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PARTE I ELEMENTI DI PSICOLOGIA E SOCIOLOGIA CAPITOLO 1 ELEMENTI DI SOCIOLOGIA

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(1)

SOMMARIO V

SOMMARIO

PARTE I

ELEMENTI DI PSICOLOGIA E SOCIOLOGIA C

APITOLO

1

ELEMENTI DI SOCIOLOGIA

1. Cos’è la sociologia 3

1.1 Micro, macro e meso sociologia 3

1.2. Teorie principali in sociologia 4

1.3. Metodi di ricerca in sociologia 5

1.4. Temi centrali in sociologia 7

2. Il processo di socializzazione 7

2.1. Socializzazione primaria e socializzazione secondaria 8 2.2. La socializzazione continua: dal bambino all’adulto 9

2.3. Socializzazione: varie teorie 10

2.4. Le fasi dello sviluppo psicosociale 10

2.5. Lo sviluppo morale 12

2.6. L’interazionismo simbolico 14

2.7. Il condizionamento sociale 15

2.8. La famiglia 16

2.9. La scuola 17

2.10. Classi sociali e pratiche educative 18

2.11. Devianza e anomia 19

3. La struttura sociale 20

3.1. Status e ruolo sociale 20

3.2. Il conflitto di ruolo 22

3.3. L’istituzione e i bisogni sociali 22

3.4. La società 23

3.5. La comunità 24

3.6. La cultura 25

3.7. I valori, il relativismo culturale e l’etnocentrismo 26

3.8. La disuguaglianza 26

C

APITOLO

2

PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO, GENERALE E SOCIALE

1. Definizioni generali 28

1.1. Ambito e classificazioni 29

1.2. Lo sviluppo cognitivo di Piaget 32

1.3. L’influenza del fattore storico-culturale: Lëv Vygotskij 35

(2)

VI SOMMARIO

1.4. Cultura e simboli: Jerome Bruner 36

1.5. Lo sviluppo psicosessuale di Sigmund Freud 37 1.6. Proiezione e introiezione: la teoria di Melanie Klein 38 1.7. Lo sviluppo affettivo di Donald Winnicott 39 1.8. Lo sviluppo evolutivo del bambino secondo René Spitz 41 1.9. La teoria dell’attaccamento di John Bowlby 41

2. Psicologia generale 44

2.1. il pensiero 44

2.2. Il linguaggio 46

2.3. L’Attenzione 53

2.4. La percezione 55

2.5. L’Apprendimento 57

2.6. L’Intelligenza 60

2.7. La memoria 67

2.8. La motivazione 73

2.9. Le emozioni 77

2.10. La personalità 81

2.11. La comunicazione 88

3. Psicologia sociale 91

3.1. Il gruppo 91

3.2. Il gruppo di lavoro 102

3.3. L’organizzazione 105

3.4. Il ruolo organizzativo 113

3.5. La convivenza organizzativa. 116

3.6. La leadership 118

3.7. Gli atteggiamenti 121

3.8. Il pregiudizio 122

3.9. Il Conformismo 124

3.10. La consistenza sociale 125

3.11. Influenza sociale e potere 125

PARTE II

MODELLI E TECNICHE DEL SERVIZIO SOCIALE

C

APITOLO

1

BASI TEORICHE E MODELLI DEL SERVIZIO SOCIALE

Premessa 131

1. Principi e valori del servizio sociale 132

2. Basi teoriche del Servizio Sociale 133

3. Modelli di Servizio Sociale 135

3.1. Lo sviluppo dei modelli teorici 135

(3)

SOMMARIO VII

3.2. Il modello psico-sociale 137

3.3. Il modello Problem-Solving 138

3.4. Il modello funzionale 140

3.5. Il modello centrato sul cliente 140

3.6. Il modello centrato sul compito 141

3.7. Il modello di modificazione del comportamento 142

3.8. Il modello esistenziale 143

3.9. Il modello unitario 143

3.10. Il modello integrato 144

3.11. Il modello unitario centrato sul compito 145

3.12. Il modello sistemico relazionale 146

3.13. Il modello di rete 148

C

APITOLO

2

STRUMENTI E TENICHE DEL SERVIZIO SOCIALE

Premessa 151

1. La documentazione 152

2. La cartella sociale 154

3. Il colloquio 155

3.1. Le fasi del colloquio 156

4. La visita domiciliare 159

5. La relazione 160

5.1. Le relazioni professionali 160

5.2. La Riunione 161

5.3. La relazione d’aiuto 162

5.4. Le capacità relazionali dell’assistente sociale 164

5.5. Consapevolezza di sé 165

5.6. Il processo decisionale 166

6. Il genogramma 167

7. La mappa delle relazioni e delle risorse o Ecomappa 169

C

APITOLO

3

CATEGORIE DI INTERVENTO

1. Infanzia e famiglia 171

1.1. Introduzione 171

1.2. Tutela e protezione 172

1.3. Promuovere e sostenere 173

1.4. Sostegno leggero 173

1.5. La collocazione eterofamiliare 174

(4)

VIII SOMMARIO

1.6. L’affidamento familiare 177

1.7. Le famiglie straniere 178

1.8. Segnalazione 179

1.9. L’indagine sociale 180

1.10. L’allontanamento coatto 182

1.11. La relazione sociale 182

1.12. Costruzione di rete. 183

1.13. La valutazione 184

2. Gli Anziani 185

2.1. Introduzione 185

2.2. Procedure di accesso agli aiuti 189

2.3. L’Unità valutativa geriatrica (UVG) 190

2.4. Percorsi di assistenza e tutela dell’anziano 190

2.5. Interventi non residenziali 190

2.6. Interventi residenziali 191

2.7. Metodi di valutazione nell’invecchiamento 193

3. Persone con disabilità 193

3.1. Introduzione all’ICF e la sua struttura 194

3.2. Il contesto italiano e Legge 104/1992 196

3.3. Distinzione tra menomazione, disabilità e handicap 197 3.4. Interventi a tutela delle per persone con disabilità 198

4. Servizi per la domiciliarità 199

4.1. Centri diurni 199

4.2. Gli interventi erogati a domicilio e di supporto alla famiglia 199

4.3. Gli Interventi di Sostegno Economico 200

4.4. Gli interventi di sollievo 201

5. I servizi residenziali 201

5.1. Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) 202

5.2. Le comunità alloggio 202

5.3. I sevizi di autonomia 202

5.4. Gruppi Appartamento 202

6. I servizi di integrazione scolastica e sociale (SISS) 203 6.1. Il Servizio di integrazione lavorativa (SIL) 203 7. Settore penale-penitenziario degli adulti 204 7.1. L’assistente sociale nel settore penitenziario degli adulti e il

contesto legislativo 205

7.2. Attività del servizio sociale nel settore penale penitenziario

degli adulti 207

7.3. Indagini sociali 208

7.4. Gestione delle misure alternative 209

7.5. Collaborazione con gli istituti penitenziari 210

(5)

