• Non ci sono risultati.

Ad Avellino fanno festa per la sconfitta della Salernitana. Cavese Reggina finisce con la rissa tra tifosi

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Ad Avellino fanno festa per la sconfitta della Salernitana. Cavese Reggina finisce con la rissa tra tifosi"

Copied!
14
0
0

Testo completo

(1)

Ad Avellino fanno festa per la sconfitta della Salernitana

La sconfitta della Salernitana a Cagliari è stata oggetto di sfottò da parte dei tifosi dell’Avellino, i quali hanno esposto uno striscione nella città irpina con la scritta

“Salerno in C? E noi godiamo qui”.

Cavese – Reggina finisce con la rissa tra tifosi

Scontri a Cava dei Tirreni. La tifoseria metelliana, secondo quanto riporta il sito www.strill.it ha invaso il campo ed ha cercato il contatto con quella amaranto, presente in massa nel settore ospiti. L’intervento della Polizia, dopo alcuni momenti di tensione ha evitato il peggio. Durante gli scontri sarebbe stato fermato anche un esponente del tifo metelliano.

Al Simonetta Lamberti oltre 300 sostenitori amaranto. Tra Cavese e Reggina c’è una accesa rivalità per via del gemellaggio storico tra i tifosi calabresi e la Salernitana.

Per la gara è stata vietata, infatti, la vendita dei tagliandi ospiti ai sostenitori non residenti in Calabria, proprio per evitare l’accesso allo stadio dei sostenitori granata.

Salerno, infatti, dista solo una ventina di chilometri da Cava. La partita è iniziata in un clima di grande tensione.

(2)

Cammarota: «Siamo abituati a stare tra la gente e la gran folla ne è la dimostrazione»

Apertura di campagna elettorale, ieri pomeriggio, al Grand Hotel Salerno, del candidato sindaco al Comune Antonio Cammarota. L’avvocato ha presentando i 64 candidati ribadendo il suo progetto Salerno. Ovvero: la Città della mobilità e dell’urbanistica sociale; la Città dello Sport; la Città della Solidarietà; la Città della cultura “Noi siamo abituati a stare tra la gente, con la gente e abbiamo scelto la sala più importante e più grande di Salerno perché oggi è un bagno di folla. Noi siamo la gente”, esordisce Cammarota per poi sottolineare. “I giochi li fa la gente, li fanno i cittadini quando vanno a votare. Invenzioni giornalistiche dei giochi fatti appartengono a chi lo dice. Vedremo quali sono i giochi:

intanto i partiti nazionali presentato le loro liste nei bar;

noi invece scegliamo le mille persone del grand Hotel Salerno”. E chiosa: “Puntiamo sulla continuità della intransigenza morale e della proposta. L’opposizione non si fa con i noi, si fa con l’alternativa, e l’alternativa non si fa con la polemica sterile e il conflitto permanente, ma si fa con la proposta, con il confronto, con la cultura. Il finto centro destra, nei partiti del potere del compromesso e del calcolo più semplicemente non è centro destra ma è compromesso e calcolo”, conclude mentre i candidati al consiglio comunale, molti alla prima esperienza, prendevano posto. Entusiasti.

(3)

Iannone: «Tra Pollicino e Pulcino pio, io presento il programma»

“Ho avuto modo di visionare in questi giorni i programmi degli altri candidati e delle altre liste, sono scandalizzato dal programma presentato dal sindaco uscente, composto da una copertina e due paginette con otto generici punti, a dimostrazione che c’è un vuoto di idee. Io non parteciperò alla corrida di insulti che si sta scatenando tra Pollicino e Pulcino Pio”. Antonio Iannone, ha così presentato ieri mattina la lista dei suoi 32 candidati al consiglio comunale per le amministrative 2016, in una sala gremita del bar Canasta, deciso con il programma alla mano e al suo fianco alcuni esponenti della destra. Edmondo Cirielli, tesse le lodi del candidato sindaco: “Unico vero uomo che rappresenta l’elemento valoriale della nostra destra, quella vera. Una persona che sa come si governa, e lo fa secondo i principi e i valori della destra, gli altri probabilmente volevano solo la “pagnotta”

