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ASP, Governatore di Pisa, n° 234, Lettera 21 agosto 1846 Illustrissimo Sig. Direttore degli Atti del Tribunale di Pisa

In seguito all’Officiale di V. S. Illustrissima del 20 Agosto corrente, mi sono portato a visitare la Chiesa Prioria di S. Michele degli Scalzi per conoscere a quali guasti era andata soggetta nella scossa del terremoto avvenuto il 14 dello stante, ed ho trovato che la volta della navata maggiore di detta Chiesa, come pure quelle delle navate laterali hanno gettate molte setole e scalcinature meritevoli di sollecito restauro, le quali però, non sopravvenendo altre scosse, non sono in stato di rovinare, come pure sono caduti alcuni travicelli del tetto sopra la navata sinistra da farsi rimettere prontamente, perché piovendo, penetra l’acqua sulla volta. Anche la Canonica ha sofferto, ma non vi è alcun pericolo.

Ho visitato ancora le Chiese e Case Canonicali di Putignano e S. Ermete. La prima nulla ha sofferto, e nella seconda si vedono alcune crepe nella volta del Coro che non possono produrre sinistri effetti.

Nella Sagrestia di S. Ermete vi è un architrave mosso dal posto cadendo il quale porterebbe seco una porzione della volterrana che sostiene. Dissi al Parroco che lo avesse fatto puntellare subito. Poche ed insignificanti crepe vidi nella Canonica di Putignano.

Intanto col dovutole rispetto mi segno Di V. S. Illustrissima

Pisa 21 Agosto 1846

Devotissimo Obbligatissimo Servitore G. Becherucci Ing.

ASP, Comune di Pisa div. F, n° 941: Un pacco contenente diverse relazioni di chiese dal 1834 al 1850, Perizia 22 settembre 1846, c. 15

[Con Rescritto del 10 Novembre fu accordato al Parroco la somma di £ 1300 pagabili in due rate eguali dalla Cassa dei Benefizi Vacanti della Diocesi fiorentina]

Illustrissimo Sig. Auditore del Governo della città di Pisa

In seguito della Commissione ricevuta da VS. Illustrissima io sottoscritto Ingegnere del Circondario di Pisa mi sono portato a visitare la Chiesa, e Canonica di S. Michele degli Scalzi per conoscere in dettaglio i lavori da farsi onde resarcire i danni ivi prodotti dal terremoto del 14 Agosto prossimo passato e sommariamente indicati all’Illustrissimo Sig. Direttore degli Atti di questo Tribunale colà speditomi fino del 21 Agosto suddetto, e dopo avere prese le necessarie misure e fatti i qui minuti riscontri sono in grado di referire quanto segue

Chiesa

La volterrana che copre la navata di mezzo, ha sofferto non poco specialmente nelle lunette sopra le finestre come pure quelle delle due navate laterali. Vanno riprese e stuccate le setole in buona forma si dell’una come dell’altre, e resarcite le ghiera volte, riprendendo dipoi l’intonaco caduto e quello staccato, del quale in tutto ne occorreranno Braccia 200 quadre per lo che, tra l’intonaco, e stuccatura, e imbiancatura generale di dette volte dopo fatto il lavoro, non può volervi meno di £ 140

Ponti occorrenti per fare il detto lavoro nelle tre navate 120

Per dare una maggiore consistenza alle due volterrane delle navate laterali, proporrei di scaricarle un poco nei fianchi togliendo i calcinacci sciolti, ed il sudiciume che vi si trova, e quindi nell’estradosso, dargli una camicia d’intonaco fatta con gesso e calcina forte, per ricevere così le stesure che vi sono, e mettere in contrasto i mattoni allentati del quale intonaco in ambedue ne occorrono Braccia quadre 1280 che a soldi 3 il B.o quadro, importano 192

Per scaricarle dai rottami 40

Oltre di ciò, porrei una catena di quadrello di ferro nostrale grosso un soldo di Braccio presso la cantonata della facciata nella navata sinistra la quale sarà lunga B. q. ½ e peserà[…] 140 compreso i paletti, per cui considerando il ferro a £ 6. 8 la […] lavorato importa 46. 13. 4

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Essendosi staccata dal muro principale la cornice della facciata, per evitare che l’acqua filtri dalle fessure che ora vi esistono, sarà fatto sopra della medesima una lattata di buono smalto composto di schietta calcina forte e grossolana, in moda da farlo spiovere immediatamente, per lo che si pone la spesa di 35

Per impedire che l’acqua entri dalla finestra sopra la porta, e guasti l’organo vi sarà messa una lavagna a difesa sorretta da due B. di ferro. Lo che potrà farsi colla spesa di 24

Un tratto della tettoia che cuopre l’andito a contatto della Chiesa, attesa la sua viziosa costruzione per la vetustà del legname, fu tutta un movimento e una non piccola parte di essa attualmente posa sulla volterrana sottoposta con danno notabile della medesima. Per riordinare detta tettoia bisogna disfarla tutta, mutarvi cinque […] traversi, che sono cattivissimi, ed aggiungervi una travetta da cima a fondo che togli il brandimento dei travicelli i quali essendo di una misura forzata, conviene puntellarli al di sotto della volta. Questo lavoro importa quanto appresso

Tetto sfatto, e rifatto mutandovi il materiale rotto Braccia quadre 465 a soldi 10 il Braccio quadro importano £ 232. 10

Per 5 […] di abeto lunghi Braccia quadre ½ grossi ½ Braccio a £ 21 l’uno 105

Per una travetta simile di vari pezzi facenti lunghezza di Braccia 50 grossa almeno soldi 8 per un lato e 7 dall’altro 100

Per N° 40 travicelli di abete lunghi Braccia 3 che sono mancanti grossi 8 quattrini id Braccio a soldi 15 l’uno 30

NB Il tetto suddetto sarà scempiato con mezzane, e quindi coperto con embrici i tegoli a filari regolari

La volta sottoposta a detta tettoja va stuccata tutta e quindi imbiancata con la spesa di £ 30 compreso i pontami 30

Per collegare con Leghe di Pietra lunghe Braccia 1 le varie crepe che si riscontrano in N° 7 stanze, e stuccare le setole che vi sono tenute nelle volte e nelle pareti si pone 74

Per ritoccare con bianco e colore simile all’attuale le pareti delle diverse stanze resarcite, si pone 50 Totale £ 1305. 3. 4

Che è quanto posso referire in proposito mentre passo a rispettosamente segnarmi Di VS. Illustrissima

Pisa li 22 Settembre 1846 Devotissimo Servitore G B.

ASP, Governatore di Pisa, n° 234, Lettera 14 novembre 1846 Illustrissimo Signore

[A di 17 Feb.o 47 rilasciato il mandato per la metà dell’accollo in £ 650]

S. A. I. e Reale con Benigno Rescritto de’10 stante si è degnata d’approvare la esecuzione dei lavori indicati dalla Relazione e Perizia dell’Ingegnere di Circondario per riparare ai danni cagionati dal terremoto alle fabbriche Parrocchiali della Chiesa di S. Michele degli Scalzi indicando che la somma per la quale da V. S. Illustrissima sarà concluso l’accollo dei medesima venga scontata a carico degli assegnamenti spettanti all’Amministrazione delle diciannove Chiese di R. Patronato, il di cui mantenimento venne accollato all’Ufficio dei vacanti della Diocesi di Firenze da pagarsi all’Accollatario dei lavori in due rate eguali, che una alla [Sig. Auditore del

Governo di Pisa] metà, e l’altra al termine d’essi giustificata preventivamente nei consueti modi la

completa, e regolare loro esecuzione.

