Caratteristiche dei pazienti deceduti positivi all’infezione da SARS-CoV-2 in Italia
Dati al 10 gennaio 2022
1. Caratteristiche demografiche dei deceduti
In questa sezione sono descritte le caratteristiche di 138.099 pazienti deceduti e positivi a SARS-CoV-2 in Italia, dall’inizio della sorveglianza al 10 gennaio 2022, riportati dalla Sorveglianza Integrata COVID-19 coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS). L’età media dei pazienti deceduti e positivi a SARS-CoV-2 è 80 anni (mediana 82, range 0-109, Range InterQuartile-IQR (1° quartile=74; 3° quartile=88)). Le donne decedute sono 60.201 (43,6%). La figura 1 mostra che l’età mediana dei pazienti deceduti positivi a SARS- CoV-2 è più alta di circa 40 anni rispetto a quella dei pazienti che hanno contratto l’infezione (pazienti deceduti: età mediana 82 anni; pazienti con infezione: età mediana 43 anni). La figura 2 mostra il numero dei decessi per fascia di età. Solo nella fascia di età ≥90 anni il numero di decessi di sesso femminile è superiore a quelli di sesso maschile. Questo dato è da mettere in relazione al fatto che la popolazione di età ≥90 anni in Italia è costituita per circa il 72% da donne. Complessivamente, le donne decedute dopo aver contratto infezione da SARS-CoV-2 hanno un’età più alta rispetto agli uomini (età mediane: donne 85 anni – uomini 80 anni). Al 10 gennaio 2022 sono 1.743, dei 138.099 (1,3%), i pazienti deceduti SARS-CoV-2 positivi di età inferiore ai 50 anni. In particolare, 440 di questi avevano meno di 40 anni (273 uomini e 167 donne con età compresa tra 0 e 39 anni).
Figura 1. Età mediana deceduti e diagnosticati positivi a SARS-CoV-2
Figura 2. Numero di decessi per fascia di età e sesso
La figura 3 mostra l’andamento dell’età media dei pazienti deceduti positivi a SARS-CoV-2 per settimana di calendario, a partire dalla 3° settimana di febbraio 2020 (8°
settimana dall’inizio del 2020 nella figura 3; la data del primo decesso risale al 20 febbraio 2020). L’età media dei decessi settimanali è andata sostanzialmente aumentando fino agli 85 anni (1° settimana di luglio 2020) per poi calare leggermente; un’ulteriore riduzione dell’età media dei decessi è stata rilevata a partire dai mesi di febbraio-marzo 2021 (80 anni nella 2° settimana di febbraio 2021), fino a raggiungere i 72 anni nella 2° settimana di luglio 2021 (25° settimana del 2021). Questa riduzione nell’età media dei decessi è verosimilmente conseguenza dell’effetto protettivo delle vaccinazioni nella popolazione più anziana cui è stata data priorità nell’ambito del “Piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2”. Dalla seconda settimana di luglio 2021 l’età media dei decessi è aumentata leggermente restando comunque sotto gli 80 anni. Si segnala che i dati delle ultime settimane di osservazione devono essere consolidati e pertanto potrebbero subire variazioni.
Figura 3. Età media dei pazienti deceduti SARS-CoV-2 positivi per settimana di decesso
Nota: per 5 decessi non è stato possibile valutare l’età
2. Decessi SARS-COV-2 positivi nell’anno 2021 e storia di ricovero
In questa sezione sono analizzati i deceduti dell’anno 2021 distinti in 3 gruppi differenti: deceduti che sono stati ricoverati in un reparto di terapia intensiva (‘Ricovero in TI’), deceduti che sono stati ricoverati in un reparto ospedaliero ma non in terapia intensiva (‘Ricovero’) e deceduti non ricoverati né in terapia intensiva, né in altro reparto ospedaliero (‘Altro’). Dei deceduti positivi a SARS-CoV-2 in Italia, il 23,8% è stato ricoverato in un reparto di terapia intensiva, il 58,5% è stato ricoverato in ospedale ma non in terapia intensiva e il 17,7% non risulta essere ricoverato né in terapia intensiva, né in altro reparto ospedaliero. La proporzione dei pazienti deceduti SARS-CoV-2 positivi ricoverati in terapia intensiva mostra variazioni nel corso del 2021. Questa proporzione aumenta a partire dal 17,8% nel mese di gennaio fino a un massimo del 38,0% nel mese di luglio per poi calare nuovamente fino al mese di dicembre (21,3%) (Figura 4).
