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PARTE II STUDIO SPERIMENTALE

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Academic year: 2021

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PARTE II

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MATERIALI E METODI

Il nostro studio, di natura prospettica, è stato eseguito su gatti che tra il gennaio 2005 e l’aprile 2006 hanno subito un’anestesia generale per scopi chirurgici presso il Dipartimento di Clinica Veterinaria dell’Università di Pisa ed erano già inseriti in un studio sperimentale che riguardava la funzionalità renale durante l’anestesia. Tutti i soggetti inclusi nello studio erano risultati normali ad un’accurata visita clinica eseguita prima dell’induzione dell’anestesia.

Lo studio radiografico del torace (comprendente una radiografia laterolaterale destra ed una ventrodorsale) è stato eseguito in due occasioni: immediatamente prima dell’anestesia (prima che venisse somministrato qualunque farmaco), e quindi in un secondo momento dopo l’induzione dell’anestesia. Entrambe le radiografie sono state eseguite lo stesso giorno dell’intervanto.

Non sono stati adottati ulteriori criteri di inclusione per selezionare la popolazione. Le radiografie sono state eseguite da un unico operatore, utilizzando un apparecchio radiologico ad alta frequenza, Maxivet 400 (Multimage), con distanza focale dal piano sensibile di un metro.

In seguito ad una randomizzazione, la popolazione considerata è stata suddivisa in due gruppi, dal momento che lo studio prevedeva l’impiego di due diversi protocolli anestesiologici: il primo consisteva nella somministrazione intramuscolare di acepromazina (0,01 ml/kg) e ketamina (0,01 ml/kg), il secondo era costituito dall’associazione medetomidina-ketamina (alla dose di 0,05 ml/kg IM, ciascuno).

Tutte le radiografie sono state eseguite utilizzando cassette AGFA Ortho Regular Curix Screen 24×30 e le pellicole usate (AGFA Curix Ortho HT-G 24×30) sono state sviluppate con una sviluppatrice automatica Cawomat 2000 IR.

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Per ogni paziente sono quindi risultate disponibili quattro radiografie: due con l’animale non sedato (una LL destra ed una VD) e due scattate durante l’anestesia (una LL destra ed una VD).

In un secondo momento, le immagini sono state digitalizzate utilizzando una macchina fotografica digitale Canon XP, allo scopo di misurare le strutture anatomiche oggetto di studio, via software. Le immagini così ottenute sono state importate all’interno del software opensource ImageJ che ha permesso la misurazione delle strutture di interesse. Nelle proiezioni LL i parametri oggetto di studio sono stati: il diametro dell’arteria e della vena lobare craniale a livello dell’intersezione con la IV costa e la larghezza della suddetta costa nella sua porzione più sottile.

Tali misurazioni sono espresse in pixel.

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Fig II-2 Screenshot del software ImageJ durante la misurazione della IV costa (proiezione LL).

Nelle immagini VD le arterie e le vene lobari caudali sono state misurate, quando possibile, in corrispondenza della IX costa ipsilaterale. Nei casi in questo non è risultato possibile tali vasi sono stati misurati a livello della X costa destra e sinistra. Sono state inoltre valutate le dimensioni delle coste corrispondenti, a livello del loro terzo prossimale.

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Fig II-3 e II-4 Screenshot del software ImageJ durante la misurazione dell’arteria lobare caudale e del

terzo prossimale della IX costa (proiezione VD).

Tutti i risultati delle misurazioni effettuate sono stati registrati in un foglio di lavoro Microsoft Excel, e successivamente, sono stati calcolati, per ogni radiogramma i rapporti tra arteria e vena, arteria-costa e vena-costa (di seguito indicati rispettivamente A/V, A/C, V/C). Tali rapporti sono espressi in valore assoluto. Infine è stata condotta l’analisi statistica, utilizzando il software Medcalc ® 7.4.4.1.

Ciascun gatto ha rappresentato un’unità statistica di indagine, per cui sono stati valutati caratteri quantitativi (età e peso del gatto, rapporti A/C e V/C) e qualitativi (il sesso dell’animale ed il protocollo anestesiologico subito).

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La prima parte della nostra indagine statistica ha riguardato tutti i soggetti, senza distinzioni di protocollo anestesiologico, ed era costituita inizialmente dall’analisi descrittiva dei risultati ottenuti. In questa fase sono stati utilizzati una serie di indicatori di sintesi della popolazione per le variabili quantitative: media, deviazione standard (che misura la variabilità del fenomeno), minimo e massimo.

In un secondo momento, i dati raccolti sono stati valutati in rapporto al sesso degli animali e sono state esaminate le eventuali correlazioni esistenti tra dimensioni dei vasi e variabili quantitative (peso ed età) della popolazione in studio.