Partecipo a V. S. Illustrissima questa Sovrana Risoluzione perché ne renda informato il Parroco della suddetta Chiesa, perché devenga all’accollo dei lavori facendomi conoscere per qual somma

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venne il medesimo concluso, e perché si compiaccia d’invigilare che i lavori siano regolarmente eseguiti, al quale effetto gli accompagno la citata Relazione e Perizia che dopo la loro ultimazione respingerà a questa R. Segreteria per conservarsi a corredo dell’affare nell’Archivio della medesima.

E con distinto ossequio mi confermo Di V. S. Illustrissima

Dalla Segreteria del R. Diritto Li 14 Novembre 1846

Per l’Auditore Segretario Assente Devotissimo Obbligatissimo Servitore D Bandini

ASP, Governatore di Pisa, n° 234, Lettera 21 novembre 1846 A di 21 Novembre 1846 in Pisa

Per il presente Privato Atto apparisca come inerendo al Sovrano Rescritto Benigno de’ 10 stante comunicato all’Auditore del Governo di detta Città dalla Segreteria del Regio Diritto con Ministeriale de’ 14 detto.

Andrea Ghezzani Capo Maestro Muratore domiciliato in Pisa ha assunto l’impegno di eseguire a regola d’arte tutti i lavori di restauro occorrenti alle Fabbriche Parrocchiali della Chiesa di San Michele degli Scalzi in questo suburbio presagiti, e descritti nella Perizia dell’Ingegnere di Circondario Signor Gaetano Becherucci de’ 22 Settembre ultimo scorso e ciò per il prezzo convenuto di Lire 1300 e con le appresso condizioni.

Prima. Che nel termine di giorni 15 da oggi debba detto Ghezzani intraprendere i detti lavori incominciando dai più urgenti, e portarli alla completa loro ultimazione dentro mesi sei.

Seconda. Che la summentovata somma di Lire 1300 debba essergli corrisposta in due rate eguali, una cioè alla metà, e l’altra al termine dei lavori da giustificarsi nei modi soliti per mezzo di certificato del predetto Ingegnere.

In fede di che sono del presente Atto stati stesi due esemplari uno da ritenersi dal Ghezzani Accollatario, e l’altro da conservarsi nell’Ufficio dell’Auditore del Governo che si è firmato con protesta di non obbligare la propria persona ma solamente l’Uffizio dei Vacanti della Diocesi di Firenze, a di cui carico deve posare la spesa dell’Accollo.

Io Andrea Ghezzani prometto e mi obbligo come sopra G. Mori Aud.

ASP, Comune di Pisa div. F, n° 941: Un pacco contenente diverse relazioni di chiese dal 1834 al 1850, Lettera 13 febbraio 1847

A di 13 Febbraio 1847

Si potrà pagare al Capo Maestro Muratore Andrea Ghezzani la prima rata del sussidio accordato al Parroco della Chiesa di S. Michele degli Scalzi per resarcire quelle Fabbriche Parrocchiali dai guasti prodotti in esse dal terremoto del 14 Agosto prossimo passato giacché detto Ghezzani ha di già eseguiti oltre la metà dei lavori descritti nella mia Relazione del 22 Settembre 1846.

G. Becherucci

ASP, Comune di Pisa div. F, n° 941: Un pacco contenente diverse relazioni di chiese dal 1834 al 1850, Lettera 29 aprile 1847

A di 29 Aprile 1847

Attestasi da me infrascritto Priore di S. Michele degli Scalzi sobborgo di Pisa come il Capo Maestro Andrea Ghezzani ha eseguito tutti i lavori di muratore a forma della Scritta d’accollo che

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tiene con il Governo per il restauro di questa suddetta Chiesa, e per quello che mi riguarda non ho che opporre in nulla. Ed in fede

Priore Alessio Garfagnini

ASP, Comune di Pisa div. F, n° 941: Un pacco contenente diverse relazioni di chiese dal 1834 al 1850, Lettera 4 maggio 1847

A di 4 Maggio 1847

Attestasi da me sottoscritto Ing. del Circondario di Pisa qualmente il Capo Maestro Muratore Andrea Ghezzani ha portato a compimento tutti i lavori di restauro ordinati alla Chiesa e Canonica di S. Michele degli Scalzi colla Perizia del 22 Settembre 1846 e per conseguenza si potrà pagare al medesimo ogni resto e saldo di suo avere per tal dependenza.

G. Becherucci

ASP, Governatore di Pisa, n° 234, Lettera 23 giugno 1847 Sig. Commissario del Bigallo Amministratore dei Benefizi vacanti della Diocesi di Firenze 23 Giugno 47

L’accluso certificato dell’Ingegnere di questo Circondario Gaetano Becherucci da per compiuti al Capo Maestro Muratore Andrea Ghezzani i restauri approvati dal Sovrano Rescritto de 10 Novembre 1846 per questa Chiesa di S. Michele degli Scalzi a carico di codesto Uffizio dei Vacanti, restauri dei quali ebbi luogo di tener proposito a V. S. Illustrissima con la mia officiale de’ 10 Febbraio dell’anno corrente.

Attestando della regolarità, e solidità dei lavori detto Ingegnere ha creduto far rilevare qualche inesattezza nel colore dato alla volta. Questo difetto da me direttamente riscontrato è comparso agli occhi miei insignificante. Né mi è parso giusto l’ obbligare l’accollatario Ghezzani a correggerlo, perché ciò lo avrebbe posto nella necessità di ricostruire i Ponti con la spesa di circa lire dugento.

Quanto alla di Lei saviezza non sembra diversamente direi che al med. potesse corrispondersi il saldo dell’accollo con Lire 650 seconda, ed ultima rata.

Al quale affetto pregherei la bontà sua a voler qui far pagare il denaro uniformandosi alle disposizioni che Ella si compiacque di dare per la prima rata con la pregiata sua de’ 24 Febbraio […]

E col più distinto ossequio ho l’onore di confermarmi. ASP, Genio Civile, Classe XXXI, N° 1, Fascicolo 2, Lettera 27 dicembre 1889

Corpo Reale del Genio Civile Provincia di Pisa

Certificato di regolare esecuzione dei lavori eseguiti per riparare le formelle e levare l’erba alle facciate del Campanile di S. Michele degli Scalzi in Pisa.

Visto la Nota Prefettizia in data 3 Novembre 1889 N° 800-9319 con la quale si faceva noto che il Ministero della Pubblica Istruzione aveva autorizzato il Priore della Chiesa di S. Michele degli Scalzi in Pisa, a fare eseguire, sotto la sorveglianza dell’Ufficio del Genio Civile, dall’appaltatore di opere murarie Sig. Giovanni Antonini le riparazioni alle formelle che adornano il Campanile di detta Chiesa.

Visto la Nota Prefettizia in data 19 Dicembre 1889 N° 800-11043 con la quale si richiede il certificato di collaudo delle eseguite riparazioni per ottenere dal sullodato Ministero il pagamento del promesso sussidio.