SOMMARIO IX

PARTE III

METODOLOGIE DI INDAGINE SOCIALE

C

APITOLO

1

LA RICERCA IN AMBITO SOCIALE

Premessa 213

1. Approcci epistemologici 213

1.1. (Neo) Positivismo e Interpretativismo 213

2. Le fasi della ricerca 214

3. Il disegno della ricerca: qualitativo vs quantitativo 215

4. Le variabili 216

5. Il campionamento 217

6. Attendibilità e validità della ricerca 219

C

APITOLO

2

LE TECNICHE QUANTITATIVE

Premessa 222

1. L’inchiesta campionaria o la survey 222

1.1. Attendibilità delle risposte a un’intervista o a un questionario 223

1.2. La formulazione delle domande 224

1.3. Tipologia di domande 225

1.4. Modalità di rilevazione: intervista faccia a faccia, telefonica e

l’autocompilazione 226

1.5. Lo scaling 227

2. L’inchiesta sperimentale 229

2.1. L’esperimento in laboratorio 230

2.2. Il consenso informato 230

2.3. La fase di debriefing 231

2.4. Il disegno randomizzato controllato 231

2.5. Il disegno quasi sperimentale 232

3. Il sondaggio 232

CAP III

LE TECNICHE QUALITATIVE

Premessa 234

1. Il disegno qualitativo 234

1.1. La documentazione e la ricerca di sfondo 235

2. L’osservazione 235

(6)

X SOMMARIO

2.1. L’osservazione scientifica 235

2.2. L’osservazione “partecipante” 236

2.3. Le annotazioni di campo 237

3. L’intervista qualitativa 237

3.1. Tipologie di intervista 237

3.2. L’intervista focalizzata 238

3.3. Il focus group 238

3.4. Interlocutori dell’intervista 239

3.5. Vantaggi e svantaggi dell’intervista 240

4. Il metodo etnografico 241

4.1. Il ruolo dei partecipanti 242

5. Le storie di vita o metodo biografico 242

PARTE IV

PROGETTAZIONE NELL’AMBITO DEL SERVIZIO SOCIALE

C

APITOLO

1

PROGETTAZIONE E PIANIFICAZIONE SOCIALE

Premessa 247

1. Progettare nel sociale 247

1.1. La pianificazione sociale 248

1.2. La programmazione 248

1.3. La progettazione 248

2. Teorie sulla pianificazione sociale 249

2.1. L’approccio struttural-funzionalista 249

2.2. L’ottica conflittualista 249

2.3. Il modello razionalistico-aprioristico e il modello incrementale 249

2.4. L’approccio pragmatico per obiettivi 250

C

APITOLO

2

LA STESURA DEL PROGETTO

Premessa 251

1. Cos’è un progetto 251

1.1. Definizione di progetto 251

1.2. Caratteristiche del progetto 251

1.3. Il modello Project Cycle Management (PCM) 252

(7)

SOMMARIO XI

1.4. Un progetto di “successo” 253

1.5. Le fasi del ciclo di vita di un progetto 254

2. La struttura del progetto 256

2.1. Definizione e analisi del problema 256

2.2. Le finalità 257

2.3. Gli obiettivi 257

2.4. Beneficiari dell’intervento o popolazione target 260

2.5. Le attività e le risorse 260

2.6. La struttura organizzativa 265

2.7. La valutazione del progetto 265

3. Il modello community-based 269

3.1. Concezione di salute 269

3.2. Assunti teorici di base 270

3.3. I livelli di intervento 272

3.4. L’empowerment 273

3.5. Il Sostegno Sociale 274

3.6. Azioni professionali di “comunità” 276

3.7. I gruppi self-help o di auto-aiuto 277

3.8. L’analisi di comunità 279

3.9. Il lavoro di rete 281

C

APITOLO

3

LA PROGETTAZIONE INDIVIDUALIZZATA

Premessa 283

1. L’ICF (La Classificazione Internazionale del Funzionamento, della

Disabilità e della Salute) 283

1.1. La nascita dell’ICF 283

1.2. La concettualizzazione di funzionamento e di disabilità 284

1.3. Utilità e scopi dell’ICF 285

1.4. La struttura dell’ICF 285

1.5. La codifica dell’ICF 287

1.6. I qualificatori 288

1.7. La diagnosi funzionale e la stesura del PEI 289 2. Il PEI (Piano Educativo Individualizzato) 289

2.1. Cosa contiene il PEI 290

2.2. Struttura generale del PEI 290

2.3. Il PEI nelle comunità residenziali per minori 292

2.4. Obiettivi del PEI in comunità 293

3. Il Progetto Quadro 293

3.1. Raccomandazioni per la stesura 294

4. Il PDP (Piano Didattico Personalizzato) 295

(8)

XII SOMMARIO

PARTE V

LEGISLAZIONE SOCIALE E SOCIO-SANITARIA C

APITOLO

1

LEGISLAZIONE SOCIALE

1. La legislazione sociale: nozione. 299

2. Autonomia e modelli della legislazione sociale. 299

2.1. L’insieme “legislazione sociale”. 299

3. Le fonti della legislazione sociale. 300

3.1. Le fonti di diritto internazionale e sovranazionale. 300

3.2. Le fonti nazionali. 301

3.3. Le fonti regionali. 302

3.4. La contrattazione collettiva. 302

4. I principi costituzionali. 303

5. I soggetti della legislazione sociale. 303

5.1. Il CNEL. 303

5.2. Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali. 305

5.3. Gli istituti di assicurazione sociale. 305

5.4. I privati.

C

APITOLO

2

SERVIZI SOCIALI E INTERVENTI SOCIO-SANITARI

Sezione I

1. Il fondamento giuridico dell’assistenza sociale. 307 2. Il sistema integrato: interventi e servizi sociali. 307 3. L’organizzazione dell’assistenza sociale: il principio di sussidiarietà

e i rapporti tra Stato ed altri soggetti pubblici e privati. 308 4. I soggetti pubblici dell’assistenza: competenze. 308

4.1. Le competenze dello Stato. 308

4.2. Le competenze delle Regioni e dei Comuni. 308

5. Il terzo settore. 308

5.1. La riforma del terzo settore. 309

5.2. La nuova disciplina del terzo settore: il d.lgs. n. 117/2017. 310 5.3. Il Registro unico nazionale del terzo settore. 310

5.4. Alcuni enti del terzo settore. 311

5.5. Le imprese sociali, le cooperative sociali e le società di mutuo

soccorso. 311

5.6. Gli organismi per la promozione ed il sostegno degli enti del terzo settore: la Fondazione Italia Sociale e l’Organismo

nazionale di controllo. 312

(9)