Per concludere l’indagine statistica condotta sull’ intera popolazione, è stata effettuata la comparazione tra i rapporti A/C e V/C prima e dopo la somministrazione degli anestetici.

A questo punto sono stati considerati i due gruppi separati di soggetti sottoposti al nostro studio: è stata effettuata l’analisi descrittiva delle variabili, e, successivamente valutata la differenza tra i rapporti A/C e V/C nei due gruppi di animali nella fase precedente alla somministrazione degli agenti anestetici; in questo modo si è potuta valutare la presenza di eventuali differenze di partenza tra i due gruppi di gatti.

Quindi, sono stati esaminati i rapporti A/C e V/C nei due gruppi di animali successivamente all’anestesia, ed infine, sono stati effettuati dei confronti tra i risultati pre e post-anestesia, all’interno di ciascun gruppo in studio.

Per poter studiare questi fenomeni si è ricorsi all’utilizzo di diversi test statistici di verifica delle ipotesi.

I test di Student e di Wilcoxon sono stati impiegati più volte, in rapporto alla distribuzione dei nostri dati all’interno della popolazione, al fine di valutare le dimensioni dei vasi in relazione alle variabili qualitative considerate nel nostro studio (sesso degli animali, fase precedente-successiva all’induzione dell’anestesia, diversi

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protocolli anestesiologici usati). Sono stati considerati come significativi valori di P<0,05.

Per valutare le correlazioni tra variabili quantitative e rapporti A/C e V/C sono stati, infine, calcolati i coefficienti di correlazione di Bravais-Pearson (r) e di Spearman (rho); questi possono assumere valori compresi tra -1 (in caso di massima correlazione negativa) e +1 (in caso di massima correlazione positiva), se i due fenomeni sono tra loro totalmente indipendenti il coefficiente è pari a 0.

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RISULTATI

I dati segnaletici ed i risultati dei rapporti A/C e V/C dei soggetti sottoposti a radiografia toracica prima e dopo l’anestesia, presso il Dipartimento di Clinica Veterinaria dell’Università di Pisa ed inclusi nel nostro studio, sono riportati in tabella II-1.

