Osservabilit` a e ricostruibilit` a
• Osservabilit`a: il problema della Osservabilit`a consiste nel determinare lo stato iniziale x(t0) mediante osservazioni degli ingressi u(t) e delle uscite y(t) del sistema considerato per t ≥ t0:
– Uno stato x(t0) di un sistema dinamico `e compatibile con le funzioni di ingresso u(·) ed uscita y(·) nell’intervallo [t0, t1] se esiste una funzione di ingresso u(·) ∈ U ed una funzione di uscita y(·) tale che y(τ) = η(τ, t0, x(t0), u(·)), τ ∈ [t0, t1].
– Indicheremo con
E−(t0, t1, u(·), y(·))
l’insieme degli stati iniziali compatibili con le funzioni di ingresso u(·) ed uscita y(·), nell’intervallo [t0, t1].
• Ricostruibilit`a: il problema della ricostruibilit´a consiste nel determinare lo stato finale x(t1) mediante osservazioni degli ingressi u(t) e delle uscite y(t) per t ≤ t1.
– Uno stato x(t1) di un sistema dinamico `e compatibile con le funzioni di ingresso u(·) ed uscita y(·) nell’intervallo [t0, t1] se esistono una funzione di ingresso u(·) ∈ U ed una funzione di uscita y(t) tale che x(t1) = ψ(t0, t1, x(t0), u(·)), dove x(t0) ∈ E−(t0, t1, u(·), y(·)).
– Indicheremo con
E+(t0, t1, u(·), y(·))
l’insieme degli stati finali compatibili con le funzioni di ingresso u(·) ed uscita y(·), nell’intervallo [t0, t1].
Stati indistinguibili nel futuro in k passi
Sia dato un sistema lineare, discreto, tempo–invariante descritto dalle matrici A, B, C.
• Due stati x1 e x2 sono indistinguibili nel futuro in k passi se per ogni suc- cessione di ingresso u(0), . . . , u(k − 1), le successioni di uscita y1(·) e y2(·), che corrispondono agli stati iniziali x1(0) e x2(0), coincidono nei primi k passi:
x1(0) ≈ xk 2(0) ⇔ y1(τ) = y2(τ), 0 ≤ τ ≤ k
• Tale condizione pu`o essere espressa come:
x1 − x2 ∈ ker
⎡
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎣
CAC ...
CAk
⎤
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎦
Infatti imponendo l’uguaglianza delle due uscite:
y1(τ) = CAτx1(0) + τ−1
i=0 CAτ−1−iBu(i) y2(τ) = CAτx2(0) + τ−1
i=0 CAτ−1−iBu(i)
si trova che le due evoluzioni libere devono coincidere per i primi k passi:
yl(τ) = CAτx1(0) = CAτx2(0), 0 ≤ τ ≤ k cio`e
CAτ[x1(0) − x2(0)] = 0, 0 ≤ τ ≤ k Vale quindi la relazione:
x1, x2 ∈ E−(0, k, u(·), y(·)) ⇔ x1, x2 ∈ E−(0, k, 0, yl(·))
Stati indistinguibili nel futuro
Sia dato un sistema lineare, discreto, tempo–invariante descritto dalle matrici A, B, C.
• Due stati x1 e x2 sono indistinguibili nel futuro, se sono indistinguibili nel futuro in k passi, qualunque sia k.
x1(0) ≈ x2(0) ⇔ y1(τ) = y2(τ), 0 ≤ τ ≤ k, ∀k
• Per il teorema di Cayley–Hamilton per k ≥ n − 1 la condizione:
x1 − x2 ∈ ker
⎡
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎣
CAC ...
CAk
⎤
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎦
diventa stazionaria, per cui la condizione di indistinguibilit`a nel futuro, diventa:
x1 − x2 ∈ ker
⎡
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎣
CAC ...
CAn−1
⎤
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎦
Stato non osservabile
Sia dato un sistema lineare, discreto, tempo–invariante descritto dalle matrici A, B e C.
Per tale sistema l’insieme degli stati non osservabiliE−(t0, t1, u(·), y(·)) dipende solo dalla lunghezza dell’intervallo di osservazione k = t1 − t0.