Figura 4. Distribuzione mensile dei pazienti deceduti SARS-CoV-2 positivi nel 2021 rispetto all’essere stati ricoverati in terapia intensiva (‘Ricovero in TI’), ricoverati in un reparto ospedaliero ma non in terapia intensiva (‘Ricovero’) o non ricoverati né in terapia intensiva, né in altro reparto ospedaliero (‘Altro’)
0 20 40 60 80 100 120
Età mediana (anni)
SARS-CoV-2 Diagnosticati SARS-CoV-2 Decessi
Min Max
8 12 31 116 408 1463 4060
11383
25348
17372
7 10 51 205 895 3650
10338
23397
29990
9350
15 22 82 321 1303
5113
14398
34780
55338
26722
0 10000 20000 30000 40000 50000 60000
<=9 10-19 20-29 30-39 40-49 50-59 60-69 70-79 80-89 90+
Fasce d'età Donne
Uomini Tutti
50 55 60 65 70 75 80 85
90 Età media decessi per settimana
Età media totale
0%
25%
50%
75%
100%
gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Altro Ricovero Ricovero in TI
Figura 5. Distribuzione mensile dei pazienti deceduti SARS-CoV-2 positivi nel 2021 rispetto all’essere stati ricoverati in terapia intensiva (‘Ricovero in TI’), ricoverati in un reparto ospedaliero ma non in terapia intensiva (‘Ricovero’) o non ricoverati né in terapia intensiva, né in altro reparto ospedaliero (‘Altro’) per fascia di età (< 80 anni e ≥80 anni)
La Figura 5 mostra l’andamento mensile dei deceduti SARS-CoV-2 positivi rispetto ai tre contesti analizzati nella popolazione con età < 80 anni e ≥ 80 anni. Pur essendo confermato l’andamento mensile descritto nelle Figura 4, la proporzione di deceduti di età ≥ 80 anni ricoverata in terapia intensiva è molto inferiore rispetto a quella della popolazione di età < 80 anni. Nella popolazione di deceduti con età < 80 anni, il 44,0% è stato ricoverato in un reparto di terapia intensiva, il 42,3% è stato ricoverato in ospedale ma non in terapia intensiva e il 13,7% non risulta essere ricoverato né in terapia intensiva, né in altro reparto ospedaliero. Di contro, nella popolazione di età ≥ 80 anni, l’8,2% è stato ricoverato in un reparto di terapia intensiva, il 71,1% è stato ricoverato in ospedale ma non in terapia intensiva e il 20,7% non risulta essere ricoverato né in terapia intensiva, né in altro reparto ospedaliero. Un approfondimento sulle caratteristiche dei deceduti che sono transitati in terapia intensiva o in altro reparto ospedaliero è presente nel paragrafo 4.
3. Patologie preesistenti in un campione di deceduti
I dati presentati nei paragrafi da 3 a 6 sono stati ottenuti da 8.436 deceduti per i quali è stato possibile analizzare le cartelle cliniche.Le cartelle cliniche sono inviate all’ISS dagli ospedali secondo tempistiche diverse, compatibilmente con le priorità delle attività svolte negli ospedali stessi. La tabella 1 presenta le più comuni patologie croniche preesistenti (diagnosticate prima di contrarre l’infezione) in un campione di pazienti deceduti. Il numero medio di patologie osservate in questa popolazione è di 3,7 (mediana 3, Deviazione Standard 2,1). Complessivamente, 246 pazienti (2,9%
del campione) presentavano 0 patologie, 955 (11,3%) presentavano 1 patologia, 1.512 (17,9%) presentavano 2 patologie e 5.723 (67,8%) presentavano 3 o più patologie.
L’insufficienza respiratoria è stata la complicanza più comunemente riportata nel campione di deceduti per cui sono state analizzate le cartelle cliniche (93,3%), seguita da danno renale acuto (25,4%), sovrainfezione (21,0%) e danno miocardico acuto (10,4%). Nelle donne (n=3.424) il numero medio di patologie osservate è di 3,9 (mediana 4, range 0-12, Range InterQuartile - IQR (1° quartile=2; 3° quartile=5)). Negli uomini (n=5.012) il numero medio di patologie osservate è di 3,6 (mediana 3, range 0-12, Range InterQuartile - IQR (1° quartile=2;
3° quartile=5)).