per sè e hanno cambiato casacca e bandiera così come va il vento”, ha sottolineato Cirielli, che affiancato da Gambino, Cuozzo e Fabbricatore hanno aperto la scena ad Antonio Iannone, che ha potuto così presentare tutti e 32 i candidati della sua lista. Cittadini che hanno a cuore la propria città e vogliono viverla nel migliore dei modi. Un programma che sa di “blu” e di mare, che sfrutta al meglio la risorsa che appartiene a Salerno e che fa sviluppare da quest’ultima tutti i punti utili alle idee programmatiche: “valide ed originali a differenza degli altri programmi”, evidenza il candidato, che ha continuato: “Continuerò a parlare con i cittadini, dei problemi della città e di ciò che Salerno ha necessità di avere, al di là della patina di propaganda di cui è stata avvolta la città. Il nostro è un programma “blue economy”, una nuova economia che valorizzi le risorse naturali, che vada a

(4)

scatenare un mare di opportunità. La prima ricchezza di una città è rappresentata dalla felicità dei cittadini. Credo che i l m a r e s i a l ’ o c c a s i o n e m a n c a t a d i v e n t i a n n i d i amministrazione di centrosinistra, credo che sul mare possiamo costruire un’economia sana, pulita e duratura, diversamente dal cemento”. Su una eventuale ricomposizione del centrodestra poi: “Vinceremo al primo turno insieme a questi cari amici che avremo al nostro fianco, non ci sarà ballottaggio, la vera destra è rappresentata da noi, ma io faccio l’in bocca al lupo a tutti i candidati”.

Trovato morto in culla a 5 mesi, tragedia a Salerno

Tragedia a Salerno. Un bimbo di cinque mesi è morto per cause ancora da accertare. A scoprire il corpo del piccolo ormai senza vita sono stati i genitori nella loro abitazione nel quartiere Mariconda. Vana la corsa al pronto soccorso del R u g g i d o v e i l p i c c o o è a r r i v a t o g i à c a d a v e r e . E ’ stata disposta l’autopsia sul corpicino del neonato anche se, con molta probabilità, potrebbe trattarsi di un caso della cosiddetta sindrome della morte in culla.

L’esame autoptico disposto dal pm di turno chiarirà le cause del decesso, mentre intanto gli accertamenti sono stati affidati alle forze dell’ordine

(5)

Le strade maestre del trombone: Joseph Alessi

Questa sera, alle ore 20, concerto finale della masterclass, svoltasi presso il museo Giovanni Palatucci di Campagna con il prestigioso maestro americano, che si esibirà da solista con il suo special brass

Di Olga Chieffi

La masterclass promossa per cinque giorni dall’Associazione Le Nuove Armonie, presieduta da Cosimo Panico, è l’evento clou della seconda edizione del Festival di Ottoni, Fire Water Brass festival, ideato dal suo Direttore Artistico, il Maestro Nicola Ferro, trombonista, compositore e arrangiatore.

L’ospitare il prestigioso trombonista Joseph Alessi, Principal Trombone della New York Philharmonic, e insegnante della Juilliard School di New York, a Campagna, nella significativa cornice del Centro Studi “Giovanni Palatucci” di Campagna è soprattutto il frutto di una forte amicizia, nata tra Cava e new York, in mezzo a coulisse, sordine e spartiti tra Nicola Ferro e Joseph Alessi, due eccellenze assolute del proprio strumento, che “vivono” in tutte le sue infinite espressioni.

Il Festival, che ad oggi ha richiamato musicisti d’elite, ovvero docenti di diversi Conservatori e “ prime parti ” dei più importanti Teatri italiani, si colloca, all’interno di quel complesso di attività che esprimono in pieno l’importanza di una programmazione lungimirante e di grande spessore artistico, per la continuazione e il completamento di una formazione musicale di carattere spiccatamente internazionale.

Moltissime le adesioni a quello che è un vero e proprio evento nazionale, esclusivo per il Sud Italia, nato dalla sinergia con la Fondazione Fossano Musica; unitamente al patrocinio del Comune di Campagna, della Provincia di Salerno, di Anbima – Regione Campania, e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Questa sera, alle ore 20,30, nella chiesa del SS.