SOMMARIO XIII

5.7. Il servizio civile universale. 313

5.8. Il cinque per mille. 313

6. Il coordinamento e la programmazione dei servizi sociali e il Piano sociale nazionale 2018-2020: premessa. 315 6.1. La Rete della protezione e dell’inclusione sociale. I Piani di pro-

grammazione: la l. n. 328/2000. 315

6.2. Il Piano sociale nazionale 2018-2020. 316

7. La Carta dei servizi sociali. 316

7.1. I titoli per acquistarli. 317

7.2. I c.d. voucher. 317

8. Il sistema informativo unitario dei servizi sociali. 318 9. Il servizio sociale professionale e il segretariato sociale. 319 10. Il sostegno delle responsabilità familiari e le politiche per la

famiglia. 320

10.1. La legge di bilancio 2020. 320

10.2. Gli interventi prioritari: la l. n. 328/2000. 321 10.3. L’Osservatorio nazionale sulla famiglia. 321 10.4. Gli asili nido e i servizi per l’infanzia. 322 11. Le politiche contro la povertà: il Piano povertà 2018-2020. 322 11.1. Gli interventi contro la povertà e l’esclusione sociale. 323 11.2. Le Politiche Europee di contrasto alla povertà. 323

11.3. Soglie di povertà 324

11.4. Il contrasto alla povertà: gli interventi sociali. 324 Sezione II

1. Il finanziamento delle politiche sociali e il Fondo nazionale per le politiche sociali. Il Fondo sociale europeo e i piani operativi

(PON e POR). 325

2. Il Fondo per le non autosufficienze e il Fondo povertà. 328 2.1. Il Fondo da ripartire per l’introduzione del reddito di cittadinanza. 328

3. L’ISEE. 329

3.1. Funzione e tipologie. 329

3.2. Modalità di calcolo. 330

3.3. Nucleo familiare. 331

Sezione III

1. I destinatari degli interventi e dei servizi sociali. 331

2. I grandi invalidi del lavoro. 331

3. Gli interventi per le persone disabili. 332

3.1. L’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con

disabilità. 332

3.2. L’assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare: la legge n. 112/2016, c.d. “Dopo di noi”. 333 3.3. Permessi e congedi per i soggetti con handicap e per coloro che 335

(10)

XIV SOMMARIO

li assistono.

3.4. L’accertamento della disabilità. 336

4. Le prestazioni economiche a favore degli invalidi civili. 337 4.1. Il riconoscimento dell’invalidità civile. 339

4.2. I sordi. 339

4.3. I ciechi civili. 339

4.4. I sordociechi. 340

5. L’assegno sociale agli ultrasessantacinquenni privi di reddito. 340

6. Le misure a sostegno delle famiglie. 341

6.1. La carta della famiglia. 341

6.2. L’assegno di natalità (il c.d. bonus bebè). 342 6.3. Il premio alla nascita (il c.d. bonus mamme domani). 342

6.4. Il c.d. bonus asilo nido. 343

6.5. L’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli. 343

6.6. L’assegno di maternità di base. 344

6.7. L’assegno di maternità per lavori atipici e discontinui. 344 7. Le misure di contrasto alla povertà: il reddito e la pensione di

cittadinanza. 344

7.1. Il reddito minimo di inserimento e il Sostegno per l’Inclusione

Attiva. 344

7.2. Il Reddito di inclusione e il Reddito e la Pensione di cittadinanza. 344 7.3. Il Reddito di cittadinanza come misura di contrasto alla povertà. 345 7.4. Il Patto per l’inclusione sociale e la valutazione multidimensionale. 347 7.5. La pensione di cittadinanza come misura di contrasto alla

povertà delle persone anziane. 348

C

APITOLO

3

LA TUTELA SOCIALE DEL LAVORO

Sezione I

1. Il diritto del lavoro: nozione. 349

2. La normativa del diritto del lavoro: il jobs act. 350 Sezione II

1. Il lavoro. Il benessere organizzativo. 351

2. La motivazione al lavoro. 352

3. L’orientamento professionale. 352

4. La selezione del personale. 352

5. L’adattamento al lavoro. 352

5.1. I nuovi problemi: il mobbing. 352

5.2. Il mobbing: discendete; ascendente; orizzontale. 353 5.3. La tutela del lavoratore in caso di mobbing. 354

(11)

SOMMARIO XV

6. La fatica e lo sforzo. 356

6.1. La fatica mentale. 356

6.2. La saturazione psicologica. 356

6.3. Il carico mentale. 356

6.4. Il clima aziendale. 356

Sezione III

1. L’attuale sistema di incontro tra domanda e offerta di lavoro. 356

1.1. Il collocamento della manodopera. 356

1.2. Le riforme del collocamento. 357

1.3. L’Anpal. 358

2. Le modalità di assunzione dei lavoratori. 358

2.1. Le assunzioni incentivate. 358

3. La somministrazione di lavoro. 362

3.1. Il contratto di somministrazione: nozione e caratteristiche. 363 3.2. Il divieto di ricorso alla somministrazione. 364 4. Le tutele dei lavoratori sul mercato e nel rapporto di lavoro. 364

Sezione IV

1. Le misure di politica attiva del lavoro. 367

1.1. L’organizzazione delle politiche attive. 367

1.2. I servizi per il lavoro. 368

1.3. Il Reddito di cittadinanza. 368

2. Il Sistema informativo unitario delle politiche del lavoro. 369 3. Il collocamento mirato dei disabili e le misure per l’occupazione

dei lavoratori disabili. 370

3.1. Il principio del collocamento mirato. 370

3.2. I beneficiari dei servizi e le condizioni di disabilità. 370 3.3. I datori di lavoro soggetti all’obbligo di assunzione e le quote di

riserva. 370

3.4. Svolgimento del rapporto di lavoro. 371

3.5. Lo strumento della convenzione per l’inserimento lavorativo dei

disabili. 372

3.6. Le misure per il reinserimento e l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro: il c.d. correttivo al Jobs Act. 372 3.7. Le deroghe all’assunzione dei lavoratori disabili. 373

4. L’occupazione dei lavoratori stranieri. 373

4.1. Principi generali. 373

4.2. Le sanzioni per l’occupazione di stranieri irregolari. 374

5. La tutela del lavoro femminile. 375

5.1. Il codice delle pari opportunità. 376

5.2. La tutela differenziata e le azioni positive. 377 5.3. La conciliazione dei tempi di lavoro con i tempi di vita. 378 5.4. Il congedo per le donne vittime di violenza di genere. 378

(12)