Tabella 1. Patologie più comuni osservate nei pazienti deceduti SARS-CoV-2 positivi
4. Patologie preesistenti e complicanze nei pazienti trasferiti in reparti di terapia intensiva ed in quelli non trasferiti in reparti di terapia intensiva
La tabella 2 presenta le più comuni patologie croniche preesistenti (diagnosticate prima di contrarre l’infezione) nei pazienti deceduti raggruppati in due gruppi: coloro che sono stati trasferiti in terapia intensiva (n=1.825) e coloro che non hanno avuto questo tipo di ricovero e nei quali il decesso avveniva in Pronto Soccorso o in altro reparto ospedaliero (n=6.437). Per 174 deceduti questa informazione non era disponibile. Nei pazienti deceduti trasferiti in terapia intensiva il numero medio di patologie osservate è di 3,0 (mediana 3, Deviazione Standard 2,0). Nelle persone che non sono state ricoverate in terapia intensiva il numero medio di patologie osservate è di 3,9 (mediana 4, Deviazione Standard 2,1). Cardiopatia ischemica, fibrillazione atriale, scompenso cardiaco, ictus, demenza, BPCO, tumore, insufficienza renale e insufficienza respiratoria sono più presenti nei decessi che non sono stati ricoverati in terapia intensiva. L’insufficienza respiratoria è stata la complicanza più comunemente riportata nel campione di deceduti indipendentemente dall’essere stati ricoverati o meno in un reparto di terapia intensiva. Le complicanze non respiratorie risultano tutte (sovrainfezione, danno renale acuto, danno miocardico acuto) maggiormente presenti nelle persone decedute in reparti di terapia intensiva. Come già specificato nella sezione 3, questo dato è stato ottenuto da un campione di deceduti per i quali è stato possibile analizzare le cartelle cliniche.
0%
25%
50%
75%
100% <80
0%
25%
50%
75%
100%
gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Altro Ricovero Ricovero in TI
80+
Patologie Donne Uomini Totale
N. % N. % N. %
Cardiopatia ischemica 810 23,7 1569 31,3 2379 28,2
Fibrillazione atriale 901 26,3 1213 24,2 2114 25,1
Scompenso cardiaco 623 17,8 726 14,2 1349 16,0
Ictus 419 12,2 531 10,6 950 11,3
Ipertensione arteriosa 2327 68,0 3223 64,3 5550 65,8
Diabete mellito-Tipo 2 934 27,3 1525 30,4 2459 29,1
Demenza 1095 32,0 892 17,8 1987 23,6
BPCO 487 14,2 989 19,7 1476 17,5
Cancro attivo ultimi 5 anni 490 14,3 872 17,4 1362 16,1
Epatopatia cronica 145 4,2 282 5,6 427 5,1
Dialisi 66 1,9 132 2,6 198 2,3
HIV 2 0,1 17 0,3 19 0,2
Malattie autoimmuni 221 6,5 176 3,5 397 4,7
Obesità 391 11,4 590 11,8 981 11,6
Numero di patologie N. % N. % N. %
0 patologie 67 2,0 179 3,6 246 2,9
1 patologia 337 9,8 618 12,3 955 11,3
2 patologie 586 17,1 926 18,5 1512 17,9
3 o più patologie 2434 71,1 3289 65,6 5723 67,8
Complicanze per infezione da SARS-CoV-2 N. % N. % N. %
Insufficienza respiratoria acuta 3089 91,6 4641 94,6 7730 93,3
Danno renale acuto 743 22,0 1363 27,8 2106 25,4
Danno miocardico acuto 316 9,0 543 10,7 859 10,4
Sovrainfezione 668 19,8 1069 21,8 1737 21,0
Tabella 2. Patologie più comuni osservate nei pazienti deceduti SARS-CoV-2 positivi con ricovero in terapia intensiva o meno
Tabella 3. Patologie e complicanze più comuni osservate nei pazienti deceduti SARS-COV-2 positivi per fascia di età
4. Patologie preesistenti e complicanze nei pazienti trasferiti in reparti di terapia intensiva ed in quelli non trasferiti in reparti di terapia intensiva
La tabella 2 presenta le più comuni patologie croniche preesistenti (diagnosticate prima di contrarre l’infezione) nei pazienti deceduti raggruppati in due gruppi: coloro che sono stati trasferiti in terapia intensiva (n=1.825) e coloro che non hanno avuto questo tipo di ricovero e nei quali il decesso avveniva in Pronto Soccorso o in altro reparto ospedaliero (n=6.437). Per 174 deceduti questa informazione non era disponibile. Nei pazienti deceduti trasferiti in terapia intensiva il numero medio di patologie osservate è di 3,0 (mediana 3, Deviazione Standard 2,0). Nelle persone che non sono state ricoverate in terapia intensiva il numero medio di patologie osservate è di 3,9 (mediana 4, Deviazione Standard 2,1). Cardiopatia ischemica, fibrillazione atriale, scompenso cardiaco, ictus, demenza, BPCO, tumore, insufficienza renale e insufficienza respiratoria sono più presenti nei decessi che non sono stati ricoverati in terapia intensiva. L’insufficienza respiratoria è stata la complicanza più comunemente riportata nel campione di deceduti indipendentemente dall’essere stati ricoverati o meno in un reparto di terapia intensiva. Le complicanze non respiratorie risultano tutte (sovrainfezione, danno renale acuto, danno miocardico acuto) maggiormente presenti nelle persone decedute in reparti di terapia intensiva. Come già specificato nella sezione 3, questo dato è stato ottenuto da un campione di deceduti per i quali è stato possibile analizzare le cartelle cliniche.
