• Non ci sono risultati.

5. Misure sui R

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "5. Misure sui R"

Copied!
87
0
0

Testo completo

(1)

1

5. Misure sui R AGGI C OSMICI

tramite Sciami Estesi.

Corso “Astrofisica delle Particelle”

Prof. Maurizio Spurio

Università di Bologna. A.a.

2009/10

(2)

2

Produzione di Sciami in Atmosfera (§5.1,§5.2 )

Rivelatori di Sciami estesi attorno 100 TeV (§5.3)

Le misure del flusso per 100<E<10

6

TeV (§5.4)

Un modello di accelerazione: la pulsar (§5.5) (§5.6)

Tecniche di rivelazione e spettro

Energetico dei RC alle energie estreme, E>10

6

TeV (§5.7)

Alcuni esperimenti per E>10

18

eV: Fly’s Eye, HiRes, AGASA (§5.8), AUGER

(§5.10)

Cutoff GZK: energia di soglia e orizzonte (§5.9)

Possibili sorgenti extragalattiche candidate (§5.11)

Outline

(3)

3

Spettro dei raggi

cosmici

(richiamo)

TOT~1000 m-2s-2sr-1

Misure dirette: 90%

p, 9% He, 1% nuclei pesanti

Si estende per 13 ordini di grandezza in energia

Per 32 ordini di

grandezza in flusso

Legge di potenza su tutto lo spettro, con due cambi di

pendenza

(4)

4

Cosmic-ray energy spectrum

?

TRACER Balloon Flight Mc Murdo, Antarctica

Dec. 12th – 26th, 2003 3 - 4 g/cm2

The Knee in

the Energy

Spectrum of

Cosmic Rays

(5)

5

Muons Electrons Hadrons Muons

Cerenkov light

(imaging & non-imaging) Fluorescence light

Neutrinos

Observation of cosmic rays

(6)

6

5.1 Sciami estesi in Atmosfera

L’interazione di un primario in Atmosfera origina uno sciame di particelle con 3

componenti:

Elettromagnetica (EM)

Muoni

adroni

Le Energie dei RC molto maggiori delle E raggiungibili con acceleratori. E’ possibile esplorare interazioni adroniche in regioni cinematiche non ancora studiate.

Tevatron: protoni e antiprotoni collidono frontalmente con energia nel CdM pari a LHC: protoni protoni “head-on” con

TeV s 2

TeV s 14

(7)

7

CORSIKA Simulation

QGSJET/EGS4

proton iron nucleus

e/gm h

E=1014 eV 50 km

40 km

30 km

20 km

10 km

10 km

Perchè il nucleo di Fe interagisce più in alto in atmosfera?

Perchè la componene elettromagnetica è più sparpagliata di quella muonica?

(8)

8

P e nuclei interagiscono sulla sommità

dell’atmosfera con lunghezza interazione l:

Spessore atmosfera= 1000 g cm-2

Numero di lunghezze di interazione = 1000/65

~15

I RC interagendo coi nuclei dell’atmosfera generano uno sciame

65 2

g cm

N A

A Aria

p

l

s e

s s exotic n

p K K

N p

e

6 8

16 0

10 2

. 2

10 5

. 2

10 8

. 1

) ....(

, , , , ,

,









m

m

m

m

gg

(9)

9

Simulazione MC di una interazione di un RC di

altissima energia

(10)

10

Simulazione MC di una Cascata

Elettroni

(11)

11

Simulazione MC di una Cascata

Gamma

(12)

12

Simulazione MC di una Cascata

Muoni

(13)

13

Simulazione MC di una Cascata

Adroni

(14)

14

Come rivelare I RC di alta energia?

Per rivelare I raggi cosmici di energia elevata, occorre:

Una grande area di raccolta, S

Una grande accettanza in angolo solido, W

Un grande tempo di esposizione T

La grandezza “exposure” SWT = m2- steradian-days

determina il numero di eventi di alta energia rivelabili.