(6)

Salvatore e Sant’Antonino, in Campagna, il M° Joseph Alessi insieme all’ “Ensemble Trombone Students ”, composto da Enzo Turrizziani, Flavio Placidi, Salvatore Cuccaro, Francesco Piersanti, Giuseppe Nuzzaco, Antonio Sabetta, Giuseppe Laino, Michele Bianco, Maurizio Tedesco, Michele Campo, Saverio Varacalli, Giuseppe D’Elia, Cosimo Panico, Antonio Vece, Vincenzo Serio, Pasquale Iannone, Giovanni Collaro, Francesco Bronzo, Donato Grillo, Rocco Angelillo, Francesco Fierro, Fabrizio Corbino, Giulio Giannini, Sebastiano Panzarella, Danilo Giampà, Giacomo Mariani, Danilo Mascaro e Vittorio Raimondo, con Nicola Ferro nelle vesti di direttore, ma che, siamo sicuri, non mancherà, di impugnare il suo trombone, darà vita al concerto finale della masterclass, che ha vissuto cinque giorni di intensissimo studio. Eterogeneo il programma che verrà aperto dall’ Olimpic Fanfare da John Williams, per le i Giochi Olimpici di Los Angeles 1984 e che sarà certamente di augurio, per quelle di Rio che ci apprestiamo a vivere. Si passerà quindi a musica originale di Nicola Ferro, “La mia Terra” una melodia evocativa su di un tappeto armonico lussureggiante che descrive il nostro Sud, si passerà poi alla colonna sonora di Gone with the wind, “Tara’s Theme” composta da Max Steiner, per proseguire con una pagina di Thom Ritter George “Aria and Dance”. Omaggio al premio oscar Ennio Morricone, con un saggio delle sue più amate colonne sonore, per poi strambare verso il jazz classico con Georgia on My Mind firmata da Hoagy Carmichael, soul spinto, slancio romantico e sensibilità per questo song datato 1930, prima di passare all’esecuzione di un’altra interessante composizione di Nicola Ferro, “Song For My Children”. Un canzoniere napoletano, che ci invierà la sirena Partenope con Napoli bone, prima di lanciare il “Vincerò” del “Nessun dorma”, di Calaf, il quale con i suoi ardimenti vocali raggiungerà il cuore del mostro Turandot. Un tradizionale popular song americano “Frankie e Johnny”, prima di chiudere la serata che sarà presentata da un altro eccellente trombonista e cantante Frank Tritto, da “Se stasera sono qui” di Luigi Tenco.

(7)

L’arte del piano Trio

Continuano le domeniche musicali a Sapri con il Nuovo Trio Parsifal ospite dell’Associazione “Antonio Vivaldi”

Di OLGA CHIEFFI

L’appuntamento festivo dell’Associazione “Antonio Vivaldi” di Sapri, è stato affidato dal direttore artistico del sodalizio culturale Vincenzo Zupi, al Nuovo Trio Parsifal. Questa sera, i riflettori dell’Auditorium “Carlo Pisacane” illumineranno alle ore 19,45 il violino di Patrizia De Carlo, il cello di Claudia Della Gatta e il pianoforte di Anna Paola Milea. La serata verrà inaugurata dal giovanile trio in Sol scoperto solo di recente composto da Claude Debussy nell’estate del 1880, quando il musicista era al servizio di Nadezda von Meck.

Il Trio, in quattro movimenti, appare convenzionale nella forma, ma possiede un grande fascino melodico. Si trovano ombre di Massenet, Franck e Fauré. I pizzicati dello scherzo ci portano nelle atmosfere dei balletti di Léo Delibes, compositore-pilastro dei corsi di lettura di partitura che Debussy aveva frequentato in quegli anni. Sebbene il Trio tenda verso una forma di contemplazione non c’è praticamente traccia del linguaggio molto personale che caratterizzerà il tardo Debussy. Si notano tuttavia degli elementi che diverranno cardine del modo di scriverevere di Debussy: il debole per le frasi di quattro battute, che verso la fine dell’ultima misura sembrano in attesa “che arrivi qualcuno a fare qualcosa” che contribuiranno a quell ‘aria di contempla zione passiva tipica del Debussy maturo. Anche l’uso delle note pedale che mettono in rilievo gli elementi decorativi e la tendenza verso modelli melodici di tipo modale che dieci anni più tardi daranno al Pelléas et Mélisande la sua caratteristica atmosfera un po’ retrò. Si continuerà con il