GATTO RAZZA SESSO (mesi) ETA’ PESO (kg) A/C V/C

1 Europeo F 9 3,4 Pre 0,78

Post 0,75 Post 0,73 Pre 0,84 2 Europeo F 9 3,4 Pre 0,75

Post 0,82

Pre 0,73 Post 0,93 3 Europeo F 9 3,2 Pre 0,72

Post 0,86 Post 0,84 Pre 0,81 4 Europeo F 9 3,2 Pre 0,76

Post 0,83 Post 0,78 Pre 0,76 5 Europeo F 9 3,0 Pre 0,67

Post 0,75

Pre 0,65 Post 0,83 6 Europeo F 9 3,0 Pre 0,70

Post 0,83 Post 0,81 Pre 0,82 7 Europeo F 9 3,8 Pre 0,79

Post 0,97 Post 0,85 Pre 0,77 8 Europeo F 9 3,0 Pre 0,78

Post 0,83

Pre 0,75 Post 0,80 9 Europeo M 9 5,5 Pre 0,81

Post 0,81 Post 0,84 Pre 0,73 10 Europeo F 9 3,5 Pre 0,61

Post 0,77 Post 0,86 Pre 0,70 11 Europeo F 8 2,9 Pre 0,82

Post 0,92

Pre 0,83 Post 0,85

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12 Europeo M 8 3,7 Pre 0,67

Post 0,70 Post 0,68 Pre 0,68 13 Europeo F 8 2,5 Pre 0,74

Post 0,62 Post 0,64 Pre 0,76 14 Europeo F 8 2,5 Pre 0,69

Post 0,70 Post 0,66 Pre 0,64 15 Europeo M 24 4,1 Pre 0,71

Post 0,61 Post 0,61 Pre 0,69 16 Europeo M 24 4,1 Pre 0,76

Post 0,62 Post 0,69 Pre 0,69 17 Europeo F 12 3,2 Pre 0,61

Post 0,78 Post 0,85 Pre 0,68 18 Europeo F 12 3,8 Pre 0,52

Post 0,54 Post 0,52 Pre 0,54 19 Europeo F 10 3,2 Pre 0,78

Post 0,79 Post 0,79 Pre 9,86 20 Europeo M 12 4,0 Pre 0,48

Post 0,50

Pre 0,44 Post 0,48 21 Europeo F 12 3,0 Pre 0,90

Post 0,72 Post 0,71 Pre 0,87 22 Europeo F 12 3,0 Pre 0,76

Post 0,70 Post 0,78 Pre 0,81 23 Europeo F 12 3,7 Pre 0,81

Post 0,64 Post 0,60 Pre 0,81 24 Europeo F 12 3,7 Pre 0,74

Post 0,66 Post 0,71 Pre 0,72 25 Europeo F 9 2,8 Pre 0,87

Post 0,76 Post 0,74 Pre 0,86 26 Europeo F 36 2,7 Pre 0,68

Post 0,74

Pre 0,76 Post 0,78 27 Europeo F 36 2,7 Pre 0,87

Post 0,74 Post 0,75 Pre 0,76 28 Europeo F 7 3,0 Pre 0,80

Post 0,65 Post 0,64 Pre 0,76 29 Europeo F 7 3,0 Pre 0,63

Post 0,65

Pre 0,68 Post 0,72

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30 Europeo F 7 3,0 Pre 0,64

Post 0,82 Post 0,86 Pre 0,67 31 Europeo F 7 3,0 Pre 0,65

Post 0,67 Post 0,70 Pre 0,66 32 Europeo F 7 3,0 Pre 0,68

Post 0,67 Post 0,89 Pre 0,77 33 Europeo F 7 3,0 Pre 0,69

Post 0,66 Post 0,71 Pre 0,64 34 Europeo F 72 3,4 Pre 0,90

Post 0,72 Post 0,71 Pre 0,80 35 Europeo F 72 3,4 Pre 0,90

Post 0,89 Post 0,84 Pre 0,80 36 Europeo M 7 3,2 Pre 0,59

Post 0,53 Post 0,48 Pre 0,64 37 Europeo F 8 3,1 Pre 0,89

Post 0,94 Post 0,85 Pre 0,62 38 Europeo M 12 4,1 Pre 0,94

Post 0,64 Post 0,71 Pre 0,92 39 Europeo F 6 2,1 Pre 0,94

Post 0,79 Post 0,66 Pre 0,77 40 Europeo M 9 3,0 Pre 0,75

Post 0,84 Post 0,76 Pre 0,85 41 Europeo M 12 4,5 Pre 0,75

Post 0,70 Post 0,75 Pre 0,72 42 Europeo M 12 4,5 Pre 0,76

Post 0,56 Post 0,61 Pre 0,71

Tabella II-1 Casistica del nostro studio indicante razza, sesso, età, peso e risultato ottenuto dal calcolo

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DESCRIZIONE DELLA POPOLAZIONE

Sono stati inclusi nello studio 42 gatti europei: 32 femmine (76,2%) e 10 maschi (23,8). I soggetti erano tutti interi.

Per ciascun gatto sono state valutate due variabili quantitative: il peso e l’età. Il peso è stato espresso in kg, mentre l’età in mesi. Per fornire indicazioni sulla variabilità del fenomeno, come indicato in tabella II-2, sono state riportate deviazione standard (Std Dev), il valore medio, il valore minimo (Minimum) ed il valore massimo (Maximum).

N° Media Std Dev Minimum Maximum

Variabile F M F M F M F M F M 42 14,21 14,68 7,00 72,00 Età (mesi) 32 10 14,6 12,9 16,53 6,13 6,00 7,00 72,00 24,00 42 3,27 0,03 2,10 5,50 Peso (kg) 32 10 3,1 4,1 0,21 0,50 2,10 3,00 3,50 5,50

Tabella II-2 Età (espressa in mesi) e peso della popolazione felina

L’età media dei soggetti esaminati è di 14,2 mesi ed il loro peso medio 3,3 kg. Considerando peso ed età rispetto ai due sessi, risulta che i maschi hanno un peso maggiore delle femmine, mediamente 4,1 kg contro 3,1; per quanto concerne l’età si osserva che le femmine hanno un’età media di 14,6 mesi contro i 12,9 dei maschi.

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ANALISI DEI DATI NELL’INTERA POPOLAZIONE

In tutte le immagini LL è stato possibile effettuare l’identificazione e la misurazione dei vasi; nelle VD, al contrario, la visualizzazione delle strutture vascolari polmonari non è altrettanto semplice e la misurazione in corrispondenza della IX costa è stata possibile in un numero di casi talmente limitato da non essere sufficientemente rappresentativo della popolazione. Per questo motivo i dati riportati nelle tabelle e l’analisi statistica dei risultati ottenuti riguardano unicamente le misurazioni dei vasi lobari craniali, eseguite in immagini LL.