S

Il flusso di primari con W

energia Eo>1019 eV è circa:

0.5 particelle per km2-sr- year

(15)

15

Le componenti dello sciame

cosmic ray proton

Secondary particles

Decay products

Electron- photon cascades

(16)

16

Caratteristiche generali dello sciame

Gli adroni vengono

esponenzialmente attenuati

Lo sciame EM si sviluppa

esponenzialmente sino ad un

massimo, la cui profondità

aumenta con Eo (E primario)

Sulla superficie terrestre (ed

underground), prevalentemente muoni

Domanda: che

differenza c’è tra le 2 figure?

(17)

17

Un altro modo di vedere le cose:

Caratteristiche generali

dello sciame

(18)

18

5.2 Lo sciame Elettromagnetico

E’ indotto dal decadimento dei mesoni neutri

Il principale meccanismo di interazione dei fotoni è la creazione di coppie, la

perdita di energia descrivibile da:

Definiamo la grandezza:

da cui:

Ciò significa che un elettrone ha 50% di probabilità di emettere un g per

bremmstrahlung dopo R.

gg

0

) exp(

) (

o o

o

E E E

d dE

2

o ln R

2 ) 1 2 exp( ln

/ )

(

o o o

E R

E

(19)

19

Sviluppo dello sciame EM in atmosfera.

Fotoni (creazione di coppie) ed elettroni

(bremmstrahlung) hanno la stessa R=ln2  : il

numero di particelle raddoppia ogni R.

Lo sciame si arresta quando l’energia

media delle particelle uguaglia l’energia

critica.

In aria, Ec= 80 MeV

R(aria) ~ 40 g cm-2

Atmosfera= 25 lunghezze di radiazione

(20)

20

Profondità e massimo dello sciame EM

Il numero di particelle prodotte dopo nR:

N=2

n

Energia media di ciascuna particella alla profondità nR in atmosfera: E

nR

=E

0

/2

n

Lo sviluppo si arresta quando l’energia

media di una particella uguaglia l’energia critica E

c

Per un certo valore di n*, si verifica la condizione: E

n*R

=E

0

/2

n*

=E

c

(massimo dello sciame)

Il numero di particelle al massimo:

N

max

=2

n*

=E

0

/E

c

La profondità (in g cm

-2

) del massimo:

D=n*R = n* ln2

o

=

o

ln(E

0

/E

c

)

(La lunghezza di radiazione in aria: 

o

=

37 gcm

-2

)

(21)

21

Il numero di particella al massimo dipende linearmente da Eo

Solo una frazione (~1/3) di Eo viene convertina nello sciame EM; dalla misura (effettuata a

campionamento con un rivelatore di sciami

estesi) del numero di particella si può risalire tramite MC ad Eo. In genere: Eo=(1.1 1.6) Nmax (GeV).

La profondità D del massimo dello sciame dipende in maniera logaritmica dall’energia del primario.

D

o

ln(E

0

/E

c

)

Il n. di particelle non alla

posizione del massimo D è una funzione più complicata dell’energia

(MC).

(22)

22

Distribuzione laterale dello sciame EM

La maggior parte delle particelle che arrivano al suolo sono e+,e-. La frazione tra numero di m e di e e’ circa 1/100.

I Muoni rivelati provengono prevalentemente dalla sommita’ dell’atmosfera. Il loro numero

aumenta all’aumentare del numero di massa del primario (meno energia per nucleone  maggiore probabilità dei pioni di decadere invece di interagire con altri nuclei dell’atmosfera.)

(23)

23

5.3 Rivelatori di Sciami

Apparati sperimentali (Extensive Air Shower

Arrays, EAS) che misurano sciami estesi sono in genere situati in alta quota.

