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DELIBERAZIONE N. 7/9 DEL

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Academic year: 2022

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Oggetto: Nomina del soggetto gestore delle segnalazioni sospette in materia di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo in applicazione del Decreto del Ministero dell'interno del 25 settembre 2015 attuativo del D.Lgs. n. 231/2007 “Attuazione della direttiva 2005/60/CE concernente la prevenzione dell'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo nonché della direttiva 2006/70/CE che ne reca misure di esecuzione”.

Il Presidente, d'intesa con l'Assessore degli Affari Generali, Personale e Riforma della Regione, ricorda che il decreto legislativo n. 231 del 21 novembre 2007, in attuazione delle direttive 2005/60 /CE e 2006/70/CE, successivamente modificato e integrato dal decreto legislativo n. 125 del 4 ottobre 2019 in attuazione delle direttive 2015/UE/849 e 2018/UE/843, dispone l'adozione di adempimenti specifici volti a limitare e prevenire azioni criminose poste in essere attraverso l'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi derivanti da attività criminose e di finanziamento del terrorismo.

Tra le misure disposte al fine della prevenzione delle azioni di riciclaggio è istituita, presso la Banca d'Italia, l'Unità di Informazione Finanziaria (UIF) che ha il compito, tra gli altri, di ricevere e effettuare la valutazione finanziaria delle segnalazioni trasmesse dagli operatori del sistemi finanziari, tra cui, per esplicita previsione normativa del citato D.Lgs. n. 231/2007, rientrano anche le pubbliche amministrazioni. A tale proposito, l'articolo 10 del D.Lgs. n. 231/2007 individua, all'interno delle Pubbliche amministrazioni una serie di procedimenti potenzialmente a rischio nei confronti dei quali devono essere applicate le misure di controllo e prevenzione specifiche individuate dalla norma di legge specificando che le amministrazioni sono tenute a comunicare alla UIF dati e informazioni concernenti le operazioni sospette di cui vengano a conoscenza nell'esercizio della propria attività istituzionale.

Il Presidente prosegue richiamando il Decreto del Ministero dell'Intero del 25 settembre 2015 che determina “[….] gli indicatori di anomalia al fine di agevolare l'individuazione delle operazioni sospette di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo da parte degli uffici della pubblica amministrazione”, attraverso l'istituzione di procedure interne di valutazione volte a garantire l'efficacia della individuazione delle situazioni sospette e la conseguente tempestiva e corretta

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segnalazione alla Unità di Informazione Finanziaria. A tale fine l'articolo 6, comma 3, del D.M. del 25 settembre 2015, prevede che le pubbliche amministrazioni nominino al proprio interno, con provvedimento formalizzato, un soggetto denominato “gestore”, delegato a valutare la rilevanza delle informazioni pervenute dagli uffici e trasmettere alla UIF le segnalazioni relative alle attività finanziarie sospette rilevate all'interno della propria amministrazione.

Il decreto ministeriale, nel definire le caratteristiche e compiti propri del gestore, chiarisce, al comma 5 del medesimo articolo 6, che “la persona individuata come gestore può coincidere con il responsabile della prevenzione della corruzione previsto dall'art. 1, comma 7, della legge 190/2012”

specificando che, nell'eventualità in cui il gestore e il responsabile per la trasparenza e l'anticorruzione non coincidano debbano essere adottati adeguati meccanismi di coordinamento tra i due soggetti. La previsione che le due figure possano coincidere è stata ripresa anche dall'ANAC nel 2016 con l'aggiornamento del Piano Nazionale Anticorruzione (delibera ANAC n. 831 del 3 agosto 2016) che specifica che “[….],la persona individuata come “gestore” delle segnalazioni di operazioni sospette può coincidere con il Responsabile della prevenzione della corruzione, in una logica di continuità esistente fra i presidi anticorruzione e antiriciclaggio e l'utilità delle misure di prevenzione del riciclaggio a fini di contrasto della corruzione. Le amministrazioni possono quindi valutare e decidere, motivando congruamente, se affidare l'incarico di “gestore” al RPCT oppure ad altri soggetti già eventualmente provvisti di idonee competenze e risorse organizzative garantendo, in tale ipotesi, meccanismi di coordinamento tra RPCT e soggetto gestore”.

La coincidenza del RPCT con il gestore delle segnalazioni antiriciclaggio, pertanto, garantisce una visione di insieme delle situazioni e dei processi ad alto rischio corruttivo in un'ottica di continuità delle attività poste in capo al RPCT con particolare riferimento alla gestione delle segnalazioni di possibili fatti corruttivi e della mappatura dei processi a rischio che la Regione Sardegna ha posto in essere già a partire dal 2014 che attualmente è in costante aggiornamento.

Il Presidente pone l'attenzione sulla deliberazione della Giunta regionale n. 24/6 del 8 maggio 2020, la quale, dando atto dell'avvenuta scadenza naturale dell'Unità di progetto Trasparenza e prevenzione della corruzione, conformemente a quanto previsto nella precedente deliberazione della Giunta regionale n. 58/32 del 27 dicembre 2017, ha stabilito di istituire una struttura organizzativa stabile di livello dirigenziale dedicata alla prevenzione della corruzione e alla trasparenza incardinata nella Direzione generale della Presidenza denominata "Servizio controllo strategico, trasparenza e prevenzione della corruzione”. Nella medesima deliberazione si è stabilito che il direttore del

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Servizio di nuova istituzione, rivestendo anche il ruolo di Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT), ex legge n. 190 del 2012, conservi l'autonomia e l'indipendenza nell'esercizio delle funzioni di controllo strategico e di Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, che resta collegato direttamente all'organo politico di vertice.