• Uno stato x `e non osservabile in k passi se `e indistinguibile nel futuro in k passi dallo stato 0:
x1(0) ≈ x2(0), x ∈ ker
⎡
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎣
CAC ...
CAk
⎤
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎦
= E−(k)
In quanto nucleo di una matrice, l’insieme E−(k) degli stati non osservabili in k passi `e un sottospazio vettoriale di X, spazio degli stati del sistema considerato.
• Uno stato x `e non osservabile, se `e non osservabile in k passi, per qualun- que k. Per il teorema di Cayley–Hamilton, la condizione di non osservabi- lit`a di x `e data da:
x ∈ ker
⎡
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎣
CAC ...
CAn−1
⎤
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎦
= E−
In tale caso lo spazio di non–osservabilit`a verr`a indicato con E−.
Sistema osservabile
Sia dato un sistema lineare, discreto, tempo–invariante descritto dalle matrici A ,B eC.
• La matrice di dimensione np × n:
O− =
⎡
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎣
CAC ...
CAn−1
⎤
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎦
`e detta matrice di osservabilit`a del sistema.
• Il sottospazio degli stati non osservabili:
E− = kerO−
`e detto sottospazio non osservabile del sistema.
• Se E− contiene solo lo stato 0, allora il sistema si dice osservabile.
• La condizione di osservabilit`a `e data anche, equivalentemente, da:
– kerO− = {0}
– rangoO− = n
• Nota : Consideriamo un generico stato x, l’insieme degli stati indistinguibili da x `e costituito dall’insieme:
x + E−
Esempio. Si consideri il seguente sistema lineare discreto:
⎧⎪
⎪⎪
⎪⎪
⎪⎪
⎨
⎪⎪
⎪⎪
⎪⎪
⎪⎩
x(k + 1) =
⎡
⎢⎢
⎢⎣
1 −1 1
−1 1 1 1 −1 1
⎤
⎥⎥
⎥⎦x(k) +
⎡
⎢⎢
⎢⎣
0 1 0
⎤
⎥⎥
⎥⎦u(k) y(k) = 0 1 1 x(k)
Calcolare l’insieme degli stati iniziali x0 = x(0) compatibili con la seguente evoluzione libera: y(0) = 2, y(1) = 2, y(2) = 0.
La matrice di osservabili`a del sistema `e
O− =
⎡
⎢⎢
⎢⎣
0 1 1
0 0 2
2 −2 2
⎤
⎥⎥
⎥⎦, det O− = 4
Essendo tale matrice non singolare, il sistema `e completamente osservabile per cui, se il problema `e risolubile, esso ammette una sola soluzione. La soluzione x0 si determina nel modo seguente:
⎡
⎢⎢
⎢⎣
y(0) y(1) y(2)
⎤
⎥⎥
⎥⎦ =
⎡
⎢⎢
⎢⎣
CAC CA2
⎤
⎥⎥
⎥⎦x0 = O−x0 → x0 = [O−]−1
⎡
⎢⎢
⎢⎣
y(0) y(1) y(2)
⎤
⎥⎥
⎥⎦
Eseguendo i calcoli si ottiene:
x0 =
⎡
⎢⎢
⎢⎣
0 1 1
0 0 2
2 −2 2
⎤
⎥⎥
⎥⎦
−1 ⎡
⎢⎢
⎢⎣
2 2 0
⎤
⎥⎥
⎥⎦ = 1 2
⎡
⎢⎢
⎢⎣
2 −2 1 2 −1 0
0 1 0
⎤
⎥⎥
⎥⎦
⎡
⎢⎢
⎢⎣
2 2 0
⎤
⎥⎥
⎥⎦ =
⎡
⎢⎢
⎢⎣
0 1 1
⎤
⎥⎥
⎥⎦
L’unico stato iniziale compatibile con l’evoluzione libera assegnata cercato `e quindi x0 = [0, 1, 1].