Considerando che le dette riparazioni sono state regolarmente eseguite, il sottoscritto incaricato della sorveglianza dei lavori

Certifica

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l’importo del sussidio accordato di £ 100 (Lire Cento) che possono essere pagate all’appaltatore di opere murarie Sig. Giovanni Antonini del fu Francesco in saldo delle eseguite riparazioni, salvo la superiore approvazione del presente atto

Pisa li 27 Dicembre 1889 L’Aiutante Sorvegliante Carlo del Sesta

L’Ing. della 1a

Sezione L’ingegnere Capo

ASoP, F. 31, M. B-65, G 48, Pratica n° 8974: Cedimento bozza di pietra dall’arco maggiore, Lettera 8 novembre 1895

Illustrissimo Sig. Cavaliere

Sono tre mesi che la S. V. col Com. Del Moro e l’Antonini vennero a visitare queste fabbriche e mentre trovarono danni da per tutto, giudicarono doversi più sollecitamente riparare a quelli della Chiesa e nello stesso tempo dettero ordine all’Antonini di fare la perizia. Ora sono tre mesi, lo ripeto, e l’Antonini non ha fatto nulla, né per ora ha intenzione di fare per la ragione che ha molti lavori come mi disse giorni sono. Intanto la Chiesa deperisce, i danni aumentano, e creda, vi è proprio pericolo. C’è una bozza di pietra in mezzo all’arco maggiore che è calata per lo meno 4 centimetri, continuamente cade intonaco, e minaccia di cadere la bozza stessa.

È questo un inconveniente a cui è necessario un pronto riparo onde evitare disgrazie. L’arco rimane sull’Altare Maggiore, su quell’altare su cui si celebrano tutte le Messe, e si fanno tutte le funzioni, se cade la bozza o anche dei pezzi d’intonaco quando siamo in Coro o all’altare, c’è da essere ammazzati.

La prego dunque di occuparsi di quest’affare, e di ordinare all’Antonini che se non può, per ora, fare la Perizia, e metter mano a un lungo lavoro, almeno ripari a questo male, che è un lavoro di un paio di giorni, e poi il resto lo farà a comodo.

Mi faccia questo favore e Le ne sarò infinitam. grato. Mi scusi tanto del disturbo, ma non ho potuto fare a meno, trattandosi di cosa della massima urgenza.

La saluto distintam. nell’atto che mi dichiaro Della S.V. Ill.

Devotis.ᵐᵒ Servo Sac. Giulio Guidi Priore Da S. Michele degli Scalzi 8 Novembre 1895

ASoP, F. 31, M. B-65, G 48/1, Pratica n° 8976: Lavori di consolidamento statico dell’edificio-ristrutturazione campanile-, Relazione su campanile della chiesa di S. Michele degli Scalzi presso Pisa, 13 dicembre 1895

R. Ufficio Regionale per la conservazione dei Monumenti della Toscana FIRENZE

Relazione sul Campanile della chiesa di S. Michele degli Scalzi presso Pisa Firenze 13 Dicembre 1895

Il Campanile della Chiesa di S. Michele degli Scalzi a circa due chilometri da Pisa lungo la passeggiata della Piagge, si trova in così gravi condizioni che occorrono opportuni lavori di riparazione e di consolidamento. Delle cause del suo deperimento altre tengono alla speciale sua ubicazione, altre sono un effetto della sua vetustà, il piano, dove sorgono la Chiesa e il Campanile, è ora a un livello tre metri più basso dello stradone delle Piagge, al quale si ascende mercé di una rampa dal piazzale della Chiesa, il cui pavimento attuale è superiore all’antico di m 0,40. Per cedimento del suolo, il Campanile, che da un lato si appoggia alla Chiesa e dall’altro alla rampa costruita fra esso e lo stradone delle Piagge, ha una pendenza sensibile anche all’occhio, con uno strapiombo effettivo di m 1,05 verso oriente e di m 0,65 verso mezzogiorno. In tali condizioni di luogo, data la trascuratezza che si ebbe nel passato di provvedere con opportune opere di riparazione, è facile immaginare in quale stato ora si trovi il vetusto edificio.

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Il paramento esterno, che in basso è di pietra verrucana e in alto di mattoni, è in generale molto deperito e qua e là anche mancante, per non essersi mai rinnovati i mattoni caduti. Molti e profondi i cretti alle pareti, effetto della forte pendenza dell’edificio. Corrose tutte più o meno, e qua e là anche gravemente mutilate, le parti decorative.

Ad accrescere i danni, recati al monumento dall’opera del tempo e dall’instabilità del suolo, concorre, come causa ora precipua e continua, l’attuale armatura della campane, la quale, costituita, com’è, di travi infisse nei muri, per le ripetute scosse che risente dall’oscillazione delle campane, sconnette ogni di più le pareti già tanto deperite e in alcune parti molto disgregate dell’edificio. Anche la Chiesa ha risentito assai gravi danni per effetto dei movimenti subiti dal campanile a cui si trova appoggiata, e a quei danni dovrà pure provvedersi a suo tempo.

Intanto le opere che occorrono al Campanile per ricondurlo in buone condizioni di stabilità e in uni stato decoroso, sono partitamente indicate e valutate nell’unita perizia (Allegato A) compilata dal maestro muratore Antonini, nella quale è pure compresa la spesa per il nuovo castello campanario da sostituirsi all’attuale armatura

L’Architetto Direttore L del Moro

ASoP, F. 31, M. B-65, G 48/1, Pratica n° 8976: Lavori di consolidamento statico dell’edificio-ristrutturazione campanile-, Lettera 4 marzo 1896

REGNO D’ITALIA

MINISTERO DELLA ISTRUZIONE PUBBLICA

DIREZIONE GENERALE PER LE ANTICHITÀ E LE BELLE ARTI DIVISIONE MONUMENTI E SCUOLE D’ARTE

Sezione Monumenti N di Protocollo 1115 Classifica d’archivio Pisa N. di partenza 1237

Risposta a nota del 30-1-96 N. 153

OGGETTO

Chiesa di S. Michele degli Scalzi in Pisa Al Sig. Direttore dell’Ufficio pei monumenti della Toscana

Firenze

Roma, addì 4 Marzo 1896

Questo Ministero ha preso in esame la perizia, il disegno e le proposte presentate da V. S. circa i lavori al campanile di S. Michele degli Scalzi in Pisa, ed approva il progetto delle riparazioni e quanto vi si riferisce. Ma siccome in questo momento non si può sopperire alla spesa occorrente a le opere, così sarà bene per ora di valersi del sussidio promesso dall’Economato dei Benefici Vacanti per i lavori al tetto e al castello campanario, e poi coi fondi di codesto ufficio si potranno eseguire le opere di consolidamento alla parte decorativa, senza però alterare troppo l’aspetto vetusto del campanile con nuove cortine e con superficiali rabberciature.

Il Ministro

ASoP, F. 31, M. B-65, G 48/1, Pratica n° 8976: Lavori di consolidamento statico dell’edificio-ristrutturazione campanile-, Lettera 6 agosto 1896

[per il R. Ufficio Regionale per la conservazione dei Monumenti della Toscana] Illustrissimo Signore

Ho fatto più volte premure alla S. V. Illustrissima affinché fossero cominciati i lavori di restauro al Monumentale Campanile di questa Chiesa di S. Michele degli Scalzi, ed anche quando ebbi l’onore di avere la S. V. per pochi momenti, qui nella mia Canonica, se ben si ricorda, mi raccomandai caldamente, lo stesso feci per mezzo di un signore mio amico costà a Firenze, e sembrava che queste mie preghiere avessero ottenuto un felice resultato giacché ai primi del p. p. Giugno (per quanto mi disse il Mo Muratore Antonini) doveva mettersi mano ai lavori. Ora ho saputo dallo stesso Antonini che è tutto sospeso. È per questo che mi prendo la libertà di inviarle la presente per pregare nuovamente la bontà della S. V. Illustrissima affinché voglia degnarsi di dar ordine onde i tanto desiderati lavori vengano finalmente intrapresi. Se sapesse come mi sta a cuore questo Campanile che vedo ogni giorno deperire di più! Mi faccia, La prego, questa carità, e in compenso la raccomanderò a Dio. Mi perdoni del disturbo che Le arreco, e appoggiato su quella bontà che la