XVI SOMMARIO

5.5. Le forme di sostegno per i genitori che lavorano. 378 Sezione V

1. Gli ammortizzatori sociali. 380

1.1. Principi generali ed evoluzione normativa. 380 2. Le integrazioni salariali: la cassa integrazione guadagni. Nozione

e finalità. 382

2.1. L’intervento ordinario di integrazione salariale. 382 2.2. L’intervento straordinario di integrazione salariale. 384

3. I fondi di solidarietà. 387

4. I contratti di solidarietà. 389

4.1. I contratti di solidarietà difensiva. 389

4.2. I contratti di solidarietà espansiva. 389

5. Il contratto di espansione. 390

5.1. La nuova prestazione dell’assicurazione sociale per l’impiego. 390 6. Gli interventi per l’assistenza alla ricerca di impiego. 390 6.1. Verso un nuovo sistema di protezione sociale: l’assistenza sul

mercato del lavoro. 390

6.2. La ricollocazione: il patto di servizio personalizzato. 395 6.3. Il sistema sanzionatorio a carico dei lavoratori disoccupati

inadempienti. 395

C

APITOLO

4

LE ASSICURAZIONI SOCIALI

Sezione I

1. La previdenza sociale. 399

2. Il rapporto giuridico previdenziale. 399

2.1. Gli erogatori delle prestazioni. 399

2.2. Gli obbligati alla contribuzione. 400

2.3. I protetti o beneficiari delle prestazioni. 400

3. L’oggetto del rapporto previdenziale. 400

3.1. I rischi professionali. 401

3.2. I rischi non professionali. 401

4. L’organizzazione della tutela: il rapporto previdenziale. 401 4.1. La tipologia delle prestazioni previdenziali. 401

5. La contribuzione. 401

5.1. Natura giuridica e tipologie di contributi. 402

5.2. L’obbligatorietà della contribuzione. 402

5.3. La misura della contribuzione: l’aliquota contributiva. 402 5.4. La prescrizione dei contributi previdenziali. 403 5.5. Il principio di automaticità delle prestazioni previdenziali. 404 6. La gestione finanziaria degli enti previdenziali: il rapporto tra 404

(13)

SOMMARIO XVII

contributi e prestazioni.

7. Le riforme del sistema pensionistico. 405

7.1. La c.d. riforma Amato (d.lgs. n. 503/1992). 405

7.2. La c.d. riforma Dini (l. n. 335/1995). 405

7.3. La c.d. riforma Prodi (l. 449/1997). 405

7.4. La c.d. riforma Maroni (l. n. 243/2004). 405 7.5. Il c.d. Protocollo welfare (l. n. 247/2007). 406

7.6. La manovra economica del 2010. 406

7.7. La manovra economica del 2011 e la legge di stabilità del 2012. 406 8. La c.d. riforma Fornero (d.l. n. 201/2011, conv. in l. n. 214/2011). 406 9. Gli ultimi interventi sul sistema pensionistico. La riforma delle

pensioni del 2019 (d.l. n. 4/2019, conv. in l. n. 26/2019). 407 9.1. Le misure in materia previdenziale delle leggi di bilancio del 2017

e del 2018. 407

9.2. La riforma del sistema pensionistico nel decreto pensioni del 2019 (d.l. . 4/2019, conv. in l. n. 26/2019). 407

10. Il calcolo delle pensioni. 407

10.1. I diversi sistemi di calcolo. 408

10.2. Il sistema misto o pro rata. 408

11. I trattamenti pensionistici. 409

11.1. La c.d. pensione di vecchiaia e l’adeguamento alla speranza di

vita. 409

11.2. La c.d. pensione anticipata (ordinaria, contributiva e quota 100). 412 11.3. Le pensioni di invalidità e di inabilità. 413

11.4. I trattamenti in favore dei superstiti. 414

12. Trattamenti minimi e integrazione delle pensioni, perequazione e

cumulo. 415

12.1. Trattamento minimo della pensione. L’integrazione della

pensione: lo stato di bisogno. 416

12.2. Maggiorazione sociale (l. n. 544/1988). 416

12.3. La somma aggiuntiva c.d. una tantum (l. n. 127/2007). 416

12.4. Importo aggiuntivo (l.n. 388/2000). 417

12.5. Incremento delle pensioni in favore di soggetti disagiati (l.n.

448/2001). 417

12.6. Perequazione automatica delle pensioni. 417

12.7. La riduzione delle c.d. pensioni d’oro. Il cumulo di solidarietà. 418

12.8. Il cumulo tra più pensioni. 419

12.9. Il cumulo tra pensione e redditi. 419

13. La tutela previdenziale della famiglia. 420

13.1. L’assegno per il nucleo familiare. 420

13.2. Gli assegni per il nucleo familiare per gli iscritti alla gestione

separata INPS. 420

(14)

XVIII SOMMARIO

13.3. L’erogazione dell’assegno e le nuove modalità di presentazione

della domanda per il 2019. 421

14. Il Fondo di previdenza per le persone che svolgono lavori di cura

non retribuiti (c.d. Fondo casalinghe). 421

15. La previdenza complementare. 421

15.1. La disciplina. 422

15.2. Le modalità di adesione alla previdenza complementare. 422 15.3. Le prestazioni erogate dai fondi pensione. 422

Sezione II

1. L’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie

professionali. 423

2. Origine e fondamento dell’assicurazione. 423

1.1. Disciplina normativa. 424

2. Funzione e fondamento dell’assicurazione. 424 2.1. I presupposti del rapporto assicurativo. 424

2.2. I beneficiari. 425

3. L’oggetto dell’assicurazione: l’infortunio sul lavoro. 425

3.1. L’infortunio indennizzabile. 425

3.2. L’Infortunio in itinere. 426

4. La malattia professionale. 426

4.1. Le malattie tabellate. 427

4.2. Le malattie non tabellate (sistema misto). 427

4.3. Profilo probatorio. 428

5. Le prestazioni. 428

5.1. Gli adempimenti del lavoratore e del datore di lavoro. 428

5.2. Prestazioni sanitarie e cure termali. 429

5.3. Prestazioni economiche. 429

5.4. Le prestazioni economiche secondo il criterio del danno

biologico. 430

6. L’assegno continuativo mensile ai superstiti, di incollocabilità e di

assistenza personale continuativa. 430

6.1. La responsabilità del datore di lavoro per l’infortunio o la malattia

professionale. 431

6.2. Il Fondo di sostegno per le famiglie delle vittime dei gravi

infortuni sul lavoro. 431

6.3. Il Fondo per le vittime dell’amianto. 432

6.4. L’assicurazione contro malattie e lesioni causate da raggi X e

sostanze radioattive. 432

6.5. L’assicurazione contro gli infortuni domestici. 432

(15)