Misurano lo sciame “campionandolo”

su una vasta superficie

(24)

24

Il rivelatore di sciami KASKADE (Karlsruhe) in Germania

Ciascuna casetta contiene un rivelatore

Distanza media: 13 m. L’edificio centrale contiene l’elettronica necessaria per l’esperimento

Ottimizzato per lo studio dei RC nella regione del ginocchio. Non necessita di essere molto grande.

(25)

25

(26)

26

Distribuzione laterale (un

esempio)

(27)

27

LA FISICA DELLO SCIAME ESTESO

La distanza media tra i contatori determina la energia minima dello sciame rivelabile.

Il numero dei contatori, la precisione della misura

L’area totale coperta, determina la massima energia misurabile.

Ciascun contatore (casetta) misura in modo proporzionale la perdita di energia delle

particelle che lo attraversa; da qui, si risale al numero di particelle incidenti

Dalle misure della densità di particelle in ciascuna casetta dell’array, si risale alla distribuzione laterale D(r).

Dalla misura di D(r) si risale all’energia del primario, e dalla frequenza del numero di conteggi si risale al flusso.

La direzione dello sciame può essere

determinata dalla misura dei tempi di ritardo temporale nell’arrivo dello sciame su diverse casette (le particelle dello sciame sono  al suo asse)

(28)

28

Il principio della rivelazione degli sciami con EAS e determinazione della direzione del primario

T1 T2

T3 T4

T5 q

(29)

29

5.4 La misure del flusso RC con EAS

Gli EAS sono diversi, ed errori sistematici del 20% sono tipici per la misura dell’energia del primario

Lo spettro energetico misurato nell’intervallo 1016<Eo<1019 eV è dato dalla funzione:

La regione tra 1014<Eo<1015 eV è detta Ginocchio, a causa del cambiamento di pendenza.

I RC sono completamente isotropi.

I RC si arricchiscono di nuclei pesanti nella regione oltre il ginocchio, sino ad energie Eo<1019.

1 1

1 2

1 .

) 3

(  

E K E cm s sr GeV

(30)

30

Esempio : EAS-

In figura, un esempio della

TOP

misura del flusso di primari a Campo Imperatore (EAS-

TOP, xo=810 g cm-2)

Si nota un cambiamento

nella frequenza di conteggi, quando il numero di

particelle rivelate è Ne>1.5 106.

PROBLEMA: Il cambiamento di pendenza è dovuto a

variazioni delle

interazioni tra RC e

nuclei, oppure ad effetti di propagazione o

produzione dei RC?

(31)

31

Ancora lo spettro dei RC, ma…

Slope g = -2.7 Slope g = -3.1

Ginocchio

Caviglia

TeV PeV EeV ZeV

Galattici Extragalattici

L’asse y viene

moltiplicato per E2.5, in modo da

rendere “più piatta” la

figura, ed

accentuare il cambiamen to di

pendenza!

(32)

32

Accelerazione SNPulsars, vento galattico

Dati e sorgenti ipotizzate

AGN, top-down ??

(33)

33

I dati sperimentali

(34)

34

Composizione chimica dei RC nella regione degli EAS

Il modello del leaky box prevede un

arricchimento di

elementi pesanti nei RC sino al ginocchio.

(Ti ricordi perché?)

Gli EAS possono misurare <A> con difficoltà.

Le misure possono essere poi

confrontate con

modelli estremi (solo p o Fe) via MC

(35)

35

5.5 Un modello di

Accelerazione dei RC con E>100TeV

L’energia massima fornita ai RC dalle SN  100· Z TeV

Il ginocchio è indice di qualcosa che varia:

interazioni, propagazione, sorgenti…

Consideriamo un modello a cui a variare è la sorgente: PULSAR

Una Pulsar è una giovane stella di neutroni (NS) rapidamente ruotante rispetto ad un asse.

