento condizionante, con incidenze economiche che rendono in pochi anni paragonabili i costi immediati con quelli differiti.

Per risolvere questo problema occorre in primo luogo introdurre il costo globale nella vita utile ipotizzata quale elemento di valutazione delle scelte progettuali a tutte le scale, in modo da inquadrare fin da subito il problema della nuova costruzione con quello della sua gestione in un arco di tempo significativo. Ciò renderà possibile integrare i contributi che i privati potranno dare nella gestione dell’edificio scolastico, attraverso ad esempio l’affidamento ad esterni della palestra e degli impianti sportivi o dell’auditorium. Alla luce delle nuove leggi in materia di consumi energetici (D.L. 192 del 19 Agosto 2005) particolare attenzione deve essere rivolta agli aspetti impiantistici, orientando le scelte verso fonti di energia rinnovabile o in generale soluzioni finalizzate al risparmio energetico e al rispetto dell’ambiente. Per valutare i fabbisogni manutentivi e adottare idonee procedure organizzative sarà necessaria la conoscenza puntuale dei materiali e della componentistica, alla quale dovrà corrispondere una adeguata certificazione.

La nuova legge sui lavori pubblici sottolinea l’importanza di riferimento in tutte le fasi della progettazione al costo globale. Nell’art. 15 del Regolamento di attuazione (D.P.R. 554/99) si legge "La progettazione ha come fine fondamentale la realizzazione di un intervento di qualità e tecnicamente valido nel rispetto del miglior rapporto tra i benefici e i costi globali di

costruzione, manutenzione, e gestione…".

Per costo globale si intende la somma del costo di produzione e del costo di gestione relativo alla vita utile ipotizzata. Il costo di produzione è dato dalla somma dei costi necessari alla realizzazione dell’edificio mentre il costo di gestione è legato alla vita utile ipotizzata.

Si ha:

Cg = Cp +

i=1,n Cgex n x f ± Cd - Vr x f

dove:

· Cg è il costo globale,

(29)

· n è il numero di anni preso in considerazione per la stima, · Cgex n è il costo differito di gestione per l’anno n-mo,

· f = ( 1 + T ) / ( 1+ t ) e il fattore di attualizzazione dei costi differiti,

· T è il tasso medio dei costi differiti, diverso in realtà per ogni categoria di opere, · t è il tasso di remunerazione del capitale,

· Cd è il costo di dismissione dell’opera al termine della vita utile ipotizzata. · Vr è il valore residuo: somma del ritorno economico delle attività

Occorre sottolineare il fatto che la vita utile ipotizzata di un edificio non coincide con la sua vita fisica o con l’efficienza delle singole parti, perché il progressivo invecchiamento è influenzato anche dalla funzionalità, da nuove esigenze dell’utenza…ecc. Di norma ci si riferisce al periodo in cui è possibile garantire idonei livelli prestazionali con costi di funzionamento e d’uso accettabili, compresi quelli di manutenzione e riassetto funzionale. Si suggerisce di porre come obiettivo del progetto la limitazione del costo globale nella vita utile ipotizzata di 20 anni. Sarà quindi possibile giustificare costi di costruzione superiori, nel limite del 10%, a fronte di risparmi significativi nel costo di gestione dell'opera.

Costo di produzione

La preventivazione dei costi di costruzione di un edificio scolastico è regolamentata dalla Deliberazione CIPE del 13 marzo 1996 "Determinazione del valore massimo di riferimento per la valutazione di costi negli interventi effettuati nei comuni ai sensi della legge 23 gennaio 1992, articolo 32" che fornisce al punto 2 per gli interventi riguardanti i nuovi insediamenti di edilizia scolastica i parametri di costo ammissibile, esplicitando che la valutazione del costo complessivo, comprensivo di tutte le categorie di opere e delle spese tecnico, generali e fiscali per la realizzazione delle aule, delle aule speciali, della palestra, del refettorio, dei servizi amministrativi, dei locali ausiliari e delle sistemazioni esterne, nonché di ogni tipo di consolidamento del terreno, dell’adeguamento della normativa antisismica, dell’attuazione delle norme di sicurezza in materia di impianti tecnologici, della rispondenza alla norme sulle barriere architettoniche e quant’altro necessario, deve essere riferita a dei parametri di costo massimo ammissibile. Tali riferimenti normativi relativi al parametro economico risultano però ad oggi non utilizzati e del tutto disattesi sia nelle procedure di programmazione che nella prassi operativa. Per tale ragione ci si riferisce piuttosto a elaborazioni statistiche realizzate in base alle schede di rilevazione dell’edilizia scolastica utilizzate dall’Osservatorio