Fig II-5 Confronto tra due immagini VD: nella prima i vasi lobari caudali risultano visibili, nella seconda

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Dal nostro studio, come riportato in tabella II-3, si ricava che i rapporti A/C e V/C, prima e dopo l’anestesia non sono significativamente diversi (per A/C p=0,4525; per V/C p=0,9357), infatti le medie dei valori A/C e V/C calcolate nei gatti non sedati misurano entrambe 0,74, e assumono nuovamente lo stesso valore medio (0,73) dopo la somministrazione degli anestetici.

Variabile Media Std Dev Minimum Maximum

Rapporto A/C pre-anestesia 0,74 0,11 0,48 0,94 Rapporto A/C post-anestesia 0,73 0,11 0,50 0,97 Rapporto V/C pre-anestesia 0,74 0,09 0,44 0,92 Rapporto V/C post-anestesia 0,73 0,11 0,48 0,93

Tabella II-3 Valori dei rapporti A/C e V/C di tutti i soggetti, prima dell’anestesia (da misurazioni

effettuate in proiezioni LL)

Come si può verificare dall’osservazione dei grafici II-4 e II-5, è stata riscontrata una sostanziale variabilità di comportamento dei vasi polmonari in seguito all’anestesia, infatti i valori A/C e V/C nelle due fasi pre e post-anestesia assumono una distribuzione irregolare .

Grafico II-4 Distribuzione dei valori A/C di tutti i soggetti in studio prima e dopo l’anestesia.

0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 A/C pre A/C post

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Grafico II-5 Distribuzione dei valori V/C di tutti i soggetti in studio prima e dopo l’anestesia.

(Sull’asse x troviamo i casi esaminati, sull’asse y i valori dei rapporti V/C prima e dopo l’anestesia)

I rapporti A/C e V/C sembrano essere influenzati dalla variabile sesso: una differenza statisticamente significativa (P=0,0075) tra maschi e femmine è infatti presente in entrambi i rapporti, in seguito alla somministrazione degli agenti anestetici. In particolare, come riportato in tabella II-6, risulta che i vasi polmonari craniali, nei soggetti sedati, abbiano dimensioni significativamente maggiori nelle femmine, rispetto ai maschi.

N° Media Std Dev Minimum Maximum

Variabile M F M F M F M F M F Rapporto A/C pre-anestesia 10 32 0,72 0,75 0,12 0,10 0,48 0,52 0,94 0,94 Rapporto A/C post-anestesia 10 32 0,65 0,75 0,11 0,10 0,50 0,54 0,84 0,97 Rapporto V/C pre-anestesia 10 32 0,71 0,75 0,13 0,08 0,44 0,54 0,92 0,87 Rapporto V/C post-anestesia 10 32 0,66 0,76 0,12 0,09 0,48 0,52 0,84 0,93

Tabella II-6 Confronto dei valori A/C e V/C in relazione alla variabile sesso.

0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 V/C pre V/Cpost

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I valori dei rapporti A/C e V/C, sono stati esaminati, infine valutando le possibili correlazioni tra questi e le variabili quantitative (peso ed età).

Il peso non sembra influenzare significativamente le dimensioni dei vasi polmonari craniali, infatti i coefficienti di correlazione ottenuti risultano sempre numeri negativi, pertanto non significativi.

Al contrario, è stata verificata una correlazione positiva tra età e rapporti A/C dei soggetti non anestetizzati: il valore di p ottenuto, infatti è 0,0368.

DESCRIZIONE DEI DUE GRUPPI ANESTESIOLOGICI

Il primo gruppo (di seguito gruppo 1) è costituito da 23 gatti europei, anestetizzati utilizzando l’associazione acepromazina-ketamina; essi non risultano equamente distribuiti per sesso, infatti abbiamo 19 femmine (82,6%) e 4 maschi (17,4%). L’età media dei soggetti è di 12,9 mesi, ed è compresa tra un minimo di 7 mesi ed un massimo di 36; il peso è variabile tra 2,1 e 4,1 kg, con un valor medio di 3,2 kg.

Il secondo gruppo (di seguito gruppo 2) è costituito da 19 gatti europei, sedati impiegando l’associazione medetomidina-ketamina; essi sono 13 femmine (68,4%) e 6 maschi (31,6%). L’età dei soggetti inclusi nel gruppo 2 è compresa tra 7 e 72 mesi ( età media 15,8 mesi) ed il peso è variabile tra 2,5 e 5,5 kg (peso medio 3,3 kg).

I dati segnaletici ed i risultati delle misurazioni vascolari effettuate nei soggetti inclusi nei gruppi 1 e 2, sono riportati rispettivamente nelle tabelle II-7 e II-8.

