Europa: l’importanza del cambiamento
Annalisa Cristini
Bergamo Città d’Europa
Università di Bergamo, Sala Galeotti 4 febbraio 2019
In questa presentazione
1. Focus su Eurozona (EZ) 2. Relativamente giovane e
incompleta
3. Divergenze tra i paesi membri 4. Il ruolo della recessione
5. Prospettive
Unioni monetarie: cosa significa avere una sola moneta?
- Una sola politica monetaria unica per tutti i i paesi membri
- La politica monetaria non scompare ma è decisa congiuntamente
Importanti elementi di discontinuità con il passato
• Le decisioni non possono essere a misura di paese
• L’obiettivo prioritario è la stabilità dei prezzi
• BC indipendente
Le divergenze possono essere un problema
- Per il singolo paese che diverge dall’andamento medio dell’UM, la politica monetaria sarà poco
efficace o controproducente
- Il grado di eterogeneità strutturale e istituzionale
(regolamentazione e funzionamenti dei mercati) tra paesi aumenta il rischio di divergenze.
Eurozona e (a)simmetrie
- Sarebbe stata in grado l’EZ di crescere in modo inclusivo e assorbire le eventuali divergenze? Con quali strumenti?
- La convergenza richiesta era stata infatti solo nominale e di finanza pubblica, non reale
- Speranza che l’integrazione monetaria avrebbe favorito la convergenza reale (ma opinioni contrapposte)
Le specificità dell’eurozona
Imperfetta, cioè non completa
• Il bilancio centralizzato è solo 1% PIL dell’Unione. Non può quindi servire da strumento di politica economica
Paesi membri
• Istituzioni eterogenee
• Diverse regolamentazioni
• Multilingue/multietnici
Banca Centrale
Convergenza o divergenza?
- Verifichiamo com’è andata…
- Attenzione alla lettura …
Competitività
Divergenza pre-crisi.
La Germania recupera competitività rispetto agli altri paesi EZ.
La forbice si allarga fino
alla crisi -20
-1001020
1999q1 2001q1 2003q1 2005q1 2007q1 2009q1 2011q1 2013q1 2015q1 2017q1 2019q1
AU BE DE FR GR IT SP
Fonte:BCE
Deflatore: costi unitari del lavoro totale dell'economia
Variazione percentuale della competitività. 1999-1=100
Partite correnti
Elevato e persistente avanzo della Germania.
Parziale recupero del deficit dei paesi
mediterranei.
In passato: tasso di cambioà inflazione Oggi: deflazione internaà
disoccupazione
-15-10-50510
1999 2001 2003 2005 2007 2009 2011 2013 2015 2017
AU DE FR GR IT SP
Fonte: Eurostat
Saldo delle partite correnti in percentuale al PIL
Spread
Spread: il più noto ma non rileva nessuna divergenza
prima della crisi!
0102030
1999m1 2001m1 2003m1 2005m1 2007m1 2009m1 2011m1 2013m1 2015m1 2017m1 2019m1
AU BE FI FR GR IR IT NL PO SP
Fonte: Eurostat
Punti percentuali
Spread sui titoli pubblici decennali
Corriere della Sera , 5 maggio 1998
Qualità della vita
Molti possibili indicatori
Consumi individuali
Persone a rischio povertà e esclusione sociale
Consumi individuali
Il divario si
amplifica dalla crisi (2009 e 2012)
18,00020,00022,00024,000
1999 2001 2003 2005 2007 2009 2011 2013 2015 2017
DE EA EA12 FR IT
Fonte: Eurostat
Consumi individuali a prezzi costanti e PPA
A rischio povertà e esclusione sociale
10152025
1995 1997 1999 2001 2003 2005 2007 2009 2011 2013 2015 2017
DE EA FR IT SP
Fonte: Eurostat
Percentuale della popolazione
Persone a rischio di povertà
Il caso della
Germania mostra che l crescita e
occupazione non è sufficiente a
contenere il rischio di povertà.
Politiche del lavoro e politiche sociali
A rischio povertà e esclusione sociale
10152025
1995 1997 1999 2001 2003 2005 2007 2009 2011 2013 2015 2017
DE EA FR IR IT SP
Fonte: Eurostat
Percentuale della popolazione
Persone a rischio di povertà
10152025
1995 1997 1999 2001 2003 2005 2007 2009 2011 2013 2015 2017
DE EA FR GR IT SP
Fonte: Eurostat
Percentuale della popolazione
Persone a rischio di povertà
L’Irlanda ha ridotto la povertà.
In Grecia le politiche di austerità hanno aumentato la povertà, pur se
temporaneamente. Si poteva evitare?
Divergenze e crescita non necessariamente inclusiva
- Affinché UM funzionino le divergenze devono ridursi e non amplificarsi
- E devono esistere strumenti adeguati per fronteggiare e assorbire ‘shock asimmetrici’ evitando ripercussioni sul benessere dei cittadini
- Ad oggi questi strumenti sono insufficienti
- E al crescere delle divergenze diminuisce la volontà politica di trovare strumenti condivisi per porvi rimedio
Le divergenze in un’UM sono un problema
Alle divergenze vanno contrapposti strumenti di condivisione del rischio.
- Unione fiscale - Unione bancaria
- Unione del mercato dei capitali
Divergenze Benef ici d i es ser e pa rt e di u na UM
Condivisione del rischio
Serve maggiore integrazione
Unione fiscale: serve ad evitare che politiche restrittive in recessione e deflazione interna tramite tagli salariali siano le uniche politiche correttive possibili. Rilancerebbe la
domanda interna dell’EZ.
Unione bancaria: serve ad evitare che i governi debbano salvare le banche
Unione dei capitali: serve a diversificare il portafoglio delle attività e ad allentare la stretta banche-stato
Come sono cambiate le istituzioni europee:
ruolo della recessione
Ha fatto emergere:
• Gli squilibri accumulatisi tra i paesi membri
• Le debolezze delle istituzioni esistenti e il vuoto di altre
• Indirizzo politico dell’EZ: austerità
Sono aumentate le tensioni tra paesi creditori e debitori Ciò ha alimentato populismi e frammentazioni
Serve maggiore determinazione politica
Il provvedimento più rilevante - dicembre 2018-
• Accordo dell’eurogruppo per un budget dell’EZ, ancorché finalizzato alla convergenza e non alla stabilizzazione
• Passi politici troppo piccoli e troppo lenti
Serve un «Salto di qualità»
Jean Monnet
«Non coalizziamo stati, ma uniamo uomini» …e donne
Per questo tipo di unione bisogna investire in attività di conoscenza reciproca e avvicinare le istituzioni europee ai cittadini.
«L’Europa bisogna costruirla, costi quel che costi attraverso tutte le peripezie e le crisi della storia.»