L'istituzione del Servizio controllo strategico, trasparenza e prevenzione della corruzione, visti i compiti ad esso attribuiti dalla citata deliberazione n. 24/6 del 8 maggio 2020, garantisce che l'Amministrazione regionale abbia una struttura adeguata ai compiti affidati al gestore delle segnalazioni in materia di antiriciclaggio.

Il Presidente, richiama l'attenzione sul fatto che la Giunta regionale, con la deliberazione n. 3/3 del 28 gennaio 2021 ha individuato il Direttore del Servizio Controllo strategico, trasparenza e prevenzione della corruzione, nominandolo responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza dell'Amministrazione regionale in applicazione dell'articolo 1, comma 7, della Legge 6 novembre 2012, n. 190 e in attuazione della deliberazione della Giunta regionale n. 24/6 del 8 maggio 2020.

Il Presidente evidenzia che l'incarico di Direttore del Servizio Controllo strategico, trasparenza e prevenzione della corruzione è stato assegnato tramite l'acquisizione delle manifestazioni di interesse da parte dei dirigenti del sistema Regione avvenuta attraverso la pubblicazione di un apposito avviso. Questo ha consentito di effettuare una scelta in base all'analisi dei curricula vitae assegnando il Servizio ad un dirigente in ruolo dell'Amministrazione regionale in possesso della necessaria consolidata esperienza e di una elevata preparazione professionale di natura giuridico- amministrativa necessaria per l'attribuzione, oltre che del ruolo di Responsabile per la prevenzione della corruzione e della trasparenza, anche di quello di gestore delle segnalazioni in materia di antiriciclaggio.

Per l'esercizio delle funzioni di cui alla presente deliberazione, il Presidente ritiene utile che vengano ampliate le dotazioni di personale del Servizio al fine di garantire un più efficace svolgimento dei compiti attribuiti al gestore. Infatti, i compiti attribuiti al Servizio Controllo strategico, trasparenza e prevenzione della corruzione devono essere integrati con quelli attribuiti al gestore dalla normativa vigente e in particolare dal D.M. 25 settembre 2015. Per tali finalità la Direzione generale del Personale e Riforma della Regione provvederà ad assegnare al Servizio Controllo strategico, prevenzione della corruzione e trasparenza della Direzione generale della Presidenza, previa acquisizione del parere non vincolante della struttura o ente di appartenenza, ulteriori n. 4 funzionari

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dell'Amministrazione regionale, o in subordine del sistema Regione, dotati di specifiche competenze giuridico-amministrative o economiche, attingendo all'elenco dei candidati ammessi e valutati maggiormente adeguati a seguito della selezione di cui all'Avviso di acquisizione delle manifestazioni di interesse prot. 38843 del 15 dicembre 2020 ed, occorrendo, dando corso ad un'ulteriore selezione di personale.

Il Presidente, per quanto su esposto, propone di individuare per l'Amministrazione regionale il soggetto “gestore”, di cui all'articolo 6 del Decreto del ministero degli interni del 25 settembre 2015, nel Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza dell'Amministrazione regionale nominato in applicazione dell'articolo 1, comma 7, della Legge 6 novembre 2012, n. 190, con il compito di valutare la rilevanza delle informazioni trasmesse dagli addetti agli uffici dell'Amministrazione e di segnalare alla UIF quelle operazioni per le quali sorge il sospetto, o si hanno motivi ragionevoli per sospettare, che siano in corso o che siano state compiute o tentate operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo.

La Giunta regionale, udita la proposta del Presidente, d'intesa con l'Assessore degli Affari Generali, Personale e Riforma della Regione, visti i pareri favorevoli di legittimità del Direttore generale della Presidenza e del Direttore generale del Personale e Riforma della Regione sulla proposta in esame

DELIBERA

- di nominare il Responsabile della prevenzione della corruzione e trasparenza dell'Amministrazione regionale nel ruolo di “gestore” di cui all'articolo 6 del Decreto del ministero degli interni del 25 settembre 2015, con il compito di valutare la rilevanza delle informazioni trasmesse dagli addetti agli uffici dell'Amministrazione e di segnalare alla UIF le operazioni di sospetto riciclaggio o finanziamento del terrorismo, in attuazione del D.Lgs. n.

231/2007 e del D.M. del 25 settembre 2015;

- di dare mandato alla Direzione generale del Personale e Riforma della Regione di assegnare al Servizio Controllo strategico, prevenzione della corruzione e trasparenza della Direzione generale della Presidenza n. 4 funzionari dell'Amministrazione regionale, o in subordine del sistema Regione, dotati di specifiche competenze giuridico-amministrative o economiche, secondo le modalità specificate in premessa;

- di stabilire che la durata dell'incarico di soggetto “gestore” coincide con quello dell'incarico di

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Responsabile della prevenzione della corruzione e trasparenza dell'Amministrazione regionale (RPCT).

Letto, confermato e sottoscritto.

Il Direttore Generale Il Presidente

Silvia Curto Christian Solinas

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