Una NS ha un’altissima densità (quella dei nuclei), massa pari a 1.4 M¤ (massa sole), e raggio RNS10 km

Supponendo un campo magnetico della stella prima del collasso pari a B  B¤  10-2 T, per la legge di Gauss:

T R T

B R B

NS NS

8 10

2 2

10 10

10





(36)

36

La velocità di rotazione delle pulsar è nota

sperimentalmente, e può essere facilmente

stimata:

1 4 3

2 2

10 10



M R s

R GM

NS NS

La Pulsar fornisce energia tramite induzione EM.

L’energia massima fornita ad una

particella di carica Ze:

c B L

t

B c

o

1

( = campo elettrico indotto su una regione lineare L)

c L L B

Ze dx

Ze

EMax

o /

PULSAR: Massima energia acquisita dalla

particella accelerata nel caso di p (Z=1), B=108 T, =103 s-1, R=10 km

 

eV J

m s

T C

c L B

Ze

EMax o

19

4 2 1

3 8

19

2

10 )

( 6 . 1

) ( 10 )

( 10 )

( 10 )

( 10

6 . 1

/

(37)

38

5.6 Potenza richiesta per i RC di energia > 1000 TeV

Possono poche Pulsar nella Galassia alimentare i RC di energia compresa tra 1015<Eo<1019 eV?

Potenza richiesta per un flusso stazionario: ( )

) ) (

(

o F

G o

CR

o E

V E E

P

TeVy GeVGeV

TeVF

F

5 6

. 0

10010 )100 100

( )

100

(

Stima del

tempo di

permanenza per Eo>1014 eV

s TeVerg

V TeVTeV

P

F

G

cr 21038

)

100 (

)

100 ) (

100

(

 

Da cui

possiamo stimare:

Una sorgente di tale “potenza” può alimentare tutto il flusso di RC galattici nell’intervallo

1014<Eo<1019 . E’ plausibile?

3

10 4

) 100

( TeV eV cm

cr

La densità di energia:

(38)

39

Luminosità osservata in r-X

Le sorgenti binarie di r-X hanno una

potenza rivelata dell’ordine di 1038 erg/s

E’ plausibile che

(poche) sorgenti così potenti possano

fornire la stessa

quantità di energia sotto forma di RC di E>1000 TeV

Attenzione: le pulsar hanno una vita media stimata di circa 107

anni.

(39)

40

Accelerazione SNPulsars, vento galatticoAGN, top-down ??

5.7 I RC di Energia Estrema

>10

18

Ev (Extragalattici?)

(40)

41

Confinamento dei RC E>10

19

eV (richiamo)

Confinamento dovuto al campo magnetico Galattico.

Il raggio di curvatura di un nucleo di carica (Ze) in B:

mv2/r = pv/r = ZevB/c r = E/(ZeB)

Per un protone di E~1019 eV, r~3.3 kpc

(corrisponde a ~10· spessore galattico)

Un Fe potrebbe restare confinato a 1019 eV r=10(EeV)/26·3(μG) ≈100 pc

) (

) ) (

( ZB G

EeV kpc E

r m

(41)

42

Confinamento 2 (richiamo)

~ 1018 eV: RC ben confinati nella galassia

≳ 1019 eV: sorgenti extragalattiche

~ 1020 eV la deviazione nella galassia è inferiore ad 1°

(42)

43

5.8 Altri metodi di Rivelazione

Le particelle cariche dello sciame EM che

giungono al suolo possono essere rivelate da rivelatori di sciami estesi (§5.3)

Gli sciami di particelle producono anche luce nell’atmosfera per effetto Cerenkov (gli elettroni con E>2030 MeV).

La luce Cerenkov può venire rivelata (telescopi Cerenkov) nelle notti senza luna da appositi

rivelatori al suolo.

Gli sciami EM inducono anche l’eccitazione dell’azoto atmosferico, che riemette

irraggiando luce. Questa fluore-scenza può essere rivelata al suolo (Rivelatori

fluorescenza).

La componente di muoni può essere rivelata da rivelatori “underground”.