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S. V. Illustrissima mi dimostrò da quando ebbi l’alto onore di conoscerla, son sicuro che vorrà esaudire questa mia preghiera. La prego accettare i miei distinti ossequi, uniti a più vivi anticipati ringraziamenti mentre salutandola rispettosamente ho l’onore di rassegnarmi

Da S. Michele degli Scalzi Pisa 6 agosto 1896 Della S. V. Illustrissima

Devotismo Obbmo Servitore Sac. Giulio Guidi Priore

ASoP, F. 31, M. B-65, G 48/1, Pratica n° 8976: Lavori di consolidamento statico dell’edificio-ristrutturazione campanile-, Lettera 14 giugno 1898

Gent. Castellucci

R. Ufficio Regionale Firenze Pisa li 14 giugnoo 98

Mi pregio farle noto che i lavori nell’interno del Campanile di S. Michele degli Scalzi sono quasi ultimati. Desidererei sapere con cortese sollecitudine, se devo por mano alle riparazioni esterne, per non dover sospendere di nuovo i lavori.

In attesa di una sua gradisca i miei saluti unitamente al R. Segretario Neri Mi creda di Lei

Devotissimo G. Anotonini

ASP, Genio Civile, Classe XXXI, N° 1, Fascicolo 2, Lettera 18 maggio 1901 N° 112 p° 1a Nota al foglio […] Chiesa di S. Michele degli Scalzi R. Prefettura della P. di Pisa Pisa 18 Maggio 1901

A pronto riscontro della nota contradistinta ed in seguito alla visita effettuata da un ingegnere di questo Ufficio alla Chiesa di S. Michele degli Scalzi riferiscevi: che nelle volterrane le quali ricoprono le tre navate si osservano molteplici ed importanti lesioni nel senso longitudinale della lunghezza sino a due centimetri. Da informazioni ottenute è risultato che le dette lesioni si manifestarono dopo il 1889, dopo cioè che in seguito a restauri le dette volterrane vennero sostituite alle volte reali che in origine coprivano quelle navate. Dal 1889 ad oggi vennero le lesioni stesse più volte risaldate. Ed ora si riscontrano delle […] anche nelle […] che a dette lesioni vennero applicate ove sono circa 18 mesi. In questo stato di cose è di assoluta urgenza provvedere alle occorrenti riparazioni poiché sebbene sia da ritenere non imminente il pericolo della caduta di una parte di esse volte che non hanno più fra loro il continuo e voluto contatto, è però sempre da temersi che per una causa accidentale sia turbato l’instabile loro equilibrio. Si reputa quindi prudente che presenti le pratiche in causa o corso dell’Ufficio Regionale per la manutenzione dei monumenti rispondi all’oggetto di effettuare i restauri necessari sia inibito al pubblico l’accesso in detta Chiesa. L’Ing. Capo

ASoP, F. 31, M. B-65, G 48/1, Pratica n° 8989: Lavori di consolidamento statico all’edificio-consolidamento volte e copertura chiesa-, Lettera 9 gennaio 1901

REGNO D’ITALIA MINISTERO DELLA ISTRUZIONE PUBBLICA DIREZIONE GENERALE Per le Antichità e le Belle Arti DIVISIONE

Musei, Scavi e Monumenti N. di Protocollo 17850 Classifica d’archivio 6 Pisa N. di partenza 354

Roma, addì 9 gennaio 1901

Il Parroco di S. Michele degli Scalzi, sobborgo di Pisa, ha rivolto vive premure a questo Ministero, affinché sia provveduto ad alcuni urgenti lavori di restauro alle volte ed al tetto di quella chiesa. A tale proposito riferisce che nel settembre decorso un funzionario tecnico di codesto ufficio, recatosi sopraluogo, riconobbe la necessità di riparare le gravi lesioni manifestatesi in quell’antico edifizio.

Prego la S. V. di riferirmi intorno alla importanza dei lavori da eseguirsi in quell’antica chiesa, e di far compilare la relativa

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OGGETTO

Pisa. Chiesa di S. Michele degli Scalzi

Al R.o Commissario per l’Ufficio Regionale dei monumenti

Firenze

perizia. Ella poi si compiacerà di presentarmi opportune proposte circa la ripartizione della spesa fra gli enti interessati, tenendo presente però che, avendo questo Ministero provveduto quasi per intero alla spesa occorsa per le opere di restauro recentemente eseguite al campanile della chiesa stessa, spettava all’Economo dei Benefizi Vacanti assumere parte della spesa pei lavori onde trattasi.

Il Ministro C. Fiorilli

ASoP, F. 31, M. B-65, G 48/1, Pratica n° 8989: Lavori di consolidamento statico all’edificio-consolidamento volte e copertura chiesa-, Lettera 8 aprile 1901

REGNO D’ITALIA MINISTERO DELLA ISTRUZIONE PUBBLICA DIREZIONE GENERALE Per le Antichità e le Belle Arti DIVISIONE

Musei, Scavi e Monumenti N. di Protocollo 4536 Classifica d’archivio 6 Pisa N. di partenza 5298

Seguito a nota del 9-1-901 N: 17850/354

OGGETTO

Pisa. Chiesa di S. Michele degli Scalzi Al R.o Commissario per l’Ufficio Regionale dei monumenti Firenze

Roma, addì 8 Aprile 1901

Venendomi rivolte nuove premure, affinché sieno eseguiti gli urgenti lavori di restauro alle volte e al tetto della Chiesa parrocchiale di S. Michele degli Scalzi presso Pisa, prego la S. V. di sollecitare l’invio a questo Ministero della perizia dei lavori occorrenti, e di farmi quelle proposte che Ella stimerà opportune, per provvedere alla esecuzione di detti lavori, secondo Le richiesi con la nota qui a fianco ricordata. Ricorderà la S. V. che, avendo questo Ministero sostenuto quasi per intiero la spesa pel restauro del Campanile, dovranno i nuovi lavori al tetto e alle volte essere eseguiti per la maggior parte coi contributi degli enti interessati, primo fra tutti l’Economato dei Benefici vacanti.

Il Ministro C. Fiorilli

ASoP, F. 31, M. B-65, G 48/1, Pratica n° 8989: Lavori di consolidamento statico all’edificio-consolidamento volte e copertura chiesa-, Lettera 4 maggio 1901

REGNO D’ITALIA MINISTERO DELLA ISTRUZIONE PUBBLICA DIREZIONE GENERALE Per le Antichità e le Belle Arti DIVISIONE Musei, Scavi e Monumenti N. di Protocollo 5488 Classifica d’archivio 6 Pisa N. di partenza 7026 Risposta al foglio del 16 aprile 1901 N: 909/393

Roma, addì 4 maggio 1901

Ho inteso che per dare stabile assetto all’antica chiesa parrocchiale di S. Michele degli Scalzi presso Pisa, occorre non solo eseguire i lavori indicati nelle perizia di £ 1740, compilata da cotesto Ufficio, ma soprattutto è necessario provvedere ad opere sostanziali e di maggiore importanza, volte ad arrestare i movimenti del suolo in cui posa l’edificio. Nulla avrei in contrario ad approvare la perizia predetta, ma prima di autorizzare la esecuzione dei lavori, occorrerebbe che la S.V. facesse le necessarie pratiche con l’Economato dei Benefizi Vacanti, affinché la maggior parte della spesa prevista, secondo l’avvertivo con note 9 gennaio e 8 aprile decorsi N 354 e 5298.