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GATTO SESSO ETA’

(mesi) PESO (kg) A/C V/C

1 F 9 3,4 Pre 0,78

Post 0,75 Post 0,73 Pre 0,84 2 F 9 3,4 Pre 0,75

Post 0,82 Post 0,93 Pre 0,73 3 F 9 3,2 Pre 0,72

Post 0,86 Post 0,84 Pre 0,81 4 F 9 3,2 Pre 0,76

Post 0,83 Post 0,78 Pre 0,76 5 F 8 2,9 Pre 0,82

Post 0,92 Post 0,85 Pre 0,83 6 M 24 4,1 Pre 0,71

Post 0,61 Post 0,61 Pre 0,69 7 M 24 4,1 Pre 0,76

Post 0,62 Post 0,69 Pre 0,69 8 F 10 3,2 Pre 0,78

Post 0,79 Post 0,79 Pre 9,86 9 M 12 4,0 Pre 0,48

Post 0,50 Post 0,48 Pre 0,44 10 F 12 3,0 Pre 0,90

Post 0,72 Post 0,71 Pre 0,87 11 F 12 3,0 Pre 0,76

Post 0,70 Post 0,78 Pre 0,81 12 F 12 3,7 Pre 0,81

Post 0,64 Post 0,60 Pre 0,81 13 F 12 3,7 Pre 0,74

Post 0,66 Post 0,71 Pre 0,72 14 F 9 2,8 Pre 0,87

Post 0,76 Post 0,74 Pre 0,86 15 F 36 2,7 Pre 0,68

Post 0,74 Post 0,78 Pre 0,76 16 F 36 2,7 Pre 0,87

Post 0,74 Post 0,75 Pre 0,76 17 F 7 3,0 Pre 0,80

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18 F 7 3,0 Pre 0,63

Post 0,65 Post 0,72 Pre 0,68 19 F 7 3,0 Pre 0,64

Post 0,82 Post 0,86 Pre 0,67 20 F 7 3,0 Pre 0,65

Post 0,67 Post 0,70 Pre 0,66 21 F 8 3,1 Pre 0,89

Post 0,94 Post 0,85 Pre 0,62 22 M 12 4,1 Pre 0,94

Post 0,64 Post 0,71 Pre 0,92 23 F 6 2,1 Pre 0,94

Post 0,79

Pre 0,77 Post 0,66

Tabella II-7 Segnalamento e risultato ottenuto dal calcolo dei rapporti arteria-costa (A/C) e vena-costa

(V/C) dei vasi polmonari lobari craniali nei soggetti appartenenti al gruppo 1.

GATTO SESSO ETA’

(mesi) PESO (kg) A/C V/C

1 F 9 3,0 Pre 0,67

Post 0,75 Post 0,83 Pre 0,65 2 F 9 3,0 Pre 0,70

Post 0,83 Post 0,81 Pre 0,82 3 F 9 3,8 Pre 0,79

Post 0,97 Post 0,85 Pre 0,77 4 F 9 3,0 Pre 0,78

Post 0,83 Post 0,80 Pre 0,75 5 M 9 5,5 Pre 0,81

Post 0,81 Post 0,84 Pre 0,73 6 F 9 3,5 Pre 0,61

Post 0,77 Post 0,86 Pre 0,70 7 M 8 3,7 Pre 0,67

Post 0,70 Post 0,68 Pre 0,68 8 F 8 2,5 Pre 0,74

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9 F 8 2,5 Pre 0,69

Post 0,70 Post 0,66 Pre 0,64 10 F 12 3,2 Pre 0,61

Post 0,78 Post 0,85 Pre 0,68 11 F 12 3,8 Pre 0,52

Post 0,54 Post 0,52 Pre 0,54 12 F 7 3,0 Pre 0,68

Post 0,67 Post 0,89 Pre 0,77 13 F 7 3,0 Pre 0,69 Post 0,66 Pre 0,64 Post 0,71 14 F 72 3,4 Pre 0,90 Post 0,72 Pre 0,80 Post 0,71 15 F 72 3,4 Pre 0,90

Post 0,89 Post 0,84 Pre 0,80 16 M 7 3,2 Pre 0,59 Post 0,53 Pre 0,64 Post 0,48 17 M 9 3,0 Pre 0,75 Post 0,84 Pre 0,85 Post 0,76 18 M 12 4,5 Pre 0,75

Post 0,70 Post 0,75 Pre 0,72 19 M 12 4,5 Pre 0,76

Post 0,56 Post 0,61 Pre 0,71

Tabella II-8 Segnalamento e risultato ottenuto dal calcolo dei rapporti arteria-costa (A/C) e vena-costa

(V/C) dei vasi polmonari lobari craniali nei soggetti appartenenti al gruppo 2.

