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apitvlationi a xcviil ^ON LICENZA DE SVPERIORI. fatte TRA N.S. PAPA CLEMENTE Vili* ET IL S. D. CESARE DA ESTE*

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Academic year: 2022

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(1)

apitvlationi

fatte TRA N.S.

PAPA CLEMENTE Vili*

ET IL

S.

D. CESARE DA ESTE*

biellaPac6Tj&

Accommoda mento

delleco(èdì

Ecm*

ra,&fuo Ducato.Adi

.5.Gcn.1 598.In

Facnut

Et confirmaliinCondftorioallii9.dettQ,

'

tN ROMA|

ÀpprcflbgliStampatori

Camer

afL

,

-M. a xcviiL

^ON LICENZA DE SVPERIORI.

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(3)

P R

l

M o;

H E

ilSignor

Don

Cefarcfia

folutu informa ampUrsima

d%

tutte leeenfure, penerinterefsi,e]

danni,,ne*qualifoiTeincorfo per lafenténzai

ò

perla

ScommaoK

<capublicatacontro diluire

melTonelTuo(latoprìdìnoeglù

&

idefcendcnti%

&

altriTuoi,non altnmente, chefc nonfbiTe filatonèfcommunicatonècondenoato:ri*

iaflandoperòegliilpofiellodelDucatodiFerrara»

contutte lefuepertinenzediCento;8cdellaPieue Sc deiluoghi di

Romagna.

I I.

C H £

Similmente(iano afiblutiieliberatiiFau-^

tori,Mini(lri;complici,fatnigliari, (èguaci,Sc

tuttigl’altri,che

f

)lTerocadutiinqualfiuoglia pe- ne,ancheda quelle,nellequalièdichiaratoelferein- corfoilSigno/

Don

Cefarc, ancorchéfifoiferoac- quifiateragioniadaltri,

&

refiituitinelTuoprillino ftatoinforma ampli(IIma,&dipiùilPopolo,tutti t fuoiGiudici,&Vfficialifiano affoluti,5t tutteleprc- dettecofes’intendanononIblodiquelli,che fodero giàincorfi,

ma

anco cheincorrelTero incenfurc»8e pene,pendenteSeconchiufa

U

trattatione.

III.

.

C HE

SuaSantitàfidegni. pigliare fpttolapro«

tetdenedellaSede ApollolicailSig.DonCefa-

««,&fuoifucceflbri,ediprometterai, cheelfanpa

^ràmolellare TuoiStaàJmperiqltda dtù -1'

Che

(4)

P ;

f.

I -1 1

1

G H

tar

e

demandarEipermeilofuoridialSignorFerrara-neIJi

Don

CefareStatidipor-fudi

iìC«i

Imperiali liberamenie>&fenk;aalcunoimpedimento tuttele (ilegioie, orijargentit

&

altrecofe pretiofe}i Sali,chefitroua hauerci,iTuoigrani, biade,fanne,SC

•Itrtmobili,mouenti,fiahodiqualunquequalità, de ilmèdefìmoficoncedaàtuttiquelli,cheafidaiTeroc

5

hli^òlofeguiirero poianche, chedilorobifognafle fa- reefpreflamentione,&pollaanco

m

andare nelltdet- tifùoi StatitutteleScritture delfuoArchiuio,fifili-a bridi

Camera

davederficon Tinteruentodichifarà deputatodairilluftrilsimoSignor CardinaleAldo- brandino,perhauerfiSuaSignoriaIllullrirsima àri*

tenerequelle Scritture,chefitrouerano appartenere allaSede Apoftolica,

&

alleragioni della

Camera

di Ferrara}&dipiùpofla

mandami

lametàdell’Artiglie ric,& monitioni da guerra,che.fonoinFerrara

nc

glialtriluoghi,chefirilalTaranno,rilallandol’altra

metàallaSede Apuftolicà,enefaccialadiuifione Pi.

da duedeputati,vnoper parte

.

V. . :

G H

fuccefibrì

£

alSignorrimangano

Don

Cefaretuttele,fue terre,à fuoiherediprad,vai,e

lh&

poirefsionijCafe,

&

hofierie,

&

lemelinadiLu- go,écBagnacauallo,chegodeuainanzilamortodel Signor

Duca

Alfonfodiglo.

mem. &

fimilmcntegli

ibnoperuenutiperlo.telìamento fatto dalSignor D14 Ca,liqualituttiriabbia,

&

polTagodereconipriuilegi^

imiTHinità, Si libertà,che godeuaelToSignore,

&

ha goduto primaancheeglirefpeuiuamcntè,&ciòieglt

'

. habbia

.Ji

(5)

habbiadaoITeruareinmblabìlmére,

&

tuttii

benbche

notihannoannefa^urifdhticne s’iniendairo allodia*

li,falueleragioniacgltaltri,chepretendefferoinefsij

k

fimiimentelirimangonotutti c'afamentiyf^alieycaiì òne,granari‘>&ognialtraforte d’edifici)jfabriche»che fono fuoridtìGsftellodiFerrara,

&

fuefolte,cdìpiù

tutti i

giardini,

&

horti,che gòdeoailpredettoSignor Duca»eccetuateneperòquelle partiichelonofiìterra-

glidellaCittà,

&

vtjlendola

Camera

Apoftolicacotn

pcraredaluidetti edificij,fabrìchc,boni,giardini, fii obligatovenderglieliperilgiudo prezzo*