Considerato però che i detti lavori di riparazione sarebbero un rimedio precario ai danni verificatisi nella volta e nelle mura della chiesa, se non è per lo meno attenuata la causa di tali danni, sembrami che meglio converrebbe riunire in un solo progetto tutte le opere per provvedere definitivamente alla statica dell’edifizio; e nella spesa complessiva chiedere il contributo degli enti interessati.

E poiché trattasi di una quistione puramente statica, io ravviserei la opportunità e la convenienza che cotesto Ufficio -anche per non assumere da solo gravi responsabilità- ne proponesse la soluzione, d’accordo con l’ufficio del Genio Civile.

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OGGETTO Pisa. Chiesa di S. Michele degli Scalzi Al R.° Commissario per l’Ufficio Regionale dei monumenti Firenze

Se la S. V. concorre in questo mio pensiero, me ne avverta, e l’autorizzerò a fare eseguire gli scandagli e i saggi nel terreno, necessari alla compilazione di un progetto concreto. Ove poi l’urgenza di riparare le gravi lesini del fabbricato consigliasse di eseguire intanto i lavori già periziati, Ella si compiaccia di rivolgere subito vive premure allo Economato, per indurlo a dare il suo valido contributo, non senza fargli conoscere che altri e più sostanziali lavori saranno da eseguire per assicurare la conservazione di quella chiesa parrocchiale

Il Ministro C. Fiorilli

ASoP, F. 31, M. B-65, G 48/1, Pratica n° 8989: Lavori di consolidamento statico all’edificio-consolidamento volte e copertura chiesa-, Lettera 21 maggio 1901

Illustrissimo Sig. Avvocato

La mia Chiesa monumentale è chiusa per ordine del Prefetto perché si teme che rovini la volta. Io fino dal 7 aprile 1900 feci premure al Ministero dell’I. P. per il restauro, il Ministero rimise i documenti all’Ufficio Tecnico, questo mandò più volte, in questo tempio, i suoi architetti a visitare, fecero promesse e poi fino ad ora non hanno concluso nulla, che se l’avessero fatto quando io chiesi o se avessero saputo mantenere le promesse, oggi non ci saremmo trovati colla chiesa chiusa, in mezzo a un malcontento generale. Ella dunque, come Ispettore delle cose artistiche in Pisa, abbia la bontà di occuparsene. Come vede è un affare urgente, perché trattasi di una parrocchia di 4000 abitanti, e non è possibile poter fare senza chiesa. E poi trattasi di monumento, di una località importante.

Mi raccomando a Lei, Ella può e verso il Ministero e verso l’Ufficio Regionale, se ne occupi per carità.

Grato del favore che spero ricevere dalla S. V. Illustrissima La ringrazio con ossequio anticipatam. dichiarandomi con ossequio

Della S. V. Illustrissima Devotissimo Sac. Giulio Guidi Da S. Michele degli Scalzi 21.5.901

ASP, Genio Civile, Classe XXXI, N° 1, Fascicolo 2, Lettera 21 maggio 1901 R. Prefettura di Pisa

Num. 5387 Div. I Risposta alla lettera del 18 corr. N. 112 Oggetto Chiesa di S. Michele degli Scalzi Sig. Ing. Capo Genio Civile Pisa

Pisa, li 21 Maggio 1901 Urgente

In seguito alla Relazione sulla Chiesa di S. Michele degli Scalzi fattami dalla S. V. colla nota controdistinta, a mezzo del R. Commissario di questo Comune si è provvisto perché l’edificio venga chiuso al pubblico. Mi perviene adesso dal parroco la domanda di tenere aperta per l’esercizio del culto la sola navata a sinistra, che presenta minori segni di pericolo, facendomi osservare che con una popolazione di circa 4000 anime, specie per i servizi funebri, non torna possibile supplire subito con altro edificio. Prego la S. V. di dichiararmi se attesa l’importanza delle riscontrate lesioni, sia da accogliersi la predetta domanda.

Il Prefetto

ASP, Genio Civile, Classe XXXI, N° 1, Fascicolo 2, Lettera 27 maggio 1901 N 115

R. N 5387 Div. I Del 21 and. Chiesa di S. Michele degli

Al sig. Ingegnere della 2 Legione per esame proposte […] L’Ing. Capo

Pisa 27 Maggio 1901

Quantunque nella navata sinistra della Chiesa di S. Michele meno importanti si manifestino le lesioni alla volta che la ricopre, tuttavia la prudenza

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Scalzi

Illustrissimo Sig. Cav. Prefetto della Procura di Pisa

consiglia di tener chiusa anche essa per l’esercizio del culto fino a che non siasi provveduto, a cura dell’Ufficio regionale per la conservazione dei monumenti, alle necessarie riparazioni. Né ciò si ritiene che possa essere di soverchio disturbo, in quanto che […] che ivi prossimi trovansi altri due tempii uno dei quali potrebbe essere adibito per i servizi religiosi che temporaneamente devonsi sospendere nella chiesa di S. Michele.

L’Ing. Capo

ASP, Genio Civile, classe XXXI, N° 1, Fascicolo 2, Lettera 2 maggio 1902 R. Prefettura di Pisa Num. 5123 Div. 1ᵃ Oggetto Chiesa di S. Michele degli Scalzi Illustrissimo Signor Ingegnere Capo del Genio Civile Pisa

Urgente

Pisa, li 2 Maggio 1902

Dal Signor Economo spirituale della Chiesa di S. Michele degli Scalzi mi vien fatta premura perché, ultimati ormai i lavori di consolidamento del tempio, sia disposto per la sua riapertura al culto nella ricorrenza della festa del patrono che si celebra il 25 Maggio con singolare venerazione e grande concorso. Con riferimento alle note 18 e 23 maggio 1901 di cod.o Ufficio, prego la S. V. Illustrissima di volermi dichiarare, previo accertamento dello stato dei lavori, se nulla osti per la sicurezza pubblica acché per il 25 Maggio pr. la detta Chiesa venga riaperta al pubblico.

Il Prefetto Gasperoni

ASP, Genio Civile, classe XXXI, N° 1, Fascicolo 2, Lettera 6 maggio 1902 N° 1092 div. 1ᵃ Chiesa di S. Michele degli Scalzi Sig. Economo spirituale di s. Michele degli Scalzi Pisa

Al sig. Ing. della 1 divisione per adempimento, visti contratti L’Ing. Capo

Pisa, 6 Maggio 1902

Prevengo la S. V. che venerdì prossimo (9 alle ore 17 (5 pom)) si recherà un Ingegnere di questo Ufficio a visitare la Chiesa controcitata per esaminare i lavori eseguiti, e potere giudicare se sia ammissibile la riapertura al pubblico della Chiesa medesima. La prego di voler disporre perché alla visita suindicata si trovi presente chi ha diretto i lavori per poter dare le occorrenti spiegazioni al funzionario di questo Ufficio, e qualche operaio munito di scale lunghe per potere esaminare da vicino le volte restaurate.

L’Ing. Capo

ASP, Genio Civile, classe XXXI, N° 1, Fascicolo 2, Lettera 17 settembre 1902 R. Prefettura di Pisa

Num. 11091 Div. 1ᵃ Oggetto Chiesa di S. Michele degli Scalzi presso Pisa.