Nota: `e univocamente determinata anche l’evoluzione libera y(τ ) per τ ≥ 3:
y(τ ) = CAτx0
cio`e y(3) = −4, y(4) = −12, y(5) = −28, ecc.
Esempio. Si consideri il seguente sistema lineare discreto
⎧⎪
⎪⎪
⎪⎪
⎪⎪
⎨
⎪⎪
⎪⎪
⎪⎪
⎪⎩
x(k + 1) =
⎡
⎢⎢
⎢⎣
0 1 1
−2 2 2 0 1 1
⎤
⎥⎥
⎥⎦x(k) +
⎡
⎢⎢
⎢⎣
1 1 0
⎤
⎥⎥
⎥⎦u(k) y(k) = 0 1 0 x(k)
Calcolare l’insieme degli stati iniziali x0 = x(0) compatibili con la seguente evoluzione libera: y(0) = 2, y(1) = 2, y(2) = 4.
- Il sistema non `e completamente osservabile
O− =
⎡
⎢⎢
⎢⎣
0 1 0
−2 2 2
−4 4 4
⎤
⎥⎥
⎥⎦ → E− = span
⎡
⎢⎢
⎢⎣
1 0 1
⎤
⎥⎥
⎥⎦
L’insieme degli stati iniziali compatibili con l’evoluzione libera y(0) = 2, y(1) = 2, y(2) = 4 si determina calcolando una soluzione particolare xp e sommando ad essa il sottospazio di non osservabilit`a E−. La soluzione xp si determina risolvendo il sistema
⎡
⎢⎢
⎢⎣
2 2 4
⎤
⎥⎥
⎥⎦ =
⎡
⎢⎢
⎢⎣
0 1 0
−2 2 2
−4 4 4
⎤
⎥⎥
⎥⎦xp ↔ y = O−xp
Una soluzione esiste perch`e il vettore y `e contenuto nell’immagine della matrice O−. y ∈ ImO− → xp =
⎡
⎢⎢
⎢⎣
0
−12
⎤
⎥⎥
⎥⎦
L’insieme degli stati iniziali compatibili con l’evoluzione libera data `e quindi il seguente:
x0 = xp+ E− =
⎡
⎢⎢
⎢⎣
0
−12
⎤
⎥⎥
⎥⎦+ span
⎡
⎢⎢
⎢⎣
1 0 1
⎤
⎥⎥
⎥⎦
Esempio. Si consideri il seguente sistema lineare discreto
⎧⎪
⎪⎪
⎪⎪
⎪⎨
⎪⎪
⎪⎪
⎪⎪
⎩
x(k + 1) =
⎡
⎢⎢
⎢⎣
2 1 0 0 0 0 0 0 0
⎤
⎥⎥
⎥⎦x(k) +
⎡
⎢⎢
⎢⎣
1 0 1
⎤
⎥⎥
⎥⎦u(k) y(k) = 1 0 1 x(k)
Calcolare l’insieme degli stati iniziali x0 = x(0) compatibili con la seguente evoluzione libera: y(0) = 1, y(1) = 1, y(2) = 1.
La matrice di osservabilit`a del sistema `e:
O− =
⎡
⎢⎢
⎢⎣
1 0 1 2 1 0 4 2 0
⎤
⎥⎥
⎥⎦
Il rango della matrice `e 2 per cui il sistema non `e completamente osservabile. L’insieme degli stati iniziali x0 = x(0) compatibili con l’evoluzione libera y(0) = 1, y(1) = 1, y(2) = 1 sono tutti e soli quelli che soddisfano la seguente relazione:
y =
⎡
⎢⎢
⎢⎣
y(0) y(1) y(2)
⎤
⎥⎥
⎥⎦ = O−x0 ↔
⎡
⎢⎢
⎢⎣
1 1 1
⎤
⎥⎥
⎥⎦ =
⎡
⎢⎢
⎢⎣
1 0 1 2 1 0 4 2 0
⎤
⎥⎥
⎥⎦x0
Il vettore y non `e combinazione lineare delle colonne della matrice O−, per cui il sistema non ammette soluzioni. Non esiste quindi nessuna condizione iniziale x0 compatibile con l’evoluzione libera assegnata.