5. Caratteristiche decessi per fascia di età
La tabella 3 presenta le più comuni patologie croniche preesistenti e le complicanze legate all’infezione da SARS-CoV-2 nei pazienti deceduti distinte in 4 fasce di età (16- 59, 60-69, 70-79, ≥80 ann). Le prevalenze di cardiopatia ischemica, fibrillazione atriale, scompenso cardiaco, ictus, ipertensione arteriosa, demenza, aumentano con le età; diminuiscono, invece, con l’avanzare dell’età, le prevalenze di epatopatia cronica, delle patologie per cui è necessaria la dialisi, di infezione da HIV e di obesità;
per diabete, BPCO e tumore si riscontra una diminuzione solo nell’ultima fascia di età in controtendenza alla generale crescita con l’età; per malattie autoimmuni, al contrario, si riscontra un aumento solo nell’ultima fascia di età in controtendenza alla diminuzione con l’età. Per quanto riguarda il numero di patologie, la prevalenza di coloro che hanno 3 o più patologie aumenta con le età, mentre diminuiscono con le età le prevalenze di coloro che hanno meno di 3 patologie. Per tutte le patologie considerate il trend è statisticamente significativo.
Per quello che riguarda le complicanze legate all’infezione da SARS-CoV-2 è possibile osservare come a eccezione delle complicanze respiratorie che sono presenti in maniera omogenea in tutte le fasce di età, le complicanze non respiratorie sono più comunemente osservate nei deceduti di età <70 anni. Questo dato indica che, se nelle persone molto anziane i decessi nei SARS-CoV-2 positivi sono legati a una maggiore vulnerabilità causata dalle patologie preesistenti, nella popolazione più giovane, che presenta un minor numero di patologie croniche, il decesso è spesso associato alla compresenza di complicanze respiratorie e non respiratorie dell’infezione.
6. Descrizione dei tempi legati al ricovero in un campione di deceduti
La figura 6 mostra, nel campione di pazienti deceduti SARS-CoV-2 positivi per cui sono state analizzate le cartelle cliniche (N=8.436), i tempi mediani in giorni tra: la data dell’insorgenza dei sintomi e la data del decesso (13 giorni); la data dell’insorgenza dei sintomi e quella del ricovero in ospedale (5 giorni); la data del ricovero in ospedale e quella del decesso (8 giorni). Il tempo intercorso dal ricovero in ospedale al decesso era di 6 giorni più lungo in coloro che venivano trasferiti in rianimazione rispetto a quelli che non venivano trasferiti (13 giorni contro 7 giorni).
Figura 6. Tempi mediani di insorgenza sintomi, ricovero e decesso (in giorni) nei pazienti deceduti SARS-CoV-2 positivi
Se restringiamo la valutazione agli ultimi 6 mesi (figura 6-bis), notiamo come sia aumentato il tempo mediano dall’insorgenza dei sintomi al decesso, in particolare per coloro che vengono ricoverati in rianimazione; si è ridotto il tempo mediano dall’insorgenza dei sintomi al ricovero in ospedale. Questi dati sono indicativi di un miglioramento nella capacità diagnostica e nell’organizzazione delle cure ai pazienti SARS-CoV-2 positivi.
Terapia Intensiva (TI) No
Terapia Intensiva (TI) p-value Media dev.std. Media dev.std.
