• Non ci sono risultati.

La realizzazione di un modello matematico deve comunque basarsi su un “solido” modello concettuale del sistema acquifero in esame

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "La realizzazione di un modello matematico deve comunque basarsi su un “solido” modello concettuale del sistema acquifero in esame"

Copied!
3
0
0

Testo completo

(1)

Introduzione 

   

INTRODUZIONE 

La gestione delle risorse idriche, inserita anche negli studi di programmazione economica  e di pianificazione territoriale, fa oggi largamente utilizzo di modelli matematici. I modelli  relativi  alle  acque  sotterranee  sono  rappresentazioni  della  realtà  e  possono  essere  strumenti  previsionali  per  la  gestione  della  risorsa  idrica  sotterranea.  Infatti  oltre  alle  finalità puramente conoscitive, circa i meccanismi di funzionamento dei sistemi acquiferi, i  modelli  matematici  soddisfano  alla  fondamentale  richiesta,  da  parte  dei  pianificatori,  di  formulare  scenari  futuri  sul  comportamento  dei  sistemi  acquiferi  stessi.  Un  modello  di  flusso  permette,  inoltre,  di  focalizzare  le  componenti  del  bilancio  idrico  dell’acquifero  oltre  che  l’evoluzione  delle  condizioni  piezometriche  in  risposta  a  variazioni  di  afflussi  e  deflussi (es. la modifica nel prelievo dai pozzi e/o il perdurare di periodi particolarmente  siccitosi). Un modello di flusso calibrato è la base indispensabile per l’implementazione e  realizzazione  di  un  modello  di  trasporto  che  permette  di  simulare  la  propagazione  di  inquinanti ed, in particolare in un’area costiera, del cuneo salino nella falda sia attraverso  l’interfaccia acqua dolce‐acqua salata che tramite i principali corsi d’acqua, quantificando  il deterioramento della qualità delle acque. 

La realizzazione di un modello matematico deve comunque basarsi su un “solido” modello  concettuale  del  sistema  acquifero  in  esame.  In  particolare  la  costruzione  di  un  modello  matematico passa attraverso almeno 3 fasi principali: 

a) definizione  del  modello  concettuale  relativo  al  sistema  acquifero  da  simulare  sulla  base di uno studio a carattere multidisciplinare che tenga conto degli aspetti geologici,  idrogeologici ed geochimici‐isotopici; 

b) scelta del codice di calcolo e implementazione, sulla base del modello concettuale, del  modello  matematico  mediante  la  discretizzazione  spaziale  e  temporale  dell’area  da  modellizzare,  la  specificazione  delle  condizioni  iniziali  e  al  contorno,  nonché  l’attribuzione  dei  parametri  idrogeologici  (permeabilità,  trasmissività,  coefficiente  di 

(2)

Introduzione 

  II   

immagazzinamento,  porosità  efficace)  ed  idrodispersivi  che  caratterizzano  il  sistema  acquifero in studio; 

c) sviluppo  e  taratura  del  modello  idrogeologico  e  idrodinamico,  nonché  di  quello  di  trasporto. 

 

Il presente lavoro di tesi tratta il sistema acquifero poroso della pianura costiera compresa  fra il Fosso Bufalina e Canale Burlamacca  nel comune di Viareggio (LU). Tale  area risulta  essere caratterizzata dal fenomeno dell’intrusione salina.  

L’intrusione  salina  è  il  fenomeno  di  penetrazione  di  acqua  salata  (a  densità  maggiore)  nelle falde di acqua dolce (a densità minore) delle fasce costiere; a causa della differenza  di densità, le acque assumono una particolare forma di stratificazione che prende il nome  di  cuneo  salino.  La  sua  estensione  dipende  da  un  elevato  numero  di  fattori  come  le  condizioni  climatiche  dell’area,  geometrie  e  proprietà  idrauliche  dell’acquifero,  tipo  di  utilizzo  dell’acqua  di  falda  e  quindi  tasso  di  pompaggio  e  ubicazione  dei  pozzi,  tasso  di  ricarica della falda, pratiche di irrigazione dell’area ed altri ancora (Narayan et al. 2007). 

Questo  fenomeno  influisce  negativamente  sui  sistemi  costieri  in  quanto  va  ad  incidere  direttamente  sulla  qualità  delle  acque  portando  al loro  deterioramento  e  limitandone  la  possibilità  di  utilizzo;  non  solo,  la  miscelazione  di  acque  dolci  con  acque  salate,  in  prospettiva  di  medio‐lungo  termine,  potrebbe  contribuire  alla  salinizzazione  secondaria  dei  suoli.  Il  fenomeno  dell’intrusione  salina  è  un  problema  davvero  allarmante  se  si  considera che il 50% della popolazione mondiale vive entro 60 Km dalla linea di riva e che  sulle  aree  costiere,  le  quali  costituiscono  ecosistemi  vulnerabili  sia  per  le  pressioni  antropiche  che  per  i  pericoli  naturali  (Gattacceca  et  al.  2009),  sono  spesso  concentrate  numerose  attività  produttive  agricole  e  industriali.  Oltre  all’ingressione  di  natura  sotterranea  (cuneo  salino),  ne  è  stata  individuata  un’altra  di  origine  superficiale  lungo  i  corsi  d’acqua  defluenti  al  mare  (Cavazza  et  al.  2002),  quando  le  quote  degli  alvei  sono  inferiori  al  livello  marino.  Questo  è  anche  il  caso  dei  fiumi  Serchio  (Ghezzi  et  al.,  1994),  dove  le  acque  salmastre  possono  risalire  fino  all’altezza  di  Rigoli  (17  Km  dalla  foce),  ed 