(43)

44

Rivelatori di sciami di alta energia

Rivelatori di radiazione Cerenkov e fluorescenza in atmosfera (HiRes)

Rivelatori al suolo (array) di vario genere (AGASA)

Miste (AUGER)

electrons

g -rays

muons

(44)

45

Il rivelatore Fly’s Eye (USA)

Utah, 160 km da Slat Lake City

Specchi con

fotomoltiplicatori rivelano la fluorescenza (visibile e UV) di N2 indotta dalla

cascata

Si può quindi studiare lo sviluppo dello sciame e risalire alla energia del primario

(45)

46

Il rivelatore Fly’s Eye - 2

67 specchi con PM osservano la volta celeste

È possibile ricostruire il profilo della cascata

Si misura così energia (sviluppo shower) e

direzione del primario

FE2: visione stereoscopica

(46)

47

Fly’s eyeHiRes

Stereo Hires: due insiemi di

rivelatori per

ricostruire in 3D lo sviluppo dello sciame

Migliore risoluzione

angolare, studio correlazioni a piccoli angoli

Migliore

comprensione della

composizione chimica dei primari

(47)

48

=2.2 1020 eV

(48)

49

Agasa (Giappone)

100 km2, 111 rivelatori a scintillazione, 27 per muoni, separazione ~1 km – 5·1016 m2s sr per E>1019 eV, θ < 45°

(49)

50

(50)

51

5.8 Risultati sperimentali per E>10

19

eV

AGASA:

Linea BLU: spettro atteso per

distribuzione uniforme di

sorgenti e cut-off di GZK.

AGASA: osservati 11 eventi con E>

1020 eV

Eventi attesi: 1.9 eventi, assumendo cutoff GZK (vedi

§5.9)

AGASA

Hires

(51)

53

“Conflitto” AGASA-HiRes

Confronto tra dati Agasa-

Hires: differenza sistematica del 20-30% per E < 1020 eV

Pur correggendo per questa

differenza, a E > 1020 eV,i risultati

differiscono per

~2 σ

PROBLEMA:

Poca statistica!

~30% sist.

@ E~1019 eV

GZK: ≠+

+ @ E>1019eV

Quale è la natura e la ragione del “conflitto”

tra i due esperimenti?

(52)

54

5.9 Volume di confinamento dei RC di origine

extragalattico:

il Cut-off di Greisen (GZK)

L’ universo è permeato

dalla Radiazione Cosmica di Fondo a 3o K (CMBR)  160.2 GHz

CMBR: fotoni di energia CMBR = h = 26∙10-22

MeV∙s  160.2 ∙109Hz= 6·

10-4 eV

La densità dei fotoni di fondo è ~400/cm3

Il fondo di radiazione pone un limite sulla distanza

massima da cui i RC possono provenire.

(53)

55

G

reisen

Z

atsepin

K

uzmin

cutoff

Soglia per reazioni di fotoproduzione

Fotoproduzione: Protoni di alta

energia possono interagire con fotoni, producendo un pione:

γ

CMBR

+p → D

*

(1236) → n+π

+

→ p+π

0

È necessario essere sopra la soglia di

fotoproduzione nel sistema del CM:

E

0FP

≈ 300 MeV

Il processo ha una sezione d’urto in risonanza

σ

0P

≈ 250 μb

(54)

56

Sezione d’urto per la D

(55)

57

Soglia per la

fotoproduzione (FP)

Vogliamo determinare il valore di g tale che si abbia un valore EoPF > 300 MeV

La trasformazione di Lorentz tra i due SdR:

) ˆ,

(

) ,

( 2

CMBR CMBR

p p

p

E k c c

k E

c m c

v m p

g g m

m

g g

 

) ,

ˆ/ (

) ,

0 (

0 0

2

FP FP

p

E c

k c E

k

c m p

 