(8)

trio in Do Minore op.2, composto dal boemo Josef Suk, composto in prima stesura nel 1889 e ultimato due anni più tardi. Il tema principale all’apertura Allegro è espressa da una potente serie di accordi di piano contro una melodiadegli archi. Il secondo tema più lento, introdotto dal violoncello, è più lirico. Il secondo movimento è un sorprendente, Andante. Si tratta di una danza popolare rilassata ed elegante. Il tema principale per il finale, Vivace, è una danza molto originale e fortemente sincopata. Chiusura affidata al Dmitrij Sostakovic del Trio n°1 in Do minore op.8, datato 1923.In queste pagine egli coltiva i sofferti umori di un’esistenza difficile e mostrò quell’acuta vena sarcastica che gli permetteva di denunciare in modo sferzante le pesanti vessazioni, l’amaro pane quotidiano riservato dalla tirannide comunista alla società dell'”uomo nuovo”. Nella musica da camera Shostakovich trovò una delle poche ragioni di sopravvivenza: morale e intellettuale; e in essa c’è anche la sua profonda cultura e l’amore per i classici. Il Trio n.1 fu composto nei giorni del diploma di pianoforte, a diciassette anni in forma di variazione, dedicato a Tatyana Glivenko.

La camorra ieri e oggi

All’ Archivio di Stato incontro tra gli alunni del Tasso e il Procuratore della Repubblica Corrado Lembo

Di DAVIDE NAIMOLI

La camorra di ieri e quella di oggi, basandosi su documenti storici custoditi nell’Archivio di Stato di Salerno, gli studenti della scuola secondaria di primo grado Torquato Tasso hanno rappresentato un processo di camorra di un secolo fa,

(9)

riguardante i fatti accaduti nell’agro nocerino sarnese, insieme al professore Matteo D’Amico e con la partecipazione del Procuratore capo della Repubblica presso il tribunale di Salerno e Procuratore distrettuale antimafia Corrado Lembo.

Sono diversi gli aneddoti che il Capo della Procura salernitana ha raccontato ai ragazzi nel confronto che si è tenuto all’Archivio di Stato, con la partecipazione della Direttrice dell’Archivio Eugenia Granito e il dirigente scolastico Elvira Boninfante. In che modo è cambiata la camorra da ieri a oggi? Molto, secondo Corrado Lembo, che ha sottolineato la necessità di riaprire gli occhi per capire che la camorra prima era etichettata come una sorta di pizzo da pagare e considerata un atto di prepotenza, mentre oggi ha ramificazioni ampie e ha tentacoli internazionali, con diversi interessi economici e che lo Stato deve combattere e deve avere dalla sua parte i cittadini che hanno nelle proprie mani il potere del voto. “Occorre attrezzarsi con la stessa intensità con cui si è attrezzata la camorra, che dispone di enormi risorse finanziarie; noi dovremmo avere dallo Stato le risorse necessarie per combatterla e ci sono strumenti avanzati d’investigazione che abbiamo il diritto e il dovere di utilizzare per una camorra che non è più quella di una volta”, prosegue Lembo che ha voluto sensibilizzare anche le persone comuni che godono nel potere del voto: “ L’unica arma che ha il cittadino in una democrazia parlamentare è il diritto al voto e deve amministrare questo diritto con serenità e coraggio, il cittadino non è un estraneo rispetto allo Stato, ma è parte integrante di esso”. Il Procuratore capo della Repubblica ha dato un parere anche sulla serie televisiva Gomorra di Roberto Saviano che in questi giorni sta avendo molto successo e destando anche molte polemiche, dando un’immagine dell’Italia e della Campania non buona:

“Effettivamente c’è un’accentuazione dell’aspetto negativo del mondo criminale ed è bene che venga suscitato un senso di repulsione contro questo mondo che rappresenta l’anticultura per eccellenza, però accanto al messaggio inquietante occorre porre l’attenzione su un altro aspetto che ha lo scopo di dare

(10)

un segno dell’azione dello Stato e di tanti uomini e donne che si sacrificano quotidianamente e che mettono al servizio dei cittadini tutto il loro impegno, anche in assenza di risorse e questo sarebbe il giusto messaggio che può accompagnare il colpo allo stomaco che la fiction ci vuole dare”.