ANALISI DEI DATI DEI DUE GRUPPI ANESTESIOLOGICI

Come si evince dai dati raccolti in tabella II-9 che sintetizza i valori medi, la deviazione standard e i range entro cui sono compresi i valori A/C e V/C dei due gruppi di gatti prima dell’anestesia, non sono state osservate significative differenze di partenza tra i soggetti appartenenti ai due diversi gruppi anestesiologici.

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Variabile Media Std Dev Minimum Maximum Gruppo 1 0,77 0,11 0,48 0,94 A/C Gruppo 2 0,71 0,10 0,52 0,90 Gruppo 1 0,76 0,10 0,44 0,92 V/C Gruppo 2 0,72 0,08 0,54 0,85

Tabella II-9 Confronto tra i rapporti A/C e V/C dei due gruppi, prima dell’anestesia.

Grafico II-10 Distribuzione dei valori A/C rispettivamente nei gruppi 1 e 2, prima dell’anestesia.

Grafico II-11 Distribuzione dei valori V/C rispettivamente nei gruppi 1 e 2, prima dell’anestesia.

La risposta all’anestesia dei vasi polmonari studiati sembra essere molto variabile nei due gruppi in studio, infatti esaminando i rapporti A/C e V/C nei due gruppi di

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comportamento uniforme; anche in questo caso le differenze osservate non sono risultate significative. In tabella II-12 sono riassunti i principali valori ottenuti dall’analisi dei dati.

Variabile Media Std Dev Minimum Maximum

Gruppo 1 0,73 0,11 0,50 0,94 A/C Gruppo 2 0,73 0,12 0,53 0,97 Gruppo 1 0,73 0,10 0,42 0,93 V/C Gruppo 2 0,74 0,12 0,48 0,89

Tabella II-12 Confronto tra i rapporti A/C e V/C dei due gruppi, dopo l’anestesia.

Grafico II-13 Distribuzione dei valori A/C rispettivamente nei gruppi 1 e 2, dopo l’anestesia.

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Infine non sono state osservate significative variazioni nelle dimensioni dei vasi lobari craniali neanche confrontando i risultati A/C e V/C pre e post-anestesia all’interno di ciascun gruppo in studio.

Variabile Media Std Dev Mediana Minimum Maximum

PRE-ANESTESIA 0,77 0,11 0,48 0,94 A/C POST-ANESTESIA 0,73 0,11 0,50 0,94 PRE-ANESTESIA 0,76 0,44 0,92 V/C POST-ANESTESIA 0,73 0,48 0,93

Tabella II-15 Confronto tra i rapporti A/C e V/C ottenuti prima e dopo l’anestesia nel gruppo 1.

Tabella II-13 Confronto tra i rapporti A/C e V/C ottenuti prima e dopo l’anestesia nel gruppo 1.

Grafico II-16 Distribuzione dei valori A/C ottenuti prima e dopo l’anestesia nel gruppo 1.

(Sull’asse x troviamo i soggetti del gruppo 1, sull’asse y i valori dei rapporti A/C prima e dopo l’anestesia)

Grafico II-14 Distribuzione dei valori A/C ottenuti prima e dopo l’anestesia nel gruppo 1.

Grafico II-17 Distribuzione dei valori V/C ottenuti prima e dopo l’anestesia nel gruppo 1.

0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2 0 5 10 15 20 25 A/C pre A/C post 0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2 0 5 10 15 20 25 V/C pre V/Cpost

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Variabile Media Std Dev Minimum Maximum

PRE-ANESTESIA 0,71 0,10 0,52 0,90 A/C POST-ANESTESIA 0,73 0,12 0,53 0,97 PRE-ANESTESIA 0,72 0,08 0,54 0,85 V/C POST-ANESTESIA 0,74 0,12 0,48 0,89

Tabella II-18 Confronto tra i rapporti A/C e V/C ottenuti prima e dopo l’anestesia nel gruppo 2.

Grafico II-19 Distribuzione dei valori A/C ottenuti prima e dopo l’anestesia nel gruppo 2.

(Sull’asse x troviamo i soggetti del gruppo 2, sull’asse y i valori dei rapporti A/C prima e dopo l’anestesia)

Grafico II-20 Distribuzione dei valori V/C ottenuti prima e dopo l’anestesia nel gruppo 2.