Il sistema `e ricostruibile se E− = ker O− ⊆ ker A3:
ker A3 = ker
⎡
⎢⎢
⎢⎣
8 4 0 0 0 0 0 0 0
⎤
⎥⎥
⎥⎦ = span
⎧⎪
⎪⎪
⎨
⎪⎪
⎪⎩
⎡
⎢⎢
⎢⎣
−21 0
⎤
⎥⎥
⎥⎦,
⎡
⎢⎢
⎢⎣
0 0 1
⎤
⎥⎥
⎥⎦
⎫⎪
⎪⎪
⎬
⎪⎪
⎪⎭ E− = ker O− = span
⎡
⎢⎢
⎢⎣
−21
−1
⎤
⎥⎥
⎥⎦
La condizione E− = ker O− ⊆ ker A3 `e verificata per cui il sistema `e ricostruibile.
Stati indistinguibili nel passato in k passi
Sia dato un sistema lineare, discreto, tempo–invariante descritto dalle matrici A, B, C.
• Consideriamo il problema di determinare lo stato all’istante finale x(k) a partire dalla successione di ingresso u(0), . . . , u(k − 1) e di uscita y(0), . . . , y(k).
• Il problema ammette soluzione unica se il sistema `e osservabile in k passi:
x(k) = Akx(0) + k−1
i=1 Ak−1−iBu(i), x(0) ∈ E−(k, u(·), y(·)) dove E−(k, u(·), y(·)) = E−(k, 0, yl(·)).
• Se il sistema non `e osservabile in k passi, la successione degli ingressi e delle uscite non determina univocamente x(0), ma un generico elemento dell’insieme:
x(0) + E−(k)
• Quindi l’insieme degli stati finali x(k) compatibili con le successioni di ingresso ed uscita `e il seguente:
Akx(0) + k−1
i=1 Ak−1−iBu(i)
x(k)
+AkE−(k) = x(k) + AkE−(k)
E+
• Due stati x1, x2 appartenenti a questa classe si dicono indistinguibili nel passato in k passi.
x1 − x2 ∈ E+(k, 0, 0) = E+(k)
x1, x2 ∈ E+(k, u(·), y(·)) = E+(k, 0, yl(·)) = xp + E+(k, 0, 0)
Sistema ricostruibile
Sia dato un sistema lineare, discreto, tempo–invariante descritto dalle matrici A, B, C.
• Un sistema si dice ricostruibile in k passi se non esistono stati indistingui- bili nel passato dallo stato zero in k passi. Questo equivale a dire che le matrici A e C del sistema soddisfano la relazione:
E+(k) = AkE−(k) = {0}
ovvero:
E−(k) ⊆ kerAk
• Il sistema si dice ricostruibile se `e ricostruibile in k passi per qualche k.
Per il teorema di Cayley–Hamilton, e tenendo presente che:
kerAk = kerAn, per k ≥ n, la condizione di ricostruibilit`a `e data da:
E− = ker
⎡
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎣
CAC ...
CAn−1
⎤
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎦
⊆ kerAn
————–
• Nota. Dall’ultima relazione risulta evidente che la condizione di osserva- bilit`a implica, ma non `e implicata, dalla condizione di ricostruibilit`a:
Osservabilit`a ⇒ Ricostruibilit`a Osservabilit`a ⇐ Ricostruibilit`a
Osservabilit` a e ricostruibilit` a (Sistemi lineari continui)
Sia dato un sistema lineare, continuo, tempo–invariante descritto dalle matrici A, B e C.