SOMMARIO XIX

C

APITOLO

5

LA VIGILANZA IN MATERIA DI LEGISLAZIONE SOCIALE

1. L’attività di vigilanza e criteri ispiratori della riforma. 435 2. Le funzioni di vigilanza dell’Ispettorato nazionale del lavoro. 435 3. Gli strumenti dell’attività di vigilanza. 436

3.1. L’interpello. 436

3.2. L’ispezione. 437

3.3. Le disposizioni. 437

3.4. La conciliazione monocratica. 437

3.5. La diffida accertativa per crediti patrimoniali. 437

3.6. La prescrizione. 438

4. Le misure per prevenire e reprimere il lavoro nero. Il Libro unico

del lavoro. 438

4.1. La maxisanzione amministrativa in caso di lavoro nero. 439 4.2. Il provvedimento di sospensione dei lavoratori. 439

C

APITOLO

6

LEGISLAZIONE SANITARIA.
IN SPECIE, I SERVIZI SOCIO-SANITARI

Sezione I

1. Il diritto alla salute: caratteri essenziali. 440 2. Il Servizio Sanitario Nazionale: premessa. 441

2.1. Le origini. 442

2.2. La crisi del modello originale. 443

2.3. La prima riforma del SSN. 444

2.4. La seconda riforma del SSN. 446

2.5. Il periodo successivo. 447

3. L’Unità Sanitaria Locale: origine e qualificazione. 448 3.1. L’Unità Sanitaria Locale: l’organizzazione. 449 4. Gli organi dell’Azienda sanitaria locale. 451

4.1. Il direttore generale. 452

4.2. Il direttore amministrativo e il direttore sanitario. 455 4.3. Incompatibilità e ineleggibilità alle cariche di direttore

(generale, amministrativo, sanitario). 456

4.4. Il collegio dei sanitari. 457

4.5. Il collegio dei revisori. 457

4.6. Il collegio di direzione. 457

5. L’organizzazione dell’Azienda sanitaria locale. 458

5.1. I distretti sanitari. 458

(16)

XX SOMMARIO

5.2. I dipartimenti di prevenzione. 459

5.3. I presidi ospedalieri. 460

6. Le Aziende ospedaliere: origine ed evoluzione. 460

6.1. Le Aziende ospedaliere universitarie. 462

6.2. Il Regolamento standard di cui al d.m. n. 70/2015. 463

7. Il Piano Sanitario Nazionale. 464

7.1. Il Piano Sanitario Regionale. 467

7.2. Il Piano attuativo locale. 467

8. I livelli essenziali di assistenza sanitaria (LEA). 468

8.1. Evoluzione storica. 468

8.2. Le prestazioni garantite dal SSN. 470

8.3. Gli ambiti operativi dei LEA. 472

9. L’integrazione socio-sanitaria. 473

10. I servizi farmaceutici: premessa. 473

10.1. I servizi farmaceutici. 474

11. La fruizione dei servizi sanitari. 475

11.1. Gli assistiti. 475

11.2. Il Sistema tessera sanitaria. 476

11.3. La tessera sanitaria. 476

11.4. La ricetta elettronica. 477

11.5. Il fascicolo sanitario elettronico. 478

12. Il Patto per la salute. 478

12.1. La maratona per la salute. 478

12.2. I vincoli stabili dalla legge di bilancio 2019. 478 Sezione II

1. L’assistente sociale. 479

1.1. I caratteri. 480

1.2. La l. n. 2/2018: il riordino delle professioni sanitarie. 481

2. Le prestazioni sanitarie. 481

2.1. Gli interventi preventivi. 481

2.2. La profilassi preventiva: le vaccinazioni. 482 2.3. La l. n. 119/2017: le vaccinazioni obbligatorie. 482 3. La salute mentale. Il trattamento sanitario obbligatorio. 482

4. Hiv/aids e assistenza sanitaria. 483

5. L’assistenza ai disabili. 483

6. La l. n. 104/1992. Inserimento e integrazione sociale. 485

7. La tutela della maternità. 485

7.1. Il consultorio. 485

7.2. L’interruzione volontaria di gravidanza. 486

8. L’assistenza agli anziani. 486

9. L’assistenza agli stranieri: regolari, irregolari, minori. 487

10. L’assistenza ai malati terminali. 488

(17)

SOMMARIO XXI

10.1. Le cure palliative. 488

10.2. Hospice. 489

11. I malati celiaci. 489

PARTE VI

ELEMENTI DI DIRITTO COSTITUZIONALE

C

APITOLO

1

L’ORDINAMENTO GIURIDICO

1. L’ordinamento giuridico: definizione, caratteri e criteri di

classificazione. 493

2. Le norme giuridiche. 494

C

APITOLO

2

GLI ELEMENTI COSTITUTIVI DELLO STATO

1. Lo Stato. 495

2. Il popolo. 496

3. Il territorio. 499

4. La sovranità. 500

C

APITOLO

3

FORME DI STATO E FORME DI GOVERNO

1. Le forme di Stato. 501

2. Le forme di governo. 505

3. Il modello italiano. 506

C

APITOLO

4

L’ORDINAMENTO COSTITUZIONALE ITALIANO

1. La Costituzione. 508

2. L’ordinamento costituzionale italiano. 508

C

APITOLO

5 LE FONTI DEL DIRITTO

1. Le fonti del diritto 512

2. Norma e disposizione. 512

3. Il sistema delle fonti nel diritto italiano. 513

(18)

XXII SOMMARIO

4. Le fonti primarie. 514

4.1. Le fonti rinforzate e atipiche. 517

4.2. Il principio di legalità e la riserva di legge. 517

5. Le fonti secondarie. 518

6. Le fonti-fatto. 519

7. Le fonti dell’Unione Europea. 520

C

APITOLO

6 DIRITTI E LIBERTÀ

1. Libertà e diritti costituzionalmente garantiti. 523

2. I principi fondamentali. 523

3. I rapporti civili. 527

3.1. La libertà personale. 528

3.2. La libertà di domicilio. 530

3.3. La libertà e la segretezza della corrispondenza. 531

3.4. La libertà di circolazione. 531

3.5. La libertà di riunione. 532

3.6. La libertà di associazione. 532

3.7. La libertà religiosa. 533

3.8. La libertà di manifestazione del pensiero. 533 3.9. Riserva di legge per le prestazioni personali e patrimoniali. 534

3.10. Il diritto di difesa. 535

3.11. Il diritto al giudice naturale. 535

3.12. Il principio di legalità e di irretroattività in ambito penale. 535 3.13. Il divieto di estradizione per motivi politici. 536 3.14. I principi fondamentali dell’art. 27 Cost. 537 3.15. La responsabilità dei pubblici dipendenti. 537

4. I rapporti etico-sociali. 538

5. I rapporti economici. 541

5.1. La disciplina costituzionale della proprietà. 543

6. I rapporti politici. 545

6.1. L’elettorato attivo e passivo. 545

6.2. I sistemi elettorali. 548

6.3. Il nuovo sistema elettorale italiano. 549

6.4. La libertà di associazione in partiti politici. 550 6.5. Gli istituti di democrazia diretta: petizione e referendum. 551 6.6. L’accesso ai pubblici uffici e alle cariche elettive. 553

6.7. I doveri costituzionali. 553

(19)

SOMMARIO XXIII

C

APITOLO

7

L’ORDINAMENTO DELLA REPUBBLICA ITALIANA

I IL PARLAMENTO

.