(Sull’asse x troviamo i soggetti del gruppo 2, sull’asse y i valori dei rapporti V/C prima e dopo l’anestesia)

0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2 0 5 10 15 20 A/C pre A/C post 0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 V/C pre V/C post

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DISCUSSIONE E CONCLUSIONI

La radiografia è una tecnica diagnostica ampiamente disponibile, rapida e non invasiva per il paziente che viene comunemente impiegata nella valutazione delle strutture toraciche sia nel cane che nel gatto. Lo studio della vascolarizzazione polmonare costituisce parte integrante della valutazione del radiogramma toracico. Anche nel gatto, dove le strutture vascolari sono di piccole dimensioni, queste sono studiabili radiograficamente. Una valutazione qualitativa è possibile in quasi tutti i casi, ma talvolta l’identificazione dei singoli vasi ed una loro valutazione di tipo quantitativo può non essere, specialmente nelle proiezioni VD, di semplice attuazione.

Allo scopo di valutare quantitativamente le dimensioni dei vasi polmonari e rapportarli alle dimensioni costali, è necessario essere in grado di individuare e misurare consistentemente i medesimi vasi in tutti i radiogrammi. In questo studio il riconoscimento consistente e la successiva misurazione radiografica dei singoli vasi diretti ai lobi apicali e caudali non è sempre risultato possibile: nelle proiezioni LL sono state identificate e misurate le arterie e le vene polmonari lobari craniali di tutti i soggetti considerati (42/42), nelle proiezioni VD, invece, tali misurazioni sono state possibili soltanto su una piccola percentuale di soggetti (destra: 9/42 – sinistra: 13/42).

Questo risultato conferma le conclusioni riportate da Hayward et al. (2004). In tale studio, infatti, nella proiezione VD, i vasi non sono risultati sempre riconoscibili o non lo sono lungo il loro intero decorso, ad esempio non a livello dell’intersezione con la IX costa, punto di riferimento radiografico fissato per la valutazione dei vasi polmonari caudali. Questa maggiore difficoltà incontrata nella valutazione delle proiezioni VD può dipendere da diversi fattori: errori di posizionamento, maggiore variabilità

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dell’immagine in relazione alla fase respiratoria e ai movimenti cardiaci, frequente sovrapposizione di altre strutture vascolari di maggiori dimensioni (soprattutto nel lato destro).

Spesso nella proiezione VD i vasi polmonari caudali risultano più evidenti in corrispondenza della X costa (Hayward et al., 2004): la misurazione eseguita a questo livello è risultata possibile in una percentuale leggermente superiore, (destra: 11/42 – sinistra: 17/42), di radiogrammi. Ciononostante la percentuale di radiogrammi in cui tale misurazione risulta possibile ne preclude un ampio impiego clinico.

Va inoltre notato che il presente studio è stato eseguito è stato eseguito impiegando le proiezioni LL destra e VD (proiezioni normalmente impiegate alla nostra istituzione nello studio radiografico del torace).

Per quanto riguarda i dati da noi raccolti considerando l’intera popolazione, si sono ottenuti range abbastanza ampi, ma molto simili, nei rapporti A/C e V/C: infatti nelle misurazioni effettuate prima dell’anestesia i valori di A/C sono compresi tra 0,48 e 0,94 (0,74 ± DS) e i V/C oscillano tra 0,44 e 0,92 (0,74 ± DS).

In seguito all’anestesia, nonostante i range dei rapporti A/C e V/C siano risultati leggermente più elevati ( A/C: 0,50-0,97 - V/C: 0,48-0,93), non è stata riscontrata una differenza statisticamente significativa rispetto ai valori ottenuti prima dell’anestesia (A/C p=0,4525; V/C p=0,9357).

Indagando sull’influenza che le diverse variabili possano manifestare sulle dimensioni dei vasi polmonari, è stato osservato che l’utilizzo dell’anestesia potrebbe provocare risposte vascolari diverse nei due sessi, infatti i rapporti A/C e V/C, in questo studio, sembrano essere significativamente differenti tra maschi e femmine soltanto successivamente all’inoculazione dei farmaci. In particolare, dalle nostre misurazioni, emerge che nelle femmine i rapporti A/C e V/C prima e dopo l’anestesia si mantengano

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sostanzialmente invariati, al contrario nei maschi questi subiscono una sensibile riduzione, successivamente all’anestesia.

Non si riscontrano correlazioni positive tra i nostri dati ed il peso dei soggetti, ma il rapporto A/C sembra essere correlato all’età dei gatti, nella fase successiva all’anestesia. Questo potrebbe significare che in seguito all’anestesia, al variare dell’età, si osservi una variazione ad essa correlata dei valori del rapporto A/C; in assenza di sedazione, invece, l’età non sembra influire sulle dimensioni delle arterie polmonari lobari.