• Due stati x1 e x2 sono indistinguibili nel futuro nell’intervallo [0, t], se per ogni possibile funzione di ingresso u(·) le funzioni di uscita coincidono su tale intervallo:
x1(0) ≈ xt 2(0) ⇔ y1(τ) = y2(τ) cio`e se
CeAτx1 = CeAτx2, ⇔ CeAτ(x1 − x2) = 0, 0 ≤ τ ≤ t
• Consideriamo l’operatore lineare Ot : X → Y(0, t), che associa allo stato iniziale x ∈ X la corrispondente funzione di uscita in evoluzione libera y(τ ) ∈ Y(0, t):
Ot : x → CeAτx, 0 ≤ τ ≤ t
• Allora x1 e x2 sono indistinguibili nel futuro se e solo se:
x1(0) − x2(0) ∈ kerOt
• Gli stati indistinguibili nel futuro dallo stato 0, ovvero gli stati non osser- vabili in [0, t], sono gli elementi appartenenti al nucleo di Ot.
————–
Operatore aggiunto Ot∗ : Y(0, t) → X:
O∗t : y(·) → 0t eATτCTy(τ ) dτ Propriet`a dell’operatore aggiunto:
kerOt = ker(Ot∗Ot) = kerVt dove
Vt = t
0 eATτCTCeAτ dτ
Matrice di osservabilit` a
Definiamo la matrice di osservabilit`a nel seguente modo:
O− =
⎡
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎣
CAC ...
CAn−1
⎤
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎦
dove n `e l’ordine della matrice di stato A.
Propriet`a. Il sottospazio di non osservabilit`a E− relativo all’intervallo [0, t] `e, per ogni t > 0, il nucleo della matrice di osservabilit`a O−.
Prova: x `e non osservabile in [0, t] se e solo se:
CeAτx = 0, 0 ≤ τ ≤ t ⇔(1)
⇔ ∞
i=0Cτi!iAix = 0, 0 ≤ τ ≤ t ⇔(2)
⇔ CAix = 0, i = 0, 1, . . . ⇔(3)
⇔ CAix = 0, i = 0, 1, . . . , n− 1 ⇔
⇔ x(t) ∈ ker
⎡
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎣
CCA ...
C(A)n−1
⎤
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎦
= kerO−
(1) - Per la definizione della matrice esponenziale, (2) - per il principio di identit`a delle serie di potenze, (3) - per il teorema di Cayley-Hamilton
• Nota. Poich`e il sottospazio non osservabile E− non dipende da t, la propriet`a di osservabilit`a dei sistemi continui non dipende dall’ampiezza dell’intervallo in cui si considera l’uscita.
• Nota. Il sottospazio non osservabile `e dato da:
E− = ker O− e il sistema `e osservabile se:
E− = kerO− = {0} ⇔ rangoO− = n
• Nota. Nel caso dei sistemi continui la condizione di osservabilit`a `e equiva- lente a quella di ricostruibilit`a. In modo analogo a quanto visto per i sistemi discreti e tenendo conto che il sottospazio non osservabile non dipende da t, si dimostra che: nell’intervallo [−t, 0] nessuno stato `e indistinguibile nel passato dallo stato 0 se:
E+ = eAtE− = {0} ⇒ E− = e−At{0} = {0}
Infatti, la matrice eAt `e sempre invertibile.
• Il sottospazio E− gode della seguente propriet`a: `e il pi`u grande sottospazio invariante di A contenuto nel kerC.
Dualit` a
• Dato un sistema continuo o discreto S = (A, B, C, D), il sistema SD = (AT,CT,BT,DT), viene detto sistema duale di S.
numero di ingressi di S = numero di uscite di SD numero di uscite di S = numero di ingressi di SD
• Propriet`a di raggiungibilit`a e osservabilit`a. Le matrici di raggiungibilit`a ed osservabilit`a R+D e OD− di SD sono legate alle matrici R+ e O− di S dalle relazioni:
R+D = [CT ATCT . . . (AT)n−1CT] =
⎡
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎣
CAC ...
CAn−1
⎤
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎦
T
= (O−)T
OD− =
⎡
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎣
BT BTAT
...
BT(AT)n−1
⎤
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎦
= [B AB . . . An−1B]T = (R+)T
• Propriet`a. Per sistemi discreti, se S `e controllabile allora SD `e ricostruibile.