556

1

.

La struttura del Parlamento: il bicameralismo

.

557 2

.

Le fonti del diritto parlamentare: i regolamenti parlamentari

.

558

3

.

Le prerogative delle Camere

.

558

4

.

L’organizzazione interna delle Camere

.

559

5

.

Lo status di parlamentare

.

561

6

.

Le funzioni del Parlamento

.

562

6.1

.

La funzione legislativa

.

562

6.1.1

.

Il procedimento di formazione delle leggi ordinarie

.

562 6.1.2

.

Il procedimento di formazione delle leggi costituzionali

.

565

6.2

.

La funzione di indirizzo e controllo. 566

II IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

.

566

1

.

I poteri del Presidente della Repubblica

.

567 2

.

La controfirma e la responsabilità del Presidente della Repubblica

.

568

III IL GOVERNO

.

569

1

.

Il Presidente del Consiglio dei Ministri

.

571

2

.

Il Consiglio dei Ministri

.

573

3

.

I Ministri

.

574

4

.

Le funzioni del Governo

.

575

5

.

Gli atti con forza di legge del Governo: decreti legislativi e

decreti-legge

.

576

6

.

La potestà regolamentare e le tipologie di regolamenti

dell’Esecutivo

.

580

IV LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

.

582

1

.

I principi costituzionali

.

582

2

.

L’organizzazione della pubblica amministrazione

.

586 2.1

.

L’apparato amministrativo centrale dello Stato

.

586 2.2

.

L’amministrazione periferica dello Stato

.

588

3

.

Gli enti pubblici

.

589

V LA MAGISTRATURA

.

591

1

.

La funzione giurisdizionale: giurisdizione ordinaria e giurisdizioni

speciali

.

591

2

.

L’autonomia e l’indipendenza della magistratura. 593

3

.

Il giusto processo

.

595

4

.

Il Consiglio Superiore della Magistratura

.

596

VI LA CORTE COSTITUZIONALE

.

596

(20)

XXIV SOMMARIO

1

.

La giustizia costituzionale

.

596

2

.

Le attribuzioni della Corte costituzionale

.

599 3

.

Il giudizio di legittimità costituzionale

.

599 3.1

.

Il giudizio di legittimità in via incidentale

.

600 3.2

.

Il giudizio di legittimità in via principale

.

602 4

.

Le pronunce della Corte Costituzionale

.

602 5

.

Il giudizio sui conflitti di attribuzione tra poteri dello Stato e tra

Stato e Regioni

.

606

6

.

Il giudizio sulle accuse nei confronti del Presidente della

Repubblica

.

608

7

.

Il giudizio sull’ammissibilità del referendum

.

609

VII GLI ORGANI AUSILIARI

.

610

1

.

Il Consiglio di Stato

.

610

2

.

La Corte dei conti

.

611

3

.

Il CNEL

.

613

4

.

Il Consiglio supremo di difesa

.

613

PARTE VII

ELEMENTI DI DIRITTO AMMINISTRATIVO

C

APITOLO

1

ELEMENTI DI DIRITTO AMMINISTRATIVO

1. La nozione di pubblica amministrazione. 619

2. I principi che governano l’attività della Pubblica amministra-

zione. 619

2.1. Il principio di legalità. 619

2.2. Il principio di buon andamento. 620

2.3. Il principio di imparzialità della P.A. 620

2.4. I principi di pubblicità e trasparenza. 621

2.5. I principi europei. 622

2.5.1. Il principio del legittimo affidamento. 622

2.5.2. Il principio di proporzionalità. 623

2.5.3. Il principio del giusto procedimento. 623

3. L’attività politica e l’attività amministrativa. 624

4. Gli atti politici 624

5. Gli atti di alta amministrazione. 626

6. Atti e provvedimenti amministrativi. Cenni. 626

(21)

SOMMARIO XXV

C

APITOLO

2

LE SITUAZIONI GIURIDICHE SOGGETTIVE

1. Le situazioni giuridiche soggettive nel nostro ordinamento. 628

2. Il diritto soggettivo. 629

3. L’interesse legittimo. 629

4. La tutela delle posizioni giuridiche soggettive. 630

5. Interessi semplici e interessi di fatto. 631

6. Interessi collettivi e interessi diffusi. 632

7. L’azione di classe (class action). 633

7.1. La class action contro la Pubblica Amministrazione. 634

C

APITOLO

3

L’AMMINISTRAZIONE IN SENSO SOGGETTIVO

1. Modello costituzionale. 636

2. L’organizzazione amministrativa statale: il pluralismo della P.A. 636

3. Il modello ministeriale 637

4. Il modello dell’ente pubblico 639

5. Il modello dell’Autorità amministrativa indipendente 639 6. Il modello delle società a partecipazione pubblica 641

6.1. Natura giuridica 641

6.2. La disciplina recata dal T.U. società partecipate (d.lgs. n.

175/2016) 641

7. I soggetti pubblici di matrice europea 642

7.1. Organismi di diritto pubblico 643

7.2. Imprese pubbliche 643

7.3. Soggetti in house 643

C

APITOLO

4

L’AMMINISTRAZIONE IN SENSO OGGETTIVO

1. Attività amministrativa attiva, consultiva e di controllo. 645

2. L’attività discrezionale e vincolata. 646

3. Legittimità e merito dell’azione amministrativa. 647

3.1. La discrezionalità tecnica. 648

4. L’atto amministrativo. 649

5. I pareri. 650

6. Il provvedimento amministrativo. 652

6.1. Le caratteristiche del provvedimento amministrativo. 652 6.2. La forma del provvedimento amministrativo. 653

(22)

XXVI SOMMARIO

6.3. La struttura del provvedimento amministrativo. 654 6.4. La motivazione del provvedimento amministrativo. 655 6.5. L’efficacia del provvedimento amministrativo. 656