(3)

Introduzione 

  III   

Arno (Giani et al., 2001), dove è possibile trovare un’alta concentrazione di acqua marina  in  corrispondenza  della  città  di  Pisa  (Ponte  di  Mezzo  e  Ponte  delle  Bocchette).  Questo  secondo  tipo  di  ingressione  è  con  molta  probabilità  ancora  più  importante  del  primo  anche  perché  può  causare  l’insalinamento  delle  acque  sotterranee  anche  a  grande  distanza dal mare (Giani et al.2001). L’intrusione di acqua marina in acquiferi costieri non  è  un  problema  recente,  basti  pensare  che  il  primo  modello  fu  sviluppato  indipendentemente  da  Ghyben  e  Herzberg  rispettivamente  nel  1888  e  nel  1901.  È  vero,  però,  che  negli  ultimi  trent’anni  questo  fenomeno  ha  ricevuto  maggiore  attenzione  e  su  tale  argomento  sono  stati  pubblicati  numerosi  articoli  e  sviluppati  svariati  modelli  numerici e matematici. Anche in Italia i lavori che si occupano della criticità degli acquiferi  costieri  sono  molto  numerosi, fra  i  quali;  Pranzini,  2002;  Tessitore,  2002;  Barrocu,  2003; 

Capaccioni,  2005;  Cau,  2002;  Antonellini,  2008;  questo  ci  offre  un’indicazione  di  quanto  siano diffuse nel nostro paese tali problematiche. In generale, possiamo affermare che il  fenomeno interessa tutta l’Europa ed in particolare i Paesi dell’area mediterranea dove la  salinizzazione  è  legata  principalmente  all’eccessivo  sfruttamento  delle  falde  acquifere  (EEA, 2003). 

Il  punto  di  partenza  per  affrontare  correttamente  tali  situazioni  è  rappresentato,  sicuramente, da una corretta gestione degli acquiferi che deve necessariamente ispirarsi a  dei  principi  basilari  quali  la  limitazione  dei  prelievi,  la  pianificazione  sul  territorio  delle  opere di presa non in funzione della domanda, ma delle caratteristiche idrogeologiche.  

Un  modello  matematico  solido,  basato  su  un  modello  concettuale  affidabile,  è  uno  strumento  indispensabile  per  una  gestione  ottimale  della  risorsa  idrica  e  per  la  sua  salvaguardia sia in termini quantitativi che qualitativi.  

Scopo  dello  studio  è  quello  di  arrivare,  attraverso  l’integrazione  di  metodologie  stratigrafiche, idrogeologiche ed idrochimiche‐isotopiche alla formulazione di un modello  concettuale  quali‐quantitativo  del  sistema  acquifero  in  oggetto.  Sulla  base  del  modello  concettuale sarà implementato e calibrato un modello di flusso. 

Riferimenti

Documenti correlati

Supponiamo che in un intervallo di tempo t il numero iniziale sia variato di una frazione -k (dove il segno - indica una diminuzione). t kN N

MECCANISMI DI COORDINAMENTO Quindi possiamo modellare il sistema nervoso con una funzione di trasfe- rimento del primo ordine in cui l’ingresso ´ e costituito dal potenziale

Although the United States is facing an obesity crisis that concerns also children and adolescents fast and unhealthy food are still served and sold in cafeterias and

La versione ufficiale della Legge di Protezione Ambientale viene varata nel 1989 e prevede il pagamento di oneri sulle emissioni da parte delle fonti inquinanti soltanto nel caso

1. Reliable and objective information on migration and its trends is a fundamental prerequisite for efficient migration policy. Current migration statistics in Russia

Questi sistemi discreti linearizzati possono essere sia simmetrici de niti positivi che non simmetrici: sono simmetrici nel caso dell'equa- zione di usso linearizzato con il metodo

Come si è visto, la rice- zione fu condizionata dagli accorgimenti adottati – in misura differente – in tutti i contesti della Penisola per rendere ogni singola versione ita- liana

Obbiettivo di questo lavoro di tesi è la realizzazione di un modello solido texturizzato del complesso edilizio di Villa Revedin-Bolasco (Castelfranco Veneto,