V L

C HE

diti,chepolTaeglirifcuoterefitrouerà hauere

more

CameratainFerrdra^tutti

&

icre-ne*

luoghi,chefirtladaranno contratti finoaldìdella

vlcita,anche

come

herededelSignor Duca,predetto;

&perchepolTono nafcerui dubij,

&

differenzeconli

debitori)polfailSignor

Don

Celare nomiùare vm'jò

piùGiudici ihqualunque indanzapertuttelefudette caufe^da deputarfi nellaCittàdiFerrarada

Nodra

Signore,òdalSignorCardinalcAldobrandino,óaltri

miniftridellaSedeApodolica,iqualihabbinoàtcr-

\^c minare per giuttitiadettecaufe«

&

qiianto àglialtri

creditori,checontraherà perli fudetlibeni,chelire- u- ftano,parimente habbiaTemprepriuilegiodiefiggc- remore Camera;,

ma

conlagiurifdittione,

&

auteori- gli làdciGiudiciordinari] diFerrara, della qualeCittà^

&

altriluoghifudetti l’entratefiano tutte, diqualU- uoglìaqualità,delSignor

Don

Cefare, finoaldidtlU

ha 6iavfcÌB* ,

^

Rimari-:

it

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irà lo- ri*

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nc lira jne

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(6)

R

imanganoceffori,cosiancoravniuerfalifCome

VII.

àlui,&àiHloifìngolariheredifoIamen>,efii6^

teillufpatronatodellaPrepolìcuracu

Pompofa»&

quellodeltaPienediBondeno^ contutte lepertinen^

zCfSc inoltrehabbia

&

glirediildirettoDominio^ISc ragioni}chetroua hauer prefenteméte fopra benial tediali diquaIunqùequalitI»fìcomeherede delStr gnor

Duca

Alfonfofel.me.&

come

à

nome

Tuo prò»

priO}conliTuoiemolumenti,& honoranze

.

Vili.

C HE

SuaSantità facciadareconeifettolibera*

mente}&fenzaalcunpagamentoalSignor

Do

Cefare,òà Tuoi hcredi tuttelepoflefsioni dellelame delCarpeggianojconleloro cafe,&edificij,che heb- begiailVelcouodiBologna,

&

pofsiedeprefentemé*

terArciuefeouodiBologna, perla tran(ationc,&con uentionefattagià (òpraCento,

&

laPieuefràil

Du-

caAlphonfo Primodifd.

mcm. &

ildettoVelcouo di queltempo,etuttofi faccia informaamplirsima,

&

inognialtromiglior

modo

I X.

H E

la

Camera A

poftolica diaogn'^noalSi^

gnorD.Cefarc,eluciheredi,e fucceflbriquin- dicimila facchi difateneiMagacinidiCeruia

,perii

meddìmo

pefo^mìfura,

&

maniera,chedauaal

Duca

lAlfonfoSecondo,

&

pofTailSignor

Don

Celareleuar

lodiCeruia,

&

tranfitarloliberamente peril

>e

Ducato

diFerfara,lcnzapagamentodidatio alcuno,

&

detto Salefidiaditerzaria, in terzaria cioèogni 4.

mefilarataicominciandofidalprimogiornodique-

llo inefe diCenare.

Che

(7)

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X.

ildetto Sig.

Do

Cefareritengaigradf,lluo- ghu&fefsionijprerogatiue,

&

preminenze per

gratiafpecialediSuaSamità»che haueuanoiPrincipi

d’Bile,mentre poifedeUanoil

Ducato

diFerrara.

XI.

He

perlibeniprecariati dellaBadiadi

Nonato-

Vj

)a^fua SantitàfidegnidiconcedereallaCittà di Modona,&aqueidiNonantola viubolla gratiofa,co formeallaBonifàcciana,

ò

almeno concedadipoter*

giiappropriarecóliberarlidalladettaBadiaacinque

percento dalvalorediefsi>daeliiinar{ìdaperiti.

X

I I.

ingratiadelSignor

Don

CelarefacciaCar-

Vj

piCittà.

X

I I I.

C He

rilluftriflimo, 8cReuerédifsimo Signor

Caf

dinalcAldobrandino

n6

polla,nèperlaSede

A-

poftolicaentrareinFerraraprimadelgiorno19, del prcfenteMeft,alqualtcpolari partitodettoSignor

Don

Cefare,reftidouidelleluerobbedettedifopra, polTa eglimandarle anchepoiUberamente netStati fudetti,&fiiiiilmcntcnonentriprimanel Ferrarefe, nè negli altriluoghi,chefirilafcieranogente armata.

X

I I I 1-

C He

SuaSignoria IHuftrifsima,

o

altriperlaSede Apoftolica,pa(Taioche(arailfadetto termine, entri nellaatti pacificamente,& prouegga chealca-

#0fiadichequalità,òconditioneeflere

h

voglia

non

4^eua alcundanno.

Che

(8)

m

X

V.

C Hc Don

aquelliCefare,&,iquali(èguitarlovorrannopoi,&andarealoro,col

&

Signora fuòi h6redi,&ruccefluri,fiaconcedutoilgodereliTuoibe- niimmobili) mobili,

&

fcmouenti,

&

h^uerneje

lororenditeliberamente,

come

fchabitaflfcro,nèpoi-

,

fonoeffereaftrettiinalcuntempoadh,abitare inFer- ' rara,nè altroue^ ancorché hauelfero beninelloStato Ecclefiaftico,permettendpfi petploroilpratticarc*

conuerfare, ^.tra(Hcareliberamente.

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