C

APITOLO

5

IL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO

1. Il procedimento amministrativo. 657

2. Le fasi del procedimento amministrativo. 658

2.1. La fase dell’iniziativa. 658

2.2. La fase istruttoria. 659

2.3. La fase decisoria. 659

2.4. La fase integrativa dell’efficacia. 659

3. I termini di conclusione del procedimento. 660 3.1. Il mancato rispetto dei termini di conclusione del

procedimento. 661

3.2. Il silenzio della P.A. 663

4. Il responsabile del procedimento. 663

5. La partecipazione al procedimento amministrativo. 664 6. La comunicazione di avvio del procedimento. 665 6.1. Le ipotesi di esonero dall’obbligo di comunicazione di avvio del

procedimento. 666

6.2. Contenuti della comunicazione di avvio del procedimento. 667 7. Intervento nel procedimento e diritti dei partecipanti. 667

8. Il preavviso di rigetto. 668

9. L’ambito di applicazione della legge sul procedimento

amministrativo. 669

C

APITOLO

6

LA PATOLOGIA DELL’ATTO

1. I profili patologici dell’atto amministrativo. 670

2. L’invalidità dell’atto amministrativo. 670

3. La nullità. 671

4. L’annullabilità. 673

5. I vizi non invalidanti. 674

6. I rimedi contro gli atti illegittimi e inopportuni: l’autotutela. 675 6.1. Il riesame con esito demolitorio: la revoca e l’annullamento

d’ufficio. 676

6.2. Il riesame con esito conservativo. 677

(23)

SOMMARIO XXVII

C

APITOLO

7

L’INFORMATIZZAZIONE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

1. L’informatizzazione delle pubbliche amministrazioni. 679

2. L’Agenda digitale. 680

3. Le strutture di governo per l’innovazione digitale. 684

4. Il Codice dell’Amministrazione Digitale. 686

5. P.A. digitale e diritti dei cittadini e imprese. 689

6. Gli strumenti della P.A. digitale. 691

6.1. In particolare: la posta elettronica certificata. 691 6.2. In particolare: la carta di identità elettronica. 693

PARTE VIII

LEGISLAZIONE DEGLI ENTI LOCALI

PREMESSA

697

C

APITOLO

1 IL COMUNE

1. Caratteri fondamentali. 698

2. Elementi costitutivi. 699

3. Le modificazioni territoriali del Comune - l’art.11 L. 8 giugno

1990, n. 142. 700

4. Circoscrizioni comunali. 703

5. Funzioni del Comune. 704

6. I servizi anagrafici. 705

6.1. L’anagrafe. 705

6.2. L’ufficiale dell’anagrafe. 705

6.3. L’anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR). 706

6.4. Servizi anagrafici. 706

6.5. Formazione e ordinamento delle schede anagrafiche 708

6.6. Il rilascio della carta d’identità. 709

6.7. I servizi statistici: il SISTAN. 709

7. Gli organi del Comune. 710

8. Figure apicali del Comune 715

8.1. La dirigenza 715

8.2. Il segretario comunale 716

8.3. Il Direttore Generale 719

(24)

XXVIII SOMMARIO

C

APITOLO

2 LA PROVINCIA

1. Definizioni. 721

2. Elementi costitutivi. 722

3. Le funzioni della Provincia. 722

4. La nuova disciplina delle province - L. 7 aprile 2014, n. 56. 722

C

APITOLO

3

LE CITTÀ METROPOLITANE E ROMA CAPITALE

1. Excursus storico. 724

2. Le nuove Città metropolitane istituite dalla L. 7 aprile 2014, n. 56. 725

3. Organi della Città metropolitana. 725

4. Lo status di «Roma capitale». 726

C

APITOLO

4

IL SISTEMA ELETTORALE DEGLI ENTI LOCALI

1. Il sistema elettorale nei Comuni – elezione del Sindaco e del

Consiglio Comunale. 728

2. Elezione degli organi della Provincia. 731

3. L’elezione degli organi della città metropolitana. 733

C

APITOLO

5

LE FORME ASSOCIATIVE

1. Premessa: l’associazione 735

2. Le Unioni di Comuni: definizioni ed Organi. 736 3. Potestà statutaria e regolamentare delle Unioni di Comuni. 736

4. Le Comunità Montane. 737

5. Le Comunità isolane o arcipelago. 741

6. Gli accordi di programma. 741

7. Le Convenzioni. 742

8. I Consorzi 743

C

APITOLO

6

LE FORME DI PARTECIPAZIONE

1. Premessa: la partecipazione come trasparenza. 746

2. Le libere forme associative. 747

3. L’azione popolare. 749

(25)

SOMMARIO XXIX

4. I referendum locali. 749

5. Il difensore civico. 750

C

APITOLO

7

AUTONOMIA STATUTARIA

1. L’autonomia statutaria: fondamento e limiti. 751

2. Il contenuto dello statuto. 752

3. Il procedimento di formazione degli Statuti. 754

C

APITOLO

8

AUTONOMIA REGOLAMENTARE

1. La potestà regolamentare degli enti locali. 755

2. I regolamenti ex art. 7 del T.U. 755

3. Profili procedurali. 757

C

APITOLO

9 I CONTROLLI

1. Tipologie di controlli. 758

2. I controlli sugli atti. 759

3. I controlli sugli organi. 762

4. Il controllo di gestione 764

C

APITOLO

10

I SERVIZI PUBBLICI LOCALI

1. Il servizio pubblico locale: definizione e fondamento normativo.

766 2. La tutela preventiva degli utenti dei servizi pubblici locali: la

Carta dei Servizi pubblici. 767

3. I servizi di rilevanza economica e i servizi privi di rilevanza

economica. 768

PARTE IX

NOZIONI DI DIRITTO CIVILE (PERSONE, FAMIGLIA E MINORI)

C

APITOLO

1

PERSONE

1. Premessa. 773

(26)

XXX SOMMARIO

2. Il soggetto di diritto: la persona fisica. 773

3. Il concetto di Status. 773

4. La capacità giuridica (nozione, rinuncia, limitazioni,

impedimenti). 774

4.1. La perdita della capacità giuridica (morte, scomparsa, assenza). 775

5. La capacità di agire. 776

5.1. Acquisto e perdita della capacità di agire. 777

6. L’incapacità legale di agire. 778

7. L’incapacità legale. Il minore. 778

7.1. L’interdizione: giudiziale e legale. 779

8. L’incapacità naturale o di fatto. 780

9. L’incapacità relativa. 781

9.1. L’emancipazione. 781

9.2. L’inabilitazione. 782

10. Gli istituti di protezione degli incapaci. 783

10.1. La responsabilità dei genitori. 783

10.2. La tutela. 783

10.3. La curatela. 784

10.4. L’amministrazione di sostegno. 784

10.4.1. Differenze con l’inabilitazione e l’interdizione. 785

10.4.2. Il c.d. testamento biologico. 786

C

APITOLO

II

LA FAMIGLIA (LEGITTIMA E DI FATTO) E LE UNIONI CIVILI

1. Il diritto di famiglia: definizione e caratteri. 787 2. I diritti nascenti dai rapporti familiari 788

3. La nozione di famiglia. 788

3.1. Il fondamento costituzionale. 789

4. La famiglia: profili psicologici. 789

4.1. La famiglia: Una “mini-società”. 790

4.2. La famiglia: il luogo di sviluppo dell’individuo. 790

4.3. Il “sistema” famiglia. 790

4.4. La famiglia: profili patologici. 790

5. La famiglia di fatto. 791

6. Le unioni civili tra persone dello stesso sesso. 792

7. Il rapporto tra genitori e figli. 793

8. La tutela contro la violenza familiare. 793

9. L’adozione. 796

9.1. L’adozione di minori. 796

(27)