Età 68,2 13,0 82,4 10,1 <0,001
N. % N. %
Donne 510 27,2 2894 44,4 <0,001
Patologie N. % N. %
Cardiopatia ischemica 374 20,5 1952 30,3 <0,001
Fibrillazione atriale 252 13,8 1834 28,5 <0,001
Scompenso cardiaco 184 9,8 1142 17,5 <0,001
Ictus 99 5,4 832 12,9 <0,001
Ipertensione arteriosa 1173 64,3 4268 66,3 0,111
Diabete mellito-Tipo 2 552 30,2 1855 28,8 0,243
Demenza 85 4,7 1859 28,9 <0,001
BPCO 291 15,9 1158 18,0 0,043
Cancro attivo ultimi 5 anni 201 11,0 1136 17,6 <0,001
Epatopatia cronica 78 4,3 342 5,3 0,080
Insufficienza renale cronica 286 15,7 1516 23,6 <0,001
Dialisi 41 2,2 151 2,3 0,861
Insufficienza respiratoria 106 5,8 486 7,6 0,010
Infezione da HIV 7 0,4 11 0,2 0,092
Malattie autoimmuni 106 5,8 288 4,5 0,021
Obesità 465 25,5 508 7,9 <0,001
Numero di patologie N. % N. %
0 patologie 132 7,2 113 1,8
<0,001
1 patologia 315 17,3 614 9,5
2 patologie 438 24,0 1037 16,1
3 o più patologie 940 51,5 4673 72,6
Complicanze N. % N. %
Insufficienza respiratoria
acuta 1745 94,4 5881 93,1 0,043
Danno renale acuto 690 37,3 1404 22,2 <0,001
Danno miocardico acuto 244 13,0 607 9,3 <0,001
Sovrainfezione 782 42,3 942 14,9 <0,001
Fasce di età 16-59 60-69 70-79 80+ Totale
(n=622) (n=828) (n=1993) (n=4985) (n=8428)
Patologie preesistenti N. % N. % N. % N. % N. %
Cardiopatia ischemica 40 6,4 169 20,4 576 28,9 1593 32,0 2378 28,2 Fibrillazione atriale 17 2,7 89 10,7 397 19,9 1611 32,3 2114 25,1 Scompenso cardiaco 31 5,0 75 9,1 260 13,0 982 19,7 1348 16,0
Ictus 18 2,9 66 8,0 202 10,1 664 13,3 950 11,3
Ipertensione arteriosa 231 37,1 492 59,4 1352 67,8 3475 69,7 5550 65,9 Diabete mellito-Tipo 2 151 24,3 271 32,7 717 36,0 1320 26,5 2459 29,2
Demenza 16 2,6 48 5,8 230 11,5 1693 34,0 1987 23,6
BPCO 48 7,7 103 12,4 387 19,4 938 18,8 1476 17,5
Cancro attivo ultimi 5 anni 103 16,6 152 18,4 388 19,5 718 14,4 1361 16,1 Epatopatia cronica 55 8,8 57 6,9 123 6,2 192 3,9 427 5,1
Dialisi 23 3,7 26 3,1 60 3,0 89 1,8 198 2,3
HIV 12 1,9 2 0,2 4 0,2 1 0,0 19 0,2
Malattie autoimmuni 46 7,4 48 5,8 83 4,2 220 4,4 397 4,7
Obesità 193 31,0 187 22,6 285 14,3 316 6,3 981 11,6
Numero di patologie N. % N. % N. % N. % N. %
0 patologie 59 9,5 56 6,8 61 3,1 70 1,4 246 2,9
1 patologia 153 24,6 143 17,3 258 12,9 400 8,0 954 11,3 2 patologie 154 24,8 189 22,8 390 19,6 777 15,6 1510 17,9 3 o più patologie 256 41,2 440 53,1 1284 64,4 3738 75,0 5718 67,8 Complicanze per infezione da
SARS-CoV-2 N. % N. % N. % N. % N. %
Insufficienza respiratoria
acuta 589 93,6 770 93,4 1849 95,1 4517 92,6 7725 93,4 Danno renale acuto 178 28,3 258 31,3 525 27,0 1144 23,5 2105 25,4 Danno miocardico acuto 76 12,1 89 10,8 223 11,5 469 9,6 857 10,4 Sovrainfezione 241 38,3 287 34,8 438 22,5 768 15,8 1734 21,0 13
7 8 5
13
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20
Insorgenza sintomi -->
Decesso
Insorgenza sintomi -->
Ricovero in ospedale
Ricovero in ospedale -->
Decesso
Ricovero in ospedale -->
Decesso (NO RIANIMAZ.)
Ricovero in ospedale -->
Decesso (SI RIANIMAZ.)