 

m m

SdR Laboratorio SdR protone in quiete

Protone Fotone

CMBR p

CMBR

p CMBR CMBR

FP

E c

v E

c E E v

E

g g

g g

g g

g

2 )

/ 1

(

)

0 (

Efotoproduzione (~300 FP0 = Soglia MeV)

EgCMBR=Energia fotone

=h

g = boost Lorentz del protone



 0 ( 0' x1') c x V

x g

(56)

58

Dalla relazione, si ricava il valore di g

necessario per la fotoproduzione nel sistema di riferimento del laborarorio

L’energia di soglia per i protoni per produrre  è quindi

11 4

0

3 10

10 7

. 4 2

300

2  

 

eV MeV E

E

CMBR FP

g

g

eV c

m

E

0GZK

 g (

p 2

)  3  10

20

Se l’energia del protone supera EoGZK, si innesca la FP.

In ogni processo, il p perde circa 1/10 della sua energia

Nota la densità numerica della CMBR (ng=400 cm-3), si stima il cammino libero medio del p:

l  ( 

gp

n

g

)

1

 10

25

cm  3 Mpc

(57)

59

Log[ λ (Mpc)]

Log[E(eV)]

Si può dunque stimare che i p NON possano giungere da distanze superiori a 103 Mpc = 30 Mp

Figura: Risultato di calcoli dettagliati.

(58)

60

Closest AGNs

Galactic radius (15 kpc) 5 Gpc

L’Universo NON è trasparente ai fotoni di

alta energia

L’Universo NON è trasparente ai protoni di altissima

energia

(59)

61

Ricerca delle sorgenti

Nella reazione di fotoproduzione

(responsabile del cutoff di GZK) sono prodotti π±, π0 che decadono:

π+ → νμμ+ → νμνμνee+ π0 → gg

Neutrini e fotoni di altissima energia possono quindi essere studiati per confermare il

meccanismo GZK, e per localizzare le sorgenti di RC a E > 1019 eV

Il RC di più alta energia osservato: ≳ 3.2·1020 eV (?)

Se le sorgenti non possono essere troppo lontane (<30 Mpc), possiamo cercare di

localizzarle tramite:

 Studi di anisotropia con esperimenti di RC

 Confronto con altre misure astronomiche

 Rivelazione gamma e neutrini di fotoproduzione

(60)

62

5.10 L’esperimento Auger

L’esperimento AUGER è finalizzato a risolvere il problema della bassa statistica di eventi per

energie sopra il cutoff GZK, utilizzando

ENTRAMBE le tecniche sperimentali di AGASA (EAS) e HiRes (Fluorescenza)

Due rivelatori simili sono proposti: uno

nell’emisfero Australe (Argentina), uno nel Boreale (Texas ?)

Per avere statistica sufficiente, i rivelatori sono distribuiti su un’area pari a 3000 km2

Le differenti tecniche sperimentali permettono una buona risoluzione angolare, sensibilità alla specie del RC che origina la cascata (p o nuclei pesanti), e la possibilità di effettuare calibrazioni energetiche incrociate

(61)

63

(62)

64

AUGER: Un rivelatore ibrido

AUGER: Un rivelatore ibrido

Rivelatore di sciami: 1600 taniche cilindriche (ciascuna di 10 m2 ed alte 1.5 m) riempite di

acqua, per rivelare gli sciami al suolo tramite la luce Cerenkov emessa dagli elettroni nell’acqua

Il rivelatore di sciami misura la distribuzione laterale e temporale

dello sciame

Distanza tra taniche: 1.5 km

Area di forma esagonale, di 6060 km2

Rivelatori di

fluorescenza: 6 telescopi con ciascuno 4 “occhi”

per determinare il profilo longitudinale dello

sciame e l’altezza del suo massimo.

