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4. DISCUSSIONE La validazione del metodo oggetto della presente tesi si inserisce nel contesto relativo alla sicurezza dei farmaci derivati dal plasma che vengono prodotti

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Academic year: 2021

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4. DISCUSSIONE

La validazione del metodo oggetto della presente tesi si inserisce nel contesto relativo alla sicurezza dei farmaci derivati dal plasma che vengono prodotti presso l’azienda Kedrion Biopharmaceuticals S.p.A.

I dati disponibili in letteratura testimoniano che i vari step di processo impiegati correntemente dalle aziende farmaceutiche nella purificazione di derivati plasmatici (tra cui frazionamento, precipitazione, centrifugazione, filtrazione, cromatografia e nanofiltrazione) conducono pressoché all’annullamento del rischio di contaminazione dei prodotti da parte di diversi agenti infettivi. In particolare, studi sperimentali condotti da vari gruppi di ricerca hanno mostrato una sostanziale riduzione dell’infettività da TSE durante la fase di frazionamento del plasma e c’è una crescente evidenza che il rischio di infezione dovuto alla somministrazione di farmaci plasma-derivati sia praticamente trascurabile.

Questo pone buone basi per poter presupporre che i processi attualmente impiegati per la fabbricazione dei farmaci plasma-derivati siano sufficienti per la rimozione del prione qualora fosse presente nel materiale di partenza. Ciò non esenta le aziende produttrici di plasma-derivati dal dovere di investigare la possibilità per l’implementazione di ulteriori step che potrebbero incrementare la capacità di rimozione senza compromettere la qualità e la sicurezza dei prodotti esistenti [104].

Inoltre, come dettagliato nelle linee guida europee, le aziende sono comunque tenute ad eseguire studi di validazione per la rimozione/inattivazione che mirano a valutare l’abilità dei vari step dei processi produttivi nel rimuovere gli agenti patogeni [104, 105] e, nel caso specifico, l’agente della TSE [106].

Al fine di validare l’efficacia di rimozione/inattivazione della proteina prionica di un singolo step di processo, essa viene deliberatamente aggiunta al materiale di partenza e viene valutata la quantità di agente patogeno residuo alla fine dell’esecuzione dello step in oggetto. L’esecuzione della titolazione della proteina residua prevede di avvalersi di un metodo analitico validato.

Nel lavoro svolto per questa tesi, il metodo è stato validato prendendo in considerazione le caratteristiche descritte nelle linee guida ICH Q2 (R1) [103],

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ovvero linearità, range del metodo, accuratezza, precisione intermedia, precisione entro la serie, limite di quantificazione, robustezza.

Visto che la natura dei campioni da analizzare negli studi di validazione della rimozione/inattivazione della TSE può variare considerevolmente sia come sorgente di impurezze, sia come composizione non è possibile determinare tutte le possibili condizioni/sostanze interferenti con il metodo di titolazione. Per questo motivo la sua specificità ed eventuali effetti di interferenza non sono stati valutati in questa sede, ma dovranno essere valutati di volta in volta in esperimenti preliminari specifici per i singoli studi di validazione.

Nove prove sono state effettuate per valutare la linearità, l’accuratezza, la precisione intermedia, la precisione entro la serie ed il range del metodo. Dai risultati ottenuti il metodo è risultato lineare, accurato e preciso nell’intervallo 0.6-4.6 Log/ml. Per i titoli di proteina prionica compresi in tale intervallo il metodo in analisi risulta essere anche ripetibile.

Basandosi sui risultati ottenuti e tenendo conto dei criteri di accettazione stabiliti per l’accuratezza, la precisione intermedia e la linearità, il range del metodo è individuato nei titoli di proteina prionica compresi tra 0,6 Log/ml ± 0,5 Log/ml e 4,6 Log/ml ± 0,5 Log/ml

Dalle prove di precisione intermedia, di ripetibilità e accuratezza è stato osservato che il titolo più basso di proteina prionica che può essere definito con precisione ed accuratezza è pari al limite inferiore della metodica, ovvero 0.5 Log/ml.

Il metodo è risultato robusto, in quanto la differenza fra titolo teorico e titolo ottenuto per tutte le repliche alle condizioni di massimo e minimo è risultato pari a 0,1 Log/ml rientrando nei criteri di accettazione.

I risultati ottenuti durante lo svolgimento del presente studio rispettano i criteri di accettabilità per tutte le caratteristiche più importanti richieste per poter validare quantitativamente e qualitativamente un metodo seguendo le linee guida vigenti. Pertanto il metodo risulta validato e applicabile in routine per gli usi previsti.

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