Esplorazioni delle fondazioni

Illustrissimo Signor Capo del Genio Civile Pisa

Pisa, li 17 Settembre 1902

Dovendosi, da un funzionario dell’Ufficio regionale per la conservazione dei monumenti in unione ad un ingegnere di codesto Ufficio del Genio Civile, procedere, per incarico del Ministero della Pubblica Istruzione, alla esecuzione di alcuni pozzetti di saggio onde verificare lo stato delle fondazioni della Chiesa e del Campanile di S. Michele degli Scalzi presso Pisa, ed essendo urgente provvedere al più presto, prego la S. V. di destinare un ingegnere a tale Ufficio dandomene sollecita assicurazione Il Prefetto

Gasperoni

ASP, Genio Civile, classe XXXI, N° 1, Fascicolo 2, Lettera 17 ottobre 1902 Ufficio Regionale per la conservazione

dei monumenti della Toscana

Firenze, li 17 Ottobre 1902

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Posizione G 48 N. di Prot. Gen. 3054 N. di Partenza 1512

Oggetto Chiesa di S. Michele degli Scalzi

All’Illustrissimo Sig. Ingegnere Capo dell’Ufficio Genio Civile Pisa

trivellazione e saggi al terreno e fondazioni della controcitata Chiesa saranno sostenute da quest’Ufficio, in conformità delle disposizioni ricevute dal Ministero della P. I.

L’architetto direttore

ASoP, F. 31, M. B-65, G 48/1, Pratica n° 8986: Lavori di consolidamento statico dell’edificio-saggi di rilevamento-, Lettera 28 ottobre 1903

UFFICIO REGIONALE PER LA CONSERVAZIONE DEI MONUMENTI DELLA TOSCANA Posizione G 48 N. di Prot. Gen. 3972/2047 OGGETTO Chiesa di S. Michele degli Scalzi in Pisa Relazione

All’Illustrissimo Sig. Cav. Agenore Socini Direttore dell’Ufficio Regionale per la Conservazione dei Monumenti FIRENZE Firenze, li 28 Ottobre 1903

In seguito agli ordini ricevuti comunico alla S. V. Illustrissima il resultato dei saggi del terreno fatti alla Chiesa di S. Michele degli Scalzi in Pisa, e unitamente le proposte credute utili per potere arrestare il lento, ma continuo movimento del fabbricato. Con gli uniti disegni presento nella T. Ia un bozzetto schematico planimetrico nel quale son segnati i punti e le distanze in misura dove furono, insieme ad un Ing. del Genio Civile, eseguite le perforazioni e da una parte son segnate di metro in metro le condizioni in cui fu trovato il terreno fino alla profondità di metri 9 sotto il piano su cui posa attualmente la Chiesa. Queste perforazioni hanno data la sicurezza che fino alla profondità di metri sei sotto il piano sul quale posa la Chiesa non si trova terreno che possa dirsi solido. Considerando lo schema di sezione T. III si rileva che il terreno che è resultato il più resistente è molto inferiore al pelo dell’acqua della massima magra del fiume Arno. Ciò dimostra che i sottostrati del terreno restano sempre bagnati e in stato di rammollimento.

Queste condizioni anormali conducono alla conseguenza del movimento lento e continuo del fabbricato, perché col sollevarsi e abbassarsi del livello dell’acqua del fiume vengono ad essere lentamente e continuamente alterati gli strati del terreno sottoposto alle fondazioni, le quali certamente non devono raggiungere gli strati più resistenti e profondi dei metri nove sopraindicati, che se ciò fosse non sarebbe il caso di verificare i movimenti che si avvertono nel fabbricato. Ritenendo esatti i concetti sopra esposti, i processi da eseguirsi per ottenere un consolidamento dell’edifizio a mio avviso possono esser due:

1° Quello di procedere ad una rifondazione della pareti in movimento adoperando quelle cautele e quelle prescrizioni che saranno consigliate dallo studio esatto della natura del terreno e delle condizioni generali del luogo.

2° Quello di cerchiare a giusta distanza tutto il fabbricato con un muro costituito a perfetta tenuta condotto alla profondità voluta perché le acque con l’innalzarsi ed abbassarsi non abbiano modo di esportare parti del terreno sottostante alle fondazioni del fabbricato.

La somma occorrente per l’esecuzione i questi lavori certo non può esattamente prevedersi, data la natura del lavoro stesso, ma non può esser lieve. Dall’unito schema di previsione si rileva che nel primo caso sarà di £ 51501,57 e nel secondo di 36487 seguendo la traccia segnata in rosso nella unita pianta T. II e determinata dalle lettere A. B. C. D. E. F. Con questo secondo sistema vi è il vantaggio di potere provvedere all’armatura del fabbricato con maggior sicurezza e minore dispendio restando molta distanza fra il punto nel quale viene eseguito lo scasso e il fabbricato. Questo muro eseguito a getto di smalto, impastato di calce

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e cemento porterebbe ad una notevole economia e ad una più facile e sollecita esecuzione del lavoro.

Fo C. Spighi

ASoP, F. 31, M. B-65, G 48/1, Pratica n° 8986: Lavori di consolidamento statico dell’edificio-saggi di rilevamento-, Lettera 29 gennaio 1904

R. PREFETTURA DELLA PROVINCIA DI PISA

Copia del parere dell’Ufficio del Genio Civile di Pisa in data 29 gennaio1904 N° 3185 in merito alla Chiesa di S. Michele degli Scalzi

Dalla relazione che accompagna le due perizie compilate dall’Ufficio regionale per la conservazione dei monumenti per assicurare la stabilità del Campanile e Chiesa di S. Michele degli Scalzi, non risulta che sieno state accertate le vere condizioni in cui trovasi la fondazione di quelle opere, invero non è detto di quale tipo sia o si presume essere quella fondazione, né a quale profondità si spinga, né su quale specie di terreno sia basata. A parere di quest’Ufficio quindi le due perizie si fondano su criteri di troppo larga massima e mal si potrebbe fare su di esse un apprezzamento attendibile. Ad ogni modo in base alle cose esposte nelle perizie stesse, quest’ufficio non esita a ritenere che al proposto cerchiamento con muro costruito a perfetta tenuta, e spinto a conveniente profondità pel quale prevedesi la spesa di £36487,00 sia in massima preferibile la rifondazione o sottofondazione prevista nell’altra perizia con l spesa d £ 51501,57. Indubbiamente la rifondazione presenta gravi difficoltà, ma se si riuscisse a ben eseguirla, si potrebbe essere sicuri della sua efficacia, mentre altrettanto non può dirsi del cerchiamento di cui innanzi. Allo stato delle cose pertanto ritienesi che il mentovato Ufficio Regionale che ha in manutenzione ed osservazione quel fabbricato, possa, dopo i maggiori assaggi del caso, concretizzare in perizia più concreta i lavori necessari.

L’Ingegnere Capo A. Righieri

Per copia conforme ad uso amministrativo Il Segretario

A. Macci

ASoP, F. 31, M. B-65, G 48/1, Pratica n° 8986: Lavori di consolidamento statico dell’edificio-saggi di rilevamento-, Lettera 13 febbraio 1904

UFFICIO REGIONALE PER LA CONSERVAZIONE DEI MONUMENTI DELLA TOSCANA Posizione G 48 N. di Prot. Gen. 433/220 Oggetto Chiesa di S. Michele degli Scalzi Pisa Al Sig. Agenore Socini Direttore dell’Ufficio Regionale della Toscana

Firenze, li 13 febbraio 1904

Ho letto la risposta dell’Uffizio del Genio Civile circa le proposte riguardanti la esecuzione dei lavori occorrenti per consolidare e fermare i lenti ma continui movimenti della Torre e della Chiesa di S. Michele degli Scalzi in Pisa.