(63)

65

(64)

66

2007

(65)

67

Uno dei rivelatori Čerenkov di

AUGER

(66)

68

Rivelatori a Fluorescenza

440 photomultipliers upon a spherical cup of 1.741 m ray

2 FD Telescopes

(67)

Rivelatori di

fluorescenza: il profilo longitudinale dello

sciame

69

(68)

70

(69)

71

http://www.auger.org/

ICRC 2007

(70)

72

Prestazioni attese di Auger

Duty Cycle: SD ~100% Efficiency: > 90% above 10 EeV FD ~ 10%

SD alone Hybrid mode Energy resolution

10 EeV 30% 20%

Angular resolution

10 EeV 1.0° 0.35°

Statistical power:

(in 1 year) E > 10 EeV 6000 events E> 100 EeV 60 events

(71)

73

L’energia del RC viene

misurata con entrambe le tecniche

sperimentali

Vi è

correlazione tra le due misure

ICRC 2007

(72)

74

Risultati preliminari:

spettro

energetico (2007)

ICRC 2007

(73)

75

BREAKING NEWS

: AUGER trova la correlazione tra la direzione di provenienza dei RC di alta

energia e AGM (2007)

BREAKING NEWS 2009

: AUGER trova una correlazione molto meno accentuata tra

provenienza dei UHERC AGM

(74)

76

I primi dati di Auger sono in accordo con il cut-off GZK: la diminuzione del flusso di RC sopra 610

19

eV è

dovuta all’interazione dei p con la radiazione cosmica di fondo

La distribuzione di arrivo dei RC più

energetici sembra correlata con la

distribuzione degli AGN sino a 100

Mpc.

(75)

77

E  Z B L 

Z: Carica della particella B: Campo magnetico

L: Dimensioni dell’oggetto

: boost dell’onda di shock

B

L

GRB (artist) Crab Pulsar

Vela SNR

3C47 Centurus A

M87

5.11 Meccanismi di

accelerazione

(76)

78

“Hillas Plot”

18 max shock

E   Z B[ G] L[kpc] 10 eV m

Fissata la massima energia (in fig. 1020 eV), i meccanismi astrofisici candidati devono avere

campi magnetici intensi o grandi regioni di

accelerazione.

(77)

79

AGNs

Galassie attive:

Buco nero al centro (?)

Disco di

accrescimento del buco nero

Getti

ultrarelativistici

Accelerazione da shock

ultrarelativistico

(78)

80

AGNs

(79)

81

Stelle di neutroni

Stelle di neutroni con intensi campi magnetici

superficiali rotanti

Ad una certa

distanza B non è più chiuso perchè non può essere in

rotazione con v > c

Formazione di vento relativistico (Γ107- 1010), e

accelerazione forse fino a 1020 eV

(80)

82

Modelli top-down

Durante e dopo l’inflazione, ∃ particelle

con m~m

inflatone

, 10

13

-10

14

GeV

Possono essere rimaste intrappolate in difetti topologici, o impossibilitate a

decadere per l’esistenza di qualche simmetria discreta

Simmetrie discreteX accumulate nell’alone galattico (materia oscura?) no GZK, anisotropia galattica (più flusso da centro galattico)

Intrappolamentodistanze cosmologicheproblema GZK e...

Decadimento

Xqqjets

Il processo di adronizzazione produce una piccola percentuale di nucleoni, il resto pioni (ν,g,e)

Considerando la propagazione, fotoni dovrebbero dominare a energie superiori a 1020 eV

(81)

83

APPENDICE: La regione di bassa energia

Vertical intensity

Interstellar flux

Nella regione di bassa energia i RC sono affetti da modulazioni temporali dovute al vento

solare

Per E<1 GeV/nucleone:

attenuazione del flusso per tutte le particelle, in funzione delle fasi del ciclo solare (flusso di RC minimo quando l’attività è massima).