Considerando singolarmente i due gruppi “anestesiologici”, la somministrazione dei farmaci anestetici non ha determinato una modificazione statisticamente significativa delle dimensioni dei vasi polmonari. Considerando soltanto i soggetti sedati con l’associazione acepromazina-ketamina (gruppo 1) risulta che i range entro cui sono compresi i valori A/C si mantengano sostanzialmente invariati nelle due misurazioni pre e post anestesia; i rapporti V/C, invece, sembrano oscillare entro intervalli di valori leggermente, ma non significativamente, maggiori durante l’anestesia. Dallo studio dei gatti sedati con medetomidina-ketamina (gruppo 2) emergono risultati più omogenei, infatti si osserva un leggero aumento dei valori A/C e V/C in seguito alla somministrazione dei farmaci. Anche in questo caso, tuttavia, le variazioni non risultano statisticamente significative. Neppure comparando i rapporti A/C e V/C ottenuti nei soggetti anestetizzati con i due diversi protocolli anestesiologici oggetto di studio, è stata evidenziata una differenza statisticamente significativa.

Questi risultati non sembrano supportare l’impressione clinica che, nei soggetti anestetizzati, i vasi polmonari siano di dimensioni superiori rispetto ai soggetti non anestetizzati. Poiché nella pratica clinica, lo studio radiografico del torace in un paziente viene solitamente eseguito solo in soggetti anestetizzati o non anestetizzati (e non prima e dopo l’induzione dell’anestesia) è possibile che l’impressione clinica non fosse corretta, ma fosse un rilievo incidentale secondario all’ampia variabilità dei rapporti

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A/C e V/C nel gatto. Non può inoltre essere escluso che le dimensioni dei vasi polmonari nel gatto

L’associazione acepromazina-ketamina è responsabile di vasodilatazione e ipotensione sistemica (Farver et al., 1986; Ingwersen et al., 1988a); non sono disponibili dati relativi all’effetto esercitato sulla vascolarizzazione polmonare. I nostri risultati non escludono un’eventuale effetto sulla vascolarizzazione polmonare, ma questo, qualora presente, non è tale da modificare l’aspetto radiologico dei vasi polmonari nel gatto. Ulteriori studi di natura invasiva sono necessari per testare questa ipotesi.

L’associazione medetomidina-ketamina può determinare un significativo aumento delle resistenze vascolari sistemiche (Serteyn et al., 1993), ma non sono disponibili dati relativi all’effetto sulla vascolarizzazione polmonare. Anche in questo caso non è stato evidenziata una modificazione significativa dei rapporti A/C e V/C secondaria alla somministrazione dell’associazione anestetica, ma solo un trend suggestivo di un minimo aumento di entrambi.

Un’ulteriore motivazione, potenzialmente responsabile dei risultati ottenuti, può essere il ridotto diametro dei vasi polmonari lobari nel gatto: queste strutture, infatti, sono talmente sottili da rendere estremamente complicata la valutazione di una variazione delle loro dimensioni, in assenza di patologie toraciche. E’ possibile che le modificazioni di questi vasi nel gatto sano, in corso di anestesia, siano così lievi da non essere facilmente indagate con la radiografia toracica. A tale scopo sarebbe interessante, infine, condurre uno studio di ripetibilità per valutare l’attendibilità delle misurazioni effettuate con la metodica impiegata in questo studio: è infatti possibile, date le ridotte dimensioni delle strutture di interesse, che la variabilità intraoperatore sia tale da precludere una corretta valutazione, con la metodica impiegata, di minime variazioni indotte dai protocolli anestesiologici impiegati nello studio. Allo stesso tempo, anche se queste minime variazioni fossero dimostrate, con questa o altre metodiche, in realtà la

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loro rilevanza clinica sarebbe comunque insignificante. Il fatto che non siano state rilevate in condizioni di campo infatti ne limita fortemente la rilevanza nella pratica clinica.

In conclusione possiamo quindi affermare che la vascolarizzazione polmonare nei radiogrammi toracici eseguiti in pazienti anestetizzati con i protocolli acepromazina-ketamina e medetomidina-acepromazina-ketamina devono essere valutati con gli stessi criteri impiegati in soggetti non anestetizzati. Tale valutazione, specialmente dal punto di vista quantitativo, risulta di più difficile esecuzione (e spesso impossibile) nelle proiezioni VD.

Figura

Fig II-1   Screenshot del software ImageJ durante la misurazione della vena craniale (proiezione LL)
Fig II-2   Screenshot del software ImageJ durante la misurazione della IV costa (proiezione LL)
Fig II-3 e II-4 Screenshot del software ImageJ durante la misurazione dell’arteria lobare caudale e del
Tabella II-1  Casistica del nostro studio indicante razza, sesso, età, peso e risultato ottenuto dal calcolo
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