• Non ci sono risultati.

Intervista A Silvano Marchiori (Università di Lecce – DiSTeBA)

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Intervista A Silvano Marchiori (Università di Lecce – DiSTeBA)"

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

Intervista A Silvano Marchiori

(Università di Lecce – DiSTeBA)

D: Quali sono gli obiettivi e il ruolo del progetto orto botanico e la relazione sul suo lavoro di partenariato riguardo l’area mediterranea in Albania?

D: Quali sono le sue esperienze sulle zone umide costiere e le sue idee riguardo la loro conservazione e il loro ripristino?

R: L’INTERREG II era nato nella zona mediterranea e dei Balcani con lo scopo di provvedere alla conservazione della biodiversità vegetale.

E’ opinione condivisa dai maggiori esperti del settore che le istituzioni preposte alla conservazione della biodiversità vegetale siano gli orti botanici.

Si pensava di creare un orto botanico a Lecce e di potenziare quello esistente a Tirana, in Albania, operando sinergicamente tra i due perché la conservazione della biodiversità vegetale aveva simili problematiche su entrambe le sponde dell’Adriatico. Infatti lungo le coste dei due paesi è presente una vegetazione mediterranea fortemente sottoposta alle azioni antropiche legate al turismo (spiagge, villaggi, porti turistici), all’industria (Manfredonia, Bari, Brindisi) ed alla portualità commerciale ad esse legate), all’inquinamento (industriale, urbano ed agricolo).

L’orto botanico è in grado di operare per la salvaguardia delle specie vegetali sia in situ che ex situ, con collezioni di specie rare e/o in pericolo di estinzione e di specie strutturanti le principali vegetazioni mediterranee che consentono di provvedere e fornire materiale di ripristino e restauro ambientale.

L’orto botanico attualmente collabora con il comune di Lecce nel restauro ambientale di alcune zone umide costiere: la salvaguardia o il ripristino del cordone dunale, la regolamentazione del flusso idrico tra il mare e la laguna che regola il fragile equilibrio di questo ecosistema mettendo in pericolo le specie più sensibili (quelle rare o in via di estinzione). In particolare nello stagno di Acquatina ha fornito le specie per il restauro del cordone dunale, mentre a Rauccio è intervenuto in opere di sistemazione ed ampliamento del bosco.

In altro sito della provincia di Lecce, nel comune di Vernole, in un’area umida di interesse internazionale (SIC e Zona di Protezione Speciale delle Cesine), l’orto botanico ha provveduto alla reintroduzione di una specie rara, Periploca graeca, che era stata distrutta da un incendio.

L’importanza del restauro effettuato dall’orto botanico sta nel fatto che gli individui utilizzati sono tutti ottenuti da piante madri di ecotipi prelevati nella zona di intervento in modo da evitare qualsiasi tipo di inquinamento genetico.

Riferimenti

Documenti correlati

I Microbiologi devono essere in grado di costruire un proprio nuovo ruolo, teso a presidiare e diffon- dere l’appropriatezza della richiesta, alla luce della EBM, mettendo

Esiste tuttavia il problema della sua formazione e della dife- sa della sua identità professionale negli attuali processi di consolidamento delle strutture sanitarie.. Inoltre,

Il ruolo della comunicazione nella gestione delle specie invasive... La pianificazione delle strategie viene fatta da enti di ricerca o da Enti tecnici, ma l’applicazione

Se un biotipo è positivo alla coagulasi legata è sicuramente positivo anche alla coagulasi libera, se è negativo alla coagulasi legata può essere sia negativo che positivo

 il portamento e le dimensioni della specie allo stadio adulto (altezza, forma della chioma, etc.), la persistenza delle foglie (caducifoglie vs sempreverdi), caratteristica

Notare che il numero di campioni è generalmente maggiore rispetto al numero delle specie campionate perchè alcuni prodotti contenevano le

Tutti gli psicologi che lavorano nel penitenziario, nonostante il Ministero di Giustizia lo abbia riconosciuto solo agli psicologi dipendenti che erano impiegati come educatori, o

Il Centro promuove, costruisce e partecipa alla realizzazione di progetti di salvaguardia della biodiversità sul territorio, fornendo materiale vegetale da usare