(30)

Il costo di produzione comprende:

• Costo di acquisizione dell’area. La parte destinata al parcheggio è già pubblica. Le aree destinate agli impianti sportivi, al verde organizzato ed all’edificio scolastico vanno espropriate.

• Costo di progettazione, direzione lavori, coordinamento della sicurezza e collaudi. Il costo di queste voci è stato valutato in via preliminare in base all’ammontare del costo presunto di trasformazione dell’opera.

• Costo di costruzione

Il costo di costruzione comprende: preparazione dell’area, costruzione dell’organismo edilizio, realizzazione delle opere esterne.

Tale costo comprende: - scavi e movimenti di terra - fondazioni

- strutture in cemento armato - coperture - impermeabilizzazioni - ascensori - vani scala - serramenti esterni - impianti comuni

- costi specifici per unità immobiliare: pareti e divisori, intonaci, pavimenti, impianti, infissi interni, porte e finiture.

(31)

Costo di gestione

I costi di gestione di edifici a conduzione diretta possono venire individuati solo grazie ad analisi statistiche di dati storici, ovvero tramite il confronto con casi analoghi.

Un modo di stimare i costi di gestione può essere basato sulla distribuzione dell’onere relativo agli interventi degli ultimi 10 anni, rilevati su di un campione di edifici simili a quello in esame, distribuito uniformemente per anno. Se ne deducono i seguenti costi di gestione: costo di gestione complessivo annuo al mq: € 45,00.

Le principali voci di costo risultano essere:

- Spese per il riscaldamento, che comprendono il combustibile e la manutenzione degli impianti;

- Spese per la pulizia ordinaria e di fine anno; - Spese per l’energia elettrica.

Sono stati considerati i metri quadrati medi delle singole ASO.

Valore residuo

Il valore residuo è il valore stimato al termine della vita utile ipotizzata. Se la manutenzione è stata ben fatta nel corso degli anni, il valore dell’immobile non avrà subito forti variazioni. A questo va aggiunto il ritorno economico delle attività: entrate derivanti dallo sfruttamento dell’edificio o parti di esso, incassi dovuti ad impianti sportivi in orari extra – scolastici, ecc.

Considerando, come sopra indicato, la vita utile ipotizzata dell’edificio pari a 20 anni possiamo riassumere i risultati nella tabella seguente:

(32)

pedagogica (aule)

Costo di costruzione laboratori 1225 1485,00 1˙819˙125,00

Costo di costruzione dell’auditorium 419 1425,00 597˙075,00

Costo di costruzione biblioteca 265 1335,00 353˙775,00

Costo di costruzione del magazzino 325 755,00 245˙375,00 Costo di costruzione delle unità per la

direzione (uffici) 440 1216,00 535˙040,00

Costo di costruzione del bar 50 1110,00 55˙500,00

Costo di costruzione locali

esposizione 185 852,00 157˙620,00

Costo di costruzione sevizi igienici 243 1155,00 157˙620,00

Costo di costruzione locali tecnici 55 905,00 49˙775,00

Disimpegni, scale. ecc. 1275 995,00 1˙268˙625,00

Oneri di urbanizzazione - - 170˙000,00

Costo di costruzione 6˙377˙270,00

Costo di gestione (calcolato per una

vita utile ipotizzata di 20 anni) 7142

45,00 l’anno

900,00 per 20 anni 6˙427˙800,00

Costo globale 12˙805˙070,00

Figura

Tabella 2.5.4 : AFO 1
Tabella 2.5.5.a : AFO 2
Tabella 2.5.8 : AFO 5
Tabella 2.5.9.a : AFO 6
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Riferimenti

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