ImAn ⊆ ImR+ ⇔ (ImAn)⊥ ⊇ (ImR+)⊥ ⇔
⇔ ker(AT)n ⊇ ker(R+)T = kerO−D = ED−
• Propriet`a : Dato un sistema dinamico S e il suo duale SD, valgono le propriet`a:
S raggiungibile ⇔ SD osservabile S osservabile ⇔ SD raggiungibile S controllabile ⇔ SD ricostruibile S ricostruibile ⇔ SD controllabile
• Dati due sistemi algebricamente equivalenti S e S, anche i loro duali SD e SD sono algebricamente equivalenti:
S = (A, B, C) ⇒T S = (T−1AT, T−1B, CT)
Dualit`a Dualit`a
SD = (AT, CT, BT) T⇒ S−T D = (TTATT−T, TTCT, BTT−T)
• Infatti, i sistemi S e S sono legati fra di loro dalla relazione x = Tx
mentre i due sistemi duali SD e SD sono legati fra di loro dalla relazione xD = T−TxD
Forma standard di osservabilit` a
• Si consideri il seguente sistema lineare discreto (continuo):
(1)
⎧⎪
⎨
⎪⎩
x(k + 1) = Ax(k) + Bu(k) y(k) = Cx(k) + Du(k) di dimensione n e non (completamente) osservabile:
dimE− = n − ρ > 0
• Allora esiste una trasformazione di coordinate x = Px tale che:
(2)
⎧⎪
⎪⎪
⎪⎪
⎪⎪
⎪⎪
⎨
⎪⎪
⎪⎪
⎪⎪
⎪⎪
⎪⎩
A = P−1AP =
⎡
⎢⎣ A1,1 0 A2,1 A2,2
⎤
⎥⎦ B = P−1B =
⎡
⎢⎣ B1
B2
⎤
⎥⎦
C = CP = C1 0 D = D
dove A1,1 ha dimensione ρ × ρ e C1 ha dimensione p × ρ costituiscono una coppia osservabile.
Il sistema (2) viene detto forma standard di osservabilit`a del sistema (1), in quanto viene messa in evidenza la parte osservabile del sistema originario.
La prova `e immediata, considerando che il duale del sistema (1) non `e raggiun- gibile e quindi esiste una matrice T di cambiamento di base che riduce (2) in forma standard di raggiungibilit`a. La corrispondente forma duale coincide con il sistema (2). Per le propriet`a dei sistemi duali, il legame tra la matrice P e la matrice T `e il seguente:
P = (T−1)T = (TT)−1
————–
In base alla dualit`a si mostra anche che le prime righe di P−1 = TT sono un insieme di righe linearmente indipendenti di (R+D)T = O−.
Forma standard - schema a blocchi
Si consideri il vettore di stato x partizionato nelle due componenti x1, parte osservabile, e x2 parte non osservabile:
x = P−1x, x =
⎡
⎢⎣ x1
x2
⎤
⎥⎦
dove dimx1 = ρ. Le equazioni del sistema (2) diventano:
⎧⎪
⎪⎪
⎪⎪
⎪⎨
⎪⎪
⎪⎪
⎪⎪
⎩
x1(k + 1) = A1,1x1(k)+ B1u(k) x2(k + 1) = A2,1x1(k)+ A2,2x2(k)+ B2u(k) y(k) = C1x1(k)+ Du(k)
z−1Iρ u(k)
x1(k + 1)- x1(k) C1
B1
A1,1
A2,1
z−1In−ρ
x2(k + 1) x2(k)
A2,2
- -
-
D
y(k)- -
B2 -
- -
6
? -
6
- ?
Nota. Le medesime osservazioni e la medesima scomposizione standard vale anche nel caso dei sistemi a tempo continuo.
Forma standard di osservabilit` a
• Il sottosistema di dimensione ρ caratterizzato dalle matrici A1,1, B1 e C1
`e completamente osservabile:
ρ = rangoO−P = rangoO− = rango
⎡
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎣
C1 0 C1A1,1 0
...
C1An1,1−1 0
⎤
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎦
da cui:
ρ = rango
⎡
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎣
C1 0 C1A1,1 0
...
C1Aρ1,1−1 0
⎤
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎦
= rango
⎡
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎣
C1
C1A1,1
...