Conversazioni con la città:

da Duomo a Duomo

Grande successo per la conferenza dei professori Mario Alberto Pavone e Donato Salvatore al Salone dei Marmi sulle bellezze delle chiese salernitane

Di Ambra De Clemente

Gran concorso di pubblico all’evento organizzato dal Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale (DISPAC) dell’Università degli Studi di Salerno, in collaborazione con il Distretto Databenc, nella splendida cornice del Salone dei Marmi a Palazzo di Città. Ospiti della rassegna dedicata ai giovani i professori Mario Alberto Pavone e di Donato Salvatore ha come titolo: “Da Duomo a Duomo” viene introdotta da Luca Cerchiai. Una carrellata di immagini dal Rinascimento al Barocco salernitano e napoletano. Lo studio delle immagini e dei miti culturali della storia dell’arte moderna nei circuiti del Mediterraneo, collabora con il Museo della Diocesi ed il Direttore Don Luigi Aversa. Le chiese più belle di Salerno come l’Annunziata, il Duomo, la Madonna delle Grazie, la chiesa di San Pietro a Corte della Confraternita di

(11)

Santo Stefano, San Pietro in Vinculis, sono state valorizzate attraverso il ricordo dei pittori e delle tele significative.

Un interrotta continuità produttiva della Cattedrale nel passaggio da tardo gotico al Rinascimento con il sepolcro marmoreo della regina Margherita di Durazzo di Antonio Baboccio da Piperno, proviene da un convento soppresso di S.

Francesco trasformato in carcere maschile e le reliquie in argento donate dalla regina. Nel 1412 la peste colpì Salerno e la regina fuggì a Mercato san Severino, dove morì. Lo stemma degli Angioini continua con i Durazzo e Ladislao, committente dell’opera, secondo la testimonianza del secentesco Sulmonte.

Il gotico europeo invade Salerno con la policromia oggi perduta ed i confronti con il Duomo napoletano. L’arcivescovo di Salerno: Nicolò Piscicelli venne sepolto nella tomba commissionata dal nipote Ettore nel 1471, che stimola un contratto con il lombardo Jacopo della Pira con i tre rilievi che derivano dalla tradizione figurativa toscana, dopo aver lavorato alle tre fontane per la famiglia d’Aragona a Castel Nuovo e nel convento di San Francesco a Folloni, in Liguria.

Il percorso storico artistico si conclude con l’intervento di Pavone sul Duomo di Salerno. Il marchese Ruggi d’Aragona vince la gara e compra tutti i dipinti napoletani, che dona alla chiesa per la bellissima sacrestia, che ospita anche le donazioni di Sanchez de Luna. Filippo Pennino da Benevento (san Pietro a Corte) e Ricciardi da Penta legato all’ordine salernitano, autori settecenteschi. Arriviamo al 1718- 17 con l’Annunziata e Francesco Ragozzino e la cappella Mazza con disegno del San Felice pittore. Dal leonardismo e bramantismo, dagli influssi lombardi fino al tenebrismo caravaggesco, l’arte salernitana è ricca di confronti nel territorio campano ed italiano. Tra pittura, scultura e reliquie Salerno rivaleggia con Napoli. Pavone sottolinea che il Concilio di Trento interrompe le norme e segna una frattura. Il prossimo incontro con le “ Conversazioni con la città” si terrà il 24 maggio presso l’Istituto Da Vinci-Genovesi alle 16. 30 con l’intervento di Maria Passaro, Antonella Trotta, Stefania Zuliani: “Salerno contemporanea, L’arte nello spazio pubblico

(12)

della città”.

Salernitana, pesante sconfitta a Cagliari e terz’ultima posizione: ora serve il miracolo all’ultima giornata

CAGLIARI – SALERNITANA 3-0

CAGLIARI (4-3-1-2): Storari; Pisacane, Salamon, Capuano, Murru (65’ Barreca); Fossati, Di Gennaro (91’ Dessena), Deiola; Joao Pedro; Farias (63’ Sau), Giannetti. A disp.: Colombo, Cinelli, Krajnc, Tello, Balzano, Cerri. All.: Rastelli.

SALERNITANA (4-3-3): Terracciano; Colombo, Bernardini, Empereur, Rossi (74’ Oikonomidis); Moro, Pestrin, Zito (91’

F r a n c o ) ; N a l i n i ( 8 4 ’ T u i a ) , C o d a , D o n n a r u m m a . A d i s p . : S t r a k o s h a , T r e v i s a n , P o l l a c e , O d j e r , B u s , Martiniello. All.: Menichini.