Vento solare= flusso di

materiale dalla corona solare con velocità ~450 km/s

Il campo magnetico solare (~5 10-5 G) è “congelato” nel

materiale ionizzato ed è trasportato fuori dalla superficie solare

(82)

84

Spettro di bassa energia:

modulazioni Solari

Neutron monitors: esperimenti al suolo, che contano I neutroni nei RC

secondari prodotti dalla spallazione di nuclei durante l’interazione dei RC coi nuclei atmosferici. Questa misura (che dipende dal flusso di RC di bassa energia) mostra una correlazione col ciclo di 11 anni del Sole.

http://neutronm.bartol.udel.edu/

Il numero di “Sun spots” è proporzionale all’attività del Sole.

(83)

85

Sommario - 1

Le tecniche sperimentali per la misura dello spettro energetico dei RC sopra 10-100 TeV usano Extensive Air Shower arrays

Lo spettro dei RC tra 1014<Eo<1015 eV

presenta un cambiamento di pendenza, ed è per questo detta regione del Ginocchio

I RC si arricchiscono di nuclei pesanti nella regione oltre il ginocchio, sino ad energie Eo<1019

Il modello di Fermi delle Supernovae NON

riesce a spiegare i RC tra 1015<Eo<1019 eV  pulsar (?)

Poche pulsar (1-2) nella Galassia possono giustificare l’energetica dei RC tra

1015<Eo<1019 eV

Sono però osservati dei RC di energia superiore a 1019 eV

(84)

86

Sommario - 2

Per E>1019 eV, i RC non sono confinati nella galassia

A partire da ~1020 eV lo scattering dei RC su fotoni della CMBR sopprime il flusso di protoni a queste energie

Di conseguenza questi RC (se p) non possono provenire da troppo lontano (Dmax ~ 30 Mpc)

Primi dati sperimentali di AUGER:

Presenza del cutoff  SI

Localizzazione di sorgenti discrete  AGN

“vicine”

Modelli teorici non consolidati (esclusi ??)

Accelerazione oggetti cosmologici (AGN...)  cutoff

Prodotti di decadimento part. Supermassive

 no cutoff

(85)

87

Possibili

approfondimenti

Caratteristiche di alcuni rivelatori di sciami estesi (Kaskade,….)

Misure dirette dei RC nella regione del ginocchio

Modelli teorici per il ginocchio

La composizione chimica nella regione del ginocchio

Hillas plot: approfondimento

Osservazioni di g dal piano galattico dopo EGRET

I GRB: modelli teorici ed osservazioni sperimentali

Gli esperimenti di misure di fluorescenza

Il progetto AUGER

Progetti futuri (EUSO,…)

Emissione di RC da AGN

….

Riferimenti

Documenti correlati

Romolo, Spartaco, Flavio e Anna sono in scena parlottando allegri tra loro - Augusto e Nina entrano nel palco salutandoli con gioia. AUGUSTO (dopo che si sono

Bisogna premunirsi contro quella situazione ( singolo di cuori e 3 carte di quadri in Est) e anche contro 4 cuori e 3 quadri in Ovest e giocare innanzitutto l’A di cuori e poi

•••• Ricevuta del versamento della tassa concorso di € 10,00 (dieci/00) – con causale “Tassa Concorso Operaio Specializzato B1” - da eseguire esclusivamente con accesso

Titolare Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili - Via Venezia 13 – 70122 – Bari – Telefono 0805214760 email info@odcecbari.it – PEC

In fondo stare in casa è stato piacevole, abbiamo scoperto che anche da casa si riescono a fare tante cose... UNA

Nelle sue storie, Gianni Rodari, per esempio, parla spesso di case: “case di pietra o tela, o in movimento, case a prova di ladro, o con regali, case di carta, e col tetto al

La sua serie di quadri di ninfee è il suo modo di mettersi alla prova come artista, costringendosi a guardare, ed è la cosa più difficile per un artista che più invecchia e più pensa

Di inviare copia del presente provvedimento, per i seguiti di competenza, alla Direzione Medica Ospedaliera, al Direttore del Dipartimento di Chirurgia, al Direttore UOC