Numero mediano di gg
7. Confronto caratteristiche decessi SARS-COV-2 positivi nei casi ‘non vaccinati’, nei casi con ‘ciclo incompleto di vaccinazione’ e in quelli con ‘ciclo completo di vaccinazione’
L’analisi qui presentata viene proposta con l’intenzione di paragonare le caratteristiche dei deceduti SARS-COV-2 positivi in base al loro stato vaccinale. Sono classificati come casi con ‘ciclo completo di vaccinazione’ tutti i decessi con una diagnosi confermata di infezione da virus SARS-CoV-2 documentata dopo 14 giorni dal completamento del ciclo vaccinale (quindi 14 giorni dal completamento della seconda dose per i vaccini Pfizer-BioNtech, Moderna e AstraZeneca/Vaxzevria o 14 giorni dalla somministrazione dell’unica dose per il vaccino Janssen/Johnson&Johnson). Questa definizione è in linea con quanto suggerito del Center for Disease Control and Prevention (CDC) negli Stati Uniti (https://www.cdc.gov/coronavirus/2019-ncov/vaccines/fully-vaccinated.html). Un ciclo vaccinale completo non garantisce comunque una efficacia vaccinale del 100%. Infatti, gli studi clinici controllati hanno evidenziato una efficacia vaccinale dei vaccini in uso in Italia nel prevenire casi di malattia severa con valori tra l’89% e il 95% (“Epidemia COVID- 19. Aggiornamento nazionale 12 gennaio 2022”; https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/bollettino/Bollettino-sorveglianza-integrata-COVID-19_12-gennaio-2022.pdf).
Sono classificati come ‘non vaccinati’ i deceduti con tampone positivo per SARS-CoV-2 documentato che non avevano ancora ricevuto alcuna dose di vaccino di qualsiasi tipo oppure che erano stati vaccinati con prima dose (vaccini Pfizer-BioNtech, Moderna e AstraZeneca/Vaxzevria) o con vaccino mono dose (vaccino Janssen/Johnson&Johnson) nei 14 giorni precedenti la diagnosi stessa, ovvero che abbiano contratto l’infezione prima del tempo necessario per sviluppare una risposta immunitaria almeno parziale al vaccino.
Questi sono soggetti che hanno contratto l’infezione prima della vaccinazione. Sono classificati come ‘ciclo incompleto di vaccinazione’ i deceduti con tampone positivo per SARS-CoV2 documentato almeno 14 giorni dopo la somministrazione della prima dose, in soggetti che hanno ricevuto un vaccino che prevede un ciclo vaccinale a due dosi (vaccini Pfizer-BioNtech, Moderna e AstraZeneca/Vaxzevria) oppure entro 14 giorni dalla somministrazione della seconda dose. Si ricorda che un ciclo di vaccinazione incompleto fornisce una protezione inferiore rispetto a un ciclo di vaccinazione completo. Questi sono soggetti che hanno contratto l’infezione prima di completare il ciclo di vaccinazione o in un periodo in cui questa non aveva ancora stimolato una risposta immunitaria specifica tale da ridurre la suscettibilità all’infezione.
Per questa analisi è stata scelta la data dello 01/02/2021 come data indice perché corrisponde alle cinque settimane necessarie per il completamento del ciclo vaccinale a partire dall’inizio della campagna vaccinale avvenuto il 27/12/2020. Inoltre, non viene presentato il dato dei deceduti vaccinati con dose booster perché questa è stata resa disponibile solo negli ultimi mesi del 2021.
7.1 Popolazione generale
Dal 01/02/2021 al 10/01/2022 sono 46.572 i decessi SARS-COV-2 positivi. Tra questi sono 39.292 i decessi SARS-COV-2 positivi ‘non vaccinati’ (84,4% di tutti i decessi SARS-COV- 2 positivi avvenuti nel periodo dal 01/02/2021 al 10/01/2022), 1.935 i decessi SARS-COV-2 positivi in ‘ciclo incompleto di vaccinazione’ (4,2%) e 5.345 i decessi SARS-COV-2 positivi in vaccinati con ‘ciclo completo di vaccinazione’ (11,5%). Si segnala che questo dato non può fornire informazioni circa l’efficacia della vaccinazione ma viene fornito con finalità puramente descrittive. Si segnala inoltre che al 10/01/2022 erano 46.633.748 le persone sopra i 12 anni vaccinate con ciclo completo (14 giorni dal completamento della seconda dose per i vaccini Pfizer-BioNtech, Moderna e AstraZeneca/Vaxzevria o 14 giorni dalla somministrazione dell’unica dose per il vaccino Janssen/Johnson&Johnson).