Il parere sopra accennato accetta la prima proposta quale la più sicura per ottenere un pratico e certo resultato, però vorrebbe fosse sicuramente determinata la profondità a cui giungono le fondazioni attuali. Per stabilire ciò è necessario eseguire dei saggi in più luoghi lungo le pareti della Chiesa e del campanile, ed io non ho mai avuto questo incarico né mi sono mai state assegnate le somme necessarie. Quindi se si vuole soddisfare alle giuste osservazioni dell’Ufficio del Genio Civile occorre richiedere al Ministero i fondi occorrenti per fare i saggi sopra accennati con tutte le altre spese che resulteranno per assicurarsi da possibili ed eventuali inconvenienti del fabbricato. Dalla necessità di tali accertamenti feci a suo tempo, e prima di presentare la relazione, categorica verbale domanda, ma mi fu replicato che non erano stanziati i fondi in proposito e furono solo concessi quelli, e ben pochi, per far le terebrazioni le quali furono eseguite conforme è detto nella relazione e nella planimetria allegata.

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dell’Ufficio del Genio Civile non abbia fatto nel suo parere alcuna osservazione circa alle somme previste nella perizia per ottenere una solida rifondazione dell’edifizio.

C. Spighi

ASoP, F. 31, M. B-65, G 48, Pratica n° 9043: Restauro lesioni conseguenza di terremoto, Lettera 28 ottobre 1914

Illustrissimo Sig.re Soprintendente

Adempio al dovere di comunicarle, che in seguito alla forte scossa di terremoto di ieri 27, questa Chiesa di S. Michele degli Scalzi ha subito delle avarie in alcuni punti della volta, e specialmente sopra l’altare della Madonna. Destando nel popolo apprensione un cretto apertosi nella volta, faccio preghiera alla S. V. Ill. di mandare persona competente per giudicare della cosa; e siccome trattasi di Chiesa Monumentale, cotesta Spett. Soprintendenza saprà prendere quei provvedimenti atti a impedire danni maggiori, nel caso di altre eventuali scosse telluriche.

Non essendo a mia intelligenza il poter conoscere, se il danno subito da questa Chiesa sia pericoloso o no, voglia per mia sicurtà e della popolazione accogliere questo mio comunicato. Intanto con ossequio distinto mi pregio segnarmi di Lei, Sig.re Soprintendente

Dev.mo

Sac. T. Ciuti Priore di S. Michele degli Scalzi Pisa 28 Ottobre ‘914

ASoP, F. 31, M. B-65, G 48, Pratica n° 9005: Danni provocati dallo straripamento dell’Arno, Lettera 12 gennaio 1920

On. Soprintendenza dei Monumenti in Pisa

Il sottoscritto rende intesa cotesta On. Soprintendenza, che al seguito dello straripamento del fiume Arno, anche questa Chiesa di S. Michele degli Scalzi, annoverata fra i Monumenti nazionali, è stata danneggiata dalle acque.

In attesa di una visita per accertamento ecc. Con ossequio

Dev.

Sac. Tommaso Ciuti Priore 12 Gennaio 1920

ASoP, F. 31, M. B-65, G 48, Pratica n° 9052: Segnalazione danni alla facciata, Lettera 24 aprile 1925

R. SOPRINTENDENZA ALL’ARTE MEDIEVALE E MODERNA PER LA TOSCANA I SEZIONE DI PISA

Posizione G 48 N. di Prot. Gen. 424 N. di Partenza 216 OGGETTO

Pisa. S. Michele degli Scalzi. Danneggiamenti

All’On. Sig. Sindaco di Pisa

Pisa, li 24 aprile 1925

Alcuni ragazzi giocando continuamente al pallone nella piazzetta antistante alla monumentale Chiesa di S. Michele degli Scalzi hanno provocato vari danni alla facciata della medesima, e fra questi, la caduta di una scheggia di marmo dallo stipite della porta. Pregasi pertanto la S. V. Illustrissima volere impartire opportune disposizioni affinché tali danneggiamenti non vengano più oltre ripetuti sia per decoro cittadino, come per rispetto alle nostre opere d’arte.

Con ossequio Il Sov.

ASoP, F. 31, M. B-65, Pratica n° 9070: Restauro danni di guerra (chiesa e campanile), Lettera 31 agosto 1946

PISA, 31 Agosto 1946

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Il sottoscritto Vicario Generale di Sua Ecc. Reverendissima, Monsignor Vettori, Arcivescovo di Pisa, fa vivissima raccomandazione alla S. V. Illustrissima per una sollecita ripresa di lavori nella Chiesa di San Michele degli Scalzi, danneggiata da cannoneggiamento durante il passaggio della guerra. I lavori già iniziati a suo tempo, furono in seguito sospesi per mancanza di fondi, non giungendo neppure alla copertura del tetto, con grande danno dell’artistico fabbricato esposto alle intemperie. Perciò si fa viva istanza da questa Curia Arcivescovile perché la S. V. Illustrissima voglia benevolmente interessarsi alla ripresa delle necessarie riparazioni nella sopradetta Chiesa Ringrazia ed ossequia

IL VICARIO GENERALE Mons. Alberto Cipollini

ASoP, F. 31, M. B-65, Pratica n° 9076: Restauro danni di guerra (chiesa e campanile), interventi straordinari a seguito dello straripamento dell’Arno del 27 XI 1949, Relazione tecnica, 16 dicembre 1949

PISA, 16 Dicembre 1949

RELAZIONE AL MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE Direzione Generale delle Belle Arti ROMA

PISA-Chiesa di S. MICHELE DEGLI SCALZI-Relazione Tecnica sui danni causati dall’inondazione

Informo codesta Direzione Generale dell’avvenuta inondazione della Chiesa di S. Michele degli Scalzi di Pisa, in conseguenza della rottura dell’argine del fiume Arno, avvenuta il 27 novembre 1949.

Per effetto dello straripamento del fiume e delle conseguente rottura di un tratto di strada sita tra il fiume stesso e la chiesa degli Scalzi, per tutta la sua larghezza di circa venti metri e per una lunghezza di circa cento metri, si è verificata la parziale deviazione del corso del fiume. L’irruzione delle acque ha prodotto ingentissimi danni ad un intero quartiere della città, ed ha invaso completamente la Chiesa rompendo la porta di accesso tergale, trasportando con sé una grande quantità di materie terrose e vegetali, determinando quindi in tutte le parti delle navate, del campanile, della Sacristia e degli ambienti annessi una situazione veramente disastrosa e preoccupante per le condizioni di stabilità della Chiesa e dell’annesso campanile pendente.

L’irruenza della acque ha determinato, oltre alla completa asportazione delle puntellature esterne dell’abside, già consolidata nelle sue fondazioni, anche notevoli danni alle puntellature di alcune arcate della navata centrale, dell’arcone dell’abside, delle puntellature alle volte degli ambienti annessi alla navata minore a nord, nonché formazioni di cavità nel terreno della chiesa all’interno e all’esterno.

Con l’abbassarsi progressivo della acque è stato possibile un pronto intervento per provvedere alle prime opere indispensabili.

Si è potuto accertare che il complesso monumentale, pur già in condizioni statiche non troppo buone e tali da essere tenute in continuo e attento esame, non sembra che debba aver troppo sofferto alla compagine statica per la spinta eccezionale subita dalle acque.

Non si sono infatti determinate apprezzabilmente nuove lesioni, specie nelle parti più soggette alle pressioni e proprio dove vi sono pendenze parietali notevoli. Solamente la rottura di alcune […] nelle vecchie lesioni della zona absidale fa pensare a qualche movimento di entità per ora non altrimenti valutabile.

