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GRANDI E PICCOLI RIFLETTONO INSIEME

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Academic year: 2022

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GRANDI E PICCOLI RIFLETTONO INSIEME

Il titolo “Indagine sul seme” dà il via alla conversazione

Qual è il significato di questa frase? Maestra

Le indagini sono le scoperte, sul seme …è quello che gli abbiamo trovato!

Cioè tutto ciò che abbiamo trovato lo conoscevamo già? Maestra

No! Lo abbiamo scoperto!

(2)

Secondo voi, cosa significa “Ipotesi previsionali degli adulti”?

Nessuno sa dire cosa significhi “ipotesi previsionali”, allora l’insegnante

chiede se gli alunni riconoscono all’interno delle parole, qualcosa a loro familiare. In coro individuano “pre” e…

Sono le ipotesi fatte prima

Prima di venire a lavorare qui

Gli adulti hanno scoperto delle cose prima di farcele fare!

Gli adulti sono le maestre…e la preside

Sono idee che ci lavoriamo…sono delle richieste,

domande che voi fate ai vostri genitori che le hanno già

imparate!

È un’intervista che la maestra ci ha fatto

perché voleva che imparassimo le cose sul

seme e sulle piante!

Sono idee che noi, pezzettino pezzettino, lavorando su una cosa,

riusciamo ad ottenere

una risposta.

(3)

E com’è questa risposta? Maestra

Forse era brutta o forse era

bella…non si sa Sicura..prima l’idea non si

sa com’era

Giusta

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“Allestire gli spazi” Cosa credete significhino queste parole?

Ah ecco…gli strumenti di lavoro! Maestra

Allungare le parole

…raccontare più cose!

…previsionare

…che le maestre preparano il

lavoro

Allungare le parole

…raccontare più cose!

Predisporre…la stanza, il luogo!

E quanto tempo lavorare…il calendario!

La lente

d’ingrandimento, le piante, i semi…

(5)

RIFLESSIONI DEI BAMBINI SULL’ALLESTIMENTO DEL CONTESTO DI RICERCA

Osservate le foto scattate quando siete venuti qui per la ricerca sul seme. Secondo voi mancava qualcosa? Avreste aggiunto altro, in base a quello che avete fatto? Maestra

La gomma da cancellare

Le bustine trasparenti per metterci i semi …e dentro ci metterei le etichettecon i nomi Ci vogliono le scatole trasparenti così vedi che c’è dentro

Io porterei le scatole dei confetti, quelle trasparenti…così ci mettiamo le cose che si vedono

Ci dovrebbe essere una macchina con una tastiera dove tu pigi quello che vuoi e così con dei tubi dall’alto ti arriva quella cosa e la prendi dentro la scatolina perché qui c’è una scatola (indica la parte bassa della parete). Due tubi … se ci sono due persone!

Potremmo mettere un braccio meccanico che quando pigi sulla tastiera prende le cose in alto e te le dà. Io da grande voglio fare l’ingegnere meccanico con il mio amico … per costruire un guanto bionico invisibile … però qui servono delle mensole più basse perché sennò ci arrivo solo io … e gli altri come fanno?

Anche io voglio fare quello che fanno loro per costruire le cose!

Ci voglio i tablet perché nell’altro Atelier abbiamo preso il tablet, poi il semino e abbiamo fatto la storia del seme con la Stop Motion

Ma la storia del seme chi l’ha inventata? Maestra Il gruppo

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GERMOGLIANO NUOVI ALUNNI

Testimonianza di una significativa ricaduta della ricerca sul processo di apprendimento degli alunni e sulla loro partecipazione alla vita scolastica

Furqan, alunno pakistano, profilo medio-basso di apprendimento, ha trascorso il primo anno di scuola primaria, in un silenzio ostile

In Atelier, lasciato libero nella scelta dello strumento e delle modalità per raccontare la storia del seme, preso carta e matita, ha scelto un angolo in cui pensare e…

è stato l’inizio di una nuova vita:

 ha creato la sua prima opera letteraria!

 ha chiesto di poterla leggere e di condividerla!

 ha voluto farla conoscere ad ospiti in visita alla scuola il giorno dopo!

 ha assunto il ruolo di aiutantedei compagni di classe della sua stessa lingua madre!

 ha fatto registrare una crescente partecipazione alla vita scolastica

 ha incrementato i livelli degli apprendimenti, nella competenza della lingua italiana, sia orale, sia scritta

E’ diventato una risorsa per l’intera classe e un orgoglio per le sue insegnanti!!!

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RIFLESSIONI DEI DOCENTI

• il lavoro prodotto era stato l’occasione, l’inciampo, ma non costituiva il risultato del nostro percorso!

• Dovevamo tornare al punto di partenza, non cercando di fornire risposte ma ponendoci nuove domande. È risultato necessario condividere la

documentazione con la classe e ciò ha costituito un nuovo inizio.

• Sorprendente il gioco dei contrari: ciò che avevamo dato come conoscenza certa e già acquisita, ha necessitato di nuove e più articolate riflessioni; concetti che sembravamo

dover essere mediati sono stati definiti in maniera spontanea ed efficace dai

bambini.

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RIFLESSIONI DEI DOCENTI

CRITICITA

• Gestione del tempo

• Restituzione in plenaria

• Favorire l’inciampo

• Modalità di

documentazione

PUNTI DI FORZA

• Validità della didattica laboratoriale

• Condivisione delle attività

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ContaminAZIONI

dopo l’incontro con Reggio Children…

• La scuola è stata pervasa da una trasformazione piuttosto tangibile:

cambia la percezione e l’utilizzo dello spazio

rinnovato il nostro pensiero

• Le aree prima inutilizzate per la didattica sono diventate vere e

proprie zone di creatività, scoperta e apprendimento.

• Gli spazi sono stati trasformati a misura di bambino:

Spazio della musica Spazio della lettura

Area relax

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Corridoi “parlanti”…le lingue del Mondo!

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modifiche apportate a tre diverse aree per creare una circolarità comunicativa:

biblioteca, Atelier digitale corridoio

• Il cerchio blu evidenzia la porta che mette in comunicazione i due spazi (Atelier e biblioteca).

• Le linee, lato opposto, indicano la posizione attuale della reception

Il corridoio che è diventato l’estensione dei due spazi attigui

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L’atelier digitale ora comunica con la biblioteca

La biblioteca ora comunica a sua volta con il corridoio

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E POI … SI CONTINUA

SEMPRE … DA UN NUOVO INIZIO … IL PROCESSO È INARRESTABILE

OCCASIONE PER MOLTIPLICARE QUANTO REGGIO CHILDREN

CI HA FATTO CONOSCERE...!!!

GRAZIE

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