7.2 Campione cartelle cliniche
La tabella 4 presenta le caratteristiche cliniche più comuni nei pazienti deceduti SARS-COV-2 positivi ‘non vaccinati’, in quelli con ‘ciclo incompleto di vaccinazione’ e in quelli con ‘ciclo completo di vaccinazione’. L’analisi qui presentata è basata su un campione di 1.258 cartelle cliniche relative ai decessi ‘non vaccinati’ (3,2% dei 39.292 decessi SARS- COV-2 positivi ‘non vaccinati’), 58 cartelle cliniche relative ai decessi con ‘ciclo incompleto di vaccinazione’ (3,0% dei 1.935 decessi SARS-COV-2 positivi in ‘ciclo incompleto di vaccinazione’) e di 326 cartelle cliniche dei decessi con ‘ciclo completo di vaccinazione’ (6,1% dei 5.345 decessi SARS-COV-2 positivi in vaccinati con ‘ciclo completo di vaccinazione’) avvenuti tra l’01/02/2021 ed il 10/01/2022.
Rispetto ai deceduti ‘non vaccinati’, sia quelli con ‘ciclo incompleto di vaccinazione’ che i decessi con ‘ciclo completo di vaccinazione’ avevano un’età media notevolmente superiore (rispettivamente 82,6 e 84,7 vs 78,6). Anche il numero medio di patologie osservate è significativamente più alto nei gruppi di vaccinati con ‘ciclo incompleto di vaccinazione’ e ‘ciclo completo di vaccinazione’ rispetto ai ‘non vaccinati’ (rispettivamente 5,0 e 4,9 vs 3,9 patologie preesistenti); in particolare, la presenza di cardiopatie (cardiopatia ischemica e scompenso cardiaco) è più elevata nei decessi con ‘ciclo incompleto di vaccinazione’, mentre demenza, BPCO e cancro si sono dimostrati maggiormente presenti nei decessi con ‘ciclo completo di vaccinazione’. Il contrario accade per l’obesità, più presente nei deceduti ‘non vaccinati’ rispetto ai decessi con ‘ciclo completo di vaccinazione’ e a quelli con ‘ciclo incompleto di vaccinazione’. Inoltre, nella popolazione di vaccinati con ‘ciclo completo di vaccinazione’, il decesso avviene più frequentemente come conseguenza di complicanze extra-respiratorie (danno renale acuto e danno miocardico acuto) e meno frequentemente per insufficienza respiratoria.
Anche in questo caso, come per l’analisi dei decessi presentata nei paragrafi da 3 a 6, si segnala che il campione rappresenta solo i decessi avvenuti in soggetti che hanno avuto necessità del ricovero in ospedale e si riferisce al campione per cui sono disponibili cartelle cliniche inviate all’ISS dagli ospedali. In questo contesto occorre segnalare che l’età media nel campione di cartelle cliniche dei decessi ‘non vaccinati’ è di 78,6 contro un’età media di tutti i decessi appartenenti a questo gruppo di 78,1; l’età media dei decessi con ‘ciclo incompleto di vaccinazione’ è di 82,6 anni contro un’età media di tutti i decessi appartenenti a questo gruppo di 83,1 anni e l’età media nel campione di cartelle cliniche dei decessi con ‘ciclo completo di vaccinazione’ è 84,7 anni contro un’età media di 82,7 delle persone decedute nelle stesse condizioni vaccinali nella popolazione. La proporzione di donne nel campione di cartelle cliniche analizzate nel gruppo dei decessi ‘non vaccinati’ è di 41,2% contro il 42,5% nella popolazione; quella dei decessi con ‘ciclo incompleto di vaccinazione’ è 55,2% contro il 46,6% nella popolazione e quella dei decessi con ‘ciclo completo di vaccinazione’ è 39,9% a fronte del 42,3% nella popolazione.
I risultati qui presentati indicano chiaramente che le persone decedute dopo il completamento del ciclo vaccinale hanno un elevato livello di complessità clinica, significativamente superiore rispetto alle persone che non hanno potuto beneficiare dell’effetto del vaccino a causa di un contagio precoce o perché non hanno neanche iniziato il ciclo vaccinale. Inoltre, nel campione dei deceduti con ciclo vaccinale completo il decesso è frequentemente legato a complicanze non respiratorie e quindi non tipiche dell’infezione. È possibile ipotizzare che i pazienti molto anziani e con numerose patologie possano avere una ridotta risposta immunitaria e pertanto essere suscettibili all’infezione da SARS-CoV-2 e alle sue complicanze pur essendo stati vaccinati. Queste persone molto fragili e con una ridotta risposta immunitaria, sono quelle che possono maggiormente beneficiare di una ampia copertura vaccinale dell’intera popolazione in quanto ciò ridurrebbe ulteriormente il rischio di infezione.