C1Aρ1,1−1
⎤
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎦
= rangoO−1
dove O−1 `e la matrice di osservabilit`a del sottosistema (A1,1, B1, C1).
• Il sottosistema (A1,1, B1, C1) `e detto sottosistema osservabile. Poich`e la coppia (A1,1, C1) `e osservabile, lo stato di questo sottosistema pu`o essere determinato in base ai dati di ingresso e di uscita.
• Il sottospazio non osservabile E− del sistema (2) `e costituito da tutti e soli i vettori aventi le componenti x1 nulle.
Infatti essi sono gli unici vettori di stato a cui corrisponde in uscita un’e- voluzione libera identicamente nulla.
Il sottosistema caratterizzato dalle matrici (A2,2, B2, 0) `e detto sottosi- stema non osservabile.
Matrice di trasferimento.
• La matrice di trasferimento di un sistema dinamico, coincide con la matrice di trasferimento della sua parte osservabile.
Infatti, sia dato il sistema nella forma standard di osservabilit`a:
A =
⎡
⎢⎣ A1,1 0 A2,1 A2,2
⎤
⎥⎦, B =
⎡
⎢⎣ B1
B2
⎤
⎥⎦
C = C1 0 La matrice di trasferimento vale:
H(z) = C1 0
⎡
⎢⎣ zI − A1,1 0
−A2,1 zI − A2,2
⎤
⎥⎦
−1⎡
⎢⎣ B1
B2
⎤
⎥⎦ =
= C1 0
⎡
⎢⎣ (zI − A1,1)−1 0
∗ ∗ ∗ (zI − A2,2)−1
⎤
⎥⎦
⎡
⎢⎣ B1
B2
⎤
⎥⎦ =
= C1(zI − A1,1)−1B1
cio`e la matrice di trasferimento H(z) `e influenzata solamente dalle matrici del sottosistema osservabile (A1,1, B1, C1).
Esempio. Dato seguente sistema lineare stazionario continuo
⎧⎪
⎪⎪
⎪⎪
⎪⎨
⎪⎪
⎪⎪
⎪⎪
⎩
x(t) =˙
⎡
⎢⎢
⎢⎣
0 1 −1
−1 0 −1
1 1 0
⎤
⎥⎥
⎥⎦x(t) +
⎡
⎢⎢
⎢⎣
1
−11
⎤
⎥⎥
⎥⎦u(t)
y(t) = 1 1 0 x(t) Portare il sistema in forma standard di osservabilit`a.
Sol. La matrice di osservabilit`a del sistema `e:
O− =
⎡
⎢⎢
⎢⎣
1 1 0
−1 1 −2
−3 −3 0
⎤
⎥⎥
⎥⎦ → det O− = 0
La matrice O− `e singolare. Il sistema non `e completamente osservabile per cui `e pos- sibile calcolare la matrice di trasformazione P che porta il sistema in forma standard di osservabilit`a:
P-1 =
⎡
⎢⎢
⎢⎣
1 1 0 1 0 1 1 0 0
⎤
⎥⎥
⎥⎦ → P =
⎡
⎢⎢
⎢⎣
0 0 1
1 0 −1 0 1 −1
⎤
⎥⎥
⎥⎦
Il sistema trasformato assume la forma
⎧⎪
⎪⎪
⎪⎪
⎪⎨
⎪⎪
⎪⎪
⎪⎪
⎩
x(t)=˙¯
⎡
⎢⎢
⎢⎣
1 −2 0 2 −1 0 1 −1 0
⎤
⎥⎥
⎥⎦x(t) +¯
⎡
⎢⎢
⎢⎣
2 0 1
⎤
⎥⎥
⎥⎦u(t) y(t)= 1 0 0 x(t)¯
La parte non osservabile `e “semplicemente” stabile in quanto ha un autovalore nell’origine:
s = 0.
Il fatto che la parte non osservabile non fosse asintoticamente stabile poteva anche essere dedotto dal fatto che tutti e tre gli autovalori della matrice A sono sull’asse immaginario:
s1 = 0, s1,2 = ±√ 3j.