ARBITRO: Sacchi di Macerata (Bottegoni-Intagliata). IV uomo: Morreale di Roma 1

MARCATORI: 57’ Salamon, 75’ Giannetti, 80’ Sau

NOTE: Ammoniti Zito, Nalini, Murru, Pestrin, Moro, Rossi, Pisacane, Giannetti. Espulso al 78’ Bernardini per gioco violento. Recupero 1’ e

di Marco De Martino

(13)

CAGLIARI. Sono ridotte al lumicino le speranze di salvezza della Salernitana dopo la netta sconfitta con il Cagliari. Ad alimentarle sono soprattutto i risultati provenienti dagli altri campi che tengono le distanze in classifica corte. Al Sant’Elia dopo un buon primo tempo i granata si sciolgono nel finale di gara, con i sardi che infliggono un severo tris (Salamon, Giannetti e Sau) che relega ora la Salernitana al terz’ultimo posto in classifica. Con il Como, venerdì sera, bisognerà vincere e sperare.

Il Cagliari parte fortissimo e dopo 2’ va vicino al gol con Deiola il quale, servito alla perfezione da Joao Pedro, manda di poco alto il pallone con un lob da pochi passi. I rossoblù premono ancora ed all’8’ Colombo, nel tentativo di anticipare Farias, tocca all’indietro impegnando Terracciano in un difficile intervento. Sul capovolgimento di fronte è però la Salernitana ad avere un’occasione capitale per portarsi in vantaggio. Salamon tocca indietro verso Storari in maniera debole, alle sue spalle sbuca Donnarumma che s’invola tutto solo davanti a Storari, prova a saltare l’ex portiere della Juve ma si allarga troppo e non riesce a concludere nella porta rimasta sguarnita. Una chance incredibile che scuote ancora di più il Cagliari, che nei minuti successivi sfiora la rete con Joao Pedro, prima di testa e poi in spaccata. A questo punto però i ritmi calano vistosamente e la prima metà di gara si spegne lentamente prima di concludersi sul risultato ad occhiali.

Come accaduto nel primo tempo, in avvio di ripresa l’occasione di platino per portare la Salernitana in vantaggio capita al 51’ sui piedi di Donnarumma ma l’attaccante, servito alla perfezione da Colombo, cicca il mancino e manda a lato tra la disperazione dei compagni di squadra. La beffa diviene ancora più grande quando Salamon al 57’ porta in vantaggio i sardi.

Ennesimo errore confezionato da Bernardini e Terracciano, che regalano un corner ai rossoblù. Sugli sviluppi Salamon prima colpisce la traversa con un colpo di testa e poi sulla

(14)

ribattuta indovina un destro imprendibile che manda il pallone all’incrocio dei pali. Passano quattro minuti e la Salernitana reclama un rigore per un contatto in area tra Joao Pedro e Pestrin, ma il direttore di gara prima ammonisce il capitano granata per simulazione e poi espelle il team manager Avallone per proteste. La Salernitana continua a spingere e ci prova al 71’ con Nalini ma il suo sinistro è bloccato senza problemi da Storari. Una illusione che presto s’infrange per il raddoppio del Cagliari. E’ il 75’ quando Joao Pedro scatta sul filo del fuorigioco e sull’uscita di Terracciano serve l’accorrente Giannetti per il più facile dei gol. Tre minuti dopo l’epilogo emblematico con il rosso diretto a Bernardini per un intervento a piedi uniti su Fossati. Il tappeto rosso è steso per il tris del Cagliari con Sau all’80’.

Riferimenti

Documenti correlati

In terms of other service to the discipline of Hepatology, Paul contributed on numerous committees including the scientific committees of the NIDDK, the AASLD Annual meeting

The potentialities of tourism as a key function to activate new forms of sustainable facilities and services, at the level of supply (involving the private and public sector) and as

In particolare si è evidenziato che il dato di efficacia degli obiettivi esclusivamente sanitari del SA raggiunge l’81%, dato praticamente identico a quello di efficacia

The aims of this paper are: (1) to present some essential WWI observations of two observed dissociative patterns in survivors of war trauma – one, a chronic condition

Durch ein Buch, eine Schrift versucht also der Sohn (und damit sind alle Söhne in Verstörung und Bernhard selbst gemeint) eine Art Autogeneration, die aber keine intakte

In un’altra opera Lemuel Gulliver, personaggio princi- pale nel libro di viaggi di Jonathan Swift, nel suo inarrestabile vagare di terra in terra pro- va la gioia sfrenata

Al di là delle esigenze di rappresentazione e comunicazione dei fenomeni storici, confluiti nei materiali in mostra permanente nel Museo della Città di Carpi, il lavoro svolto va