15 9
11 4
15
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20
Insorgenza sintomi -->
Decesso
Insorgenza sintomi -->
Ricovero in ospedale
Ricovero in ospedale -->
Decesso
Ricovero in ospedale -->
Decesso (NO RIANIMAZ.)
Ricovero in ospedale -->
Decesso (SI RIANIMAZ.)
Numero mediano di gg
Figura 6-bis. Tempi mediani di insorgenza sintomi, ricovero e decesso (in giorni) nei pazienti deceduti SARS-CoV-2 positivi negli ultimi 6 mesi
Questo report è stato prodotto dal Gruppo della Sorveglianza dei Decessi SARS-CoV-2
Membri del Gruppo della Sorveglianza dei Decessi SARS-CoV-2Luigi Palmieri, Elvira Agazio, Pierfrancesco Barbariol, Antonino Bella, Eva Benelli, Luigi Bertinato, Matilde Bocci, Stefano Boros, Marco Bressi, Giovanni Calcagnini, Federica Censi, Alessandra Ciervo, Elisa Colaizzo, Cecilia Damiano, Martina Del Manso, Corrado Di Benedetto, Chiara Donfrancesco, Massimo Fabiani, Francesco Facchiano, Marco Floridia, Fabio Galati, Marina Giuliano, Tiziana Grisetti, Cecilia Guastadisegni, Cinzia Lo Noce, Pietro Maiozzi, Valerio Manno, Margherita Martini, Alberto Mateo Urdiales, Eugenio Mattei, Claudia Meduri, Paola Meli, Giada Minelli, Graziano Onder, Daniele Petrone, Patrizio Pezzotti, Flavia Pricci, Ornella Punzo, Flavia Riccardo, Chiara Sacco, Paolo Salerno, Debora Serra, Matteo Spuri, Marco Tallon, Manuela Tamburo De Bella, Dorina Tiple, Brigid Unim, Luana Vaianella, Maria Fenicia Vescio, Liliana Elena Weimer, Silvio Brusaferro.
Non vaccinati (n=1.258)
Vaccinati con ciclo incompleto di vaccinazione
(n=58)
Vaccinati con ciclo completo di vaccinazione
(n=326)
p-value
Media dev.std. Media dev.std. Media dev.std.
Età 78,6 13,4 82,6 13,1 84,7 9,7 <0,001
N. % N. % N. %
Donne 518 41,2 32 55,2 130 39,9 0,088
Patologie N. % N. % N. %
Cardiopatia ischemica 343 27,6 29 50,0 121 37,2 <0,001
Fibrillazione atriale 340 27,4 18 31,0 109 33,5 0,087
Scompenso cardiaco 176 14,2 17 29,3 81 24,9 <0,001
Ictus 113 9,1 9 15,5 33 10,2 0,245
Ipertensione arteriosa 821 66,2 40 69,0 227 69,8 0,429
Diabete mellito-Tipo 2 347 28,0 16 27,6 95 29,2 0,898
Demenza 237 19,1 11 19,0 113 34,8 <0,001
BPCO 210 16,9 6 10,3 74 22,8 0,016
Cancro attivo ultimi 5 anni 160 12,9 6 10,3 62 19,1 0,012
Epatopatia cronica 64 5,2 5 8,6 17 5,2 0,515
Dialisi 40 3,2 2 3,4 11 3,4 0,986
HIV 1 0,1 1 1,7 0 0,0 0,002
Malattie autoimmuni 83 6,7 7 12,1 18 5,5 0,183
Obesità 197 15,9 3 5,2 28 8,6 0,001
Numero di patologie N. % N. % N. %
0 patologie 37 3,0 0 0,0 2 0,6
<0,001
1 patologia 126 10,2 2 3,4 20 6,2
2 patologie 211 17,0 7 12,1 31 9,5
3 o più patologie 867 69,9 49 84,5 272 83,7
Numero di patologie Media dev.std. Media dev.std. Media dev.std.
3,9 2,2 5 2,2 4,9 2,5 <0,001
Complicanze N. % N. % N. %
Insufficienza respiratoria acuta 1172 94,4 45 78,9 277 86,6 <0,001
Danno renale acuto 352 28,4 13 22,8 114 35,6 0,021
Danno miocardico acuto 103 8,3 3 5,3 43 13,4 0,010
Sovrainfezione 327 26,3 15 26,3 91 28,4 0,751
Tabella 4. Caratteristiche cliniche osservate nei pazienti deceduti SARS-COV-2 positivi ‘non vaccinati’, con ‘ciclo incompleto di vaccinazione’ e con ‘ciclo completo di vaccinazione’