Matrice di trasferimento:
G(s) = Co(sI − Ao)-1Bo = 1 0
⎡
⎣ s− 1 2
−2 s + 1
⎤
⎦
-1⎡
⎣ 2 0
⎤
⎦ = 2(s + 1) s2 + 3 E funzione della sola parte osservabile del sistema.`
Forma canonica di osservabilit` a
• Propriet`a. Il sistema S = (A, c) con una sola uscita, descritto dalle ma- trici di stato e di uscita A e c, `e osservabile se e solo se `e algebricamente equivalente ad un sistema Sc = (Ac, cc) descritto dalle matrici
Ac =
⎡
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎣
0 0 . . . 0 −α0
1 0 . . . 0 −α1
... ... ... ...
0 0 . . . 1 −αn−1
⎤
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎦
cc = [ 0 0 . . . 0 1 ]
dove i coefficienti α0, . . . , αn−1 sono i coefficienti del polinomio caratteri- stico monico della matrice A:
∆A(λ) = λn + λn−1αn−1 + . . . + α0
• La forma canonica di osservabilit`a si ottiene immediatamente ponendo il sistema duale in forma canonica di controllo.
• Le matrici di osservabilit`a O− e O−c del sistema originario e di quello in forma canonica di osservabilit`a sono legate fra di loro dalla relazione
O−c = O−P
dove P `e la matrice di trasformazione (x = Pxc) che porta il sistema originario nella forma canonica di osservabilit`a. Infatti, si ha che
O−P =
⎡
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎣
cAc ...
cAn−1
⎤
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎦
P =
⎡
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎣
cP (PcP−1AP) ...
cP (P−1AP)n−1
⎤
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎦
=
⎡
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎣
cc ccAc
...
ccAnc−1
⎤
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎦
= Oc−
Dalla precedente relazione si ricava immediatamente che:
P = (O−)−1Oc−, P−1 = (Oc−)−1O−
Scomposizione canonica di Kalman
Si consideri il sistema S = (A, B, C). Sia X+ il sottospazio raggiungibile ed E− il sottospazio non osservabile.
• Sia B2 una matrice di base del sottospazio X+ ∩ E−;
• Siano B1 e B4 due insiemi di vettori linearmente indipendenti tali che:
– B1 ∪ B2 sia una base per lo spazio X+. – B2 ∪ B4 sia una base per lo spazio E−.
• Sia B3 un insieme di vettori linearmente indipendenti in modo tale che le colonne della seguente matrice T:
T = [B1, B2, B3, B4] costituiscano una base per lo spazio degli stati X.
Il sistema trasformato che si ottiene utilizzando T come matrice di trasforma- zione, x = Tx , `e caratterizzato dalle seguenti matrici:
A = T−1AT =
⎡
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎣
A1,1 0 A1,3 0 A2,1 A2,2 A2,3 A2,4
0 0 A3,3 0
0 0 A4,3 A4,4
⎤
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎦
B = T−1B =
⎡
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎢⎢
⎣
B1
B2
0 0
⎤
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎥⎥
⎦
C = CT = [ C1 0 C3 0 ] Tale struttura si ottiene considerando che:
• il sottospazio X+ = span{B1,B2} `e A–invariante.
• il sottospazio E− = span{B2,B4} `e A–invariante.
• ImB ⊆ X+
• kerC ⊇ E−
Struttura della scomposizione canonica
• La scomposizione canonica consente di evidenziare i sottosistemi:
S1 = (A1,1, B1, C1) : raggiungibile e osservabile
S2 = (A2,2, B2, 0) : raggiungibile e non osservabile
S3 = (A3,3, 0, C3) : non raggiungibile e osservabile
S4 = (A4,4, 0, 0) : non raggiungibile e non osservabile
• La matrice di trasferimento H(z) `e funzione della sola parte completamen- te raggiungibile e completamente osservabile del sistema dato, cio`e dipen- de solo dalle matrici del sottosistema S1 della scomposizione canonica di Kalman. Infatti, si ha che:
H(z) = C(zI − A)−1B = C1(zI − A1,1)−1B1