Il lavoro che è ora in corso ha lo scopo di evitare un aggravarsi della sua situazione statica. Di conseguenza, oltre alla completa remozione delle materie di deposito, e alla chiusura delle cavità prodottesi nell’ambito interno ed esterno dell’edificio e in corrispondenza delle fondazioni di pareti e di colonne, verrà ripristinato completamente il puntellamento all’abside, alle volte, alle arcate e alle pareti, così da ritrovare nuovamente il grado di stabilità oggi perduto.

La corrente di acqua è arrivata in chiesa ad un’altezza massima di m. 3 dal suolo, interessando quindi tutte le parti inferiori delle pareti, colonne, pilastri e altari.

L’opera di intervento, prontamente iniziata è stata diretta con una conseguente valutazione del danno limitatamente alla Chiesa (escludendo quindi il campanile) a £ 1.250.000 (Un milione duecentocinquantamila) per il cui lavoro è stata redatta una perizia di spesa che viene rimessa a

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codesta Direzione Generale con preghiera di pronto finanziamento straordinario, che l’urgenza del caso richiede.

L’esame della situazione statica del campanile, e la conseguente valutazione di lavoro che si rendesse necessario, verrà fatta non appena potrà aver termine l’opera di sgombro dei materiali addossati, ove è in corso l’opera del Genio Civile per la ricostruzione del tronco stradale e dell’arginatura.

Sarà cura di questo Ufficio di avvalersi altresì della prestazione di opera del Genio Civile per la remozione e lo sgombro di alcune quantità di materiali oggi ingombranti la parte absidale all’esterno della chiesa.

Mentre si rimette a codesto Ministero la detta perizia di danni straordinari causati dall’inondazione, si assicura che questa Soprintendenza terrà informata codesta Direzione Generale dell’andamento di questi delicati lavori nonché degli imprevisti che poterono determinarsi al complesso monumentale.

Si allega, a chiarimento, n° sette fotografie per la documentazione. L’architetto Aussant

Il Soprintendente P Sanpaolesi

ASoP, F. 31, M. B-65, Pratica n° 9076: Restauro danni di guerra (chiesa e campanile), interventi straordinari a seguito dello straripamento dell’Arno del 27 XI 1949, Lettera 15 febbraio 1950

Roma, 15 FEB. 1950

Ministero della Pubblica Istruzione, DIREZIONE GENERALE DELLA ANTICHITÀ E BELLE ARTI

Prot. N 8833 Div. II

Risposta al f. del 16.12.1949 N G 48

Al Soprintendente ai Monumenti e Gallerie Pisa OGGETTO: Pisa- Chiesa di S. Michele degli Scalzi-

Con la nota alla quale si risponde, la S. V. ha trasmesso la relazione sui danni causati alla Chiesa di S. Michele degli Scalzi di Pisa dall’inondazione dell’Arno, avvenuta il 27 novembre 1949, unitamente al preventivo di spesa per il pronto intervento, valutato in £ 1.250.000, perché venga regolarmente finanziato, avendo codesta Soprintendenza già dato inizio ai lavori.

Poiché, date le attuali condizioni di bilancio, il Ministero non avrebbero modo di stanziare una tale somma, e poiché sembra che l’esecuzione di tali opere, data la causa che hanno provocato i danni, spetti al Provveditorato alle OO. PP. Della Toscana pregasi la S. V. di far conoscere se ha già interpellato il Provveditorato stesso ed in caso contrario per quali motivi non ha ritenuto di interpellarlo.

IL MINISTRO

ASoP, F. 31, M. B-65, Pratica n° 9080: Restauro danni di guerra (chiesa e campanile)-prosecuzione ripristino complesso monumentale, 1955-1963, Lettera 23 giugno 1963

23 GIUGNO 1962

Pisa-Chiesa di S. Michele degli Scalzi All’Ufficio del Genio Civile di PISA

La Soprintendenza segnala a codesto Genio Civile lo stato in cui trovasi la Chiesa di S. Michele degli Scalzi di Pisa e, particolarmente, le condizioni di stabilità apparentemente pericolose nei confronti della parte sud-est della Chiesa e dell’annesso campanile.

Si può infatti rilevare che, tra l’altro, il muro terminale della navatella a mezzogiorno, ricostruito in pietra squadrata da questa Soprintendenza prima dell’intervento di codesto Ufficio, mostra un chiaro e netto distacco delle murature dal corpo absidale ed un conseguente movimento in direzione sud. Questa direzione di moto sembra doversi collegare all’annesso campanile inclinato a mezzogiorno in misura notevole.

Inoltre le condizioni della varie parti della monumentale Chiesa sono veramente in stato di abbandono, dopo l’intervento negli anni decorsi di codesto Genio Civile, e conseguentemente è da

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rilevare il danno che si sta producendo alla Chiesa; tuttora solo parzialmente coperta, per effetto degli agenti atmosferici e la conseguente opera di disgregamento delle murature.

La Soprintendenza pertanto, nel far rilevare lo stato di necessità e di urgenza delle opere da compiere per assicurare la conservazione dell’importante monumento, prega vivamente codesto Genio Civile di voler intervenire nel completamento dei lavori non più differibili.

IL SOPRINTENDENTE

ASoP, F. 31, M. B-65, Pratica n° 9080: Restauro danni di guerra (chiesa e campanile)-prosecuzione ripristino complesso monumentale, 1955-1963, Lettera 10 agosto 1963

Pisa 10 Agosto 1963 Viale Princ. Amedeo, 19 Egregio Signor Soprintendente,

mi scuso di disturbarLa con una delle tante deplorazioni che suscita lo stato in cui si trovano tante chiese antiche di questa Toscana che n’è sì ricca.

Da tre anni passo frequentemente davanti alla Chiesa di S. Michele degli Scalzi e da tre anni leggo la grossa scritta che avverte ch’essa è in riparazione, fin’ora non mai in atto. Offre uno spettacolo di desolazione che ne fa temere una definitiva condanna, oltre ch’essere avvilente per chi, italiano o straniero, abbia un minimo di sensibilità artistica.

Oso richiamarvi la Sua particolare attenzione con la speranza che si provveda in conformità alla scritta suddetta.

So purtroppo che i mezzi per preservare dalla rovina tante opere legateci dall’antichità sono del tutto inadeguati, ma mi sembra che quella Chiesa meriti una qualche precedenza sulle altre.

Quando abitavo a Firenze, il caro amico Ugo Procacci accoglieva con simpatia consimili mie segnalazioni. Per una volta confido che ciò avvenga pure da parte Sua.

Voglia gradire, La prego, i miei ossequi Dev.mo

Cesare Olschki

ASoP, F. 31, M. B-65, Pratica n° 9080: Restauro danni di guerra (chiesa e campanile)-prosecuzione ripristino complesso monumentale, 1955-1963, Lettera 22 agosto 1963

Pisa, 22 agosto 1963 Egregio Dottor Olschki,

in relazione alla Sua lettera del 10 agosto u. s., riferentesi alla Chiesa di S. Michele degli Scalzi di Pisa, debbo precisarle che l’interruzione dei lavori è proprio da mettersi in rapporto alla mancanza di fondi da parte del Ministero dei LL. PP., e per esso del Genio Civile che, a suo tempo, intervenne nel proseguimento dei lavori già iniziati dalla Soprintendenza.

Come Lei ha ben capito il problema è nei mezzi e non nei programmi dei lavori; anzi, a questo proposito, posso assicurarLa che la Soprintendenza farà la necessaria richiesta di fondi nel prossimo esercizio finanziario e, come Lei ben dice, con criterio di precedenza su altri lavori. Come avveniva nel passato col Prof. Procacci, detta segnalazione è da me accolta con pari simpatia e di ciò La ringrazio.

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