SOMMARIO XXXI

10. Le altre forme di adozione: in casi particolari; internazionale; di

maggiorenni; da parte del single. 797

11. L’affidamento familiare. 799

11.1. La tutela del minore (Servizio sociale, Adozione e affidamento

temporaneo). 800

12. L’intervento della Pubblica Autorità a favore dei minori (art. 403

c.c.). 802

13. I compiti dei Servizi Sociali territoriali. 803 14. Le segnalazioni per i procedimenti civili davanti al Tribunale per

i minorenni. 804

14.1. I casi di segnalazione obbligatoria. 804

14.2. I casi di segnalazione non obbligatoria ma opportuna. 805 14.3. Modalità e contenuto della segnalazione. 805 14.4. L’iniziativa dei genitori e dei parenti. 806

C

APITOLO

3 LA TUTELA DEI MINORI

Sezione I 807

1. Premessa. 807

1.1. La tutela dei minori. 807

1.2. Il sistema scolastico. 808

1.2.2. Il diritto all’istruzione. 809

1.2.3. Il D.lgs.13 aprile 2017, n. 63. 810

1.3. Il disagio dei minori: i minori a rischio. 811

1.4. Il rapporto scuola-servizi sociali. 811

1.5. Abbandono e dispersione scolastica. 812

1.6. Il bullismo. 812

1.7. Il cyberbullismo. 813

1.7.1. La l. n. 71/2017. 814

2. I minori e il lavoro. 814

2.1. La normativa protettiva. 814

2.2. I requisiti (età e istruzione) per l’ammissione al lavoro dei

minori. 815

2.3. La tutela del minore lavoratore (integrità psico-fisica e attività vietate). Il lavoro nel mondo dello spettacolo del minore infra-

quattordicenne. 815

2.4. Il rapporto di lavoro. 816

2.5. La tutela di cui all’art. 2126 c.c. 816

3. L’apprendistato: nozione. 816

3.1. Il contratto di apprendistato. 817

3.2. I tipi contrattuali. 818

(28)

XXXII SOMMARIO

3.3. Il rapporto di lavoro. 818

Sezione II 819

1. La salute: premessa. 819

1.1. Il diritto alla salute del minore. 819

2. I diritti del minore malato. 820

3. L’assistenza al minore sottoposto a provvedimenti dell’autorità giudiziaria: le Linee di indirizzo per l’assistenza ai minori sottoposti a provvedimento dell’Autorità Giudiziaria. 821

Sezione III 823

1. L’assistenza ai minori stranieri. 823

2. La tutela dei minori non accompagnati. La legge n. 47/2017. 824 2.1. L’accoglienza dei minori non accompagnati. 827 3. Gli Enti competenti in materia di minori non accompagnati. 829 3.1. La Consulta per i problemi degli stranieri immigrati e delle loro

famiglie. 830

3.2. La Direzione generale dell’Immigrazione e delle politiche di

integrazione. 831

3.3. L’Organismo centrale di raccordo (OCR) per la protezione dei

minori comunitari non accompagnati. 831

3.4. Il Mediatore culturale. 831

3.5. Il Servizio centrale. 832

C

APITOLO

4

L’ORGANIZZAZIONE GIUDIZIARIA

Sezione I 833

1. La Giustizia minorile. 833

2. Il Tribunale per i minorenni. Caretti e funzioni. 833

2.1. Il giudice tutelare: poteri e funzioni. 834

3. La procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni. 836

3.1. Il pubblico ministero. 836

4. Il Procuratore Generale. 837

4.1. La Corte di Appello - sezione specializzata per i minorenni. 838 5. Il Tribunale di sorveglianza per i minorenni. 838

6. La Polizia giudiziaria. 838

7. I Servizi minorili. 839

7.1. Gli Uffici di Servizio Sociale per i minorenni. 839

7.2. I Servizi minorili residenziali. 839

7.3. I Centri diurni polifunzionali. 840

Sezione II 840

1. L’Ordinamento penitenziario minorile. 840

2. Il Servizio sociale e l’assistenza. 841

(29)

SOMMARIO XXXIII

PARTE X

NOZIONI DI DIRITTO PENALE

C

APITOLO

1

ORGANIZZAZIONE GIUDIZIARIA MINORILE

1. Il Tribunale per i minorenni. 845

1.1. Cenni storici. 845

1.2. Il Tribunale per i minorenni in sede civile. Funzioni e

competenze. 846

2. Il Giudice tutelare. 847

2.1. Rapporti tra Giudice tutelare e Servizi minorili. 849 3. Il Tribunale per i minorenni in sede penale. 849 4. La Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni. 850 5. Il Pubblico Ministero presso il Tribunale per i minorenni, il

Procuratore generale presso la Corte di appello e le Sezioni di

Corte di appello per i minorenni. 851

6. La Magistratura di sorveglianza minorile. 852

7. La Polizia giudiziaria. 853

8. I Servizi minorili. 854

8.1. I Servizi Sociali. 854

8.2. Le funzioni dei Servizi Sociali. 854

9. Il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di comunità. 855

C

APITOLO

2

MINORI E DIRITTO PENALE SOSTANZIALE

1. Il principio di colpevolezza. 857

2. L’imputabilità. 857

2.1. Nozione, fondamento e rapporti con la colpevolezza. 857 3. Le cause di esclusione o di diminuzione dell’imputabilità. La

minore età. 858

3.1. La minore età. 858

3.2. Infermità e minore età. 859

4. La tutela penale dei minori: delitti contro la famiglia e delitti

sessuali contro minorenni. 860

4.1. La Convenzione di Lanzarote e la l. 1° ottobre 2012, n. 172. 860

4.2. I delitti contro la famiglia. 861

4.2.1. Violazione degli obblighi di assistenza familiare (art. 570 c.p.). 861 4.2.2. Abuso dei mezzi di correzione e disciplina (art. 571 c.p.). 862 4.2.3. Maltrattamenti in famiglia (art. 572 c.p.). 863

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